Autore Topic: L’effetto Green pass non c’è stato: crolla il numero delle prime dosi  (Letto 494 volte)

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Offline Vicus

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L’effetto Green pass non c’è stato: crolla il numero delle prime dosi

L’effetto Green pass auspicato dal governo non c’è stato: nonostante l’obbligo mascherato di vaccinazione, necessaria per ottenere il certificato virtuale e poter così lavorare, il tanto sperato boom di somministrazioni non si è verificato, anzi: i dati della Fondazione Gimbe sottolineano come il numero di chi ha ricevuto per la prima volta la dose del farmaco anti-Covid è crollato nelle ultime due settimane prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%).

L'effetto Green pass non c'è stato: crolla il numero delle prime dosi
Nel documento della fondazione che si occupa di monitorare l’andamento della campagna vaccinale si legge come, al 3 novembre, il 78,7% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+130.795 rispetto alla settimana precedente) e il 75,7% ha completato il ciclo vaccinale (+357.441). Dei 144.258 nuovi vaccinati nella settimana 25-31 ottobre, il 76,2% è composto da persone in età lavorativa. Restano senza copertura oltre 2,7 milioni di over 50 e oltre 1,3 milioni nella fascia 12-19.

Il dato generale che emerge dall’analisi è che gli incrementi sono sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,6% nella fascia anagrafica 12-19, dello 0,4% nelle fasce anagrafiche 20-29 e 30-39, dello 0,3% nella fascia 40-49, dello 0,2% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,1%. Il cosiddetto “effetto Green pass”, insomma, non c’è stato: chi non voleva vaccinarsi nei mesi scorsi non ha cambiato idea soltanto perché costretto dal nuovo obbligo di certificazione.

Il tutto mentre le case farmaceutiche hanno iniziato ad ammettere l’efficacia ridotta dei propri prodotti: non è dato sapere con certezza quanto duri la protezione fornita dal vaccino, ma il fatto che la Regione Lazio stia invitando i residenti a prenotarsi per la terza dose già dopo 6 mesi dalla seconda la dice lunga. Nel frattempo, il governo rifiuta di modificare la durata del Green pass, valido ancora per un anno: l’ennesima follia di una politica che si muove senza seguire evidenze scientifiche, a tastoni, calpestando i diritti dei cittadini in nome di presunti benefici che rimangono soltanto su carta.

https://www.ilparagone.it/attualita/leffetto-green-pass-non-ce-stato-crolla-il-numero-delle-prime-dosi/?telegram
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:L’effetto Green pass non c’è stato: crolla il numero delle prime dosi
« Risposta #1 il: Novembre 07, 2021, 10:14:02 am »
Pensano siano tutti ricattabili come i loro accoliti, ma non è così.
C'è gente, e non poca, che è disposta anche a perdere il lavoro pur di non cedere a questi criminali.

Online KasparHauser

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Re:L’effetto Green pass non c’è stato: crolla il numero delle prime dosi
« Risposta #2 il: Novembre 07, 2021, 10:52:44 am »
Con certezza si sa quanto dura la protezione verso gli altri dei vaccini: 3 mesi

Offline Vicus

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Re:L’effetto Green pass non c’è stato: crolla il numero delle prime dosi
« Risposta #3 il: Novembre 07, 2021, 12:26:27 pm »
Pensano siano tutti ricattabili come i loro accoliti, ma non è così.
C'è gente, e non poca, che è disposta anche a perdere il lavoro pur di non cedere a questi criminali.
Meno male, vuol dire che c'è ancora vita in questo Paese :)
Con certezza si sa quanto dura la protezione verso gli altri dei vaccini: 3 mesi
Australia zero covid e ospedali al collasso
 Maurizio Blondet  6 Novembre 2021
MISTERI AUSTRALIANI: ZERO COVID E OSPEDALI AL COLLASSO

In Australia si è delineata una (ennesima) situazione inquietante, con i sistemi ospedalieri letteralmente al collasso anche in assenza di cosiddetti “casi covid”. Particolarmente significativi sono i casi degli stati di Western Australia e South Australia. Entrambi hanno un’incidenza di covid virtualmente nulla: qualche decina di casi e ZERO decessi IN TUTTO IL 2021 (googlare per credere!). Eppure entrambi, da tempo, hanno gli ospedali totalmente sopraffatti e non sono più in grado di fornire ai cittadini un’assistenza sanitaria adeguata. Si tenga presente che in tutta l’Australia, da diversi mesi, è in atto la più aggressiva e coercitiva campagna baccinale nella storia del mondo occidentale.

Nel primo video parla Mark McGowan, governatore di Western Australia, che illustra la situazione drammatica negli ospedali del suo stato. Il premier descrive un flusso quotidiano di ricoveri “mai visto prima” ma osserva come nessuno, a quanto pare, sappia spiegarsi il perché…

“I nostri ospedali sono sotto enorme pressione, come anche quelli di Tasmania, Queensland, South Australia, NSW e Victoria. ENORME pressione. La crescita nella necessità di prestazioni ospedaliere negli ultimi mesi è un qualcosa che nessuno hai mai visto prima. Perché? Molto difficile saperlo. Potrebbe trattarsi di una reazione ritardata al covid. [nota: hahahahahahaha] Ma ci sono enormi quantità di persone che vengono ricoverate ogni giorno, e stiamo facendo il possibile per gestire la situazione.”

Hmm… chissà perché eh, mate? Una possibile risposta ce la dà questa manifestante, un’infermiera caposala di Adelaide, Australia del Sud, che dopo 32 anni di servizio sta per perdere il lavoro a causa dell’obbligo baccinale imposto dal governo. Ecco un sunto delle sue dichiarazioni.

“Voi giornalisti dite che gli ospedali sono pieni di non baccinati. E’ una bugia. Gli ospedali sono davvero pieni, ma di BACCINATI. Le sentite le ambulanze che passano di continuo? Questa è una città piccola, non è normale sentire sirene di continuo. E’ covid? No, sono i danneggiati dai baccini!”

“Nel mio ospedale 30 su 38 pazienti in terapia intensiva sono vaccinati. Questo è un dato di fatto. Dovete cominciare a dire la verità. Qui si parla di ventenni, ragazzi giovani che muoiono improvvisamente, e i giornali non dicono una parola. La miocardite è una condizione rarissima. Non se ne parlava mai. Adesso sembra che ne soffra un ventenne su tre…”

“Dicono che (a causa dell’obbligo baccinale) salteranno un centinaio di sanitari. Ma in realtà siamo almeno tremila solo in South Australia in procinto di essere licenziati. Il sistema ospedaliero sarà decimato? Molto peggio che decimato. In realtà il sistema è già rotto. La gente che sta male già ora deve aspettare 90 minuti prima che arrivi un’ambulanza. Presto sarà un disastro. E’ finita.”

Dall’Oceania (di Orwell) è tutto. A voi la linea.

https://www.maurizioblondet.it/australia-zero-covid-e-ospedali-al-collasso/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.