Autore Topic: Il suprematismo femminista in Medicina  (Letto 1207 volte)

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Alberto86

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Il suprematismo femminista in Medicina
« il: Dicembre 03, 2011, 02:19:32 am »
senza ovviamente menzionare mai come le femmine sono arrivate, arrivano e arriveranno ai posti di potere(agevolazioni di ogni tipo, priviliegi e facilitazioni sesso-dipendenti, requisiti diversi per non parlare poi dei facili modi che le femmine hanno per ottenere qualcosa da un uomo)



Fonte: http://portale.fnomceo.it/PortaleFnomceo/showItem.2puntOT?id=85367


LA “CARICA ROSA”: VERSO IL RICAMBIO TOTALE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE

Più giovani e più donne. In vent'anni la medicina generale cambierà radi­calmente pelle: sarà ancora in servizio appena il 12% dei me­dici di famiglia attivi oggi. E le dottoresse saranno la maggio­ranza, come d'altronde si preve­de per la professione nel suo complesso.

A interrogarsi sul presente e sul futuro dei camici bianchi generalisti è stata la Fimmg, il maggior sindacato di categoria, che ha lavorato su più fonti: l'archivio dati dell'Enpam, l'en­te di previdenza dei medici, I'annuario statistico 2010 del Ministero della Salute, il sito del Ministero del Lavoro, l'archivio Fimmgest e le informa­zioni fornite direttamente dalle segreterie regionali. Obiettivo: prevedere il più accuratamente possibile quale avvenire aspetta la galassia della medicina generale, per arrivare preparati alla "rivoluzione" demografica.

Al 2010 i medici di famiglia in servizio erano 43.932: la Lombardia è la Regione con il più alto numero di Mmg (6.727), seguita da La­zio e Sicilia, con oltre 4mila pro­fessionisti. Il numero medio di pazienti per medico di base va­ria molto. E’ legato da un lato alla scelta dei cittadini, dall'altro alle politiche regionali sul rap­porto ottimale (fissato dalla con­venzione nazionale a un medico per 1.000 abitanti), come evidenziato da Tommasa Maio della Fimmg che ha curato la raccolta e l'ela­borazione dei dati. Non a caso a livello nazionale il numero di pazienti per camice bianco è co­stantemente aumentato, passan­do da poco più di 1.092 del 2000 a 1.124 del 2008. In media, il 64% dei generali­sti percepisce indennità per l'adesione a forme associative, anche in questo caso con una forte variabilità territoriale: si va dal 33% della Calabria al­l'82,5% del Piemonte.

Gli uomini oggi sono la net­ta maggioranza: rappresentano il 72% dei medici di famiglia, 31.795 in valore assoluto con­tro 12.137 donne. Contano sul proprio territorio più di mille dottoresse di base soltanto un pugno di Regioni: Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, La­zio e Lombardia (che ne annovera poco più di 2mila). In per­centuale, però, le donne supera­no il 30% della categoria solo in Emilia Romagna, Valle d' Aosta, Lombardia, Friuli Ve­nezia Giulia, Piemonte e Sarde­gna (nell'isola raggiungono il 35% del totale).

Guardando all'anno di nasci­ta, già si intravede come la situa­zione vada verso il capovolgi­mento: dai nati nel 1965 in poi il numero di donne raggiunge quello degli uomini, fino a supe­rarlo a partire dai nati negli anni Settanta. Le nuove forze della categoria, per intendersi, sono femminili: tra gli under 50 le dottoresse oggi sono già la maggioranza. Specularmente, tra gli uomini, gli over 60 sono ben il 32%. Ultima nota,: il reddito medio de­gli uomini è di 64.482 euro, quello delle donne è di 56.723 euro. Le dottoresse guadagnano il 13,7% in meno.

E’ dalle previsioni della Fimmg su chi esce e chi resta in servizio che arrivano le sorprese maggiori. Tra dieci anni sarà ancora in ser­vizio il 74% dei medici attivi oggi. Ma tra 15 anni quella quota si abbasserà drasticamente al 34% fino a raggiungere il 12% tra vent'anni. In un modello teorico ideale in cui l'immissione nella professione avviene a cir­ca 30 anni e la pensione a 70, dopo 40 anni di attività, in 20 anni si dovrebbe realizzare la quiescenza del 50%. Nell’ ipotesi della Fimmg, invece, si verifica il pensionamento dell'88% di chi oggi è attivo. Ed è una previsio­ne ottimistica sirnula­ndo che tutti decidano di at­tendere i 70 anni.

I nuovi ingressi saranno con tutta probabilità soprattutto al femminile, se già oggi nelle scuole di formazione in medici­na generale le donne sono il 69% del totale. La tendenza è europea: in tutti i Paesi Ue la maggioranza dei giovani laurea­ti in medicina tra i 25 e i 34 anni è ormai composta da dotto­resse.


Roma 28/11/2011


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Re: Il suprematismo femminista in Medicina
« Risposta #1 il: Dicembre 03, 2011, 08:22:19 am »
la femminilizzazione della medicina ha due facce

da un lato i meccanismi che favoriscono la carriera scolastica delle donne: ieri mio figlio Francesco 11 anni mi ha raccontato che ha preso una nota perchè ha parlato in classe. C'era un compagno alla lavagna che doveva scrivere tutti coloro che parlavano (la professoressa che doveva fare? boh). Si trattava di una specie di gioco del silenzio mi pare di aver capito. Gli ho detto di fregarsene e che di queste note a me non me ne frega niente! Certo che le ragazzine arriveranno più facilmente a fine anno senza note se il criterio è questo. E se le note interferiscono con il voto finale e questo voto finale con il punteggio per l'ingresso all'università, ecco spiegato il differenziale!

dall'altro lato c'è l'analisi delle conseguenze di questa femminilizzazione. Le donne, anche quando non hanno nè figli nè famiglia, dedicano al alvoro meno tempo e meno energie degli uomini (tra le dottoresse c'è un'alta percentuale di non sposate o senza figli). La medicina di base è una attività che assorbe molto, il vecchio medico condotto lavorava praticamente 24h/die x 7 gg/sett! E poi vanno in pensione prima e vivono più a lungo: la vera preoccupazione della FIMMG è questa: faranno saltare gli equilibri dell'ENPAM, la cassa di previdenza dei medici!

 :D
bene
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Re: Il suprematismo femminista in Medicina
« Risposta #2 il: Dicembre 03, 2011, 12:36:34 pm »
cosmos, credo che questo governo abbia intenzione di abolire le varie casse degli ordini.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline COSMOS1

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Re: Il suprematismo femminista in Medicina
« Risposta #3 il: Dicembre 03, 2011, 13:03:33 pm »
cosmos, credo che questo governo abbia intenzione di abolire le varie casse degli ordini.

 ;)
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