Autore Topic: Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica  (Letto 534 volte)

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Offline Angelo G

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Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica
« il: Novembre 06, 2023, 01:04:11 am »
Stavo leggendo Enest B. Bax avvocato e filosofo padre della questione maschile.
Ho difficoltà a comprendere un punto importante. Mi domandavo se qualcuno è in grado di spiegare ciò che dice, in particolare cosa significa che la donna, a differenza dell'uomo, ancora rappresenti un principio sessuale:

"But the other and most potent factor is, I fancy, a survival of the ancient worship of the principle
of generation. The exponents of Cuniform tell us that a well known symbol of the alone,
corresponding to the Greek Θ, is to be taken to signify the word “woman.” Now, I think there is
a certain moral attached to this piece of Cuniform lore. Woman is, and has been emphatically the
sex. The veneration of the generative principles in their grosser form is of course impossible to
civilised man. And while male man has ceased to represent a sex, in developing into the human
personality complete up to date; woman still represents a sexual principle; her personality centres
in sex, in fact she still remains for the most part, an amplified, beautified, embellished sexual
organ. Otherwise expressed, sex enters into the substance of woman, while in man it is only an
accident.1
 Man has a sexual side which he recognises as something more or less distinct from
himself – “He” is not the male principle of humanity in the same way that “she” is the female
principle. With man sex enters into and affects the personality it is true, but is clearly
distinguished from the personality as such; with woman, sex is identified with, and
indistinguishable from the personality as a whole. This is easily seen in the incapacity of the
average woman to abandon herself to interest in any impersonal question. Discourse in any
drawing room with the “ladies” there assembled and you have an irresistible but uneasy sense
that, however well-feigned may be the interest in the subject of conversation, the real interest of
the woman centres round the fact that she is female and you are male, and in the various
conventional barriers with which this fact is surrounded. The way otherwise shrewd men let
themselves be deceived by the very thinnest assumption of interest in their pursuits on the part of
their wives is to the last degree amusing. A friend seriously speaks of his wife’s opinion, say on
some literary point; on being introduced to the wife she tells you she thinks Shakespeare must
have been a very clever man! The real interest of the good woman is, of course, entirely
absorbed in the personal matters springing directly from the sexual relation of married life. In
modern gyneolotry I think then we may see the survival of the cultes genatrices of antiquity
exhibiting itself, not in the coarse form of the worship of the actual organ, but in the refined one
of deference for the representatives of the principle of sex2
par excellence".

Online Marco21

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Re:Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica
« Risposta #1 il: Novembre 07, 2023, 00:16:33 am »
Ho letto il testo, ma anche io non saprei dirti con certezza cosa intende. La mia opinione, è che molte donne sono ipersessualizzate, nel senso che fondano la propria personalità e la propria autostima sul sentirsi desiderate sessualmente. L'ipersessualizzazione femminile, è la causa quindi dell'eccessiva appariscenza istrionica femminile. Il culto della bellezza femminile fortemente appariscente, nasce anche dal desiderio, spesso negato e nascosto da parte delle donne, di essere desiderate. Perchè se non sentono questo desiderio in chi le circonda, finiscono in depressione. Poi magari possono anche avere uno scarso (o nessun) interesse per il sesso, ma il sentirsi desiderate sessualmente da tutti, per loro è molto importante.
L'uomo invece non ha questo impellente desiderio di sentirsi apprezzato e desiderato da quel punto di vista. Per questo è sempre stato meno appariscente della donna e non va in giro mezzo nudo. L'autostima dell'uomo si basa generalmente più su altri aspetti, come la realizzazione personale, i soldi e la carriera. Ovviamente non vale per tutti gli uomini, ma mediamente direi che è così. Il sesso per lui è solo un bisogno fisico, ma non è correlato in modo così stretto alla sua autostima e alla sua personalità.

Offline Vicus

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Re:Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica
« Risposta #2 il: Novembre 07, 2023, 00:42:10 am »
Nell'uomo esiste una dimensione extra-sessuale, nella donna no. L'uomo può avere obiettivi di altro tipo (lavoro, arte, invenzione scientifica) mentre per la donna l'unica realizzazione è quella amorosa, malgrado il mito della carriera recentemente conculcato.

Credo che da questa forte sessualizzazione della mente della donna derivi la sua convinzione di essere al centro dell'universo: qualsiasi attenzione anche accidentale o richiesta dalla situazione (es. lavoro) la vede come corteggiamento.
Si noti inoltre l'espressione appagata delle donne circondate da un gruppo di uomini che dedicano loro attenzioni.
Soprattutto in Italia, questo malsano vampirismo emotivo ha sostituito le normali relazioni tra i sessi
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Marco21

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Re:Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica
« Risposta #3 il: Novembre 07, 2023, 01:21:05 am »
Nell'uomo esiste una dimensione extra-sessuale, nella donna no. L'uomo può avere obiettivi di altro tipo (lavoro, arte, invenzione scientifica) mentre per la donna l'unica realizzazione è quella amorosa, malgrado il mito della carriera recentemente conculcato.

Credo che da questa forte sessualizzazione della mente della donna derivi la sua convinzione di essere al centro dell'universo: qualsiasi attenzione anche accidentale o richiesta dalla situazione (es. lavoro) la vede come corteggiamento.
Si noti inoltre l'espressione appagata delle donne circondate da un gruppo di uomini che dedicano loro attenzioni.
Soprattutto in Italia, questo malsano vampirismo emotivo ha sostituito le normali relazioni tra i sessi

Condivido perfettamente tutto...

Offline Angelo G

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Re:Ernest Belfort Bax (1854 – 1926) questione filosofica
« Risposta #4 il: Novembre 29, 2023, 01:46:30 am »
Credo abbia voluto dire che tanta bonaria tolleranza per i privilegi femminili vada ricondotta a due fattori. Uno è la considerazione per la debolezza, lodevole di per se ma il diritto per la debolezza è stato trasformato in privilegio o dominanza sulla forza, il che è ben altra cosa. Ma il fattore più potente è ciò che sopravvive di un antica adorazione del principio di generazione. Ritiene vi sia un certo attaccamento morale alla donna. Comprende vi sai una venerazione dei principi generativi. Con l’espressione la donna è il sesso…  mentre l’uomo ha cessato di rappresentare un sesso, si riferisce al principio sessuale per cui il sesso è all’origine della vita, ma mentre la donna viene considerata tale, il sesso dell’uomo ha perso il significato procreativo. Inoltre la personalità della donna viene centrata nel sesso, ovvero tutti i suoi aspetti e comportamenti vengono associati alla funzione procreativa.
Nella moderna ginecolatria Bax pensa si possa vedere la sopravvivenza di culti generatori dell’antichità che si manifestano, non nell’adorazione dell’organo sessuale in sesso stretto, ma in quello raffinato della deferenze per le rappresentanti del principio sessuale.


Offline Vicus

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