Autore Topic: Giulia Blasi: una femminista, un perché  (Letto 13394 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #15 il: Dicembre 22, 2018, 01:11:47 am »
Ma parlare di parità di diritti è un po' vago. La parità di diritti non c'è perché gli uomini ne hanno di meno.
Quali sono i criteri per misurare i diritti? I soldi guadagnati, i soldi spesi, i soldi spesi dagli altri per te...

Offline gluca

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #16 il: Dicembre 22, 2018, 02:51:26 am »
durante la presentazione la Blasi ha espresso critiche nei confronti di incel/mgtow/mra ecc. tutti gruppi che per lei probabilmente rappresentano una massa indistinta di sessisti a caccia di prede femminili. dubito che si sia mai interessata ad approfondire la questione.
Io, invece, dubito che uno che segue un movimento il cui nome, sostanzialmente, significa "uomini che hanno deliberatamente scelto di vivere per sé stessi", possa essere accusato di "essere a caccia di prede femminili".  :)
Un po' come accusare un sacerdote di essere ateo: suona semplicemente ridicolo.
Se fosse ateo, che motivo avrebbe avuto di diventare sacerdote?
Mi piacerebbe sentire le critiche espresse nei confronti di tale movimento, dato che è composto, per la maggior parte, da uomini che, delle donne, hanno scelto, semplicemente, di fottersene.
Mi piacerebbe capire cosa avrebbe una femminista da rimproverare a uno che ha fatto una scelta di questo tipo, visto che è ESATTAMENTE la stessa cosa che loro dicono alle donne di fare nei confronti degli uomini.
Che gli uomini le ripaghino con la loro stessa moneta non le va bene?
A Roma direbbero:
"Stacce"
 :)
https://mgtowitalia.wordpress.com/2017/02/03/e-perfettamente-lecito-vivere-per-se-stessi/

Offline gluca

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #17 il: Dicembre 22, 2018, 03:17:41 am »
Io, un'analisi come questa, la condivido non al 100%, ma al 110%.
https://mgtowitalia.wordpress.com/2015/05/15/mgtow-e-la-pillola-rossa-the-red-pill-parte-prima/

Online Frank

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #18 il: Dicembre 22, 2018, 09:47:14 am »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Online Frank

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #19 il: Dicembre 22, 2018, 10:08:37 am »
Comunque faccio veramente fatica a giustificare o capire il motivo dell'odio e del rancore che provano verso gli uomini (e parlo anche delle donne comuni), del loro continuo atteggiarsi ad esseri superiori, a criticare e denigrare continuamente gli uomini.

Io mi riferisco prevalentemente alle donne comuni, anche perché di femministe dichiarate ne conosco personalmente solo una.
Trattasi di una quasi trentenne, bisessuale.
Per il resto non ce n'è una che dica di esserlo, mentre nei fatti lo sono.
Basta ascoltare attentamente i loro discorsi, dai quali, tra l'altro, si evince chiaramente che sono un po' tutte convinte di essere superiori agli uomini, considerati dalle medesime una massa di poveri coglioni ritardati.
E mi riferisco anche a banalità, tipo ad una cena tra giovani maschi e femmine, con quest'ultime sempre pronte a fare le maestrine anche sulle scelte culinarie dei primi.
(Il contrario non accade mai.)
Oppure all'uomo 50-60enne che alla sua età si fa ancora portare per mano dalla moglie, quando va a fare la spesa al supermercato, oppure deve acquistare dei pantaloni o delle camicie in qualche negozio d'abbigliamento.
Son scene a dir poco deprimenti.

Infatti, come ho già avuto modo di scrivere in passato, quella che deve cambiare radicalmente è la mentalità maschile, che soventemente è ancora ferma agli anni Settanta-Ottanta.
Quella che deve scomparire è anzitutto la c.d. "cavalleria maschile", che tanti danni ha fatto agli uomini e in gran parte seguita a fare pure oggi.
Uomini che devono imparare a rapportarsi in modo serio e non compiacente e "buffonesco" verso le donne, come accade ancora oggi.
Anche i corteggiamenti vecchio stampo devono finire, come deve finire la storia secondo la quale devono essere (quasi) sempre gli uomini a tirar su il portafoglio quando si relazionano con l'inesistente gentil sesso.
Se tante cose son cambiate per gli uomini è altrettanto vero che lo stesso deve accadere per le donne, poiché a maggiori diritti devono corrispondere maggiori doveri.


« Ultima modifica: Dicembre 22, 2018, 10:22:18 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Vicus

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #20 il: Dicembre 22, 2018, 10:29:31 am »
Io invece credo che i cd. diritti, leggi soprusi e abusi delle donne dovrebbero diminuire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #21 il: Dicembre 22, 2018, 10:35:31 am »
Io invece credo che i cd. diritti, leggi soprusi e abusi delle donne dovrebbero diminuire.

I loro diritti non diminuiranno.
Di certo non ora e non in questa epoca.
In questo preciso momento storico, qui in Occidente, sono gli uomini bianchi i nuovi negri.

Nondimeno, quello che io tendo a sottolineare è che in questi ultimi decenni si è fatto un gran parlare dei diritti delle donne, delle pari opportunità, etc, ma né le femministe dichiarate, né le donne comuni, né i servi al loro seguito hanno mai fatto riferimento ai doveri, che vanno (anzi, dovrebbero andare...) di pari passo con i diritti.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline freethinker

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #22 il: Dicembre 22, 2018, 10:50:19 am »
@Frank: sono pienamente d'accordo con te che la prima cosa che deve cambiare è il comportamento "cavalleresco" di troppi uomini nei confronti delle donne: basta con gli assurdi corteggiamenti, con il pagare cene e regali, etc.

Il perchè tanti si comportino ancora così si spiega secondo me con la paura di essere considerati "retrogradi" in base al pensiero unico corrente, secondo il quale la donna è in grado di fare tutto quello che fa l'uomo (ma quando mai) perchè è uguale all'uomo, però deve essere trattata con ogni riguardo perchè è "speciale" e diversa:  una cosa assurda.

La mentalità delle donne comuni equivale, come avete giustamente osservato, a quella dei ricettatori: sono colpevoli come chi commette il furto. :sick: 
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Sardus_Pater

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #23 il: Dicembre 22, 2018, 13:02:56 pm »
La Blasi che condanna i movimenti maschili in maniera così generica sta facendo il sommo errore: non potrà mai sapere come agiscono, non capendoli. Una speranza per una tranvata al femminismo. Già che qualche colpo qua e là lo sta prendendo, ma purtroppo è ancora troppo poco.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #24 il: Dicembre 22, 2018, 14:18:27 pm »
I loro diritti non diminuiranno.
Di certo non ora e non in questa epoca.
In questo preciso momento storico, qui in Occidente, sono gli uomini bianchi i nuovi negri.

Nondimeno, quello che io tendo a sottolineare è che in questi ultimi decenni si è fatto un gran parlare dei diritti delle donne, delle pari opportunità, etc, ma né le femministe dichiarate, né le donne comuni, né i servi al loro seguito hanno mai fatto riferimento ai doveri, che vanno (anzi, dovrebbero andare...) di pari passo con i diritti.
Non diminuiranno finché continuerà questo sistema. Non ho fiducia in populisti vecchi e nuovi che, alla prova dei fatti, fanno sempre marcia indietro. Ma prima o poi si porrà l'alternativa: o dare un nuovo volto alla società o farsi sostituire da culture più "maschiliste" di quanto l'Europa non sia mai stata.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline catoblepa

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #25 il: Dicembre 22, 2018, 14:54:33 pm »
Ma parlare di parità di diritti è un po' vago. La parità di diritti non c'è perché gli uomini ne hanno di meno.
Quali sono i criteri per misurare i diritti? I soldi guadagnati, i soldi spesi, i soldi spesi dagli altri per te...
non ne ho idea. dire che le donne sono oppresse perché guadagnano di meno non mi convince, perché credo che ci siano delle fondamentali differenze tra i due generi alla base di questa disparità economica.

Online Frank

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #26 il: Dicembre 22, 2018, 17:51:03 pm »
Basta ascoltare attentamente i loro discorsi, dai quali, tra l'altro, si evince chiaramente che sono un po' tutte convinte di essere superiori agli uomini, considerati dalle medesime una massa di poveri coglioni ritardati.

Naturalmente, come ben sapete, la convinzione di avere una marcia in più rispetto agli uomini è alimentata soventemente proprio da numerosi appartenenti al sesso maschile - fra i quali anche alcuni intellettuali del passato -, i quali non ce la fanno proprio a non leccare il culo a chi si guarda bene dal fare altrettanto.

https://pinocchiononcepiu.com/2014/03/08/la-donna-ha-bisogno-delluomo-come-il-pesce-della-bicicletta/

Citazione
La donna ha bisogno dell’uomo come il pesce della bicicletta.
8 marzo 2014


E va bene, cedo alla tentazione e mi metto a scrivere questo post in occasione della “Giornata della donna”.

Si esatto, ho scritto proprio “giornata”, perchè è così che è nata nel 1910, solo successivamente è stata trasformata in “festa” e ne fu snaturato il senso, applicando tutti i dogmi che una festività si porta dietro, mettendola al pari della festa del papà, della mamma, dei nonni, e di tutti gli altri parenti. E invece è qualcosa di più solenne, dovrebbe essere una giornata per celebrare l’essenza stessa dello spirito femminile, che non si riduce ad un mazzetto di mimose.

Certo, le donne vanno celebrate tutti i giorni, e bla bla bla, sono d’accordo, ma oggi dovremmo solo fermarci e riflettere, anche solo cinque minuti, provare a smettere un attimo di vederle e mettersi a guardarle, magari da un po’ più lontano, senza farsene accorgere. Guardarle e cercare di comprendere la loro forza. Non è vero che sono fragili, ce lo fanno credere, è il loro modo per sentirsi amate, tutti ne abbiamo bisogno, loro lo manifestano così. Piangono più di noi? non è debolezza è solo coraggio di manifestare le loro emozioni. Se prendono una batosta sono in grado di rialzarsi prima di noi, no no, non ci prendiamo in giro, noi uomini dimostriamo la nostra forza solo nei primi giorni, poi crolliamo, quando realizziamo veramente di averle perse, crolliamo. Loro per i primi tempi non si danno pace, alcune lo nascondono meglio di altre, ma non ci facciamo ingannare, stanno soffrendo, è questa la verità, però poi reagiscono e tornano più forti e più sicure di prima.

Loro riescono a guardare avanti, noi dobbiamo inventarci degli istanti di gioia per resistere, abbiamo bisogno di sentire sotto le dita quei momenti felici passati insieme, noi corriamo dietro una qualche nostalgia e intanto loro vanno decise con passi all’assalto, ti volti e sono già un metro dopo l’orizzonte.

E’ un elogio alle donne? si lo è, e non mi vergogno ad ammetterlo, a costo di passare per ruffiano, lo è, anche se non ne hanno bisogno, solo che oggi, per un attimo, mi sono fermato e ho guardato

La verità è che riescono a fare a meno di noi, e lo sanno fare alla grande, e questo ci spaventa da matti, e allora ci sbatteziamo per cercare di essere importanti per loro, qualche volta ci riusciamo bene, altre volte combiniamo solo dei gran casini, ma questi siamo noi, che spesso ci dimentichiamo che gran giro di fortuna abbiamo ad averle vicine.

E allora lasciamo perdere la “festa” e celebriamo la “giornata”, facciamolo per loro, ma soprattutto per noi.

“La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell’albero della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.” Alphonse Karr, Al sole, 1890.


Ma si può essere così coglioni ?
Eppure di deficienti leccaculo del genere ce ne sono a iosa, sparsi per l'Italia come altrove.

Naturalmente a seguire ci sono le solite immancabili autocelebrazioni femminili.

Citazione
frperinelli
8 marzo 2014 alle 17:37
Sì, siamo fantastiche, fai bene a dirlo. Voi spesso, per stizza, ci mettete i piedi in testa.
Ma non è tutto oro quello che luccica da questa parte dell’emisfero.
E personalmente non saprei che farmene di un mondo di sole donne, credo che mi suiciderei o me ne cercherei una coi baffi, il vocione e il pelo folto sotto le ascelle.
Io direi che dovremmo correggere il tiro, tutti, sul rispetto che si deve all’altro, di qualunque genere sia, e poi cercare di vivere in pace, godendo della meraviglia dell’incontro tra specie differenti.


Citazione
stileminimo
9 marzo 2014 alle 12:24
Ce ne fossero di ruffiani come te! 🙂
E pensare che per secoli quel “vantaggio” si sono ostinati a chiamarlo “peccato”! Trovo sia un modo falso e subdolo per manipolare le forze in campo, non trovi? Baci!


Citazione
Verena
9 marzo 2014 alle 20:41
Post ruffiano, ma anche coraggioso.
Sabato, purtroppo, non ci sono mancate le brutte notizie. Donne che hanno pagato con la vita non si sa che colpe. Mi sono chiesta spesso da dove arriva il desiderio dell’uomo di sopraffarci. Forse la colpa sta proprio nell’arrivare prima?


Qualcuno di voi ha mai sentito un uomo pronunciare parole del tipo:
"Sì, siamo fantastici!" ?
Ovviamente no.

Ma quello che torno a sottolineare ancora una volta è che chi è superiore non può essere manipolato né sottomesso da chi è inferiore.
Ragion per cui non si può che concludere che la c.d. "millenaria oppressione femminile" non è mai esistita.
Non sono io a sostenerlo, bensì le donne e i servi al loro seguito.
Ovviamente in maniera implicita; ma il succo del discorso è quello... anche se questa gente nemmeno se ne rende conto.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Online Jason

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #27 il: Dicembre 22, 2018, 17:56:00 pm »
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La verità è che riescono a fare a meno di noi, e lo sanno fare alla grande, e questo ci spaventa da matti

Ma se le donne riescono a fare a meno di noi come si spiega la moltitudine di uomini che vive e si gestisce da sola senza alcun problema ?

Un mio collega vive da solo : ebbene è impeccabile sulle faccende di casa, e ha pure un orto e un piccolo allevamento di maialini, della serie che si provvede al cibo pure dal suo giardino . Questo sarebbe uno che secondo l'illuminato scienziato ruffiano che dovrebbe essere spaventato ?
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Online Frank

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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #28 il: Dicembre 22, 2018, 17:58:31 pm »
Infatti a me quello che fa girare spesso e volentieri i coglioni è il vizio di molti omuncoli di dire e scrivere "noi".
Ma "noi" chi...?
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Re:Giulia Blasi: una femminista, un perché
« Risposta #29 il: Dicembre 22, 2018, 18:27:09 pm »
non ne ho idea. dire che le donne sono oppresse perché guadagnano di meno non mi convince, perché credo che ci siano delle fondamentali differenze tra i due generi alla base di questa disparità economica.

Non esistono contratti che discriminano in base al sesso, perciò se una donna guadagna meno di un uomo a parità di qualifica, un motivo c'è,* ed è un motivo che non ha nulla a che vedere con le presunte discriminazioni verso le donne (*straordinari, lavoro notturno, trasferte, maggiori capacità del collega, etc).
Altrimenti, in molti settori, gli imprenditori assumerebbero solo donne, giacché ai suddetti quello che interessa è guadagnare e non "opprimere" le donne in nome di una presunta ideologia maschilista tesa a discriminare l'intero sesso femminile...

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Ad esempio: sai perché in campo edilizio alcuni imprenditori assumono prevalentemente o esclusivamente uomini dell'Europa dell'est ?
Perché li pagano meno.
Per dire: a un italiano non è che puoi pagargli gli straordinari sette o cinque euro l'ora (in nero), perché ti mandano affanculo, magari non subito ma dopo un po' di tempo sì.
Mentre con gli stranieri, provenienti da paesi dove già è tanto se guadagnano 300-400 euro al mese, si può fare...

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