Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 167271 volte)

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Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #570 il: Dicembre 21, 2019, 02:26:21 am »
Sempre più impressionante il leccaculismo maschile verso le femminucce.

https://www.oasport.it/2019/12/calcio-gianni-infantino-lavoriamo-sui-calendari-internazionali-e-mondiale-femminile-ogni-due-anni-su-qatar-2022/?fbclid=IwAR0yin7NeZ7ewpO0swu92cyftFB6B4umxZfuH2I-euD_3xrEdIyqM7XzRjc

Citazione
Ultima battuta sul calcio femminile, sempre più in espansione e sempre più sotto la lente di ingrandimento della FIFA: “Con i Mondiali di Francia 2019 abbiamo avuto un totale di oltre un miliardo di telespettatori in tutto il globo e alcuni risultati eccellenti in paesi laddove, solitamente, il calcio femminile non ha paragoni con quello maschile, con Italia, Brasile o Inghilterra. Un successo enorme, sul quale vogliamo continuare a lavorare. In primo luogo stiamo valutando se sarà possibile disputare la kermesse iridata ogni due anni e non ogni quattro”. In calce a questa conferenza stampa la FIFA ha annunciato che la Coppa del Mondo femminile Under20 si disputerà ad agosto 2020 in Costa Rica e Panama.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #571 il: Dicembre 21, 2019, 02:53:23 am »
Frank ci sono chiaramente pressioni per promuovere lo sport femminile e per togliere agli uomini un'altra porzione di 'territorio' e dimostrare che uomini e donne sono identici a parte trascruabili differenze anatomiche (come ha detto un campione femminista proprio qui).
Ad oggi non è rimasto nulla ad essere considerato prerogativa maschile, se non gli 'stupri' e i 'femminicidi': il teorema implicito è che l'uomo è non solo inutile ma anche dannoso, un essere inferiore e sbagliato che va tenuto lontano dal lavoro e dai figli, ridotto in schiavitù (separati) e tolto di mezzo. Il termine nazifemminismo non è una battuta, è reale. E le espressioni di molti uomini (in mezzo a donne tronfie e arroganti) ricordano sempre più quelle dei prigionieri di certi campi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #572 il: Dicembre 21, 2019, 12:59:27 pm »
Lo so bene che ci sono pressioni per promuovere lo sport femminile.
Resta il fatto che il c.d. nazifemminismo non potrebbe esistere senza la fattiva collaborazione maschile.
Tanto per fare un esempio terra terra: immagina se la stragrande maggioranza degli uomini - compresi quelli che sono ai vertici - ragionasse come noi...
Cosa resterebbe del succitato nazifemminismo ?
Ovviamente niente.

@

PS: altrettanto significativo è che a tirar su il portafogli son sempre e comunque degli uomini...
Di femminucce ricche sfondate che finanziano lo sport femminile (tralascio il discorso relativo a quello maschile) non ce n'è neppure l'ombra: negli USA come in Italia, per passare all'Australia o alla Cina.
Femminucce che definire moralmente inferiori è poco; anzi è un complimento.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #573 il: Dicembre 21, 2019, 13:37:20 pm »
La propaganda femminista è così sottile che gli uomini non si rendono contro di essere manipolati, senza contare l'obnubilamento causato dalla pat*nza.
Quanto agli uomini ai vertici, non hanno alcun senso di solidarietà con i loro governati con cui giocano agli apprendisti stregoni, credendo di rimanere immuni dai rivolgimenti che scatenano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #574 il: Dicembre 21, 2019, 17:13:50 pm »
Ad oggi non è rimasto nulla ad essere considerato prerogativa maschile
La cravatta.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #575 il: Dicembre 21, 2019, 21:12:06 pm »
Quella la scelgono le compagne.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #576 il: Dicembre 21, 2019, 22:27:06 pm »
Quella la scelgono le compagne.
Non nel mio caso, sapessi che merdate mi hanno talvolta regalato...
(in altre occasioni invece è andata bene, ma ciò non toglie che un uomo deve saper decidere sempre in autonomia).

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #577 il: Dicembre 22, 2019, 00:53:50 am »
Se le varie competizioni sportive fossero miste, anziché divise in base al sesso, le femmine verrebbero letteralmente umiliate.
Ad esempio: la tanto osannata Federica Pellegrini le buscherebbe da adolescenti di 16 anni.


https://www.oasport.it/2019/12/video-caeleb-dressel-e-un-siluro-a-las-vegas-lamericano-firma-il-nuovo-record-del-mondo-dei-50-sl-in-vasca-corta/
Citazione
VIDEO Caeleb Dressel è un siluro a Las Vegas: l’americano firma il nuovo record del mondo dei 50 sl in vasca corta

Published: 21 Dicembre 2019 - 07:33 Updated: 11:01 Author Giandomenico Tiseo

20″24: è questo il crono fantascientifico dell’americano Caeleb Dressel nel corso del day-1 delle Finali della ISL 2019 a Las Vegas (Stati Uniti), la Champions League del nuoto. Un riferimento pazzesco nei 50 stile libero, valso all’asso statunitense della velocità il nuovo record del mondo della distanza in vasca corta, strappando il primato al francese Florent Manaudou (20″26), che lo aveva stabilito nel corso dei Mondiali 2014 a Doha. Un Manaudou che era, tra l’altro, vicino di corsia in questa gara, primo a congratularsi con il padrone di casa. Di seguito il video della grande impresa di Dressel:

https://www.facebook.com/watch/?ref=external&v=629765897776084


@@

Questo è il record femminile sulla medesima distanza.

https://it.wikipedia.org/wiki/Record_del_mondo_del_nuoto

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50 m   22"93 - Ranomi Kromowidjojo - Paesi Bassi 7 agosto 2017
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« Risposta #578 il: Dicembre 22, 2019, 01:52:55 am »
Non nel mio caso, sapessi che merdate mi hanno talvolta regalato...
Ti sarà toccato metterle... :cool:
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #579 il: Dicembre 22, 2019, 09:46:19 am »
Ti sarà toccato metterle... :cool:
Eh no, dicevo che le mettevo sul lavoro e invece... col cavolo. :lol:

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #580 il: Dicembre 22, 2019, 14:11:35 pm »
Perdona la curiosità ma cosa c'era su queste cravatte: Paperino? Pac Man?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #581 il: Dicembre 22, 2019, 20:51:58 pm »
Perdona la curiosità ma cosa c'era su queste cravatte: Paperino? Pac Man?
:lol:
No, però erano brutte ed economiche, e io sono molto esigente in merito. ;)

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #582 il: Dicembre 25, 2019, 22:17:38 pm »
Siamo sempre lì...
Se le gare fossero miste, anziché divise in base al sesso, quando mai capiterebbe di leggere articoli del genere ? (peraltro scritti dai soliti maschietti).

https://www.oasport.it/2019/12/sportivo-italiano-2019-oscar-oa-sport-dorothea-wierer-reginetta-pellegrini-e-paris-da-podio/

Citazione
Sportivo italiano 2019 – Oscar OA Sport: Dorothea Wierer reginetta, Pellegrini e Paris da podio

Published: 25 Dicembre 2019 - 10:00 - Updated: 20:05  Stefano Villa

Citazione
PRIMO POSTO – DOROTHEA WIERER:
La donna delle prime volte, la pioniera di territori inesplorati, magistrale rivoluzionaria capace di scrivere pagine dorate (il gioco di parole con il suo nome di battesimo è ormai una costante), killer implacabile al poligono, sciatrice provetta capace di spingersi oltre i propri limiti e compiere imprese illogiche, irreali, impossibili, inimmaginabili, pietre miliari che rimarranno per l’eternità. Dorothea Wierer è indiscutibilmente la sportiva dell’anno perché è arrivata dove nessuna italiana era mai riuscita a giungere, ha sfondato muri e barriere, ha incantato per tutta la stagione, ci ha fatto commuovere e gioire: il respiro della prima volta non ha eguali, l’altoatesina ha scalfito il suo nome nell’immortalità sportiva, almeno alle nostre latitudini.

La 29enne ha alzato al cielo la Coppa del Mondo generale di biathlon, ha portato la Sfera di Cristallo per la prima volta nel nostro Paese in uno sport letteralmente esploso a livello mediatico grazie (anche) alle sue maestose gesta. Si è laureata Campionessa del Mondo nella mass start, dominando l’ultima gara della rassegna iridata in una giornata poi consegnata di diritto alla storia vista l’apoteosi del corregionale Dominik Windisch. Ha vinto la gara a inseguimento nella sua Anterselva, ha realizzato un vertiginoso back-to-back nella sprint tra Oestersund e Hochfilzen a inizio dicembre. Sono numeri da Campionessa consumata entrata definitivamente nel pantheon delle immortali.



Citazione
SECONDO POSTO – FEDERICA PELLEGRINI:
L’Immortale. L’Eterna. L’Infinita. Semplicemente la Divina, la donna dalle mille vite, la ragazza dalle mille sorprese, l’inimitabile Araba Fenice, l’impareggiabile Sirena che ammalia col suo canto. La più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi non demorde mai, ogni volta risorge dalle sue ceneri, imperitura fuoriclasse capace di regalare emozioni indelebili e di scrivere un capitolo sportivo lungo più di tre lustri, un’icona vivente perennemente sulla cresta dell’onda che è sempre capace di re-inventarsi e di entrare nel mito bracciata dopo bracciata, in maniera fragorosa e mai banale, impartendo lezioni di sport e di vita con la lingua universale del successo. Una vincente nata, una highlander che va a nozze col trionfo e che ne conosce tutte le sfacettature, tutti i segreti, tutti i lati più nascosti riuscendo a domarli con la facilità di una veterana navigata che non ha mai perso il gusto della donna sola al comando.

Federica Pellegrini si conferma Campionessa del Mondo dei 200 metri stile libero: due anni fa si era inventata una delle più grandi imprese sportive italiane del terzo millennio battendo l’aliena Katie Ledecky,  quest’estate a Gwanjiu si è divorata la vasca annichilendo Ariarne Titmus e Sarah Sjoestroem. Il volto simbolo del nuoto azzurro ha così conquistato il quarto sigillo iridato in carriera sulla distanza prediletta ed è salita sul podio in questa specialità per l’ottava volta consecutiva come mai nessuno era riuscito a fare nella storia. Chiude la stagione con l’argento sui 200 sl agli Europei in vasca corta venendo beffata nel finale, ora sarà caccia al pass olimpico e a Tokyo andrà a caccia dell’ultimo sigillo di una carriera irripetibile.


Per dire: Federica Pellegrini, sui 200 e 400 stile libero, ha i seguenti record (gommati):
https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_del_nuoto

Citazione
200 m   1'52"98   Record mondiale   Federica Pellegrini   29 luglio 2009   Campionati mondiali   Roma, Italia

Citazione
400 m   3'59"15   Record europeo   Federica Pellegrini   26 luglio 2009   Campionati mondiali   Roma, Italia

Bene, sulle medesime distanze i record (italiani) maschili (non gommati) sono rispettivamente di Filippo Megli e Gabriele Detti.

Citazione
200 m   1'45"67   Filippo Megli   23 luglio 2019   Campionati mondiali   Corea del Sud Gwangju, Corea del Sud

Citazione
400 m   3'43"23   Gabriele Detti   21 luglio 2019   Campionati mondiali   Corea del Sud Gwangju, Corea del Sud

Non solo: la veneta verrebbe battuta anche da adolescenti (maschi) sedicenni.

https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_giovanili_di_nuoto

Citazione
200 m  Rag  1'50"23 Andrea Mitchell D'Arrigo (1995)  17 aprile 2011  Riccione

Citazione
400 m  Rag  3'52"69 Andrea Mitchell D'Arrigo (1995) 16 agosto 2011 Lima
« Ultima modifica: Dicembre 25, 2019, 22:29:50 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #583 il: Dicembre 25, 2019, 22:48:56 pm »
Anche in questa occasione a preoccuparsi per le femmine è un uomo... come è un uomo l'autore dell'articolo.

https://www.oasport.it/2019/12/f1-mattia-binotto-le-donne-devono-essere-parte-del-programma-futuro-della-ferrari-academy/?fbclid=IwAR2e-qFBZlskixWdXGKDPXKQZRJ6fnHybZK8BOFH7wzqg8npyJw6h_NHio4

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F1, Mattia Binotto: “Le donne devono essere parte del programma futuro della Ferrari Academy”

Published: 25 Dicembre 2019 - 16:56 - Updated: 19:45 Federico Rossini

C’è un capitolo della storia della F1 spesso poco toccato, e qualche volta visto con più di un sospetto da tanti: la presenza dell’universo femminile. Poche volte le donne si sono presentate su una monoposto della massima categoria motoristica: cinque, e precisamente Maria Teresa De Filippis, Lella Lombardi, Divina Galica, Desiré Wilson e Giovanna Amati: tre italiane, una britannica e una sudafricana.

Di loro, soltanto Lella Lombardi è riuscita a conquistare mezzo punto, anche se quel GP di Spagna del 1975, la cui interruzione al 29° giro fu causa del dimezzamento dei punti, è noto per un altro, e più tragico, motivo: la Hill del tedesco Rolf Stommelen perse l’alettone posteriore e, dopo una tremenda carambola, volò oltre le barriere, uccidendo quattro persone e segnando definitivamente la storia del circuito di Montjuic, a Barcellona.

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, torna a spingere su questo punto parlandone a proposito dei progetti di sviluppo della Ferrari Academy: “Alcuni piloti si uniranno a noi per ampliare l’Academy. E’ qualcosa su cui stiamo lavorando molto duramente. L’Academy è qualcosa di importante per noi e Leclerc ne è il migliore esempio. Dobbiamo analizzare la futura generazione di talenti per la Ferrari. L’Academy cerca anche donne per il futuro. Le donne dovranno essere parte del programma ed è qualcosa su cui stiamo lavorando per far sì che succeda molto presto“.

C’è un nome che in passato è finito sotto gli occhi dell’Academy quattro anni fa: è quello della spagnola Marta Garcia, allora premiata per i suoi risultati con i kart e quest’anno quarta nelle W Series dopo aver a lungo lottato per il titolo. A 19 anni, del futuro potrebbe averlo.


Domanda (retorica): chi impedisce alle donne di crearsi dei loro campionati ?
Chi vieta a delle donne col grano di investire nello sport femminile ?
Ovviamente nessuno.

Resta il fatto che a occuparsi e preoccuparsi delle suddette sono i soliti uomini "patriarcali"...
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #584 il: Gennaio 01, 2020, 20:28:52 pm »
E niente, questi omuncoli del menga non ce la fanno proprio ad evitare certi paragoni senza senso.

https://twitter.com/diabloroma

https://www.oasport.it/2020/01/basket-3x3-femminile-possibile-rivelazione-azzurra-nel-2020-dirottate-anche-ragazze-provenienti-dalla-nazionale-classica/

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Basket 3×3 femminile, possibile rivelazione azzurra nel 2020? Dirottate anche ragazze provenienti dalla Nazionale classica

Published: 1 Gennaio 2020  -  15:00  Updated: 16:42  Author   Federico Rossini

Tra le mille parole che ruotano intorno alla pallacanestro italiana, una se n’è aggiunta in maniera piuttosto prepotente negli ultimi due anni: 3×3. In questo che è il fratello minore del gioco che tutti siamo abituati a vedere e conoscere, l’Italia è riuscita a conquistare un titolo mondiale femminile nel 2018, e proprio le donne hanno la chance, nel prossimo marzo, di qualificarsi per le Olimpiadi.

Le ultime convocazioni per il raduno di Roma hanno dimostrato che il Settore Squadre Nazionali intende cercare di capire che cosa fare in vista dell’appuntamento in India. Al gruppo che, con qualche rotazione per infortuni o altro genere di problematiche, è diventato quello storico degli ultimi anni (Rae Lin D’Alie, Giulia Rulli, Marcella Filippi ed Arianna Zampieri, con Giulia Ciavarella rimasta fuori da questa tornata) sono state infatti aggiunte altre protagoniste di Nazionali, giovanili o maggiori, o di Serie A1.

Dall’elenco pubblicato dalla FIP il 17 dicembre, però, va esclusa Sara Madera, che ha comunicato la propria rinuncia al raduno a causa di un infortunio subito in campionato, nel match che opponeva la sua Lucca alla Virtus Bologna. Per il resto, spazio a protagoniste anche degli ultimi Europei, come Nicole Romeo, Elisa Penna e Olbis Andrè, ma anche a Sara Bocchetti, che a Vigarano si è ritagliata un ruolo da settima miglior realizzatrice della massima serie con 17.08 punti a partita, unica nostra giocatrice nelle prime 10. A Roma andranno anche l’esperta Chiara Consolini, la capitana di Venezia Debora Carangelo e Martina Bestagno, che sempre alla Reyer sta disputando forse la miglior annata della sua carriera per sostanza.

Non è escluso che si possa dunque cercare un mix ideale tra il gruppo che ha fatto benissimo a livello europeo e globale e alcune delle giocatrici che finora non sono mai state realmente all’interno delle scelte per il 3×3 in un qualsivoglia ambito. Le valutazioni, in ogni caso, vanno fatte per tempo e considerando quali possono essere i pregi e i rischi di eventuali nuovi inserimenti in un assetto che, di base, è già formato e si fonda in gran quantità sull’apporto di D’Alie, amatissima da tutti gli appassionati del genere. Una statistica le fa particolarmente onore: in stagione è stata l’unica a mettere a segno per 10 volte, nella stessa partita, 5 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. L’aggettivo “unica”, in questo caso, va esteso in senso universale, perché non ci è riuscito neppure alcun maschio.

A tal proposito, qualche parola anche per gli uomini, che pian piano stanno cercando di trovare un’identità e forse, in parte, ci stanno anche riuscendo, dal momento che ciò che serve per una scalata a livello internazionale è soprattutto un gruppo stabile. Del resto, per l’insegnamento basta andare non solo nell’Italia femminile, ma anche nella Serbia dei maestri di questa specialità, da Dusan “Mr. Bulletproof” Bulut in giù. La speranza è di poter vedere anche la rappresentativa maschile agli Europei di Anversa a fine giugno.

federico.rossini@oasport.it


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Le valutazioni, in ogni caso, vanno fatte per tempo e considerando quali possono essere i pregi e i rischi di eventuali nuovi inserimenti in un assetto che, di base, è già formato e si fonda in gran quantità sull’apporto di D’Alie, amatissima da tutti gli appassionati del genere. Una statistica le fa particolarmente onore: in stagione è stata l’unica a mettere a segno per 10 volte, nella stessa partita, 5 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. L’aggettivo “unica”, in questo caso, va esteso in senso universale, perché non ci è riuscito neppure alcun maschio.

Infatti, come qualsiasi esperto di basket sa, le femmine giocano contro i maschi...
Son veramente dei malati di mente.
Come se il livello femminile fosse paragonabile a quello maschile.
Insomma, i soliti deliri pro femmine.
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