Autore Topic: Da non perdere assolutamente sul GENDER  (Letto 2447 volte)

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Offline Xeddal

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Da non perdere assolutamente sul GENDER
« il: Maggio 08, 2019, 08:33:40 am »
Saluti,

mi sono imbattuto in un video su youtube dal titolo: "Teoria Gender: esiste? Elisabetta Frezza".
(come al solito non voglio postare link per ragioni... si vabbè; ci siamo capiti, grazie europa)

La dott.ssa Elisabetta Frezza ci spiega come mai siamo arrivati a parlare di Gender nelle scuole in tv e nei libri.

La sua spiegazione e' fantastica, chiara e precisa, vi invito a cercare il video e di vederlo molto attentamente, perché forse per quelli come noi interessati a questi argomenti, avere un punto di vista dettagliato e comprovato da FATTI e' davvero, davvero importante.

Nel video vengono citati alcuni personaggi, che dopo la lettura di cio' che sostenevano, sono rimasto pietrificato.
 
Sono sincero, mi veniva sia da piangere che da vomitare...

Nel preciso si cita Shulamith Firestone, andate a vedere cosa sosteneva questa signora sull'utero artificiale.

Altra fonte di informazione e' il caso di Bruce Reimer e del suo dottore, ma dopo aver letto la sua storia vi consiglio una buona e sana tisana rilassante, copertina di flanella e divano...

Per finire, ringrazio la dott.ssa Frezza, senza di lei non sarei stato capace di capire cosa stia davvero avvenendo intorno a noi.

Saluti

Offline Vicus

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #1 il: Maggio 08, 2019, 11:58:53 am »
La Frezza è la voce più autorevole sul gender. Non credo che il link sia (ancora) vietato:


Davide Stasi dice che il gender è una scheggia impazzita del mondo LGBT, i commentatori LGBT che hanno invaso gli spazi maschili si dicono talora contro il gender ma poi nessuno di quel mondo prende le distanze da esso, anzi attacca compatto la Frezza ogni volta che apre bocca. Tipico esempio di dissonanza cognitiva che interessa non pochi spazi maschili.

Cito dal video:
"Individui svirilizzati, privi del senso del sacrificio, privi dell'attitudine al combattimento."

Quanto ci vorrà ancora per far capire che l'ideologia LGBT è tossica per gli uomini?

Ed ecco una chicca sulla correlazione tra femminismo e lavoro femminile, di cui pressoché tutti gli attivisti maschili non sono ancora coscienti:

"[Il femminismo ritiene la donna] schiava della riproduzione. L'obiettivo era [...] quello di ottenere un completo controllo sulla riproduzione, [...] la demolizione della famiglia e la stessa abolizione della distinzione tra i sessi. [...] Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."

E ancora:
"[Già dalla scuola le femmine] devono radicarsi fortemente in testa che una femmina può essere felice solo se non fa cose da femmina. La femmina deve essere da un lato la scimmiottatura del maschio, dall'altro una specie di animale in cattività che appartiene a una specie protetta, che va protetta dal maschio che per definizione è un carnefice seriale e che quindi va debitamente svirilizzato e messo a cuccia".

"L'obiettivo [comune] di gender e femminismo è di svirilizzare i maschi".
« Ultima modifica: Maggio 08, 2019, 13:00:02 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #2 il: Maggio 08, 2019, 18:55:47 pm »
Vicus

Citazione
Ed ecco una chicca sulla correlazione tra femminismo e lavoro femminile, di cui pressoché tutti gli attivisti maschili non sono ancora coscienti:

...  :hmm:

Vicus, abbi pazienza, ma di cosa non sarebbero coscienti tutti (?) gli attivisti maschili ?
Di questo ?

Citazione
"[Il femminismo ritiene la donna] schiava della riproduzione. L'obiettivo era [...] quello di ottenere un completo controllo sulla riproduzione, [...] la demolizione della famiglia e la stessa abolizione della distinzione tra i sessi. [...] Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."

E ancora:
"[Già dalla scuola le femmine] devono radicarsi fortemente in testa che una femmina può essere felice solo se non fa cose da femmina. La femmina deve essere da un lato la scimmiottatura del maschio, dall'altro una specie di animale in cattività che appartiene a una specie protetta, che va protetta dal maschio che per definizione è un carnefice seriale e che quindi va debitamente svirilizzato e messo a cuccia".

"L'obiettivo [comune] di gender e femminismo è di svirilizzare i maschi".

Ma quale "chicca", Vicus...
Ascolta, io non faccio parte della "prima ondata" dei c.d. quemmisti, bensì della seconda (come te, del resto), ma ricordo bene che diversi anni fa, quando iniziai ad interessarmi della questione maschile, lessi roba simile sul sito dei Maschi Selvatici, scritta da Armando Ermini.
Successivamente lessi qualcosa del genere su uomini3000 e altrove, perciò trovo alquanto forzate certe tue affermazioni, che nello specifico non corrispondono alla verità.
In sostanza, quello che io mi chiedo è: ma perché ogni volta che una donna un po' più intelligente di altre non spara le solite vaginate, subito c'è questa genuflessione nei confronti della(e) suddetta(e) e immediatamente si racconta che gli uomini del c.d. movimento maschile son solo un branco di tontoloni inconsapevoli ?
Ma da cosa ha origine tutta questa dipendenza verso il giudizio femminile ?

@@

PS: la realtà è che tutte queste esperte che ultimamente stanno spuntando fuori, si rifanno a qualcuno che le ha precedute.
Solo che quei "qualcuno" di sesso maschile non sono giuristi, intellettuali, giornalisti, etc, ma uomini che nella vita si occupano di tutt'altro (come me, del resto) e pertanto non hanno, né avrebbero alcuna autorità qualora fossero intervistati.
Ma sono comunque uomini molto più consapevoli di tanti(e) esperti(e) in materia.
« Ultima modifica: Maggio 08, 2019, 19:07:54 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #3 il: Maggio 08, 2019, 19:24:03 pm »
Armando Ermini - 8 giugno 2014

"GENDER" E CAPITALE

https://www.ilcovile.it/scritti/COVILE_799_Ermini_Gender.pdf

@@

Il Covile - 16 maggio 2010

Armando Ermini invita alla lettura di "Il genere e il sesso", di Ivan Illich, sull'ormai estinto sito dei Maschi Selvatici (6 aprile 2010).


https://www.ilcovile.it/scritti/COVILE_587.pdf
« Ultima modifica: Maggio 08, 2019, 19:35:42 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline gluca

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #4 il: Maggio 08, 2019, 21:14:01 pm »
Io credo che si stia un po' perdendo di vista la questione di fondo.
Potrebbe accadere che, uno come Bill Gates, dica delle cose sensate sui problemi del popolo Mapuche, tuttavia, al di là dell' apprezzamento a livello personale per la sua posizione, io non credo che, anche solo uno dei Mapuche, potrebbe arrivare a considerarlo parte della soluzione, dato che, vista la categoria sociale alla quale appartiene, è evidente che, al netto della sua personale sensibilità al riguardo, non possa che essere parte del problema, e se, essendo inserito in un contesto del quale non puoi fare a meno di tener conto, sei parte del problema, non puoi essere parte della soluzione.
Se alle cose non si dà l'importanza che effettivamente hanno, cadere nel ridicolo è un attimo.
Un po' come quelli che sbandierano ai quattro venti le nozze di cittadinanza coi fichi secchi come se si trattasse di chissà quale conquista.

Offline Vicus

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #5 il: Maggio 08, 2019, 21:52:00 pm »
Non ero al corrente delle affermazioni di Ermini e degli altri, del resto ripescate su storici spazi di alcuni anni fa. E la ragione è semplice: gli spazi maschili di oggi sostanzialmente tacciono (chi ne ha parlato qui di recente a parte Xeddal e me?) o addirittura se la intendono col nemico (vedi AVFM e l'ondivago Stasi).
Quindi è dato pensare che, rispetto ad anni fa, su queste tematiche il movimento maschile stia dando o abbia dato forfait.
Che Frezza sia donna non ha per me la minima importanza. E' praticamente l'unica in prima linea, con interviste, articoli, libri che altrove mancano o sono per lo meno ambigui (v. l'ultimo che taccia Byoblu di basso complottismo).
« Ultima modifica: Maggio 08, 2019, 22:09:29 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #6 il: Maggio 08, 2019, 22:02:56 pm »
Nel dettaglio:

"[Il femminismo ritiene la donna] schiava della riproduzione. L'obiettivo era [...] quello di ottenere un completo controllo sulla riproduzione, [...] la demolizione della famiglia e la stessa abolizione della distinzione tra i sessi. [...] Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei."

Non faccio che leggere qui e altrove che per avere la "parità" la donna deve lavorare, nell'illusione che in tal modo il mantenimento da separata sia più basso. Sia qui che altrove a parlare di donne che si prendono cura della famiglia ci sono reazioni ("mantenuta", "uomo provveditore che si spacca la schiena" ecc.). AVFM l'ha messo addirittura nel regolamento.

"Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."

Anche qui è un pullulare costante di post sulla riproduzione artificiale che libererebbe gli uomini. Di utero in affitto non è il caso di discutere perché lo si ritiene una questione quasi femminista, quando invece ha un impatto sull'intera specie umana.

Quindi di che parliamo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #7 il: Maggio 09, 2019, 00:03:03 am »
Eh!, di che parliamo, Vicus ?, visto e considerato che già dieci anni fa c'erano altri uomini che ne parlavano ?
Quindi ben prima di te, di me e della Frezza ?
Non credi sarebbe il caso di informarsi meglio, invece di genuflettersi regolarmente di fronte a qualsiasi portatrice di una vagina ?

La mia non è una polemica (sai bene che non mi interessano minimamente queste cose), bensì una semplice constatazione.

Peraltro, caro Vicus, non è la prima volta che fai questo genere di affermazioni.
Anche in passato scrivesti che certi libri "importanti" sulla questione maschile li scrivono "solo le donne", ed io ti feci notare che ti sbagliavi di grosso.

Perciò, mi ripeto: di cosa parliamo ?
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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #8 il: Maggio 09, 2019, 00:15:23 am »
Anche in passato scrivesti che certi libri "importanti" sulla questione maschile li scrivono "solo le donne", ed io ti feci notare che ti sbagliavi di grosso.

Perciò, mi ripeto: di cosa parliamo ?

Questo scritto me l'ha passato proprio stasera un amico, che di questi argomenti se ne occupa da molto più tempo di me.
Fu scritto altrove diversi anni fa e riguarda(va) una discussione privata tra lui e Rino Barnart.


Citazione
1- Salvo errori & omissioni, in ambito pubblico la formula “Questione maschile” viene impiegata per la prima nel 1998 come titolo di un convegno patrocinato dalla Reg. Lombardia i cui atti sono (parzialmente) raccolti in “La Questione maschile” (Bonvecchio, Martignoni, Risé – Soc. Ed. Barbarossa) nella cui nota introduttiva si può leggere:
“Nei giorni 6 e 7 febbraio 1998 il gruppo “I Maschi Selvatici” ha organizzato un convegno sul tema LA QUESTIONE MASCHILE.
…bla bla…

” …riflessione e dibattito su ‘Maschio e padre: identità politicamente scorrette…”
bla bla..

“…manifestazione proseguita con: Uomini nella natura, cammino, meditazione, arte, affetti, nell’incontro maschile con la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria nella riserva La Fagiana del Parco Naz. del Ticino.”
Vedi anche qui:
http://ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=1523



---------------------------

http://ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=1523
CITAZIONE
L'ombra del potere*
di Eduardo Zarelli - 28/07/2007

Fonte: Arianna Editrice


C. Bonvecchio, C. Risè
*L’ombra del potere

Il lato oscuro della società: elogio del “politicamente scorretto”

Red, Como, 1998




C. Bonvecchio, G. Martignoni, C. Risè
La questione maschile

SEB, Milano, 1998



Claudio Risè, psicanalista junghiano e docente di Polemologia all’Università di Trieste, prosegue una interessante divulgazione editoriale grazie anche alla sua collaborazione con le red edizioni come direttore di una collana emblematicamente intitolata “immagini del profondo”. Ricordiamo Parsifal, Il maschio selvatico, Diventa te stesso e Psicanalisi della guerra (V. recensione Diorama N. 212). Nelle sue ultime fatiche ha trovato come confrontarsi con un interlocutore adeguato, Claudio Bonvecchio, direttore del dipartimento di Scienze politiche di Trieste e autore di testi importanti sul tema della sovranità e del potere simbolico come Immagine del politico e Imago Imperii, Imago mundi. Sovranità simbolica e figura imperiale (V. recensione Diorama n. 214). Nell’ambito della pubblicazione degli atti del convegno La questione maschile, si aggiunge Graziano Martignoni, docente di psicopatologia all’Università di Friburgo e presso il Dipartimento di psicologia dell’Università di Palermo.

La sapienza degli alchimisti riteneva che il raggiungimento dell’aurea pietra filosofale necessitasse “estrarre dal sole la sua ombra”. Analogamente, il processo di individuazione junghiano opera su ciò che appare come il negativo, l’oscuro non ancora elaborato dalla luce della coscienza. Infatti il divino, la totalità psichica, il Sé o il Lapis Philosophorum, come sono stati di volta in volta chiamati nelle tradizioni sapienzali e religiose, nella psicologia analitica o nell’alchimia, rappresentano una sola e identica unità. Una unità dove il bene e il male non sono elementi separabili manicheisticamente alla luce della razionalità dominante, che divide e collega con intenti classificatori. Ma sono piuttosto le diverse sfaccettature di una sola realtà di cui l’uomo, al pari della natura e del cosmo, è parte integrante.

L’opinione degli autori de L’ombra del potere è che ogni società riproduca le stesse dinamiche psicologiche che si possono osservare a livello personale. In particolare, la coscienza dominante, collettiva, tende a rimuovere, a bandire, le posizioni e gli orientamenti che la mettono in discussione, esattamente come fa ogni personalità individualistica, centrata sull’Io, sui comportamenti prevalenti nel conscio.

Ora, per quanto riguarda il campo collettivo, della società e dei poteri istituzionali, si ripresentano amplificate le questioni che incalzano il processo individuale. In particolar modo su cosa si intenda per Sé comunitario e Io comunitario, o coscienza collettiva.

La risposta degli autori sposa le intuizioni di Déleuze e Guattari con l’interpretazione della guerra di Fornari dove appare che il Sé del gruppo si caratterizza per il suo contenuto mitico, transpersonale e transtemporale, espresso attraverso immagini simboliche che emergono nei materiali psichici collettivi con caratteristiche simili a quelli che nell’interpretazione junghiana vengono definiti Archetipi dell’inconscio collettivo.

Ora, se è l’Io che chiudendosi a difesa di se stesso inibisce l’equilibrio psicologico, emarginando l’inconscio, sul piano collettivo la coscienza dominante proietta sull’opposizione, sui valori e i comportamenti esclusi dalla maggioranza, l’immagine del male, e ciò è parte integrante della lotta politica per la conquista e il mantenimento del potere.

Esplicitamente applicata nei regimi totalitari, la rimozione dell’«Ombra collettiva» è tuttavia ampiamente praticata anche nelle “permissive” democrazie occidentali, avvertendo che i comportamenti disconosciuti attenterebbero i “valori” su cui si è costituito lo Stato che, a questo punto, pone in contraddizione la teorica “liberalità” dei suoi istituti.

Il risultato di questa situazione è analogo a quello prodotto dallo stesso atteggiamento sul piano individuale. La personalità della collettività tende a irrigidirsi, a non usufruire delle forze di cambiamento assicurate dal dialogo con il campo dell’Ombra, e a questa “cristallizzazione” corrisponde, come sempre, un indebolimento della psicologia del gruppo, del suo dinamismo, della sua capacità di crescita. Ma il danno più grave, nel lungo termine, è l’interruzione che questo arroccamento della coscienza collettiva, dell’Io della comunità, porta nella relazione con il Sé del gruppo, con una vera e propria frattura nell’asse Io-Sé a livello collettivo. Gli autori propongono, in questa ottica, una rilettura “profonda” di fenomeni centrali nella discussione politica e culturale, quali l’insufficienza del mito di fondazione ufficiale del potere pubblico, la conseguente “morte della patria” e l’immatura dialettica maggioranza-opposizione che degenera in un centrismo autoreferenziale del potere.

La coscienza dominante nella società occidentale è andata così via via negando, ricacciandoli nell’Ombra, aspetti di grande significato nella psiche individuale e collettiva: dal principio transpersonale del Sovrano (rimandiamo in merito al testo di Bonvecchio, L’immagine dell’imperatore), al sentimento dell’odio, alla violenza, alle immagini del guerriro e del ribelle, al mondo pulsionale e simbolico maschile e paterno.

Su questo specifico si focalizza La questione maschile, a rafforzare l’idea degli autori che la vitalità del mondo maschile, presente soprattutto nei giovani, va conosciuta e ritualizzata. La repressione causa problemi individuali e collettivi esponenzialmente più gravi e di improbabile soluzione.

Una delle manifestazioni evidenti della civilizzazione industriale consiste nella perdita dei ruoli e nella loro confusione. Baudrillard parla a tal proposito di “società transessuale”, oltre che “virtuale”, dove nel nichilistico allontanarsi dalla base naturale degli istinti e dei relativi magnetismi tra il maschile e il femminile ci si immerge in una isterilita (…e sterile) civiltà dell’apparenza. La differenza, che sta alla base dell’attrazione tra generi creando la vita, viene inibita e livellata nell’isterismo del “politicamente corretto”. Non a caso, quanto più si neutralizzano i ruoli sessuali, tanto più siamo sommersi da esibizionismi, volgarità e patologie egocentriche.

Per gli autori, chi paga il maggior scotto per la situazione è il genere maschile, completamente spogliato di tutte le certezze che contraddistinguevano le sue caratteristiche psicologiche e sociali. Di qui la necessità, urgentissima, data la deresponsabilizzazione imperante, di ridefinire uno dei ruoli più importanti e fecondi dell’uomo: quello di padre (in senso non solo biologico) e di formatore.

Ci sia consentito avvertire che, a nostro parere, il problema della riscoperta della propria identità celata riguarda pariteticamente il genere femminile ed, anzi, per molti aspetti, il razionalismo utilitaristico della civiltà industriale è inspirato da un maschilismo pragmatico ed egocentrico che inibisce sostanzialmente le attitudini femminili di empatia e intuitività, come giustamente fanno notare le ecofemministe cappeggiate dalla “essenzialista” Wandana Shiva (vedi Close to home: women reconnect ecology, Earthscan, London e Stayng alive: women, ecology and development, Zed books, London).

Comunque bisogna dare atto al Bonvecchio, a Martignoni e al Risé di evidenziare in controtendenza la necessità di una ridefinizione sostanziale del maschile atta ad impedirne una definitiva eclisse nel grembo caldo e protettivo di una “Grande madre” mai così oscura e possessiva.

Le società occidentali della tarda modernità, guidate dagli obiettivi del consenso eterodiretto e del conformismo consumistico, hanno relegato nell’antagonismo assoluto istanze ideali e affettive, immagini archetipiche e programmi istintuali connaturati profondamente alla vita dell’essere umano. Si pensi al sentimento religioso, l’espressione dell’aggressività e la naturalezza del mondo istintuale.
Si tratta dunque, sulle tracce, ad esempio, del mai sufficientemente ricordato Mircea Eliade, di investigare il significato dell’Ombra anche e soprattutto nella dimensione collettiva, non già per esorcizzarla quanto per riconoscerla come una ineliminabile presenza con cui fare i conti. D'altronde è solo attraversando le selve oscure che si raggiungono le radure assolate. Come ricorda Ernst Jünger nel Cuore avventuroso: «Alla luce appare la forma, al buio la forza generatrice».
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Offline Vicus

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #9 il: Maggio 09, 2019, 01:33:04 am »
Frank mi fai un nome di un sito maschile che non in un articolo del 2010 ma in questo momento, in maniera non ambigua né in discussioni private, porta avanti il discorso del gender con la stessa visibilità, forza e costanza della Frezza?

Citazione
Anche in passato scrivesti che certi libri "importanti" sulla questione maschile li scrivono "solo le donne", ed io ti feci notare che ti sbagliavi di grosso.
Puoi linkare il post in cui dico che quei libri li scrivono solo le donne?
« Ultima modifica: Maggio 09, 2019, 02:02:26 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Jason

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #10 il: Maggio 09, 2019, 01:56:04 am »
Frank

Citazione
la realtà è che tutte queste esperte che ultimamente stanno spuntando fuori, si rifanno a qualcuno che le ha precedute.

Scusami frank , senza alcun intento polemico ma solo per capire (sono serissimo, forse sono io che non ho compreso) , qui dici che le "esperte" che stanno spuntando fuori si rifanno a qualcuno che le ha precedute . Diciamo che è così . Quindi significa che sono state influenzate da qualcuno .

Ma non dicevi sempre tu che non puoi accettare che oggi le donne sono femministe perchè influenzate da QUALCOSA ( e in tal caso, la televisione, i mass media etc.) perchè sono pensanti e quindi sono colpevoli in assoluto senza se e senza ma , in virtù del loro ritenersi superiori agli uomini ?

Attenzione che non sto affatto disquisendo il loro "grado" di colpevolezza sulla misandria ed il femminismo , ma se sono esseri pensanti, quindi colpevoli e la scusa dell'essere influenzate dalla televisione non regge, altrettando coerentemente dovresti dire che le esperte antifemministe o MRA sono esseri pensanti che non sono influenzate da nessuno e non si rifanno da nessuno .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Vicus

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« Risposta #11 il: Maggio 09, 2019, 02:07:07 am »
Possiamo disquisire a lungo ma se tutti i siti maschili si occupassero attivamente di gender non saremmo qui a discutere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #12 il: Maggio 09, 2019, 02:10:23 am »
Che Frezza sia donna non ha per me la minima importanza
Temo di essermi spiegato male.
Io non vedo come problema tanto il fatto che si tratti di una donna, quanto il fatto che NON si tratti di un uomo.
Certe cose potranno cominciare ad avere una qualche risonanza SOLO quando a dirle saranno LEGIONI DI UOMINI,  e non UNA DONNA SOLA.
Una donna che parla di ste cose non serve a niente: servirebbe che fossero migliaia di uomini a farlo, perché il problema sta lì, e, finché non accadrà questo, qualsiasi altra cosa al riguardo non potrà che essere irrilevante.
Finché gli UOMINI ste cose se le lasceranno scivolare sopra, le cose andranno in quella direzione lì.
Alle altre donne sti discorsi semplicemente rimbalzano addosso, non le riguarda, e finché non smetteranno di farlo anche gli uomini, non si muoverà foglia.
« Ultima modifica: Maggio 09, 2019, 02:25:24 am da gluca »

Offline Vicus

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #13 il: Maggio 09, 2019, 02:18:37 am »
Temo di essermi spiegato male.
Io non vedo come problema tanto il fatto che si tratti di una donna, quanto il fatto che NON si tratti di un uomo.
Certe cose potranno cominciare ad avere una qualche risonanza SOLO quando a dirle saranno LEGIONI DI UOMINI,  e non UNA DONNA SOLA.
Una donna che parla di ste cose non serve a niente: servirebbe che fossero migliaia di uomini a farlo, perché il problema sta lì, e, finché non accadrà questo, qualsiasi altra cosa al riguardo non potrà che essere irrilevante.
Finché gli UOMINI ste cose se le lasceranno scivolare sopra, le cose andranno in quella direzione lì.
E' esattamente quello che ho detto, gli attivisti maschili mediamente non se ne curano a parte qualche occasionale articolo del 2010.
Di solito si occupano (il che va benissimo) di separazione e affido e hanno un'idea di parità troppo livellata nei ruoli, che a mio avviso non funziona.
A mia conoscenza, ad occuparsi in maniera approfondita di identità e valori maschili è stato Risé e pochissimi altri.
Quindi senza offesa e senza incensare le donne: approfondiamo di più queste tematiche.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Da non perdere assolutamente sul GENDER
« Risposta #14 il: Maggio 09, 2019, 02:20:43 am »
E' esattamente quello che ho detto, gli attivisti maschili mediamente non se ne curano a parte qualche occasionale articolo del 2010.
Di solito si occupano (il che va benissimo) di separazione e affido e hanno un'idea di parità troppo livellata nei ruoli, che a mio avviso non funziona.
A mia conoscenza, ad occuparsi in maniera approfondita di identità e valori maschili è stato Risé e pochissimi altri.
Quindi senza offesa e senza incensare le donne: approfondiamo di più queste tematiche.
Intendo un numero CONSISTENTE di uomini, non lo sparuto gruppuscolo degli attivisti
Sta porcheria qua punta evidentemente a rendere gli uomini degli schiavi asessuati, ed è alquanto improbabile che una donna possa essere in disaccordo; se poi una lo è, uno lo apprezza, ma oggettivamente non sposta una virgola, anche perché, finché non parlano i diretti interessati, il messaggio che passa è che ai suddetti non importa una fico secco, dunque la polemica al riguardo viene considerata aria fritta.
« Ultima modifica: Maggio 09, 2019, 02:36:30 am da gluca »