Autore Topic: Dopo Bologna il gender sbarca a Roma con fondi pubblici. Qualcuno ne ha parlato?  (Letto 678 volte)

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Offline Vicus

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Mentre Stasi e compagni filo-Radicali sono occupati ad aprire tavoli con gli LGBT, l'ignorato (da loro) sen. Pillon pubblica quanto segue:

Ovviamente il gender non esiste.
Dopo le performances delle drag queen nel liceo bolognese, poteva Roma essere da meno? Ecco un evento per le scuole dell'infanzia (3-6 anni), elementari (6-10) e medie (11-14) per bambin* e bambin* che saranno simpaticamente indottrinat* dalle simpaticissim* Drag Queen Cristina Prenestina e Paola Penelope sul fatto che genere e sesso non esistono, sono una mera costruzione sociale, e che ognuno può decidere se essere maschi* o femmin* o quel che gli par*.
Il tutto col patrocini* del comun* di Rom* della sindachess* Ragg*.
Cosa ne penso?
Mi pare una c**a vergognos* sulla pelle dei bambin*, oltretutto in un periodo tanto delicato in cui stiamo affrontando una pericolosa emergenza sanitaria.
I travestiti sono padronissimi di esibirsi nei locali e nei night club, ma non mi pare abbiano sufficienti titoli per indottrinare bambini e ragazzi minorenni. Sbaglio?
Non so per quanto tempo potremo ancora protestare contro iniziative come questa, visto che col pdl Zan in corso di approvazione alla Camera, qualsiasi opinione contraria sarà considerata omofoba e punita col carcere [qualcuno della galassia Stasi lo sa? Ha detto qualcosa al riguardo oltre a insultarci su Facebook?].
E poi i fascisti saremmo noi.
Che schifo.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.