Autore Topic: Cristianesimo e mascolinità  (Letto 58637 volte)

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Offline Dottor Zero

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #45 il: Dicembre 30, 2013, 19:43:12 pm »
Proprio con te dovrei discutere di cose sacre? :mad:

Ma pensa a fare i dolcini va', che forse quello è più alla tua portata...  :shifty:

Offline Lucia

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #46 il: Dicembre 30, 2013, 19:52:47 pm »
Ma pensa a fare i dolcini va', che forse quello è più alla tua portata...  :shifty:

eco che non capisci più di un pidocchio della realtà e della religione.
Probabilmente non a caso Gesu si è trasformato nel pane e vino- il miracolo delle piccole cose, che eco tu hai l'arroganza di disprezzarli.
Ma stai facendo solo danni proprio a quelli che tu pensi di difendere con le tue buffonate.

Offline Lucia

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #47 il: Dicembre 30, 2013, 20:19:08 pm »
Credo che su alcune cose si può tranquillamente concordare:
Il consumismo e il materialismo al cubo che esistono oggi promuovono un vuoto di principi e riferimenti culturali, antitetico a qualsivoglia valore maschile;
Le culture dove ci sono rapporti armoniosi tra i sessi fanno sempre riferimento a valori trascendenti.

però alle giornate della spiritualità di Torno c'era tanta gente che non si poteva entrare se non ti mettevi in tempo in fila.
Non si puo dire che non esiste interesse per la spiritualità nel mondo di oggi.

Ho conosciuto abbastanza coppie armoniose senza valori trasedenti, come ho conosciuto coppie distrutte dalla conversione di uno dei due.

Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #48 il: Dicembre 30, 2013, 22:29:18 pm »
a Maria ma da lì ad assegnarla alle altre donne il passo è stato assai breve.

Ci credi se ti dico che quello che tu dici, l'ho letto, nero su bianco, scritto (certamente) da uno che sa di cattolicesimo:

"Una sintesi della dottrina cattolica sul peccato originale si trova nel catechismo della chiesa cattolica.
Solo alla luce di tale dottrina cattolica è comprensibile il dogma cattolico dell'Immacolata Concezione di Maria madre di Gesù (proclamato nel 1854 da papa Pio IX), secondo il quale Maria fu concepita senza peccato originale in vista dei meriti di suo figlio, ossia "pre-redenta", redenta prima che la redenzione avvenisse storicamente."
http://it.wikipedia.org/wiki/Peccato_originale#Cattolicesimo

Cosa vuol dire quest'ultima frase (redenzione avvenga storicamente), è esattamente quello che dici te: prima che la  redenzione avvenga per tutte le donne.


E' qui, che si vedono le lacune  dei ns "intellettuali (dei miei cojoni) della qm".... di non aver mai mosso una sola critica a quello che può, in assoluta certezza, essere definito, e ancora non sarebbe abbastanza, "femminismo ante litteram".
Altro che  "dovrei avere la bontà di interessarmi a cosa pensate", vanno mandati a cagare...tutti, maschi "selvatici" in primis.. :sick:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Vicus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #49 il: Dicembre 30, 2013, 22:57:04 pm »
Citazione
però alle giornate della spiritualità di Torno c'era tanta gente che non si poteva entrare se non ti mettevi in tempo in fila.
Non si puo dire che non esiste interesse per la spiritualità nel mondo di oggi.
Purtroppo è spesso una spiritualità da supermercato del benessere, come lo yoga e i massaggi.
Citazione
Ho conosciuto abbastanza coppie armoniose senza valori trasedenti, come ho conosciuto coppie distrutte dalla conversione di uno dei due.
Onestamente, non ne ho mai conosciute. Le possibilità che una coppia cristiana oggi rimanga insieme dopo 10 anni sono probabilmente inferiori al 50%, per le altre ancora minori.
Comunque il discorso non è sulla singole e sempre più rare coppie, ma sui valori maschili e sulla società nel suo insieme.
La conversione non dovrebbe creare tensioni nella coppia, in quanto dovrebbe comportare senso di responsabilità. Il che vale anche per il coniuge non credente. Di convertiti ne ho conosciuti parecchi, e nessuno che abbia distrutto la famiglia.
« Ultima modifica: Dicembre 30, 2013, 23:10:43 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #50 il: Dicembre 30, 2013, 23:00:07 pm »
Adesso Cosmos mi dirà che"prima che la redenzione avvenisse storicamente." è un altra cosa (che so bene cosa vuol dire lui) e non quello che intendo io.  :doh:

Eccerto, è sempre un'altra cosa, e mai quest'altra, potrebbe sempre esserlo (quest'altra interpretazione), epperò, pur potendo esserlo, stanamente, non lo è mai.
E' sempre l'altra, sempre quello che dicono loro.

Ecco svelata ciò che chiamano ...."Speranza":
Loro vogliono realizzare quello che dico io, ma fanno credere che sia solo quello che dicono loro.
Il tempo, il compimento , tra quello che dicono loro e quello che dico io (che è quello che loro dicono di negare ma che in realtà è ciò che, attraverso il simbolismo, insinuano nella psiche collettiva), si chiama...banalmente....speranza.


 
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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #51 il: Dicembre 30, 2013, 23:22:06 pm »
Adesso Cosmos mi dirà che"prima che la redenzione avvenisse storicamente." è un altra cosa (che so bene cosa vuol dire lui) e non quello che intendo io.  :doh:

Eccerto, è sempre un'altra cosa, e mai quest'altra, potrebbe sempre esserlo (quest'altra interpretazione), epperò, pur potendo esserlo, stanamente, non lo è mai.
E' sempre l'altra, sempre quello che dicono loro.

Ecco svelata ciò che chiamano ...."Speranza":
Loro vogliono realizzare quello che dico io, ma fanno credere che sia solo quello che dicono loro.
Il tempo, il compimento , tra quello che dicono loro e quello che dico io (che è quello che loro dicono di negare ma che in realtà è ciò che, attraverso il simbolismo, insinuano nella psiche collettiva), si chiama...banalmente....speranza.

Il maschilismo "politico" della Chiesa (ansiosa di coesistere con il patriarcato imperante nelle società mediterranee) è solo
APPARENTEMENTE in contrasto, Animus, con il femminismo ideologico della VIRGO DEIPARA e THEOTOKOS che ha sancito la
prevalenza dell'elemento femminile su quello maschile. Che poi, a ben guardare, è solo la fotocopia della contraddizione
(altrettanto APPARENTE) del patriarcato mediterraneo con il culto matriarcale dellla MAGNA MATER DEA e del culto di Artemide
nella cui città ove si ergeva il suo maestoso tempio, Efeso, venne proclamato il dogma di Maria "Madre di Dio" nel 431 E. V.

Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #52 il: Dicembre 31, 2013, 00:14:32 am »
Il maschilismo "politico" della Chiesa (ansiosa di coesistere con il patriarcato imperante nelle società mediterranee) è solo
APPARENTEMENTE in contrasto, Animus, con il femminismo ideologico della VIRGO DEIPARA e THEOTOKOS che ha sancito la
prevalenza dell'elemento femminile su quello maschile. Che poi, a ben guardare, è solo la fotocopia della contraddizione
(altrettanto APPARENTE) del patriarcato mediterraneo con il culto matriarcale dellla MAGNA MATER DEA e del culto di Artemide
nella cui città ove si ergeva il suo maestoso tempio, Efeso, venne proclamato il dogma di Maria "Madre di Dio" nel 431 E. V.

Si, lo so, questa è "la storia", ma ormai, data per assodata, per me è più interessante la dinamica psicologica di questo mostro che riesce ad ingannare anche menti che non si possono dire del tutto rincoglionite, voglio dire, normali ....come farà?

Il "maschilismo" della Chiesa, non è affatto contraddittorio, certo, serve proprio a mantenere la speranza sempre viva, l'abbiamo già fatto l'es, l'asino e la sua corota, se l'asino raggiunge la carota (o i levrieri la lepre), fine, la giostra si ferma.....

La speranza è uguale, ha bisogno, perchè continui ad esistere (e la Chiesa a marciarci sopra), che l'oggetto del desiderio, continui a sfuggire.

Se ci fai caso, la dinamica è la stessa per la vita eterna, e la promessa prima del cristianesimo, ma di fatto, la Chiesa attua una contro morale, sui mezzi che promettono di realizzare le promesse (che lei stessa, che la sua dottrina ha insinuato).
Gli indiani avevano capito tutto:Voi parlate con lingua biforcuta.

Cmq, il maschilismo politico non è che l'ostacolo affinche, il desiderio insinuato, non venga raggiunto.
Ma questo non può durare per sempre, ovvio...


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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #53 il: Dicembre 31, 2013, 00:34:02 am »
Quindi, crollato il "maschilismo politico" (perlomeno in Europa), la Chiesa dovrebbe rischiare di scomparire per mancanza si senso
cioè di contrapposizione tra ideale e realtà politico-sociale. A meno che non riesca, in extremis, a trovare un surrogato di tale
maschilismo politico-istituzionale che mantenga viva la tensione tra la speranza e la meta. Sorge quindi il legittimo interrogativo:
con che cosa lo sostituirà? O meglio, che cosa VALE a sostituirlo?

Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #54 il: Dicembre 31, 2013, 01:02:38 am »
A meno che non riesca, in extremis, a trovare un surrogato di tale

maschilismo politico-istituzionale che mantenga viva la tensione tra la speranza e la meta. Sorge quindi il legittimo interrogativo:
con che cosa lo sostituirà? O meglio, che cosa VALE a sostituirlo?

Ci riesce, o...se ci riesce.
Divide et impera.

Ho già dato la risposto, caro Massimo, è tutto scritto nei miei afo... :D
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg12211;topicseen#msg12211

Considera cmq, che questi, alla mala parata, mal che vada, sono peggio dei camaleonti, ci mettono niente a ri-castrarsi tutti,e trasformarsi nei sacerdoti della magna mater.

In fondo è quello che dice Freud (e siamo agli inizi del '900), una lotta tra sacerdoti:

"la religione cristiana non si mantenne al grado di spiritualità cui si era innalzato l’ebraismo.
Essa non era più rigidamente monoteistica, dai popoli circostanti assunse numerosi riti simbolici, restaurò la grande Dea madre e trovò spazio ove collocare molte figure divine del politeismo, appena dissimulate, seppure in posizione subordinata.
Il trionfo del cristianesimo fu una rinnovata vittoria dei sacerdoti di Ammone sul dio di Ekhnatòn dopo un intervallo di millecinquecento anni e su uno scenario più vasto."
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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #55 il: Dicembre 31, 2013, 01:37:27 am »
Citazione
Il maschilismo "politico" della Chiesa (ansiosa di coesistere con il patriarcato imperante nelle società mediterranee) è solo
APPARENTEMENTE in contrasto, Animus, con il femminismo ideologico della VIRGO DEIPARA e THEOTOKOS che ha sancito la
prevalenza dell'elemento femminile su quello maschile. Che poi, a ben guardare, è solo la fotocopia della contraddizione
(altrettanto APPARENTE) del patriarcato mediterraneo con il culto matriarcale dellla MAGNA MATER DEA e del culto di Artemide
nella cui città ove si ergeva il suo maestoso tempio, Efeso, venne proclamato il dogma di Maria "Madre di Dio" nel 431 E. V.
Si può sostenere, con più esattezza, che il cristianesimo non ha accolto culti preesistenti ma che ha -talora- adattato certe usanze secondarie a una dottrina radicalmente nuova.
Inoltre, il culto della Grande Madre presuppone credenze e pratiche da sempre estranee al cristianesimo.
Un esempio concreto: in alcune località del Sudamerica è invalsa la pratica di bruciare incenso sulle gradinate delle chiese. Ma questo non significa che queste siano l’equivalente di una ‘piramide azteca’.
Citazione
Il "maschilismo" della Chiesa, non è affatto contraddittorio, certo, serve proprio a mantenere la speranza sempre viva, l'abbiamo già fatto l'es, l'asino e la sua corota, se l'asino raggiunge la carota (o i levrieri la lepre), fine, la giostra si ferma.....
Sarà, ma mia nonna non era femminista, e le laiche donne di oggidì invece sì.
Quanto dici è invece una lettura accurata della società femminilizzata di oggi: un caos in perpetua transizione verso il migliore dei mondi possibili.
« Ultima modifica: Dicembre 31, 2013, 02:27:42 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #56 il: Dicembre 31, 2013, 08:30:48 am »
ogni malattia è apparentemente una: cioè ogni malato ha una sola esperienza, vive una sola volta ogni istante di dolore e lo vive in un solo modo
la qm è una malattia che in qualche modo ci accomuna tutti

ma le "medicine" sono tante
tante quelle comunque efficaci, alcune razionali altre irrazionali ma comunque, sapendo o non sapendo, arrivano alla guarigione
molte ma molte di più quelle inefficaci, i santoni, i parolai, i guaritori mangiasoldi e invasati

ora: il malato e i suoi parenti se hanno buon senso sanno distinguere a naso i parolai e gli imbroglioni, e non ci perdono tempo
coloro i quali vogliono invece perderci tempo, soldi e senno, a mio parere sono liberi di farlo

cose come queste:

no, non mi interessa cosa "pensate" (parola troppo grossa per voi cattolici).

Tu non capisci perché non hai mai vissuto in contatto con altre culture, la tua ti sembra il Normale.

qualificano chi le scrive!
Va bene: io resto comunque interessato a qualunque cosa chiunque dica, perchè "il popolo che cammina nelle tenebre" cerca la luce e io sono pronto ad ammettere che l'inculturazione contemporanea del Vangelo è travagliata

ma il mio interesse a controbattere o a discutere è direttamente proporzionale al rispetto reciproco

con chi non mi rispetta, non ho interesse a discutere

cara Lucia e caro Ciro: siete convinti di avere la verità in tasca? bene, tenetela al caldo!

per quel che mi riguarda non correrò dietro alle vostre farneticazioni, la situazione è troppo seria per masturbarsi a lungo in vostra compagnia!
Dio cè
MA NON SEI TU
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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #57 il: Dicembre 31, 2013, 09:15:54 am »

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« Risposta #58 il: Dicembre 31, 2013, 09:54:21 am »
Ci riesce, o...se ci riesce.
Divide et impera.

Ho già dato la risposto, caro Massimo, è tutto scritto nei miei afo... :D
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg12211;topicseen#msg12211

Considera cmq, che questi, alla mala parata, mal che vada, sono peggio dei camaleonti, ci mettono niente a ri-castrarsi tutti,e trasformarsi nei sacerdoti della magna mater.

In fondo è quello che dice Freud (e siamo agli inizi del '900), una lotta tra sacerdoti:

"la religione cristiana non si mantenne al grado di spiritualità cui si era innalzato l’ebraismo.
Essa non era più rigidamente monoteistica, dai popoli circostanti assunse numerosi riti simbolici, restaurò la grande Dea madre e trovò spazio ove collocare molte figure divine del politeismo, appena dissimulate, seppure in posizione subordinata.
Il trionfo del cristianesimo fu una rinnovata vittoria dei sacerdoti di Ammone sul dio di Ekhnatòn dopo un intervallo di millecinquecento anni e su uno scenario più vasto."

Il culto di Ekhnaton (Colui che giova ad Aton) morì con Amenophis IV: segno che non seppe avere una base popolare.
La cristianità ha saputo invece (grazie anche alla cristianizzazione dei culti pagani preesistenti) mantenere il consenso
delle masse. Solo attenuando il rigido monoteismo dell'ebraismo si poteva conquistare il mondo. Gesù vinse il mondo
con la sua condotta di vita e con il suo esempio. La cristianità lo ha conquistato con i suoi compromessi (dottrinari).

Offline vnd

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #59 il: Dicembre 31, 2013, 10:23:56 am »
Il culto di Ekhnaton (Colui che giova ad Aton) morì con Amenophis IV: segno che non seppe avere una base popolare.
La cristianità ha saputo invece (grazie anche alla cristianizzazione dei culti pagani preesistenti) mantenere il consenso
delle masse. Solo attenuando il rigido monoteismo dell'ebraismo si poteva conquistare il mondo. Gesù vinse il mondo
con la sua condotta di vita e con il suo esempio. La cristianità lo ha conquistato con i suoi compromessi (dottrinari).

Vabbè... tu parli di cristianità...
Il mondo cattolico non è affatto politeista.
Il culto delle madonne, dei santi e delle reliquie, infatti, è border line....

Il culto di Akenaton proseguì, per certi versi, con Mosè e quindi lo ritroviamo nel cristianesimo.

Freud sbaglia quando parla di politeismo cristiano e se non sbaglia lo fa da buon ebreo (affiliato alla massoneria del B'nai B'rith).
Un ebreo non riconoscerebbe mai la correttezza di un cristiano.
Vnd [nick collettivo].