Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 167177 volte)

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Offline Vicus

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #375 il: Giugno 09, 2019, 00:59:45 am »
Per quel che vedo le obese sono le più colleriche e presuntuose.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #376 il: Giugno 09, 2019, 01:13:53 am »
Per quel che vedo le obese sono le più colleriche e presuntuose.

Ovvio,  proprio perché sono delle trombone, che fanno sostanzialmente schifo. *
E questo le rende a dir poco acide e rompicoglioni.

@@

* Pensa a tutta la cellulite che si portano dietro... ed immagina che "spettacolo" sono quando si spogliano...  :sick:
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #377 il: Giugno 09, 2019, 01:19:29 am »
Sulla Gazzetta sportiva di oggi ho letto quanto segue.

Citazione
La Gazzetta dello Sport presenta:
SPECIALE TUTTO IL ROSA DELLA ROSEA

UN NUMERO SPECIALE DEDICATO AL CALCIO FEMMINILE E ALL’ENORME CONTRIBUTO OFFERTO DALLE DONNE ALLO SPORT ITALIANO. LA PRESENTAZIONE DELLA NOSTRA NAZIONALE, IL RITRATTO, LE AMBIZIONI E COSA RAPPRESENTA L’APPUNTAMENTO FRANCESE PER IL MOVIMENTO DEL CALCIO FEMMINILE.

IN EDICOLA SABATO 8 GIUGNO

E ancora non è niente.
Come ho già avuto modo di scrivere in un recente passato, il bello deve ancora arrivare, perché se le suddette vinceranno delle partite e andranno avanti nel mondiale (femminile, ovvio), e per ipotesi dovessero arrivare alle fasi finali, ci fracasseranno i genitali da qui al prossimo Natale.



Per dire: se vado a fare una ricerca su google, mi trovo tutte immagini di femminucce calciatrici...
E' un' ossessione.
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Offline Vicus

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #378 il: Giugno 09, 2019, 01:31:10 am »
Ovvio,  proprio perché sono delle trombone, che fanno sostanzialmente schifo. *
E questo le rende a dir poco acide e rompicoglioni.
Esatto. Almeno la soddisfazione di dire a una di buttare giù un po' di lardo me la sono tolta.
E ancora non è niente.
Come ho già avuto modo di scrivere in un recente passato, il bello deve ancora arrivare, perché se le suddette vinceranno delle partite e andranno avanti nel mondiale (femminile, ovvio), e per ipotesi dovessero arrivare alle fasi finali, ci fracasseranno i genitali da qui al prossimo Natale.




Per dire: se vado a fare una ricerca su google, mi trovo tutte immagini di femminucce calciatrici...
E' un' ossessione.
Una qualche reazione all'invasione di spazi maschili c'è. Una generazione di uomini svilita da lavori frustranti in ambienti ad alto tasso di estrogeno si è messa a fare i gladiatori, i giochi di guerra o a collezionare carri armati. Non è il mio genere di interessi però, a suo modo, è un segnale di vita.
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Offline Jason

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #379 il: Giugno 09, 2019, 01:35:04 am »
Citazione
Una generazione di uomini svilita da lavori frustranti in ambienti ad alto tasso di estrogeno si è messa a fare i gladiatori, i giochi di guerra o a collezionare carri armati. Non è il mio genere di interessi però, a suo modo, è un segnale di vita

La cosa bella è che sono le donne stesse le prime a schifare ambienti femminili. Non sono solo gli uomini. Tant'è che le femministe furbescamente non mettono bocca  :lol:
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Vicus

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #380 il: Giugno 09, 2019, 02:35:31 am »
Perché oggi le donne si vedono come uomini mancati
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #381 il: Giugno 09, 2019, 11:44:47 am »
Perché oggi le donne si vedono come uomini mancati

Il che la dice lunga sui loro insopprimibili complessi di inferiorità.
Per dire: io non vorrei mai essere una donna.
Mestruazioni, rischio di rimanere gravida (e non "incinta"...), maggiori possibilità di contrarre malattie a trasmissione sessuale, minor forza fisica, seghe mentali a go go, originate da un superiore cervellino iper complessato, etc etc.

Comunque, di recente, mentre stavo facendo una ricerca su google, ho trovato (casualmente, perché stavo cercando altro) questa merda risalente ad oltre nove anni fa.

http://marinaterragni.it/pretendiamo-che-sia-femmina/

Citazione
PRETENDIAMO CHE SIA FEMMINA
marzo 27, 2010 | Da: Marina Terragni
| Tags: amore, donne, futuro, lavoro, uomini
ragazze-australiane-f1-2009-e

Speriamo, anzi pretendiamo che sia femmina. Quando fanno un bambino con fecondazione assistita, 2 coppie americane su 3 scelgono rosa. Se in Cina mancano all’appello per aborto selettivo 100-200 milioni di bambine, nel nostro West femmina=prosperità, meno problemi, sonni tranquilli. “Beata te che hai una ragazza”, è la litania delle madri di maschi. Determinate, idee chiare, brave a scuola: 6 laureate su 10. Fra vent’anni saranno il 70 per cento delle matricole. Vere guerriere. Le uniche a poter competere con i giovani lupi in arrivo dall’ex-terzo mondo. “Dimenticate la Cina, l’India e Internet: la crescita economica sarà trainata dalle donne”. Saranno loro a portarci fuori dalla man-cession, scrive The Economist, che all’onda Womenomics sta dedicando grande attenzione.
Eccolo, il nuovo mainstream. Un mondo sempre più women friendly per Giulia, Martina ed Emma che avranno vent’anni nel 2016. Le nostre bambine terranno le briglie della loro vita, e a quanto pare anche del mondo. Più ricche dei loro partner: tempo 20 anni e guadagneranno più degli uomini.
Quanto ai consumi, sono già leader. In America l’80 per cento degli acquisti è deciso dalle donne -qui siamo sul 60-. 53 auto su 100 le comprano loro, tanto che “i designer hanno cambiato perfino la forma delle maniglie delle portiere perché si adattassero alle nostre unghie più lunghe”, informano Claire Shipman e Katty Kay in Womenomics-Scrivi le regole per il tuo successo (Cairoeditore). Giulia, Martina ed Emma le vorranno più sicure e capienti, con il posto per spesa, bambini e cani. Ma anche più convenienti ed ecosostenibili. Le nostre bambine saranno consumatrici accorte, consapevoli, interattive. Non sarà facile prenderle in giro. Vorranno emozioni, non solo cose. Sempre meno fashion-oriented, orientate a una neo-frugalità. E acquisteranno online: secondo Forrester Research fra 5 anni un italiano su 3 comprerà in rete. Anche la tecnologia dovrà tenere conto delle “native digitali”: le donne comprano già metà dei computer. Dice il neocommendatore Roberta Cocco, direttore Marketing Centrale di Microsoft Italia, e responsabile di futuro@lfemminile che “se i ragazzi usano le tecnologie anche per giocare, le ragazze le utilizzano soprattutto per socialità e amicizia”. Sono l’80 per cento, sui social network. Il design dovrà essere meno freddo, più empatico.iodonna_V
E’ per fare profitti, e non in omaggio alla parità, che il mercato dovrà diventare womenomics. Il malloppo sarà in questa metà del cielo. Per capire che cosa vogliono le donne dovrà ascoltare Giulia, Martina ed Emma, e chiamarle a decidere nei board e nelle stanze dei bottoni. Ma lì le nostre ragazze vorranno starci a modo loro, non come uomini, ridisegnando organizzazione del lavoro, processi decisionali, idea di leadership. Cucendosi addosso il potere come un vestito su misura. Le imprese dovranno darsi una mossa per non restare fuori dal giro. Come spiegano Avivah Wittenberg-Cox e Alison Maitland in Rivoluzione Womenomics (Sole24ore), già oggi quelle con 3 o più direttori donne segnano +83 per cento del capitale netto, +73 per cento di utili sulle vendite, +112 per cento di rendimento del capitale investito.
Anche la politica dovrà essere women friendly. Le nostre bambine hanno uno spiccato senso civico, sono meno portate al “bowling alone” dei maschi. Se il mondo, come proclama il Fondo delle Nazioni unite per la popolazione, si aspetta di essere salvato da loro, dovrà aprire le orecchie e stare a sentirle.
Con tutti questi pesi sulle spalle, le nostre bambine saranno stressate. Tenderanno a fumare, a bere, a mangiare male. Bisognerà insegnare loro a prevenire. Meditazione e yoga, per restare in equilibrio. Uno stress aggiuntivo verrà dal nostro connaturato maschilismo. “Il modello globale, nordico e anglosassone, si scontrerà con le resistenze italiane” dice Francesca Sartori, docente di sociologia generale a Trento. “La tensione fra le aspettative e la realtà potrebbe farsi insopportabile”. Conferma Carmen Leccardi, docente di Sociologia della Cultura a Milano-Bicocca, da sempre attenta ai giovani: “Le ragazze vivono con grande slancio, si sentono pari, protagoniste. Il rischio è che non trovino nella società quello che si aspettano. Bisogna insegnare loro un maggiore realismo”.
Qualcuna sente già odore di bruciato. Negli Usa molte studentesse brillanti fuggono dalle facoltà di Economia.
Anche da noi ci sono ragazze che “si bloccano negli studi” dice Marisa Fiumanò, psicoanalista che anima “Edipo all’Università”, consultorio psicologico della Bicocca “come schiacciate dal carico di aspettative”. Il prezzo del protagonismo potrebbe essere alto. Anche sul fronte della vita personale.
“Sono deluso dalle ragazze di oggi” scrive su un blog un giovane maschio. “Acide, nevrotiche, perfide, fredde, egoiste, arroganti, strafottenti... fredde robot senza sentimento, stronzette orgogliose. Si sentono superiori, e a te che le guardi ti fanno sentire un idiota”.
“Ogni autoaffermazione femminile riduce le capacità di seduzione”, avvertiva nonna Simone de Beauvoir. Gli uomini non ci trovano affatto adorabili per i nostri successi. L’ambizione femminile affatica le relazioni. Per Giulia, Martina, Emma potrebbero essere faticosissime. How To Be The Best At Everything, Come essere meglio in tutto: titola un manuale americano per fanciulle. Ma sul fronte corpo-sessualità-sentimenti le stiamo lasciando sole. Ed ecco certi strani acting-out.
Meno di due anni fa in un liceo di Gloucester, Massachusetts, 17 ragazzine si sono fatte mettere incinte in simultanea per “crescere i bambini insieme”. Sul Corriere una prof milanese racconta di una decina di ragazze in attesa nella sua scuola. Ogni cento bambini che nascono alla Mangiagalli di Milano, 10 non hanno papà: di questi, almeno 5 per scelta delle mamme. In Italia ci sono 10 mila teen-mother, con tendenza ad aumento. Negli Stati Uniti sono 800 mila l’anno. La fantasia fai-da-te è piuttosto diffusa. Realizzabile, avendo soldi in tasca. Quel che è certo, la maternità si è riposizionata al centro, enorme novità rispetto alle prime emancipate. Se la coppia con il partner è eventuale, il nucleo madre-bambino è essenziale.
Le nostre bambine perfette usciranno di casa prima dei maschi. Faranno sesso senza inibizioni: “La frigidità non esiste più” dice Marisa Fiumanò “i problemi semmai si pongono sul legame”. A intermittenza, sogneranno l’amore: “Sono più addestrate al sogno infranto” dice Chiara Gamberale, che ha scelto una ragazzina sui 15 come protagonista del suo nuovo romanzo. Ma la solitudine, vista l’esperienza delle madri, sarà messa nel conto. Per questo le amiche saranno sempre più importanti. Fare network, e non solo per la carriera. La rete ti protegge, ti fa sentire a casa. L’invidia tra donne diventerà un vecchio arnese.

pubblicato su Io donna-Corriere della Sera il 27 marzo 2010


Eccezionale questo commento.

Citazione
EMANUELA 9 anni 2 mesi fa
Sono convinta del fatto che noi donne siamo atavicamente consapevoli di aver portato avanti il mondo consentendovi di lavorare spianandovi il terreno,ora,le nuove generazioni hanno deciso di dimostrare la loro superiorita’ fregandosene di dispiacere il ‘maschio’……….ecco perche’ non scriviamo su questi argomenti,non c’e’ bisogno di studi chr dimostrino l’evidenza dei fatti….


Capito perché io non gliene passo neanche mezza a queste povere cerebrolese ?

« Ultima modifica: Giugno 09, 2019, 11:57:25 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #382 il: Giugno 09, 2019, 13:36:48 pm »
Citazione
Mestruazioni, rischio di rimanere gravida (e non "incinta"...), maggiori possibilità di contrarre malattie a trasmissione sessuale, minor forza fisica, seghe mentali a go go, originate da un superiore cervellino iper complessato, etc etc.
Sono continuamente alla ricerca di un equilibrio, Dev'essere tremendo avere la testa così confusa.
Citazione
Capito perché io non gliene passo neanche mezza a queste povere cerebrolese ?
Complimenti zerbineschi non ne faccio mai. Mai.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #383 il: Giugno 09, 2019, 17:04:07 pm »
Per dire: oggi, in compagnia di amici di vecchia data, sono andato a mangiare in un ristorante non molto lontano da dove abito e dove mi reco ogni tanto.
Di fronte a me c'era la Tv accesa, e a un certo punto il titolare ha cambiato canale, perché alcuni clienti volevano vedere la partita di calcio femminile Italia vs Australia, vinta dalle nostre complessate connazionali per 2 a 1. *
Insomma, nel periodo in cui siam rimasti lì mi son dovuto sorbire quella visione, ed a un certo punto, durante un contrasto tra un'italiana e un'australiana, una ragazzina (avrà avuto 16-17 anni) che era ad un tavolo vicino al mio, ha sentenziato:
"Fosse stato un maschio sarebbe morto!"...  :hmm: :doh:
Testuale.
Non il contrario.
No no: in tal caso sarebbe morto il maschio anziché la femmina.
Naturalmente il padre non ha parlato e la madre si è limitata a dire un paio di vaginate, in tipico stile femminile.
Insomma, questo è quanto.
Siamo letteralmente circondati da femmine complessate e presuntuose; e al tempo stesso da maschi ebeti.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #384 il: Giugno 09, 2019, 17:49:34 pm »
Articolo vecchio di oltre 27 anni.


Citazione
SARA' SORPASSO. O NO?
03 gennaio 1992

ROMA - Spodestati anche qui? Dalla California viene l' annuncio di morte dell' ultima supremazia maschile sulla donna, la superiorità sportiva. E' un avviso secco, breve, due colonnine di piombo a pagina 25 del primo numero del 1992 di Nature, forse la più autorevole rivista scientifica del mondo. Nel 1998 le donne correranno la maratona nello stesso tempo impiegato dagli uomini, nel 2027 li uguaglieranno sui 1500 metri, mentre un pochino più lunga l' attesa sarà per la parità sui 200, l' appuntamento è per il 2050. Uno studio che si presenta serio, in una rivista serissima e che dice cose oggi letteralmente incredibili, allo stato attuale dei risultati e delle conoscenze. Che si tratti di un altro caso di scienza-spazzatura o di una rivoluzione del sapere, è una notizia che sta facendo il giro del mondo perchè va a toccare il più profondo dei tabù maschili, quello della forza fisica. E' solo una lettera - Sono stati abili da Little Essex Street, la redazione di Nature, a mandare fax ed ispirare note d' agenzia. In realtà quella di Brian J. Whipp e di Susan A. Ward dell' Ucla (Univesity of California Los Angeles) è appena una lettera, che comincia con l' educatissimo Sir nell' intestazione. Gli autori sono sì due fisiologi ma hanno condotto uno studio esclusivamente statistico, limitandosi al campo delle specialità dell' atletica leggera. I dati sono relativi agli ultimi 75 anni. Le fonti bibliografiche sono il Matthews, in pratica la Bibbia degli appassionati di atletica, e sei studi di fisiologia. Fra questi, due sono di autori italiani, di Pietro Enrico Di Prampero il primo, di Paolo Cerretelli e Rodolfo Margaria il secondo. Il professor Margaria è uno dei padri fondatori della fisiologia del lavoro muscolare. Il passo della donna - I dati sono di grande evidenza, il miglioramento delle prestazioni nell' atletica varia nelle donne a passi da gigante, di molto maggiore che negli uomini. Gli autori avvertono però che per ora sembra improbabile che la loro previsione possa avverarsi: con i risultati di oggi, se ci fosse parità nei minimi di ammissione ai Giochi olimpici, a Barcellona non esisterebbero le gare femminili. E tuttavia affermano: "Sono i tassi di miglioramento che sono sorprendentemente alti". Cioè il passo delle donne è più lungo. La conclusione dello studio pone quattro interrogativi alla fisiologia mondiale. Uno, l' ultimo, è particolarmente intrigante: perchè la progressione dei risultati nelle donne è così rapida rispetto agli uomini?". Una domanda-mito - In realtà è una domanda mito, uno dei pochi chiodi fissi dello sport moderno. L' altro è quando l' uomo potrà correre al di sotto dei 9 secondi, e quali siano i limiti umani nella prestazione più veloce, più forte, più intensa. Già nel 1988, Lionel Blackman, uno statistico calcolava fra i 70 e i 35 anni il ritardo fra donne e uomini nelle diverse specialità dell' atletica (in pratica le donne starebbero ora dove gli uomini erano 35-70 anni fa, a seconda della gara, la distanza è minore nella maratona). La mezzofondista più veloce di oggi batterebbe già tranquillamente Emil Zatopek che le Olimpiadi le ha vinte appena 40 anni fa, nel 1952. La verità è che lo sport femminile, che è partito più tardi, ha beneficiato del progresso scientifico e tecnologico maturato in campo maschile. Gli uomini hanno fatto da cavie, secondo Marcello Faina, fisiologo presso l' istituto di scienza dello sport di Roma: "I metodi di allenamento sono stati affinati sull' uomo e poi trasferiti in campo femminile". E Giorgio Santilli, direttore dell' istituto di scienza dello sport di Roma chiama in causa la rivoluzione femminista: "La prestazione della donna è migliorata soprattuto in senso psicologico: la donna ha modificato il proprio rapporto allenamento-professione". Nel nuoto ce l' hanno fatta - Peccato che Ward e Whipp non abbiano applicato la loro ricerca al nuoto o non abbiano sfogliato meglio i testi italiani che hanno consultato. In un librodel 1985 scriveva Pierangelo Mognoni: "Negli 800 metri stile libero e nelle gare di durata superiori ai 4 minuti le prestazioni delle donne sono particolarmente buone". Insomma nel nuoto la parità è quasi fatta, perchè il corpo femminile galleggia meglio e perchè la donna, che certo non sarà più potente dell' uomo, è però più resistente per la sua capacità di usare meglio i grassi. Ma c' è un' altra conclusione. Sostiene Faina: "La verità è che dello sport femminile sappiamo molto poco".


Citazione
Nel 1998 le donne correranno la maratona nello stesso tempo impiegato dagli uomini,


https://it.wikipedia.org/wiki/Progressione_del_record_mondiale_della_maratona_maschile

Citazione
2:01:39   Eliud Kipchoge   Kenya   16 settembre 2018   Berlin Marathon

https://it.wikipedia.org/wiki/Progressione_del_record_mondiale_della_maratona_femminile

Citazione
2:15:25   Paula Radcliffe   Regno Unito   13 aprile 2003   Maratona di Londra

...
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« Risposta #385 il: Giugno 09, 2019, 18:04:30 pm »
Insomma, nel periodo in cui siam rimasti lì mi son dovuto sorbire quella visione, ed a un certo punto, durante un contrasto tra un'italiana e un'australiana, una ragazzina (avrà avuto 16-17 anni) che era ad un tavolo vicino al mio, ha sentenziato:
"Fosse stato un maschio sarebbe morto!"...  :hmm: :doh:
Testuale.

Torno per un momento a questa affermazione, tanto per evidenziare che a situazione invertita nessun ragazzino (o ragazzo, oppure uomo) farebbe esclamazioni del genere nei confronti delle femmine (soprattutto in pubblico...), proprio perché i nostri simili non sentono questa rivalità con l'altro sesso.
Viceversa è la norma.
Del resto scrivo da anni che basta recarsi in qualche palestra di judo (o di qualche altra arte marziale o disciplina da combattimento), per meglio comprendere quanto veleno, quanto risentimento, alberga nell'animo femminile.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #386 il: Giugno 09, 2019, 18:51:24 pm »
Vedi, il punto non è tanto chi lo seguirà, bensì tutta la propaganda mediatica femminil femminista che tale evento si porta dietro.
Perché il punto è proprio questo: il calcio, come lo sport in genere, altro non è che l'ultima frontiera delle eterne complessate e del femminismo, perennemente supportato dagli evirati mentali di sesso maschile che infestano i media.
Ossia, questi mondiali femminili non sono (e non saranno) un semplice evento sportivo, bensì una "guerra femminista non ufficialmente dichiarata" verso gli uomini e tutto ciò che è maschile.
Vicus, siamo in guerra (anche se si tratta di una guerra immateriale, quindi invisibile alla massa), c'è poco da fare.

@@

PS: naturalmente puoi pure star certo che nessuna calciatrice o allenatrice (Bertolini docet...) chiederà mai di poter sfidare le nazionali maschili, magari in un torneo mondiale del tipo:
"Le migliori dieci squadre maschili contro le migliori dieci squadre femminili"...

(Campa cavallo ché l'erba cresce...)

Del resto la vigliaccheria femminile, mista a slealtà, è semplicemente... leggendaria.



https://www.wired.it/lifestyle/sport/2019/06/07/5-cose-mondiale-calcio-femminile-francia-2019/

Citazione
Il Mondiale di calcio femminile è il più atteso di sempre. L'Italia si gioca il tutto per tutto nel suo girone. Abbiamo provato a selezionare cinque cose da sapere per essere pronti all'avventura della Nazionale
Il 7 giugno, in Francia, inizia l’ottava edizione del Mondiale di calcio femminile. In questi anni si stanno facendo piccoli ma decisivi passi nel calcio femminile. Potrebbe sembrare assurdo, ma soltanto nel 2018 si è istituito il Pallone d’oro femminile (prima di questo è esistito il Fifa Women’s World Player of the Year, dal 2001 al 2015), mentre il Mondiale di calcio per nazioni è stato inaugurato nel 1991; due date per far capire quanta strada ci sia ancora da fare. Siamo lontani da un’equità (soprattutto remunerativa) e da un’esposizione mediatica come quella maschile, ma il Mondiale francese è sicuramente il più atteso di sempre, e questo è un segnale positivo e da non dimenticare.

Si svolgerà dal 7 giugno al 7 luglio e verrà disputato in nove stadi francesi (Parigi, Lione, Nizza, Montpellier, Le Havre, Reims, Rennes, Grenoble, Valenciennes). Sono 24 le squadre classificate: tipico girone all’italiana dove le migliori due accederanno agli scontri a eliminazione diretta. La partita inaugurale vedrà il paese ospitante, la Francia, contro la rappresentativa della Corea del Sud (ore 21, diretta su Rai Sport e Sky Sport Mondiali, canale 202 del telecomando Sky e 473 del digitale terrestre). A sorvegliare la regolarità di tutto ci sarà, come è ormai consuetudine, la Var.


A qualcuno di voi risulta che alle donne, qui in Occidente, (ma anche in Oriente) sia impedito di creare delle proprie federazioni, dei propri campionati?
Qualcuno impedisce loro di creare una FIFA al femminile ?
Qualcuno vieta alle (tante) ricche imprenditrici che ci sono al mondo, di investire nel calcio e nello sport femminile in genere ?
Ovviamente no.
Ma nonostante ciò le suddette seguitano a lagnarsi e a pretendere - da brave parassite quali sono - che degli uomini spendano per loro e pensino a creare divisioni femminili, squadre femminili e quant'altro.
https://www.open.online/2019/06/09/mondiali-calcio-femminile-italia-ce-rivincita/

Citazione
Grazie all’ingresso di club femminili in società come Juventus, Milan, Inter e Fiorentina il calcio delle donne è cambiato, quantomeno sotto l’aspetto organizzativo, sottolinea Serra, «le calciatrici sono messe nelle stesse condizioni organizzative delle loro controparti maschili e non devono preoccuparsi di altro».

Sara Gama, il capitano della nazionale italiana e giocatrice della Juventus in una seduta di allenamento in vista dei mondiali
Ma se per le atlete della Nazionale l’ingresso in grandi club ha finalmente aperto la strada a un inquadramento quasi professionistico, per molte altre giocatrici di serie A «la scelta è ancora tra il calcio e il lavoro e molte sono ovviamente costrette a scegliere il lavoro», ribadisce Vignotto.


Citazione
tutto ci sarà, come è ormai consuetudine, la Var.

Altra invenzione maschile di cui usufruiscono anche le femmine...



Citazione
La nazionale di calcio Usa è la più forte

(Foto: Robin Alam/Icon Sportswire/Getty Images)
Almeno sulla carta parrebbe così, dato che sono le campionesse in carica, vincitrici del Mondiale 2015 che in finale si erano imposte 5-2 sulla nazionale giapponese, con una tripletta del capitano Carli Lloyd. Il palmarès parla chiaro: tre mondiali vinti (1991, 1999, 2015) su sette disputati da quando nel 1991 venne indetto dal presidente Fifa João Havelange. In più vantano anche quattro Olimpiadi (1996, 2004, 2008, 2012), dieci Algarve Cup (un torneo a invito molto importante per il calcio femminile) e otto Concacaf Women’s Championship (una competizione calcistica continentale riservata alle nazionali dell’America del Nord). Attualmente la nazionale a stelle e strisce femminile è al primo posto del ranking Fifa/Coca-Cola, davanti a Germania, inghilterra e Francia. Il livello del soccer americano è tenuto alto dalle ragazze, vista la 24esima posizione della controparte maschile nel ranking Fifa/Coca-Cola per nazioni. Disparità di risultati tra le due nazionali, e anche di stipendi, visto che le calciatrici hanno fatto causa alla U.S. Soccer per discriminazione di genere nei confronti per la disparità delle paghe dei maschi. Il problema dell’equo compenso vede in prima fila la capitana degli Usa, Megan Rapinoe, che ha anche annunciato che non canterà l’inno neanche al Mondiale in segno di protesta contro l’amministrazione Trump.


Citazione
La nazionale di calcio Usa è la più forte

Per fortuna che è la più forte...

https://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4389760/USA-women-s-team-suffer-5-2-loss-FC-Dallas-U-15-boys.html

Peraltro va sottolineato che se atlete dilettanti o "quasi professioniste" (grazie a uomini che tiran su il portafogli, perché le femminucce si guardano bene dal fare altrettanto...) riescono a battere atlete professioniste, o comunque molto più esperte, il che sta a dimostrare ulteriormente che il livello medio femminile è a dir poco basso...

Per concludere: mentre Roberto Mancini* fa i complimenti alla nazionale femminile e quindi anche alla sua allenatrice - cioè Milena Bertolini - quest'ultima si guarda bene dal fare altrettanto nei confronti della nazionale maschile (che ieri sera ha vinto per 3 a 0 contro la Grecia).
Anzi, di recente ha pure affermato che "il calcio femminile è più fantasioso armonioso e piacevole", quindi "migliore" di quello maschile.

https://www.calciofemminileitaliano.it/calcio-femminile-internazionale/fifa/fifa-womens-world-cup/roberto-mancini-complimenti-per-un-esordio-fantastico-e-pieno-di-emozioni/

@@

* Poco tempo fa ho anche scritto a Mancini, chiedendogli... di rispondere a certe affermazioni della Bertolini.
Risposte=zero.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #387 il: Giugno 09, 2019, 19:08:07 pm »
Dimenticavo...

https://www.wired.it/lifestyle/sport/2019/06/07/5-cose-mondiale-calcio-femminile-francia-2019/

Un altro uomo che ha... dovuto scusarsi per aver chiamato le cose con il loro vero nome.

Citazione
Phil Neville ct della nazionale femminile inglese e i tweet sessisti

(Foto: Catherine Ivill – FIFA/FIFA via Getty Images)
Tra le (e i) ct delle varie nazionali c’è anche Phil Neville, storico calciatore della fantastica “classe del 1992” che fece grande il Manchester United insieme al fratello Gary, Paul Scholes, Ryan Giggs,Nicky Butt e David Beckham. Nel 2018 ha preso il comando della nazionale inglese femminile ma dopo pochissimo sono iniziati a trapelare vecchi tweet del 2012 tutt’altro che di buon gusto verso l’altro sesso, con frasi come: “Le donne sono troppo impegnate a preparare la colazione, occuparsi dei figli e rifare i letti” o “Voi donne reclamate l’uguaglianza fino a quando non c’è da pagare il conto: ipocrite”. Dopo un comunicato della federazione, le scuse dell’ex calciatore e la cancellazione del profilo, il suo ruolo gli è stato confermato fino comunque fino al 2021.


Questo sempre perché vivremmo in una società patriarcale e dominata dagli uomini.
...
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #388 il: Giugno 09, 2019, 19:19:13 pm »
Ad esempio, nell'UFC, fino all'inizio del 2013, non esistevano divisioni femminili.
Beh, secondo voi, chi le creò proprio in quell'anno ?
Forse una ricca imprenditrice statunitense ?
Ovviamente no.
Fu Dana White, un uomo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dana_White

https://www.mmamania.it/ufc-apre-alle-donne-ronda-rousey-entra-nel-roster/

Citazione
HOME » NOTIZIE » UFC APRE ALLE DONNE: RONDA ROUSEY ENTRA NEL ROSTER
UFC apre alle donne: Ronda Rousey entra nel roster


Fino allo scorso anno Dana White, presidente dell’Ultimate Fighting Championship, aveva sempre escluso in maniera categorica la possibilità di creare una divisione femminile all’interno dell’UFC, affermando anche di non gradire gli incontri tra donne.
Oggi le cose sono ufficialmente cambiate: l’organizzazione ha aperto le porte al gentil sesso ed ha già messo sotto contratto Ronda Rousey.

La Rousey, già campionessa Stikeforce della categoria dei pesi gallo, diventa così di diritto campionessa in carica UFC (così come successo con Jose Aldo e Dominick Cruz) e dovrà difendere il proprio titolo nel corso del 2013 contro un’avversaria da definirsi. Scelta che sicuramente ricadrà su una tra Sara McMann, Cris Cyborg e Miesha Tate, con quest’ultima come avversaria più probabile.

Ronda Rousey diviene così la prima donna messa sotto contratto dall’Ultimate Fighting Championship e questo segna l’inizio di una nuova era per quello che riguarda la storia dell’UFC.

Cosa ne pensate dell’ingresso delle donne in UFC?
Avreste preferito rimanesse un’organizzazione per soli uomini o l’introduzione della categoria femminile sarà di vostro gradimento?


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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #389 il: Giugno 09, 2019, 19:47:56 pm »
Fra queste donne ricche sfondate (che spesso hanno ereditato tale fortuna dai padri o dai mariti deceduti...), quante ce ne sono che si interessano di sport femminile e lo finanziano ? *

https://www.myluxury.it/storie/le-donne-piu-ricche-del-mondo-la-classifica-in-rosa-di-forbes/66963/

Citazione
Le donne più ricche del mondo nel 2018: la classifica in rosa di Forbes
Come ogni anno Forbes ha stilato la classifica delle donne più ricche del mondo: 10 quote rosa che dominano il mondo commerciale e non. Giovani o meno, sono loro le donne da tenere d'occhio per sapere come andranno gli affari di tutto il pianeta.
Pubblicato da Gaia Magenis Mercoledì 7 marzo 2018


* Tralascio il discorso relativo al finanziare eventualmente lo sport maschile...
Non tiran su i soldi per lo sport femminile, figuriamoci per quello maschile.
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