Autore Topic: Una storia allucinante di falsa paternità  (Letto 2375 volte)

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Offline abbo66

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Una storia allucinante di falsa paternità
« il: Novembre 14, 2009, 15:23:48 pm »



   
In sintesi la mia storia.
Sono aprezzati eventuali commenti e suggerimenti.
Ho convissuto con una donna per circa 10 anni nel 2003 ci lasciamo a distanza di circa un anno ci riconciliamo con l'obiettivo di fare famiglia.
INIZIAMO A CERCARE IL BIMBO E LEI RIMANE INCITA nel 2005, da allora lei ha assunto comportamenti sempre più allcinanti dalla nascita del bimbo in poi non me lo lasciava mai impedendo a me di svogere il mio ruolo di padre e ai miei genitori quello di nonni.
Non voleva più trascorrere tempo con me, con la mia famiglia i miei amici escludendoci completamente dalla vita del bimbo.
Arriviamo alla bella sera di un anno fa, quando io in seguito alle forti tensioni famigliari e a problemi economici esagero con l’alcool, vado a dormire e vomito.
Lei al posto di aiutarmi chiama il 118, poi chiama anche la sorella mi provoca a parole e a fatti, litighiamo e mi mette in auto di tutto vestiti, documenti , foto del bimbo…….sveglia il bimbo in piena notte e suona ai vicini portandolo via , sentivo che confabulava con la sorella per chiamare i carabinieri a quel punto io mi sono sfogato rompendo degli oggetti della casa a quel punto i carabinieri sono intervenuti ma io mi ero già calmato casualmente conosceva tutti in quanto allora lei lavorava nel settore, sospetto anche mi abbia propinato qualcosa in quanto mi sono sentito veramente strano nei giorni successivi per alcune notti non ho dormito. Quella notte notte dopo il fatto ho atteso un paio d’ore e in auto ho raggiunto casa mia, il giorno dopo le ho telefonato cospargendomi il capo di cenere lei si è subito rivolta ad un legale,ha detto che non mi voleva più vedere in casa e mi chiesto aiuti economici per lei e il bimbo. Mi sono rivolto ad un legale pure io che aprofittando della mia situazione emotiva mi ha fatto firmare il mandato, giorni dopo scopro che mi tradiva, lei lo confessa al telefono io prendo tempo fino a fine anno per valutare la situazione recandomi da loro ogni due settimane per vedere il bimbo e parlare entrambi con una psicologa per risolvere i presunti problemi di coppia.

Nel frattempo effettuo i test del dna che risultano entrambi non compatibili, quando li mostro lei mi racconta di tutto clinica svizzera, fecondazione artificiale , dice che io non ero fertile,

2 gg. dopo aver parlato con un parroco ed una sua amica psicologa ammette di aver avuto un rapporto con un tale incontrato in discoteca e di non sapere nemmeno chi è, io sprofondo in una situazione veramente pesante a livello psicologico; mi affido a questo avvocato, lei al marito della sua migliore amica che conosco pure io avvocato della piazza bene di una bella cittadina, figlio di un legale molto noto.

Quando mi sono accorto che entrambi mi davano contro e non volevano sentire le mie ragioni ho fatto cadere la trattazione della casa mi hanno pure sottoposto una procura a vendere ( a dir poco contestabile)intestata a un tale, che è il nomignolo del fratello della moglie dell’avvocato e si occupa di costruzioni. Il mio legale mi ha fatto spostare la residenza, smettere di pagare gli alimenti mi diceva di non scendere in città che si sarebbero occupati loro di tutto.

Nelle parcelle esorbitanti che sto contestando per il momento davanti all'ordine degli avvocati ci sono voci per lavori inesistenti, quando il mio legale mi ha consegnato la documentazione c’era solo la citazione tra l’altro stesa dall' avv. avversario.

In seguito a ciò mi rivolgo a un altro legale che conosce benissimo l’avv. di lei e rimuoviamo il precedente, anche qui mi accorgo di non essere in buone mani in quanto c’è troppa pressione per chiudere la questione senza affrontare la causa di risarcimento, in tribunale mi sembrava proprio di difendermi da solo, ho telefonato io per sapere a che ora era l’udienza il giorno prima alle 17 che era fissata alle 9 di mattina del giorno dopo non avessi chiamato non so neppure se il mio legale mi avrebbe avvisato e io non abito dietro l’angolo, prima dell’udienza non mi ha istruito a rispondere mentre lei era preparata, quando il giudice ha chiesto se aveva il dubbio sul bimbo lei ha detto di no avevamo una lettera che provava il contrario l’avv. ha taciuto a fine udienza il giudice ha affermato che i 2 avvocati sono stati veramente laconici.
In sostanza noi cercavamo un figlio ed è uscito il figlio di un altro, lei l'ha sempre saputo mi ha sempre ingannato ed ha provato di tutto per allontanarmi e farmi mantenere il bimbo facendomi anche acquistare una casa più grande, attualmente mi sta ulteriormente creando problemi sulla vendita della casa in attesa del disconoscimento.
Mi spiace tantissimo per il bimbo, ma personalmente il figlio di inganni e tradimenti non me la sento di accettarlo, al momento sto riprendendo in mano la mia vita e risolvendo le varie questioni legali; mentre lei si è già sistemata nella casa famigliare con un nuovo compagno che non è neppure lui il padre del bimbo, da parte della sua famiglia non mi è giunta neppure una telefonata di scuse.

Online Cassiodoro

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Re: Una storia allucinante di falsa paternità
« Risposta #1 il: Novembre 14, 2009, 16:06:11 pm »
Prendendo per vero quello che hai scritto, per il disconoscimento del bambinio hai un anno di tempo dalla data che sei venuto a conoscenza che il figlio non e' tuo.
Dopo che avrai ottenuto il disconoscimento ritornerete ad essere estranei e lei non potra' avere pretese sulla casa familiare, che e' tua, ma non la devi mettere a disposizione per un bambino che non e' tuo.
Fai in  fretta perche' un anno passa in fretta.
Rivolgiti ad una associazione di padri separati della tua zona.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline abbo66

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Re: Una storia allucinante di falsa paternità
« Risposta #2 il: Novembre 14, 2009, 16:46:21 pm »
grazie per la risposta..
mi sono già rivolto ad una associazione di padri separati e attualmente mi sono affidato al loro legale dopo averne sbagliati due i quali si erano accordati per tutelare la delinquente e il bimbo a spese del sottoscritto.
Per il disconoscimento siamo già a buon punto in quanto mi sono sottoposto da poco al prelievo DNA in presenza del ctu prossima udienza a febbraio poi ci sarà la sentenza in circa un anno e mezzo questa questione verrà risolta.

Offline abbo66

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Re: Una storia allucinante di falsa paternità
« Risposta #3 il: Novembre 16, 2009, 15:45:50 pm »


   
In sintesi la mia storia.
Sono aprezzati eventuali commenti e suggerimenti.
Ho convissuto con una donna per circa 10 anni nel 2003 ci lasciamo a distanza di circa un anno ci riconciliamo con l'obiettivo di fare famiglia.
INIZIAMO A CERCARE IL BIMBO E LEI RIMANE INCITA nel 2005, da allora lei ha assunto comportamenti sempre più allcinanti dalla nascita del bimbo in poi non me lo lasciava mai impedendo a me di svogere il mio ruolo di padre e ai miei genitori quello di nonni.
Non voleva più trascorrere tempo con me, con la mia famiglia i miei amici escludendoci completamente dalla vita del bimbo.
Arriviamo alla bella sera di un anno fa, quando io in seguito alle forti tensioni famigliari e a problemi economici esagero con l’alcool, vado a dormire e vomito.
Lei al posto di aiutarmi chiama il 118, poi chiama anche la sorella mi provoca a parole e a fatti, litighiamo e mi mette in auto di tutto vestiti, documenti , foto del bimbo…….sveglia il bimbo in piena notte e suona ai vicini portandolo via , sentivo che confabulava con la sorella per chiamare i carabinieri a quel punto io mi sono sfogato rompendo degli oggetti della casa a quel punto i carabinieri sono intervenuti ma io mi ero già calmato casualmente conosceva tutti in quanto allora lei lavorava nel settore, sospetto anche mi abbia propinato qualcosa in quanto mi sono sentito veramente strano nei giorni successivi per alcune notti non ho dormito. Quella notte notte dopo il fatto ho atteso un paio d’ore e in auto ho raggiunto casa mia, il giorno dopo le ho telefonato cospargendomi il capo di cenere lei si è subito rivolta ad un legale,ha detto che non mi voleva più vedere in casa e mi chiesto aiuti economici per lei e il bimbo. Mi sono rivolto ad un legale pure io che aprofittando della mia situazione emotiva mi ha fatto firmare il mandato, giorni dopo scopro che mi tradiva, lei lo confessa al telefono io prendo tempo fino a fine anno per valutare la situazione recandomi da loro ogni due settimane per vedere il bimbo e parlare entrambi con una psicologa per risolvere i presunti problemi di coppia.

Nel frattempo effettuo i test del dna che risultano entrambi non compatibili, quando li mostro lei mi racconta di tutto clinica svizzera, fecondazione artificiale , dice che io non ero fertile,

2 gg. dopo aver parlato con un parroco ed una sua amica psicologa ammette di aver avuto un rapporto con un tale incontrato in discoteca e di non sapere nemmeno chi è, io sprofondo in una situazione veramente pesante a livello psicologico; mi affido a questo avvocato, lei al marito della sua migliore amica che conosco pure io avvocato della piazza bene di una bella cittadina, figlio di un legale molto noto.

Quando mi sono accorto che entrambi mi davano contro e non volevano sentire le mie ragioni ho fatto cadere la trattazione della casa mi hanno pure sottoposto una procura a vendere ( a dir poco contestabile)intestata a un tale, che è il nomignolo del fratello della moglie dell’avvocato e si occupa di costruzioni. Il mio legale mi ha fatto spostare la residenza, smettere di pagare gli alimenti mi diceva di non scendere in città che si sarebbero occupati loro di tutto.

Nelle parcelle esorbitanti che sto contestando per il momento davanti all'ordine degli avvocati ci sono voci per lavori inesistenti, quando il mio legale mi ha consegnato la documentazione c’era solo la citazione tra l’altro stesa dall' avv. avversario.

In seguito a ciò mi rivolgo a un altro legale che conosce benissimo l’avv. di lei e rimuoviamo il precedente, anche qui mi accorgo di non essere in buone mani in quanto c’è troppa pressione per chiudere la questione senza affrontare la causa di risarcimento, in tribunale mi sembrava proprio di difendermi da solo, ho telefonato io per sapere a che ora era l’udienza il giorno prima alle 17 che era fissata alle 9 di mattina del giorno dopo non avessi chiamato non so neppure se il mio legale mi avrebbe avvisato e io non abito dietro l’angolo, prima dell’udienza non mi ha istruito a rispondere mentre lei era preparata, quando il giudice ha chiesto se aveva il dubbio sul bimbo lei ha detto di no avevamo una lettera che provava il contrario l’avv. ha taciuto a fine udienza il giudice ha affermato che i 2 avvocati sono stati veramente laconici.
In sostanza noi cercavamo un figlio ed è uscito il figlio di un altro, lei l'ha sempre saputo mi ha sempre ingannato ed ha provato di tutto per allontanarmi e farmi mantenere il bimbo facendomi anche acquistare una casa più grande, attualmente mi sta ulteriormente creando problemi sulla vendita della casa in attesa del disconoscimento.
Mi spiace tantissimo per il bimbo, ma personalmente il figlio di inganni e tradimenti non me la sento di accettarlo, al momento sto riprendendo in mano la mia vita e risolvendo le varie questioni legali; mentre lei si è già sistemata nella casa famigliare con un nuovo compagno che non è neppure lui il padre del bimbo, da parte della sua famiglia non mi è giunta neppure una telefonata di scuse.