Violenza d genere ?

Acido

La foto che ho postato descrive meglio di mille parole la vicenda di William, deturpato con l’acido dalla sua ex fidanzata, che lui ha lasciato e che sarebbe incinta del di lui figlio.

Al di là della gravidanza su cui si aspetta il test del DNA, non si può non rimanere allibiti dalla risoluzione criminale e dalla adattabilità allo scopo ( la vendetta ), dimostrate dalla ex delusa .

Questa sedicente innamorata ha ingaggiato un imbecille da sempre infatuato di lei , che si è prestato a percuotere ed irrigare con l’acido muriatico il ragazzo nella foto, che si è così fatto 3 mesi di ospedale, ha una cecità parziale e adesso aspetta di sapere se, in quelle condizioni, sarà in grado di provvedere al neonato in arrivo, ammesso che sia suo.

Ora, lo sfregiatore materiale ( lo stolto vendicatore ) starà in galera per 10 anni, mentre la mandante sarebbe dai nonni, grazie al lasciapassare della gravidanza.

Ovviamente aveva subito delle violenze ed è psichicamente distrutta.

«L’acido l’ho comprato io qualche giorno prima al supermercato, per dargli una lezione che lasciasse il segno, William diceva di non essere il padre del bimbo e di non volerlo riconoscere», sono state queste le parole della ragazza durante la confessione ai carabinieri.

Qualcuno dovrebbe dire alla ragazza che il sesso si fa in 2 e che anche lei aveva il dovere di stare attenta.

Inoltre , la donna può facilmente disconoscere il bambino che ha appena partorito, mentre l’uomo non può mai e , in ogni caso, fino al responso del test del DNA , nessuno può dire che William è il padre di quel bimbo.

Moralmente ripugnante, e ovviamente quasi sottaciuta dai media, la vile manipolazione , da parte della futura neomamma , dell’idiota innamorato che si è prestato alla bisogna e che ora passerà 10 anni in carcere.

Siamo insomma alla giustizia personale, alla vendetta.

A quanto pare, lui la avrebbe perdonata

invece di chiedere castrazioni e pene severe , come invece è d’ uso da parte delle femministe, anche per reati che poi non dimostrano tali.

La risposta alla domanda iniziale “La violenza è di genere ?” è quindi un NO secco e inconfutabile, come questo , e tanti altri fatti, dimostrano.

Farebbero bene a metterselo in testa anche importanti personalità che, dagli alti scranni di rilevanza istituzionale, pontificano troppo spesso su un concetto aberrante: che le donne vengano uccise in quanto donne dagli uomini, criminali in quanto genere.