Errato anche questo. Chi aveva il "sensu fidei" e lo usava per correggere eventualmente i suoi sacerdoti spesso ignoranti e impreparati anche sugli insegnamenti fondamentali della Chiesa, per non dire della Bibbia, rischiava grosso: arresti, scomuniche, condanne, torture, esecuzioni. La "Santa" Inquisizione e quella vescovile faceva sì che non vi fosse alcuna contestazione. Nemmeno ortodossa. Figuriamoci eterodossa. Solo domenicani e francescani potevano disputare su questioni di fede, ma solo laddove il Papa non si era già espresso. Il popolino, considerato l' andazzo si occupò e preccupo' di sopravvivere e basta. Solo con la disponibilità di Bibbie grazie all' invenzione della stampa si diffuse tra ampi strati della popolazione la voglia di verificare l' attendibilità delle dottrine della Chiesa e la loro rispondenza con le Sacre Scritture. Una volta riscontrata che questa rispondenza non esisteva un gran numero di individui, di regni, di principati, di ducati, di contee, di marchesati lasciarono la Chiesa Cattolica. Il risultato di questo "riscontro" lo abbiamo sotto gli occhi ancora oggi, con un buon numero di nazioni acattoliche.