Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 309135 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #375 il: Giugno 16, 2011, 11:28:38 am »
LA FANTASIA AL POTERE!


Torre del Greco, stupro inventato dalla ragazza: ora il patrigno è libero
http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/torre_greco_stupro_inventato_ragazza_ora_patrigno_e_libero.aspx
10/06/2011 -

Le accuse erano tra le più infamanti: violenza sessuale ai danni della figliastra minorenne. Per quel reato M.P., 38enne marittimo di Torre del Greco, era finito dietro le sbarre, ritenuto un orco da condannare e da allontanare dalla propria famiglia. Poi, a metà maggio, il colpo di scena: la presunta vittima degli abusi sessuali, Marika P., una studentessa di 17 anni, è scappata di casa ed ha lasciato una lettera in cui confessava di aver inventato tutto. Da qualche giorno M.P. è un uomo libero. Alla luce della nuova testimonianza della minorenne, il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha disposto la scarcerazione dell’uomo, difeso dall’avvocato Gennaro Ausiello. A carico del 38enne sono caduti i gravi indizi di colpevolezza per la violenza sessuale, pur rimanendo indagato a piede libero per maltrattamenti in famiglia. Proprio per il suo comportamento tra le mura domestiche, M.P. non potrà avvicinarsi al tetto coniugale. La sua condotta, tuttavia, è stata ritenuta molto meno grave di quella ipotizzata inizialmente, che indusse il gip del Tribunale di Torre Annunziata ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Il 38enne del quartiere Sant’Antonio è stato arrestato il 12 maggio dai carabinieri della stazione Centro di Torre del Greco. A suo carico c’erano la testimonianza dell’ex moglie 42enne, che la mattina del 27 aprile si presentò davanti ai carabinieri per raccontare una drammatica storia. Una vicenda di abusi sessuali, che sarebbe stata perpetrata per circa dieci anni, e di botte tra le mura domestiche. L’ultimo episodio sarebbe avvenuto il 24 aprile scorso, pochi giorni prima della denuncia.
L’ex compagna di M.P. ha raccontato agli investigatori che l’uomo aveva rotto una finestra di casa per entrare all’interno, dopodiché l’aveva bloccata sul letto e costretta a fare sesso. Per quel gesto la signora era stata accompagnata all’ospedale Maresca di Torre del Greco e medicata per le lesioni riportate. Ma a carico del marittimo c’era anche l’accusa di aver molestato la figlia della compagna. Dopo l’arresto del patrigno, Marika si è resa irreperibile. Per giorni amici e parenti si sono lanciati nella ricerca. Il 17 maggio sono stati alcuni netturbini, alle 6 del mattino, a notare la sua presenza in una strada periferica di Ercolano. L’avevano riconosciuta dalle foto che la famiglia aveva diffuso sui giornali e su Facebook. La ragazza appariva un po’ spaesata, ma stava bene. Un mese prima di sparire la 17enne aveva denunciato ai carabinieri M.P., raccontando di essere sottoposta a continue violenze nell’arco di dieci anni. Tutto poi rivelatosi falso per la stessa ammissione della presunta vittima che, però, agli occhi della madre si mostrava strada. La donna aveva raccontato al pubblico ministero che conduceva l’inchiesta questi strani atteggiamenti della figlia, rafforzando l’ipotesi che il patrigno avesse abusato di lei. Una versione completamente ribaltata in un biglietto lasciato ai genitori: “Mamma perdonami, papà perdonami. A causa di Genny vi ho rovinato la vita”. Genny era il suo fidanzato e, secondo la  nuova ricostruzione degli inquirenti, i problemi di coppia con lui avevano spinto Marika a inventare la storia delle violenze in casa. GIANLUCA DE MARTINO
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #376 il: Giugno 23, 2011, 18:34:28 pm »
FALSO, SENZA OMBRA DI DUBBIO

1 denunciato dopo 2 mesi
2 il PM è una donna
3 il giudice è una donna
4 dopo lo stupro sono tornati a vivere insieme  :w00t:

...


Citazione

Condannato per lo stupro della moglie
Tre anni per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale a un ferrarese

http://www.estense.com/?p=152571

Tre anni e venti giorni per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale sulla moglie. Ieri il gup Monica Bihetti, in rito abbreviato, ha condannato un ferrarese di 40 anni denunciato dalla coniuge.

Gli episodi contestati dalla pm Angela Scorza (che aveva chiesto quattro anni di reclusione) risalgono agli anni 2006 e 2007. In questo periodo “buio” la donna – quando si decise a sporgere denuncia – raccontò ai carabinieri di essere stata vittima di continui maltrattamenti e, in un caso, anche di una violenza sessuale. Circostanze che lei riferì a distanza di mesi dal rapporto avuto contro la sua volontà.

In un primo momento infatti ci fu solo una denuncia che parlava di strattonamenti, offese, schiaffi, senza mai arrivare allo stupro. Due mesi dopo invece la versione della donna si arricchisce di nuovi particolari: la violenza e il furto della propria borsetta.

Per quest’ultimo episodio, avvenuto sull’uscio di casa e riconducibile al fatto che l’uomo gliela aveva presa solo per costringerla a entrare, c’è stata l’assoluzione.

In quel periodo i due erano separati. Poi sono tornati a vivere insieme. Fino al processo e alla condanna.


« Ultima modifica: Giugno 29, 2011, 08:33:12 am da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #377 il: Giugno 28, 2011, 19:35:20 pm »

Il Corriere della Sera, edizione di Verona, 28/06/2011
Citazione
La sentenza Scagionato con formula piena
Contro il medico l' accusa aveva chiesto 8 anni di cella

Nessuna molestia a luci rosse in corsia Assolto l ex primario di pronto soccorso VERONA Palpeggiamenti toccati ne proibite strusciamenti tutt altro che casuali e per nulla graditi alle dirette destinatarie.
Erano accuse gravi ma soprattutto in famanti quelle da cui ieri si doveva di fendere in aula Bortolo Semprebon al l epoca dei fatti contestati primario di Pronto soccorso all ospedale di Bussolengo Ritenendolo responsabile di una inopportuna condotta che per almeno sette anni avrebbe riservato a due dottoresse e un infermiera nel luogo di lavoro contro di lui il pubblico ministero Beatrice Zanotti aveva sollecitato la pesante pena di otto anni di reclusione. Una richiesta a cui si erano associate le parti civili e che nel corso di una dettagliata requisitoria aveva invece osteggiato in aula l avvocato Paolo Pellicini coadiuvato dal professore Giovanni Sala E il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Dario Bertezzolo a latere i colleghi Magri e Gorra a metà pomeriggio ha pronunciato una sentenza di
assoluzione piena nei confronti dell imputato ritenendo che le contestazioni di cui era chiamato a rispondere alla sbarra non sussistono con riferimento a presunti palpeggiamenti e carezze e non costituiscono reato nel caso dei presunti strusciamenti
Una vicenda scottante quella finita sul tavolo della magistratura a partire dal 2007 quando una delle vittime dei presunti abusi a luci rosse sul luogo di lavoro avrebbe trovato il coraggio di frantumare il muro di silenzio e denunciare colui che di fatto era il proprio superiore prima all ufficio della consi gliera di Parità della Provincia e successivamente in procura Ieri nel corso della requisitoria il pm ha sollecitato la condanna dell ex primario qualificando le presunte vittime come attendibili senza alcun intento di vendetta nei riguardi dell imputato nonché inoltre in difetto di contrasti sul luogo di lavoro Di tutt altro avviso al contrario l avvocato Pellicini che ha più volte posto l accenno sul fatto che i presunti abusi non sono mai stati visti né sentiti da testimoni e che quindi si sarebbe trattato di accuse indefinite che avrebbero comportato un assoluta impossibilità di condanna del mio assistito Non solo perché il dottor Semprebon all epoca era in odore di promozione e dunque non si sarebbe mai rovinato tenendo comportamenti che non fossero irreprensibili A parere della difesa ogni volta che si sono cercate conferme alle accuse delle parti offese ci si è invece trovati di fronte ad altrettante smentite Quelle contro l ex primario secondo la difesa altro non costituirebbero se non un mare di accuse non veritiere E i giudici alla fine sisono dichiarati dello stesso avviso facendo cadere tutte le imputazioni mosse al medico
La Ted
    http://www.larena.it/stories/Cronaca/265138__violenza_sessuale_lex_primario_assolto_dopo_tre_anni_di_incubi/

Violenza sessuale, l'ex primario assolto dopo tre anni di incubi
SENTENZA. Era stato accusato da due dottoresse e un'infermiera
Il professionista presente in aula non ha detto nulla Il pm aveva chiesto 8 anni. Smontate tutte le accuse
28/06/2011
Ha vissuto gli ultimi tre anni della sua vita con la spada di Damocle sulla testa di una pesante condanna per violenza sessuale. Ieri Bortolo Semprebon si è liberato da questo incubo con l'assoluzione, a seconda dei capi d'imputazione, perchè il fatto non sussiste o perchè il fatto non costituisce reato. L'ex primario del pronto soccorso di Bussolengo era stato accusato da due dottoresse e un'infermiera di approcci sessuali (tra i quali strusciamenti) non desiderati. Ieri il tribunale, presieduto da Dario Bertezzolo (giudici a latere Livia Magri e Luciano Gorra) ha spazzato via queste accuse che si riferiscono al periodo che va dal 1998 al 3 aprile 2002 e ha assolto il medico, presente in aula, seduto tra i suoi legali, gli avvocati Paolo Pellicini e Giovanni Sala.
Al termine della sua requisitoria, il pm Maria Beatrice Zanotti ha chiesto 8 anni di reclusione. La rappresentante dell'accusa ha ripercorso gli episodi di cui era accusato Semprebon che ha lasciato l'incarico nel 2008. Ha ricordato la deposizione di uno dei medici, vittima delle «attenzioni» del dottor Semprebon. «Sono rimasta senza parole, non potevo fare altro perché stavo seguendo il paziente», ha raccontato la quarantacinquenne in aula. «Non reagisce perché non ha il tempo di capacitarsi di ciò che sta accadendo», è stato il commento del pm. La pm ha fatto spesso riferimento «ai toccamenti molto repentini di Semprebon». Per Zanotti «la vittima ci descrive una serie di fatti che i testimoni non hanno colto». Il motivo? «Si svolgevano in situazioni d'emergenza e tutti erano concentrati sul paziente».E ancora: «La vittima ci ha riferito le cose con un atteggiamento privo di un intento vendicativo». Il pm alla fine ha parlato di «una grave invasione della sfera della libertà sessuale» e ha chiesto la condanna a 8 anni.
Le arringhe della difesa hanno subito imboccato la via dell'infondatezza delle dichiarazioni delle vittime. «Non hanno detto una parola di vero», ha sostenuto l'avocato Pellicini. E ancora: «Le loro dichiarazioni, rese in aula, non hanno trovato una conferma che una. Una delle vittime si dimentica addirittura di aver raccontato di baci sul collo e carezze da parte di Semprebon». E allora perchè accusare l'ex primario? «La problematica atteneva al rapporto di lavoro. Questo è il nocciolo della la vicenda».
E non ha fondamento nemmeno l'episodio principe, sostenuto nella denuncia e avvenuto al pronto soccorso il 16 luglio 2001. «Con i documenti alla mano», ha tuonato il legale, «quel sabato Bortolo Semprebon non era al pronto soccorso e non poteva, quindi, aver fatto alcunchè nei confronti della collega». La vittima raccontò poi che quel giorno l'ex primario non parlò, pur essendo il suo insegnante. «Qual'è quel docente che non dice nulla alla propria allieva?» si è chiesto il legale. E la conclusione del legale è perentoria: «Questa donna ha raccontato balle. Il suo dire è impressionante, non c'è una parola di vero». G.CH.

NB: la sentenza a dir la verità è stupefacente: sembra che i giudici abbiano cercato dei testimoni che confermasero le accuse  :w00t: ma come? non basta l'accusa della donna anche non confermata da nulla?
« Ultima modifica: Giugno 29, 2011, 08:39:52 am da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #378 il: Giugno 29, 2011, 12:51:10 pm »
VITA DURA PER LE FEMMINISTE: NEPPURE GHEDDAFI STUPRA PIÙ  :crybaby:

http://lepersoneeladignita.corriere.it/2011/06/25/stupri-di-massa-in-libia-verita-o-propaganda/

Citazione
Stupri di massa in Libia, verità o propaganda?
di Monica Ricci Sargentini
Giustizia |

La prima a denunciare di essere stata violentata dai soldati del Raìs era stata Iman al Obeidi il 26 marzo scorso a Tripoli.  Poi, nelle ultime settimane, sia il procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Moreno Ocampo, che la segretaria di Stato americana Hillary Clinton avevano accusato Gheddafi e le sue milizie di usare sistematicamente la violenza sessuale come uno strumento di guerra. Dichiarazioni che hanno fatto il giro del mondo ma che ora vengono messe in dubbio dalle organizzazioni umanitarie che non sono riuscite a verificare la veridicità delle denunce.

    Lo racconta al Corriere Donatella Rovera, una ricercatrice di Amnesty International che ha passato tre mesi tra Bengasi, Misurata e altre zone nell’est del Paese: “Che le forze del colonnello abbiano compiuto numerose e gravi violazioni è un dato di fatto ma sulle violenze sessuali non abbiamo trovato prove anche se le abbiamo a lungo cercate. Con questo non voglio dire che non siano accadute, la nostra inchiesta continua e, come è accaduto per la Bosnia o per il Ruanda, ci vorrà tempo. Per ora, però, non è emerso nulla e non conosciamo nessuno che abbia trovato qualcosa”.

L’organizzazione per la difesa dei diritti umani ha tentato di verificare gli abusi risalendo alle fonti di prima mano: “Questo è il nostro metodo di lavoro – dice al Corriere Diana Eltahawy, un’altra ricercatrice di  Amnesty che ha affiancato Rovera nell’inchiesta in Libia -, siamo andate al confine con la Tunisia nei campi profughi dove molte donne dicono di essere arrivate per paura degli abusi sessuali ma quando poi chiedevamo se erano state stuprate o se erano state testimoni di una violenza del genere tutte rispondevano di no. Forse la gente ha paura a farsi avanti o forse questa terribile pratica non è avvenuta su larga scala“. È scettico anche Cherif Bassiouni, presidente della commissione Onu che indaga le violazioni dei diritti umani in Libia: “Per ora — ha spiegato al  New York Times — siamo riusciti a parlare con una sola vittima”.
Ma dov’è finito il dossier che la psicologa libica Siham Sergewa aveva promesso di mandare alla Corte dell’Aja? Alla fine di maggio la dottoressa aveva raccontato alla stampa di aver documentato personalmente con fotografie e testimonianze almeno 140 i casi di stupro sui 295 denunciati nei suoi questionari dalle donne che affollano i campi profughi al confine con la Tunisia e l’Egitto. Ora però di quelle prove sembra essersi persa traccia. “A noi — racconta Rovera — Sergewa ha detto di non essere più in contatto con nessuna delle vittime, né ci ha fatto vedere il materiale che aveva raccolto”.
E le pastiglie di Viagra che, secondo quanto raccontato al procuratore capo dell’Aja Ocampo, sarebbero state distribuite all’esercito di Gheddafi per spingerlo a violentare le donne? Anche qui la ricercatrice di Amnesty scuote la testa: “I ribelli di Bengasi hanno mostrato ai giornalisti alcune scatole del medicinale trovate sui carri armati andati a fuoco, peccato che sulle confezioni non ci fossero bruciature”. Stessa storia per i video delle violenze girati dai soldati per vantarsi dell’impresa: “Noi ne abbiamo visto solo uno – spiega Eltahawy – ma gli stupratori non avevano l’uniforme e non si capiva quando e dove era stato filmato”.

    La verità è che quando c’è una guerra in corso le accuse vanno verificate con tempo e pazienza. “E’ sempre così – dice Diana Eltahawy – alcuni crimini sono avvenuti, altri no. Abbiamo molte prove di atti contro l’umanità compiuti da Gheddafi e anche di violazioni da parte dei ribelli. Ma gli strupri non rientrano tra questi”.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #379 il: Giugno 30, 2011, 19:24:43 pm »
Chiede i danni? mi pare il minimo. È perchè è un signore, si limita a chiedere i danni.




Citazione
http://www.agi.it/genova/notizie/201106300711-cro-rt10003-in_carcere_per_stupro_e_scagionato_due_volte_chiedero_danni


IN CARCERE PER STUPRO E SCAGIONATO DUE VOLTE, "CHIEDERO' DANNI"


07:11 30 GIU 2011

(AGI) - Genova 30 giu. - Denunciato dalla ex compagna per stupro, ingiurie, lesioni, violenza privata e stalking, un sudamericano di 44 anni era stato assolto in primo grado, con rito abbreviato, dal gup Ferdinando Baldini da quasi tutte le accuse. Il giudice lo aveva condannato a quattro mesi con la condizionale per maltrattamenti, ma i colleghi della Corte d'appello di Genova lo hanno assolto da ogni accusa. Ora il suo legale difensore, Maria Montemagno, annuncia i danni per ingiusta carcerazione: l'uomo aveva trascorso in carcere 8 mesi in attesa del processo. Non solo: la donna di 24 anni che lo aveva denunciato, secondo quanto anticipa il legale, sara' denunciata per calunnia. (AGI)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #380 il: Luglio 01, 2011, 16:01:36 pm »
non so se è giusto metterlo qua ma si tratta cmq di una probabile falsa accusa di stupro.
Strauss Kahn potrebbe tornare libero:
http://www.lettera43.it/attualita/19979/strauss-kahn-potrebbe-tornare-libero.htm

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #381 il: Luglio 02, 2011, 22:13:51 pm »
non so se è giusto metterlo qua ma si tratta cmq di una probabile falsa accusa di stupro.
Strauss Kahn potrebbe tornare libero:
http://www.lettera43.it/attualita/19979/strauss-kahn-potrebbe-tornare-libero.htm

si, sarebbe il thread giusto
ma essendo già troppo noto, non ho ritenuto opportuno insistere
grazie per la collaborazione  :wub:
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #382 il: Luglio 02, 2011, 22:25:10 pm »
 :wacko:

vabbè, se questo è uno stupro io sono un gatto!


Citazione
Violentò turista argentina
Otto anni al muratore
La vittima, giunta dagli Usa, piange in aula alla sentenza

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/1-luglio-2011/violento-turista-argentina-otto-anni-muratore-190995308907.shtml

ROVIGO — Abbracciata al marito della Pennsylvania, che l’ha accompagnata dagli Stati Uniti a Rovigo per testimoniare in aula, alla lettura della sentenza di condanna del suo violentatore è scoppiata in un pianto incontenibile assieme al suo consorte. La 29enne di Buenos Aires che a fine gennaio 2009 era stata stuprata da un muratore di origine slava mentre era al quinto mese di gravidanza ha ottenuto giustizia ieri pomeriggio alle 17. Il suo aguzzino Dragan Nikolic, che non era in aula e che all’epoca abitava a Taglio di Po, lavorava come muratore. È stato condannato a otto anni e due mesi e a cinquantamila euro di multa. Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni e sei mesi. Federico Donegatti, difensore del condannato, ha preannunciato ricorso in Appello. Poco prima la giovane argentina, assistita da Francesco Zarbo, aveva ripercorso senza incertezze il suo calvario di quella giornata di due anni e mezzo fa.

Arrivata a Porto Viro per alloggiare da un amico polesano che lavora al terminal gasiero e che aveva conosciuto in una vacanza in Spagna, il 27 gennaio del 2009 la donna aveva deciso di farsi un giro a Venezia. «Ci siamo visti alla fermata dell’autobus a Porto Viro alla mattina - ha raccontato la 29enne - e lui, che era alla guida di una Rover, si è proposto di accompagnarmi a Rovigo da dove avrei preso il treno per Venezia». La donna accetta il passaggio da una persona che, fino alla violenza sessuale, per sua stessa ammissione «non ha mai fatto avance». Nikolic invece la porta a Rosolina, dove bevono un caffè, e poi le propone di andare ad Asiago invece che a Venezia. Lei accetta, sempre volentieri. «Abbiamo pranzato assieme, parlando sempre, e mi ha anche prestato il suo cellulare perché volevo chiamare mia mamma in Argentina. Avevo solo la scheda telefonica, e pertanto Nikolic si era offerto di comprarmi un telefonino». Dopo qualche ora ad Asiago, la donna chiede di tornare a casa. Sulla Rovigo-Adria, il serbo si ferma in una pizzeria. «Io non volevo, ma lui si è fermato lo stesso. Ho anche cercato di scappare mentre era sceso, ma se n’è accorto e mi ha preso per il polso facendomi cadere per terra».

A quel punto la donna viene caricata in auto e portata in una strada bianca all’altezza di Villadose, dove si consuma lo stupro. «Ricordo un cartellone con un gatto», spiega la vittima, che aggiunge: «Mi ha detto che era troppo tardi per rifiutarsi e che se non ci stavo mi avrebbe picchiato e che per un "no" molte persone erano morte. Io gli ho detto che ero incinta, ma non è servito a niente». La sudamericana viene spogliata e portata nel sedile posteriore, dove Nikolic tenta di penetrarla ma senza portare a termine il rapporto. «Poi mi si è seduto sulla pancia e mi ha costretto ad avere un rapporto orale, ma gli ho detto che avevo la nausea e si è fermato». Poi il rientro a Porto Viro in auto, che la 29enne argentina ha raccontato così: «Io pensavo che prima o poi mi avrebbe ucciso e quindi gli ho chiesto di rivederlo la mattina dopo nella speranza che mi lasciasse libera». Un a mossa che ha sortito il suo effetto. Il 28 mattina la donna è andata all’appuntamento col serbo al municipio di Porto Viro, ma accompagnata dai carabinieri della Compagnia di Adria che arrestarono il muratore. La sudamericana si era presentata in caserma alle 6.30 di quel mattino per sporgere denuncia.

Antonio Andreotti
01 luglio 2011

l'ha scorazzata tutto il giorno, l'ha riportata a casa ed è tornato il giorno dopo  :w00t:

fatemi capire  :hmm:

siamo seri, a tutto questo si adatta una sola descrizione: lei è una troietta di basso livello e il cellulare non gliel'ha comprato, o gliel'ha comprato troppo economico

credo che questi casi siano sufficenti per squalificare tutta la retorica sull'emergenza stupri!
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« Risposta #383 il: Luglio 08, 2011, 14:17:32 pm »
ehhe non c'è dubbio
anche questo stupro è falso
ed è d'accordo anche la vittima  :wub:


Citazione
Lo accusò di stupro, ma non era vero. A processo per calunnia
Imputato un ferrarese di 42 anni, padre della presunta vittima

http://www.estense.com/?p=155022

Lo aveva accusato di aver stuprato sua figlia sulla base di voci e ora si trova a processo per calunnia. Si è tenuta in tribunale a Ferrara davanti al giudice Matellini l’udienza che vede imputato per calunnia un ferrarese di 42 anni residente in un paese del basso ferrarese.

Secondo quanto ricostruito in aula dalla pubblica accusa, rappresentata ieri dal pm Elisa Bovi, l’imputato, nell’agosto del 2008, si era recato dai carabinieri per denunciare l’ex fidanzatino della figlia, allora sedicenne.

Secondo la querela, aveva saputo del fatto in modo indiretto. Troppo indiretto. La notizia era passata di bocca in bocca da diverse persone fino a giungere al suo orecchio. Tutto era partito, secondo il 42enne, da un’amica dell’attuale compagno della figlia. Questi aveva saputo dalla cugina della presunta violenza sessuale. Violenza che si sarebbe tenuta nel gennaio 2008 in casa del giovane, all’ora di pranzo.

Troppi passaggi per rendere veritiero il racconto. E le perplessità, che spinsero il pm della rpocura per i minori di Bologna a chiedere l’archiviazione del caso al termine delle indagini preliminari, aumentarono dopo le deposizioni delle due persone che avrebbero passato la notizia: l’attuale fidanzato della figlia e l’amica di lui, che smentirono decisamente la versione del padre. Non solo. Il considerevole lasso di tempo trascorso tra il presunto stupro e la denuncia (oltre sette mesi) e altre incongruenze fecero il resto.

Il presunto stupro venne quindi archiviato e l’accusatore ora si deve difendere dall’imputazione di calunnia. La prossima udienza è fissata per ottobre.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #384 il: Luglio 10, 2011, 14:57:45 pm »
 :zzz:



Citazione
Stupro: assolto vincitore Grande Fratello 7

http://www.blogtaormina.it/stupro-assolto-vincitore-grande-fratello-7/

Cade l’accusa di violenza sessuale contro Milo Coretti. Era stato accusato di aver palpeggiato una donna in aereo


Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Civitavecchia, Giovanni Giorgianni, ha prosciolto dall’accusa di violenza sessuale Milo Coretti, il 33enne vincitore della settima edizione del “Grande Fratello”. Il giovane era stato accusato da una ragazza, Angela Immacolata Dinnini, di averla palpeggiata a bordo di un aereo in partenza da Roma per Milano.

Secondo la denuncia, il palpeggiamento sarebbe avvenuto all’aeroporto di Fiumicino prima ancora del decollo: da qui la competenza del tribunale di Civitavecchia. Un’accusa sempre fermamente negata da Coretti, la cui versione dei fatti è stata oggi confermata da sette testimoni, presenti sull’aereo, che hanno affermato di non essersi accorti di nulla.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #385 il: Luglio 10, 2011, 15:08:38 pm »
leggendo certi articoli si dovrebbe balzare dalla sedia ogni tre righe
invece ci siamo assuefatti  :mad:


Citazione
Camionista assolto
dall'accusa di stupro

A un anno da una vicenda che fece scalpore – una prostituta che accusò il 2 agosto 2010 un connazionale d’averla sequestrata e violentata per ore – il colpo di scena: piena assoluzione

A quasi un anno da una vicenda che fece scalpore – una prostituta di 24anni che accusò il 2 agosto 2010 un connazionale d’averla sequestrata e violentata per tre ore – il colpo di scena in tribunale a Reggio.

Il gup Angela Baraldi si è trovato di fronte due versioni contrastanti ma verosimili su quanto avvenne quella notte in un’auto , oltretutto senza riscontri medici e, nel dubbio, ha assolto il camionista rumeno 29enne Ionut Catalin Hanganu residente a Viadana. Il pm Isabella Chiesi aveva chiesto una condanna a 3 anni di reclusione, mentre la difesa ha sostenuto che, nel dubbio, il 29enne andava assolto. E la teoria difensiva ha fatto breccia nel convincimento del giudice.

Per quella grave accusa l’autotrasportatore è rimasto in carcere per tre settimane e agli arresti domiciliari per cinque mesi, non potendo lavorare.

Uscendo dall’aula il camionista, «scortato» dal difensore e dalla moglie con gli occhi gonfi di lacrime, non si è certo sottratto ai taccuini, anzi ha voluto rimarcare diversi aspetti di questa delicata storia giudiziaria.

«Ho sempre avuto fiducia nella giustizia italiana – spiega il camionista rumeno – e, grazie anche al mio avvocato Noris Bucchi, sono stato assolto. Sono innocente e l’ho sempre detto. Questa vicenda ha causato un grosso danno per la mia reputazione. Sono venuto in Italia regolarmente, non ho mai commesso reati e ho sempre lavorato – prosegue il rumeno – mentre in questi mesi ero costretto a stare a casa perchè il lavoro da autotrasportatore non era compatibile con gli arresti domiciliari. Ma non ho perso il posto, lunedì ho già avvisato il mio datore di lavoro che ricomincio».

Poi Hanganu, parlando con i giornalisti, ha indicato la moglie. «All’inizio era molto risentita, poi ha creduto nella mia innocenza e mi è stata molto vicina. La devo ringraziare». Una moglie che deve, comunque, aver sofferto non poco per accettare la versione del marito («Con quella prostituta c’era stato un rapporto consenziente») e comunque guardare avanti, per non compromettere il matrimonio e il destino dei loro due


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #386 il: Luglio 10, 2011, 15:14:47 pm »
è in carcere dal 16 Marzo 2010? spero che sia un errore di battitura...  :ohmy:
ma se anche fosse in carcere solo  :hmm: dal 16 marzo 2011, è possibile che non sia stato ancora sentito?  :ohmy:


Citazione
Grave il “Guru di San Lorenzo”: in carcere per stupro è in sciopero della fame
Danilo Speranza, fondatore della comunità Maya, è grave a causa dello sciopero della fame che sta attuando in carcere dove è detenuto con l'accusa di stupro e truffa

http://www.romatoday.it/municipio/3-sanlorenzo/san-lorenzo/danilo-speranza-grave-sciopero-fame.html

di Redazione - 09/07/2011

Sono critiche le condizioni di salute di Danilo Speranza, il fondatore della comunità "New age Re Maya", balzato sotto i riflettori della cronaca a marzo 2011 per l'accusa di aver abusato sessualmente di bimbe di 10-12 anni e delle loro madri, ottenendo denaro con l'inganno. Il 62 enne, "Guru di San Lorenzo" fu arrestato il 16 marzo 2010 con delle accuse gravissime: truffa aggravata e stupro e, da allora, è in carcere di Rebibbia Nuovo Complesso.


Ora è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute sarebbero gravi, a renderlo noto è Angiolo Marroni, il garante dei detenuti del Lazio. "Da oltre 40 giorni Speranza ha iniziato lo sciopero della fame, cui si è aggiunto, negli ultimi dieci giorni, quello della sete, per protestare contro quello che ritiene essere un errore giudiziario nei sui confronti - ha detto Marroni - il detenuto chiede di essere ascoltato al più presto dall'autorità giudiziaria competente, il Tribunale di Tivoli". "A Rebibbia - prosegue il Garante - l'uomo è ospitato nel reparto precauzionale (G 9): le sue condizioni di salute sono critiche, caratterizzate da un forte deperimento organico. Il detenuto rifiuta i colloqui ed ogni tipo di terapia. Mi è stato riferito che già nelle prossime ore il medico del reparto chiederà il ricovero d'urgenza in una struttura esterna al carcere per evitare ulteriori complicazioni". "Al di là della gravità dei reati di cui è accusato - conclude Marroni - quest'uomo ha il diritto inalienabile di vedere la sua condizione carceraria e giudiziaria valutata dai magistrati senza ulteriori ritardi. A prescindere da ciò che decideranno nelle prossime ore i medici, è bene che le autorità inquirenti facciano presto, per evitare che una triste vicenda possa trasformarsi in tragedia". (Fonte Ansa)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #387 il: Luglio 10, 2011, 22:09:14 pm »
leggendo certi articoli si dovrebbe balzare dalla sedia ogni tre righe
invece ci siamo assuefatti  :mad:

_________________________________________________ ________________________

Camionista assolto
dall'accusa di stupro

A un anno da una vicenda che fece scalpore – una prostituta che accusò il 2 agosto 2010 un connazionale d’averla sequestrata e violentata per ore – il colpo di scena: piena assoluzione

A quasi un anno da una vicenda che fece scalpore – una prostituta di 24anni che accusò il 2 agosto 2010 un connazionale d’averla sequestrata e violentata per tre ore – il colpo di scena in tribunale a Reggio.

Il gup Angela Baraldi si è trovato di fronte due versioni contrastanti ma verosimili su quanto avvenne quella notte in un’auto , oltretutto senza riscontri medici e, nel dubbio, ha assolto il camionista rumeno 29enne Ionut Catalin Hanganu residente a Viadana. Il pm Isabella Chiesi aveva chiesto una condanna a 3 anni di reclusione, mentre la difesa ha sostenuto che, nel dubbio, il 29enne andava assolto. E la teoria difensiva ha fatto breccia nel convincimento del giudice.

Per quella grave accusa l’autotrasportatore è rimasto in carcere per tre settimane e agli arresti domiciliari per cinque mesi, non potendo lavorare.

Uscendo dall’aula il camionista, «scortato» dal difensore e dalla moglie con gli occhi gonfi di lacrime, non si è certo sottratto ai taccuini, anzi ha voluto rimarcare diversi aspetti di questa delicata storia giudiziaria.

«Ho sempre avuto fiducia nella giustizia italiana – spiega il camionista rumeno – e, grazie anche al mio avvocato Noris Bucchi, sono stato assolto. Sono innocente e l’ho sempre detto. Questa vicenda ha causato un grosso danno per la mia reputazione. Sono venuto in Italia regolarmente, non ho mai commesso reati e ho sempre lavorato – prosegue il rumeno – mentre in questi mesi ero costretto a stare a casa perchè il lavoro da autotrasportatore non era compatibile con gli arresti domiciliari. Ma non ho perso il posto, lunedì ho già avvisato il mio datore di lavoro che ricomincio».

Poi Hanganu, parlando con i giornalisti, ha indicato la moglie. «All’inizio era molto risentita, poi ha creduto nella mia innocenza e mi è stata molto vicina. La devo ringraziare». Una moglie che deve, comunque, aver sofferto non poco per accettare la versione del marito («Con quella prostituta c’era stato un rapporto consenziente») e comunque guardare avanti, per non compromettere il matrimonio e il destino dei loro due

Questo mi era sfuggito,thanks.
Fonte: http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/07/09/news/accusato-di-stupro-camionista-assolto-con-formula-piena-1.721914

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #388 il: Luglio 11, 2011, 18:01:41 pm »
OGGI LE COMICHE!!!

da scompisciarsi dalle risate, se non andasse anche questo nel calderone delle terribili violenze patite dal "gentil" sesso



http://www.libero-news.it/news/780909/Roma--picchiata-dal-marito-violento-denuncia-pusher-per-stupro-e-poi-lo-scagiona.html

Roma, 10 lug. - (Adnkronos) - Una storia dai retroscena inquietanti, una giovane ragazza picchiata selvaggiamente dal marito e costretta da anni a subire costanti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando, per coprire l'ennesimo selvaggio pestaggio, complice con il compagno, spediscono il loro spacciatore di fiducia in carcere con la pesante accusa di violenza sessuale. Questa storia e' stata smascherata, dopo giorni di intense attivita' tecniche, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Cassia che hanno cosi' permesso di portare alla luce una situazione di grave disagio vissuta da diverso tempo da una ragazza e di spedire in carcere il compagno, un romano di 23 anni, autore delle violenze.

La ragazza a fine giugno, al termine dell'ennesima discussione per futili motivi, subisce, per l'ennesima volta, brutalmente l'ira del compagno che la malmena. Il marito, esercitando una forte pressione psicologica nei confronti della moglie, la convince a denunciare falsamente di essere stata picchiata e violentata da un 28enne, di origine partenopea, conosciuto dalla coppia, verso il quale il marito aveva nel tempo contratto debiti per l'acquisto di sostanza stupefacente.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #389 il: Luglio 12, 2011, 19:39:04 pm »
 :D
FabrizioPiludu fa storia
anche la procura di Treviso trova inquietante la faccenda
 :D


Citazione
La Procura generale a Treviso:
"Quella sentenza è inquietante"

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/07/11/news/la-procura-generale-a-treviso-quella-sentenza-e-inquietante-4596937

Il marocchino El Hasnaoui, 29 anni, è stato assolto dall'accusa di stupro. In primo grado aveva preso otto anni. E' stato invece condannato per l'accusa di furto ai danni di una prostituta

  Una sentenza "inquietante". Con queste parole il procuratore generale ha definito la condanna in primo grado per stupro a otto anni di reclusione per Salà El Hasnaoui. "un processo in cui la prova era mancante - ha aggiunto il magistrato - ed è inquietante che si sia ritenuta vera la denuncia". Parole durissime nei confornti del collegio giudicante trevigiano.

Una condanna che era giunta inaspettata secondo l’avvocato Alessandra Nava, difensore dell’uomo che si è sempre dichiarato innocente ammettendo però di aver commesso il furto ma negando fermamente di aver abusato della donna, una trentaseienne immigrata moldava. I fatti contestati risalgono alla notte del 28 novembre 2009.

E ieri la Corte d'Appello di Venezia l'ha assolto dall'accusa di stupro, ma l'ha condannato a un anno e tre mesi per furto.
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