Autore Topic: Le famose "risorse"...  (Letto 43024 volte)

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Online Frank

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #105 il: Giugno 27, 2018, 00:56:59 am »
Kratos, sei consapevole del fatto che non accadrà mai nulla di tutto ciò ?
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #106 il: Giugno 27, 2018, 01:00:49 am »
A proposito di risorse e buonisti(e) impegnati a fare i froci col culo degli altri.

https://dilei.it/bellastoria/video/le-iene-ospiteresti-un-profugo-figuracce-dei-vip/395733/amp/?__twitter_impression=true

Citazione
Le Iene: ospiteresti un profugo? Figuracce dei VIP
Valeria Marini, Alessandro Gassman, Giorgio Pasotti. Sono solo alcune delle celebrità disposte a parole ad accogliere chi scappa da una guerra. Ma poi


Video tratto da Le Iene

Premesso che non si tratta di un dovere ma di una grande responsabilità e che a risolvere il problema dovrebbe pensarci lo Stato, ospiteresti un profugo a casa tua?

Dopo aver incalzato i politici all’uscita dalla Camera, Filippo Roma ritorna sull’argomento, stavolta con i VIP. D’impulso, e forse per apparire più umani di fronte a una telecamera, rispondono di sì. Poi, quando gli si racconta di Madine che scappa dal Mali  ed è già pronto a prendere posto fra le loro mura domestiche… un gran rumore di unghie sullo specchio.

In pochi si spingono a lasciare il proprio numero di telefono per essere richiamati e concordare la sistemazione. Ma ce n’è almeno uno che poi ha effettivamente accolto Madine? Guardate il video. Tra gli intervistati: Valeria Marini, Alessandro Gassman, Ettore Bassi, Giorgio Pasotti, Pippo Baudo.

L’ipocrisia di certo non è una #bellastoria. Pensi che anche Facebook sia pieno di persone che scriverebbero di essere pronte ad accogliere e poi non lo farebbero? e taggale.
:)
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Offline Kratos

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #107 il: Giugno 27, 2018, 05:58:34 am »
Kratos, sei consapevole del fatto che non accadrà mai nulla di tutto ciò ?

Cosa accadrà?
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline Vicus

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #108 il: Giugno 27, 2018, 06:17:23 am »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #109 il: Settembre 01, 2018, 18:39:25 pm »
http://www.occhidellaguerra.it/perche-le-pen-svedese-sta-conquistando-paese/

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Perché il Le Pen svedese sta conquistando il Paese
AGO 31, 2018 51 COMMENTI CONTROSTORIE  MARZIO MIAN
Brutta perturbazione in arrivo dalla Scandinavia su Bruxelles, cioè la caduta, dopo oltre un secolo, del partito Socialdemocratico svedese. Che vorrebbe dire un colpo da ko alla già precaria stabilità politica dell’Unione, soprattutto perché la prevista disfatta del «partito-Stato» dato al massimo al 25 per cento (solo negli anni Novanta viaggiava su percentuali intorno al 45) potrebbe essere accompagnata dal balzo della destra sovranista, dal 4 per cento del 2010 al 20 per cento nelle prossime elezioni generali del 9 settembre. Bruxelles guarda a Nord con terrore perché, anche se la Svezia ha gli stessi abitanti dell’Ungheria di Viktor Orban, il suo peso politico e simbolico è di ben altro genere. Cosa accadrebbe se si aprisse una falla anche in Scandinavia, addirittura nel Paese più progressista, bastione del multiculturalismo e dei valori universali dell’accoglienza? Infatti il governo, nonostante gli ottimi risultati sul fronte economico, con una disoccupazione praticamente inesistente, paga per non aver rinunciato, nemmeno in tempo di antiglobalismo dilagante, alla tradizionale solidarietà terzomondista del partito che fu di Olof Palme («siamo una superpotenza umanitaria», diceva solo tre anni fa il premier Stefan Lofven), accogliendo, in un Paese di soli 9.5 milioni di abitanti, più profughi di tutti gli altri membri dell’Unione europea, 600mila dal 2014, 163mila richiedenti asilo solo nel 2015.

E la situazione è sfuggita di mano. Vasti territori urbani, a Stoccolma, a Uppsala, a Malmö, soprattutto a Göteborg, sono in mano alla criminalità straniera, non accessibili alla polizia e ai giornalisti, gli stupri sono aumentati del 30 per cento in cinque anni, nelle scuole circolano ogni genere di armi, non si contano i regolamenti di conti tra bande di diversi origini etniche, numerosi gli attentati islamisti, nel 2017 un camion guidato da un affiliato Isis ha fatto cinque morti. L’ultimo caso che ha sconvolto l’opinione pubblica (e potrebbe avere un forte impatto sul voto) è stato l’incendio di decine, centinaia di auto da parte di gang d’incappucciati alla periferia di Trollhattan, città industriale nell’Ovest, già sede degli stabilimenti della Saab e oggi una delle aree più colpite dall’ondata di violenze. La debole reazione del premier – «ma cosa diavolo state facendo?» – ha fatto indignare le tute blu, da sempre zoccolo duro dei socialdemocratici.

A lungo la stampa nazionale e internazionale, quasi con imbarazzo, ha dedicato poco spazio al crescendo di attacchi alle donne nelle strade e alle violenze di matrice straniera e islamica nel Paese ritenuto la mecca dell’integrazione e della pace sociale. E fu accolto come una delle sue molte gaffe il riferimento di Donald Trump, rispetto al pericolo immigrazione, di «fare la fine della Svezia».

Il governo, sull’onda di sondaggi che manifestavano un’impennata del sentimento anti-immigrati, nel 2017 ha ridotto le quote d’ingresso a 23mila, ma non è bastato a contenere il fenomeno di Sverige Demokraterna, Democratici di Svezia, (stesso simbolo della torcia del Fronte Nazionale di Marine Le Pen), partito nato una decina d’anni fa da un nucleo dichiaratamente neo-nazi e oggi sulle stesse posizioni populiste e anti-europeiste di altri movimenti dell’Ue. In molti sondaggi stanno davanti ai liberali, i quali, come i socialdemocratici hanno dichiarato che non scenderanno mai a patti di coalizione con la destra nazionalista, poiché è chiaro che nessuno dei tre contendenti riuscirà a superare la metà dei 349 seggi necessari per un governo monocolore. L’unica via d’uscita anche in caso di una vittoria dei nazionalisti – potrebbe essere un governo di minoranza; ma un’affermazione della destra estrema nei numeri previsti, terrebbe in ostaggio qualsiasi esecutivo, anche una grande coalizione, costringendolo, come accaduto in Olanda con la «quasi vittoria» del partito anti-islamico di Gert Wilders, a una brusca virata su scelte che cambierebbero l’identità politica della Svezia e indebolirebbero ulteriormente quel che rimane del blocco europeista a Bruxelles. Una cosa appare ormai certa, che le elezioni sanciranno la crisi terminale del «modello svedese», icona della sinistra progressista internazionale: welfare dalla culla alla tomba, solidarietà, globalismo economico, neutralità militare, europeismo, pacifismo. Potrebbe subire un duro colpo anche la più ostentata delle battaglie socialdemocratiche dell’ultimo decennio, il femminismo di Stato, con punte estreme come il superamento dei generi nelle scuole e la creazione di una nuova lingua «neutrale». Il governo nelle scorse settimane, con un documento ufficiale presentato dal ministro degli Esteri Margot Wallstrom, ha addirittura annunciato l’avvio di una «nuova diplomazia femminista per esportare il modello politico di genere svedese».

Come accade per le altre forze anti-establishment nel continente, i Democratici di Svezia, sono a favore di un rapporto privilegiato con la Russia, e questo in un Paese (senza guerra da duecent’anni) che di fronte alla militarizzazione russa dell’Artico e alle tensioni sul Baltico si è recentemente espresso per un’adesione alla Nato, stringendo intanto accordi strategici con gli Stati Uniti e partecipando a diverse manovre nella regione. Il giovane leader Jimmie Akesson rifiuta il potere sovranazionale di Bruxelles, invoca l’uscita immediata dall’Unione e una politica protezionista aumentando le tariffe sui prodotti stranieri; soprattutto vuole archiviare la politica dell’accoglienza umanitaria ipotizzando la fine del mitico welfare svedese. «Seicentomila persone», dice Mats Edman, direttore di Dagens Samhälle, «significa 40 nuove municipalità di 15mila abitanti. Pensiamo a quel che serve in termini d’infrastrutture, impiego pubblico, abitazioni, scuole, ospedali, trasporti Per poter sostenere tutto ciò e continuare a godere del benessere standard svedese significa dover andare in pensione oltre i settant’anni. Oppure dobbiamo rivedere i nostri standard».
« Ultima modifica: Settembre 01, 2018, 18:52:39 pm da Frank »
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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #110 il: Settembre 01, 2018, 19:19:53 pm »
Per fortuna, però, che ci sono fenomeni come Spike Lee.

https://www.huffingtonpost.it/2018/08/31/spike-lee-con-uno-come-salvini-non-prenderei-mai-un-bicchiere-di-vino-ne-ci-andrei-allo-stadio-a-vedere-la-juve-di-cui-sono-tifoso_a_23513804/?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending

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CULTURE
31/08/2018 17:18 CEST | Aggiornato 31/08/2018 17:19 CEST
Spike Lee : "Con uno come Salvini non prenderei mai un bicchiere di vino né ci andrei allo stadio a vedere la Juve, di cui sono tifoso”
Così Spike Lee all'HuffPost. Il regista al Lido per partecipare ad una Masterclass sulle tecnologie e il futuro del cinema, dice la sua sul ministro italiano e su Trump che chiama “Agent Orange”
By Giuseppe Fantasia

GIUSEPPE FANTASIA
"Matteo Salvini? Con uno che ha quelle idee lì, non potrei mai prendere un bicchiere di vino, né ci andrei mai allo stadio a vedere la Juve e a tifare per Ronaldo. No, non credo proprio che cose del genere possano mai accadere". Inizia così, con queste parole, il nostro incontro con Spike Lee, alla 75esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia per tenere una Masterclass sulle innovazioni, le tecnologie e il futuro del cinema grazie a Mastercard.

"Quello che sta facendo in Italia Salvini lo stanno facendo Putin in Russia, la Le Pen in Francia e Agent Orange da noi", ci spiega, indicando con quell'appellativo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che non nomina, preferendo chiamarlo con il nome di quel liquido chimico prodotto dalla Dupont (Agent Orange, appunto) che durante la guerra in Vietnam veniva cosparso sulla vegetazione per evitare che la stessa potesse crescere. "Nessuno di loro è il mio tipo, preferisco tenerli alla larga. Non ho bisogno di essere faccia a faccia con la negatività, ma dare un messaggio che sia d'amore; questi individui dimostrano invece solo odio e non li voglio accanto a me".

"Uno dei tanti errori che si commettono – tiene a precisare - è l'idea che problemi di questo tipo riguardino soltanto l'America, ma bisogna fare molta attenzione perché il problema è globale". La situazione che si sta vivendo in quei Paesi – a detta di Lee, regista di film indimenticabili, da "Fa la cosa giusta" a "Malcom X" ("è il film a cui sono più legato", il primo girato da un occidentale alla Mecca dopo essere stato costretto a convertirsi all'Islam), da "La 25esima ora" a "Inside Man" – "è una situazione in cui la colpa viene sempre data agli immigrati". "Tutto è buttato sulle loro spalle affinché si fomenti l'odio nei loro confronti. Se chiudiamo i confini e costruiamo dei muri – ci dicono – il nostro Paese sarà grandioso, non ci sarà più la criminalità, niente droghe e via discorrendo, ma sono tutte bugie, perché tanto loro vogliono solo buttare giù la nostra cultura". Nonostante questo, però – gli facciamo notare, persone come Salvini, in questi giorni qui a Venezia ("è a Venezia? – ci chiede Lee – "perché lo hanno invitato"?), sono acclamate dalla folla che gli chiede foto e selfie.

"Non lo fischiano? – fa lui. "Beh, allora questo dimostra proprio quello che le stavo spiegando, che Salvini come Agent Orange, sono pericolosi. Ricordiamoci che nella Germania nazista, gli ebrei erano incolpati dai nazisti e l'odio era fomentato da loro e – siamo onesti – anche in Italia dove c'è stato Mussolini e il fascismo, tutto questo può succedere di nuovo. Keep it real, fate i conti con questa realtà".
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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #111 il: Settembre 17, 2018, 20:24:39 pm »
Risorse impegnate a lavorare e quindi a garantirci le future pensioni.


https://www.facebook.com/BarbagalloG.92/videos/508788746273277/?hc_ref=ARTDFyFUv1V2ZJ19DFExiCKN2vpj1OmAXaTObaIM408EI1h4MQ13VYNBTtVBtTmTXmc&__xts__[0]=68.ARCZJrbStJK2oVdffhx1BbWU2pt24a7_NuFb2VGAlw-c2CYY_wn4bY-iZqH8mgb51eBeSnGlCHonKRjWYdQOQH9KDne16dnRAUH6xLutyQmktnAuGUZb6fMp6guwcN3erI_I5A1KHa0lGJrw3r8Qhi1Xq9jkaQGGno5I8-f2PDPI06NA4sFs&__tn__=FC-R

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #112 il: Settembre 17, 2018, 23:22:47 pm »
Le donne non si smentiscono mai, prima attacca briga e dopo chiama aiuto, che razza di feccia.  :mad:

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #113 il: Settembre 18, 2018, 00:43:22 am »
Le donne non si smentiscono mai, prima attacca briga e dopo chiama aiuto, che razza di feccia.  :mad:


Ovviamente, perché l'indole (e la stupidità) femminile è la medesima ovunque, in ogni tempo e in ogni luogo.
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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #114 il: Settembre 28, 2018, 19:54:21 pm »
Piccole risorse crescono.

https://tv.liberoquotidiano.it/video/italia/13382500/500-tony-baby-rapper-rom-insulta-italia-comando-io-vado-a-scuola-vi-sputo-addosso.html

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Ma quale integrazione?

500 Tony, il rapper rom di 9 anni che insulta l'Italia: "Non vado a scuola e vi sputo addosso"
28 Settembre 2018

"Nove anni e come rappo", canta 500Tony, un ragazzino rom di 9 anni, nonché protagonista di una clip musicale registrata nel campo nomadi di Bonfadini di Milano, passato alla cronaca per vari giri illegali di automobili. "Non ho voglia, sono stanco, io comando, non lo faccio. Sono pigro, sono fatto perché mi fumano accanto" canta il baby-fenomeno nel video di Teste matte. Catene al collo, capelli scolpiti, l'atteggiamento strafottente e provocatorio. La canzone, di 3 minuti e 16 secondi, è una provocazione continua: "Mio padre comanda la zona e come Re Leone mi lascerà tutto". Ma non solo: "Se entri nel campo e ne esci intatto, vatti a comprare un santino". E ancora: "Sputo sopra al vostro mondo". Al nostro, dunque. All'Italia.

Leggi anche: Nel campo rom di via Bonfadini appare una limousine. Ma non erano poveri?

Quello che per molti può sembrare un semplice video che spopola su internet, non lo è per Paolo Bassi, presidente del Municipio 4 che si domanda quanto ancora dovrà passare prima che il Comune si accorga di quello che sta avvenendo nel degradato campo rom. Nel filmato il presidente del consiglio municipale 4, Oscar Strano, ha riconosciuto il nipote di un certo Guido lo zingaro che da anni criminalizza la zona, la stessa dove si recò in visita papa Francesco.

"E allora che si intervenga: si controlli che il rapper rom grassoccio torni immediatamente a scuola, lo si tolga da queste compagnie malsane che gli promettono soldi e successo", inveisce Strano. "I clan si sentono padroni e l'impunità rafforza questa idea, questo modello che si tramanda ai figli e può essere drammaticamente seducente per altri. Si scopre ora, ma questi sistemi e queste logiche si diffondono ormai da anni, anche grazie a una tolleranza particolare" conclude. Infatti, nel campo di Bonfadini, solo nell'ultima settimana, ci sono stati due incendi, gli ennesimi di una lunga serie.
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Offline Vicus

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #115 il: Settembre 28, 2018, 23:51:46 pm »
Questi soggetti poi hanno anche il sostegno di vari apparati, per esempio Bello Figo è notoriamente renziano e ha anche, non si sa come, passaporto americano (lui che già nelle sue canzoni idolatra il potere ne parla con rapimento, si capisce che lo fa sentire qualcuno).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #116 il: Settembre 29, 2018, 12:20:02 pm »
Truce Baldacci almeno si è fatto da sé :lol: .

"Io c'ho tVoppo odio..."
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Duca

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #117 il: Settembre 29, 2018, 14:15:51 pm »
Questi soggetti poi hanno anche il sostegno di vari apparati
Esattamente; sono dei poveri coglioni e fin qui niente da dire, nel mondo ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Il punto è che a sinistra hanno sempre dato credito a queste manifestazioni che di artistico o intellettuale non hanno nulla.
Stessa cosa per gentaglia tipo i graffitari imbrattamuri, guitti di merda tipo Benigni, Vauro, Crozza,  pseudointellettuali tipo Saviano, chiaviche musicali tipo Fedez e simili, ecc.
Se uno è un pirla vabbè, amen, non è un problema, il mondo è grande e c'è spazio per tutti, però i pirla vanno trattati da tali, e non come geni o eroi.
Adesso però il gioco dei sinistronzi è finito perché la gente ne ha piene le balle delle cazzate e vuole sicurezza e lavoro, altro che rapper del tubo che fanno i finti alternativi mentre in realtà dispensano a piene mani il politicamente corretto funzionale a chi dirige l'orchestra.

Offline Sardus_Pater

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #118 il: Settembre 29, 2018, 15:49:32 pm »
Dacci un taglio.
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Offline Vicus

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Re:Le famose "risorse"...
« Risposta #119 il: Settembre 29, 2018, 18:32:33 pm »
Dacci un taglio.
Sardus non stiamo parlando di Berlinguer ma di Bello Figo! :cry:
Esattamente; sono dei poveri coglioni e fin qui niente da dire, nel mondo ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Il punto è che a sinistra hanno sempre dato credito a queste manifestazioni che di artistico o intellettuale non hanno nulla.
Stessa cosa per gentaglia tipo i graffitari imbrattamuri, guitti di merda tipo Benigni, Vauro, Crozza,  pseudointellettuali tipo Saviano, chiaviche musicali tipo Fedez e simili, ecc.
Se uno è un pirla vabbè, amen, non è un problema, il mondo è grande e c'è spazio per tutti, però i pirla vanno trattati da tali, e non come geni o eroi.
Adesso però il gioco dei sinistronzi è finito perché la gente ne ha piene le balle delle cazzate e vuole sicurezza e lavoro, altro che rapper del tubo che fanno i finti alternativi mentre in realtà dispensano a piene mani il politicamente corretto funzionale a chi dirige l'orchestra.
Come il ghanese, anche Saviano ha una liaison con gli USA, o meglio con la fazione dell'Abbronzato che gioca a fare il sinistrorso ma affama i lavoratori ed è figlio di un agente della CIA (dall'aria che più innocente non si può).
La musica può distrarre finché la pancia è piena, per ora i disoccupati si rivolgono ai coach milionari del 'pensiero positivo' (in ossequio al principio darwininista per cui "se ti va male è perché non sei competitivo") ma non durerà a lungo, se saltano il welfare e stipendi pubblici altro che rapper.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.