Autore Topic: Donne Liberate  (Letto 1857 volte)

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Donne Liberate
« il: Gennaio 19, 2011, 14:05:21 pm »
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/14-gennaio-2011/treviso-truffava-usl-9-condannata-undici-anni-181257944279.shtml


Treviso, truffava l'Usl 9 condannata a undici anni Loredana Bolzan aveva dirottato 4 milioni di risorse dell'azienda sanitaria a conti correnti privati. Condannati per la medesima accusa di peculato il fratello Luigi e Massimo Zanta

Zaia: «Sentenza esemplare, un monito per tutti»

TREVISO - È stata condannata con rito abbreviato alla pena di 11 anni di reclusione Loredana Bolzan, la ex dipendente della Usl 9 di Treviso accusata, assieme ad altre persone, di aver messo in atto un sistema attraverso il quale dirottare, tramite il sistema informatico interno, risorse dell’azienda sanitaria a conti correnti privati. La donna, secondo l’accusa, attraverso questo sistema avrebbe sottratto alle casse pubbliche poco meno di 4 milioni di euro nel corso di alcuni anni. Con lei, per la medesima accusa di peculato ed altre minori, sono stati condannati anche il fratello, Luigi Bolzan, a 8 anni di carcere, e Massimo Zanta a 5. Una decina di altri imputati saranno processati il prossimo 5 aprile. Il giudice ha rigettato per i condannati l’ipotesi di associazione per delinquere riconoscendo invece la fattispecie più lieve di concorso di persone in reato continuato. Bolzan è stata inoltre condannata a pagare alla regione Veneto, costituitasi parte civile, una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 4 milioni di euro. (Ansa)
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Re: Donne Liberate
« Risposta #1 il: Gennaio 19, 2011, 14:11:24 pm »
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo500554.shtml

Parigi,seduce direttore del carcere
Sexy detenuta otteneva favori in cambio

Lei è un'irresistibile detenuta 21enne che, consapevole del suo fascino, non ha esitato a usarlo anche dietro le sbarre. Lui è il direttore 41enne del carcere che la ospitava. La tresca tra i due, che ha garantito trattamenti di favore alla donna, è durata ben poco. Dopo le lamentele delle detenute del penitenziario di Versailles, non lontano da Parigi, i due sono stati denunciati e per l'uomo è stato introdotto il divieto di avvicinarsi a un carcere.

Che la giovane Emma fosse irresistibile era noto a tutti. Il suo fascino "noir" le era valso il ruolo di esca nella "gang dei barbari" che nel 2006 rapì e torturò il giovane ebreo Ilan Halimi. Per questo Emma fu condannata a nove anni di carcere. La sua avventura all'interno del penitenziario si è ben presto rivelata più semplice del previsto, complice la tresca con Florent Goncalves, il direttore dell'istituto, che ora si dice "innamorato" della ragazza e che ammette di confidare in un'imminente libertà vigilata dell'amante per rifarsi con lei una vita.

Come se non bastasse, la donna aveva circuito anche un agente penitenziario, che, in cambio di favori sessuali, le garantiva un occhio di riguardo, procurandole addirittura una carta sim per il cellulare. Le tresche di Emma e dei suoi amanti sono state svelate nei primi giorni di gennaio e i tre, interrogati dagli inquirenti, hanno confessato tutto.

I primi sospetti risalgono al 22 novembre, quando durante un'ispezione le detenute hanno protestato con il personale carcerario per i vantaggi goduti da Emma. L'inchiesta interna ha portato a galla la situazione e per tutti è scattata la denuncia. Florent Goncalves è stato mandato via e non potrà più nemmeno avvicinarsi ad un carcere. Sospeso dall'incarico anche l'agente.
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Re: Donne Liberate
« Risposta #2 il: Febbraio 06, 2011, 11:54:13 am »

6 febbraio 2011

L’episodio è avvenuto in Sudafrica, ai danni di una ragazza di 24 anni

http://www.giornalettismo.com/archives/112687/stupra-mia-figlia-e-mettila-incinta/

Il sogno di ogni mamma è quello prima o poi di avere dei nipotini. A volte diventa un’ossessione, ma è davvero improbabile che qualcuno possa arrivare ad attuare un piano così assurdo: in Sudafrica una donna che voleva disperatamente diventare  nonna è stata arrestata dopo l’accusa di aver organizzato uno stupro ai danni di sua figlia. La donna di 51 anni è stata arrestata dopo il racconto della vittima che ha denunciato di essere stata violentata domenica vicino a casa sua, nella provincia di Limpopo in SudAfrica. La ragazza non ne voleva sapere di rimanere incinta, e la madre ha provveduto in un altro modo.

VIOLENZA INIMMAGINABILE - Perfino gli inquirenti, che ne hanno viste di tutti i colori sono rimasti disgustati dall’episodio, a detta di un portavoce della polizia che spiega l’accaduto: “la giovane donna è stata violentata e sembra che il suo aggressore fosse stato pagato per commettere il crimine dalla madre della ragazza che era  disperata per non essere  nonna, mentre la figlia non mostrava alcun segno di volere un bambino. Ha deciso quindi di assoldare un uomo per farla rimanere incinta contro la sua volontà. Lo stupro è avvenuto domenica e la madre e il violentatore sono stati arrestati lo stesso giorno. La donna, il cui nome non è stato reso noto  per proteggere l’identità della figlia, è apparsa ieri davanti ai magistrati per affrontare l’accusa di essere complice di uno stupro.
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Re: Donne Liberate
« Risposta #3 il: Febbraio 14, 2011, 09:07:16 am »
Messina, Gdf arresta dentista: truffato lo stato per 200mila euro
Effettuava interventi dentistici sottraendo fondi dal S.S.N

La guardia di finanza di Messina ha arrestato una dentista e ha disposto il sequestro di un ambulatorio odontoiatrico già indagato, per truffa ai danni dello Stato. L'indagine - informa una nota delle Fiamme Gialle - ha ruotato intorno alla donna e alla società in accomandita semplice a cui il suo ambulatorio fa capo, e in particolare alle prestazioni medico sanitarie in regime di convenzione con il S.S.N. Gli oltre 45 interventi che la dottoressa effettuava in un solo giorno nella bocca di un solo paziente hanno insospettito gli investigatori, che dopo aver acquisito la documentazione sanitaria e contabile presso i competenti uffici dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, hanno acquisito altre informazioni su un campione di 160 assistiti.
Durante le indagini, è emerso che la professionista, facendo leva sull'errato convincimento delle persone che a lei si rivolgevano per ottenere delle cure dentistiche, nell'intento di procurarsi ingiusti ed esosi profitti a danno del sistema sanitario nazionale, ha posto in essere un articolato sistema di truffa difficilmente decifrabile. Alla dentista è stato attribuito il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso, anche in concorso con altri, per essersi procurata un ingiusto profitto ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, accertato in quasi 196mila euro. Alla stessa è stato, altresì, attribuito il reato di tentata truffa aggravata e continuata in quanto avrebbe tentato di procurarsi ulteriori ingiusti profitti, sempre a danno del S.S.N., accertati in quasi 60mila euro.
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Re: Donne Liberate
« Risposta #4 il: Febbraio 24, 2011, 10:44:03 am »
Corriere del Veneto, 24 Febbraio 2011

SANITÀ

Vendeva ricette Impiegata a processo

ROVIGO E iniziato ieri il processo a carico di Anna Maria Baccan l impiegata dell Usl 18 accusata di essersi appropriata in modo
indebito di almeno 130 ricette mediche in bianco per poi compilarle allo scopo di guadagnarci sopra del denaro In questo modo
la donna in un periodo compreso tra il 2003 e il 2006 avrebbe permesso agli acquirenti di procurarsi dei farmaci altrimenti di
difficile accesso.
Secondo l impianto accusatorio la Baccan si sarebbe impossessata dei ricettari e poi li avrebbe scritti di proprio pugno rivendendoli ai clienti Tra i beneficiari figurano anche persone esenti da ticket Contro l impiegata dell Usl 18 c è una perizia grafologica disposta dall accusa che individua con certezza la scrittura della dipendente nelle ricette contestate

24/02/2011
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Re: Donne Liberate
« Risposta #5 il: Aprile 20, 2011, 19:21:12 pm »
http://notizieincredibili.scuolazoo.com/incredibile/donna-mette-del-veleno-nella-vagina-per-uccidere-il-marito

bhè, in effetti difficile fare un cunnilinguis senza odorare ...

 :wacko:


Donna mette del veleno nella vagina per uccidere il marito
by ScuolaZOO, 20 Aprile 2011, 10413 viste.

Una donna di Rìo Preto, Brasile, dopo una discussione animata col marito, ha deciso una via alquanto inusuale e originale per sbarazzarsene: gli ha proposto di praticare del sesso orale, dopo  aver messo del veleno nella vagina .

Fortunatamente, il piano malefico non ha avuto il risultato desiderato. L’uomo, 43 anni, insospettito  del repentino cambio d’umore della donna, ha deciso di odorare l’organo sessuale della donna, prima di iniziare l’atto.

Dopo aver inalato i fumi del veleno, la vittima ha iniziato a sentirsi male; si è subito recato in ospedale per comprendere cosa fosse successo davvero. Le analisi del sangue hanno rivelato significative quantità di una sostanza velenosa.
Sono subito scattate le indagine della polizia, ma la donna sospettata di  tentato omicidio, è scomparsa nel nulla e non si è riusciti a locallizarla.

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