Autore Topic: Cristianesimo e mascolinità  (Letto 58175 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Online Massimo

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6674
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #360 il: Gennaio 19, 2014, 20:44:12 pm »
1.Hai fatto la classica "scoperta dell'acqua calda" . Certamente il culto della morte non era solo una prerogativa del nazionalsocialismo , ma anche del fascismo , dell'imperialismo nipponico e di buona parte dell'islam .

2.Per il resto , Massimo , ancora una volta mi sembra che stai dimostrando di aver studiato la storia contemporanea sul topolino .
Il culto della morte ha permeato il fascismo ed il nazionalsocialismo da ben prima del 1944 .
Già gli Arditi una specialità della fanteria d'assalto del regio esercito , durante la prima guerra mondiale , avevano il "culto della morte" . Il simbolo degli arditi infatti era rappresentato da un teschio con coltello tra di denti .
Fra le due guerre gli arditi si riunirono nell'Associazione Nazionale Arditi d'Italia (ANAI), fondata dal capitano Mario Carli, poi tra i membri del cosiddetto "fascismo delle origini", lo stesso che scrisse assieme a Marinetti l'articolo Arditi non gendarmi . Venne fondata la FNAI (Federazione Nazionale Arditi D'Italia) il 23 ottobre 1922 da Mussolini che aveva sciolto l'ANAI considerata poco affidabile per il fascismo e nella FNAI confluirono gli Arditi , successivamente gli Arditi parteciparono all'"Impresa di Fiume" assieme a Gabriele D'Annunzio .
Il culto della morte si innesta nel fascismo come anche nel nazionalsocialismo nel concetto di morte per la Patria definita come "Madre" .
Al centro della celebrazione del martire, gli anni della Grande Guerra svilupparono un ulteriore archetipo nazionale, e anche questo lo ritroveremo nella liturgia e nella pubblicistica fasciste: l’idea del “nuovo inizio” che attende la Patria, il rinnovamento e, infine, l’uomo nuovo, che apre grazie ai caduti una nuova civiltà. Come nel nazionalismo tedesco, anche in quello italiano la morte eroica non si conclude col gesto in sé, ma prelude a un futuro di gloria, di grandezza nazionale: «Ricaricata da una speranza politica nel futuro, di carattere quasi escatologico, l’idea del sacrificio acquisisce al di là della sua struttura civil-religiosa una sovrasignificazione utopica».
Per quanto riguarda la Repubblica Sociale Italiana le condizioni esasperate e drammatiche di quei brevi mesi portarono la tradizione combattentistica italiana all’estremo. Ne uscì una confidenza con la morte, specialmente tra i giovanissimi, che in molti casi fu quasi un pretendere il martirio come un lavacro. Le condizioni precarie della Patria, e i modi disonorevoli con cui l’Italia fu condotta all’armistizio, acuirono in molti combattenti fascisti – e anche in non pochi a-fascisti che militarono dalla parte di Salò – la volontà di lasciare un segno di eroismo ai posteri, cercando in qualche modo di riscattare l’onta che era stata gettata sulla nazione. Come scrive Germinario, a Salò «si muore per protesta contro la nazione e gli italiani e per dimostrare a se stessi che si appartiene al mondo dell’élite guerriera, ovvero per dimostrare davanti a un ipotetico Tribunale della Storia che non tutti gli italiani sono badogliani e affetti da codardia». Il culto della Patria e dell’offerta della propria vita, insomma, in quello spettacolo di tradimenti e di vigliaccherie che fu il periodo seguente all’8 settembre, tornò ad essere faccenda di scelte minoranze.

3.Francamente , qui , l'unico imbecille è colui il quale , passando la propria vita a parassitare dietro a un computer mangiandosi le frittate preparate dalla mamma si permette d'infangare la memoria di tanti uomini alcuni dei quali giovanissimi , che indossando una divisa che sia di una parte o dell'altra non importa , hanno comunque combattuto e sono morti valorosamente .
Mi sembra che il rispetto per l'uomo in quanto soldato che è morto combattendo eroicamente per un'idea giusta o sbagliata che sia vada sempre dato a prescindere .
Che sia un soldato russo morto a Stalingrado , un francese a Berlino o un giapponese sull'isola di Okinawa non importa .

4.Il forum è un'agorà pubblica , una pubblica piazza dove ognuno di noi esprime il proprio punto di vista personale .
Recentemente e' stato aperto un thread che incensava il regime comunista della DDR , sul quale io , personalmente , non sono entrato nel merito .
Tu stesso , pochi giorni fa , hai aperto un thread dove incensavi pubblicamente quel pezzo di merda di sharon .
Il criminale di guerra israeliano  sharon  , il "coraggioso" sharon , infatti  , oltre all'atroce massacro di Shabra e Shatila costato la vita a 3.500 civili inermi , ha ucciso barbaramente 65 palestinesi fra i quali donne e bambini, del villaggio palestinese di Qibya, avvenuta il 14 ottobre 1953 , avevano l'unica colpa di essere palestinesi .
Se  vuoi , inoltre , ti elenco tutti i crimini contro la popolazione civile inerme compiuti da Sharon e dallo stato d'Israele dal 1948 ad oggi .
E  , come solo un grandissimo ipocrita sa fare , sei la stessa persona che poi viene a fare lettermalmente le pulci per vedere cosa ha fatto di male la Decima M.A.S. !
Ma a chi vuoi prendere in giro...?

5.Io non venero nessun uomo sulla terra e men che meno gli ebrei che hanno i loro pregi e difetti come tutti gli altri esseri umani della terra . Io venero il Signore , che è il stesso D-o che venerano i cristiani , gli ebrei ed i musulmani .
Essere cristiano significa adorare il Padre (Il Signore) , il Figlio (Gesù Cristo) e lo Spirito Santo uno e trino .
Ed anche l'ebraismo non è il culto che gli ebrei fanno ad altri ebrei , perchè questa sarebbe idolatria si rammenti il vitello d'oro , ma è il culto che gli ebrei rendono solo al Signore e non anche a Gesù Cristo .

6.Dove avrei conciliato il cristianesimo con il fascismo nel mio thread precedente...?
Anzi ho detto proprio il contrario che da un punto di vista escatologico cristianesimo e fascismo sono in COMPLETA ANTITESI !
Laddove il cristianesimo VEDE NELLA MORTE LA VITA ETERNA , il fascismo ed il nazionalsocialismo vedevano al contrario IL CULMINE DELLA VITA ESATTAMENTE NELLA MORTE !
Nall'ambito del fascismo e del nazionalsocialismo esistevano due anime che erano di FATTO INCONCILIABILI ED IN COMPLETA ANTITESI !
Un'anima credente che conciliava il fascismo con il cattolicesimo  ed il nazionalsocialismo con il cristianesimo positivo ed un'anima pagana-occulta-esoterica che ebbe il suo massimo esponente in Julius Evola nel fascismo e nella società segreta Thule che costiuitì il nucleo originario del nazionalsocialismo .
La Thule attinse a piene mani dalle teorie del professore di geopolitica Karl Haushofer, convinto assertore del ritorno della grande Germania e dell'espansione ad est al fine di costituire un solido "spazio vitale" che avrebbe a sua volta garantito il dominio sul mondo, dagli insegnamenti di un singolare monaco cistercense allontanato dalla Chiesa cattolica, Adolf Lanz von Liebenfels, fondatore dell'"Ordine dei nuovi Templari", una sorta di setta che predicava l'esistenza della razza superiore formata dagli ariani, che erano ritenuti semidei col compito di liberare il mondo dagli ebrei. La Thule si ispirò molto anche al Buddhismo tibetano deformandone i contenuti ed anche alle dottrine esoteriche di madame Helena Petrovna Blavatsky, la celebre medium e occultista, fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi "Maestri sconosciuti", i sopravvissuti di una razza eletta, che sarebbe vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato una straordinaria civiltà sotterranea, la mitica Agarthi.
Gli appartenenti a Thule miravano, attraverso la telepatia e attraverso specifici riti occulti, che si svolgevano solitamente nei boschi e vicino a corsi d'acqua, ad entrare in contatto con questa sorta di superuomini, al fine di ricostituire la razza superiore



Contestare Stendardo è come sparare sull'ambulanza ma visto che ho un pò di tempo libero e fuori piove, mi ci adeguo:

1) è una pura constatazione storica e non scoperta dell'acqua calda che il culto della morte prevale in quelle ideologie che
mirano alla supremazia razziale, nazionalistica e religiosa e ancora di più quando queste ideologie non riescono a prevalere.

2) la differenza tra me e te è che io Topolino lo leggevo da piccolo, tu lo leggi ancora adesso, visto quello che scrivi e come lo scrivi. L'arditismo iniziale NON ERA fascismo anche se lo ha tenuto a battesimo visto il modo con il quale l'Italia e soprattutto i socialisti trattavano i reduci. PER REAZIONE è confluito nel fascismo ma l'arditismo della prima ora era esuberanza patriottica
unita alla frustrazione nazionalistica dovuta alla mancata completa realizzazione delle aspirazioni italiane dopo la vittoria. Fu
D'Annunzio e non Mussolini a rappresentare questo stato d'animo anche se fu poi Mussolini, anche se per il suo superiore
intuito politico a prevalere. D'Annunzio stesso NON DIVENTO' fascista anche se accettò di convivere con il fascismo. A Fiume
l'avventura dannunziana e arditistica fallì anche per l'intervento armato dell'esercito italiano scatenato da Giolitti mentre
Mussolini stette a guardare. Più che il culto della morte, l'arditismo esaltò il RISCHIO della morte. Tra l'altro non furono molti
gli arditi che furono lieti e ansiosi di morire per Fiume quando si accorsero che l'annessione di Fiume all'Italia era una causa
persa perchè le potenze europee (e con esse il governo italiano) non intendevano permetterla. Dopo qualche cannonata,
gli arditi di D'Annunzio se ne ritornarono a casa buoni buoni senza manifestare alcuna affezione e fretta per la morte eroica.
Quanto alla RSI, nella Repubblica di Salò c'era di tutto e quindi anche i giovani idealisti i quali quando si accorsero che non vi
era più alcuna speranza di vittoria ma si trattava solo di rimandare la sconfitta totale il più a lungo possibile altro non vi era
da fare e da aspirare che alla morte gloriosa: di qui il "culto della morte". Atteggiamento che si diffonde sempre tra i perdenti.
Tipico, quindi, anche tra i Kamikaze giapponesi quando la flotta e l'aviazione giapponese era oramai chiaramente sconfitte.

3) se l'imbecille al quale ti riferisci è il sottoscritto, ti rassicuro subito: io un lavoro ce l'ho (tu non so) e le frittate me le so
cucinare da solo (tra l'altro non mi piacciono). Quanto ad infangare chi è morto coraggiosamente per una causa non mi sogno
affatto di farlo. Rilevo solo che accanto a chi combattè valorosamente ci furono anche i rubagalline, gli opportunisti, i criminali.
E questa era la situazione delle forze armate della RSI. Come ce n'erano anche tra i partigiani, sia chiaro. Il tuo rispetto per i
soldati di ogni divisa e paese conosce però una rilevante eccezione: non riguarda i soldati di Tsa'hal, l'esercito israeliano.
Ti piaccia o non ti piaccia (e sicuramente NON ti piace) lo Stato di Israele esiste e anche l'esercito israeliano. Ma chi indossa la
divisa dell'esercito israeliano e combatte coraggiosamente è escluso dal tuo rispetto e dalla tua ammirazione.

4) Sharon non è stato da me incensato. E' stato da me riconosciuto che come generale ci sapeva fare: ha sconfitto due volte
gli egiziani, la seconda invadendo addirittura l'Egitto e sul punto di occupare la capitale se i politici israeliani non l'avessero
fermato. E, in Libano, in pochi giorni ha cacciato le forze palestinesi che lo occupavano da padrone sconfiggendo anche i
siriani distruggendo i carri armati sovietici di cui erano dotati. Se è un pezzo di merda perchè ha causato anche morti tra i civili (peraltro inevitabili in guerra) allora i generali tedeschi della seconda guerra mondiali erano tutti pezzi di merda, dal primo all'
ultimo. Se Sharon è un criminale a motivo di Sabra e Chatila (comunque a fare la strage sono stati i "cristiani" falangisti e non
gli israeliani) e doveva finire sulla forca, allora gli alleati hanno fatto benissimo ad impiccare il generale Keitel, il generale Jodl
e altri militari tedeschi per i massacri di Lidice, di Ouradour e di Babi Yar (ne sai qualcosa, caro Stendardo?) per averli fatti o
per non averli voluti o saputi impedire. Lo sai quanti russi i tedeschi hanno ammazzato solo perchè colpevoli di essere russi?
O sono stati fatti morire di freddo o di fame solo perchè russi? O quanti ebrei sono morti solo perchè colpevoli di essere ebrei
( ma di questo non te ne frega un cazzo). Tu elenca pure i crimini commessi contro la popolazione palestinese civile inerme e
io ti cito i crimini commessi contro la popolazione russa, serba, polacca, greca, francese, ebraica altrettanto inerme commessi
dai tedeschi (ho detto TEDESCHI, caro Stendardo, e non semplicemente nazisti). Scommettiamo che io avrò da scrivere di più?

5) E' una buona cosa che riconosci che gli ebrei hanno pregi e difetti come tutti gli altri popoli. Purtroppo tra i loro difetti c'è
anche quello di ammazzare i nemici in guerra, come gli altri popoli. Bisogna che tu e quelli che la pensano come te vi mettiate
d'accordo una volta per tutte: se gli ebrei non reagiscono e si fanno ammazzare sono dei pecoroni e non hanno dignità.  Se
invece combattono e si difendono e si creano una patria sono dei criminali. Decidetevi un pò cosa devono fare: magari si
dovrebbero suicidare in massa per farvi piacere? Mi dispiace, ma non ne hanno nè l'intenzione nè nessuna voglia.
P.S.: il Signore che veneri è un ebreo e venne sulla terra come ebreo, nato da madre ebrea.

6) Mi fa piacere sentirti ammettere che cristianesimo e fascismo sono in antitesi. Dopo di ciò rivaluti positivamente il fascismo
pur professandoti cristiano. Dovresti fare meno confusione e magari fare una scelta: o si è cristiani o si è fascisti. Nemmeno
essere cristiani ed essere simpatizzanti del fascismo va bene: è incoerente. Un vero fascista è pagano, non cristiano. Oppure
se vuole evitare una scelta drastica e mantenere una buone dose di ipocrisia essere cattolico e fascista. Il cattolicesimo è
altra cosa rispetto al cristianesimo e quindi in fondo è conciliabile con il fascismo. Julius Evola lo aveva capito. 
« Ultima modifica: Gennaio 19, 2014, 21:03:38 pm da Massimo »

Offline zagaro

  • Femminista
  • Affezionato
  • **
  • Post: 1208
  • Sesso: Maschio
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #361 il: Gennaio 20, 2014, 09:09:21 am »
..................
i. L'arditismo iniziale NON ERA fascismo anche se lo ha tenuto a battesimo visto il modo con il quale l'Italia e soprattutto i socialisti trattavano i reduci. PER REAZIONE è confluito nel fascismo ma l'arditismo della prima ora era esuberanza patriottica
unita alla frustrazione nazionalistica dovuta alla mancata completa realizzazione delle aspirazioni italiane dopo la vittoria. Fu
D'Annunzio e non Mussolini a rappresentare questo stato d'animo anche se fu poi Mussolini, anche se per il suo superiore
intuito politico a prevalere. D'Annunzio stesso NON DIVENTO' fascista anche se accettò di convivere con il fascismo. A Fiume
l'avventura dannunziana e arditistica fallì anche per l'intervento armato dell'esercito italiano scatenato da Giolitti mentre
Mussolini stette a guardare. Più che il culto della morte, l'arditismo esaltò il RISCHIO della morte. Tra l'altro non furono molti
gli arditi che furono lieti e ansiosi di morire per Fiume quando si accorsero che l'annessione di Fiume all'Italia era una causa
persa perchè le potenze europee (e con esse il governo italiano) non intendevano permetterla. Dopo qualche cannonata,
gli arditi di D'Annunzio se ne ritornarono a casa buoni buoni senza manifestare alcuna affezione e fretta per la morte eroica.
Quanto alla RSI, nella Repubblica di Salò c'era di tutto e quindi anche i giovani idealisti i quali quando si accorsero che non vi
era più alcuna speranza di vittoria ma si trattava solo di rimandare la sconfitta totale il più a lungo possibile altro non vi era
da fare e da aspirare che alla morte gloriosa: di qui il "culto della morte". Atteggiamento che si diffonde sempre tra i perdenti.
Tipico, quindi, anche tra i Kamikaze giapponesi quando la flotta e l'aviazione giapponese era oramai chiaramente sconfitte.
4) Sharon non è stato da me incensato. E' stato da me riconosciuto che come generale ci sapeva fare: ha sconfitto due volte
gli egiziani, la seconda invadendo addirittura l'Egitto e sul punto di occupare la capitale se i politici israeliani non l'avessero
fermato. E, in Libano, in pochi giorni ha cacciato le forze palestinesi che lo occupavano da padrone sconfiggendo anche i
siriani distruggendo i carri armati sovietici di cui erano dotati. Se è un pezzo di merda perchè ha causato anche morti tra i civili (peraltro inevitabili in guerra) allora i generali tedeschi della seconda guerra mondiali erano tutti pezzi di merda, dal primo all'
ultimo. Se Sharon è un criminale a motivo di Sabra e Chatila (comunque a fare la strage sono stati i "cristiani" falangisti e non
gli israeliani) e doveva finire sulla forca, allora gli alleati hanno fatto benissimo ad impiccare il generale Keitel, il generale Jodl
e altri militari tedeschi per i massacri di Lidice, di Ouradour e di Babi Yar (ne sai qualcosa, caro Stendardo?) per averli fatti o
per non averli voluti o saputi impedire. Lo sai quanti russi i tedeschi hanno ammazzato solo perchè colpevoli di essere russi?
O sono stati fatti morire di freddo o di fame solo perchè russi? O quanti ebrei sono morti solo perchè colpevoli di essere ebrei
( ma di questo non te ne frega un cazzo). Tu elenca pure i crimini commessi contro la popolazione palestinese civile inerme e
io ti cito i crimini commessi contro la popolazione russa, serba, polacca, greca, francese, ebraica altrettanto inerme commessi
dai tedeschi (ho detto TEDESCHI, caro Stendardo, e non semplicemente nazisti). Scommettiamo che io avrò da scrivere di più?

................................................. .........


l'arditismo esisteva anche fra le forze di sinistra i cosidetti 'Arditi del popolo' che si si scontravano con gli arditi di destra entrmbi con il maglione nero.
perchè il maglione nero era la dotazione militare degli ardini dell'esercito, e molti ritorneranno a casa con quello.
come abbiamo l'arditismo 'buono' quello che  poi creò i Vigili dl Fuoco.

chi erano gli arditi? è un fenomeno che  è successo, succede, e succederà dopotute le guerre in tutti i paesi. ovvero le azioni di quei reduci che trovernno insoddisfacente  la ricompensa ottenuta a fie guerra per il sevizio prestato.
e nell'Italia del dopo IWW sarà ancor più appariscene perchè la guerra provocò la fine della Bella Epoque a struttura econmica agriocola per  un mondo di salariati che nessuno ancona conosceva,
ciò l'lardito reduce non trovava più soddisfcente ritornare a rompersi la schiena da contadino sotto un qualunque latifondista per due  lire dopo tutto quel che aveva fatto.
e questa insoddisfazione fu captata da varii soggetti.
i kamikaze giapponesi invece erano tutto un altro fenomeno, a volte  per  noi occidentli di difficile comprensione


per quanto riguarda Sharon come ho scritto  che per me è un giudizio sospeso fin quando molti animi si calmeranno , e si potranno leggere  gli atti senza  filtri ideologici di bandiera o altro. e si potrà  vedere allora come  truppe di elite, come quelle  '101' israeliana,  fece quel terribile sbaglio a Qibya, oppure cosa avvenne nel Negev negli anni '50, la  lotta dei rfornimenti nella guerra del Kippur, la famosa 'Operazone Nickel Grass' sttunitense, ecome mai gli egiziani dopo alcuni giorni di combatimento erano ormai privi di armi controcarro e missili SAM ,che  se furono la forza d'urto dei primi gioni, questa  mancanza  permise ii contrattacco di Sharon. a Sabra e Shatila non era presente sui luoghi, per cui molte domande  bisogna farle a chi era presete sui luoghi, anche se ubbidì ad ordini ricevuti.


poi è come hai detto tu solo gli sconfitti si processano, chi vince e scrive  la storia non si processa mai,

 
« Ultima modifica: Gennaio 20, 2014, 09:24:48 am da zagaro »

Offline Salar de Uyuni

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2927
  • Sesso: Maschio
  • RUMMELSNUFF
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #362 il: Gennaio 20, 2014, 12:46:24 pm »
Perchè tormentate Standarte?
Solo perchè vuole conciliare l'inconciliabile?
Essere Cristiano e Fascista...
E' il meno...
Ma non vi rendete conto che ormai la nuova stella nascente del web è il rossobrunismo,ovvero una curiosa formazione di ex-nostalgici del Comunismo,e di ex-nostalgici del Fascismo,mai come oggi a braccetto,che cresce sempre di più,mentre qui fan le scaramucce come se fossimo negli anni 50...

Limonov,il nazi-bolscevico in Russia fa sempre più voti,ed è un progetto pilota di quello che potrebbe diventare l'Europa occidentale se continua su questa strada...
Ed io sono tutt'altro che contrario...

« Ultima modifica: Gennaio 20, 2014, 13:00:13 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2927
  • Sesso: Maschio
  • RUMMELSNUFF
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #363 il: Gennaio 20, 2014, 13:48:53 pm »
Per curiosità vorrei creare una teoria complottista,in base alla quale il femminismo,il 68 e i diritti dei gay,sono stati segretamente organizzati,con cura meticolosa nei grigi palazzi della DDR,con lo scopo di distruggere l'occidente capitalista facendolo logorare dall'interno,e trasformandolo in una patria di onanisti.
C'era poi un progetto speciale per introdurre le donne negli eserciti alleati,in modo che l'armata rossa oltre ad aver gioco facile nello sfondare linee nemiche,avrebbe avuto anche una valida ricompensa,utilizzando le donne-guerriere,come ''riposo'' dell'uomo-guerriero.
Dicono che il tutto sia fallito quando i vertici dell'armata rossa hanno visto le grazie dell'avvocatessa ''Vajassa Faldocci'',da allora è scattato il niet,e l'operazione fu abbandonata,perchè i soldati dell'armata rossa avrebbero preferito soddisfarsi con un tubo di scappamento di un T-72.
Nonostante ciò il male inoculato nell'occidente continuò a svilupparsi,fino all'apice degli apici,ovvero Amici di Maria de Filippi ed X-Factor,nonchè i concerti di Jovanotti.
A tutt'oggi nessune è riuscito ad elaborare una soluzione a questo problema,e stiamo via via peggiorando.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Lucia

  • Femminista
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4566
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #364 il: Gennaio 22, 2014, 16:05:41 pm »
:D

tanto pe' fa' confusione ...

2+2=4 a prescindere dal tuo Erlebnis  :lol: che poi uno possa anche meravigliarsi che 2+2=4 sempre e ovunque e quindi cominci a filosofare, ci può stare, ma è altra faccenda

i tedeschi stanchi di fare i tedeschi hanno cercato di buttarsi sul romaticismo naturale italiano  :lol:

l'identita e' gia un problema filosfica e 1+1 a volte fanno 3 o quattro se sono gemelli, il resto e' cotabilita' non filosofia

il romanticismo non e' mai stato italiano, al massimo fu ispirato a alcuni inglesi dalle rovine di cui e' piena l'Italia. Il cristianesimo vi ha diffeso dal romanticismo e dalla disperazione esistenziale, per questo il pensiero filosofico italiano non e' abbastanza profondo.
Macchiavelli si, lui esprime una filosofia di vita tipica italiana, ma...non mi ispira.


Il nazismo germanico si rifaceva a Odino, a Wotan
e forse a tutti gli dei della guerra, specialmente a quelli germanici ma probabilmente a tutti quelli indoeuropei.
C.G.Jung parla dell-attivazione del Dio della guerra (lui parla di Wotan e si rifa a Nietzsche e alle legioni romane).


Offline zagaro

  • Femminista
  • Affezionato
  • **
  • Post: 1208
  • Sesso: Maschio
Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #365 il: Gennaio 22, 2014, 20:12:54 pm »
l'identita e' gia un problema filosfica e 1+1 a volte fanno 3 o quattro se sono gemelli, il resto e' cotabilita' non filosofia

il romanticismo non e' mai stato italiano, al massimo fu ispirato a alcuni inglesi dalle rovine di cui e' piena l'Italia. Il cristianesimo vi ha diffeso dal romanticismo e dalla disperazione esistenziale, per questo il pensiero filosofico italiano non e' abbastanza profondo.
Macchiavelli si, lui esprime una filosofia di vita tipica italiana, ma...non mi ispira.


Il nazismo germanico si rifaceva a Odino, a Wotan
e forse a tutti gli dei della guerra, specialmente a quelli germanici ma probabilmente a tutti quelli indoeuropei.
C.G.Jung parla dell-attivazione del Dio della guerra (lui parla di Wotan e si rifa a Nietzsche e alle legioni romane).
ci sono alcune imprecisazioni
1) quello che a  noi potrebbe apparire semplice dopo millenni di pensiero filosofico, agli inizi del pensiero filosofico poteva apparire  ua grandissima conquista, come ad esempio la base del pensiero aristotelico che si basa sulla proprietà transitiva se A=B eB=C allora anche C=A. per noi è elementare per Aristotele fu una grande conquista

2) il romanticismo ed il decadentismo sono delle onde cicliche di pensiero fra il pensiero orizzontale di aristotele ed il pensiero verticale di platone, sul binomio materia vs. idea, in questo dipinto di Raffaello ne trovi la summa.
oggi con l'accesso al pensiero orientale abbiamo introdotto l'olismo. la relazione fra le parti che rende il tutto maggiore della somma di tutte le sue singoli parti

http://www.cbmc.it/images/raffaello.gif

in merito alle religioni wolks, più che di una causa,dobbiamo parlare di una sorta di 'brodo primordiale filosofico', sorto nei circoli culturali austriaci e tedeschi, creato dal concetto della 'Morte di Dio' enunciato da Hegel, dove  in questa ricerca di trovare  il 'sostituto di Dio' convergevano sia ideologie esoteriche della Teosofia che darà vita al nazismo magico, sia ideologie invece rivolte ad una più semplice  ricerca di una età aurea ancestrale che in germania si individuò nei riti pagani che diede vita al pangermanesimo, sia  la reazione delle dirigenze  latifondiste  tradizionaliste come gi junkers prussiani che vedevano nella pragmatismo della militarizzazione della società la via  per uscire da questa 'confusione'. che invece di creare nuove divinità creò una sorta di 'homo miles' che si vestirà sempre  più dei panni del super-uomo di nietzche