Autore Topic: Papa Francesco il rivoluzionario donnista  (Letto 67746 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #225 il: Ottobre 02, 2015, 12:12:16 pm »
Questo Papa svicola più di Svicolone, perfino.
E che in gran segreto, sia gay lui stesso? Lo si diceva pure di un Paolo VI...
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Alberto1986

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #226 il: Ottobre 02, 2015, 16:45:09 pm »
Eh ma un Papa non è un amministratore delegato che si può licenziare così...

Anche questo è vero, ma se la maggior parte dei cattolici praticanti facesse manifestazioni di protesta in Vaticano, Bergoglio sarebbe innanzitutto costretto a rivedere le stronzate che spara giornalmente nonchè sarebbe automaticamente costretto ad auto-limitarsi; poi col tempo non è escluso che, resosi contro dell'insofferenza generale, potrebbe decidere di tornarsene a casetta sua. Io, al contrario, noto sempre una massa di imbecilli festanti che gioiscono e baciano per terra qualsiasi bestialità dica il Papa (che poi sono gli stessi che si bevono ogni puttanata che propina la tv).

Online Massimo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #227 il: Ottobre 02, 2015, 20:21:35 pm »
Per questo Ratzinger non andava bene: era serio. In un paese di pagliacci e di buffoni come il nostro nulla è più rivoluzionario e
fa più paura della serietà.

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #228 il: Ottobre 02, 2015, 22:14:41 pm »
Anche questo è vero, ma se la maggior parte dei cattolici praticanti facesse manifestazioni di protesta in Vaticano, Bergoglio sarebbe innanzitutto costretto a rivedere le stronzate che spara giornalmente nonchè sarebbe automaticamente costretto ad auto-limitarsi; poi col tempo non è escluso che, resosi contro dell'insofferenza generale, potrebbe decidere di tornarsene a casetta sua. Io, al contrario, noto sempre una massa di imbecilli festanti che gioiscono e baciano per terra qualsiasi bestialità dica il Papa (che poi sono gli stessi che si bevono ogni puttanata che propina la tv).
I media danno risalto solo al consenso robotico in Piazza San Pietro, di gente che però non è spesso al corrente di quello che sta succedendo: le cifre del dissenso (taciute dai media) sono sono la punta dell'iceberg di un malcontento diffuso ad ogni livello. Queste sono solo alcune tra le più recenti, delle continue iniziative a sostegno della fede cattolica nei più svariati campi:
http://www.corrispondenzaromana.it/sinodo-guai-a-coloro-che-chiamano-bene-il-male-e-male-il-bene-isaia-5-20-si-moltiplicano-appelli-e-petizioni/

Sinodo: “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene” (Isaia 5, 20). Si moltiplicano appelli e petizioni.

La prima petizione, che ha raccolto ben 790.190 firme, tra cui quelle di otto cardinali, è Supplica Filiale a Papa Francesco sul futuro della Famiglia consegnata in Segreteria di Stato il 29 settembre e presentata lo stesso giorno ai giornalisti in una conferenza stampa del prof. Tommaso Scandroglio, portavoce dell’associazione.

Il 10 settembre, sulla rivista americana First Things, è stato lanciato un appello internazionale, redatto dai professori David S. Crawford di Washington e Stephan Kampowski dell’Istituto Giovanni Paolo II e sottoscritto da una cinquantina tra moralisti e filosofi cattolici di tutto il mondo,

Due padri sinodali, mons, Stanislaw Gądecki, arcivescovo di Poznan e presidente della Conferenza Episcopale della Polonia e mons. Henryk Hoser S.A.C., arcivescovo di Varsavia-Praga, stanno diffondendo da parte loro un testo redatto da un gruppo di intellettuali cattolici polacchi

Il 30 settembre, nel corso del Convegno internazionale Permanere nella verità di Cristo, svoltosi il 30 settembre a Roma e organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana, insieme a Il Timone, L’Homme Nouveau, Dignitatis Humanae Institute e Infovaticana, è stato presentato un Appello ai Padri Sinodali, in cui si chiede la riproposizione integrale della tradizione cattolica sui problemi della vita, della famiglia e dell’educazione. L’appello è firmato, tra gli altri, da cinque cardinali: Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna; Raymond L. Burke, Patrono del Sovrano Ordine di Malta; Walter Brandmüller, Presidente Emerito del Pontificio Comitato Scienze Storiche; Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino; Joachim Meisner, Arcivescovo emerito di Colonia.

Tre noti sacerdoti e teologi: l’abbé Claude Barthe, esperto di diritto e di liturgia, promotore dei pellegrinaggi a sostegno del Summorum Pontificum;* Mons.Antonio Livi, decano emerito della facoltà di filosofia della Pontificia Università Lateranense e don Alfredo Morselli, parroco e predicatore di esercizi, hanno elaborato da parte loro un documento, pubblicato il 28 settembre sul sito www.Chiesa, in cui si afferma che alcuni paragrafi della Relatio finale del sinodo del 2014, poi confluiti nei Lineamenta e nell’Instrumentum laboris, riguardanti la comunione ai divorziati risposati, la cosiddetta “comunione spirituale” e gli omosessuali, contraddicono la dottrina insegnata a tutti i fedeli dal magistero della Chiesa e dallo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica, al punto da «compromettere la Verità»

* Il "popolo del Summorum Pontificum" è l'insieme dei movimenti e associazioni, di cui faccio anch'io parte, a favore della Messa in latino (quella senza chierichette, lettrici e cantanti sul pulpito...) e della dottrina tradizionale (quindi apertamente contraria al femminismo). Ogni anno organizziamo un pellegrinaggio-"manifestazione" a Roma per riaffermare le verità di sempre e il nostro diritto ad esistere. Di questo evento annuale, nonostante i numerosi partecipanti che sfilano per le vie di Roma fino a Piazza San Pietro, i media tacciono.
« Ultima modifica: Ottobre 03, 2015, 08:12:10 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #229 il: Ottobre 02, 2015, 23:33:53 pm »
E se il Papa non si smuove dalle sue posizioni e dalla sua impostazione, caro Vicus, che si fa? Il passo successivo qual è?

Online Frank

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #230 il: Ottobre 02, 2015, 23:36:05 pm »
Per questo Ratzinger non andava bene: era serio. In un paese di pagliacci e di buffoni come il nostro nulla è più rivoluzionario e
fa più paura della serietà.

Sì, ma questo è un discorso che non vale solo per il nostro Paese.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #231 il: Ottobre 02, 2015, 23:58:31 pm »
Sì, ma questo è un discorso che non vale solo per il nostro Paese.

Vale SOPRATTUTTO per il nostro paese. Mi dispiace, Frank, io la penso così. Qui, per motivi storici e culturali che non è il caso
tornare a menzionare, il tasso di cialtroneria è mediamente assai elevato.

Offline Animus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #232 il: Ottobre 03, 2015, 00:45:52 am »
>La prima petizione, che ha raccolto ben 790.190 firme, tra cui quelle di otto cardinali.

Alla faccia, "ben" 8 cardinali! (su 220): il 4%!
E io che li chiamavo (solo) pecore. :doh:

Certo che quando si muovono (per protestare), si muovono "all'unisono", eh, Vicus..


Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #233 il: Ottobre 03, 2015, 03:36:41 am »
@Animus: come ho detto è solo la punta dell'iceberg, ed è solo l'inizio.
E se il Papa non si smuove dalle sue posizioni e dalla sua impostazione, caro Vicus, che si fa? Il passo successivo qual è?
E davvero presto per dire cosa farebbero i cardinali e i fedeli riguardo alle molte questioni di cui si discute. Intanto segnalo anche il "discreto" ma reale scontento delle associazioni pro vita e di CL (come da giornale ufficiale) per il comportamento del Papa nei loro confronti.
Posso solo fare ipotesi, riportando qui due miei post precedenti basati su fonti affidabili:

Prof. Romano Amerio, che partecipò al Concilio come esperto, su invito del Card. Siri:
"La Chiesa continuerà ad aprirsi e conformarsi al mondo cioè a snaturarsi, ma la sua sostanza soprannaturale sarà preservata restringendosi in un residuo minimo e il suo fine soprannaturale continuerà ad essere perseguito fedelmente da un avanzo nel mondo. All’espansione ingannevole della Chiesa diluitasi nel mondo corrisponde un progressivo contrarsi e immiserirsi in un piccolo numero di uomini, in una minimanza che sembra insignificante e moriente, ma che contiene la concentrazione degli eletti, la testimonianza indefettibile della fede. La Chiesa sarà un pugno di vinti, come preannunciò Paolo VI nel discorso del 18 febbraio 1976."

Messaggio della Madonna di Akita (riconosciuto dalla Chiesa):
"L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro."

Una lettera di Marshall McLuhan, membro della Curia, dice parecchie cose:
"Gli ambienti di informazione elettronica essendo estremamente eterei favoriscono l'illusione del mondo come sostanza spirituale. Si tratta di un ragionevole facsimile del corpo mistico, di una manifestazione evidente dell'Anti-Cristo. Dopo tutto, il Principe di questo mondo è un grande ingegnere elettrico.
Posso insinuare che proprio come il clero cattolico defezionò nell'era Gutenberg [protestantesimo] sulla base dell'illusione di una luce interiore [lettura privata della Bibbia in forma stampata], un numero ancora superiore probabilmente defezionerà con l'attrazione mistica della luce elettrica. "

Alcuni scritti del noto esegeta convertito Heinrich Schlier, riportati da 30 Giorni:
Da una parte, [le catastrofi] sono il modo con cui la forza apparente dell’autoaffermazione egoistica della storia cerca di costruire la sua opposizione. Essa «non vuole ammettere il suo crollo metafisico e con terribili destini e catastrofi costruisce sul suo abisso un regno politico e spirituale opposto al regno di Dio e di Cristo»
«In qualche modo la conoscenza della fine si è comunicata in profondità allo spirito della storia. Esso “sa che ha poco tempo”, che il tempo del mondo ha una scadenza e per questo, secondo il veggente dell’Apocalisse, esiste lo strano fenomeno del furore della storia» (FT, p. 87).
Di questo furore, di questa guerra che, per quanto inane, «non avrà fine sulla terra» (ivi, p. 89), «coloro che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù» (Ap 12, 17), «sono il nemico ultimo» (FT, p. 89).
Questo è molto strano, scrive Schlier, perché si tratta di «piccoli uomini assediati» (RNT, p. 474); «derisi dall’intelligenza dello Stato mondiale» (ivi, p. 475); approssimativamente sempre sconfitti: alla bestia «viene dato di far guerra ai santi e di vincerli», si legge in Ap 13, 7; «sottoposti a grandi tentazioni, alla debolezza e al fallimento» (FT, p. 89); «pochi» (ivi), tanto che, scrive Schlier, «il corpo di Cristo in verità non avrà alla fine più alcun posto» (TC, p. 40), o, in altro luogo, che «non si potrà più parlare di un mondo cristiano ma solo di santi e testimoni sparsi» (RNT, p. 273).
Quanto più le cose si avvicinano alla fine di cui non si può sapere il momento, ossia vanno veloci incontro alla definitiva rivelazione della signoria di Cristo, tanto minore e insignificante sarà il numero di coloro che accetteranno che Cristo sia il Signore» (FT, p. 72).
Con tutto ciò, costoro «minacciano apertamente il dio insediato dell’impero universale, gli fanno sentire la sua fragilità e gli ricordano la sua scadenza» (ivi, p. 89)




« Ultima modifica: Ottobre 04, 2015, 15:53:26 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #234 il: Ottobre 03, 2015, 08:04:28 am »
Vale SOPRATTUTTO per il nostro paese. Mi dispiace, Frank, io la penso così. Qui, per motivi storici e culturali che non è il caso
tornare a menzionare, il tasso di cialtroneria è mediamente assai elevato.

In Europa dell'ovest.
Nel resto del mondo c'è di peggio e di molto peggio.


Citazione
per motivi storici e culturali che non è il caso
tornare a menzionare, il tasso di cialtroneria è mediamente assai elevato.

Non ho mai scritto che nel nostro Paese il tasso di cialtroneria non sia elevato.
Anzi, so bene che è così.
Semplicemente faccio notare che altrove c'è pure di peggio.
Sottolineo spesso questo particolare perché io stesso son cresciuto in una famiglia dove sia mio padre che mio nonno paterno, facevano frequentemente discorsi del genere, e soventemente asserivano (e mio padre tuttora asserisce) che "quello che succede in Italia non succede in nessun altro luogo del mondo".
Non parliamo poi del resto della popolazione italiana - specie se di sesso maschile - perennemente impegnata ad autoflagellarsi e parimenti convinta di vivere nel "peggior Paese del pianeta Terra".

« Ultima modifica: Ottobre 03, 2015, 08:16:30 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #235 il: Ottobre 03, 2015, 13:28:26 pm »
Sottolineo spesso questo particolare perché io stesso son cresciuto in una famiglia dove sia mio padre che mio nonno paterno, facevano frequentemente discorsi del genere, e soventemente asserivano (e mio padre tuttora asserisce) che "quello che succede in Italia non succede in nessun altro luogo del mondo".

Dimmi dove abita tuo padre che se passo dalle sue parti vado personalmente a stringergli la mano. La penso ESATTAMENTE
come lui: 16 secoli di soggezione allo straniero, il benessere sopraggiunto in una sola generazione e troppo rapidamente e
questa merda di sistema politico chiamata "democrazia rappresentativa (nella versione italica)" hanno fatto sì che "quello che
succede in Italia non succede in nessun altro luogo del mondo". L'ha capito prima di te e, scusa se te lo dico, meglio di te.

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #236 il: Ottobre 03, 2015, 16:07:56 pm »
Dimmi dove abita tuo padre che se passo dalle sue parti vado personalmente a stringergli la mano. La penso ESATTAMENTE
come lui: 16 secoli di soggezione allo straniero, il benessere sopraggiunto in una sola generazione e troppo rapidamente e
questa merda di sistema politico chiamata "democrazia rappresentativa (nella versione italica)" hanno fatto sì che "quello che
succede in Italia non succede in nessun altro luogo del mondo". L'ha capito prima di te e, scusa se te lo dico, meglio di te.

...  :cool:

Eh già, Massimo, anche la tua risposta è di vecchia data, nel senso che già altri, prima di te, me l'avevano data.
Quindi niente di nuovo sotto il sole.
Diciamo che anche tu sei il classico italiano stereotipato.
Scusa se te lo dico.

Citazione
Dimmi dove abita tuo padre

A Fano.
Eventualmente te lo saluto.  :cool:

@@

Per inciso: anche mio padre l'ho invitato spesso ad andarsene dall'Italia, magari in Somalia o in Corea del Nord (cioè i paesi più corrotti del mondo), al limite in Nepal o in Arabia Saudita, ma, stranamente, seguita a vivere a Fano; quindi in Italia.
Ehhh... beate contraddizioni...
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #237 il: Ottobre 03, 2015, 16:18:31 pm »
In merito aggiungo che io, pur essendo un nazionalista (che non c'entra nulla con l'esser "fascisti"...  :cool2:), non amo affatto la massa italica.*
Ma per motivi differenti dai tuoi, da quelli di mio padre e di altri milioni di italiani esterofili.

@@

* Ascoltare i commenti dell' italiano medio, specie se maschio e anziano, è per me una "sofferenza".
Non immagini quante volte prenderei a calci in culo certi coglioni.
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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #238 il: Ottobre 03, 2015, 20:39:13 pm »
Diciamo che anche tu sei il classico italiano stereotipato.
Scusa se te lo dico.

Ma figurati, mica me la prendo. E' che anche al "classico italiano stereotipato" può capitare, e di fatto capita, che dica cose giustissime e aderenti alla realtà in cui vive. E quando le dice, in questo italiano stereotipato e classico mi riconosco.

Online Massimo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #239 il: Ottobre 03, 2015, 20:42:54 pm »
A Fano.
Eventualmente te lo saluto.  :cool:

A Fano? Magari sono davvero capace di andarlo a trovare, visto che ci passo per andare di tanto in tanto a Matelica, il mio luogo
di nascita. Io e te siamo entrambi marchigiani, pensa un pò.....