Autore Topic: Alla femminista marxista Fikasicula  (Letto 18002 volte)

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Offline Guit

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #15 il: Giugno 05, 2012, 22:05:56 pm »
Io penso che la nostra propaganda debba rivolgersi alla massa della gente perchè la massa della gente può svegliarsi con pazienza e con le idee che portiamo avanti . Ma le femministe non cambiarenno mai la loro idea ! ...

Io credo che si debba sempre essere disposti a ridiscutere le proprie idee, e che questo lo sappiano fanno persone ideologicamente schierate a destra e sinistra, femministi o quemmisti, chiunque abbia la voglia di capire.
Il problema è la disponibilità di informazioni. Noi possediamo una base informativa o contro-informativa difficile da trovare da altre parti su questi argomenti. Credo quindi che il dialogo sia utile per scambiare informazioni altrimenti di fatto molto difficili da avere. Poi ognuno ci riflette in propria coscienza.
Siamo talmente entusiasti e presi (anche FS) che scriviamo tanto senza avere cura della sintesi per facilitare la vita a chi legge, questo rende difficile seguire le discussioni e rispondere. Ma va bene così.


Take the red pill

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #16 il: Giugno 05, 2012, 23:06:04 pm »
Io credo che si debba sempre essere disposti a ridiscutere le proprie idee, e che questo lo sappiano fanno persone ideologicamente schierate a destra e sinistra, femministi o quemmisti, chiunque abbia la voglia di capire.
Il problema è la disponibilità di informazioni. Noi possediamo una base informativa o contro-informativa difficile da trovare da altre parti su questi argomenti. Credo quindi che il dialogo sia utile per scambiare informazioni altrimenti di fatto molto difficili da avere. Poi ognuno ci riflette in propria coscienza.
Siamo talmente entusiasti e presi (anche FS) che scriviamo tanto senza avere cura della sintesi per facilitare la vita a chi legge, questo rende difficile seguire le discussioni e rispondere. Ma va bene così.



Guit , perchè non ti vai a fare un giretto in Australia , in Canada , in Inghilterra , in Spagna , negli Stati Uniti d'America , in Svezia o in tanti altri paesi dove c'è il femminismo di stato così ti rendi conto di come "dialogano" le femministe ? In Inghilterra è in vigore lo “stupro visivo” , ti capita di guardare di sfuggito una donna ? Bene, sappi che rischi il carcere , in Svezia hanno tolto perfino gli urinatoi perché un uomo che piscia in piedi offende una donna potrei citartene altre centinaia e centinaia . E’ in atto la soppressione totale della libertà individuale dell’uomo e dei suoi diritti minimi , neanche Stalin è arrivato a tanto ! E' una situazione difficile direi allarmante . Noi potremmo cedere al loro strapotere , potremmo scoraggiarci in modo tale da non vedere i loro punti deboli . Ma questi punti deboli ci sono lo stesso . Sono certo che se le FAS avessero il potere assoluto , ci taglierebbero le palle a tutti , noi per primi , senza alcuna pietà per poi esporci in una gabbia al pubblico ludibrio .
Di fronte a noi abbiamo un alleanza assurda , fondata sull'odio e sull'invidia nei confronti dell'uomo e che attualmente è scossa dal panico che l'antifemminismo nascente diffonde in questo gruppo eterogeneo a capo delle quali si trovano le femministe . Faccia a faccia con questo mostro amorfo , l'unica speranza che ci resta è quella di far conto solo e soltanto su noi stessi ; di opporre all'orda eterogenea un'entità maschile omogenea mossa da un ardimento che nessun ostacolo potrà abbattere . Un uomo che si difende come si stanno difendendo molti antifemministi non potrà mai essere consumato in un calderone da streghe di tal sorta . All'opposto , esso si eleverà dal crogiolo con una volontà più ferrea ed ardimentosa che mai .

Offline COSMOS1

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #17 il: Giugno 05, 2012, 23:15:34 pm »
X Cosmos :
Io non ho mai parlato di una loro "eliminazione" semmai di un trasferimento a spese dello Stato in un posto esotico ideale .  
Il femminismo internazionale si divide in due tronconi principali : il femminismo d'ispirazione liberale e quello marxista

come ho argomentato nella discussione "seria" http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,5630.0.html il femminismo non può essere libertario, è un ossimoro. Onestamente (non per spirito di parte) ma bisogna dire che FS non ha trovato molti argomenti, è sostanzialmente andata in OT e ha cercato di fare ammunìa.
Il femminismo può essere compreso solo come uno degli hegelismi di sinistra, cioè un parente stretto del marxismo
detto ciò, e non contraddetto se non a chiacchiere, resta il problema che se ti rivolgi ad una femminista che si autodefinisce libertaria e non marxista, non puoi dirle: tu non sai quello che ti dici, tu sei marxista perchè per logica non puoi essere libertaria. Non puoi, a meno che il tuo scopo non sia appunto quello di discutere di marxismo e liberismo.
Se invece vuoi dire altro, la cosa migliore è prendere per buono come ciascuno si definisce.
Ad esempio: le femministe nel confronto con noi sono perdenti. Perchè? perchè non sono in grado di classificarci, e allora prima ci danno dei fascisti, poi dei maschilisti, poi etc etc
e noi ce la ridiamo sotto i baffi, perchè non siamo nè fascisti nè maschilisti  :lol:
se loro fossero intelligenti non userebbero questo metodo per diffamarci: ma se fossero intelligenti non sarebbero femministe.
Noi siamo intelligenti, e questo metodo non lo usiamo  :P
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Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #18 il: Giugno 05, 2012, 23:28:18 pm »
Ad ogni modo libertarie o marxiste , liberiste o semplici opportuniste sono sempre e soltanto femministe ed è questo quello che conta . Siamo stati , dunque , costretti a condurre questa lotta , una volta che siamo scesi in campo , non possiamo più tiraci indietro . Le nostre nemiche non trovano da ridire soltanto sul nostro modo di pensare . Esse odiano l'Antifemminismo perchè , attraverso di esso , le qualità dell'uomo sono valorizzate . Perseguono pertanto la distruzione del nostro modo di essere . Una volta tanto , l'odio ha dimostrato di essere più forte dell'ipocrisia .
Possiamo solo ringraziare le femministe per averci mostrato così chiaramente qual è il loro vero animo .

Offline FikaSicula

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #19 il: Giugno 06, 2012, 00:40:19 am »
(...)
Siamo talmente entusiasti e presi (anche FS) che scriviamo tanto senza avere cura della sintesi per facilitare la vita a chi legge, questo rende difficile seguire le discussioni e rispondere. Ma va bene così.

Guit, io sono sollecitata da mille domande e interventi. Da quando mi sono rimaterializzata sono stati aperti mille thread con il mio nick sopra. Rispondo poco. Anche niente. Provo a non lasciare discussioni in sospeso. Ma puntualizzare, a volte, non serve. :)

Offline Ethans

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #20 il: Giugno 06, 2012, 01:24:00 am »
...di opporre all'orda eterogenea un'entità maschile omogenea mossa da un ardimento che nessun ostacolo potrà abbattere .

...esso si eleverà dal crogiolo con una volontà più ferrea ed ardimentosa che mai .

Qui mi sembri un pò invasato sai? Scusa se te lo dico ma mi ricordi un romagnolo d'altri tempi.

Fai pure con comodo i tuoi bisognini in pubblico cmq, visto l'andazzo che ha preso questo forum penso che non ci sia alcun problema ormai.

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #21 il: Giugno 06, 2012, 08:13:29 am »
Qui mi sembri un pò invasato sai? Scusa se te lo dico ma mi ricordi un romagnolo d'altri tempi.

Fai pure con comodo i tuoi bisognini in pubblico cmq, visto l'andazzo che ha preso questo forum penso che non ci sia alcun problema ormai.

E già perchè adesso il problema è l'"andazzo" di questo forum non l'andazzo che hanno preso molti paesi dell'Occidente che è sotto gli occhi di tutti e neanche la progressiva femminilizzazzione e femministazzione degli uomini e della società .
E per quanto riguarda il tuo darmi del fascista , beh questo già lo fanno le femministe , io mi riconosco nei valori della Bibbia dove il popolo d'Israele è il popolo prediletto del Signore , a questo punto suppongo che anche Leonida ed i suoi 300 spartani che sono vissuti circa 500 anni prima di Nostro Signore Gesù Cristo per il loro modo di intendere la vita erano "fascisti" giusto ?
Io credo che ciò di cui noi oggi abbiamo bisogno maggiormente è quello di avere uomini .
Chiedo forse tanto ?

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #22 il: Giugno 06, 2012, 11:45:38 am »
Aggiungo che nell'ambito dialettico di questo forum antifemminista e che pone la propria raison d'etre nella questione maschile , io mi sono soltanto limitato ad esprimere il mio punto di vista personale .

Offline Ethans

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #23 il: Giugno 07, 2012, 13:33:02 pm »
Citazione da: Spartano
E già perchè adesso il problema è l'"andazzo" di questo forum non l'andazzo che hanno preso molti paesi dell'Occidente che è sotto gli occhi di tutti e neanche la progressiva femminilizzazzione e femministazzione degli uomini e della società.

Si ma passare da un estremo all'altro non è la soluzione del problema.

Citazione da: Spartano
io mi riconosco nei valori della Bibbia dove il popolo d'Israele è il popolo prediletto del Signore

L'avevo detto che eri un invasato.

Citazione da: Spartano
anche Leonida ed i suoi 300 spartani che sono vissuti circa 500 anni prima di Nostro Signore Gesù Cristo per il loro modo di intendere la vita erano "fascisti" giusto ?

Ora ho capito, è una weltanschauung cinematografica la tua. Sempre detto io che andare troppo al cinema fa male.

Citazione da: Spartano
Io credo che ciò di cui noi oggi abbiamo bisogno maggiormente è quello di avere uomini. Chiedo forse tanto?

Chiedi l'impossibile. A meno che non si decida di buttare giù dalla rupe i "nati mali" con lo scopo di creare una razza perfetta e indomita al fine di sconfiggire il femminismo. Insomma, un qualcosa di già visto no?

Citazione da: Spartano
Io mi sono soltanto limitato ad esprimere il mio punto di vista personale.

Che secondo me è un pelino anacronistico. Un pelino eh?

Cmq scusa per la polemica Spartano ma quando sento la parola "ardito" mi si rizzano i peli del culo.

Se penso che eri partito così bene.


« Ultima modifica: Giugno 07, 2012, 13:45:21 pm da Ethans »

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #24 il: Giugno 07, 2012, 16:53:17 pm »
Si ma passare da un estremo all'altro non è la soluzione del problema.

L'avevo detto che eri un invasato.

Ora ho capito, è una weltanschauung cinematografica la tua. Sempre detto io che andare troppo al cinema fa male.

Chiedi l'impossibile. A meno che non si decida di buttare giù dalla rupe i "nati mali" con lo scopo di creare una razza perfetta e indomita al fine di sconfiggire il femminismo. Insomma, un qualcosa di già visto no?

Che secondo me è un pelino anacronistico. Un pelino eh?

Cmq scusa per la polemica Spartano ma quando sento la parola "ardito" mi si rizzano i peli del culo.

Se penso che eri partito così bene.




Ciò che noi oggi vediamo in materia di cultura o di arte o di scienza o di tecnica è al 99% il prodotto dell'attività geniale dell'uomo . Da ciò ne deriva che solo l'uomo ha creato i valori umani più alti . L'uomo era ed è tutt'ora il Prometeo dell'umanità ed è dal suo genio che è derivato il progresso sociale ed umano .  Lo si distrugga , come si sta cercando di fare in tutti i modi adesso , ed il mondo cadrà nel più cupo degrado .
Einstein , Aristotele , Platone , Dante , Leonardo da Vinci , Guglielmo Marconi , Napoleone , Van Gogh , Picasso , Martin Luther King , Gandhi , Giulio Cesare , Hegel , Kant , Maradona , Moahmmed Alì , Mozart , Wagner e potrei riempire km e km di pagine .
Se fosse stato per le donne a quest'ora adesso nel 2012 vivremmo ancora nelle caverne ! E non mi venite a raccontare la favoletta delle storia "maschilista" , inventata ad arte dalle femministe , poichè i migliori sarti , i migliori cuochi , i migliori parrucchieri ed i migliori stilisti sono tutti uomini !  
Il mio sogno è quello di un nuovo Rinascimento dell'uomo ed anche della donna nel segno della più alta cultura e dei più alti valori .
Voglio passare sotto silenzio gli attacchi ingiuriosi fatti contro di me da questo cosiddetto utente chiamato Ethans . Che egli mi apostrofi come un "invasato" , non me ne può fregar de meno . A parte ciò io non posso sentirmi insultato da Ethans in quanto lo reputo un demente . Dapprima egli travisa il senso delle mie parole , poi offende nella maniera più volgare ed infine si avvolge viscidamente nella veste dell'ipocrisia .  
L'unica cosa di corretto che ha fatto Ethans è stato quello di autorappresentarsi come un pagliaccio , perchè soltanto un pagliaccio ignorante e presuntuoso può "definire" invasato tutti quei milioni di cristiani che credono e si identificano come me nei valori della Bibbia .
Ethans sporco vigliacco , prima di parlare male e senza conoscere affatto il messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo e delle Sacre Scritture sciacquati quella fogna di bocca !
E , da buon bolscevica quale sei se vuoi continuare ad essere lo zerbino di qualche femminista sperando che così facendo in qualche modo essa possa ricompensarti sessualmente , magari concedendoti di lustrargli le scarpe , sei liberissimo di farlo .  IO non sono assolutamente intenzionato !
A parte buttare il fango . Quale sarebbe la tua idea di uomo , di maschilità , di questione maschile ? Perchè in te non ho MAI visto alcuna idea propositiva su queste cosa ma solo il vuoto e l'offesa verso l'idea altrui .
Quando senti la parola "ardito" ti si rizzano i peli al culo perchè sei un rosso leccaculo !
Ed alle tu "scuse" io rispondo SCUSA UN CAZZO ! Prima mi accoltelli da dietro e poi mi chiedi scusa ?
L'ho sempre detto che l'ideologia di sinistra è la miglior alleata del femminismo .
Per me il più forte contrasto da un uomo , così come lo intendo io , è dato dalla femminista .
La femminista , malgrado la sue qualità intellettuali di facciata , è priva di vera cultura in particolar modo di una cultura creata da lei stessa . Tutto quello che la femminista ha in materia di finta cultura non è che un bene preso dalla cultura di uomini anche per quanto concerne le basi stesse del femminismo e che gli si è corrotta e guastata quando è andata a metterci le mani .
Ed in fine per allacciarmi alle mie argomentazioni , dal mio punto di vista personale , il segno distintivo per valutare le femministe in relazione alla problematica della cultura umana è che un'arte femminile non è mai esistita e che le due regine dell'arte , l'architettura e la musica , non devono nulla di originale al femminismo o più in generale alle donne . Quello che essa produce nell'arte come in tutti gli altri campi è o furto spirituale o paradosso decadente .
Le mancano le qualità che contraddistinguono gli uomini dotati di genio .

Offline Jason

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #25 il: Giugno 07, 2012, 16:59:05 pm »
Spartà ma che dici...la Santanchè e la Mussolini non sono di certo di sinistra.

Fabrizio Marchi è comunista, e lui è un QMmista come noi.

Basta alla propaganda politica.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #26 il: Giugno 07, 2012, 17:08:26 pm »
In  quale contesto la Mussolini e Santanchè hanno dichiarato di essere femminista ?
L'ideologia femminista e l'ideologia comunista-di sinistra sono parenti di sangue e sono direttamente collegati nella propria natura l'uno con l'altro .
Non sono io , tratto direttamente da Wikipedia parola per parola alla voce di femminismo :
Il femminismo socialista
 




«La Femme libre»
I temi dell'emancipazione femminile appaiono nella riflessione dei primi socialisti utopisti, come Robert Owen e Charles Fourier, il quale enunciò la tesi che il grado di emancipazione della donna misura il progresso generale della società, si manifestarono con forza in Francia con Flora Tristan e nelle donne che appoggiano la Rivoluzione del 1848: Désirée Gay, fondatrice con Marie-Reine Guindorf de «La Femme libre» (La donna libera), il primo giornale femminista della storia, Suzanne Voilquin, Pauline Roland, Jeanne Deroin. Esse uniscono le richieste di eguaglianza giuridica e di riforme civili - diritto di voto, introduzione del divorzio - alle rivendicazioni economiche e alle provvidenze sociali - aumenti salariali e diritto al lavoro. Richieste che, prima vanificate dal conservatorismo della Repubblica borghese e poi dalla reazione napoleonica, si ripresenteranno nella breve stagione della Comune di Parigi.
 
Anche Marx prese posizione sul problema della condizione femminile. Da Fourier riprese l'idea secondo la quale «il progresso sociale si può misurare con esattezza dalla posizione sociale del bel sesso»,[15] e vide nello sviluppo capitalistico il fattore di trasformazione degli stessi rapporti tra i sessi: «per quanto terribile e repellente appaia la dissoluzione della vecchia famiglia entro il sistema capitalistico, cionondimeno la grande industria crea il nuovo fondamento per una forma superiore della famiglia e del rapporto tra i due sessi, con la parte decisiva che essa assegna alle donne» nel processo produttivo fuori dalla sfera domestica. Marx giudicava «la composizione del personale operaio combinato con individui d'ambo i sessi e delle età più differenti», per quanto «spontanea e brutale, cioè capitalistica», fonte bensì «di corruzione e di schiavitù», ma che si sarebbe poi rovesciata «in fonte di sviluppo di qualità umane».[16]
 
Friedrich Engels: l'origine della famiglia
 




Friedrich Engels



« Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli »
 




(F. Engels, L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, p. 84)
 

Il contributo più organico fornito dal marxismo al dibattito sull'emancipazione della donna fu il libro di Friedrich Engels (1820-1895) L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, pubblicato nel 1884, che tiene conto delle ricerche di Bachofen (1815-1887) sul matriarcato e di Lewis Henry Morgan (1818-1881) sulle società antiche. Quest'ultimo aveva tracciato nella sua Ancient Society, del 1877, una sistemazione dell'evoluzione del genere umano, da lui distinto in stato selvaggio, o del periodo paleolitico, della barbarie, o del neolitico, e della civiltà, ossia le antiche società che conoscono la scrittura, sono divise in classi e sono rette da una forma statale nella quale si esercitano i poteri politici, militari, amministrativi e religiosi.
 
Secondo Engels, dalla generale promiscuità sessuale che caratterizza le prime aggregazioni tribali si passa all'esclusione dei rapporti sessuali tra genitori e figli e successivamente a quella tra fratelli e sorelle della medesima tribù. Nel primo paleolitico, caratterizzato da un'economia basata sulla raccolta e sulla caccia, non esiste ancora la «famiglia» modernamente intesa, né subordinazione all'uomo della donna, che viene anzi onorata quale fonte di vita e di fecondità: «l'amministrazione comunistica nella quale le donne, per la maggior parte, se non tutte, appartengono a una medesima gens, mentre gli uomini provengono da diverse gentes, è il fondamento oggettivo del predominio delle donne, generalmente diffuso all'epoca delle origini».[17]
 
Un passo successivo fu, secondo Bachofen ed Engels, il matrimonio di coppia, cioè «la relazione, temporanea o durevole, di una donna con un solo uomo [...] la forma di famiglia caratteristica per la barbarie, come il matrimonio di gruppo lo è per lo stato selvaggio, e la monogamia per la civiltà».[18] Quando nuove forze motrici sociali entrarono in azione, si compì il passo ulteriore verso il matrimonio monogamico.
 




Johann Jakob Bachofen
Il progressivo passaggio dalla caccia e dalla raccolta all'allevamento del bestiame, poi alla lavorazione dei metalli, alla tessitura, all'agricoltura, alle guerre per il controllo di territori più estesi e infine al possesso dei prigionieri in qualità di schiavi produsse il mutamento delle condizioni precedenti: l'accrescersi delle ricchezze diede all'uomo, che nella divisione del lavoro all'interno della famiglia aveva il compito di procurare gli alimenti ed era perciò proprietario dei mezzi di lavoro necessari, una posizione più importante della donna nella famiglia di coppia. Secondo il diritto matriarcale, tuttavia, «il patrimonio doveva rimanere nella gens [...] ai consanguinei per parte di madre. I figli dell'estinto però non appartenevano alla sua gens, ma a quella della loro madre [...] essi ereditavano dalla madre [...] ma non potevano ereditare dal padre poiché essi non appartenevano alla sua gens, e il suo patrimonio doveva rimanere in questa gens. Alla morte del possessore di armenti, i suoi armenti sarebbero quindi passati, anzitutto, ai suoi fratelli e sorelle, e ai figli delle sue sorelle [...] i figli suoi però erano diseredati».[19]
 
L'uomo allora abrogò il diritto matriarcale per favorire i propri figli: «bastò semplicemente decidere che nel futuro i discendenti dei membri di sesso maschile rimanessero nella gens e ne fossero però esclusi quelli dei membri di sesso femminile [...] fu introdotta la discendenza in linea maschile e il diritto ereditario patriarcale».[20] Fu una rivoluzione epocale: «il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli».[21]
 
Rapido è il passaggio dalla famiglia di coppia alla famiglia monogamica, nella quale il vincolo non è più dissolubile ad arbitrio - l'uomo può però ripudiare la moglie se gli è infedele o incapace di generargli figli - ed è fondata sul dominio maschile che pretende figli certi perché dovranno ereditare il suo patrimonio. La forma classica di tale famiglia si presenta in Grecia, dove anche il figlio adulto può comandare la madre,[22] il marito si porta a letto le schiave che convivono con lui sotto gli occhi della moglie,[23] e i maschi generati da tali unioni hanno diritto al nome e all'eredità.[24] Naturalmente, il matrimonio è realmente monogamico soltanto per la donna. Accanto al commercio sessuale con la schiava, che è una forma di prostituzione coatta, appare nella società antica l'aperta prostituzione della donna libera: così, mentre la donna è reclusa nella casa patriarcale, la sessualità dell'uomo si esprime sia dentro la famiglia allargata alle schiave, sia fuori di essa.
 




Lewis Henry Morgan
La moderna famiglia è naturalmente diversa da quella antica: trasformando tutte le cose in merci, la produzione capitalistica «dissolse tutti gli antichi rapporti tradizionali e mise al posto del costume ereditario e del diritto storico la compravendita e il "libero" contratto».[25] Anche il matrimonio divenne un contratto e, pur rimanendo un matrimonio di classe, essendo il matrimonio borghese fondato sul calcolo e sulla convenienza, «all'interno della classe venne concesso agli interessati un certo grado di libertà di scelta».[26]
 
La grande industria ha poi aperto alla donna operaia la via della produzione sociale, ma se essa vi si inserisce, non è più in grado di assolvere i doveri familiari, e viceversa, come rilevavano anche i fautori liberali dell'emancipazione. Per Engels, «l'emancipazione della donna ha come prima condizione preliminare la reintroduzione dell'intero sesso femminile nella pubblica industria, e ciò richiede a sua volta l'eliminazione della famiglia monogamica in quanto unità economica della società».[27]
 
La monogamia sorse storicamente quando grandi ricchezze si concentrarono nelle stesse mani: essa scomparirà quando le ricchezze saranno socializzate: «col passaggio dei mezzi di produzione in proprietà comune, la famiglia singola cessa di essere l'unità economica della società. L'amministrazione domestica privata si trasforma in un'industria sociale. La cura e l'educazione dei fanciulli diventa un fatto di pubblico interesse».[28] Le unioni saranno fondate unicamente sull'amore sessuale individuale «quando vi sarà una generazione di uomini i quali, durante la loro vita, non si saranno mai trovati nella circostanza di comperarsi la concessione di una donna con il denaro o mediante altra forza sociale, e una generazione di donne che non si saranno mai trovate nella circostanza né di concedersi a un uomo per qualsiasi motivo che non sia vero amore, né di rifiutare di concedersi all'uomo che amano».[29]

Offline Spartano

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #27 il: Giugno 07, 2012, 17:15:48 pm »
Bibliografia :
15K. Marx, Lettere a Kugelmann, 1950, p. 89.
 16^ K. Marx, Il capitale, I, 2, 1952, p. 203.
 17^ F. Engels, L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, 1963, p. 76.
 18.^ F. Engels, cit., pp. 80-81.
 19.^ F. Engels, cit., p. 83.
 20.^ F. Engels, cit., ivi.
 21.^ F. Engels, cit., p. 84.
 22.^ Cfr. gli episodi di Telemaco e Penelope, Odissea, I, 356, e XXI, 350.
 23.^ Agamennone e Cassandra in Eschilo, Agamennone.
 24.^ Cfr. Teucro, fratellastro di Aiace, in Iliade, VIII, 284.
 25.^ F. Engels, cit., p. 106.
 26.^ F. Engels, cit., p. 108.
 27.^ F. Engels, cit., p. 101.
 28.^ F. Engels, cit., p. 103.
 29.^ F. Engels, cit., p. 109.

Offline Jason

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #28 il: Giugno 07, 2012, 17:54:19 pm »
Citazione
In  quale contesto la Mussolini e Santanchè hanno dichiarato di essere femminista ?

Non importa l'etichetta, per quello che conta è la sostanza, non mi importa se una persona si dichiara femminista o meno, l' importante è quello che dice. Se una femminista è contraria alle quote rosa e alle leggi repressive, a me basta. L'etichetta non mi interessa più.

La santachè e la mussolini chiedono sempre leggi ancora più repressive sulla violenza sessuale, a loro nemmeno bastano le restrizioni e le pene spropositate ed elevatissime che già esistono per questa fattispecie di reato, loro chiedono anche la castrazione e il carcere a vita. Ma ti rendi conto ?
« Ultima modifica: Giugno 07, 2012, 18:09:18 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Alla femminista marxista Fikasicula
« Risposta #29 il: Giugno 07, 2012, 18:19:15 pm »
Ma ti sembra che Alessandra Mussolini e Daniela Santanchè siano femministe ? Donne si ma femministe mi pare un pò azzardato .
L'uomo occidentale ha perso completamente se stesso e , mi sono iscritto in questo forum per discutere sulle cause dalle catastrofe in atto , fare un analisi sulla dottrina del femminismo , entrare nel dibattito sul concetto di maschilità ecc.
Vabbè , lasciamo perdere...che ognuno resti della sua idea , sennò qui ci facciamo la guerra tra poveri e la femminista ride per il risultato ottenuto .