Autore Topic: Ritratto della donna contemporanea  (Letto 2257 volte)

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Offline Vicus

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Ritratto della donna contemporanea
« il: Aprile 22, 2015, 01:47:54 am »
Riporto la descrizione della figlia di un diplomatico polacco delle donne del suo paese. Sembra un ritratto ancor più accurato delle occidentali di oggi:

"Le persone vengono fatte crescere con una mente molto ristretta. Oltre le conoscenze tecniche che possono aver acquisito, sanno pochissime cose, hanno quattro certezze superficiali, la loro capacità relazionale, anche affettiva, è minima. Non è colpa loro, ma sono limitatissime. Hanno un io poco sviluppato, poco articolato. Poca introspezione. Sono persone semplici. È una esigenza del regime, una esigenza di governabilità".

Commenta l'autore che ha riportato questa citazione (Paolo Cioni) che la paucità emotiva delle donne, del loro sé e la loro povertà interiore le rendono inidonee a un rapporto stabile e umanamente ricco.

Che ne dite?
« Ultima modifica: Aprile 22, 2015, 13:29:57 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Ritratto della donna contemporanea
« Risposta #1 il: Aprile 22, 2015, 01:57:41 am »
Che ha ragione. Le donne, ma anche gli uomini sono e stanno diventando sempre meno "empatici".
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Online Frank

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Re:Ritratto della donna contemporanea
« Risposta #2 il: Aprile 22, 2015, 07:21:04 am »
Che ha ragione. Le donne, ma anche gli uomini sono e stanno diventando sempre meno "empatici".

Non verso le donne.
Anzi, nei confronti delle suddette gli uomini son sempre più empatici.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline COSMOS1

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Re:Ritratto della donna contemporanea
« Risposta #3 il: Aprile 22, 2015, 08:17:32 am »
non so fino a che punto si possa considerare un progetto preciso e determinato
in ogni caso il deserto interiore mi sembra un dato di fatto, en passant ne ho trovato una bella descrizione anche in Terzani L'ultimo giro di giostra, quando parla delle realtà di resistenza a New York, cioè quelle nicchie o new age o yoga o buddismo
di fatto dobbiamo ammettere che dal punto di vista dell'interiorità cattolicesimo, ortodossia, islam ed ebraismo si sono dileguati
Dio cè
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Offline Vicus

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Re:Ritratto della donna contemporanea
« Risposta #4 il: Aprile 22, 2015, 23:40:33 pm »
non so fino a che punto si possa considerare un progetto preciso e determinato
L'abolizione in Francia di greco e latino fa parte di questo programma. La scuola ormai è solo un luogo di propaganda (meglio se gender), dove si insegnano nozioni tecniche elementari.
in ogni caso il deserto interiore mi sembra un dato di fatto, en passant ne ho trovato una bella descrizione anche in Terzani L'ultimo giro di giostra, quando parla delle realtà di resistenza a New York, cioè quelle nicchie o new age o yoga o buddismo
di fatto dobbiamo ammettere che dal punto di vista dell'interiorità cattolicesimo, ortodossia, islam ed ebraismo si sono dileguati
Più che di mancanza d'introspezione si dovrebbe parlare di età mentale da 6 anni in giù. L'asilo globale consumista impedisce la formazione e l'integrazione dell'io: schiave delleloro emozioni immediate che non sanno gestire, lorsignore non sono semplicemente in grado di capire se stesse, il mondo che le circonda, né cosa significhi un impegno a lungo termine.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.