Autore Topic: Viviamo in una cultura sessuofobica?  (Letto 19307 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #45 il: Novembre 04, 2014, 17:43:53 pm »
LNB:

Citazione
Difatti si assiste ad intere generazioni di zoccolette precoci,che a 14-15anni devono gia`fare di tutto per "sentirsi" sessualmente donne e quindi rendersi provocanti,e nn solo nel modo di vestirsi..

Ma non lo sono e sono ridicole quando ci provano. Però ciò non toglie che ci sia qualche vecchio minchione, alla fine ancora più ridicolo di loro, che casca in trappola e poi si sa come spesso va a finire il tutto. C'è chi conta su questo, lo si capisce dall'indignazione ipocrita dei media (che poi pilota quella dell'opinione pubblica) che vien fuori ogniqualvolta si parla di baby escort e "pornobimbe".
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #46 il: Novembre 04, 2014, 20:46:57 pm »
Io ho parlato di piacere, non di rapporto sessuale, che è all'interno di un contenitore più grande, il sesso, che comprende modalità per raggiungere una sensazione di piacere.

L'estremizzazione della prevalenza del rapporto sessuale propriamente detto, su tutte le altre forme, è dovuto a leggi di mercato. Cioè il sesso veramente disprezzato è quello che vede la donna non beneficiaria dell'affare.
E' per questo, ad esempio, che il termine "segaiolo" ha una valenza fortemente negativa, per di più senza avere il termine corrispondente al femminile.
Il sesso è per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2014, 22:40:18 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #47 il: Novembre 05, 2014, 13:25:26 pm »


Citazione
ora ci sono gigantografie di donne nude che ammiccano al passante, PERCHE’ SVOLGONO LA STESSA FUNZIONE

ciò che io invece non capisco, se per voi, uomini, antifemministi o non, queste pubblicità vi danno fastidio perché eccitano quando non vuoi, perché fikapower etc
se alle donne femministe in particolare quelle pubblicità con donne nude le danno fastidio (per altri motivi), a me danno fastidio come ogni pubblicità che pensa che io sono cosi credulona

allora a chi piacciono? chi le vuole?

Offline LeNottiBianche

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #48 il: Novembre 05, 2014, 15:54:56 pm »
Il sesso � per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.

Offline Vicus

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #49 il: Novembre 05, 2014, 16:39:30 pm »
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.
Già, ma prima o poi le pandemie cessano spontaneamente. C'è anche uno studio che prevede che il fenomeno Facebook si sgonfierà tra 4-5 anni.
Per ora il risultato è che la gente non comunica più di persona, i rapporti umani sono spesso caratterizzati dallo stesso livello di interesse di due passanti che si incrociano per strada.
Come possiamo constatare sull'aereo per esempio, ci connettiamo col mondo con iPhone e cuffie assortite, ma il vicino di posto non esiste.
Uno dei segni più evidenti della virtualizzazione dei rapporti è proprio l'indifferenza generalizzata che regna quando la gente si incontra: momenti come feste e simili erano occasioni di socializzazione, nascevano relazioni, mentre ora uomini e donne non si cercano più, ma si profondono in fantasticherie romantiche su blog e social network.
« Ultima modifica: Novembre 05, 2014, 16:53:25 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #50 il: Novembre 05, 2014, 17:23:57 pm »
Il sesso è per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.

Faccio fatica a capire perché metti l'accento su questa gerarchia. Io non credo che lo scopo di chi sdogana sesso virtuale sia diminuire i rapporti sessuali nel mondo; è semplicemente guadagnare. Inoltre, lo smutandamento è una forma di sessualità molto conveniente in una donna, perché alimenta il suo ego, la eccita e mantiene le altre cartucce per dividere gli uomini in meritevoli e non meritevoli.
L'esibizionismo femminile è conseguenza del ficapower.
I social network hanno un effetto desocializzante nell'offline, ma socializzante nell'online, non li vedo cioè come il diavolo.
Se socializzare offline fosse così superiore e più eccitante rispetto al socializzare online, state tranquilli che FB avrebbe molti meno clic e molti meno profili. Lo stesso vale per youporn e simili; se la gente entra in quei siti e li preferisce al sesso reale, un motivo ci sarà.

Offline Warlordmaniac

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #51 il: Novembre 05, 2014, 17:30:03 pm »
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.

E' la seduzione stessa che ci impone di atteggiarci a Moana o Rocco, web o non web.

Offline Vicus

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #52 il: Novembre 05, 2014, 17:40:19 pm »
Faccio fatica a capire perché metti l'accento su questa gerarchia. Io non credo che lo scopo di chi sdogana sesso virtuale sia diminuire i rapporti sessuali nel mondo; è semplicemente guadagnare. Inoltre, lo smutandamento è una forma di sessualità molto conveniente in una donna, perché alimenta il suo ego, la eccita e mantiene le altre cartucce per dividere gli uomini in meritevoli e non meritevoli.
L'esibizionismo femminile è conseguenza del ficapower.
I social network hanno un effetto desocializzante nell'offline, ma socializzante nell'online, non li vedo cioè come il diavolo.
Se socializzare offline fosse così superiore e più eccitante rispetto al socializzare online, state tranquilli che FB avrebbe molti meno clic e molti meno profili. Lo stesso vale per youporn e simili; se la gente entra in quei siti e li preferisce al sesso reale, un motivo ci sarà.
La telematica tende a creare un uomo disincarnato - che può trovare più appagante socializzare online, dove le relazioni si situano in una dimensione prevalentemente fantastica e non ci si mette realmente in gioco.
Non siamo software, e la presenza fisica è un fattore essenziale nella socializzazione umana.
Il fatto che persino il sesso -il cui elemento fisico è fondamentale- sia stato relegato nel virtuale è un segno evidente della regressione a un livello narcisistico e autistico dei rapporti umani.

Quanto alla pornografia come fenomeno soltanto commerciale - se si opponesse in qualsiasi modo al rincitrullimento collettivo, si può star certi che verrebbe bandita in un giorno.
« Ultima modifica: Novembre 05, 2014, 19:07:17 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #53 il: Novembre 05, 2014, 19:05:10 pm »
Lucia
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Anche per questo in passato non si facevano con le mogli ciò ceh si facevano con prostitute, quindi chi mi fa eccitare/godere è da disprezzare (vale per ambedue sessi).

In passato non c'ero (non c'eravamo...), però non mi risulta che con le prostitute si facesse chissà cosa... (Non entro nei dettagli perché questo non è un forum porno).

Anche la questione del "godere/disprezzare" è estremamente relativa.
Ad esempio, per me non vale nella maniera più assoluta, perché, casomai, io posso disprezzare chi non mi fa "eccitare/godere" e non certamente il contrario.
Un simile masochismo non mi appartiene neanche di striscio.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Lucia

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #54 il: Novembre 05, 2014, 19:17:40 pm »
La telematica tende a creare un uomo disincarnato - che può trovare più appagante socializzare online, dove le relazioni si situano in una dimensione prevalentemente fantastica e non ci si mette realmente in gioco.

La socializzazione in internet è una cosa diversa, ed è imortante per confronto delle idee, c'è anhce più tempo di pensare tra una risposta e altra, o per trovare persone che la pensano come te. penso anhce il Qm nasce nel mondo vistuale quando tante insoddisfazioni ridotte al silenzio hanno coraggio di uscire alla luce, prima nel anonimato e poi quando vedi ceh non sei solo che la pensi cosi llora non solo in anonimato. Uguale per altre idee opresse, rimosse.

Per sesso o amicizia l'internet è solo un surogasto, o al massimo un modo di conoscersi ma poi solo l'incontro decide se si è davvero adatti uno all'altro.

Offline LeNottiBianche

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #55 il: Novembre 08, 2014, 15:23:44 pm »
E' la seduzione stessa che ci impone di atteggiarci a Moana o Rocco, web o non web.
Ma non e`assolutamente vero.La seduzione e`soggettiva e ogni persona ha la facolta`in se di piacere e sedurre in un modo diverso e unico.Semmai e`l'incapacita`di saperla esprimere questa seduzione dal vivo che spinge le persone a nascondersi dietro piu`comodi e sfacciati approcci virtuali che mirano al sesso.
Questa pero`e`una diretta spiacevole conseguenza di quello che ha saggiamente esposto Vicus.
Una persona che nn si allena mai a calcio puo`essere anche un mostro a Fifa/Pes ma poi in un campetto sara`sempre una pippa coi piedi a banana che nn tira un pallone in porta.

Offline Warlordmaniac

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Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
« Risposta #56 il: Novembre 08, 2014, 16:34:54 pm »
Ma non e`assolutamente vero.La seduzione e`soggettiva e ogni persona ha la facolta`in se di piacere e sedurre in un modo diverso e unico.Semmai e`l'incapacita`di saperla esprimere questa seduzione dal vivo che spinge le persone a nascondersi dietro piu`comodi e sfacciati approcci virtuali che mirano al sesso.
Questa pero`e`una diretta spiacevole conseguenza di quello che ha saggiamente esposto Vicus.
Una persona che nn si allena mai a calcio puo`essere anche un mostro a Fifa/Pes ma poi in un campetto sara`sempre una pippa coi piedi a banana che nn tira un pallone in porta.
Uh, questo era il mio argomento principale quando scrivevo anni fa sul forum di Libero.
E' vero sia quello che ho detto io che quello che hai detto tu, cioè l'originalità può pagare, ma ci sono delle ripetitività nei fenomeni.
Però tu hai parlato come se le persone si atteggiassero da Rocco o Moana solo a causa del web.