Autore Topic: Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.  (Letto 3576 volte)

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Offline AndOr

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Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« il: Giugno 18, 2016, 00:15:29 am »
Una piccola ma fondamentale riflessione che viene in mente quando si dialoga con donne che sostengono lo stereotipo del maschio sempre oppressore e quindi violento nonchè stupratore in tutte le epoche e che continua imperterrito anche nel femminismo come segno fondamentale di una disfunzione cerebrale congenita.

Allora sorge la domanda:
ma visto che il meretricio si definisce come mestiere (che chiamarlo mestiere è un'offesa a tutti imestieri) più antico del mondo e visto che gli uomini sono sempre stati oppressori e stupratori come è possibilie che già i documenti delle più antiche civiltà difendevano questo "diritto" alle donne ?

Cioè se gli uomini del passato erano così ceudeli come li dipingono perchè mai erano anche disposti a pagare per avere una donna ? :doh:


"La storia della prostituzione (dal latino prostituere-proporsi, esporsi al pubblico; quell'attività che consiste nell'accettare di compiere atti sessuali in cambio di un corrispettivo materiale diretto) copre e si estende a tutte le culture, sia antiche che moderne[1][2]; vi è anche un modo di dire che definisce essere "il mestiere più antico del mondo"[3].
"Mesopotamia
Già nel XVIII secolo a.C., nell'antico regno di Babilonia è stato riconosciuta la necessità di tutelare i diritti di proprietà delle donne, tra cui quelli delle prostitute: tali disposizioni, che affrontano i diritti di eredità delle donne (riguardanti la dote per le figlie non sposate e i doni ricevuti dal padre), sono stati trovati nel Codice di Hammurabi[4]."
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_prostituzione



« Ultima modifica: Giugno 18, 2016, 00:28:23 am da AndOr »

Offline Vicus

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #1 il: Giugno 18, 2016, 00:32:18 am »
Tanto per cominciare la prostituzione non è stata imposta alle donne.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #2 il: Giugno 18, 2016, 08:22:36 am »
Tanto per cominciare la prostituzione non è stata imposta alle donne.

Proprio così: la prostituzione è stata decisa dalle donne.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Warlordmaniac

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #3 il: Giugno 18, 2016, 10:15:19 am »
La prostituzione non è stata decisa. Nasce dalla differenza di value tra uomini e donne ed è quindi naturale quanto il sesso, non un briciolo di meno.
Se abbiamo una forma mentis che c'impone di considerare il sesso come bisogno primario, faremo fatica a capire questo concetto.
Alla base dei bisogni c'è la sopravvivenza; la sopravvivenza si conquista attraverso azioni storicamente più maschili che femminili (trovare cibo e acqua, ripararsi, difesa personale e del bottino di caccia); queste azioni maschili vengono letteralmente comprate dal sesso meno forte a livello di sopravvivenza.
Poi c'è tutto il discorso su quale moneta viene usata per comprare questi servizi maschili, per cui la prostituzione per eccellenza è quella 1) a pagamento a prestazione, cioè senza fidanzamento/abbonamento, diretto e in liquidi, quindi non con baratto.

Online Frank

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #4 il: Giugno 18, 2016, 12:18:27 pm »
La prostituzione non è stata decisa. Nasce dalla differenza di value tra uomini e donne ed è quindi naturale quanto il sesso, non un briciolo di meno.

War, perdonami, ma non è che ogni volta bisogna ripetere le stesse cose.
E' chiaro che la suddetta prostituzione nasce dalla differenza di valore tra i due sessi, dai differenti bisogni, etc, ma è proprio per questo che è stata "decisa" dalle donne.
Hanno potuto imporla proprio in virtù di certe differenze.
Tra l'altro di questi discorsi ne avevano già ampiamente discusso i c.d. vecchi della QM su uomini 3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline AndOr

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #5 il: Giugno 18, 2016, 14:05:59 pm »
La prostituzione non è stata decisa.

Non infatti non è stata decisa dagli uomini, cioè non è stata imposta, anche perchè come analizzavo nelle ipotesi del post, se ne deduce che non avrebbe senso a degli oppressori di imporre qualcosa a pagamento ma da qualcuno deve essere stata comunque decisa, quindi presumibilmente gli uomini dell'antichità hanno deciso di rendere organizzato ciò che invece era un uso e costume spontaneo ma anche non regolamentato a livello ufficiale.
In questo senso non è cambiato molto, almeno in italia, la sotria si ripete  :shifty:


Nasce dalla differenza di value tra uomini e donne ed è quindi naturale quanto il sesso, non un briciolo di meno.
Sicuramente logico, però è opportuno precisare che questa differenza di value non è solo a livello fisico ma anche a questo punto mentale.
Poichè avere uno strumento non implica di utilizzarlo come forma di ricatto, quindi non è solo un gap di desiderio ma anche di sfruttamento, infatti anche gli uomini avrebbero avuto maggior possibilità di ricatto, cioè maggiori strumenti per obbligare le donne ad avere rapporti, cosa che invece a quanto si legge non avveniva, almeno non nella norma delle civiltà appunto.

Alla base dei bisogni c'è la sopravvivenza; la sopravvivenza si conquista attraverso azioni storicamente più maschili che femminili (trovare cibo e acqua, ripararsi, difesa personale e del bottino di caccia); queste azioni maschili vengono letteralmente comprate dal sesso meno forte a livello di sopravvivenza.
Esatto, ma non è una cosa così ovvia, cioè non è così automatico che in una società la donna debba prostituirsi per assicurarsi la sopravvivenza, c'erano principalmente altre forme di convivenza stabile come le famiglie, perciò credo che il proliferare e la legalizzazione della prostituzione sia stato un mutuo consenso. Cioè da una parte c'erano donne che volevano essere totalmente indipendenti, o semplicemente che avevano più desiderio di altre ecc. e quindi si offrivano e sicuramente trovavano i clienti.

E' assolutamente inverosimile infatti che la colpa della prostituzione sia da attribuire agli uomini come forma di coercizione, sicuramente c'erano uomini che offrivano denaro a non prostitute ma pensare che queste donne avessero scelto di farlo come "mestiere" e quindi abbandonare le altre opportunità o l'idea di vita che avevano solo per accontentare i maschi non regge.

Invece è logico sostenere che la maggioranza lo facesseo come sceltam garantendosi una grande quantità di "lavoro" cosa invece impossibile per donne non prostitute e che quindi avrebbero ricevuto un numero limitato di proposte, oltre magari a creare disordini a livello familiare, sebbene non siano comunque mancati anche nel passato tradimenti sia di uomini che di donne.
« Ultima modifica: Giugno 18, 2016, 14:22:06 pm da AndOr »

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #6 il: Giugno 18, 2016, 16:01:55 pm »
In questo senso non è cambiato molto, almeno in italia, la sotria si ripete  :shifty:

Non solo in Italia; un po' ovunque è così.


Citazione
E' assolutamente inverosimile infatti che la colpa della prostituzione sia da attribuire agli uomini come forma di coercizione, sicuramente c'erano uomini che offrivano denaro a non prostitute ma pensare che queste donne avessero scelto di farlo come "mestiere" e quindi abbandonare le altre opportunità o l'idea di vita che avevano solo per accontentare i maschi non regge.

Ne parlavano già su uomini 3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605&st=1170
Citazione
*STRIDER* 29/7/2006, 12:01

Riguardo a questa dannata questione della prostituzione, ritengo che anche l'impostazione stessa della società aumenti "artificialmente" il già preesistente potere sessuale che la natura ha dato alle femmine; e che cmq è limitato al periodo della gioventù e soprattutto a quelle belle.
Perchè è ovvio che una ragazza brutta o grassa, o una 60-70/enne piena di cellulite non ha alcun potere sugli uomini.
Es.(l'ho già scritto ma lo ripeto): COME E' POSSIBILE CHE UNA PRESUNTA SOCIETA' MASCHILISTA - QUALE SAREBBE LA NOSTRA - INVENTI DEI LOCALI DOVE GLI STESSI UOMINI SONO COSTRETTI A PAGARE PER PARLARE CON UNA FEMMINA O PER TOCCARLE TETTE E CULO DURANTE UN PRIVE' ?
Converrete con me sul fatto che c'è qualcosa che non quadra.
Spesso penso che i primi misandrici siano gli stessi uomini o, perlomeno una parte di essi, quelli di potere in primis.
(Ovvero coloro che ce lo mettono nel didietro dalla mattina alla sera)
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #7 il: Giugno 18, 2016, 16:28:58 pm »
War, perdonami, ma non è che ogni volta bisogna ripetere le stesse cose.
E' chiaro che la suddetta prostituzione nasce dalla differenza di valore tra i due sessi, dai differenti bisogni, etc, ma è proprio per questo che è stata "decisa" dalle donne.
Hanno potuto imporla proprio in virtù di certe differenze.
Tra l'altro di questi discorsi ne avevano già ampiamente discusso i c.d. vecchi della QM su uomini 3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605

Dipende da che cosa intendi per imporre o decidere. E' ovvio che l'uomo, essendo il sesso pratico un'azione reciproca, pur nelle differenze anatomiche, se potesse scegliere non compenserebbe con un pagamento o un servizio extrasessuale. Ma di compensare c'è bisogno. Quest'obbligo voi lo chiamate imposizione o decisione femminile e non posso certo darvi torto.
Io invece intendevo una decisione più nell'uso comune del termine: intendo che l'uomo ha il controllo della situazione e può decidere se pagare/acquistare o meno.


Offline AndOr

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #8 il: Giugno 18, 2016, 16:48:53 pm »
Non solo in Italia; un po' ovunque è così.

Infatti sebbene ci siano in europa paesi dove è legale (mi sembra una decina), la maggioranza non li considera tali, infatti è proprio questo il punto che volevo evidenzare, ovvero nonostante sia una delle pratiche più antiche essa rappresenta anche la più controversa, almeno a livello morale guai se non fosse così.

Ah, grazie per il link.

Lascio con una frase di cui non ricordo l'autore ma che ben sintetizza la questione prostituzione:

Si vende ciò che non si dona.



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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #9 il: Giugno 18, 2016, 16:52:55 pm »
Non infatti non è stata decisa dagli uomini, cioè non è stata imposta, anche perchè come analizzavo nelle ipotesi del post, se ne deduce che non avrebbe senso a degli oppressori di imporre qualcosa a pagamento ma da qualcuno deve essere stata comunque decisa, quindi presumibilmente gli uomini dell'antichità hanno deciso di rendere organizzato ciò che invece era un uso e costume spontaneo ma anche non regolamentato a livello ufficiale.
In questo senso non è cambiato molto, almeno in italia, la sotria si ripete  :shifty:

Infatti non ho capito che cosa avrebbero organizzato gli uomini.

Sicuramente logico, però è opportuno precisare che questa differenza di value non è solo a livello fisico ma anche a questo punto mentale.
Poichè avere uno strumento non implica di utilizzarlo come forma di ricatto, quindi non è solo un gap di desiderio ma anche di sfruttamento, infatti anche gli uomini avrebbero avuto maggior possibilità di ricatto, cioè maggiori strumenti per obbligare le donne ad avere rapporti, cosa che invece a quanto si legge non avveniva, almeno non nella norma delle civiltà appunto.

Evidentemente la lente da cui abbiamo tratto informazioni sul passato è deformante. Credo che l'età dell'oro degli uomini, sempre relativamente parlando, è quella successiva alle devastazioni belliche. Il racconto del passato come una via crucis femminile, è totalmente inverosimile, tant'è che qui si parlava di un presente molto somigliante al tempo della caduta dei romani.

Esatto, ma non è una cosa così ovvia, cioè non è così automatico che in una società la donna debba prostituirsi per assicurarsi la sopravvivenza, c'erano principalmente altre forme di convivenza stabile come le famiglie, perciò credo che il proliferare e la legalizzazione della prostituzione sia stato un mutuo consenso. Cioè da una parte c'erano donne che volevano essere totalmente indipendenti, o semplicemente che avevano più desiderio di altre ecc. e quindi si offrivano e sicuramente trovavano i clienti.

E' assolutamente inverosimile infatti che la colpa della prostituzione sia da attribuire agli uomini come forma di coercizione, sicuramente c'erano uomini che offrivano denaro a non prostitute ma pensare che queste donne avessero scelto di farlo come "mestiere" e quindi abbandonare le altre opportunità o l'idea di vita che avevano solo per accontentare i maschi non regge.

Invece è logico sostenere che la maggioranza lo facesseo come sceltam garantendosi una grande quantità di "lavoro" cosa invece impossibile per donne non prostitute e che quindi avrebbero ricevuto un numero limitato di proposte, oltre magari a creare disordini a livello familiare, sebbene non siano comunque mancati anche nel passato tradimenti sia di uomini che di donne.
[/quote]
Ma in quel pezzo che hai quotato non parlavo solamente della prostituzione propriamente detta, cioè per intenderci "fica 80 culo 100", ma di un deficit di valore di sopravvivenza della donna che però riesce a compensare con la persuasione, che sia fica80, o matrimonio o altro.

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #10 il: Giugno 18, 2016, 17:19:43 pm »
Infatti non ho capito che cosa avrebbero organizzato gli uomini.

Secondo le grandi menti femminili l'uomo è colpevole della condizione della donna, non solo passata ma anche presente, è quindi importantissimo smantellare queste errate convinzioni.
In questo contesto analizzavo solo la questione della violenza e infatti si deduce da semplici nozioni storiche, socio-antropologiche e logiche che ciò risulta impossibile. Dimostrato dal fatto che il "mestiere" più antico del mondo era tutelato, altrimenti non se ne sarebbe trovata traccia in civiltà antiche (e invece se c'è una traccia costante è appunto questa  ^_^ ) ma comparirebbe solo nelle civiltà moderne, cosa assolutamente falsa appunto.

Evidentemente la lente da cui abbiamo tratto informazioni sul passato è deformante. Credo che l'età dell'oro degli uomini, sempre relativamente parlando, è quella successiva alle devastazioni belliche. Il racconto del passato come una via crucis femminile, è totalmente inverosimile, tant'è che qui si parlava di un presente molto somigliante al tempo della caduta dei romani.

Sicuramente questione da indagare approfonditamente, ma almeno per questa questione degli stupri di massa degli antichi uomini oppressori è appunto completamente quanto facilmente falsificabile.

Ma in quel pezzo che hai quotato non parlavo solamente della prostituzione propriamente detta, cioè per intenderci "fica 80 culo 100", ma di un deficit di valore di sopravvivenza della donna che però riesce a compensare con la persuasione, che sia fica80, o matrimonio o altro.

Si lo avevo capito, è una questione antropologica, però io più che altro mi soffermavo sul fatto e quindi sulla differenza di utilizzo delle proprie capacità innate o dotazioni biologiche di uomini e donne, cioè se da un lato i primi hanno diversi strumenti si intuisce che hanno anche diversi fini dalle seconde, gli uomini li usano rinunciando a qualcosa ed essendo disposti a pagare oltre che ad assecondare le loro preferenze di vita però dall'altra non si capisce come possa essere necessario appunto degradare il tutto sotto forma di "lavoro", visto appunto che sicuramente non erano e non sono tutt'ora le uniche vie di uscita per una danna e per la sua sopravvivenza.

Offline Warlordmaniac

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #11 il: Giugno 18, 2016, 17:26:11 pm »
nonostante sia una delle pratiche più antiche essa rappresenta anche la più controversa, almeno a livello morale guai se non fosse così.


E' perché il sesso legislatore vede di cattivo occhio l'uomo che necessita di compensare in quel modo, cioè attraverso una transazione diretta e in contanti, in quanto sinonimo di basso value. L'uomo con alto value non ha bisogno di pagare in contanti, perché offre un altro tipo di servizi, più legati al suo modo di essere e quindi considerati più sicuri.
Altro discorso sono i gigolò, mai osteggiati dal femminismo, e i superricchi che vanno a escort, che sono come i normali puttanieri per come agiscono, ma diversi nella somma data e nel conto in banca.

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #12 il: Giugno 18, 2016, 17:43:16 pm »
E' perché il sesso legislatore vede di cattivo occhio l'uomo che necessita di compensare in quel modo, cioè attraverso una transazione diretta e in contanti, in quanto sinonimo di basso value.

Però si tende a compensare ciò che è scompensato, il rapporto di responsabilità infatti non è ad eclusivo svantaggio di chi compra ma anche di chi offre, anzi spesso a rigor di logica dovrebbe essere più colpevole chi presenta un prodotto e quindi apre per primo le porte agli aquirenti.
Anche qui infatti si ustilizza il doppio standard, se da una parte si arresta lo spacciatore come maggior colpevole dall'altro si accetta l'adescamento ma si multa il cliente.
La confusione regna ancora sovrana nella nostra società.



L'uomo con alto value non ha bisogno di pagare in contanti, perché offre un altro tipo di servizi, più legati al suo modo di essere e quindi considerati più sicuri.
Altro discorso sono i gigolò, mai osteggiati dal femminismo, e i superricchi che vanno a escort, che sono come i normali puttanieri per come agiscono, ma diversi nella somma data e nel conto in banca.

Però l'alto value presuppone un corrispettivo valore della controparte, perciò il valore non lo decidono solo gli uomini ma anche le donne, cioè non è a senso unico in quanto si integrano sia nelle possibilità di scelta che nelle scelte poi effettivamente effettuate.

Offline Warlordmaniac

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #13 il: Giugno 18, 2016, 18:05:05 pm »
La responsabilità, cioè qui la colpevolizzazione di ciò che non ci piace o che potrebbe far danni, è sulle spalle del sesso con meno value, e all'interno degli uomini, è responsabilità degli individui con meno value, tant'è che viene criminalizzato solo un tipo di compensazione, quello appunto della prostituzione propriamente detta, tipica del sesso con basso value e individui con basso value.
In pratica, il bene e il male non dipende dall'azione, ma dall'autore dell'azione.


Mi sto perdendo. In che senso il valore si decide? Il valore si ha.

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Re:Il meretricio e il Maschilismo sono in antitesi.
« Risposta #14 il: Giugno 18, 2016, 18:16:26 pm »
La responsabilità, cioè qui la colpevolizzazione di ciò che non ci piace o che potrebbe far danni, è sulle spalle del sesso con meno value, e all'interno degli uomini, è responsabilità degli individui con meno value, tant'è che viene criminalizzato solo un tipo di compensazione, quello appunto della prostituzione propriamente detta, tipica del sesso con basso value e individui con basso value.
In pratica, il bene e il male non dipende dall'azione, ma dall'autore dell'azione.

Assolutamente vero

Mi sto perdendo. In che senso il valore si decide? Il valore si ha.

Mi sipego, il valore di una data scelta è solo teorico, così come è teorica la differenza tra una scelta ed un altra, il valore reale però viene aquisito sono quando viene effettivamente attuata, cioè da immaginaria diventa reale e pertanto viene decisa la sua appplicazione e quindi il suo valore associato.

Il valore si decide in base alle variabili di scelta, oppure anche specularmente la scelta si decide in base ai valori delle variabili.