Autore Topic: Contro il matrimonio “statalista”. Una provocazione libertaria  (Letto 1633 volte)

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Offline COSMOS1

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Re:Contro il matrimonio “statalista”. Una provocazione libertaria
« Risposta #1 il: Giugno 28, 2013, 19:28:38 pm »
 :hmm:

niente male

c'è da pensarci su ...
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Mercimonio

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Re:Contro il matrimonio “statalista”. Una provocazione libertaria
« Risposta #2 il: Giugno 28, 2013, 19:49:53 pm »
la solita cagatona atea e modernista.

gia' l'idea che il matrimonio sia una cosa che riguarda lo stato e non le coppie e la reglione e' aberrante.

implica infatti che l'arbitro supremo dei valori morali ed etici sia lo stato e non Dio o almeno i leader religiosi.

questi non sono neppure matrimoni di conseguenza, sono solo una carnevalata al pari delle sedicenti "unioni" di epoca sovietica, ne' piu' ne' meno di un fidanzamento con anello e quattro invitati che magnano e si ubriacano, una presa per il culo da capo a piedi visto che poi la facilita' con cui si puo' divorziare e annullare questa farsa.

che se non altro hanno la decenza di chiamare solo "unione" e non "sacramento", e ci mancherebbe.

per quel che mi riguarda infatti possono pure sposarsi tra animali domestici o sdoganare la poligamia che sarebbe anche ora.

ormai non c'e' piu' un cazzo da salvare, forse e' meglio si arrivi al fondo del barile perche' solo cosi' ci si rendera' conto di che razza di societa' han creato in nome dell'illuminismo.


Offline ilmarmocchio

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Re:Contro il matrimonio “statalista”. Una provocazione libertaria
« Risposta #3 il: Giugno 28, 2013, 22:19:04 pm »
Come ben si sa , io non sono certo un sostenitore del matrimonio, però mi guardo bene dal non riconoscere il ruolo basilare della famiglia nella società.
Un dato certo è che la famiglia naturale, o tradiizionale, è sotto attacco dal parte del potere.ù
Non è una novità, perchè tutti i regimi autoritari nei fatti hanno sempre attaccato la famiglia e cercato di avocare a se l'educazione dei bambini, i futuri cittadini del domani.
Oggi, nonostante una democrazia sempre più formale, è evidente che si cerca di intervenire nell'intimità della vita delle persone, a parole per proteggerle.
Di fatto, per controllarle.
Guardiamo la sessualità : pornografia ovunque, donne nude in tutte le salse, ma sessuofobia per il sesso eterosessuale praticato. Oramai è permesso tutto, ma il sesso eterosessuale è criminalizzato, grazie all'enorme sostegno mediatico dato al femminismo.
E' stata inventata anche una epidemia di stupri e il femminicidio.
Perchè tutto questo ?
Secondo me, se si vuole controllare la società, bisogna allentare i vincoli tra le persone e avere una società " liquida " fatta di gente ansiosa e senza passato, tradizioni, ecc. Appasrentemente proiettata verso il futuro, in realtà abilmente manovrata..
In tutto questo, la famiglia e il ruolo del padre erano di ostacolo.
La Chiesa stessa era di ostacolo e infatti, se c'è una istituzione che è sotto attacco, questa è la Chiesa.
Quindi, la domanda è :
matrimonio : perchè ?


Offline Vicus

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Re:Contro il matrimonio “statalista”. Una provocazione libertaria
« Risposta #4 il: Giugno 29, 2013, 01:15:49 am »
Interessante, tra l’altro era stato più volte discusso qui. Il matrimonio ha una rilevanza sociale che dovrebbe essere riconosciuta dal legislatore, ma a questo punto meglio relegarlo nell’ambito dei contratti tra privati, che hanno forza di legge almeno tra le parti e sono opponibili ai terzi, piuttosto che imporre a tutti una disciplina giuridica che è la pura negazione del matrimonio:
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questi non sono neppure matrimoni di conseguenza, sono solo una carnevalata con anello e quattro invitati che magnano e si ubriacano, una presa per il culo da capo a piedi visto che poi la facilita' con cui si puo' divorziare e annullare questa farsa.
Mi chiedo perché si dia tanta rilevanza legale ad un picnic che celebra una libera convivenza a tempo.
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Non è una novità, perchè tutti i regimi autoritari nei fatti hanno sempre attaccato la famiglia e cercato di avocare a se l'educazione dei bambini, i futuri cittadini del domani.
Concordo al 100%
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Guardiamo la sessualità : pornografia ovunque, donne nude in tutte le salse, ma sessuofobia per il sesso eterosessuale praticato.
L’esito naturale della cd. ‘liberazione sessuale’, classico esempio di eterogenesi dei fini.
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Appasrentemente proiettata verso il futuro…
Ma quest’ideologia del progresso non è che immobilismo: più le cose cambiano, più sono le stesse :lol:
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In tutto questo, la famiglia e il ruolo del padre erano di ostacolo.
Come detto, il ruolo del padre è simbolico prima che biologico, l’uomo ha il compito di trasmettere una tradizione culturale e non semplicemente di fungere da ingranaggio in una ‘pedagogia dell’adattamento’.
In altre parole l’uomo è più incline a pensare con la propria testa, laddove la donna è più socializzata e considera ogni cosa legittima per il solo fatto di aderire alla mentalità dominante –e rimprovera all’uomo di non conformarvisi.
Come logica conseguenza donne e bambini, più indifesi nei confronti delle idee dominanti e del tam tam mediatico, sono stati strumentalizzati in una guerra contro l’uomo: femminismo, politiche ingerenti sull’educazione dei figli (posta sotto la sorveglianza e la sanzione dello Stato), PAS…
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La Chiesa stessa era di ostacolo e infatti, se c'è una istituzione che è sotto attacco, questa è la Chiesa.
Anche all’interno della Chiesa vige un’autocensura verso temi fondamentali di fede e morale, la pastorale si riduce spesso a scampagnate con qualche momento di preghiera calato però in un vuoto dottrinale assoluto, con conseguente incapacità di mantenere fondamentali impegni di vita .
Il risultato è che il tasso di divorzio dei cattolici è praticamente lo stesso degli atei, sotto questo aspetto è rimasto ben poco da ‘attaccare’.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2013, 10:12:03 am da Jason »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.