Autore Topic: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"  (Letto 22881 volte)

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Offline Ethans

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #45 il: Giugno 02, 2010, 14:39:08 pm »
Ah, sia chiaro, questo è proprio il contrario di ciò che faccio io, dato che le mie risposte sono tutte perentorie.

Era proprio quello che volevo dirti, ma per amor di tranquillità forumistica e per il fatto che sono completamente conscio dell'inutilità di attacchi alla persona, ho preferito soprassedere... per il resto il tuo parere sulla QM è sempre interessante... meno "afo" e più dialogo da parte tua sarebbe ancor meglio, però.

Ma non si può sempre avere la luna.

 ;)

Offline Red-

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #46 il: Giugno 02, 2010, 22:09:08 pm »
...
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline icarus.10

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #47 il: Giugno 03, 2010, 01:34:47 am »


Voglio precisare che io non odio le donne

 


Dobbiamo liberarci da questa visione dell'umanità divisa in due grossi blocchi monolitici, come se fossero due singole persone. Esistono donne e donne così come esistono uomini e uomini. Da questo aspetto dobbiamo partire. Altrimenti finiremo per fare come le femministe che proprio sulla visione di genere dell' umanità fondano la loro dottrina sessista e razzista. Il Femminismo è Sessismo.

Non ha senso dire "io non odio le donne", "io non odio gli uomini". Vorrebbe dire omologare miliardi di individui in due gruppi, cioè quelli dei rispettivi sessi. Cioè una visione di genere dell' umanità.

Ogni individuo va giudicato, odiato, amato, ignorato o quant' altro, in base solo e soltanto a quello che fa, non in base al sesso o alla razza.

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

Io odio gli uomini femministi
Io odio gli uomini maneschi e bulli.

E così via.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2010, 01:43:22 am da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline Warlordmaniac

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #48 il: Giugno 03, 2010, 01:52:13 am »

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

E così via.

Non è che ci rimangano fuori parecchie  :lol:

Offline icarus.10

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #49 il: Giugno 03, 2010, 03:10:38 am »
Non è che ci rimangano fuori parecchie  :lol:

Boh, non mi interessa. Ma l'importante, ripeto, è non odiare una persona in quanto donna, in quanto uomo, in quanto bianco, in quanto nero, ecc, ma solo e soltanto in base a ciò che dice,a ciò che  fa.

Esempio. Io considero il governo e l'esercito israeliani  un clan di criminali di guerra, insomma detesto le persone che appartengono a quei settori prima citati, ma non in quanto ebrei(io sono anti-nazista, anti-razzista e io rispetto la cultura e la storia ebraiche), ma solo e soltanto in base al fatto che uccidono senza pietà migliaia di civili palestinesi e pacifisti internazionali, violando ripetutamente le leggi internazionali.

Io detesto le femministe oppure quelle donne che abbandonano i mariti e poi pretendono casa, figli e assegno di mantenimento, ma non in quanto donne,bensì in quanto persone che non hanno rispetto e pietà per il prossimo.

 
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Offline Zoltan2

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #50 il: Giugno 03, 2010, 12:31:14 pm »
Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

E così via.

Mah icarus, non dico che il tuo ragionamento non abbia un senso, ma ti rendi conto che tu stai dicendo "io odio quasi tutto ciò che è la natura femminile"?

Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali. -> Questa E' natura femminile!

Io odio le Veline. -> :blink:

Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli. -> Questa, che lo vogliamo ammettere o no, è un altro aspetto della natura femminile...

Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri. -> Potenzialmente TUTTE.

Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni. -> E' inutile, le donne andranno sempre (ancora per un bel po') dietro l'ideale di forza e prepotenza, perché è un ideale vincente. Se alcune donne stanno con uomini timidi, impacciati e mingherlini è innanzitutto per necessità e non per scelta, oppure bisogna ringraziare in alcuni casi un po' l'istinto materno...  :lol:
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
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Offline icarus.10

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #51 il: Giugno 03, 2010, 12:45:23 pm »
Mah icarus, non dico che il tuo ragionamento non abbia un senso, ma ti rendi conto che tu stai dicendo "io odio quasi tutto ciò che è la natura femminile"?

 

Beh, non è detto che rientri necessariamente nella "natura femminile" accusare falsamente di stupro. Questo tuo affermare che tutte le donne siano potenziali false accusatrici di stupro, mi lascia molto perplesso.

E poi, io il politicamente corretto lo lascio da parte. Cioè "odiare il peccato, ma non il peccatore" lo trovo contraddittorio.. Dire come vorresti tu, di dover esecrare il femminismo ma non le donne che si comportano da femministe, mi sembra sciocco.


 
Citazione
E' inutile, le donne andranno sempre (ancora per un bel po') dietro l'ideale di forza e prepotenza, perché è un ideale vincente

Veramente le dissi io queste cose:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/una-in-meno/msg13608/#msg13608
« Ultima modifica: Giugno 03, 2010, 12:49:03 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline Jason

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #52 il: Giugno 03, 2010, 14:36:38 pm »

Dobbiamo liberarci da questa visione dell'umanità divisa in due grossi blocchi monolitici, come se fossero due singole persone. Esistono donne e donne così come esistono uomini e uomini. Da questo aspetto dobbiamo partire. Altrimenti finiremo per fare come le femministe che proprio sulla visione di genere dell' umanità fondano la loro dottrina sessista e razzista. Il Femminismo è Sessismo.

Non ha senso dire "io non odio le donne", "io non odio gli uomini". Vorrebbe dire omologare miliardi di individui in due gruppi, cioè quelli dei rispettivi sessi. Cioè una visione di genere dell' umanità.

Ogni individuo va giudicato, odiato, amato, ignorato o quant' altro, in base solo e soltanto a quello che fa, non in base al sesso o alla razza.

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

Io odio gli uomini femministi
Io odio gli uomini maneschi e bulli.

E così via.

Quoto tutto e aggiungo 1 punto : odio le donne  che disprezzano le donne che preferiscono i ragazzi tranquilli, e che spesso deridono  i ragazzi tranquilli chiamandoli anche invidiosi ( che cosa ci sta da essere invidioso di un bullo poi non lo so...secondo me  bulli esistono perchè ancora non si da l'autorizzazione a massacrare gente del genere). Che poi i bulli si comportano così per far colpo sulle ragazze oltre che per follia.
« Ultima modifica: Giugno 04, 2010, 23:34:54 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline renato.dg

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #53 il: Giugno 21, 2010, 02:51:19 am »
Io sono assolutamente certo che noi, oltre a voler difendere la dignità maschile, lottare contro i torti subiti dal nostro genere (del quale non ci vergognamo certo di farne parte), condanniamo fermamente anche quei (non pochi purtroppo) casi che vedono le donne vittime, altrimenti non starei certo quì.

La violenza sulle donne va condannata, senza "se" e senza "ma", esattamente come quella subita dagli uomini (che purtroppo non manca, e non è rara) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano", io sono una persona all'antica e ritengo che la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle.

Purtroppo c'è chi ricama sopra alla violenza subita da persone indifese per fare delle battaglie per i propri interessi e per scacciare i propri fantasmi, e personalmente ritengo che strumentalizzare tali sofferenze sia decisamente deprecabile. Sicuramente ci sono persone che ritengono che la donna debba essere considerata inferiore (e sono sicuro che non sia il caso nostro), ma io credo che una bella fetta di chi commette atti così infami sia gente che ritiene di essere il Padreterno sulla Terra, e che ogni cosa debba girare intorno a sé


Allora noto nel tuo messaggio una certa dose di maschiopentitismo e machismo il che  non mi piace.

Innanzitutto sono d'accordo che la violenza contro la donna è da condannare compreso lo stupro, ovviamente.

Detto ciò, non sono d'accordo che la violenza contro le donne vada condannata senza se e senza ma,( come non tutta la violenza va condannata senza se e senza ma) perchè questo è come dire che la donna non può fare male, non può essere violenta.La donna può essere violenta e il diritto alla difesa è un diritto assoluto e di tutti quindi anche dei maschi.Il fatto che la donna sia più debole fisicamente in media  degli uomini non significa che non possa essere violenta e fare del male.Il femminismo ha speculato molto sulla debolezza femminile e ha equiparato la debolezza alla innocenza per cui di fatto la donna può fare quello che vuole, ne esce sempre come giustificata ed innocente Non è cosi.Se una mi tira un pugno in faccia o mi tira un oggetto in testa è mio diritto difendermi.La donna prova odio e può essere violenta epuò fare male.

Come secondo punto riguardo alla difesa della donna, penso che oggi la donna è già ben tutelata e difesa fin troppo, siamo noi maschi che dobbiamo difenderci dall'odio femminile e femminista.Nessuno ha difeso quel ragazzo down che veniva sbeffeggiato e picchiato dai compagni di classe e quanti altri casi come questo comprese le violenze contro i gay.Chi li difende? I deboli oggi non sono le donne.
Per quanto riguarda lo stupro penso come tutti che è da condannare ed è un reato, ma oggi lo stupro è considerato più reato dell'omicidio.C'è un tale odio e rancore dietro alla molestia sessuale e allo stupro che se fosse per le femministe ci dovrebbe essere l'impiccaggione o quando vabene l'ergastolo per chi commette reato di stupro e di molestia sessuale.Il problema è che lo strupro la molestia sessuale oltre ad essere indefinito come reato sono una valvola di sfogo dell'odio profondo che una parte consistente di donne hanno per gli uomini.Un odio assolutamente esagerato e che gli uomini hanno trasferito su se stessi, lo hanno fatto proprio.Ecco io penso che gli uomini che non sono femministi e qui  ne siamo in tanti NON DEBBANO FAR PROPRIO L'ODIO FEMMINILE-FEMMINISTA.Per cui Scorpion, la tua affermazione per cui un uomo che commette uno stupro non è da definirsi essere umano , lo trovo del tutto impropriato e espressione di un odio femminista che hai fatto proprio.Qui siamo uomini che ragioniamo col nostro cervello e valutiamo tutto senza il rancore femminista.
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Offline Zoltan2

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #54 il: Giugno 21, 2010, 11:06:56 am »
Un odio assolutamente esagerato e che gli uomini hanno trasferito su se stessi, lo hanno fatto proprio.Ecco io penso che gli uomini che non sono femministi e qui  ne siamo in tanti NON DEBBANO FAR PROPRIO L'ODIO FEMMINILE-FEMMINISTA.Per cui Scorpion, la tua affermazione per cui un uomo che commette uno stupro non è da definirsi essere umano , lo trovo del tutto impropriato e espressione di un odio femminista che hai fatto proprio.Qui siamo uomini che ragioniamo col nostro cervello e valutiamo tutto senza il rancore femminista.

Questo è il nodo del discorso. Scrivere "condannare la violenza sulle donne senza se e senza ma" e dichiarare che "un uomo che stupra non è un uomo" e ritenere lo stupro come il delitto supremo, sono tutti sintomi di menti (al plurale, perché quello che qualcuno ha detto qui lo si sente ripetere dal 90% degli uomini) indottrinate e pilotate fin dall'infanzia a un maschio pentitismo estremo.
Il fatto che le cose non possano cambiare in tempi brevi è proprio dovuto a questa "credenza" a questo "indottrinamento" che ha inculcato nella mente delle giovani e dei giovani di più di una generazione l'idea -dura a morire- che il femminismo è il bene supremo e tutto ciò che è maschio è male. Da ciò ne consegue che il maggiore reato sessuale che un maschio può arrecare a una femmina diventa più crudele, più abominevole e più grave di QUALSIASI altro reato.

La cosa che però mi scandalizza più di tutte è la credenza che molti uomini hanno che tuttora viviamo in una società maschilista e oppressiva verso le donne. Escludendo poi questa maggioranza di uomo "bendati" ciò che ne resta di solito è un pugno di uomini coscienti dei problemi, ma non totalmente coscienti sulla gravità del livello in cui siamo arrivati.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
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Offline ilmarmocchio

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #55 il: Giugno 21, 2010, 11:38:32 am »
Le affermazioni senza se e senza ma si scontrano poi con la realta' . Io generalizzerei dicendo che la che la violenza va sempre condannata, esclusa quella usata per difesa.
Sul tema dello stupro, che ovviamente condanno, mi preme pero' porre un problema, come anche per la pedofilia.
Essi sono reati aborriti e condannati senza distinguo. Distinguo che invece ci sono nel caso dell'infanticidio.
fuori da ogni ideologia , vediamo le caratteristiche di tali reati .
nello stupro , il colpevole violenta e magari percuote la vittima ( che ha alcune capacita' di difesa ), che avra' cosi' danni materiali e morali
nella pedofilia, il colpevole violenta la vittima ( che ha poche o nulle  capacita' di difesa), con danni morali e materiali
nell'infanticidio, la colpevole uccide la vittima, che non  ha capacita' di difesa . la vittima perde la vita.
Inoltre, l'aspettativa di vita piu' lunga , che viene negata dal reato, e' proprio quella della vittima dell'infanticidio.
Mi sembra di poter dire che l'infanticidio e' il reato piu' grave
Invece e' quello che, nella percezione comune e nelle sentenze, subisce la minor riprovazione.
naturalmente si e' subito provveduto con la medicalizzazione del reato : depressione post partum ( dpp )
La dpp esiste e varie madri hanno avuto pensieri di poter essere dannose per il figlio, ma, qui sta il punto, non hanno mai commesso nulla. Senza andare nel tecnico, il depresso e' caratterizzato anche dall'aver un senso di colpa che lo fa sentire responsabile verso le persone care e se stesso, di aver commesso errori o azioni e decisioni nocive. nei casi gravi, abbiamo il suicidio del depresso.
ma, caso unico, nel caso dell'infanticidio, ultimamente assistiamo a madri che uccidono il figlio e non si suicidano. Sono eterolesive, ma non autolesive.
la dpp non ha nessun carattere obiettivo diverso dalle altre depressioni ( recettori interessati, mediatori, ecc).
Si invoca infatti, per aggirate tale problema, la capacita' di intendere e di volere. ma su questo i pareri sono assai discordi, data anche l'aleatorieta' di tali giudizi.
Allora, i casi sono 2 :
pedofili, stupratori, infanticidi, sono malati e come tali vanno curati ( per quanto possibile)
pedofili, stupratori, infanticidi, NON sono malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.
« Ultima modifica: Giugno 21, 2010, 11:44:16 am da ilmarmocchio »

Offline ilmarmocchio

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #56 il: Giugno 21, 2010, 11:43:11 am »
Questo è il nodo del discorso. Scrivere "condannare la violenza sulle donne senza se e senza ma" e dichiarare che "un uomo che stupra non è un uomo" e ritenere lo stupro come il delitto supremo, sono tutti sintomi di menti (al plurale, perché quello che qualcuno ha detto qui lo si sente ripetere dal 90% degli uomini) indottrinate e pilotate fin dall'infanzia a un maschio pentitismo estremo.
Il fatto che le cose non possano cambiare in tempi brevi è proprio dovuto a questa "credenza" a questo "indottrinamento" che ha inculcato nella mente delle giovani e dei giovani di più di una generazione l'idea -dura a morire- che il femminismo è il bene supremo e tutto ciò che è maschio è male. Da ciò ne consegue che il maggiore reato sessuale che un maschio può arrecare a una femmina diventa più crudele, più abominevole e più grave di QUALSIASI altro reato.

La cosa che però mi scandalizza più di tutte è la credenza che molti uomini hanno che tuttora viviamo in una società maschilista e oppressiva verso le donne. Escludendo poi questa maggioranza di uomo "bendati" ciò che ne resta di solito è un pugno di uomini coscienti dei problemi, ma non totalmente coscienti sulla gravità del livello in cui siamo arrivati.


Il bello e' che se parli con uomini non troppo giovani e non troppo istruiti ( che non leggono giornali, ecc) , ti dicono : potere degli uomini ? Ma se comandano le donne.
Troppi giornali e troppe informazioni ( pilotate) hanno portato a quell'inquinamento mentale che giustamente denunci

Offline Warlordmaniac

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #57 il: Giugno 21, 2010, 12:08:43 pm »
Il bello e' che se parli con uomini non troppo giovani e non troppo istruiti ( che non leggono giornali, ecc) , ti dicono : potere degli uomini ? Ma se comandano le donne.

Però bisogna anche vedere che cosa intendono con quella frase. Sicuramente è uno stadio della conoscenza abbastanza avanzato, sicuramente più di quello di molte donne che pensano ancora di essere vittime di un mondo maschilista e bigotto.

Tieni conto che non tutti hanno la predisposizione a riflettere sui grandi sistemi o, in generale, su quello che non si vede.

Offline ilmarmocchio

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #58 il: Giugno 21, 2010, 12:35:27 pm »
Però bisogna anche vedere che cosa intendono con quella frase. Sicuramente è uno stadio della conoscenza abbastanza avanzato, sicuramente più di quello di molte donne che pensano ancora di essere vittime di un mondo maschilista e bigotto.

Tieni conto che non tutti hanno la predisposizione a riflettere sui grandi sistemi o, in generale, su quello che non si vede.

Il bello che loro lo dicono da un punto di vista tradizionale, vissuto. Non c'e' nessuan traccia del ricordo o della passata esistenza di una oppressione sulle donne. Anzi. proprio perche' non sono avanzati, non si sono bevuti i veleni dell'ideologia femminista.
Un po' come le banche italiane : hanno retto meglio, perche' meno avanzate.
Non cadiamo nell'errore della falsa equazione   moderno=buono

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #59 il: Giugno 21, 2010, 14:05:16 pm »

pedofili, stupratori, infanticidi, sono malati e come tali vanno curati ( per quanto possibile)
pedofili, stupratori, infanticidi, NON sono malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.


Il fatto che tu escludi questa opzione:

pedofili, stupratori, infanticidi, SONO malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.

Mi ha fatto molto riflettere.

Secondo me qui il problema sta nel non capire che se lo si vuole, si può trovare una giustificazione (una "malattia") a tutto (ad ogni reato). Dal dopoguerra in poi la mentalità predominante occidentale è stata quella che si è sempre ricercata una "scusa", un'attenuante per i reati. Ecco che l'infanticida non è da colpevolizzare, perché incapace di intendere e di volere. Ecco che l'assassino è incapace di intendere e di volere. Ecco che tutto può essere giustificato da quel qualcosa che noi chiamiamo "deviazione" o "malattia".

Di questo passo però tutto diventa giustificabile: lo stupratore è giustificabile, perché "provocato", schiacciato dai suoi stessi istinti, in preda a un bisogno di sfogo impellente e quindi incapace di intendere e di volere. E così via, si potrebbero trovare "giustificazioni" a ogni tipo di ladro, assassino, violentatore, truffatore, terrorista, rivoltoso e chi più ne ha più ne metta.

La verità è che non esistono scuse. Quando si compie un reato, cosa importa quale pulsione, quale sensazione o quale "confusione mentale" ci ha spinto? Si ha provocato un danno, punto e basta. Trovare i motivi del danno e ricercarne delle giustificazioni al comportamento di chi ha compiuto il danno significa automaticamente schierarsi dalla parte di chi ha commesso il reato, e questo non ha molto senso. Perché assolvere un uomo che ha commesso un delitto solo perché ritenuto incapace di intendere e di volere e condannare invece uno perché -secondo persone esterne alla vicenda!- era invece pienamente consapevole? Se entrambi hanno commesso un reato, andrebbero condannati entrambi in modo uguale, altrimenti si crea inevitabilmente una tale confusione di "interpretazioni" che è difficile distinguere un reato da un reato "giustificato". E questa confusione ovviamente non serve altro che a creare iniquità.

L'iniquità della legislazione, delle pene e nel modo di vedere i reati deriva proprio da questo: si ha eccessiva empatia verso chi compie il reato. Solo che -come è ovvio- non la si ha per tutti, ma solo per determinati tipi di reati. Ecco quindi che si creano delle ingiustizie, poiché si creano dei reati "giustificabili" e dei reati "da condannare senza se e senza ma" quando in realtà, per essere DAVVERO coerenti bisognerebbe guardare al solo danno arrecato.

Uno stupro arreca un danno elevato, seppure di gran lunga inferiore alla morte, eppure in occidente lo stupro è equiparato se non considerato più grave rispetto all'omicidio. E mentre nell'omicidio è quasi usanza ricercare giustificazioni al delitto, nello stupro difficilmente si sente qualcuno difendere un poveraccio che ha reagito ai suoi travolgenti impulsi sessuali provocati fino all'inverosimile dalla ragazzetta troieggiante di turno.
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