Autore Topic: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni  (Letto 5620 volte)

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Offline renato.dg

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Che cosa c'entra la separazione o il divorzio col femminismo?C'entra anche se indirettamente. il divorzio di per se è una legge  concepita alla fine degli anni sessanta con l'intento di tutelare quelle donne che subivano maltrattamenti(veri) dai rispettivi mariti.I fautori della legge sul divorzio sono stato certamente uomini che avevano  l'intento di tutelare quella minoranza di donne vittime di maltrattamenti che in caso di separazione (come era concepita fino ad allora) si vedevano in mezzo alla strada.
La legge sul divorzio era ed è concepita in modo tale che c'e un coniuge, la moglie , che è  la parte lesa e che rimane nella abitazione familiare, l'altro coniuge che era la parte colpevole viene allontanato da casa e come tutti sappiamo con il dovere di versare denaro alla ex moglie.Insomma, una legge ad hoc per i casi di maltrattamenti familiari.La legge è stata fatta in un periodo dove le donne casalinghe erano ancora molte e le  possibilità di reddito autonomo  erano minori di oggi.Il divorzio fu concepito fin dall'inizio  come un esproprio del marito dalla famiglia, dalla propria casa perchè lo scopo er quello.E' stato chiamato erronemanete divorzio per coprire il vero atto giuridico.Un vero divorzio è altra cosa di  un esproprio coatto.Comunque sia questo è quello che avvenne.
In un periodo in cui le separazioni erano pochissime migliaia si pensava che anche i divorzi sarebbero stati   poche migliaia e avrebbero interessato solo quella piccola parte di donne vittime di reali maltrattamenti.
In realtà nessuno dei fautori della legge si sarebbe aspettato quello che è  accaduto subito dopo perchè nessuno degli uomini fautori della legge conosceva la psicologia femminile e cosa bolliva nella mente delle donne nel pieno periodo della rivoluzione femminista.Ci fu un tragica concomitanza   tra l'avvento del femminismo e la legge sul """""" divorzio""""".
E' avvenuto  che la legge sul divorzio è stata sfruttatta da una parte di  donne per espropriare i  mariti da casa per ragioni che nella gran parte dei casi hanno poco a che vedere con reali maltrattamenti cioè per lo scopo con cui è stata concepita.
Il vero motivo per cui una donna chiede la separazione nel 90% dei casi è solo ed esclusivamente i figli.
Il femminismo non è solo una dottrina che si basa su pregiudizi ideologici , è anche un esplosione di sentimenti quali la gelosia la superbia e l'invidia .Ebbene, la gelosia è il vero motore delle richieste di separazione.La psicologia femminile è diversa da quella maschile , i sentimenti e i bisogni sono diversi e si espimono verso persone diverse.
E' difficile per noi uomini concepire che una donna sia gelosa dei mariti ma è proprio così, una parte di  donne sono gelose , gelosissime dei mariti  relativamente ai propri figli.Cosa significa ciò? Significa che una parte di donne non sopporta, non accetta che un figlio possa dividere il proprio affetto con un altro genitore perchè teme ( ingiustamente) che possa venir meno l'affetto che il figlio nutre per lei; VUOLE LA GENITORIALITà ASSOLUTA  ED ESCLUSIVA , vuole l'affetto del figlio tutto per se, vuole il ruolo di educatrice esclusivo. Ma non per fare un dispetto o una  ripicca verso il marito ( ma quale ripicca...la ripicca dura qualche giorno non anni) ma per il semplice motivo che non lo vuole piu in casa ,  non lo vuole piu come genitore effettivo.E'  il puro sentimento di gelosia che la pervade .E la gelosia genera l'odio.Come un uomo che ha una moglie può essere geloso degli altri uomini e ossessionato dalle relazioni che la moglie ha con gli altri uomini, così accade per le donne ma non verso altre donne ma bensì verso il marito , padre dei suoi figli.L'origine profonda della gelosia è sempre la stessa: il timore che la relazione che quella persona ha con altri, possa compromettere o far venir meno la relazione affettiva che quella persona ha con me.Per cui si finisce col volere una relazione assoluta ed esclusiva con quella persona.Nel caso di noi maschi il centro della relazione che vogliamo sia esclusiva è la donna, nel caso delle donne è il figlio.
La teoria  della separazione come l'esito delle liti fra coniugi  e i figli la conseguenza inevitabile di tutto ciò è una baggianata  che si continua a dire da sempre per ingannare e ingannarsi.  Le liti tra coniugi  nascono quasi sempre  per la diversa volontà di educazione dei figli su uno o diversi punti , ma la incomunicabilità nel mettersi d'accrdo nell'educare il figlio è anche questo un sintomo della incapacità d accettare il marito come genitore pari al 50%, dato che nella grande maggioranza dei casi la separazione è chiesta dalle mogli.Ma spesso  non ci sono neanche liti, è un astio che nasce nella donna e che è apparentemente incomprensibile.
C'è una sconcertante coerenza tra l'urlo delle femministe l'utero è mio e me lo gestisco io e l'esproprio  paterno.Nel caso dell'utero è mio e me lo gestisco io si ribadisce la padronanza assoluta sulla vita del figlio, nel caso dell'esproprio paterno si ribadisce la geniorialità assoluta ed esclusiva della madre.E' veramente un profondo attacco alla paternità fin dal concepimento.La paternità nel femminismo  è ridotta allo sperma e al denaro che deve al vero genitore : la madre..E' veramente la distruzione della paternità.Una situazione piu umiliante e  sottomessa di così per un uomo e  padre non poteva esistere.
Dietro ai giudici che applicano la legge in un senso unico e nell'unico senso in cui è stata concepita, c'è l'esercito delle donne che non vuole che  padri dei loro figli facciano i padri.Questa è la verità.
 
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Offline Jason

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #1 il: Novembre 20, 2010, 08:56:43 am »
Quindi la soluzione sarebbe , secondo te ?

PS tieni presente una cosa : quando si hanno a che fare con tre figli o più, voglio vedere se veramente un solo genitore non si impazzisce...
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Offline renato.dg

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #2 il: Novembre 20, 2010, 17:00:02 pm »
Si , ma la priorità per loro è rimanere da sole. Comunque ci incolpano anche del fatto che devono crescere i figli da sole nonostante lo hanno voluto loro.

La soluzione non è per nulla facile.

Innanzitutto bisogna che gli uomini si rendano conto delle reali motiviazioni che spingono la donna a chiedere la separazione e di come sia radicale la sfida agli uomini e alla paternità.Bisogna rendersi conto che non è solo colpa deigiudici e della legge.C'è la volontà assoluta delle donne di impedire che la legge possa cambiare.La pressione sui giudici è tale  che il compromesso dell'affido condiviso difficilmente viene applicato.Ovvio , lo scopo è propro quello di impedire il rapporto padre-figlio.Sicuramente anche i giudici non favoriscono i padri ma la colpa maggiore per me non è loro.

Dopo di che bisogna avere il coraggio e la forza di dire che è una legge ingiusta e iniqua e così come è ora può essere utile adun numero ristretto di separazioni.In ultimo fare proposte di legge che siano realmente dei divorzi e non degli espropri coatti.Un vero divorzio non è difficile da concepire;affido condiviso dei figli, vendita della casa coniugale e divisione a metà del guadagno sulla vendita, NESSUN  assegno di mantenimento alla moglie se questa lavora, mantenimento diretto dei figli da parte del padre per la parte che gli spetta.Si invece all'assegno di mantenimento   se a chiedere il divorzio è lil marito e la moglie è casalinga e viceversa (anche se è piu difficile che accada che un marito sia casalingo o non lavori). Nei rari casi  in cui  ci siano maltrattamenti da parte del marito  legge attuale va bene.
Con un pò di buon senso si farebbe una legge sul divorzio veramente equa che  riguarderebbe tutte le possibili situazioni e  che responsabilizzerebbe  sia la donna che la chiedesse, sia l'uomo che la chiedesse.E lorsignore ci penserebbero molte volte prima di chiedere il divorzio perchè non sarebbe automaticamente  tutto a loro favore.E ci scommetterei che il numero dei divorzi scenderebbe drasticamente.
Il matrimonio e la famiglia sono una cosa seria per cui è molto piu facile rimanere insieme che divorziare.Il divorzio di per se non è cosa ne semplice ne naturale.E' molto piu naturale rimanere assieme che divorziare perchè quando si decide di sposarsi e fare una famiglia si accettano  le responsabilità  e l'idea  che la famiglia si fa in due.Però è anche vero che la società contadina è finita e il divorzio ha piu possibilità di essere attuato.
Ma una vera legge sul divorzio ci scommetto sarebbe fortemente ostacolata da quella parte consistente di donne che non vogliono nessun cambiamento.

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #3 il: Novembre 20, 2010, 17:19:43 pm »
Aggiungo che la separazione ( eil divorzio) così come è oggi è una straordinaria arma di ricatto e intimidazione permanente.
Se l'esclusività della genitorialità è la motivazione profonda della separazione il ricatto permanente di una possibile separazione  nel  rapporto di coppia la fa da padrona su tutte le questioni, a cominciare da quella sessuale.O mangi la minestra o salti la finestra."O si fa quando lo dico io (cioè raramente) o sai dove andrai a finire e ci metto poco a metterlo in pratica". In molte questioni il ricatto del divorzio è importante ma la questione sessuale e l'educazione dei figli sono le piu importanti.A lui non rimane che sottomettersi in silenzio, e magari  andare a puttane.

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #4 il: Novembre 20, 2010, 17:55:04 pm »
Ottima, ottima analisi davvero. Condivido in toto.

Aggiungo un paio di cose, Renato.
Hai detto che la colpa di tale situazione non è tutta dei giudici. E' vero. E' in massima parte degli uomini!

Poi aggiungi: "Nei rari casi  in cui  ci siano maltrattamenti da parte del marito  legge attuale va bene". Ti lascio, però, intuire la conseguenza di quanto affermi: scommettiamo che, in quel caso, aumenterebbero DRASTICAMENTE i casi di mogli "picchiate, maltrattate, violentate", etc.??
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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #5 il: Novembre 20, 2010, 19:16:53 pm »
condivido quanto detto sopra

Offline Jason

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #6 il: Novembre 20, 2010, 20:20:01 pm »
Citazione
Si , ma la priorità per loro è rimanere da sole. Comunque ci incolpano anche del fatto che devono crescere i figli da sole nonostante lo hanno voluto loro.

Attento, specifica che c'è appunto una parte consistente di donne, non tutte ( come hai scritto sotto ) che non vuole. Altrimenti se veramente la loro priorità (di tutte ) è rimanere da sole, si deduce che le uniche due soluzioni sarebbero 1) utero artificiale 2) rimani single senza figliare e amen . Mia opinione : non credo che veramente vogliano rimanere da sole . Considera il fatto che i figli un giorno potrebbero rivoltarsi contro di te . Chi la fa l'aspetti...

Citazione
C'è la volontà assoluta delle donne di impedire che la legge possa cambiare.

Si, ma se gli uomini in massa si rendono conto di questo problema, ben poco possono fare coloro che si oppongono...


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Offline Zoltan2

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #7 il: Novembre 20, 2010, 20:24:45 pm »
Nei rari casi  in cui  ci siano maltrattamenti da parte del marito  legge attuale va bene.

Buona analisi della psiche femminile... Ottime intenzioni... peccato che con questa semplice frase hai "sporcato" tutto il resto.

Chi controllerà le situazioni all'interno delle singole famiglie? Come si potrà definire un maltrattamento una cosa e un altra no? Con che criteri?

Basterebbe questa singola postilla a dare la giusta scappatoia legale a OGNI donna in fase di separazione.

Credi che non sia facile per una donna, provocare, inscenare, inventare, distorcere o semplicemente fare in modo che tali maltrattamenti risultino a una persona esterna al rapporto per ottenere tutti i privilegi?

Certo che voi uomini non imparerete mai (io mi ci taglio fuori da questo modo di pensare).

Con questa politica del "accontentiamo tutti, e diamo a ogni situazione il suo giusto processo" non si fa altro che creare la stessa ingiustizia che siamo costretti a subire oggi.

Voi mettere ordine nei rapporti?

Bene, togli la maggior parte delle leggi a favore di quella o quell'altra situazione: vedrai che le singole situazioni e gli equilibri di coppia si sistemeranno come devono.

Così non va proprio.





La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Jason

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #8 il: Novembre 20, 2010, 20:25:03 pm »
Considera comunque una cosa : che influisce non poco la mentalità dell'italiano medio il quale vuole servito sul piatto d'argento tutto e subito.
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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #9 il: Novembre 21, 2010, 19:47:44 pm »
Ottima, ottima analisi davvero. Condivido in toto.

Aggiungo un paio di cose, Renato.
Hai detto che la colpa di tale situazione non è tutta dei giudici. E' vero. E' in massima parte degli uomini!

Poi aggiungi: "Nei rari casi  in cui  ci siano maltrattamenti da parte del marito  legge attuale va bene". Ti lascio, però, intuire la conseguenza di quanto affermi: scommettiamo che, in quel caso, aumenterebbero DRASTICAMENTE i casi di mogli "picchiate, maltrattate, violentate", etc.??

Secondo me i fautori della legge sul """""divorzio""""" quando l'hanno pensata 40 anni fa non si aspettavano che finisse come oggi con la metà quasi di matrimoni finiti in divorzio.
Non lo metto in dubbio che cercherebbero di specularci sopra  e imbrogliare.Innanzitutto per evitare ciò bisognerebbe definire cosa si intende per maltrattamenti , ossia botte fatte in modo ricorrente e continuo( enon valgono quelle per difesa da mogli violente), poi  bisognerebbe valutare caso per caso per  valutare la effettiva situazione familiare.Non è cosa per nulla facile ma i casi dove effettivamente ci sono situazioni di tirannia (anche se la netta minoranza) vanno tutelati.
Come è anche vero che ci sono le situazioni dove la violenza viene dalle mogli, ein questi casi la difesa è un diritto di ogni uomo.
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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #10 il: Novembre 21, 2010, 20:16:48 pm »
Che cosa c'entra la separazione o il divorzio col femminismo?C'entra anche se indirettamente. il divorzio di per se è una legge  concepita alla fine degli anni sessanta con l'intento di tutelare quelle donne che subivano maltrattamenti(veri) dai rispettivi mariti.
 

io credo che ogni pianta si riconosca dai frutti: che questa non fosse già dall'inizio la vera ragione della legge si vede da come è andata a finire.
Ti dirò un aneddoto (vero): ho conosciuto la prima domma veneziana che ha "goduto" della legge sul divorzio: era una donna letteralmente insopportabile, dirigente di alto livello di una azienda parastatale, il marito benestante pure lui, appena la legge è stata approvata si è fiondato dall'avvocato e si è sbarazzato dell'amata consorte.
Questo per dire cosa? che la legge in realtà copriva con pie intenzioni la falsa coscienza di tutte e due le parti (m e f) e questa falsa coscienza alla lunga ha portato i propri frutti.
Morale? prima di fare o dire qualunque cosa, domandiamoci se siamo sinceri anzitutto con noi stessi.
Altrimenti pagheremo a caro prezzo ciò che abbiamo cercato di non vedere.
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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #11 il: Novembre 21, 2010, 21:53:53 pm »
Buona analisi della psiche femminile... Ottime intenzioni... peccato che con questa semplice frase hai "sporcato" tutto il resto.

Chi controllerà le situazioni all'interno delle singole famiglie? Come si potrà definire un maltrattamento una cosa e un altra no? Con che criteri?

Basterebbe questa singola postilla a dare la giusta scappatoia legale a OGNI donna in fase di separazione.

Credi che non sia facile per una donna, provocare, inscenare, inventare, distorcere o semplicemente fare in modo che tali maltrattamenti risultino a una persona esterna al rapporto per ottenere tutti i privilegi?

Certo che voi uomini non imparerete mai (io mi ci taglio fuori da questo modo di pensare).

Con questa politica del "accontentiamo tutti, e diamo a ogni situazione il suo giusto processo" non si fa altro che creare la stessa ingiustizia che siamo costretti a subire oggi.

Voi mettere ordine nei rapporti?

Bene, togli la maggior parte delle leggi a favore di quella o quell'altra situazione: vedrai che le singole situazioni e gli equilibri di coppia si sistemeranno come devono.

Così non va proprio.








Zoltan come ho detto sopra il pericolo c'è eccome. però penso che in ipotetica riforma della legge sul divorzio per come l'ho detta io le cose sarebbero profondamente diverse: nessun esproprio maschile dalla propria casa e famiglia nessun ricatto permanente di essere sbattuti fuori.Io sono contrarissimo a qualsiasi accordo bipartisan con le femministe o femministi, o a qualsiasi compromesso-cambiamento di facciata che alla fine  lascia le cose come stanno.Assolutamente no.Io sono (oltre che un antifemminista  radicale :)) per un vero divorzio non per l'esproprio come è ora.Solo che bisogna stare attenti anon fare il femminismo al contrario dove è favorita la parte maschile  sempre comunque.Per cui c'è  una parte decisamente minore  di donne su cui il femminismo ha speculato di brutto,ma  che realmente andrebbero tutelate, mi riferisco a quelle donne casalinghe che subiscono vessazioni o  botte piu o meno cruente o che verrebbero lasciate in mezzo ad una strada perchè magari il marito si è innamorato di un altra.

Cosa ne pensi o ne pensate?
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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #12 il: Novembre 21, 2010, 23:46:11 pm »

Zoltan come ho detto sopra il pericolo c'è eccome. però penso che in ipotetica riforma della legge sul divorzio per come l'ho detta io le cose sarebbero profondamente diverse: nessun esproprio maschile dalla propria casa e famiglia nessun ricatto permanente di essere sbattuti fuori.Io sono contrarissimo a qualsiasi accordo bipartisan con le femministe o femministi, o a qualsiasi compromesso-cambiamento di facciata che alla fine  lascia le cose come stanno.Assolutamente no.Io sono (oltre che un antifemminista  radicale :)) per un vero divorzio non per l'esproprio come è ora.Solo che bisogna stare attenti anon fare il femminismo al contrario dove è favorita la parte maschile  sempre comunque.Per cui c'è  una parte decisamente minore  di donne su cui il femminismo ha speculato di brutto,ma  che realmente andrebbero tutelate, mi riferisco a quelle donne casalinghe che subiscono vessazioni o  botte piu o meno cruente o che verrebbero lasciate in mezzo ad una strada perchè magari il marito si è innamorato di un altra.

Cosa ne pensi o ne pensate?

Senza tanti giri di parole, ecco i principali cambiamenti che apporterei all'attuale legislazione in termini di famiglia:

1) Abolizione del concetto giuridico e legale del matrimonio come oggi lo conosciamo.

2) Eliminazione di alcun diritto o dovere legale fra due persone che non predispongono un accordo (contratto) famigliare ben definito. Ovvero: In assenza di accordi predeterminati, qualsiasi rapporto uomo donna non ricadente nelle normali norme comportamentali (comprendente anche eventuali figli) è a totale discrezione e accordo formale fra le parti. Senza contratto famigliare non vi è quindi alcuna tutela giuridica o accordo famigliare legale fra le parti. In sostanza: in assenza di accordi predefiniti e BEN CHIARI, non vi sono obblighi di mantenimento e supporto economico, diritto all'ereditarietà, reati riguardanti tradimento, doveri affettivi/economici/legali di alcun genere. Ovviamente, le normali norme sui rapporti personali rimangono presenti (es: violenza fisica e psicologica)

3) Introduzione dei contratti famigliari, stipulati consensualmente fra due o più parti (di qualunque sesso). In tali contratti vanno specificati le caratteristiche legali della relazione e gli impegni che ogni persona intende prendersi nei confronti dell'altra/e. Fra questi accordi che si possono stipulare ci sono, ad esempio:
- Diritto all'ereditarietà
- Diritto decisionale nei riguardi di faccende del coniuge in casi speciali (es: scegliere o no di staccare la spina in caso di stato vegetativo, disporre per la donazione degli organi, etc...)
- Doveri riguardanti la sfera intima e sessuale
- Separazione dei beni
- Doveri, diritti e obblighi nei confronti di figli possibili e/o pre-esistenti alla stipulazione del contratto
- Disposizioni in caso di separazione
- Accordi reciproci di altro genere sia di natura economica che non
- Clausole varie in caso di mancato rispetto degli accordi
In sostanza, si tratterebbe di contratti di accordo reciproci fra 2 o più persone totalmente personalizzabili a seconda delle esigenze e della disponibilità di ognuno.
Con questo genere di sistema, se due persone vogliono mettere su famiglia, possono decidere se adoperare tali accordi (dal valore legale) o non adottarli affatto (in questo caso non esisterebbe nessun obbligo legale, diritto o dovere nei confronti dei coniugi, anche in presenza di figli o situazioni particolari).
Così facendo non ci sono schemi prestabiliti, ma libertà totale di scelta e accordo personale fra le persone.
Ovviamente ci vorrebbe una dettagliata regolamentazione per determinare le clausole e gli accordi che, eventualmente, porterebbero alla nullità del contratto o alla rescissione dello stesso.

In tal modo otterremmo:

- Libertà totale di scelta e accordi perfettamente disegnati per ogni esigenza
- Eliminazione dello "scalone": eliminazione del grande abisso fra il matrimonio e la semplice convivenza. Oggi una coppia è costretta a decidere fra il TUTTO (il matrimonio) e il NIENTE (la convivenza): se si vogliono ottenere certi privilegi e determinati riconoscimenti giuridici bisogna prendere tutto il "pacchetto" (il matrimonio). Con i contratti famigliari prestabiliti, una coppia può decidere di stipulare rapporto molto legato e con molti vincoli, mentre un altra può decidere di disporre per un accordo famigliare più libero e con meno vincoli.
Si dovrebbero poter stipulare contratti anche solo per determinare accordi su pochi punti fondamentali, anche solo per gli accordi per i diritti/doveri nei confronti dei figli.
- Si verrebbe a creare un regime simile al libero mercato: domanda e offerta di determinate tipologie di persone (e corrispondenti impegni famigliari) andrebbero a creare una distinzione fra uomini più disposti a dare garanzie legali e uomini disposti a minori impegni e chi addirittura non disposto ad ALCUN impegno. Ovviamente, seguendo il sentire femminile, il primo gruppo di uomini sarebbe più richiesto.
- In tale sistema gli uomini e le donne possono aderire a determinati contratti predeterminati, precompilati in formati standard con le loro preferenze. Così facendo, essi si "schiererebbero" in un determinata classe, riuscendosi a identificare. In poche parole: uomini e donne che vorrebbero solo determinati accordi più liberali si avvicinerebbero gli uni con gli altri, stessa cosa per quelli che, per esempio, desiderassero solo rapporti famigliari più tutelati e completi.
- Ma al di là di tutto, tale sistema annullerebbe quasi completamente il concetto "trappola" del matrimonio: OGNI clausola sarebbe esplicitata, OGNI obbligo sarebbe chiaro, quindi NESSUNA fregatura.
In tal caso, addio all'attuale sistema di cose per cui una donna apparentemente amorevole si fa sposare e si tramuta poi in una stronza fanatica e pretenziosa. Per lo meno, gli uomini e donne più prudenti riuscirebbero a eliminare ogni possibilità di utilizzo strumentale di tali accordi.

Se una donna si vorrà tutelare, dovrà scendere a patti con l'uomo.
Se l'uomo vorrà determinate sicurezze, dovrà dare alcune garanzie.
In tal modo a ciascuno il suo.
E che sia la legge della domanda e dell'offerta a formulare la tipologia di accordo "matrimoniale" più consono e più equo per entrambe le parti.
« Ultima modifica: Novembre 21, 2010, 23:58:59 pm da Zoltan2 »
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Jason

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #13 il: Novembre 22, 2010, 00:07:59 am »
Senza tanti giri di parole, ecco i principali cambiamenti che apporterei all'attuale legislazione in termini di famiglia:

1) Abolizione del concetto giuridico e legale del matrimonio come oggi lo conosciamo.

2) Eliminazione di alcun diritto o dovere legale fra due persone che non predispongono un accordo (contratto) famigliare ben definito. Ovvero: In assenza di accordi predeterminati, qualsiasi rapporto uomo donna non ricadente nelle normali norme comportamentali (comprendente anche eventuali figli) è a totale discrezione e accordo formale fra le parti. Senza contratto famigliare non vi è quindi alcuna tutela giuridica o accordo famigliare legale fra le parti. In sostanza: in assenza di accordi predefiniti e BEN CHIARI, non vi sono obblighi di mantenimento e supporto economico, diritto all'ereditarietà, reati riguardanti tradimento, doveri affettivi/economici/legali di alcun genere. Ovviamente, le normali norme sui rapporti personali rimangono presenti (es: violenza fisica e psicologica)

3) Introduzione dei contratti famigliari, stipulati consensualmente fra due o più parti (di qualunque sesso). In tali contratti vanno specificati le caratteristiche legali della relazione e gli impegni che ogni persona intende prendersi nei confronti dell'altra/e. Fra questi accordi che si possono stipulare ci sono, ad esempio:
- Diritto all'ereditarietà
- Diritto decisionale nei riguardi di faccende del coniuge in casi speciali (es: scegliere o no di staccare la spina in caso di stato vegetativo, disporre per la donazione degli organi, etc...)
- Doveri riguardanti la sfera intima e sessuale
- Separazione dei beni
- Doveri, diritti e obblighi nei confronti di figli possibili e/o pre-esistenti alla stipulazione del contratto
- Disposizioni in caso di separazione
- Accordi reciproci di altro genere sia di natura economica che non
- Clausole varie in caso di mancato rispetto degli accordi
In sostanza, si tratterebbe di contratti di accordo reciproci fra 2 o più persone totalmente personalizzabili a seconda delle esigenze e della disponibilità di ognuno.
Con questo genere di sistema, se due persone vogliono mettere su famiglia, possono decidere se adoperare tali accordi (dal valore legale) o non adottarli affatto (in questo caso non esisterebbe nessun obbligo legale, diritto o dovere nei confronti dei coniugi, anche in presenza di figli o situazioni particolari).
Così facendo non ci sono schemi prestabiliti, ma libertà totale di scelta e accordo personale fra le persone.
Ovviamente ci vorrebbe una dettagliata regolamentazione per determinare le clausole e gli accordi che, eventualmente, porterebbero alla nullità del contratto o alla rescissione dello stesso.

In tal modo otterremmo:

- Libertà totale di scelta e accordi perfettamente disegnati per ogni esigenza
- Eliminazione dello "scalone": eliminazione del grande abisso fra il matrimonio e la semplice convivenza. Oggi una coppia è costretta a decidere fra il TUTTO (il matrimonio) e il NIENTE (la convivenza): se si vogliono ottenere certi privilegi e determinati riconoscimenti giuridici bisogna prendere tutto il "pacchetto" (il matrimonio). Con i contratti famigliari prestabiliti, una coppia può decidere di stipulare rapporto molto legato e con molti vincoli, mentre un altra può decidere di disporre per un accordo famigliare più libero e con meno vincoli.
Si dovrebbero poter stipulare contratti anche solo per determinare accordi su pochi punti fondamentali, anche solo per gli accordi per i diritti/doveri nei confronti dei figli.
- Si verrebbe a creare un regime simile al libero mercato: domanda e offerta di determinate tipologie di persone (e corrispondenti impegni famigliari) andrebbero a creare una distinzione fra uomini più disposti a dare garanzie legali e uomini disposti a minori impegni e chi addirittura non disposto ad ALCUN impegno. Ovviamente, seguendo il sentire femminile, il primo gruppo di uomini sarebbe più richiesto.
- In tale sistema gli uomini e le donne possono aderire a determinati contratti predeterminati, precompilati in formati standard con le loro preferenze. Così facendo, essi si "schiererebbero" in un determinata classe, riuscendosi a identificare. In poche parole: uomini e donne che vorrebbero solo determinati accordi più liberali si avvicinerebbero gli uni con gli altri, stessa cosa per quelli che, per esempio, desiderassero solo rapporti famigliari più tutelati e completi.
- Ma al di là di tutto, tale sistema annullerebbe quasi completamente il concetto "trappola" del matrimonio: OGNI clausola sarebbe esplicitata, OGNI obbligo sarebbe chiaro, quindi NESSUNA fregatura.
In tal caso, addio all'attuale sistema di cose per cui una donna apparentemente amorevole si fa sposare e si tramuta poi in una stronza fanatica e pretenziosa. Per lo meno, gli uomini e donne più prudenti riuscirebbero a eliminare ogni possibilità di utilizzo strumentale di tali accordi.

Se una donna si vorrà tutelare, dovrà scendere a patti con l'uomo.
Se l'uomo vorrà determinate sicurezze, dovrà dare alcune garanzie.
In tal modo a ciascuno il suo.
E che sia la legge della domanda e dell'offerta a formulare la tipologia di accordo "matrimoniale" più consono e più equo per entrambe le parti.


Bravo Zoltan, le tue analisi non fanno una pecca. Bisognerebbe che al governo, per questi temi delicato soprattutto, andasse gente con un'ampia cultura socio-giuridica . E non che è convinto che basta una sola parola e tutto cambia.

Adesso il problema da affrontare è l'equiparazione fra convivenza e matrimonio che chiedono a gran forza.
Perchè con le leggi attuali del matrimonio, se prima la convivenza era una "possibile" alternativa, con l'equiparazione diverrebbe anch'essa un rischio, distruggendo definitivamente ogni possibilità di relazioni sotto lo stesso tetto fra maschi e femmine .

E' brutto dirlo così ma se vogliamo salvare il salvabile bisogna guardare la realtà in faccia. E purtroppo la realtà è questa che piaccia o no.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Zoltan2

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Re: I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni
« Risposta #14 il: Novembre 22, 2010, 01:42:14 am »
Bravo Zoltan, le tue analisi non fanno una pecca. Bisognerebbe che al governo, per questi temi delicato soprattutto, andasse gente con un'ampia cultura socio-giuridica . E non che è convinto che basta una sola parola e tutto cambia.

Adesso il problema da affrontare è l'equiparazione fra convivenza e matrimonio che chiedono a gran forza.
Perchè con le leggi attuali del matrimonio, se prima la convivenza era una "possibile" alternativa, con l'equiparazione diverrebbe anch'essa un rischio, distruggendo definitivamente ogni possibilità di relazioni sotto lo stesso tetto fra maschi e femmine .

E' brutto dirlo così ma se vogliamo salvare il salvabile bisogna guardare la realtà in faccia. E purtroppo la realtà è questa che piaccia o no.

Grazie.

Non credo che riusciranno mai a equiparare legalmente matrimonio e semplice convivenza. La popolazione maschile italiana non è così scema. Almeno non ancora. Se un abominio del genere dovesse accadere, l'unica valida alternativa per ogni uomo sano di mente sarebbe quella di andarsene finalmente all'estero*.

( * = come se per molti altri motivi, dentro e fuori alla QM, questa ipotesi non sia già abbastanza consigliabile )
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.