relazioni di un anno o più, si vivono quasi come un lutto quando vengono troncate dall'altro/a, e non è vero che un uomo ci sta male SOLO seè sposato con figli perché ci perde la famiglia i soldi e la casa, ci sta male cmq perché l'uomo sarà anche più razionale ma è fatto di cuore e sentimenti anche lui!
E' davvero fico il duro e puro, ma è una balla...
Noo... infatti.... io non sono nè fico, nè duro e tantomeno puro...
Ci mancherebbe...
Guardiamola da un punto di vista matematico.
Immaginiamo che uomo e donna provino lo stesso dispiacere per una relazione stabile (formalizzata dalla stipula di un contratto di meretricio permanente: matrimonio)che finisce.
In mancanza di evidenze scientifiche che lo smentiscano, dobbiamo per forza farlo.Perché, come dici anche tu, le chiacchiere stanno a zero...
Quantifichiamo questo di spiacere in 5, in una scala da 0 a 10.
Ora... per l'uomo sposato, a questo dispiacere, vanno aggiunti quelli derivanti dalla consapevolezza:
- di perdere i figli, alla quale darei un bel 10; e già siamo a 15;
- più altre disgrazie, meno drammatiche ma, comunque, concrete e gravissime come:
- perdere la casa, direi 8; e siamo 23;
- pagare gli alimenti per i figli, ingiustamente calcolati sulla media delle entrate, invece che su quella delle uscite: 5; e siamo a 28;
- pagare gli alimenti alla moglie, che se è stata lei a chiedere la separazione, è una doppia beffa: altri 8; e siamo a 36;
- (in alternativa) vedersi riconosciuta la colpa e l'onere del mantenimento, che significa tenersi la troi@ attaccata alla giugulare per il resto della vita, cosa che in pratica vuol dire che se vinci 5 euro al gratta e vinci, lei potrebbe rivendicare la metà (cosa che, secondo il mio modesto punto di vista, non sta nè in cielo nè in terra): 9; e siamo a 45;
- pagarsi un affitto: 5; e siamo a 50;
- spese di stireria e lavanderia (perché, stranamente, i doveri di sussistenza contratti col matrimonio, non decadono per ciò che concerne gli aspetti economici mentre, svaniscono nel nulla, per ciò che riguarda i servizi): 2; tot: 52;
- impossibilità di sostituire la donna con una nuova, e avere una vita sessuale, non potendo nemmeno offrire una pizza: 8; tot: 60;
- impossibilità di rifarsi una vita: 10; tot: 70;
- impossibilità di pagarsi una mignotta: 3; tot 73;
varie ed eventuali:
- falsa accusa di violenza o stupro o falsa accusa di violenza sui bambini, conrelativa reclusione immediata, diffamazione, gogna mediatica, e vendetta corporale della giustizia carceraria (sodomizzazione): 20; tot 93;
- depressione: 7 (così quadriamo i conti):
tot 100.
Capisci da sola che il dispiacere di una donna (5) che abusando dei propri privilegi può continuare a vivere nell'ovatta a spese dell'ex marito, non è assolutamente confrontabile a quello dell'uomo (100).
E ci si stupisce ancora che la gente sbrocchi e ammazzi l'ex moglie?