Autore Topic: Affido condiviso, se la vita del minore diventa un incubo la potestà torna alla  (Letto 1485 volte)

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assurdo.
prima assegnano la casa alla moglie e poi dicono che lui non può ottenere la podestà perchè non ha casa!

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-03-29/affido-condiviso-vita-minore-174126.shtml?uuid=AbNnWyFF
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

Offline Rita

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assurdo sì, però è la prima volta che leggo un articolo che non dà la causa al padre, ma all'ambiente esterno.
La causa del disagio della bambina non è nello stare con il padre, ma nell'essere senza un'abitazione con cui stare col padre come in una seconda famiglia.

Poi ci sono anche gli altri fattori è vero, ma mi sembra che l'accento sia posto maggiormente sull'impossibilità del padre di occuparsi della figlia e di conseguenza sulla necessità sociale di aiuto al padre separato.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Cassiodoro

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Gli aiuti sociali costano. Lasciamo le case ai rispettivi proprietari.
Se diamo gli aiuti ai padri separati togliamo soldi alle famiglie che hanno bisogno di servizi, asili, scuole con orario prolungato, assistenza agli anziani ed agli ammalati.

In questo periodo possono andare bene anche gli aiuti sociali ai padri separati, le "case dei padri separati" sono già una realtà in alcune città italiane.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline ilmarmocchio

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assurdo sì, però è la prima volta che leggo un articolo che non dà la causa al padre, ma all'ambiente esterno.
La causa del disagio della bambina non è nello stare con il padre, ma nell'essere senza un'abitazione con cui stare col padre come in una seconda famiglia.

Poi ci sono anche gli altri fattori è vero, ma mi sembra che l'accento sia posto maggiormente sull'impossibilità del padre di occuparsi della figlia e di conseguenza sulla necessità sociale di aiuto al padre separato.

si, però l'assurdità resta, come giustamente dice Bhishma : il risultato è che il padre ci rimette ancora ubna volta, e ciò che conta è il risultato, non le motivazioni di tale risultato.
Il magistrato lo ha fatto a posta. Sono dei maestri nel rigirare i fatti

Offline ilmarmocchio

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finchè esisterà il falso e anticostituzionale " diritto superiore del minore " il padre sarà sempre quello che non conta.
Il minore ha diritto superiore , ma è minore.
quindi deve essere affidato a qualcuno :

M (Madre )  e P (Padre )  F ( Figli*)

se M e P sono d'accordo allora c'è l'affido ( non sempre )
se M non è d'accordo con P , F va a M
se P non è d'accordo con M , F va a M
quindi
P non conta mai

* oggi mi sento differente :w00t:

Offline Rita

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Gli aiuti sociali costano. Lasciamo le case ai rispettivi proprietari.


questo potrebbe essere il passo successivo: quando, appunto, ci si renderà costo che l'intervento dello stato in tema di welfare per rimediare ai divorzi costa.
Quello che, a mio avviso, è importante, che su un giornale di qualche anno fa probabilmente si sarebbe letto un commento tendente a "eccolavetevistochelaffidocondivisononvabeneperiba mbinichedevonostareconungenitoresolo" (sottintendendo la mamma ovviamente) oppure ancora commenti tendenti a calcare la mano sull'inaffidabilità del padre come genitore.

Oggi si individua un problema che è "esterno".. datemi la possibilità di fare il padre e il padre posso tornare a farlo bene, se mi cacciate di casa e devo fare il padre girovagando tra amici e parenti è OVVIO che la percentuale di fallimento sarà più alta.

Insomma, sensibilmente ci si sta avvicinando all'approccio di soluzione dei problemi che in genere si usa per le donne (non è la mamma che non è in grado di fare la mamma, ma è una causa sociale esterna).

E' più chiaro quello che volevo dire?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Rita, il tuo discorso è chiaro e condivisibile.
Però per la casa , la soluzione è semplice :
la casa rimane al proprietario.
E' di tutti e 2 ?
O si divide o la si vende.
dopo si può discutere

Offline Cassiodoro

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Citazione da: Rita
E' più chiaro quello che volevo dire?
Quando scrivi tu, per me, è sempre tutto chiaro.

Non so se in tutte le altre nazioni occidentali la legislazione locale prevede l'assegnazione della casa famigliare.

Diamo una casa popolare alle madri separate ridotte in povertà dalla separazione/divorzio, questo è un aiuto sociale, non togliere la casa e soldi all'ex marito, che è un furto "legalizzato".
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