Autore Topic: Italiane, studentesse e prostitute  (Letto 6048 volte)

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Alberto1986

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Italiane, studentesse e prostitute
« il: Gennaio 26, 2018, 23:58:45 pm »
Citazione
Maddalena, escort 23enne: “Ho iniziato per pagarmi gli studi, ora guadagno 200mila euro.
Il racconto di una studentessa italiana a Radio Cusano. Presto finirà l’università, ma non smetterà di fare la escort: “Mi piace essere la trasgressione di uomini facoltosi che pagano un sacco di soldi per passare del tempo con me”.

“Ho cominciato per gioco poco prima di finire il liceo classico. Nell'estate precedente avevo fatto la cameriera e la barista. Nell'ultimo anno ho guadagnato 200mila euro”. Parla così una ragazza italiana di ventitré anni che si fa chiamare Maddalena e che, per pagarsi gli studi all’università, ha iniziato a lavorare come escort e da allora non ha più smesso. I suoi genitori non sanno nulla di questo suo lavoro, che però la soddisfa e quindi non ha intenzione di interrompere. Maddalena, che ha raccontato la sua esperienza a Radio Cusano, ha parlato di quella come barista, quando il datore di lavoro le toccava il sedere, faceva continue battutine, “mi diceva che se mi fossi messa con lui mi avrebbe fatto ricca”. Un comportamento che l’ha spinta a licenziarsi. L'anno successivo, per mettere da parte un po' di soldi per l’università, con un'amica ha deciso di mettere un annuncio sul giornale: “Dopo poche ore è arrivata la prima telefonata. Siamo andate in coppia, non sapevamo nemmeno quanto chiedere. Alla fine abbiamo preso 200 euro per due ore in due. Praticamente niente. Per lei l'esperienza fu traumatica, ha smesso subito. Per me non più di tanto. Così ho continuato. Per mettere dei soldi da parte, essere indipendente, pagarmi gli studi senza pesare sulla mia famiglia”.
Fa l'escort, ma non è d'accordo con la legalizzazione della prostituzione – E in effetti Maddalena ha continuato a fare l’escort e anche a studiare con profitto, presto dovrebbe laurearsi in economia e commercio. Ma una volta laureata non ha intenzione di smettere di lavorare come escort, perché, così come studiare, anche questo lavoro le piace. Lo fa in tutta Italia, da nord a sud, per un’ora chiede 600 euro: “Essere giovane, bella e italiana mi autorizza a chiedere di più rispetto a molte altre ragazze che fanno il mio stesso mestiere”. “Il gusto del proibito mi eccita – ha raccontato ancora a Radio Cusano – mi piace essere la trasgressione di uomini facoltosi che pagano un sacco di soldi per passare del tempo con me. Sono un lusso, una cosa bella e costosissima, un regalo solo per pochi eletti. Nell'ultimo anno ho guadagnato più di 200.000 euro, se voglio una cosa me la compro”. Ma nonostante il suo lavoro la ventitreenne non è d'accordo con la legalizzazione della prostituzione: “I quartieri a luci rosse o le case chiuse toglierebbero il fascino del proibito a chi cerca certe avventure. E poi dovrei aprire la partita Iva e a quel punto non potrei più nascondermi. Che faccio, emetto fattura come escort? Mi pare improbabile”

https://www.fanpage.it/maddalena-escort-23enne-ho-iniziato-per-pagarmi-gli-studi-ora-guadagno-200mila-euro/


Questo articolo bisognerebbe stamparlo in massa ed appenderlo in ogni circolo femminista, in ogni sede del ministero delle (pseudo) pari opportunità, in ogni redazione giornalistica ed in ogni agenzia di statistica.

Offline Massimo

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #1 il: Gennaio 27, 2018, 00:41:09 am »
C'è tutta l'autoreferenzialità femminile in questa esperienza: la possibilità di fare ciò che è funzionale al benessere e alla felicità senza
dover e poter essere criticate per questo, la mancanza di doveri e il potere che deriva dalla bellezza fisica unitamente alla certezza di
poter contare su una fonte di reddito cospicua senza avere alcuna capacità professionale da mettere in campo, la sensazione di essere
speciale solo per il fatto che uomini facoltosi (e deficienti) sono disposti a pagare un mucchio di soldi per avere la disponibilità del proprio
corpo, la consapevolezza di essere destinata solo a pochi eletti danarosi (sai che soddisfazione; ovvio, se una si prostituisce a certi livelli).
Lo stesso tipo di autoreferenzialità che il femminismo mira ad ottenere per le donne in Occidente, sia chiaro. E non è un caso che negli
ultimi anni un certo femminismo (o forse tutto) sta rivalutendo la prostituzione femminile come esempio di autodeterminazione femminile (?)
sul proprio corpo (capirai!). Logico: constatando che la prostituzione femminile VOLONTARIA non solo non sta scomparendo ma è in piena
fioritura bisogna in qualche modo sdoganarla e attribuirla ad una motivazione positiva. Con in più un obiettivo strategico: se si abitua gli uomini a rispettare le donne che si prostituiscono, TUTTE le donne verranno rispettate, qualunque cosa facciano. E così si quadra il cerchio.

Offline Angelo

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #2 il: Gennaio 27, 2018, 00:49:23 am »
C'è tutta l'autoreferenzialità femminile in questa esperienza: la possibilità di fare ciò che è funzionale al benessere e alla felicità senza
dover e poter essere criticate per questo, la mancanza di doveri e il potere che deriva dalla bellezza fisica unitamente alla certezza di
poter contare su una fonte di reddito cospicua senza avere alcuna capacità professionale da mettere in campo, la sensazione di essere
speciale solo per il fatto che uomini facoltosi (e deficienti) sono disposti a pagare un mucchio di soldi per avere la disponibilità del proprio
corpo, la consapevolezza di essere destinata solo a pochi eletti danarosi (sai che soddisfazione; ovvio, se una si prostituisce a certi livelli).
Lo stesso tipo di autoreferenzialità che il femminismo mira ad ottenere per le donne in Occidente, sia chiaro. E non è un caso che negli
ultimi anni un certo femminismo (o forse tutto) sta rivalutendo la prostituzione femminile come esempio di autodeterminazione femminile (?)
sul proprio corpo (capirai!). Logico: constatando che la prostituzione femminile VOLONTARIA non solo non sta scomparendo ma è in piena
fioritura bisogna in qualche modo sdoganarla e attribuirla ad una motivazione positiva. Con in più un obiettivo strategico: se si abitua gli uomini a rispettare le donne che si prostituiscono, TUTTE le donne verranno rispettate, qualunque cosa facciano. E così si quadra il cerchio.


La parte finale è molto interessante.  ;)
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Massimo

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #3 il: Gennaio 27, 2018, 01:00:49 am »
La parte finale è molto interessante.  ;)
Anche la parte iniziale :lol:

Alberto1986

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #4 il: Gennaio 27, 2018, 01:47:20 am »
Analizzare anche il perchè la laureanda in "bocchinologia del quattrino" è contraria alla regolamentazione delle case chiuse.  :doh: Dire che fa schifo è veramente dire poco. :sick: Ma la cosa grave è pensare a quante femministe proibizioniste ci sono in parlamento (grazie alla legge anti-meritocratica e discriminatoria delle quote rosa) che sono sulla stessa sua linea di vedute e, magari, pure di interessi.  :sick:

Offline freethinker

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #5 il: Gennaio 27, 2018, 08:11:10 am »
Naturalmente, su quei 200.000 euro guadagnati, nessuna "tracciabilità" , nessuna indagine della GDF, nessun controllo della contabilità (dovrà pure averla, visto che tiene così bene i conti), nessuno stressante controllo da parte di occhiuti burocrati, nessuna "messa a norma" da dover rispettare, eccetera.
Ci credo che non è d'accordo con la legalizzazione della prostituzione!  :doh: 
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Warlordmaniac

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #6 il: Gennaio 27, 2018, 08:30:00 am »
Ma infatti mi hanno fatto sempre ridere coloro che vedono nella legalizzazione della prostituzione un aumento delle entrate erariali.

Online KasparHauser

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #7 il: Gennaio 27, 2018, 09:27:44 am »
Eppure...che dire, la ragazza è nell'ottica dell'economia ultraliberista, il suo ragionamento è così piano, privo di vittimismo, la sua conclusione è così logica e ragionevole che non riesce a starmi antipatica.

Offline TheDarkSider

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #8 il: Gennaio 27, 2018, 11:41:06 am »
Ma infatti mi hanno fatto sempre ridere coloro che vedono nella legalizzazione della prostituzione un aumento delle entrate erariali.
Intanto con la legalizzazione cominciamo a bollare le prostitute come evasori fiscali totali invece che come vittime, e questo e' un passo avanti nella narrazione del fenomeno.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Massimo

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #9 il: Gennaio 27, 2018, 13:05:45 pm »
Eppure...che dire, la ragazza è nell'ottica dell'economia ultraliberista, il suo ragionamento è così piano, privo di vittimismo, la sua conclusione è così logica e ragionevole che non riesce a starmi antipatica.
Certo, la prostituzione è perfettamente compatibile con il principio dell'"uguaglianza nell'irrilevanza" che vige oggi ed è promosso dalla aristocrazia finanziaria che sta dominando l'Europa: non ci sono e non ci devono essere differenze tra uomini e donne, tra omosessuali ed eterosessuali, tra giovani ed adulti, tra cittadini ed immigrati. NON CONTA UN CAZZO NESSUNO! E' la logica del maggiore Hartman per chi ha visto il film Full Metall Jacket. "Qui non ci sono differenze tra bianchi e neri, tra cattolici e protestanti, tra cittadini vecchi e cittadini nuovi.
Qui regna l'uguaglianza: non conta un cazzo nessuno. Se nessuno conta più un cazzo, uno vale l'altro. L'unica differenza di valore può solo
essere data dalla disponibilità monetaria. Da qui la "legittimità" della prostituzione che con tali premesse diventa condotta conseguenziale.

Alberto1986

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #10 il: Gennaio 27, 2018, 15:03:06 pm »
Intanto con la legalizzazione cominciamo a bollare le prostitute come evasori fiscali totali invece che come vittime, e questo e' un passo avanti nella narrazione del fenomeno.

La realtà è che le donne comuni come le italiane, avrebbero troppo da perdere da un'eventuale riapertura delle case di tolleranza, perchè verrebbe intaccato fortemente il loro potere sessuale con cui tengono in scacco l'uomo e con cui, all'occorrenza, ottengono soldi e tornaconti. Il resto sono solo false scusanti da femministe da strapazzo. D'altronde lo conferma la stessa studentessa-prostituta dell'articolo.

Offline Volpe argentata

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #11 il: Gennaio 27, 2018, 16:40:57 pm »
600 euro per un'ora e si definisce pure "un regalo?" Povera Italia.

Offline Duca

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #12 il: Gennaio 28, 2018, 01:50:33 am »
"I quartieri a luci rosse o le case chiuse toglierebbero il fascino del proibito a chi cerca certe avventure".
Questa è un'altra mentecatta che, nonostante tutti gli uccelli maneggiati, non ha ancora capito nulla dell'universo maschile... ma quale fascino del proibito, non siamo mica come i ragazzini che fumano di nascosto a dodici anni per il brivido della trasgressione, a mignotte si va per lo svuotatio pallorum... ennesima conferma che le donne, che si credono tanto intelligenti, non hanno alba della sessualità maschile.
Poi è naturale che non sia d'accordo sulla legalizzazione dei bordelli, e capirai, le toccherebbe fare la marchettara a 20 euri a botta, altro che 200.000 annui esentasse.  :mad:

Offline Vicus

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #13 il: Gennaio 28, 2018, 01:57:38 am »
Non sapeva cosa dire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Italiane, studentesse e prostitute
« Risposta #14 il: Gennaio 28, 2018, 08:05:47 am »
Intanto con la legalizzazione cominciamo a bollare le prostitute come evasori fiscali totali invece che come vittime, e questo e' un passo avanti nella narrazione del fenomeno.

Ti diranno: "non sono una prostituta, sono una che si spassa e riceve dei regali"