Autore Topic: Viviamo in una cultura sessuofobica?  (Letto 19312 volte)

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Online Frank

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #15 il: Novembre 02, 2014, 17:19:32 pm »
la prostituzione (all'occidentale) è già di per se sessuofoba, come esprime anche il disprezzo per la puttana che la fa.
e quando il termine puttana/troia etc sarà un complimento allora la prostituzione non sarà più sessuofoba. Mi spiego?

Invece ad est le puttane son "rispettate e ammirate", vero ?
Devo presentarti qualche rumeno, albanese o moldavo che lavora con me e farti dire cosa ne pensa(no) delle puttane ?
...
« Ultima modifica: Novembre 02, 2014, 17:32:33 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Sardus_Pater

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #16 il: Novembre 02, 2014, 17:21:35 pm »
Kautosar, posta per favore il tuo mex di sopra nella discussione che ho aperto io, che è giusto a tema (per la serie "curiosa coincidenza").
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #17 il: Novembre 02, 2014, 17:23:06 pm »
cos'è la prostituzione all'occidentale?
e sarei dannatamente curioso arrivati a 'sto punto di sapere eventaulmente cosa sia la prostituzione all'orientale.....

Trattasi di una delle tante sciocchezzuole di Lucia, che da brava donna dell' est (residente però in Italia, guarda caso...), si guarda bene dall' osservare in maniera critica le magagne del proprio paese o, comunque, dell' Europa dell' est.
La "prostituzione dell' est" (nello specifico dell' Europa dell' est) è altrettanto "sessuofoba", altro che chiacchiere "a senso unico"...
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Online Frank

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #18 il: Novembre 02, 2014, 17:29:41 pm »
Da quel poco che so, leggendo vari forum di puttanieri(tipo gnoccatravel e simili), e dai racconti di mio zio(che è stato un mese in Thailandia con una fidanzata in affitto) in oriente va più di moda la prostituzione "Girlfriend Experience", molte prostitute si comportano come amanti (a pagamento ovviamente), cioè non si limitano all'atto sessuale in maniera fredda e meccanica, ma si dedicano anche alle coccole, al dialogo, accompagnano il cliente ovunque come fossero fidanzate ecc...e nell'atto sessuale cercano di metterci(o almeno simulare) un minimo di passione. Insomma  in oriente sono più "fidanzate in affitto", mentre in occidente sono più macchine da sesso a cronometro!

Ascolta, molte brasiliane - che sono occidentali non orientali - fanno la stesse cose...
Basta pagarle.
Ovviamente, non altrettanto si può dire per le italiane, le rumene, le ungheresi, le bulgare, ecc.
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Offline Lucia

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #19 il: Novembre 02, 2014, 17:32:26 pm »
Non c'entra nulla l'occidente o l'est europa.

Io pensavo all'antiquità quando le prostitutte erano sacre, o quando in Babilonia nessuno aveva da ridire se le donne una volta all'anno la davano a uno straniero, anzi era un rito.

Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?

Online Frank

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #20 il: Novembre 02, 2014, 17:34:57 pm »
Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?

E questo sarebbe un modo di pensare solo occidentale ?
Scherzi, vero ?

@@

In proposito potrei pure presentarti alcuni macedoni musulmani che, di sicuro, non apprezzano le donne che la danno facilmente...
Ora, fino a prova contraria, la Macedonia non si trova in Occidente.
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Offline kautostar

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #21 il: Novembre 02, 2014, 18:25:37 pm »
Ascolta, molte brasiliane - che sono occidentali non orientali - fanno la stesse cose...
Basta pagarle.
Ovviamente, non altrettanto si può dire per le italiane, le rumene, le ungheresi, le bulgare, ecc.
Certo, la mia era una grossolana generalizzazione per dire che in linea di massima la prostituzione in Europa è piuttosto squallida,  tipo "50 bocca, 100 figa, 200 culo, max 30 minuti cronometrati al secondo", mentre in Thailandia, Cina, Giappone,(da quel che ho sentito dire) avviene secondo consuetudini un po' diverse, con ritmi e modalità un po' più sensuali ed "umane"(perlomeno apparentemente).

Offline ilmarmocchio

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #22 il: Novembre 02, 2014, 19:36:36 pm »
Un esempio di sessuofobia(e socio fobia) moderna:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/01/la-storia-di-anna-molestie-con-risposta-a-mestre/Invece di sentirsi una povera scema sociopatica, si sente FORTE E POTENTE! :doh:
[/quote

quoto. qui siamo alla patologia pura e semplice.
povera stupidina, se ne vanta pure :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #23 il: Novembre 02, 2014, 19:37:44 pm »
Non c'entra nulla l'occidente o l'est europa.

Io pensavo all'antiquità quando le prostitutte erano sacre, o quando in Babilonia nessuno aveva da ridire se le donne una volta all'anno la davano a uno straniero, anzi era un rito.

Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?

lasciamo perdere l'antichità e pensiamo all'oggi.
Chi lo ha detto che ci deve essere disprezzo da parte del cliente ?

Offline Vicus

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #24 il: Novembre 02, 2014, 21:24:39 pm »
il libro di Dag di cui stiamo discutendo altrove riporta proprio la tesi di una sessuofobia generalizzata internazionale
quindi non solo dell'Occidente, ma anche dell'induismo, dell'ebraismo, dell'Islam
una sessuofobia diffusasi negli ultimi 50-100 anni ...
Che abbia a che vedere con le nuove tecnologie che creano un uomo disincarnato?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #25 il: Novembre 02, 2014, 22:07:08 pm »
:hmm:
la proibizione della prostituzione
le menate sullo sfruttamento dell'immagine femminile
nell'Islam la condanna delle adultere alla lapidazione (pena non prevista dal Corano ma introdotta abbastanza di recente alterando in modo pesante gli hadith del profeta)

...

Senza giudicare l'Islam che conosco molto meno, i primi due fenomeni sono causati da semplice misandria.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #26 il: Novembre 02, 2014, 23:23:53 pm »
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla
il sesso DEVE diventare merce rara da dispensare col contagocce a chi fa il bravo e raggiunge certi skill sociali.

https://www.questionemaschile.org/?p=1252
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #27 il: Novembre 02, 2014, 23:50:44 pm »
Non penso sia esattamente così: organizzare la scarsità del sesso non incentiva a migliorare il proprio stato sociale, ma a ricorrere alla pornografia.
La fantasia non crea mai una tensione verso l'altro perché è anti-relazionale. E vale anche per le donne, con tutta la fuffa romantica che danno al cinema e alla tv.
Virtualizzare il sesso è un mezzo per neutralizzare le relazioni trasponendole sul piano fantastico e impedire legami significativi con persone reali. Le relazioni precedono l'espressione e l'attuazione delle idee, e oggi anche una famiglia unita è considerata una potenziale minaccia al controllo totale del reale. Il vivente, l'umano è per definizione poco prevedibile e controllabile e per questo bisogna disumanizzarlo e virtualizzarlo il più possibile. Si veda qui dal minuto 17:30 (il titolo del video non c'entra nulla col suo argomento):
« Ultima modifica: Novembre 03, 2014, 00:20:57 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline kautostar

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #28 il: Novembre 03, 2014, 02:42:25 am »
Nuova sbroccata di Hollaback Italia:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/02/la-storia-di-b-vivo-con-terrore-il-dover-tornare-a-casa-la-sera-il-dover-prendere-mezzi-pubblici-con-la-costante-sensazione-di-non-essere-capita-dagli-altri-che-spesso-mi-giudicano-troppo-esage/

Citazione
La storia di B.: “vivo con terrore il dover tornare a casa la sera, il dover prendere mezzi pubblici, con la costante sensazione di non essere capita dagli altri, che spesso mi giudicano troppo esagerata e mi dicono “é normale”.


Pubblicato il novembre 2,2014 alle o 10:44 pm in w Le storie, nessun commento

Da qualche anno, vivo con terrore il dover tornare a casa la sera, il dover prendere mezzi pubblici, con la costante sensazione di non essere capita dagli altri, che spesso mi giudicano troppo esagerata e mi dicono “é normale”. Cammino a passo veloce a ogni ora del giorno, costantemente col fiatone, con la tachicardia e mi chiedo se sia legittimo questo modo di vivere. Quando tornavo da scuola incontravo 5 molestatori in cinquecento metri. Uno si sentiva in diritto di fischiare, l’altro di seguirmi, l’altro ancora di parlarmi come se ci conoscessimo, e ancora, di farmi la “radiografia”. E ora che devo viaggiare col treno o col tram sto perennemente con l’ansia, sento la gente avvicinarsi, vedo uomini cercare di parlarmi e attirare con insistenza la mia attenzione. Parliamo poi degli schifosi che molestano anche online… che mi fanno pensare ” sono davvero così sbagliata da attirare questo tipo di gente? ”
Una volta un cinquantenne mi disse “sei veramente bellissima, lo sai?”. Avrei dovuto compiacermi, apprezzare il complimento? No. Mi sono sentita sporca, vulnerabile, impotente. Il peggio però è stato sentirmi dire da un amico: “lui era uno schifoso, ma guarda come ti sei vestita.” Pantaloncini, collant e canottiera con 35 gradi all’ombra. Soltanto ultimamente ho realizzato quanto siano maschilisti certi individui, con il vizio di definire “puttana” qualunque donna si trovi a passare per strada indossando un vestito e degli shorts. Gli stessi maschilisti che ti giudicano vestita da puttana e che quindi te la sei cercata. Sono stanca, indignata, mi sto ammalando per la paura di uscire di casa da sola. Ditemi se questo è il modo di vivere che dovrebbe avere una ragazza di 20 anni.

Io devo ancora capire se ste storie so vere o inventate, e soprattutto non capisco cosa cavolo vogliono dimostrare!
Vogliono dimostrare che c'è un'epidemia di giovani ragazze infantili, complessate, piene di fobie, che vedono le relazioni con l'altro sesso solo come rapporti di potere/dominio e sottomissione/umiliazione(se ci fate caso tutte lamentano di essersi sentite impotenti quando hanno ricevuto apprezzamenti fisici senza rispondere, o confessano di aver provato una sorta di delirio d'onnipotenza quando sono riuscite a umiliare pubblicamente il poveretto di turno)??
In ogni caso ammesso e non concesso che siano esperienze vere, non colpevolizzerei troppo queste ragazze(le fobie sono disturbi psicologici seri), ma c'è da interrogarsi su come la nostra società produce nevrosi, ansie, fobie e sociopatie in quantità decisamente superiori rispetto al passato(perlomeno dai racconti dei vecchi, un tempo la gente aveva più problemi materiali, ma si faceva molte meno seghe mentali). Quali sono le cause? cos'è che impedisce a una 20enne di uscire di casa senza paure e godersi serenamente la propria gioventù?
Oggettivamente le nostre città sono generalmente piuttosto sicure(anche se i giornalisti adorano seminare paure, credo che oggi ci sia mediamente meno violenza che nel passato), e un 50enne che si limita a dire "sei bellissima"(senza permettersi di andare oltre), può non piacere, ma non dovrebbe fare tutta sta gran paura.
Secondo voi da cosa hanno origine tutte ste fobie?

Citazione
sento la gente avvicinarsi, vedo uomini cercare di parlarmi e attirare con insistenza la mia attenzione
Sto pezzo mi ricorda la celebre frase del film IL SESTO SENSO, "I SEE DEAD PEOPLE, ....THEY'RE EVERYWHERE!"
Si potrebbe parafrasare " I SEE SEX MANIACS, ...THEY ARE EVERYWHERE!"   :rofl1: :rofl1: :rofl1:
« Ultima modifica: Novembre 03, 2014, 02:58:21 am da kautostar »

Offline ilmarmocchio

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #29 il: Novembre 03, 2014, 08:15:07 am »
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla
il sesso DEVE diventare merce rara da dispensare col contagocce a chi fa il bravo e raggiunge certi skill sociali.

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io penso la stessa cosa, d'altra parte il sesso ha sempre avuto una funzione sociale importante. basti pensare al matrimonio