Autore Topic: femminismo cattolico  (Letto 54319 volte)

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Offline COSMOS1

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femminismo cattolico
« il: Maggio 19, 2012, 09:19:19 am »
Animus a mio parere è in errore quando afferma che la culla del femminismo è il cattolicesimo
tuttavia è anche falso negare che tra cattolicesimo e femminismo non vi siano complicità e connivenze
si tratta di una relazione complessa, come d'altra parte è complessa la relazione tra cattolicesimo, illuminismo, comunismo, fascismo, etc
per fare un esempio: molti preti hanno ricoperto ruoli di spicco nell'illuminismo, nonostante esso abbia portato alla Rivoluzione Francese a alla ghigliottina migliaia di preti e alla soppressione della Chiesa Cattolica. Sorprendente è comunque il comportamento dei preti anche dopo il concordato del 1801 con Napoleone, che riconobbe di nuovo la Chiesa: nonostante Napoleone abbia confiscato una quantità indescrivibile di proprietà ecclesiastiche, nonostante il sacco degli archivi pontifici, nonostante la soppressione degli ordini religiosi, nonostante il disastro dell'arte italiana (per esempio la distruzione delle decorazioni esterne delle chiese, prima di napoleone tutte le chiese erano affrescate dentro e fuori, oggi ne resiste qualcuna in Trentino), nonostante tutto la Chiesa impedì sempre sollevazioni popolari antinapoleoniche. Perché? Bo!

per tornare al presente, la relazione femminismo-Chiesa è complessa, riporto un articolo che lo documenta: il Vaticano ha prodotto un documento che critica le suore USA perchè femministe, le nuns fanno il broncio:
http://www.cnbc.com/id/47476551/

Citazione
After stinging report, Pope softens tone for U.S. nuns
Published: Friday, 18 May 2012
       

VATICAN CITY (Reuters) - Pope Benedict on Friday held out an olive branch to American Roman Catholic nuns, who are reeling from a stinging Vatican report that criticized them as being feminist and politicized.

"I wish to reaffirm my deep gratitude for the example of fidelity and self-sacrifice given by many consecrated women (nuns) in your country," he said in an address to visiting U.S. bishops.

In a reference to the malaise felt by many American nuns after the report issued last month, he said he hoped that "this moment of discernment will bear abundant spiritual fruit for the revitalization and strengthening of their communities in fidelity to Christ and the Church ..."

A month ago, the Vatican's doctrinal department, which the pope headed for many years before his election in 2005, issued a blistering report on the activity of the majority of American nuns.

It was issued after a Vatican investigation determined that the Leadership Conference of Women Religious, whose 1,500 members represent some 80 percent of American nuns, had "serious doctrinal problems" and promoted "radical feminist themes incompatible with the Catholic faith".

The report, which also criticized the LCWR for sometimes challenging bishops, shocked most American nuns and led to an outpouring of popular and editorial support for them and their work among the poor, and in schools and hospitals.

A Twitter drive in the support of the nuns attracted thousands.

The report said the LCWR had been "silent on the right to life" and had failed to make the "Biblical view of family life and human sexuality" a central plank in its agenda.

In his address to visiting U.S. bishops, the pope did not mention the scolding report and used much softer language in describing his view of religious life.

"The urgent need in our own time for credible and attractive witnesses to the redemptive and transformative power of the Gospel makes it essential to recapture a sense of the sublime dignity and beauty of the consecrated life ..." Benedict said.

Last month's report prompted much criticism of the Vatican attempt to rein in the nuns, who were seen by many as helping the image of the Catholic Church in the United States at a time when it was engulfed the scandal over sexual abuse of minors by priests and accusations and bishops covered it up.

A New York Times editorial called the Vatican's report "a misreading of the very fine work in schools, charities, prison and impoverished neighborhoods being done by about 60,000 nuns across the nation".

The editorial, one of many to defend the nuns, said: "It would be a tragedy, far beyond the Church, if their fine work and their courageous voices were constrained."

American nuns and U.S. bishops have been at odds over several issues social issues. They supported President Barack Obama's health care reform which the bishops opposed it.

The Vatican named Seattle Archbishop Peter Sartain and two other U.S. bishops to undertake the reforms of the conference's statutes, programs and its application of liturgical texts, a process it said could take up to five years.

(Reporting By Philip Pullella Editing by Maria Golovnina)

traduco le parti in grassetto:
le suore si sono risentite per un bruciate resoconto che le ha descritte come femministe e politicizzate
la Leadership Conference of Religious Women ... avrebbe "seri problemi dottrinali" e promuoverebbe "temi femministi radicali incompatibili con la fede Cattolica"
Il report disse che la LCWR è stata "zitta sul diritto alla vita"
Un editoriale del New York Times definì il report del Vaticano "una lettura errata dell'ottimo lavoro nelle scuole, opere di beneficenza, progione ..." [ma guarda un po' da dove viene la difesa delle suore!  :cool:]
Le suore americane e i vescovi USA si sono scontrati su molti argomenti sociali. Loro hanno sostenuto la riforma della sanità di Obama a cui si sono opposti i vescovi

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Offline Massimo

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #1 il: Maggio 19, 2012, 10:07:11 am »
Sorprendente è comunque il comportamento dei preti anche dopo il concordato del 1801 con Napoleone, che riconobbe di nuovo la Chiesa: nonostante Napoleone abbia confiscato una quantità indescrivibile di proprietà ecclesiastiche, nonostante il sacco degli archivi pontifici, nonostante la soppressione degli ordini religiosi, nonostante il disastro dell'arte italiana (per esempio la distruzione delle decorazioni esterne delle chiese, prima di napoleone tutte le chiese erano affrescate dentro e fuori, oggi ne resiste qualcuna in Trentino), nonostante tutto la Chiesa impedì sempre sollevazioni popolari antinapoleoniche. Perché? Bo!


E te lo domandi? Perchè la Chiesa Cattolica si intende sempre (o cerca di intendersi) con chi ha
ed esercita il potere politico per ottenere da esso vantaggi materiali o almeno tolleranza o il
mantenimento delle precedenti posizioni. Lo ha fatto persino con Hitler, nonostante le radici
dichiaratamente pagane e razziste (che più anticristiane non potevano essere) del nazismo.
Figuriamoci se non lo faceva con Napoleone che voleva sì ammodernare lo Stato ma non, come
il nazismo, trasformare le coscienze (in senso anticristiano). Se in Italia e in Occidente ora si
affermasse (Dio non voglia, ma non ci siamo più neanche tanto lontani) un regime femminista
credi la Chiesa Cattolica non tenterebbe di fare con esso un Concordato, come lo ha fatto con
Mussolini e Hitler? E credi che non sarebbe disposta a dire: "Ma la Chiesa lo ha sempre saputo
che la donna è superiore all'uomo: ha persino proclamato il dogma di "Maria Madre di DIO". E'
solo per colpa del "contesto storico" che la Chiesa ha dovuto "suo malgrado" sostenere ed
avvallare il patriarcato"? Io ci scommetto gli attributi che si comporterebbe così.
Per quanto riguarda le suore, che molte di esse siano infettate di femminismo (anche in Italia,
non solo in America) è cosa oramai stranota anche alla stessa Chiesa Cattolica che non pare
abbia tanto voglia di correggere il fenomeno. Addirittura ad una di essa (non ricordo il nome)
è stato permesso di scrivere articoli teologici su Famiglia Cristiana scrivendo che le donne
potrebbero benissimo accedere al sacerdozio. Ma questa non si ricorda del passo paolino delle
Sacre Sritture che dice "Mulier taceat in acclesia"? E non glielo ha ricordato Santa "Madre"
Chiesa che le ha permesso di continuare a scrivere su Famiglia Cristiana? Boh!

Offline TheDarkSider

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #2 il: Maggio 19, 2012, 11:50:35 am »
E te lo domandi? Perchè la Chiesa Cattolica si intende sempre (o cerca di intendersi) con chi ha
ed esercita il potere politico per ottenere da esso vantaggi materiali o almeno tolleranza o il
mantenimento delle precedenti posizioni. Lo ha fatto persino con Hitler, nonostante le radici
dichiaratamente pagane e razziste (che più anticristiane non potevano essere) del nazismo.
Figuriamoci se non lo faceva con Napoleone che voleva sì ammodernare lo Stato ma non, come
il nazismo, trasformare le coscienze (in senso anticristiano). Se in Italia e in Occidente ora si
affermasse (Dio non voglia, ma non ci siamo più neanche tanto lontani) un regime femminista
credi la Chiesa Cattolica non tenterebbe di fare con esso un Concordato, come lo ha fatto con
Mussolini e Hitler? E credi che non sarebbe disposta a dire: "Ma la Chiesa lo ha sempre saputo
che la donna è superiore all'uomo: ha persino proclamato il dogma di "Maria Madre di DIO". E'
solo per colpa del "contesto storico" che la Chiesa ha dovuto "suo malgrado" sostenere ed
avvallare il patriarcato"? Io ci scommetto gli attributi che si comporterebbe così.
Per quanto riguarda le suore, che molte di esse siano infettate di femminismo (anche in Italia,
non solo in America) è cosa oramai stranota anche alla stessa Chiesa Cattolica che non pare
abbia tanto voglia di correggere il fenomeno. Addirittura ad una di essa (non ricordo il nome)
è stato permesso di scrivere articoli teologici su Famiglia Cristiana scrivendo che le donne
potrebbero benissimo accedere al sacerdozio. Ma questa non si ricorda del passo paolino delle
Sacre Sritture che dice "Mulier taceat in acclesia"? E non glielo ha ricordato Santa "Madre"
Chiesa che le ha permesso di continuare a scrivere su Famiglia Cristiana? Boh!
Analisi perfetta!
Bravo Massimo  :ok:
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Re: femminismo cattolico
« Risposta #3 il: Maggio 20, 2012, 19:53:45 pm »
all'importanza del piano simbolico credo poco,  ad esempio non penso che il concetto di  "madonna" abbia qualche effetto sulla psiche nello stabilire il rapporto di forza tra i generi.

quel che penso invece è che il femminismo sia stato generato da cristianesimo ed illuminismo applicato alla relazione di genere.

il cristianesimo con la sua esaltazione degli "ultimi" (ultimi nel giudizio sociale comune)  e della debolezza (intesa anche come critica all'atteggiamento "testosteronico")
e l'illuminismo come critica all'ordine sociale costituito.

inoltre il cristianesimo esalta un solo modello maschile(od al massimo due), castrando di fatto tutto il resto.
e persino nei modelli esaltati(prete,padre di famiglia)  si è molto selettivi non considerando la molteplicità con cui possono essere declinati questi modelli.

personalmente inoltre penso che il cattolicesimo, con il suo concetto di delega(ai prete, ai santi) abbia favorito una  certa de-responsabilizzazione degli individui. .. quella codardia che identifica spesso l'italiano negli stereotipi.
il prendersi la responsabilità in prima persona è invece un atto molto maschile.  


per quanto riguarda i comportamenti pragmatici e popolari,  nella mia limitata esperienza, i cattolici e le cattoliche non risultano nè tra i fautori del femminismo nè in quelli contrari.
si adattano semplicemente a versione politicamente corrette della cultura popolare.
la chiesa cattolica come istituzione, premettendo quello scritto in precedenza, ha assunto posizioni di difesa della vita e del ruolo del padre interessanti per i movimenti maschili.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Animus

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #4 il: Maggio 20, 2012, 23:28:20 pm »
all'importanza del piano simbolico credo poco

quel che penso invece è che il femminismo sia stato generato da cristianesimo ed illuminismo applicato alla relazione di genere.


la chiesa cattolica come istituzione, premettendo quello scritto in precedenza, ha assunto posizioni di difesa della vita e del ruolo del padre interessanti per i movimenti maschili.


Bhishma,  così si fa fatica a capire da che parte stai, schierati per Dio, o da un parte o dall'altra, non puoi stare in mezzo!

Allora, si può sapere, stai dalla parte di Cristo o da quella dei suoi persecutori, ti identifichi con chi fa del male o con chi lo subisce?
Delle due, una, o masochista o sadico.
Non c'è una terza via. :mad:
« Ultima modifica: Maggio 20, 2012, 23:43:01 pm da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Volpe argentata

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #5 il: Maggio 21, 2012, 06:53:15 am »
Essendo per sua stessa natura sessuofobico, oltre che misandrico, il femminismo cattolico e' attualmente quanto di peggio possa imbattersi un uomo.

Offline COSMOS1

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #6 il: Maggio 21, 2012, 08:37:46 am »
forse dalla superficialità di questi commenti si può comprendere la difficoltà della QM di passare da un disagio ad un progetto
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Offline Massimo

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #7 il: Maggio 21, 2012, 18:02:30 pm »
"Il difetto della perspicacia non è di non arrivare al fondo delle cose, ma di oltrepassarlo".

Francois De La Rochefoucault

Che ne pensi, Cosmos?

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #8 il: Maggio 21, 2012, 18:37:48 pm »
"Il difetto della perspicacia non è di non arrivare al fondo delle cose, ma di oltrepassarlo".

Francois De La Rochefoucault

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Lanza del Vasto li chiama "i Troppointelligenti"
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Re: femminismo cattolico
« Risposta #9 il: Maggio 21, 2012, 19:39:28 pm »
"Il difetto della perspicacia non è di non arrivare al fondo delle cose, ma di oltrepassarlo".

E se l'oltrepassa di un bel po' arriva alla superficie dell'altra sponda diventando a sua volta superficiale...

Offline Massimo

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #10 il: Maggio 21, 2012, 22:33:11 pm »
E se l'oltrepassa di un bel po' arriva alla superficie dell'altra sponda diventando a sua volta superficiale...

Il che equivale a dire che l'imbecillità estrema e l'intelligenza estrema coincidono.

Offline Guit

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #11 il: Maggio 22, 2012, 00:07:04 am »
Secondo me attribuire il femminismo a una sola radice è per l'occidentale un ottimo modo di deresponsabilizzarsi. Del resto il cristianesimo oggi è nel luogo comune come il maschio: colpevole di tutto. Culla di maschilismo per i femministi e di femminismo per i quemmisti. Mistero della fede.

No è l'economia, no è il dogma di maria vergine, no è il crepuscolo tecnocratico della femminilità. Tutto e niente.

La cultura anti-uomo è un razzismo. Semplice.

Take the red pill

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #12 il: Maggio 25, 2012, 22:51:30 pm »
Bhishma,  così si fa fatica a capire da che parte stai, schierati per Dio, o da un parte o dall'altra, non puoi stare in mezzo!

Allora, si può sapere, stai dalla parte di Cristo o da quella dei suoi persecutori, ti identifichi con chi fa del male o con chi lo subisce?
Delle due, una, o masochista o sadico.
Non c'è una terza via. :mad:


la dicotomia del cristianesimo non credo stia tra chi fa del male e chi invece lo subisce.
direi che questo è soltanto un effetto della reale dicotomia che è tra chi accetta (o meglio ama) Creatore/creato e chi invece pone al centro se stesso.

a livello socio-politico,  io non scelgo.
gli uomini sono troppo numerosi per far parte tutti del cristianesimo o per rifiutarlo tutti.   
per me è sufficiente e auspicabile che i cattolici nell'anima incontrino il cattolicesimo
e chi è satanista incontri il satanismo.
ti parrà paradossale ma penso lo stesso per la qm e il femminismo.
i problemi cominciano qualora una dottrina riesca ad imporsi a livello legislativo o nel politicamente corretto.
il cattolicesimo  è un utile alleato su alcune questioni.  per altre invece è un nemico.
è la stessa posizione che ho verso la sinistra attuale: non la amo certamente però penso che il welfare sia fondalmentale perchè quando le regole socio-economiche si fanno più dure sono gli uomini a soffrire di più(vedasi suicidi economici) quindi la sostengo.


cmq dal punto di vista ontologico/filosofico sarebbe razionale star dalla parte di Dio... se ci si riesce ;-) 
ma mica tutti hanno la Grazia  :rolleyes:

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Offline renato.dg

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #13 il: Giugno 02, 2012, 12:06:07 pm »
Un conto sono le cattoliche femministe, un conto è il fatto che il femminismo sia nato nelle società cristiane e non di altra religione.Nelle società cristiane è nato il femminismo sicuramente perchè c'è maggiore libertà di opinione  e di espressività e i generi si sono potuti esprimere meglio nelle proprie particolarità.nelle cività cristiane fortunatamente c'è molto piu individualismo e questo significa che la singola creatività del singolo e della singola ha potuto emergere ed avere possibilità di espressione anche nel male.Infine e non per ultimo, c'è un motivo religioso e cioè la concezione dell'uomo e della donna davanti a Dio.Anche nella cultura protestante vive questa concezione dell'uomo e della donna come immagine e somiglianza di Dio quindi entrambi allo stesso livello difronte  e destinati apartecipare allo stesso modo della sua ntura divina.Nel cristianesimo la vita dopo la morte è molto importante.
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Offline Massimo

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #14 il: Giugno 02, 2012, 13:24:34 pm »
"Mariti, amate le vostre mogli come la vostra carne. Nessun uomo odiò la propria carne, ma la
nutre e ne ha tenera cura. Così ogni uomo ami individualmente la propria moglie come se stesso".
Queste le parole dell'apostolo Paolo. Lo stesso che disse: "Non c'è nè Giudeo nè Greco e neppure
circonciso nè incorconciso, nè MASCHIO nè FEMMINA". Queste sono state ottime basi per la
protesta femminista e per la contestazione femminista al patriarcato. E' esatto dire che senza il
cristianesimo non ci sarebbe stato il femminismo. L'influsso del cristianesimo sul femminismo è
stato immenso, anche se negato e rinnegato dalle femministe. La Chiesa, come istituzione, ha
avvallato il patriarcato (e non poteva essere diversamente). Il cristianesimo, come religione, ha
posto le basi ideologiche del femminismo. Assente totalmente, non a caso, in quelle culture dove
il cristianesimo non ha attecchito e dove anzi il cristianesimo è stato respinto e rifiutato (vedasi
i paesi islamici e il Giappone). La nascita e lo sviluppo prorompente del femminismo non poteva
accadere che nei paesi dove ha operato la cristianità. Sia nella sua versione cattolica che nella
versione protestante. Uguale ne è infatti la radice. Sbaglia in pieno chi vuole fare dei distinguo.