Autore Topic: L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti  (Letto 4262 volte)

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Alberto1986

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Un codice etico per regolare i rapporti tra studenti e professori.
La proposta dei presidi dopo gli abusi al liceo Massimo di Roma. Contrari i sindacati: "Nessuno può dire come dev’essere il rapporto tra docenti e alunni".

Dopo gli ultimi casi di abusi nelle scuole, molti presidi hanno proposto di regolare i rapporti tra professori e alunni fuori dalla sfera scolastica.
In particolare, si fa riferimento alla necessità di dare regole sull’uso delle chat e dei social nei rapporti tra studenti e insegnanti.

Sanzioni disciplinari
Secondo l’Aran, agenzia che rappresenta gli enti pubblici nella contrattazione collettiva, devono essere introdotti divieti veri e propri, con dure sanzioni disciplinari per chi non li rispetta. Se la proposta ha scatenato le proteste delle organizzazioni sindacali, molti presidi si sono invece dichiarati favorevoli.

Come riporta La Stampa, Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, ha chiesto l’introduzione di "un codice deontologico che delinei i parametri organizzativi della governance" e "le direttrici etico-professionali" che si intende seguire nella scuola unite all’adozione di un "trasparente sistema di valutazione del contesto scolastico".

I ministri
La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli aveva avvertito: "Chi viene giudicato colpevole, dopo il procedimento disciplinare, sarà comunque licenziato". Ma il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha espresso, a questo proposito, alcuni dubbi. Quello delle molestie, ha spiegato il ministro, "è un reato particolarmente infamante che se non fosse fondato segnerebbe una persona per tutta la vita".

I contrari
Contrario a un codice etico si dice Francesco Sinopoli della Flc-Cgil perché "si interviene dall’alto nel punto più delicato della didattica che lega ogni docente ai suoi studenti: il rapporto umano e professionale. Nessuno può dire come dev’essere, quali limiti debba avere, con quale vocabolario e con quale sintassi si debba parlare. Esiste già un’etica, una deontologia, che derivano dalla prassi quotidiana dell’insegnamento. Poi, se emergono casi estremi, ci pensa il Codice penale".

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/codice-etico-regolare-i-rapporti-studenti-e-professori-1485143.html


Addirittura quel nonnulla PD di Orlando ha "qualche dubbio"...  :doh: Ora si usi la solita tattica: lo si accusi di essere complice, così da bravo maschietto chiederà pubblicamente scusa ed aiuterà ad approvare l'ennesima disposizione anti-maschile.  :sick:

Ps: un altro buon motivo per cui, oggi, non ha più senso per un uomo fare l'insegnante. Il problema degli stipendi, come detto in altro topic, è molto relativo perchè bisogna essere proprio dei masochisti per scegliere un lavoro altamente femminilizzato, che non regala più soddisfazioni, in cui ti trovi a dover a che fare con un branco di ragazzini/e senza più regole nè educazione (per colpa delle moderne madri in primis) ed ora anche col rischio di beccarsi un'accusa di "molestia", da un giorno all'altro, dalla prima ragazzina mentalmente squilibrata di passaggio (magari pure minorenne, così finisci direttamente in galera).
« Ultima modifica: Gennaio 21, 2018, 03:38:20 am da Alberto86 »

Offline Cad.

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #1 il: Gennaio 21, 2018, 11:05:25 am »
http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/nbc-dopo-le-accuse-di-molestie-vietati-abbracci-e-passaggi-a-casa_3114399-201702a.shtml

"Codici", "direttive", a quando anche per qualsiasi rapporto uomo-donna,  relazione, approccio, linguaggio, sguardo, di un uomo con una donna, tutto il resto sarà molestia.

Offline Sardus_Pater

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #2 il: Gennaio 21, 2018, 13:29:56 pm »
Appena scoopia il caso in cui l'insegnante è una lei, come diverse volte è accaduto, voglio vedere come reagiscono questi minchioni.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Alberto1986

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #3 il: Gennaio 21, 2018, 16:15:44 pm »
http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/nbc-dopo-le-accuse-di-molestie-vietati-abbracci-e-passaggi-a-casa_3114399-201702a.shtml

"Codici", "direttive", a quando anche per qualsiasi rapporto uomo-donna,  relazione, approccio, linguaggio, sguardo, di un uomo con una donna, tutto il resto sarà molestia.

Di questo passo, il futuro dei paesi occidentali come gli USA, l'UK, L'Italia (quest'ultima colonia degli USA sin dalla fine della seconda guerra mondiale), ecc. sarà inevitabilmente una società di automi, dove sarà "l'entità superiore" a decidere anche quante volte un soggetto dovrà mangiare durante il giorno. Film e libri futuristici, si sono dimostrati veri libri della rivelazione. Basta guardare a paesi femministi come la Svezia, nazioni in avanzato stato di distopia generale.

Offline Duca

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #4 il: Gennaio 21, 2018, 22:28:56 pm »
Ma guardate che sono soprattutto le ragazze a stuzzicare... ricordo quand'ero giovane che, pur tenendo un contegno severo, freddo e distaccato (niente numero di tel ovviamente), ne ho ricevute eccome di proposte dalle studentesse, anche piuttosto esplicite... biglietti, mazzi di fiori, inviti a cena... una una sera addirittura si è presentata sulla porta di casa mia come se niente fosse, meno male che l'ho vista dalla veranda e così non ho aperto... :wacko: certe erano proprio assatanate, e pensare che adesso è molto peggio...

Offline Sardus_Pater

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #5 il: Gennaio 22, 2018, 15:10:39 pm »
Cos'eri, un alfa che viveva male l'essere alfa :P ?
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Offline Duca

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #6 il: Gennaio 22, 2018, 15:19:58 pm »
Cos'eri, un alfa che viveva male l'essere alfa :P ?
:lol:
Sul lavoro non si scherza... comunque certi colleghi si son rovinati la vita e la reputazione (e qualcuno il matrimonio) per colpa di qualche sciacquetta.  :ohmy:

Offline Warlordmaniac

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #7 il: Gennaio 22, 2018, 18:52:58 pm »
Ma guardate che sono soprattutto le ragazze a stuzzicare... ricordo quand'ero giovane che, pur tenendo un contegno severo, freddo e distaccato (niente numero di tel ovviamente), ne ho ricevute eccome di proposte dalle studentesse, anche piuttosto esplicite... biglietti, mazzi di fiori, inviti a cena... una una sera addirittura si è presentata sulla porta di casa mia come se niente fosse, meno male che l'ho vista dalla veranda e così non ho aperto... :wacko: certe erano proprio assatanate, e pensare che adesso è molto peggio...
La mia esperienza è totalmente diversa e non ho avuto mai l'onore di tanta attenzione.

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #8 il: Gennaio 22, 2018, 19:50:12 pm »
La mia esperienza è totalmente diversa e non ho avuto mai l'onore di tanta attenzione.
Dipende dal contesto in cui operi, per esempio al linguistico erano classi di adolescenti quasi tutte femmine a parte un paio di cinedi, un bell'ambiente veramente... :sick: io stavo piuttosto sulle mie ma alcuni colleghi hanno fatto numeri mica da ridere...
Comunque sono sempre stato contrario alle classi miste; in tali contesti le ragazze istigano, sfrucugliano, insomma meglio che stiano a fare le oche tra di loro e non scassino le balle ai giovani uomini (un po' come Frank e Clubber in un altro topic quando sostengono la necessità di palestre per soli uomini).

Offline Warlordmaniac

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #9 il: Gennaio 22, 2018, 21:11:40 pm »
OT: per la mia esperienza, le ragazze più femminili erano quelle in classi maschili dove erano in nettissima minoranza.  Più sono tra di loro e più c'è galliname. Le classi miste per me sono un compromesso giusto.

Offline Sardus_Pater

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #10 il: Gennaio 22, 2018, 21:24:02 pm »
OT: per la mia esperienza, le ragazze più femminili erano quelle in classi maschili dove erano in nettissima minoranza.  Più sono tra di loro e più c'è galliname. Le classi miste per me sono un compromesso giusto.

Sarei quasi d'accordo con te, ma la mia esperienza in un linguistico mi fa stare col Duca :lol: .
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Offline Vicus

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #11 il: Gennaio 22, 2018, 22:38:52 pm »
OT: per la mia esperienza, le ragazze più femminili erano quelle in classi maschili dove erano in nettissima minoranza.  Più sono tra di loro e più c'è galliname. Le classi miste per me sono un compromesso giusto.
Infatti. La Mead dimostrò che le classi separate aumentano le differenze di carattere tra i sessi e quindi l'attrazione:

CLASSI MISTE
Dopo cent'anni di classi miste a scuola, che dire dell'abbassamento nel quoziente eterosessuale?
Perché no? Se gli impieghi moderni sono neutri, non è forse necessario un sesso neutro che vi si accordi?
Una struttura sessuale psicologicamente differenziata deriva dal far convivere ragazzi e ragazze nelle stesse classi?

La co-educazione, entra in questo libro come un segmento del mondo fantastico dell'uomo industriale.
L'educazione è neutra in un mondo di parti sostituibili e consumabili. La tecnologia non ha bisogno né di persone né di cervelli ma di « mani ». Non rendendoci conto del processo automatico livellatore della scienza applicata, abbiamo lasciato che ci portasse al punto in cui gli stessi programmi di studio e la stessa aula servono per preparare ragazzi e ragazze ad un tempo, per la routine neutra e impersonale della produzione e della distribuzione.
Preoccupata dai problemi e dalle funzioni della differenziazione dei sessi, la dottoressa Mead in Male and Female non ci dice nulla di positivo sulla co-educazione. La competizione sessuale fra i giovanissimi è da lei giustamente considerata come un mezzo per sterilizzare il sesso. E dopo aver preso in esame i modelli dell'educazione dei bambini in società diverse, conclude che la maggior armonia e i rapporti tra adulti « più specificatamente sessuali » si verificano in quelle società dove « si trova una nettissima divisione tra il gruppo dei ragazzi e quello delle ragazze ».
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #12 il: Gennaio 23, 2018, 19:38:18 pm »
Veramente io ho detto il contrario.

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #13 il: Gennaio 23, 2018, 19:51:49 pm »
Infatti. La Mead dimostrò che le classi separate aumentano le differenze di carattere tra i sessi e quindi l'attrazione:

CLASSI MISTE
Dopo cent'anni di classi miste a scuola, che dire dell'abbassamento nel quoziente eterosessuale?
Perché no? Se gli impieghi moderni sono neutri, non è forse necessario un sesso neutro che vi si accordi?
Una struttura sessuale psicologicamente differenziata deriva dal far convivere ragazzi e ragazze nelle stesse classi?

La co-educazione, entra in questo libro come un segmento del mondo fantastico dell'uomo industriale.
L'educazione è neutra in un mondo di parti sostituibili e consumabili. La tecnologia non ha bisogno né di persone né di cervelli ma di « mani ». Non rendendoci conto del processo automatico livellatore della scienza applicata, abbiamo lasciato che ci portasse al punto in cui gli stessi programmi di studio e la stessa aula servono per preparare ragazzi e ragazze ad un tempo, per la routine neutra e impersonale della produzione e della distribuzione.
Preoccupata dai problemi e dalle funzioni della differenziazione dei sessi, la dottoressa Mead in Male and Female non ci dice nulla di positivo sulla co-educazione. La competizione sessuale fra i giovanissimi è da lei giustamente considerata come un mezzo per sterilizzare il sesso. E dopo aver preso in esame i modelli dell'educazione dei bambini in società diverse, conclude che la maggior armonia e i rapporti tra adulti « più specificatamente sessuali » si verificano in quelle società dove « si trova una nettissima divisione tra il gruppo dei ragazzi e quello delle ragazze ».



Leggi questo vecchio scritto di Silver.

http://www.uomini3000.it/10099.htm
Citazione
silverback 3/2/2004, 23:15

Nel corso dello sviluppo, due importanti differenze individuano il livello di maturità raggiunto dai bambini rispetto agli obiettivi fissati dalla scuola elementare e contribuiscono a spiegare le loro prestazioni mediamente inferiori rispetto alle bambine.
In primo luogo, i maschi maturano più lentamente delle femmine.
In secondo luogo, sono più attivi e sviluppano più lentamente il controllo degli impulsi.

Risulta che questo modello di sviluppo sia in gran parte una questione biologica, influenzato da genitori e insegnanti solo nella misura in cui essi lo incoraggiano o lo contrastano.
Attualmente, il pensiero scientifico sulla questione natura-cultura evidenzia il legame inestricabile esistente fra biologia e esperienza.
Il fatto che le femmine maturino prima dei loro coetanei maschi significa che spesso raggiungono le tappe fondamentali dello sviluppo cognitivo prima di loro.

In genere imparano prima i nomi delle cose - per esempio i nomi dei colori - e a contare.
A causa di ciò,le bambine sono più recettive quando,in prima elementare, le maestre fanno i primi seri tentativi di introdurre la classe alla lettura.
Il fatto che molti bambini stiano indietro rispetto alle femmine in queste attività propedeutiche alla lettura si traduce, per loro,in una maggiore probabilità di essere ingiustamente classificati come soggetti con difficoltà di apprendimento nelle prime classi della scuola elementare.

In termini di livello di attività - e con questo si intende l'attività motoria, per esempio nel correre o nel camminare - gli studi che rilevano differenze di sesso fino al momento immediatamente precedente l'ingresso a scuola non sono molti.
In altre parole, le differenze di genere interessanti il livello di attività si fanno sempre più pronunciate via via che i bambini si avvicinano all'età scolare.
Ricerche recenti indicano che le principali differenze fra maschi e femmine hanno luogo nell'interazione sociale.

Quando sono in gruppo, i bambini si comportano in modo molto diverso rispetto a quando sono da soli e si sentono stimolati dalla presenza di altri bambini.
Come nel caso di qualsiasi differenza di genere,esiste una sovrapposizione fra le popolazioni dei maschi e delle femmine: esistone bambine,per esempio, più attive di molti coetanei maschi.
Ma in età scolare,in una classe, l'alunno di sesso maschile medio è più attivo di circa i tre quarti delle alunne,ed è molto probabile che in una classe i soggetti più attivi siano maschi.

Anche le femmine più attive, comunque, non esprimono la propria energia nel modo sfrenato caratteristico dei maschi.
Se si esaminano le espressioni estreme dell'attività - per esempio l'iperattività - le differenze di sesso diventano ancora più marcate.
Molte ricerche condotte (negli USA) sull'argomento hanno rilevato come, nei maschi, il disturbo di deficit di attenzione con iperattività (ADHD:Attention deficit-hyperactivity disorder) venga diagnosticato dalle due alle quattro volte più spesso che nelle femmine.

Per esempio, in uno studio su 8258 scolari del Tennessee - tutti alunni di sedici scuole materne ed elementari di un unico distretto eterogeneo - la varietà dell'ADD (Attention deficit disorder) era stata diagnosticata in quasi il 4% dei maschi e in meno dell'1% delle femmine.
Pertanto, negli USA in ogni classe con almeno 25 alunni ci sono buone probabilità di trovare un bambino iperattivo.
Il profilo degli scolari di sesso maschile come di soggetti con difficoltà di apprendimento emerge chiaramente a chiunque passi del tempo nelle scuole elementari.

Le stesse ricerche dimostrano che un bambino ha una probabiltà quattro volte maggiore, rispetto a una coetanea, di finire dallo psicologo scolastico.
Alcuni ricercatori (sempre statunitensi) hanno ipotizzato che la preponderanza di maschi fra gli alunni con problemi di apprendimento scomparirebbe se le classi fossero composte di maschi di otto anni e femmine di sei; i problemi di apprendimento, infatti,vengono diagnosticati in base alla valutazione delle capacità di lettura a una data età, rapportata al potenziale intellettuale (i risultati del test per la valutazione del QI), sempre alla stessa età.

Per decenni, l'Ethical Culture School di New York aveva ammesso bambine di 5 anni e bambini di 6 all'ultimo anno di scuola materna, riconoscendo la disparità di sviluppo fra maschi e femmine.
Successivamente, a causa delle proteste di una minoranza di genitori di bambini di 5 anni prontissimi per fare il proprio ingresso a scuola, l'istituto modificò questa sua prassi pur continuando a ritenere valido il criterio alla base della sua politica precedente.

Negli Stati Uniti, almeno alcune delle Waldorf Schools - il cui programma è basato sulle arti creative - adottano, nelle prime classi elementari,"un'introduzione visiva" alla lettura al posto degli esercizi più tradizionali impiegati nella maggior parte delle altre scuole.
Una volta il preside di una scuola il cui programma era impostato su un simile approccio alla lettura - in altre parole un approccio che dà meno importanza alla prestazione rispetto a quanto accade di solito - dichiarò:"Se si comincia a insegnare (la lettura) un po' prima, sembra che tutti gli alunni maschi abbiano dei problemi".

Per farla breve, nella media, l'età precoce alla quale si è soliti incominciare l'insegnamento della lettura favorisce le femmine, mettendo al tempo stesso i maschi in una posizione di svantaggio.
Di conseguenza, quando si tratta dei fondamentali obiettivi di lettura della scuola elementare, gli scolari di sesso maschile, in media, non si sentono bravi o apprezzati come le loro coetanee.

In terapia dagli psicologi, spesso i bambini descrivono se stessi come dei perdenti o dei falliti e questo anche quando stanno sviluppando le proprie capacità a un ritmo normalissimo per individui della loro età.
Ovviamente, i soggetti che combattono con autentiche difficoltà di apprendimento affrontano ostacoli ancora maggiori per arrivare al successo scolastico e la loro lotta scoraggiante sul fronte della scuola finisce spesso per caratterizzare tutta la loro vita di bambini.

Però, quando nella progettazione di scuole, programmi, classi e stili di insegnamento, si prendono in considerazione i livelli di attività e i modelli di sviluppo dei maschi normali, tutta una serie di "problemi" scompare alla vista.
Quando, per un bambino, l'esperienza di appartenenza alla scuola è più forte della sua percezione della propria diversità, ecco che il peso della vergogna, dell'inadeguatezza e della rabbia cade, ed egli è libero di imparare.

E questo può avvenire soltanto (o quasi) in una scuola esclusivamente maschile.
Quando la cultura scolastica incoraggia il loro coinvolgimento, i bambini reagiscono a un'ampia gamma di
opportunità didattiche, sportive ed extracurricolari.
Per esempio, in una scuola maschile i bambini copriranno tutti i ruoli - artista, attore, atleta, editor, cuoco, capo della claque e violoncellista - abbracciando esperienze che spesso, in un ambiente misto, toccano alle femmine.

In un ambiente che riconosca loro una significativa libertà di essere fisicamente attivi, i bambini possono raggiungere un elevato standard di autocontrollo e disciplina.
Il preside di una scuola maschile (sempre negli USA) famosa per i suoi elevati standard di condotta osservava come il correre, il fare la lotta e altre benigne espressioni fisiche di energia tipiche dei giovani maschi fossero comuni nella sua scuola, nei "tempi morti" tra una lezione e l'altra o durante le attività più tranquille.

Non tutti i bambini fanno la lotta ogni volta che hanno del tempo libero; ciò nondimeno, il fatto che questo preside accolga positivamente tutta una gamma di comportamenti tipici dei bambini, ritenendoli normali e sani e creando così un ambiente nel quale essi si sentono accettati, è senz'altro di aiuto per tutti.
I bambini traggono vantaggio dalla presenza di insegnanti e figure di autorità di sesso maschile come modelli di ruolo di erudizione, impegno professionale, leadership intellettuale e atletica e competenza emotiva.

La presenza di uomini ha un effetto terribilmente calmante sui bambini.
Quando si sentono completamente accettati - quando sentono che le loro capacità e il loro comportamento sono effettivamente normali e che gli altri li percepiscono come tali - i bambini si impegnano in modo più significativo nell'esperienza dell'apprendimento.
Queste sono le qualità che fanno di alcune scuole americane solo maschili - con il corpo insegnante in larga misura maschile e il loro programma centrato sulle esigenze del giovane maschio - ambienti di apprendimento particolarmente efficaci per i bambini.
« Ultima modifica: Gennaio 23, 2018, 20:02:44 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:L'ultima crociata contro quei pochissimi professori uomini (maschi) rimasti
« Risposta #14 il: Gennaio 24, 2018, 00:36:34 am »
Ottimo post che meriterebbe di essere messo in evidenza.
Citazione
La presenza di uomini ha un effetto terribilmente calmante sui bambini.
:lol: Non fatico a crederlo.

Sempre la Mead ha affrontato la nota questione della precoce maturazione femminile, e ha concluso che le donne maturano prima in senso "biologico", come donne (vedono prima degli uomini se stesse come genitrici) ma non come individui. Avere una personalità da uomini adulti e pensanti richiede molto più tempo (anzi non si finisce mai di imparare) mentre le donne di oggi di solito non maturano MAI, il loro sviluppo intellettuale ed emotivo si ferma (sempre secondo un esperto) a 12 anni o anche meno.
Queste donne iperadattate, con "più cervello e senso pratico degli uomini" rivelano sotto la superficie un'immaturità e stupidità (acquisita :D) impressionanti.

Ho frequentato una scuola mista solo dal liceo e gli stessi professori dicevano che le femmine della classe erano capre. I voti femminili più alti sembrano essere un fenomeno recente e dovuto alle massicce dosi di femminismo (e forse favoritismo) presente nella scuola odierna, diventata un semplice indottrinamento politicamente corretto che suscita immancabilmente l'entusiasmo delle femmine.
Solo all'università ho scoperto il 'genio' femminile. Anzi spesso le più avvenenti erano quelle con i voti più alti, lascio agli scienziati formulare una spiegazione convincente. :rolleyes:

Le sindromi di iperattività e deficit di attenzione sono considerate patologie (ma da quando essere distratti è una malattia?) che impediscono di rendere in una scuola considerata pietra di paragone della normalità.
Ma c'è chi ipotizza che siano solo una sana reazione a una scuola diventata "penitenziario intellettuale" e ferma al 19° secolo. Oggi viviamo in un ambiente di informazione e non ha più senso tener chiusi allievi in un'aula dove vengono centellinate nozioni ridondanti (si pensi ai corsi di informatica). La mentalità borg delle donne - che non mettono mai il mondo e se stesse in dicussione - non ne risente più di tanto, ma la sana vitalità e curiosità dei maschi viene soffocata: è come chiedere ad aquile di nuotare.
Il solo scopo dei programmi didattici sembra riscrivere storia, scienza, e tutto l'umano sapere in funzione del politicamente corretto. Logico che i maschi siano a disagio a star seduti 5 ore ad ascoltare sciocchezze (condite da eventuali rimproveri femministi), e spesso si rivolgano altrove per soddisfare la loro sete di apprendere.
Ma si sa, il dovere di autocritica è solo maschile, le donne e il Partito hanno sempre ragione e l'unica soluzione possibile è 'curare' i maschi che non si adeguano al migliore dei mondi possibili.

@Warlord: hai detto che nella tua classe le donne erano in netta minoranza, il che sembra (a mio personale parere) attenuare gli effetti della classe mista.
« Ultima modifica: Gennaio 24, 2018, 01:28:47 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.