Autore Topic: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?  (Letto 27875 volte)

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Offline Zoltan2

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Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« il: Marzo 29, 2011, 14:04:52 pm »
L'unica regressione che abbiamo sempre avuto è quella di essere costantemente, seppur non coscientemente, attenti all'implicito consenso femminile.
Noi, che dovremmo essere uomini sganciati emotivamente e senza "pippe mentali" molto più della massa di zerbini là fuori, ci facciamo enormi problemi solo nel discutere di certe teorie e relative soluzioni poiché - siamo sinceri - nel nostro subconscio sappiamo che la morale femminile NON vorrebbe che noi le pensassimo e quindi ne discutessimo.
E' un tarlo che hai nella testa, un pensiero automatico che scaturisce dalla tua mente senza che tu possa controllarlo appena avverti che stai pensando qualcosa di "proibito", qualcosa che nessuna donna potrebbe accettare e quindi ripugnante: tale livello di consenso si ottiene solo con l'indottrinamento o il lavaggio del cervello. Le reazioni, spesso anche un po' irrazionali, di molti utenti verso certe teorie e certi argomenti mi ha fatto capire, una volta per tutte, di quanto una qualsiasi "questione maschile" è tanto valida quanto lo sarebbe combattere contro i mulini a vento.
Io penso che in questo forum vi siano presenti individui svegli e aperti mentalmente, molto più della media, eppure è stato possibile osservare comportamenti che mi hanno fatto sorgere enormi dubbi sulla possibilità che un qualsiasi movimento maschile possa avere un minimo di successo. Ho veramente sentito troppe volte parlare di "immagine del forum agli occhi delle femministe" per poter ignorare tale fenomeno.
Questo è l'enorme limite di tutta questa baracca che chiamate "questione maschile": mentre le femministe non si sono mai fatte dei problemi ideologici, proprio per naturale propensione e caratteristica del loro sesso (quello femminile appunto), noi uomini ci scanniamo a vicenda e urliamo al "misogino" al primo uomo che propone soluzioni un po' più radicali che vadano troppo contro a ciò che è ritenuto (oggi) "moralmente giusto" o per lo meno "moralmente accettabile".
Ammettiamo una volta per tutte che siamo tutti noi corrotti implicitamente dalla nostra maledetta natura maschile, che ci spinge costantemente alla ricerca del consenso di quella femminile, che invece, per l'appunto, può contare su una posizione "moralmente" privilegiata. Quella stessa natura maschile, stupida ed autolesionistica, che impone al nostro cervello e al nostro corpo pensieri e impulsi di pietà, protezione, soccorso, consenso verso una donna soltanto perché donna e quindi sesso naturale che noi, in quanto uomini, dobbiamo proteggere e a cui dobbiamo correre in contro sempre e comunque.
Fintanto che gli uomini avranno questa implicita dipendenza dal consenso femminile, sotto tutte le forme, trovo difficile il raggiungimento di qualsiasi obbiettivo serio. Un tempo le cose andavano "bene" perché comunque le donne avevano bisogno degli uomini. Ora che non è più così sarà sempre peggio. Questo forum è un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale disastro. E la morale di tutta questa epopea all'interno della QM è: finché gli uomini rimarranno tali ben poco potrà essere fatto per migliorarne sostanzialmente la loro condizione.
Trovo che l'errore di fondo non sia in nulla se non in noi stessi: è per questo che ho sempre sostenuto che la QM è una questione individuale di crescita personale, di miglioramento morale. Lavorare sulla morale, sulla mentalità, potrebbe forse produrre qualche risultato. Peccato però che mentre noi (o qualunque altro movimento pro-maschile) discutiamo e ci auto-moderiamo, quasi spaventati e disorientati, a causa della nostra corrotta natura maschile, là fuori le madri femministe pretendono senza freni morali dai mariti e indottrinano i figli per portare tutti noi verso un futuro femminista e anti-maschile come mai se ne sono visti nella storia del genere umano.

Più tempo passa e più mi rendo conto che la QM altro non sia che un tentativo goffo di rendere il mondo un posto migliore a discapito della realtà umana e politica attuale, di gran lunga lontana dai nostri obbiettivi e sopratutto dai nostri ideali.
Come ho già detto in un'altra discussione, è inutile negare che ci sia sempre una parte di uomini che è portato, per natura e per istinto (di protezione, di "cavalleria", o per meglio dire "di zerbinismo") a curarsi oltremodo degli interessi e i privilegi femminili prima di quelli suoi, cioè quelli maschili.
Così è successo quando si stilarono le leggi anti-maschili attuali, così è stato fatto più e più volte nel corso della storia.
Giusto per parlare di numeri, se in una società:

Il 100% delle donne è a favore degli interessi femminili a discapito di quelli maschili. (come è oggi e come è sempre stato)
E il (per esempio) 30% di uomini è della stessa linea politica più o meno (sto parlando di uomini pro-femminismo, implicitamente o esplicitamente a favore dei privilegi femminili).

Il risultato quale sarà?

Che dato che "la politica è numeri" (come disse Profeta) e viviamo in democrazia, il risultato saranno le leggi anti-maschili e tutto ciò che noi oggi conosciamo.

Ma attualmente si potrebbe dire senza problemi che la percentuale di uomini implicitamente o esplicitamente a favore degli interessi maschili non sia del 30%, ma bensì del 60-70%.

Con le nostre denunce noi potremo forse portare quella percentuale al 30-40 per cento. Ma cosa otterremo? Ve lo dico io: BEN POCO!

Altro discorso si dovrebbe fare per la storia dell'uomo prima dell'avvento della democrazia: forse prima vi era una certa parità poiché il potere era prevalentemente maschile, e in tal modo ANCHE gli interessi maschili venivano tutelati.

Ma finché una parte rilevante degli uomini (per istinto, per natura, per "moderazione", per stupidità) si concentrerà principalmente sui bisogni femminili e donerà le redini del potere morale e giuridico alle donne, e per la donna l'uomo rimarrà solo un mezzo (oltretutto oramai quasi inutile), cosa diavolo potrà mai essere fatto per invertire la tendenza del male-bashing?

Le donne si curano solo di loro stesse.
Noi ci curiamo spesso e oltremodo prima di loro.
Quale speranza c'è per noi finché rimarremo così terribilmente corrotti?

E per intenderci chiaramente, le donne non hanno mezze misure:
Anche se vi fosse un solo 2% di uomini (esempio) che appoggiasse le leggi pro-femminismo, state certi che -alla fine- nessuna donna remerebbe contro al suo genere (come è giusto e normale che sia dal punto di vista femminile e come è sempre accaduto) e il totale delle persone pro-femminismo in una società sarebbe del 51%, ovvero ma maggioranza (100% delle donne + 2% degli uomini. uguale: 51% del totale).

Le migliori armi del femminismo sono il naturale consenso maschile e l'implicito senso di colpa che ne deriva.

SOLO CAMBIANDO LA NATURA MASCHILE POTRETE CAMBIARE IL MONDO E ABBATTERE IL FEMMINISMO.

Peccato che non vedo una soluzione pratica a tutto questo.

Stiamo remando contro la stessa natura maschile e femminile, stiamo cercando di immaginare un mondo all'incontrario e fatta di uomini che pensano solo agli interessi maschili (perché solo così facendo ci sarebbe parità: 100% di uomini pro-maschile e 100% di donne pro-femminile).

Chiaramente tutto ciò rimane soltanto un sogno a meno di interventi per cambiare la profonda natura umana, in particolare quella maschile.

Eh già... loro sono compatte perché per natura noi siamo solo un mezzo per loro... mentre tra di noi gli zerbini abbonderanno sempre: come uscire da questa situazione? Io avrei solo un paio di idee in mente, ma sono tutt'altro che moderate!


« Ultima modifica: Marzo 29, 2011, 14:15:48 pm da Zoltan2 »
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #1 il: Marzo 29, 2011, 14:32:56 pm »
Zoltan i tuoi discorsi mi trovano sempre d'accordo,almeno fino ad ora così è stato.
Mi sono accorto anche io da tempo di questa situazione ed è proprio vero che le donne si occupano delle donne,mentre gli uomini si occupano sia di uomini che di donne,quindi loro saranno sempre avvantaggiate,almeno nella situazione attuale!
Tutto ciò che possiamo fare noi uomini,almeno per ora,è cercare di evitare ogni cosa che ci possa discriminare,la prima da evitare come la peste è il matrimonio! Nel durante di questa difesa,bisogna cercare delle soluzioni e provare ad attuarle consapevoli che dovremo andare contro le donne e contro una cospicua quantità di uomini che tengono a cuore più le donne che loro stessi.
Comunque,sarei curioso di conoscere il tuo paio di soluzioni tutt'altro che moderate...

Offline Massimo

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #2 il: Marzo 29, 2011, 14:34:46 pm »
Da questa situazione, caro Zoltan, si esce con la CONSAPEVOLEZZA appunto che
per le donne esistono solo LORO e i LORO BISOGNI. Tu dici che questa non è di
tutti e che una percentuale di zerbini ci sarà sempre. Ma anche una percentuale
di donne che NON vogliono privilegi esiste altrimenti non si spiegherebbe come mai
nelle nostre scarne e scarse fila ci siano già alcune donne come Rita e Giulia. Per
questo motivo non è il caso di farsi autogol: anche se la lotta fosse inutile (e non
lo credo) per lo meno abbiamo dimostrato (a noi stessi ma anche ad altri) che dei
maschi che non si piegano alla moda del lecchinaggio vulvocentrico esistono e ci
saranno sempre. Magra consolazione? Può darsi. Ma la Storia, caro Zoltan, forse
non è stata fatta da una minoranza? Il Rinascimento,il Risorgimento,la Resistenza
non hanno avuto come protagoniste delle minoranze (di maschi)? E quei pochi e
anzi pochissimi maschi non hanno avuto il mondo contro? Ma hanno piegato gli
ostacoli. Noi oggi combattiamo per NOI STESSI. E dobbiamo essere da meno?  

Offline Vargan

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #3 il: Marzo 29, 2011, 14:44:29 pm »



Citazione
Altro discorso si dovrebbe fare per la storia dell'uomo prima dell'avvento della democrazia: forse prima vi era una certa parità poiché il potere era prevalentemente maschile, e in tal modo ANCHE gli interessi maschili venivano tutelati.

Zoltan, sei fuori strada. Lo stesso errore del sommo. Partite dal presupposto di conoscere le cose, senza conoscerle affatto.
Consiglio la lettura del "il mito del potere maschile" di Warren Farrel.

Citazione
Ma finché una parte rilevante degli uomini (per istinto, per natura, per "moderazione", per stupidità) si concentrerà principalmente sui bisogni femminili e donerà le redini del potere morale e giuridico alle donne, e per la donna l'uomo rimarrà solo un mezzo (oltretutto oramai quasi inutile), cosa diavolo potrà mai essere fatto per invertire la tendenza del male-bashing?

Le donne si curano solo di loro stesse.
Noi ci curiamo spesso e oltremodo prima di loro.
Quale speranza c'è per noi finché rimarremo così terribilmente corrotti?

Come sopra. Il problema non e` biologico o psicologico, e sopratutto culturale ed educativo.
Dicasi anche "cortina di pizzo".

Tranquillizzati, sta finendo e sopratutto in quei posti dove il femminismo e piu` radicato, dai tempo al tempo.



Citazione
Le migliori armi del femminismo sono il naturale consenso maschile e l'implicito senso di colpa che ne deriva.

SOLO CAMBIANDO LA NATURA MASCHILE POTRETE CAMBIARE IL MONDO E ABBATTERE IL FEMMINISMO.

Falso.
Il consenso maschile ed il senso di colpa non sono insite nell`uomo, ma sono derivanti dalla pratiche femministe e dal racconto femminista`. Una colpa che viene instillata negli uomini dal momento in cui nascono a quando muoiono.
Dai meno corda alle inesatezze di certi sedicenti dentori della verita` e ritorna all`analisi.


Citazione
Eh già... loro sono compatte perché per natura noi siamo solo un mezzo per loro... mentre tra di noi gli zerbini abbonderanno sempre: come uscire da questa situazione? Io avrei solo un paio di idee in mente, ma sono tutt'altro che moderate!

Come per il sommo, credi di avere soluzioni senza conoscere a pieno il problema.
Problemi noti, presupposti errati, errate soluzioni.

Sei un kamikaze senza cariche esplosive, ti fai ammazzare senza fare alcun danno, contento te......
"Alla Superema Corte della Purezza di Genere: io sottoscritto nato uomo contro la mia volontà, chiedo che siano perdonate tutte le azioni da me commesse come uomo, perchè ho agito sotto l'influenza delle condizioni create dalla cultura patriarchica".

Offline beta

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #4 il: Marzo 29, 2011, 14:47:04 pm »
zoltan.
qui noi stiamo dalla nostra parte. siamo nati per stare dalla nostra parte. se non è cosi al 100% è perchè sempre piu persone non hanno la piu pallida idea di come e perchè siamo nati.
tu ti rendi conto che la qm è un tentativo goffo..... nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, e neanche che sarebbe stato subito. ci sono i maschi pentiti....lo sappiamo e nessuno lo ha mai negato, anzi lo abbiamo denunciato.
la politica è numeri, ma i numeri cambiano in funzione della propaganda, nel nostro caso una propaganda morale (conflitto in etosfera). quindi l'unico modo di cambiare i numeri è di smascherare la propaganda morale femminista.


Offline Zoltan2

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #5 il: Marzo 29, 2011, 14:59:54 pm »
Purtroppo per noi, spesso non consideriamo il trend e il relativo futuro che ci attende. Cosa credete che conti la consapevolezza di qualche uomo in più in contrapposizione al fatto che SEMPRE PIU' il potere è donna, il volere è donna e i diritti sono donna?!?
Guardatevi in torno: il mondo è sempre più femminista, il potere è presieduto sempre più da donne. Là fuori sono le donne a crescere i futuri zerbini, l'educazione è femminista, la morale pure.
Non ci stiamo rendendo conto che stiamo passando dalla padella alla BRACE.
Per non parlare del rapporto di simbiosi femminismo-consumismo e il conseguente rafforzamento delle teorie femministe supportate dal consumismo/capitalismo moderno!!
E questo perché non si avrà mai il coraggio e la volontà di evitare con ogni mezzo andare incontro a questo inevitabile destino: la progressiva caduta (per inutilità e coglionaggine) del maschio.
Forse pochi di noi non verranno gettati nella spazzatura e verranno usati come sex toys... forse.  :cry:
E infatti voglio arrivare al discorso finale, all'epilogo del mio viaggio nella QM: L'individuazione delle uniche soluzioni possibili che garantirebbero quanto meno un "tamponamento" alla lenta e inesorabile ascesa del femminismo ai danni della maschilità:
Inutile dire che ho escluso a priori l'opzione che parli dell'indottrinamento dei maschi perché quello non è altro che un tentativo di correre contro la nostra stessa natura ed è quindi da considerarsi nemmeno una soluzione tampone.

Ecco quali sono secondo me le UNICHE soluzioni efficaci che potrebbero ristabilire potere morale e pratico agli uomini, e faccio notare che le soluzioni possono essere applicate in concomitanza:

SOLUZIONE A: Abbattimento del rapporto U/D: Se il rapporto uomini/donne fosse, per esempio, di 1:10 gli uomini (rimasti) avrebbero un potere sessuale, e quindi morale, maggiore, e potrebbero per lo meno assicurarsi una certa tutela morale e legale.
In tal modo vi sarebbe un riequilibrio dei rapporti U/D, anche se con il tempo gli uomini diverrebbero sempre più "soltanto dei sex toys" (sebbene questo non sarebbe uno svantaggio per questi ultimi).

SOLUZIONE B: Introduzione di un modello politico autoritario maschile che conservi gli interessi maschili: sostanzialmente questa è quella che potremmo definire la "soluzione del profeta" e come si è già discussione è forse la più anacronistica di tutte.

SOLUZIONE C: Rendere le donne inutili quanto noi: ovvero rendere ogni uomo indipendente dal bisogno sessuale.

SOLUZIONE D: Distruzione di ogni progresso tecnologico e ritorno a una vita dura, dove le qualità maschili ritornerebbero utili e dove il maschio riacquisterebbe la propria identità e il proprio scopo.

Stiamo correndo a tutta velocità verso un destino inedito e rivoluzionario nella storia dell'uomo: l'inutilità di un sesso sull'altro. E' un cambiamento epocale. E come per ogni problema estremo, le soluzioni sono altrettanto estreme.
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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #6 il: Marzo 29, 2011, 15:00:02 pm »
Ma anche una percentuale
di donne che NON vogliono privilegi esiste altrimenti non si spiegherebbe come mai
nelle nostre scarne e scarse fila ci siano già alcune donne come Rita e Giulia.   

giulia e rita sono qui perchè quando sono arrivate hanno trovato persone che sapevano chi erano da dove venivano e che cosa volevano. se avessero trovato profeta non sarebbero certo qui.
l'efficacia è nella preparazione di quemmisti.

Offline Zoltan2

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #7 il: Marzo 29, 2011, 15:04:05 pm »
Comunque, non dico che la propaganda non serva.

Sto soltanto dicendo che:

Qualsiasi cosa facciamo, ci saranno sempre più uomini che fanno gli interessi femminili di quante donne facciano quelli maschili e NON vi sarà mai una maggioranza di popolazione che cura gli interessi maschili quanto quelli femminili, ma semmai avverrà sempre più il contrario.
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Offline Massimo

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #8 il: Marzo 29, 2011, 15:22:21 pm »
Intanto, sempre più maschi stanno arrivando a scrivere e discutere QUA.
Poi, sempre meno maschi si sposano. Per quanto ottusi ed imbecilli e pure zerbini
oramai i maschi stanno finalmente cominciando a capire che il matrimonio è una
forma sicura di suicidio esistenziale, o un pessimo affare. Persino le femministe
stanno notando, preoccupate, questa tendenza, come, altrettanto preoccupate,
il fenomeno del separatismo maschile. Pensavano di poterlo praticare SOLO LORO
il separatismo. Poi si parla SEMPRE PIU' del FENOMENO dei PADRI SEPARATI anche
se in pratica non si combina niente. Insomma mi pare che una certa reazione da
parte dei maschi cominci già a manifestarsi. Prima, coma assoluto e profondo. Ora qualcosa si sta muovendo. Il problema, caro Zoltan, non sono gli uomini che
fanno gli interessi delle donne o il loro numero. Quelli ci sono sempre stati, anche
nel patriarcato e persino nel selvaggio West. Il problema sono gli uomini che NON
VOGLIONO FARE I LORO. Con questo forum ce ne sono sempre più. Ti pare poco?

Offline Zoltan2

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #9 il: Marzo 29, 2011, 15:38:21 pm »
Intanto, sempre più maschi stanno arrivando a scrivere e discutere QUA.
Poi, sempre meno maschi si sposano. Per quanto ottusi ed imbecilli e pure zerbini
oramai i maschi stanno finalmente cominciando a capire che il matrimonio è una
forma sicura di suicidio esistenziale, o un pessimo affare. Persino le femministe
stanno notando, preoccupate, questa tendenza, come, altrettanto preoccupate,
il fenomeno del separatismo maschile. Pensavano di poterlo praticare SOLO LORO
il separatismo. Poi si parla SEMPRE PIU' del FENOMENO dei PADRI SEPARATI anche
se in pratica non si combina niente. Insomma mi pare che una certa reazione da
parte dei maschi cominci già a manifestarsi. Prima, coma assoluto e profondo. Ora qualcosa si sta muovendo. Il problema, caro Zoltan, non sono gli uomini che
fanno gli interessi delle donne o il loro numero. Quelli ci sono sempre stati, anche
nel patriarcato e persino nel selvaggio West. Il problema sono gli uomini che NON
VOGLIONO FARE I LORO. Con questo forum ce ne sono sempre più. Ti pare poco?

Guarda che tu hai ragione, ma non consideri una semplicissima cosa: questa è una soluzione momentanea!
Va bene, sempre più uomini rifiutano il matrimonio. Ma cosa credi, che il potere che oramai diventa sempre più femminista non ci metterà una pezza?
Ok, forse qualcosa migliora sotto quel profilo, ma in generale perdiamo sempre più. Stiamo perdendo se non altro perché il maschio è oramai diventato praticamente inutile, e anche se non ci sposeremo più e non avremo più niente a che fare con le donne, NOI rimarremmo sempre dipendenti da loro per il sesso e in ogni caso ne pagheremo maggiormente le conseguenze.
Sostanzialmente: comunque la metti, noi diveniamo o sempre meno importanti o sempre più sfruttati, più probabilmente entrambe.

Possiamo anche non cadere nella trappola femminista del matrimonio... tanto aspetta un po' e a loro non servirà più nemmeno quell'inganno. 
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Offline Guit

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #10 il: Marzo 29, 2011, 15:42:39 pm »
Zoltan sei un fatalista.
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Offline krool

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #11 il: Marzo 29, 2011, 15:43:33 pm »
Forse il problema è che limitarsi quasi esclusivamente a internet non ci darà mai la visibilità del femminismo, che viceversa è ovunque.

Offline Zoltan2

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #12 il: Marzo 29, 2011, 15:44:22 pm »
Zoltan sei un fatalista.


Sono soltanto un realista preoccupato.
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Offline Fazer

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #13 il: Marzo 29, 2011, 15:47:36 pm »
Forse il problema è che limitarsi quasi esclusivamente a internet non ci darà mai la visibilità del femminismo, che viceversa è ovunque.

Già, ma al momento non si vedono altre soluzioni, visto che la massa critica necessaria per intraprendere azioni di altro tipo e' ancora lontana.

Offline Guit

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #14 il: Marzo 29, 2011, 15:48:08 pm »
Le femministe non avevano Internet. Questo è un nostro vantaggio. Se fosse stato per i network informativi tradizionali il contraddittorio maschile non avrebbe trovato spazi.

Ma la modernità porta onori e oneri anche per loro.

No. Non dovete credere che il mondo sia finito, non è così. Quando le donne dovranno via via assumersi delle responsabilità sempre maggiori, se vorranno assumersele, allora i nodi verranno al pettine.

Sono processi sociali molto lunghi. A me non interessa dell'esito quanto del lavoro. Io lavoro a questo perché lo sento giusto, e per questo ci metto la determinazione.


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