Autore Topic: Femministe in Moldavia...  (Letto 5562 volte)

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Offline Angelo

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Femministe in Moldavia...
« il: Aprile 18, 2015, 16:33:29 pm »
Non so in che sezione potrebbe andare, gli autori sono di "Osservatorio Balcani Caucaso" suppongo una ONG "che aiuta" i popoli... Li studierò meglio, mi puzzano parecchio...  :shifty:

Qui hanno fatto un video in cui "denunciano il maschilismo dei cartelloni pubblicitari in Moldavia" ... Ricordo ai lettori che la Moldavia è divisa in due, una parte "europea" ed un'altra parte SOVIETICA e FILORUSSA, la Transnistria. Nei primi anni '90 ci fu una guerra dove mercenari Nato insieme a nazionalisti moldavi, cercarono di soffocare la parte filorussa. Naturalmente, gli amici filonato presero sonore batoste e tornarono a più miti consigli. La Russia mandò un'intera armata, la 14°, per "calmare" il desiderio di vendetta degli abitanti della Transnistria.

Naturalmente, l'Osservatorio Balcani /Caucaso (per puro caso 2 posti dove ci sono state delle guerre civili...) non hanno niente di meglio da fare che lottare contro i cartelloni maschilisti della Moldavia.

Questo è il video --->
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #1 il: Aprile 18, 2015, 16:58:47 pm »
Questo è l'articolo

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Moldavia/Pubblicita-sessista-a-Chisinau-98495

Bella, sexy e perfetta casalinga al servizio degli uomini. La pubblicità sessista invade la capitale moldava. Contro due aziende sono già partite delle cause, eppure i sexy-cartelloni sono una caratteristica onnipresente del panorama di Chişinău. Articolo e videoreportage
Secondo un recente studio condotto in Moldavia e dedicato a questioni di genere, la bellezza gioca un ruolo molto importante nel successo per le donne, e il cinquanta per cento di loro non hanno obiettivi più ambiziosi che diventare una casalinga. A rafforzare questi stereotipi contribuisce, ancora oggi, la pubblicità. Secondo gli attivisti per i diritti umani, le aziende moldave discriminano le donne usando pubblicità sessiste per aumentare le vendite.
Molte di queste aziende si servono di belle donne che emanano fascino indossando calze sexy, come fa “Ponti”. L'onnipresenza di donne in lingerie impegnate a lavare piatti o servire birre ha spazientito una serie di organizzazioni per i diritti umani, che hanno fatto causa a due grandi aziende.
È il caso di “Evelin di Costacurta”, che produce mobili, e “Ponti”, specializzata in calze e collant. Per la magistratura sarà una decisione ardua, dato che la legge non stabilisce chiaramente se la pubblicità sessista sia anche una violazione dei diritti delle donne.
Ponti e Evelin
L'azienda, attiva da dieci anni nel settore calze, seleziona solo le donne più giovani e belle. Secondo il direttore Victor Coşulean, questo è diventato un enorme investimento per attrarre la clientela: "scegliamo le donne più attraenti, con molta attenzione alle gambe, alla silhouette, alla grazia dei gesti. Poi devono corrispondere ad un certo modello di altezza, proporzioni e lineamenti. In Moldavia ci sono molte ragazze che vogliono posare per la pubblicità, non è difficile trovarne".
Secondo l'avvocato Doina Ioana Straisteanu, queste immagini non sono altro che mercificazione del corpo femminile e offendono le destinatarie proponendo modelli sessisti di bellezza. “Le modelle sono naturalmente soddisfatte, sono belle e vengono pagate bene. Ma non tutte le donne apprezzano il messaggio". D'altro canto, i rappresentanti dell'azienda sostengono che queste pubblicità riflettono e ritraggono lo stile di vita delle donne moldave, che amano vestirsi in modo sexy: "le donne che camminano per strada sono molto più provocanti delle nostre modelle. Non penso che le nostre pubblicità discriminino le donne. Sarebbe ridicolo che a posare fosse un uomo!“, continua Victor Coşulean.
Evelin, l'altra azienda denunciata, in questo caso una produttrice di mobili, utilizza un'immagine ancora più controversa: una provocante segretaria in minigonna che si arrampica su una scrivania per servire il caffè al suo capo. Secondo Alexei Ianiuc, rappresentante di Evelin, si tratta di un'idea creativa e originale: “la pubblicità non vuole sminuire il lavoro della donna, anzi, la mostra libera e indipendente”. Veronica Scaleţchi, fra le firmatarie dell'esposto, non è d'accordo: “il primo pensiero che viene a una donna guardando questa pubblicità è che suo marito faccia lo stesso con la sua segretaria, ma il lavoro di segretaria è diverso, e questa pubblicità lo offende”. Aggiunge l'avvocato Doian Ioana Străisteanu: “il messaggio è che le donne possono fare carriera solo ostentando il loro corpo e la loro sessualità”.
Nelle cause è coinvolto anche il Consiglio comunale di Chişinău, che ha dato le autorizzazioni. L'architetto Radu Blaj, responsabile in questa vicenda, è convinto che i cartelloni non violino nessun principio morale: “la legge pone chiare restrizioni alla pubblicità delle sigarette, ma non parla mai di costumi da bagno. È normale, la bellezza è una creazione di Dio”. In precedenza aveva cercato di essere ancora più obiettivo, consultandosi con altri colleghi sulla legittimità delle immagini in costume da bagno. “Erano tutti d'accordo”, aveva sorriso.
Pro e contro
La maggior parte delle persone incappa in pubblicità sexy quasi ogni giorno. Alcune le guardano con scetticismo, altre le ritengono realistiche. Alcune giovani donne hanno dichiarato che preferirebbero vedere le modelle vestite (“non mi piace molto che si usi il corpo femminile a fini commerciali, il corpo umano non dovrebbe essere un oggetto in vendita"), altre non ci vedono nulla di strano (“è giusto così”). Alcuni giovani uomini hanno espresso preoccupazione per il messaggio trasmesso per strada a bambini e ragazzi, mentre altri hanno suggerito che sarebbe meglio collocare queste immagini solo all'interno degli edifici.
Poiché la legge sulla pubblicità in Moldavia non vieta la pubblicità discriminatoria, l'avvocato Straisteanu è sicura che anche la magistratura interpreterà questo procedimento sulla base dei propri principi. Fra i Paesi dell'ex-blocco socialista, solo la Romania e gli stati baltici pongono restrizioni alle pubblicità sessiste. Secondo Violeta Neubauer, rappresentante della Commissione contro la discriminazione delle donne, la maggior parte delle agenzie pubblicitarie nell'Unione europea si sono date un codice etico, e quelle moldave dovrebbero fare altrettanto: “è piuttosto difficile sanzionare chi viola questi principi, perché il settore privato è un'entità autonoma. Tuttavia, con una buona legge, il governo può rendere le aziende più responsabili”. Lo Stato si è impegnato a rispettare la Convenzione per l'eliminazione della discriminazione contro le donne, ma questo sembra un atto più simbolico che pratico. Gli attivisti per i diritti umani sono ottimisti e ritengono che, prima o poi, le autorità moldave si adegueranno alle raccomandazioni dell'Unione europea e voteranno una legge anti-discriminazione.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #2 il: Aprile 18, 2015, 17:04:19 pm »
La tipa che ho sottolineato è Violeta Neubauer... Subito quel nome mi ha ricordato qualcosa ed infatti guardate chi è la Neubauer:

http://eige.europa.eu/content/eliminating-violence-against-women-in-europe-intersectoral-approaches-and-actions-speakers


da cui :

Violeta Neubauer

Violeta Neubauer is an independent gender equality expert from Slovenia. She is a member of the CEDAW Committee and its current Vice-Chair. She is also a member of the Gender Equality Commission established by the Council of Europe. From 1992 to 2012 she has been working with the Slovenian government office responsible for designing the national gender equality policy and co-ordinating and monitoring its implementation. She was engaged in the negotiations of the Council of Europe Convention on Action against Trafficking in Human Beings and the so called Istanbul Convention and has been working in various national and international groups of experts set up to prepare recommendations to pursue the achievement of substantive gender equality.

Over the years she has cultivated co-operation with the relevant NGOs and has provided consultancy and training to a number of European and Central Asia countries in their efforts towards protecting women’s rights to equality and non-discrimination.




Tale soggetto, dichiaratamente femminista, che risponde al nome di Violeta Neubauer fece anche un pubblico rimprover nel 2012 (qualche mese prima della ratifica italiana della Convenzione di Istanbul, che "caso").
Leggere qui :
http://www.lastampa.it/2012/01/17/societa/donna/per-le-donne-dovete-fare-di-piu-il-comitato-onu-sferza-l-italia-blkcmNIgCF0xwy6vD3lXsM/pagina.html

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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #3 il: Aprile 18, 2015, 17:06:31 pm »
Ma l'hai letto il commento di questa tizia ?
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Maria Ciao87 5 mesi fa
Secondo me molti uomini hanno paura di noi tanto che hanno questo forte bisogno di umiliare le donne o di utilizzarle come uno strumento per sentirsi sicuri. Perché se no non si spiegherebbe la pubblicità sessiste e la loro rabbia quando una donna si ribella. Ma porcaccia la madonna mi da una stizza profonda che nel 2014 esistano cose adatte alle femmine e cose adatte maschio. Certo che al maschilista medio fa comodo la donna muta, semi-segregata in casa, sexy solo per lui, gentile, timida ed educata. ma dio boia..

Non è certamente un caso il fatto che a commentare sia un' italiana neanche trentenne, che bestemmia come uno scaricatore di porto, dei tempi andati.
Citazione
Ma porcaccia la madonna
Citazione
ma dio boia.
...

Citazione
Certo che al maschilista medio fa comodo la donna muta, semi-segregata in casa, sexy solo per lui, gentile, timida ed educata.

Oh cazzo... quanti, fra di voi, conoscono degli esemplari odierni di donna che se ne sta "muta, segregata in casa, gentile, timida ed educata" ?
Io vedo solo complessate tatuate, ossessionate dagli smartphone e incapaci di buttar giù dei ragionamenti sensati ma insuperabili nel rompere i coglioni; donnette che non sanno neppure cuocere un uovo ma che pretendono in continuazione; scassacazzi fenomenali che tutto sono tranne che gentili, educate e... "segregate in casa" ?!?  :doh:
Da prenderle a calci in culo, queste dementi.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #4 il: Aprile 18, 2015, 17:11:42 pm »
Ma l'hai letto il commento di questa tizia ?
Non è certamente un caso il fatto che a commentare sia un' italiana neanche trentenne, che bestemmia come uno scaricatore di porto, dei tempi andati....

Oh cazzo... quanti, fra di voi, conoscono degli esemplari odierni di donna che se ne sta "muta, segregata in casa, gentile, timida ed educata" ?
Io vedo solo complessate tatuate, ossessionate dagli smartphone e incapaci di buttar giù dei ragionamenti sensati ma insuperabili nel rompere i coglioni; donnette che non sanno neppure cuocere un uovo ma che pretendono in continuazione; scassacazzi fenomenali che tutto sono tranne che gentili, educate e... "segregate in casa" ?!?  :doh:
Da prenderle a calci in culo, queste dementi.

Non solo l'ho letto, ho visionato pure i video... Ti sconsiglio di farlo, alcuni ti farebbero venire il nervoso.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #5 il: Aprile 18, 2015, 20:25:49 pm »
Io convivo con una moldava e vado in Moldova 2 volte all'anno.
Vi garantisco che le tematiche femministe sono assolutamente aliene alla popolazione moldava, così come le stronzate gender e LGTB.
La Moldova, che fu principato e combattè contro i Turchi ai tempi di Sfefann cel Mare  ( stefano il Grande ), e ha una parte romena , è una ex repibblica sovietica, dopo l'occupoazione sovieticaa post 45.
I moldavi hanno come lingua nazionale il romeno, ma quasi tutti parlano anche il russo.
C' è poi il problema della repubblica separatista filorussa, la Transnistria e ci fu anche una guerra, in cui intervenne la 14 armata russa.
La Moldova ha firmato accordi commerciali con la UE, che cerca, incontrando notevole resistenza, di introdurre le tematiche femministe ed LGTB in Moldova, ma basta andarci, in Moldova, per capire che non trovano sostegno nella popolazione.
Fate conto di vedere l'italia di 40 anni fa, con però Internet e telefoni velocissimi, e donne molto belle ! :lol:
Non vedrete pantaloni a cavallo basso, tatuaggi da scemi e treccine varie

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #6 il: Aprile 19, 2015, 12:25:45 pm »
In passato pure io ho frequentato delle donne dell' est; ma per tutta una serie di ragioni ho preferito non impelagarmi con nessuna di loro.
Sì, è vero che le tematiche femministe sono quasi sconosciute fra le donne dell' est - come è vero che generalmente sono delle belle fiche - ma è altrettanto vero che le suddette sono portatrici di altri guai.
Per non parlare del fatto che non sono certamente meno esose delle stronze italiane.

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #7 il: Aprile 19, 2015, 12:30:26 pm »
Non solo l'ho letto, ho visionato pure i video... Ti sconsiglio di farlo, alcuni ti farebbero venire il nervoso.

Infatti evito di farlo.
Tanto dalla femmina media non c'è da aspettarsi alcun ragionamento intelligente, sensato e profondo.
Solo lamenti e puttanate di vario genere.
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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #8 il: Aprile 19, 2015, 13:59:27 pm »
In passato pure io ho frequentato delle donne dell' est; ma per tutta una serie di ragioni ho preferito non impelagarmi con nessuna di loro.
Sì, è vero che le tematiche femministe sono quasi sconosciute fra le donne dell' est - come è vero che generalmente sono delle belle fiche - ma è altrettanto vero che le suddette sono portatrici di altri guai.
Per non parlare del fatto che non sono certamente meno esose delle stronze italiane.

Tutte le donne , ma anche tutti gli uomini, portano guai.
l' importante è fidarsi, ma controllare :)

Offline Vicus

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #9 il: Aprile 19, 2015, 15:47:54 pm »
Tanto dalla femmina media non c'è da aspettarsi alcun ragionamento intelligente, sensato e profondo.
Pare una regola certa, come la gravità. Le donne sono diventate incredibilmente immature.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #10 il: Aprile 19, 2015, 17:07:44 pm »
Pare una regola certa, come la gravità. Le donne sono diventate incredibilmente immature.

Senza ombra di dubbio un numero molto grande di donne è diventato  immaturo. Ma allo stesso tempo, quando camminiamo per strada, quanti zerbini vediamo? Quanti amici abbiamo che ancora si "dichiarano femministi" ? Quanti politici di (apparente ?  :shifty: ) sesso maschile hanno votato la Convenzione di Istanbul?

Il primo problema della nascita e dello sviluppo delle puttanate femministe dove sta?
In famiglia? Non credo. Ormai in famiglia parlano con i tweet, i post e i gli sms. La famiglia la stanno quasi facendo scomparire. Con gravissimi danni che adesso cominciamo a vedere...
Nella società? Sì. E la società esterna alla  famiglia cosa è? La scuola, i media, la politica.

Ma cosa è una femminista?
Quando ho provato a ragionare dal vivo con tali soggetti, mi son divertito a studiare questi esemplari, a catalogare il loro modo di "ragionare".
Spesso non parlavo "subito" di maschilismo, femminismo, etc. Parlavo di altre cose e cercavo di notare i "loro punti di partenza".
Il  soggetto femminista ha delle precise caratteristiche (talvolta combinate, talvolta isolate):

si spaccia per idealista ma in realtà è estremamente attaccato ai beni materiali o soffre di un edonismo compulsivo volto a mascherare un vuoto.

e' incapace di ragionare in maniera logica, alla regola egli risponde con l'eccezione, all'oggetto egli risponde con il soggetto;

è insofferente alla "morale" , per partito preso. Però è il primo a "fare la morale";

non ha quello che io impropriamente chiamo "un punto di partenza" o se lo ha è "confuso", indeterminato, variabile.*



Provate adesso a parlare con un soggetto femminista. Parlate di un altro argomento, se non volete fare sforzi, basta inventarne uno prendendo dalle cronache femministe e non, ed eliminate la tematica femminista. Vi faccio un esempio banale: pigliamo il caso Rom. 
Prendiamo un episodio di cronaca a caso che ne so tipo il caso della madre rom che non va in galera pur mettendo il figlio in mezzo alla strada al semaforo.
Avremo nella maggior parte dei casi 2 tipi di soggetti a rispondere e a dialogare su tale problema:
il primo risponderà grosso modo così :i Rom vanno cacciati via, e/o sterminati e/o mandati a quel paese etc.
Il secondo risponderà grosso modo così: i Rom hanno una cultura da capire, e/o  non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, e/o filippiche terzomondiste radical chic etc.

Avremo poi altri due gruppi, minoritari:
uno farà una precisa analisi numerica del fenomeno, analizzerà leggi e darà ragione all'uno e all'altro senza però proporre una soluzione.
un altro apprezzerà i sentimenti dell'uno e dell'altro, condannando gli estremismi, ma non proporrà nessuna soluzione.

Ci sarà poi uno che farà notare ai 4 che hanno dimenticato la cosa fondamentale, ossia che : tutti sono UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE, QUINDI I ROM CHE COMMETTONO UN REATO DEVONO FINIRE IN GALERA COME I CITTADINI ITALIANI. NESSUNA AGGRAVANTE, NESSUNA FILIPPICA, MA RIGIDA, FREDDA, SEVERA APPLICAZIONE DELLE LEGGI. Da dove nasce questa ovvia (ma non credete così tanto, qui siamo su un forum ancora dotato di buonsenso...) analisi?
Dal mio ancora più ovvio e banale "punto di partenza", ossia dal fatto che io credo che :" La mia libertà finisce dove comincia la tua".

Provate a chiedere a tali soggetti il "loro punto di partenza"... Poi confrontatelo con quello delle femministe che non sanno neanche loro dare una definizione precisa di femminismo (il paraculismo e chiagnifottismo femminista, sia di destra sia di sinistra,campano proprio sulla non definizione o sulla mistificazione... ).
Sia i soggetti interpellati, sia le femministe, condividono questo punto.
Sintetizzando ancora di più, le femministe hanno mancanza di ETICA, LOGICA e MEMORIA. Così come tale mancanza è riscontrabile nei femministi e nell'ampia "zona grigia" di soggetti ormai diventati delle "macchine su tir", delle persone scollegate dal resto del mondo e dalle regole DEMOCRATICHE del mondo.
 
Naturalmente, non sempre i primi due gruppi sono sprovvisti di Etica, Logica, Memoria. Loro DEVONO DIFENDERE INTERESSI CONCRETI.
A chi serve un Rom che brucia i cavi del rame, che ruba ?
Serve come il pane sia all'elemento che lo condanna, sia all'elemento che lo "vuole capire" nelle sue "culture"...
Vi pare assurdo? No, se ci riflettiamo.
Il rom giustifica e fa aumentare i voti di chi sostiene la violenza e di chi ama "abbassare gli stipendi" in nome "della crisi"... E chi è questo "imprenditore"?  :shifty:
Il rom giustifica i radical chic che campano con le cooperative rosse e vanno a votare per le primarie del PD e sull'antirazzismo da facciata... Sappaimo già a chi ci riferiamo.

Quindi, il nemico numero uno di entrambi è e (salvo imprevisti grossi) sarà sempre il soggetto IDEALISTA e ligio alla REGOLA.
Esempio pratico?
Capitano Ultimo. Carabiniere dei Ros, ABBANDONATO DALLO STATO, INDAGATO DAL PM INGROIA E A CUI REVOCARONO LA SCORTA (CHE POI IN UN ATTO DI UMANITA' E DI DIGNITA' FU FATTA DA ALTRI CARABINIERI GRATUITAMENTE ) .

 
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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #11 il: Aprile 19, 2015, 17:25:52 pm »
Pare una regola certa, come la gravità. Le donne sono diventate incredibilmente immature.

Il fatto sconcertante è che quando ero ragazzino, trovavo più equilibrate e mature le donne, rispetto agli uomini. Oggi no, proprio per niente.
Sì, è vero che anche la stragrande maggioranza degli uomini fa cadere le braccia, ma per certi aspetti le donne fanno venire ancor di più il latte alle ginocchia.

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Offline ilmarmocchio

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #12 il: Aprile 19, 2015, 17:54:21 pm »
Senza ombra di dubbio un numero molto grande di donne è diventato  immaturo. Ma allo stesso tempo, quando camminiamo per strada, quanti zerbini vediamo? Quanti amici abbiamo che ancora si "dichiarano femministi" ? Quanti politici di (apparente ?  :shifty: ) sesso maschile hanno votato la Convenzione di Istanbul?

Il primo problema della nascita e dello sviluppo delle puttanate femministe dove sta?
In famiglia? Non credo. Ormai in famiglia parlano con i tweet, i post e i gli sms. La famiglia la stanno quasi facendo scomparire. Con gravissimi danni che adesso cominciamo a vedere...
Nella società? Sì. E la società esterna alla  famiglia cosa è? La scuola, i media, la politica.

Ma cosa è una femminista?
Quando ho provato a ragionare dal vivo con tali soggetti, mi son divertito a studiare questi esemplari, a catalogare il loro modo di "ragionare".
Spesso non parlavo "subito" di maschilismo, femminismo, etc. Parlavo di altre cose e cercavo di notare i "loro punti di partenza".
Il  soggetto femminista ha delle precise caratteristiche (talvolta combinate, talvolta isolate):

si spaccia per idealista ma in realtà è estremamente attaccato ai beni materiali o soffre di un edonismo compulsivo volto a mascherare un vuoto.

e' incapace di ragionare in maniera logica, alla regola egli risponde con l'eccezione, all'oggetto egli risponde con il soggetto;

è insofferente alla "morale" , per partito preso. Però è il primo a "fare la morale";

non ha quello che io impropriamente chiamo "un punto di partenza" o se lo ha è "confuso", indeterminato, variabile.*



Provate adesso a parlare con un soggetto femminista. Parlate di un altro argomento, se non volete fare sforzi, basta inventarne uno prendendo dalle cronache femministe e non, ed eliminate la tematica femminista. Vi faccio un esempio banale: pigliamo il caso Rom. 
Prendiamo un episodio di cronaca a caso che ne so tipo il caso della madre rom che non va in galera pur mettendo il figlio in mezzo alla strada al semaforo.
Avremo nella maggior parte dei casi 2 tipi di soggetti a rispondere e a dialogare su tale problema:
il primo risponderà grosso modo così :i Rom vanno cacciati via, e/o sterminati e/o mandati a quel paese etc.
Il secondo risponderà grosso modo così: i Rom hanno una cultura da capire, e/o  non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, e/o filippiche terzomondiste radical chic etc.

Avremo poi altri due gruppi, minoritari:
uno farà una precisa analisi numerica del fenomeno, analizzerà leggi e darà ragione all'uno e all'altro senza però proporre una soluzione.
un altro apprezzerà i sentimenti dell'uno e dell'altro, condannando gli estremismi, ma non proporrà nessuna soluzione.

Ci sarà poi uno che farà notare ai 4 che hanno dimenticato la cosa fondamentale, ossia che : tutti sono UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE, QUINDI I ROM CHE COMMETTONO UN REATO DEVONO FINIRE IN GALERA COME I CITTADINI ITALIANI. NESSUNA AGGRAVANTE, NESSUNA FILIPPICA, MA RIGIDA, FREDDA, SEVERA APPLICAZIONE DELLE LEGGI. Da dove nasce questa ovvia (ma non credete così tanto, qui siamo su un forum ancora dotato di buonsenso...) analisi?
Dal mio ancora più ovvio e banale "punto di partenza", ossia dal fatto che io credo che :" La mia libertà finisce dove comincia la tua".

Provate a chiedere a tali soggetti il "loro punto di partenza"... Poi confrontatelo con quello delle femministe che non sanno neanche loro dare una definizione precisa di femminismo (il paraculismo e chiagnifottismo femminista, sia di destra sia di sinistra,campano proprio sulla non definizione o sulla mistificazione... ).
Sia i soggetti interpellati, sia le femministe, condividono questo punto.
Sintetizzando ancora di più, le femministe hanno mancanza di ETICA, LOGICA e MEMORIA. Così come tale mancanza è riscontrabile nei femministi e nell'ampia "zona grigia" di soggetti ormai diventati delle "macchine su tir", delle persone scollegate dal resto del mondo e dalle regole DEMOCRATICHE del mondo.
 
Naturalmente, non sempre i primi due gruppi sono sprovvisti di Etica, Logica, Memoria. Loro DEVONO DIFENDERE INTERESSI CONCRETI.
A chi serve un Rom che brucia i cavi del rame, che ruba ?
Serve come il pane sia all'elemento che lo condanna, sia all'elemento che lo "vuole capire" nelle sue "culture"...
Vi pare assurdo? No, se ci riflettiamo.
Il rom giustifica e fa aumentare i voti di chi sostiene la violenza e di chi ama "abbassare gli stipendi" in nome "della crisi"... E chi è questo "imprenditore"?  :shifty:
Il rom giustifica i radical chic che campano con le cooperative rosse e vanno a votare per le primarie del PD e sull'antirazzismo da facciata... Sappaimo già a chi ci riferiamo.

Quindi, il nemico numero uno di entrambi è e (salvo imprevisti grossi) sarà sempre il soggetto IDEALISTA e ligio alla REGOLA.
Esempio pratico?
Capitano Ultimo. Carabiniere dei Ros, ABBANDONATO DALLO STATO, INDAGATO DAL PM INGROIA E A CUI REVOCARONO LA SCORTA (CHE POI IN UN ATTO DI UMANITA' E DI DIGNITA' FU FATTA DA ALTRI CARABINIERI GRATUITAMENTE ) .

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« Risposta #13 il: Aprile 19, 2015, 22:58:03 pm »
Il fatto sconcertante è che quando ero ragazzino, trovavo più equilibrate e mature le donne, rispetto agli uomini. Oggi no, proprio per niente.
Sì, è vero che anche la stragrande maggioranza degli uomini fa cadere le braccia, ma per certi aspetti le donne fanno venire ancor di più il latte alle ginocchia.
Le donne possono apparire più mature essendo superadattate e quindi irrimediabilmente serie. Quando però si tratta di prendere decisioni importanti, come sfasciare o no una famiglia, chi è più saggio, l'uomo "giuggiolone" o la di lui consorte? :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Re:Femministe in Moldavia...
« Risposta #14 il: Aprile 19, 2015, 23:39:11 pm »
Fate conto di vedere l'italia di 40 anni fa, con però Internet e telefoni velocissimi, e donne molto belle ! :lol:
Non vedrete pantaloni a cavallo basso, tatuaggi da scemi e treccine varie
In Moldavia le donne sono troppo belle per essere interessante al femminismo  :lol:  :w00t:

Comunque benvenuto nel club di quelli che boicottano le italiane e se la godono con le streniere :clap::clap:

"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina