Autore Topic: La bufala dell'8 Marzo  (Letto 12233 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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La bufala dell'8 Marzo
« il: Marzo 08, 2011, 19:43:37 pm »
8 MARZO UNA FESTA INVENTATA


Di Vittorio Messori

http://www.forcesitaly.org/italy/files/messori7.htm
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9 Marzo 2003 - C'erano una volta delle operaie tutte lavoro, fede socialista e sindacato; e c'era un padrone cattivo. Un giorno, le lavoratrici si misero in sciopero e si asserragliarono nella fabbrica. Qualcuno (il padrone stesso, a quanto si dice) appiccò il fuoco e 129 donne trovarono atroce morte. Era l'8 marzo 1908, a New York. Due anni dopo, la leggendaria femminista tedesca Clara Zetkin propose, al Congresso socialista di Copenaghen, che l'8 marzo, in ricordo di quelle martiri sociali, fosse proclamato "giornata internazionale della donna".

Storia molto commovente, letta tante volte in libri e in giornali, fatta argomento di comizi, di opuscoli di propaganda, di parole d'ordine per le sfilate e le manifestazioni: prima del femminismo e poi di tutti. Si, storia commovente. Con un solo difetto; che è falsa. Eh già, nessun epico sciopero femminile, nessun incendio si sono verificati un 8 marzo del 1908, a New York. Qui, nel 1911 (quando già la "Giornata della donna" era stata istituita), se proprio si vogliono spulciar giornali, bruciò, per cause accidentali, una fabbrica, ci furono dei morti, ma erano di entrambi i sessi. Il sindacalismo e gli scioperi non c'entravano. E neanche il mese di marzo.

Piuttosto imbarazzante scoprire di recente (e da parte di insospettabili quanto deluse femministe) che il mitico 8 marzo si basa su un falso che, a quanto pare, fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, inventando persino il numero preciso di donne morte: 129. Ma è anche straordinario constatare quanto sia plagiabile proprio quella cultura che più si dice "critica", che guarda con compatimento (per esempio) chi prenda ancora sul serio quelle "antiche leggende orientali" che sarebbero il Natale, la Pasqua, le altre ricorrenze cristiane.

E, dunque, a qualcuno che facesse dell'ironia sulle vostre, di feste e pratiche religiose (messa, processioni, pellegrinaggi), provate a ricordargli quanti 8 marzo ha preso sul serio, senza mai curarsi di andare a controllare che ci fosse dietro.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Stealth

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #1 il: Marzo 10, 2011, 14:23:06 pm »
E c'è pure chi fa gli auguri alle donne in questo forum...

Offline Massimo

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #2 il: Marzo 10, 2011, 14:36:00 pm »
Io sono FIERISSIMO di non essermi associato a chi ha fatto gli auguri alle donne
di questo forum, anzi sono FIERISSIMO di avere anche ironizzato sulla cosa
(Tu quoque, Animus, patri isti fori?) (anche tu Wyborowa?). Ma vedo che i buoni
esempi non sono (necessariamente) seguiti.

Offline Zoltan2

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #3 il: Marzo 10, 2011, 14:39:18 pm »
Sono schifato.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Utente Cacellato

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #4 il: Marzo 10, 2011, 14:46:06 pm »
Ma...... non lo sapevate?????????

E' da mo' che questa cosa è arcinota per noi! C'era l'apposita discussione sul vecchio forum!
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline Fazer

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #5 il: Marzo 10, 2011, 15:29:22 pm »
E c'è pure chi fa gli auguri alle donne in questo forum...

Io sono FIERISSIMO di non essermi associato a chi ha fatto gli auguri alle donne
di questo forum, anzi sono FIERISSIMO di avere anche ironizzato sulla cosa
(Tu quoque, Animus, patri isti fori?) (anche tu Wyborowa?). Ma vedo che i buoni
esempi non sono (necessariamente) seguiti.

 :doh:

Sono schifato.

Io sono disgustato...
Ma...... non lo sapevate?????????

E' da mo' che questa cosa è arcinota per noi! C'era l'apposita discussione sul vecchio forum!

Lo sa persino la ruota di scorta della mia macchina...
E allora?


Offline COSMOS1

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #6 il: Marzo 10, 2011, 16:28:36 pm »
Ma...... non lo sapevate?????????

E' da mo' che questa cosa è arcinota per noi! C'era l'apposita discussione sul vecchio forum!

repetita juvant
l'ho messo qui in documenti, così non si perde

altro doc interessante


Citazione
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=37664

Care le mie mimose
di Gabriele Adinolfi - 08/03/2011

Non so cosa abbiate da festeggiare.
Neppure è più il caso di disquisire sulle ragioni storiche che hanno originato questa festa o sulla piega che ha preso negli anni. Né serve più di tanto discutere  della condizione femminile di oggi.
Non so cosa ci sia da festeggiare perché non ci sono più i presupposti che originarono quelle rivendicazioni. Le donne volevano gli stessi diritti degli uomini; oppure volevano essere uguali agli uomini; o ancora volevano dimostrare di essere più brave degli uomini.
Qualunque cosa si pensi in merito, oggi non ha più senso, perché non ci sono più gli uomini.
La società eunucoide e matrigna ha insegnato a dis-educarli. Niente più sogni, niente più avventure, niente più libertà, niente più orgoglio. Imperano codici comportamentali e obblighi di ogni natura. Fin da bambini si è colpevolizzati per tutto ciò che rimanda alla virilità.
Fin da bambini si è rincitrulliti da valori sociali e culturali che assicurano la continuazione  dello stato fetale fino alla sua sublimazione finale nella castrazione: spirituale, comportamentale, culturale, esistenziale, legale.
E la donna? E la sua mimosa?
La donna-amazzone che voleva distruggere gli schemi della famiglia invece, senza nemeno acorgersene, ha  cessato di essere amante per diventare la  mamma-moglie di  stalloncini dalle voci bianche che si susseguono  al suo fianco, indifferenziati l'uno dall'altro, impegnati nella recitazione della commedia di coppia e che puntualmente la deludono.
La donna-amazzone ha smarrito se stessa; la sua maternità  così presente  nel suo essere, si scioglieva un tempo, vinta e avvinta dall'amante-fanciullo davanti al quale ella si scopriva disarmata fino ad arrendersi - o forse ad illudere e ad illudersi di essersi arresa – fino ad abbandonarsi, persa, e dunque, finalmente e felicemente ritrovata.
Era  vinta e avvinta dal maschio? Non dal maschio in quanto tale, no davvero, che non c'è gara e la femmina con esso vincerà sempre: ma da quel maschio che non vuol mettere la testa a posto. Da quel maschio che è sempre disposto a perdere tutto, a rischiare se stesso, a ridere dei drammi e a sorridere delle tragedie ma che, al contempo, ha la presenza di spirito, la forza, la lucidità di occuparsi degli altri – dunque anche di lei – mentre percorre strade niente affatto  rassicuranti. In una parola da un uomo.
Ma oggi il maschio è stato castrato spiritualmente in culla e la mascolinità è un fattore meccanico, un simulacro.
Oggi il maschio non è più il fanciullo che l'avrebbe fatta impazzire bensì quel bambolotto arrendevole e senza carattere con cui giocava da piccola quando imitava la mamma.
Oggi la donna è dunque perduta. Cerca l'uomo ma non lo trova; e non trovandolo non ritrova se stessa perché tutto è speculare e  la separazione dal cosmo, la frammentazione, l'isolamento, la non reciprocità, la non complementarità, la disarmonia, la chiusura ad ogni alchimia, provocano infelicità.
Non so proprio cosa ci sia da festeggiare mie care mimose. Siete perdute: cercate disperatamente l'uomo ma non lo riuscite a trovare. E più provate, come surrogato, ad educarvene uno addomesticato che risponda a quello che pensate di pretendere da lui, più nel vederlo mansueto e ammaestrato, ansioso e nevrotico, lo schifate e  ve ne allontanate.
Non so cosa abbiate da festeggiare mie care mimose, Diogene rispetto a voi ebbe maggiori possibilità.

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline jorek

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #7 il: Marzo 10, 2011, 16:52:05 pm »
guarda la che bell'articolo scritto dal camerata adinolfi.....

Offline Stealth

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #8 il: Marzo 10, 2011, 20:26:17 pm »

Offline TheDarkSider

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #9 il: Marzo 10, 2011, 21:16:35 pm »
Io sono FIERISSIMO di non essermi associato a chi ha fatto gli auguri alle donne
di questo forum, anzi sono FIERISSIMO di avere anche ironizzato sulla cosa
(Tu quoque, Animus, patri isti fori?) (anche tu Wyborowa?). Ma vedo che i buoni
esempi non sono (necessariamente) seguiti.
Quoto, assurdo e demenziale fare gli auguri alle donne su questo forum proprio per la giornata internazionale del femminismo.

Se gli auguri sono stati fatti con intento goliardico ok, altrimenti è roba da voltastomaco.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Fazer

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #10 il: Marzo 11, 2011, 08:52:21 am »
Intanto, quotidianamente e in maniera strisciante, si spinge per fare in modo che questa bufala mantenga lo status di verità inconfutabile.
Nessuno di coloro che avrebbero il potere di sputtanare la faccenda si degna di farlo.
E mentre in pochi vengono quaggiù e sentono "l'altra campana", in tanti, semplicemente aprendo uno dei visitatissimi blog ospitati sul più diffuso quotidiano nazionale, si bevono la bufala.
Ennesimo esempio:

http://www.corriere.it/italians/11_Marzo_11/La-mano-che-dondola-la-culla-e-la-mano-che-governa-il-mondo_fba6eb2e-4b34-11e0-9e9a-b429a0ac9415.shtml

Carissimo Severgnini,
inesorabile come tutte le scadenze e gli anniversari, arriva l’8 marzo, festa delle donne.Il rituale che non si sbiadisca , le mimose che siano più vivaci e che le donne risultino sempre più gagliarde. La mia mente e il cuore vanno, per onorarne la memoria, a quelle vittime del tragico episodio statunitense. E qui giova ricordare il significato originale di questa celebrazione. Nell’inverno del 1908, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finchè l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte dell’opificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco. Le 129 operaie morirono, arse dalle fiamme. Il mio pensiero in questa ricorrenza va, mai come in questo periodo triste ed elegiaco, alla tragica fine di Sarah Scazzi, alle due gemelline Alessia e Livia Scheep e a Yara Gambirasio. Morte atroci che hanno turbato profondamente l‘animo umano e sconvolto l’universo femminile. La mia intera solidarietà va anche a tutte quelle donne che vengono giornalmente sfruttate, violentate e stuprate nei luoghi più lontani e isolati del pianeta e quindi imploro che venga fatta giustizia sociale e riconoscimento dei loro diritti elementari finora conculcati. Il mio grido di dolore è: basta con il calpestamento della dignità e dell’onore del gentil sesso! Ricordiamoci che la donna è l’architrave della vita dell’uomo, e pertanto va amata e rispettata nella sua poeticità. Basti pensare al gran dono che il Signore le ha fatto: la maternità, evento spettacolare di bellezza divina e amore celestiale. L’uomo, per quanto si creda importante, ha sempre bisogno della presenza muliebre: moralmente e fisiologicamente. Senza la donna tutto diventa più asettico e disarmonioso. No alla perdita della capacità di bene da parte dell’uomo in questa società deviata. Che siano sempre di più gli uomini ad offrire il ramoscello di mimosa alla donna. Il mio augurio verace è che la donna raggiunga vette sempre più alte, tanto da farmi gridare all’antico motto anglosassone, che così recita: “The hand that rocks the cradle is the hand that rules the world” (La mano che dondola la culla è la mano che governa il mondo). Ringrazio vivamente per la cortese ospitalità e porgo molti cari saluti.


 :doh:

Roba da ministero della propaganda  :cry:

Offline Stealth

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #11 il: Marzo 11, 2011, 12:50:36 pm »
E io sono nauseato!

Offline TheDarkSider

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #12 il: Marzo 11, 2011, 13:01:00 pm »
Quando c'è da vomitare il blog di Severgnini è un ottimo posto da visitare  :(
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Fazer

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #13 il: Marzo 11, 2011, 13:07:44 pm »
Quando c'è da vomitare il blog di Severgnini è un ottimo posto da visitare  :(

Già Dark, ma la cosa triste è che quel blog conta un numero di accessi stratosferico.
Tutta gente che si beve queste scemate.
Abbiamo voglia noi a remare contro questa corrente impetuosa...

Offline Massimo

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Re: La bufala dell'8 Marzo
« Risposta #14 il: Marzo 11, 2011, 13:15:54 pm »
Lo vada a dire di Gesù Cristo, il nostro Severgnini, che l'uomo ha un bisogno
COSTANTE della donna, Lui che ha detto alla madre. "Che ho a che fare con te, o
donna?" e che all'affermazione di una donna: "Beata la donna che ti partorì e le mammelle che hai succhiato!" rispose: "NO, piuttosto beato chi ascolta le parole
di mio Padre (celeste) e le mette in pratica", Lui che non si sposò, ne ebbe figli,
nè ebbe storie sentimentali!. Un misogino, un complessato, un pauroso, il Cristo?
Per quanto riguarda l'uomo in generale, non ha bisogno di SENTIRSI importante
per il semplice motivo che lo E'. La tecnologia, le invenzioni, i capolavori artistici,
musicali, letterari, poetici, le idee filosofiche, le scoperte geografiche sono state
tutte REALIZZAZIONI MASCHILI. Il sesso femminile vi ha contributo assai poco o
per nulla. Questa è una verità lampante che bisogna PROPAGANDARE a quattro
venti con buona pace di femministe, lecchini, maschi pentiti e zerbinaggio vario e
assortito. Senza il sesso maschile, il mondo andrebbe a carte quarant'otto!