Autore Topic: "Un uomo su tre violenterebbe una donna"  (Letto 2263 volte)

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Alberto1986

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"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« il: Novembre 08, 2016, 18:35:23 pm »
Citazione
Un uomo su tre violenterebbe una donna: i risultati choc di una ricerca
Dallo studio emerge che l'alcol, nelle aggressioni sessuali, è pressoché irrilevante. Ha effetto violento solo su chi è già un predatore.

Marta Proietti - Mar, 08/11/2016 - 17:49

Un recente studio rivela che un terzo degli uomini violenterebbe una donna, se fossero sicuri di non essere denunciati.
Come scrive Les InRocks, lo studio è stato condotto dal criminologo Massil Benbouriche, tramite l’Università di Montréal e di Rennes, su uomini senza problemi mentali né colpevoli di molestie sessuali. Alcuni studenti, altri lavoratori, altri ancora disoccupati ma tutti fra i 21 e i 35 anni.
I ricercatori hanno valutato i loro profili psicologici e tentato di capire come percepiscono le donne e lo stupro. Inizialmente sono stati divisi in due gruppi: uno sobrio, uno che consuma alcol.
A tutti è stato fatto ascoltare via audio una situazione in cui un uomo e una donna stanno sul divano, si baciano, lei è reticente, rende sempre più chiaro che non vuole avere un rapporto sessuale. A questo punto l’audio si ferma e seguono domande agli intervistati: "Lei ti sembra consenziente? In che momento esprime il suo rifiuto? Come la convinceresti a fare sesso? Le mentiresti? Le verseresti un altro bicchiere di alcol per arrivare al contatto fisico?". Il 50% degli intervistati ha ammesso che userebbe un simile stratagemma.
E poi la domanda finale: "Se fossi assolutamente sicuro che lei non sporge denuncia e tu non ne paghi le conseguenze, faresti sesso anche se non è d’accordo?". Il risultato è sconvolgente. Il 30% dei partecipanti ha risposto di sì, sale a 60% nel gruppo di quelli che hanno assunto alcol.
La stessa domanda, in uno studio simile, fu posta negli anni '80 e a 40 anni di distanza nulla è cambiato: all’epoca risposero sì il 29-33% degli intervistati. Questo studio dimostra anche che il ruolo dell’alcol, nelle aggressioni sessuali, è pressoché irrilevante.
Spiega Massil Benbouriche: "A differenza di quanto si crede comunemente, l’alcol non ha effetto diretto sulla percezione del consenso e sulla violenza. Ha effetto solo su chi condivide la cultura dello stupro, non sugli altri. Per loro la donna ha parte della responsabilità. Le strategie coercitive sono il modo attraverso cui la gente ottiene rapporti senza consenso esplicito: fanno promesse, manipolano, ubriacano, intossicano. Se hanno bevuto alcol, saranno più inclini a esercitare violenza fisica per ottenere lo scopo".

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/uomo-su-tre-violenterebbe-donna-i-risultati-choc-ricerca-1329308.html

Online Frank

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #1 il: Novembre 08, 2016, 19:16:25 pm »

Citazione
"Se fossi assolutamente sicuro che lei non sporge denuncia e tu non ne paghi le conseguenze, faresti sesso anche se non è d’accordo?"

A me, in tali circostanze, non verrebbe duro neanche con due pasticche di viagra.
Idem per alcuni uomini di mia conoscenza.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Sardus_Pater

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #2 il: Novembre 08, 2016, 20:02:35 pm »
La solita ricerca farlocca, per gente che non ha senso del ridicolo. Che caspita vuol dire poi "se ha assunto alcool"? Hanno fatto imbriacare persone di proposito per fare questa ricerca? O sono i soliti minchioni moralisti puritani che non sanno distinguere la differenza tra una birra e mezza boccia di whisky? Che poi, se uno è ciucco, col cazzo che gli si rizza!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Cassiodoro

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #3 il: Gennaio 08, 2017, 08:17:36 am »
Un recente studio rivela che un terzo degli uomini violenterebbe una donna, se fossero sicuri di non essere denunciati.

http://d.repubblica.it/argomenti/2012/12/10/news/eros_fantasie_donne-1086248/
.....secondo gran parte della letteratura scientifica, la coercizione sessuale è una fantasia diffusa perché dona un senso di liberazione, sciogliendo la donna dall'ansia che un ruolo più attivo comporta e dalla responsabilità rispetto a qualunque tipo di desiderio, proprio o altrui.
.............
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Online Frank

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #4 il: Gennaio 08, 2017, 10:37:24 am »
Citazione
La complessità del cervello femminile si riflette nella produzione, frenetica e sorprendente, di fantasie sessuali.

... ahahahahah!! ...  :D :D
A me certe affermazioni fan sempre morire dal ridere, perché se c'è un qualcosa che generalmente è assente (all' atto pratico...) nel cervello femminile, son proprio le fantasie sessuali.

Le vere fantasie femminili son queste...
http://www.vanityfair.it/benessere/sesso/16/12/30/uomo-all-antica-motivi-per-frequentarlo

Come dice giustamente il comico statunitense Bill Maher in questo video, segnalato anche di recente da KasparHauser, "le vostre fantasie annoiano noi, le nostre offendono voi".


« Ultima modifica: Gennaio 08, 2017, 10:50:02 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Online Frank

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #5 il: Gennaio 08, 2017, 10:55:01 am »
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=9946227

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seiper1
Inviato il: 9/8/2006, 11:54    
Bene STRIDER, sembra anche a me il miglior argomento possibile per dare l'avvio alla discussione.
Anche per quanto mi riguarda, infatti, la questione del rapporto tra sesso e sentimento è contrassegnata dalla più profonda contraddizione del mondo femminile, nella sua generalità salvo eccezioni, che è, inoltre, tra le meno denunciate e le più sopportate dal genere maschile.
Mi spiego, anche se credo che sappiamo tutti di cosa si parla.
Mi pongo, fantasiosamente, nell'ottica di un extraterrestre che sbarcasse oggi con la propria astronave sul nostro pianeta per studiare e capire i comportamenti umani.
Tra le prime cose che noterebbe, essendo della più chiara evidenza visiva, ci sarebbe la profonda differenza che caratterizza la figura esteriore femminile da quella maschile. Mentre, infatti, la prima mostra il proprio corpo in tutti i modi immaginabili, richiamando l’attenzione su ogni parte delle sue forme fisiche in modi talmente insistiti da risultare quasi maniacali, il secondo gli apparirebbe del tutto estraneo a questa forma di attenzione fisica, dal momento che copre il proprio corpo quasi completamente con il vestiario e non ne fa mostra in alcun modo.
Ipotizzando, sempre con un gioco di fantasia, che l’extraterrestre scoprisse in qualche modo che uomini e donne uniscono i loro “corpi” nel gioco sessuale traendone piacere, possiamo immaginare verosimilmente che il nostro marzianetto ripartirebbe verso il suo pianeta nella salda convinzione che le donne rivolgono verso il piacere fisico, verso l’aspetto corporeo della sessualità, un’attenzione infinitamente più grande di quanto facciano gli umani di sesso maschile, vista l’abissale differenza di attenzione che uomini e donne danno al “corpo”.
Non potrebbe sapere, il nostro fantasioso personaggio, che nella realtà la situazione è esattamente rovesciata, nel senso che l’attenzione verso il piacere fine a se stesso, quello legato alla corporeità dei rapporti sessuali ed al piacere fisico, è di gran lunga una caratteristica maschile, mentre quella femminile è contraddittoriamente orientata verso aspetti incorporei ed invisibili denominati sentimenti.


Cosa significa questa storiella?
Che l’attitudine maschile a rivolgere il proprio interesse verso il corpo femminile, piuttosto che verso la sua “anima” (per utilizzare un termine caro a Giulyia), è sì il risultato di una diversa inclinazione biologica alla sessualità ma, soprattutto ai giorni nostri, è anche il risultato di una costante e sistematica sollecitazione del desiderio maschile, piuttosto che degli aspetti sentimentali ai quali così spesso, invece, le donne fanno riferimento anteponendoli a quelli "fisici".
Esattamente come STRIDER anch’io rivolgo la mia prevalente attenzione al sesso svincolato dalle implicazioni sentimentali, perché il giorno che la maggior parte delle donne richiamerà l’attenzione maschile verso i propri sentimenti, piuttosto che verso il proprio corpo, comincerò a prenderli in considerazione.
Sino a quel giorno non potrò che guardare al corpo femminile con desiderio, ignorando o ponendo in secondo piano, senza alcun problema, i sentimenti che contiene ed ascoltando la mia semplice istintualità senza dovermene sentire sminuito.


Citazione
seiper1
Inviato il: 10/8/2006, 12:45    
Allora, come si è già detto nell'altra discussione, non si capisce per quale motivo dovrebbe esistere e proliferare, in misura tanto crescente e diffusa proprio ai nostri giorni, il fenomeno della prostituzione al quale si rivolgono milioni di uomini e non uno sparuto drappello di "sfigati".
Ma questo è esattamente il punto: se nell'altro topic abbiamo portato argomenti di carattere "socio - culturale", nel senso che alcuni di noi hanno cercato di mettere in luce il carattere oggettivo di questa diversità ormonale attraverso l'analisi del fenomeno prostituzione, in questa discussione è il carattere soggettivo della questione che si vorrebbe illuminare con un confronto aperto tra le differenti esperienze personali.
In altre parole, si tratta di capire cosa si intende per "donna vogliosa" o "arrapata", per "sesso soddisfacente", se ci sia un’effettiva coerenza di comportamento nell’andare in giro smutandata ed esserlo effettivamente anche a letto e, insomma, se tanti uomini non si ritengano soddisfatti per il solo ed unico fatto che oggi tante donne la danno molto più facilmente che in passato; bisogna anche vedere come la danno, non solo se.....
Intendiamoci, nella mia variegata esperienza personale, anch’io ho incontrato tante donne che non si sono fatte alcun problema, ad esempio, a prodigarsi in generosi rapporti orali o che si siano prestate ad altri giochi di piacere assecondando le mie richieste e le mie fantasie.
Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.
Quelle fantasie erotiche alle quali pure partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia, non sono le loro; sono le mie. La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano.
L’unica costante è, però, il sistematico richiamo all’aspetto sentimentale; il prevalente interesse femminile, che io ho riscontrato, è verso il romanticismo della situazione, i cuoricini rosa che sbocciano tra sospiri, caldi e stretti abbracci, tante coccole, magari tra un pupazzo di pelouche e parole d’amore da ascoltare con aria trasognata.
Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline ilmarmocchio

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #6 il: Gennaio 08, 2017, 11:37:22 am »
Citazione
Spiega Massil Benbouriche: "A differenza di quanto si crede comunemente, l’alcol non ha effetto diretto sulla percezione del consenso e sulla violenza. Ha effetto solo su chi condivide la cultura dello stupro, non sugli altri.

Già questa frase basta a destituire di ogni validità la pseudoricerca dell' astrol  criminologo :
Già gli antichi dicevano :

in vino veritas

Sulle statistiche elaborate poi col metodo bislacco della odierna " scienza ", non mi pronuncio neppure.
Sarei offensivo

Offline freethinker

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #7 il: Gennaio 10, 2017, 10:50:54 am »
Leggendo i vecchi post quotati da Frank riflettevo su una cosa: il fatto che le donne, dopo un intenso lavoro di "preparazione alla seduzione", con tutto l'armamentario che va dai tacchi a spillo a minigonne e scollature, per non parlare del trucco, al quale dedicano attenzioni maniacali, una volta arrivate al dunque (=al sesso vero, alla realizzazione delle fantasie), si "ritirino" per così dire, ha una spiegazione a mio parere molto semplice.

Non è che a loro non interessi il sesso, è solo che vedono il sesso come strumento di vanità:
vedono la propria bellezza (cioè il proprio valore in termini di capacità di suscitare appetiti sessuali maschili) attraverso la richiesta del partner, al quale si dedicano "svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia" per citare il post, ma solo per rispecchiarsi nel partner stesso.

La molla vera è la vanità: si tratta di una versione, aggiornata e corretta in salsa porno, del monologo "specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?"
Del resto, le donne sono insicure e hanno bisogno di continue conferme della loro femminilità  :lol: :lol:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline ilmarmocchio

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #8 il: Marzo 08, 2017, 15:18:38 pm »
un pò di scienza un tanto al kilo ( coi soldi del contribuente )

http://www.iss.it/binary/casa/cont/GAUDI_ISS_20_febbraio_2015.pdf

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Re:"Un uomo su tre violenterebbe una donna"
« Risposta #9 il: Marzo 08, 2017, 19:38:40 pm »
un pò di scienza un tanto al kilo ( coi soldi del contribuente )

http://www.iss.it/binary/casa/cont/GAUDI_ISS_20_febbraio_2015.pdf

davvero il comportamento può modificare il genoma? mi devo essere perso qualcosa ...

e la violenza subita anche?  :wacko: quindi vogliono soldi per sequenziare il genoma pre- e post-violenza?  :wacko:

si, mi sembra davvero scienza un tanto al kilo, però forse perchè non sono aggiornato ...
Dio cè
MA NON SEI TU
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