Questo se si accoda a quello che vuole il sistema, del resto succede la stessa cosa coi maschi femministi.
Aspetta che una donna appaia critica verso le consuetudini moderniste e femministe e la musica cambia* , basta vedere gli insulti e gli articoli fortemente critici contro le Women Against Feminism.
*Che poi una donna che parla contro il femminismo o che parla in merito alla violenza sugli uomini riceva piú credito degli uomini che ne parlano, questo é innegabile, ovviamente.
No, nello specifico non cambia nulla.
Una donna che evidenziasse l'ovvio, ossia che nello sport gli uomini sono superiori alle donne, causerebbe al massimo qualche mugugno e un po' di musi lunghi, ma nessuno si sognerebbe di linciarla mediaticamente per aver detto la verità - neppure le più dementi femministe -, tantomeno le vieterebbero di partecipare alle Olimpiadi.
Non scherziamo: le donne, nonostante tutto, restano sempre una specie protetta.
Anche quelle "contro".
(Personalmente non ne conosco neppure una "contro"... ma vabbè.)
Questo se si accoda a quello che vuole il sistema, del resto succede la stessa cosa coi maschi femministi.
Ascolta, alcuni anni fa, il pugile Roberto Cammarelle disse che le pugilesse non gli piacevano affatto.
E lo disse sia in una Tv privata - dopo le Olimpiadi di Londra - che a quotidiani nazionali.
Beh, non gli è accaduto nulla.
Non solo: anche Clemente Russo, prima che si rincoglionisse,* affermava che "la boxe delle donne fa ridere" - testuali parole riportate su Panorama nel 2009 -, ma neppure a lui accadde alcunché.
Credo sia il caso di non confondere la questione della "violenza sulle donne" e quant'altro, con le questioni sportive.
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* Ora ha cambiato idea.
Prima delle ultime Olimpiadi aveva pure affermato che "le pugilesse avrebbero dato spettacolo"...