Autore Topic: Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?  (Letto 35186 volte)

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Offline marcoriccardi1980

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #60 il: Dicembre 27, 2015, 10:58:02 am »
So di andare controcorrente, spero di non scatenare un putiferio, vi assicuro che non sto trollando, se seguite il ragionamento vedrete che ha una sua logica.
Ho 40 anni e nella vita sono sempre stato un maschio beta, uno di quelli tranquilli, remissivi, che le ragazzine non consideravano.
Adesso da circa 8 anni sono sposato con una ragazza dell'est; oggettivamente carina anche se non stra figa, attraente di fisico da farmi eccitare ogni volta che la vedo uscire dopo la doccia dal bagno in mutandine e reggiseno.
Non rompe le scatole, non fa ricatti sessuali, le volte che non si è concessa si contano sulle dita di una mano, forse mezza, e c'erano validi motivi; facciamo del buon sesso in media 3 o 4 volte a settimana, qualche volta piu' qualche volta meno.
Per me, la cui alternativa era una vita di onanismo e frustrazione sentimentale/sessuale, avere accanto una donna che mi attrae è il paradiso.
Certo, per "colpa" del matrimonio un domani potrebbe voltarmi le spalle e portarmi via anche le mutande (ammesso che io non prenda le mie contromisure per imboscare quello che ho prima che me lo porti via), ma intanto finché dura me la son goduta.

L'alternativa quale sarebbe?

Il matrimonio infatti impone per legge una società monogamica che è contro natura. L'alternativa sarebbe un "libero mercato". E nel libero mercato non governato da regole, come insegna il capitalismo, il piu' forte schiaccia il piu' debole: significherebbe che pochi maschi alpha si ripassano tutte le donne e tutti gli altri uomini rimangono a bocca asciutta. Che poi è quello che capita dai 18 ai 30 anni (potrei dire dai 15 ma lasciamo stare i minorenni) in cui le relazioni sono "libere" senza impegni o idee di metter su famiglia.

Il matrimonio quindi, per i maschi beta, IMHO, non è una iattura ma una fortuna, perché dà la possibilità anche a questi ultimi di poter trovare una donna. Una società sessualmente libera senza vincolo della monogamia, sarebbe una società dove la questione maschile sarebbe esasperata (tutte le donne a rotazione a letto con i pochi maschi alpha).

Sono d'accordo con te, ottima analisi.

Purtroppo, per un maschio remissivo e con poca energia maschile, l'unico modo per avere uno straccio di vita sessuale regolare sono le relazioni lunghe. Soltanto i maschi "faccia da c.ulo" e sicuri di loro stessi hanno una potenziale vita sessuale variegata, ne ho conosciuto uno che si faceva tutte le donne che desiderava, e non era nemmeno oggettivamente bello, "ci sapeva fare"...molto.

Tuttavia resta il fatto che il maschio che tu descrivi si prenderà quasi sempre gli scarti dei più vincenti. Gli sverginatori seriali sono sempre quelli che ci sanno fare di più con le donne.
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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #61 il: Dicembre 27, 2015, 11:41:08 am »
Ancora con questa storia del "saperci fare", che permetterebbe di trombarsi tutte le donne che uno vuole.
E va be'... ormai me ne son fatto una ragione, nel senso che ho preso atto di un fatto: all'autoinganno maschile non c'è limite né cura.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline marcoriccardi1980

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #62 il: Dicembre 27, 2015, 12:21:59 pm »
Ancora con questa storia del "saperci fare", che permetterebbe di trombarsi tutte le donne che uno vuole.
E va be'... ormai me ne son fatto una ragione, nel senso che ho preso atto di un fatto: all'autoinganno maschile non c'è limite né cura.

Se hai un'altra teoria sulla diversità di successo sessuale tra uomini sono pronto a leggerti.
Che non sia però la solita: "se sei bello e ricco avrai tutto il successo sessuale che ti pare...." perché non mi trovi d'accordo....

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #63 il: Dicembre 27, 2015, 13:33:11 pm »
Le donne se ne fregano delle categorie maschili: ai loro occhi autoreferenziali esistono i maschi FUNZIONALI ai loro bisogni e
sogni e quelli che NON SONO FUNZIONALI. E non necessariamente i primi sono i "vincenti" e i secondi sono i "perdenti". Dipende
dai bisogni/sogni della ragazza/donna: se una ha la vocazione della crocerossina non ha voglia del "vincente": appunto perchè
il "vincente" sicuro di sè non le serve. Desidera lo sfigato o il problematico o il bisognoso sul quale riversare l'amore che vuole
appunto riversare. Per questo lo sfigato, il bisognoso o il problematico le dà più soddisfazione perchè assorbe come l'assetato
tutto l'amore del quale lei tracima. Poi, è ovvio, una volta soddisfatta, la vocazione della crocerossina finisce e immancabilmente
lei "si accorge" di aver avuto a che fare con tanto tempo con un "perdente" ma ciò avviene perchè appunto i suoi bisogni hanno
subito una trasformazione e non perchè lui è "perdente". Conclusione: le categorie femminili non coincidono con quelle maschili.
Per le femmine vale la distinzione FUNZIONALE/NON FUNZIONALE alla loro felicità, sogni o bisogni e non la categoria VINCENTE/
PERDENTE, CAPACE/ INCAPACE tipica di noi maschi. Rendiamocene ben conto, se non vogliamo collezionare errori madornali.

Offline marcoriccardi1980

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #64 il: Dicembre 27, 2015, 13:52:38 pm »
Le donne se ne fregano delle categorie maschili: ai loro occhi autoreferenziali esistono i maschi FUNZIONALI ai loro bisogni e
sogni e quelli che NON SONO FUNZIONALI. E non necessariamente i primi sono i "vincenti" e i secondi sono i "perdenti". Dipende
dai bisogni/sogni della ragazza/donna: se una ha la vocazione della crocerossina non ha voglia del "vincente": appunto perchè
il "vincente" sicuro di sè non le serve. Desidera lo sfigato o il problematico o il bisognoso sul quale riversare l'amore che vuole
appunto riversare. Per questo lo sfigato, il bisognoso o il problematico le dà più soddisfazione perchè assorbe come l'assetato
tutto l'amore del quale lei tracima. Poi, è ovvio, una volta soddisfatta, la vocazione della crocerossina finisce e immancabilmente
lei "si accorge" di aver avuto a che fare con tanto tempo con un "perdente" ma ciò avviene perchè appunto i suoi bisogni hanno
subito una trasformazione e non perchè lui è "perdente". Conclusione: le categorie femminili non coincidono con quelle maschili.
Per le femmine vale la distinzione FUNZIONALE/NON FUNZIONALE alla loro felicità, sogni o bisogni e non la categoria VINCENTE/
PERDENTE, CAPACE/ INCAPACE tipica di noi maschi. Rendiamocene ben conto, se non vogliamo collezionare errori madornali.


Si ma ciò non toglie che vi sono uomini che kiavano come dei forsennati, ed tanti altri invece che fanno fatica a trovare uno straccio di donna che ci stia....
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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #65 il: Dicembre 27, 2015, 14:20:29 pm »

Si ma ciò non toglie che vi sono uomini che kiavano come dei forsennati, ed tanti altri invece che fanno fatica a trovare uno straccio di donna che ci stia....

Chi non si accontenta non chiava.
Se "non ci sai fare" ti devi accontentare. Se non ti accontenti neppure, non chiavi. E' semplice.

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #66 il: Dicembre 27, 2015, 14:22:22 pm »
So di andare controcorrente, spero di non scatenare un putiferio, vi assicuro che non sto trollando, se seguite il ragionamento vedrete che ha una sua logica.
Ho 40 anni e nella vita sono sempre stato un maschio beta, uno di quelli tranquilli, remissivi, che le ragazzine non consideravano.
Adesso da circa 8 anni sono sposato con una ragazza dell'est; oggettivamente carina anche se non stra figa, attraente di fisico da farmi eccitare ogni volta che la vedo uscire dopo la doccia dal bagno in mutandine e reggiseno.
Non rompe le scatole, non fa ricatti sessuali, le volte che non si è concessa si contano sulle dita di una mano, forse mezza, e c'erano validi motivi; facciamo del buon sesso in media 3 o 4 volte a settimana, qualche volta piu' qualche volta meno.
Per me, la cui alternativa era una vita di onanismo e frustrazione sentimentale/sessuale, avere accanto una donna che mi attrae è il paradiso.
Certo, per "colpa" del matrimonio un domani potrebbe voltarmi le spalle e portarmi via anche le mutande (ammesso che io non prenda le mie contromisure per imboscare quello che ho prima che me lo porti via), ma intanto finché dura me la son goduta.

L'alternativa quale sarebbe?

Il matrimonio infatti impone per legge una società monogamica che è contro natura. L'alternativa sarebbe un "libero mercato". E nel libero mercato non governato da regole, come insegna il capitalismo, il piu' forte schiaccia il piu' debole: significherebbe che pochi maschi alpha si ripassano tutte le donne e tutti gli altri uomini rimangono a bocca asciutta. Che poi è quello che capita dai 18 ai 30 anni (potrei dire dai 15 ma lasciamo stare i minorenni) in cui le relazioni sono "libere" senza impegni o idee di metter su famiglia.

Il matrimonio quindi, per i maschi beta, IMHO, non è una iattura ma una fortuna, perché dà la possibilità anche a questi ultimi di poter trovare una donna. Una società sessualmente libera senza vincolo della monogamia, sarebbe una società dove la questione maschile sarebbe esasperata (tutte le donne a rotazione a letto con i pochi maschi alpha).
Bella analisi, sono d'accordo quasi totalmente.
Aggiungerei solo che oltre al matrimonio si potrebbe valutare l'ipotesi della semplice convivenza (sermpre più diffusa,) oppure anche della semplice "frequentazione", che anche questa si sta diffondendo.

Anche per me la distinzione maschi alpha e beta ha un suo senso, ovvio che si deve tener conto delle sfumature; ma certo la teoria, per me, come linea generale, è validissima. ...E' la questione dell'idolum.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #67 il: Dicembre 27, 2015, 14:27:33 pm »
Chi non si accontenta non chiava.
Se "non ci sai fare" ti devi accontentare. Se non ti accontenti neppure, non chiavi. E' semplice.

Quindi saperci fare conta?

Sull'affermazione "chi non si accontenta non chiava" nutro forti dubbi.
Ci sono uomini che non si accontentano e sono comunque dei grandi chiaverini, appunto perché il loro saperci fare permette agli stessi di chiavarsi sempre il meglio.
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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #68 il: Dicembre 27, 2015, 14:57:55 pm »
Bella analisi, sono d'accordo quasi totalmente.
Aggiungerei solo che oltre al matrimonio si potrebbe valutare l'ipotesi della semplice convivenza (sermpre più diffusa,) oppure anche della semplice "frequentazione", che anche questa si sta diffondendo.

Anche per me la distinzione maschi alpha e beta ha un suo senso, ovvio che si deve tener conto delle sfumature; ma certo la teoria, per me, come linea generale, è validissima. ...E' la questione dell'idolum.
Concordo anch'io su quasi tutto. Dopo 8 anni di matrimonio, le "sorprese" sono molto meno probabili. Molto interessante anche il paragone con la tirannia della legge di mercato che crea disuguaglianze.
Se lei accetta di non sposarsi in municipio ancora meglio, perché così il rapporto, almeno nel suo aspetto patrimoniale (incluso mantenimento dei figli) può essere liberamente regolato dalle parti.
Ciò può sembrare alquanto legalistico, ma con accordi equi e chiari il rapporto fila molto più liscio.

L'unica cosa che non capisco è l'idea del matrimonio come ripiego per i beta. Non sarà sempre il grande amore, ma si può anche star bene insieme :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #69 il: Dicembre 27, 2015, 15:09:05 pm »

L'unica cosa che non capisco è l'idea del matrimonio come ripiego per i beta, sopportato esclusivamente per kiavare.

Più che un ripiego io la chiamerei "necessità estrema" anche perché per avere una vita sessuale regolare è sufficiente iniziare una relazione amorosa con qualcuna, che tanto prima o poi te la darà...

Il punto è che ci sono uomini talmente negati che necessitano di avere e promettere relazioni lunghe per garantirsi una vita sessuale.




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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #70 il: Dicembre 27, 2015, 15:20:15 pm »
Non metto in dubbio quanto dici, ma su queste basi di 'ricatto' sessuale (come dice la frase che metti in calce ai tuoi post) i rischi di divorzio, con tutte le conseguenze del caso, sono elevati.
Si può anche cercare una reazione a lungo termine senza essere negati, magari semplicemente per metter su famiglia :D
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #71 il: Dicembre 27, 2015, 15:26:39 pm »
Non metto in dubbio quanto dici, ma su queste basi di 'ricatto' sessuale (come dice la frase che metti in calce ai tuoi post) i rischi di divorzio, con tutte le conseguenze del caso, sono elevati.
Si può anche cercare una reazione a lungo termine senza essere negati, magari semplicemente per metter su famiglia :D

Il punto è che il sesso regolare per la maggior parte degli uomini è una necessità, un bisogno psicofisico al pari dell'avere una casa, un lavoro, cibarsi, bere e vestirsi.
Per questo motivo molto uomini accettano i rischi derivanti dal matrimonio, evidentemente a loro fa più paura una vita da onanisti. Vivere di sole seghe può portarti alla pazzia.
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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #72 il: Dicembre 27, 2015, 15:35:24 pm »
Il punto è che il sesso regolare per la maggior parte degli uomini è una necessità, un bisogno psicofisico al pari dell'avere una casa, un lavoro, cibarsi, bere e vestirsi.
Per questo motivo molto uomini accettano i rischi derivanti dal matrimonio, evidentemente a loro fa più paura una vita da onanisti. Vivere di sole seghe può portarti alla pazzia.
Da diversi interventi qui, recenti e non, sembrano emergere un paio di cose:
- Il sesso viene dissociato da un sano rapporto di coppia e dalla riproduzione;
- L'instinto sessuale viene spesso definito come "pericoloso", che "può portare alla pazzia" ecc.
A mio parere questo è il prodotto di una civiltà divenuta inumana. Un cinese o un indiamo d'America, che vive in una società ben strutturata e più a misura d'uomo, non capirebbe neppure discorsi del genere.
Da che mondo è mondo in tutte le culture civili non ci si sposa solo per soddisfare un bisogno, ma anche per metter su famiglia. Il sesso è un elemento essenziale, sicuramente una delle ragioni primarie, ma non è dissociato da altri fattori (tipo un gradevole rapporto di coppia, figli ecc.) come si fa ormai in occidente.
« Ultima modifica: Dicembre 27, 2015, 16:09:40 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #73 il: Dicembre 27, 2015, 17:01:15 pm »
Se hai un'altra teoria sulla diversità di successo sessuale tra uomini sono pronto a leggerti.
Che non sia però la solita: "se sei bello e ricco avrai tutto il successo sessuale che ti pare...." perché non mi trovi d'accordo....

Il punto, caro marcoriccardi, è che è la tua ad esser vecchia come teoria, perché è da (quasi) 45 anni che ascolto questa storia del "saperci fare" che, indubbiamente, è importante ma che non garantisce affatto una regolare vita sessuale, tantomeno la possibilità di chiavare qualunque donna.
Per esser più chiaro: se prendi mille uomini (italiani), specie di una certa età, e gli chiedi cos'è importante per "conquistare una donna", ebbene il 99,999%(se non il 100%) ti risponderà che "basta saperci fare".
Perciò niente di nuovo sotto il sole.
L'uomo medio ama illudersi.

@@

ps: io, da adolescente e successivamente da ragazzo, rimorchiavo in primis per un semplice motivo: il mio aspetto fisico (all' epoca ero pure un atleta, quindi ero ben messo), in secundis per la mia faccia da culo, che però era anche e soprattutto la conseguenza del mio aspetto fisico, che mi conferiva una certa sicurezza.
Fossi stato basso e mingherlino, oppure grasso e somigliante a Maurizio Costanzo, sicuramente non avrei avuto la stessa faccia da culo.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline marcoriccardi1980

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Re:Il matrimonio un male necessario per i maschi beta?
« Risposta #74 il: Dicembre 27, 2015, 17:27:46 pm »
Il punto, caro marcoriccardi, è che è la tua ad esser vecchia come teoria, perché è da (quasi) 45 anni che ascolto questa storia del "saperci fare" che, indubbiamente, è importante ma che non garantisce affatto una regolare vita sessuale, tantomeno la possibilità di chiavare qualunque donna.
Per esser più chiaro: se prendi mille uomini (italiani), specie di una certa età, e gli chiedi cos'è importante per "conquistare una donna", ebbene il 99,999%(se non il 100%) ti risponderà che "basta saperci fare".
Perciò niente di nuovo sotto il sole.
L'uomo medio ama illudersi.

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ps: io, da adolescente e successivamente da ragazzo, rimorchiavo in primis per un semplice motivo: il mio aspetto fisico (all' epoca ero pure un atleta, quindi ero ben messo), in secundis per la mia faccia da culo, che però era anche e soprattutto la conseguenza del mio aspetto fisico, che mi conferiva una certa sicurezza.
Fossi stato basso e mingherlino, oppure grasso e somigliante a Maurizio Costanzo, sicuramente non avrei avuto la stessa faccia da culo.

Il punto è l'opinione che si ha di se stessi.
Se uno ha una buona autostima è altamente probabile che abbia anche delle buone capacità di interazione con le donne, dicesi saperci fare.
Ovvio che le qualità fisiche come quelle psichiche influenzano l'opinione che uno ha di se stesso, ma tutto parte sempre dalla mente, più un uomo sta bene con se stesso maggiore sarà la possibilità del suo successo sociale potenziale.

Casanova non era bello, nè fisicamente attraente, eppure chiavava come un ossesso, perchè?
Perché sapeva come raggiungere i suoi obiettivi.
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