Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 167188 volte)

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #345 il: Marzo 18, 2019, 01:37:44 am »
Esiste, esiste...

https://twitter.com/sarcobelli?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Eauthor

https://www.facebook.com/stefano.arcobelli?ref=br_rs

Son fatti con lo stampino: quando ci son di mezzo le femmine non capiscono più niente.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #346 il: Marzo 18, 2019, 01:46:54 am »
Anche Andrea Buongiovanni non poteva essere da meno.

https://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/17-03-2019/rugby-l-italdonne-travolge-francia-seconda-sei-nazioni-3202277498490.shtml

Citazione
CONFRONTI — In precedenza, nell’ambito di un match vissuto con grande furore agonistico, erano andate a segno Stefan (al 20’ del primo tempo), Sillari (al 5’ del secondo) e Bettoni (al 19’), exploit ai quali vanno aggiunti 11 punti della stessa Sillari al piede. Per le ospite una meta di Boujard, quella del 5-5 e una di Jason trasformata da Tremiliere per il 21-12. Quel che più ha del clamoroso è che le giocatrici transalpine, messe sotto scacco dal primo pallone, sono professioniste, contrariamente a quelle italiane. Anche per questo il successo e il secondo posto nel Torneo equivalgono a un’impresa. Soprattutto all’indomani dell’ennesimo flop della Nazionale maschile che sabato, contro la Francia, all’Olimpico di Roma ha subito il 22° k.o. consecutivo e incassato il quarto cucchiaio di legno in quattro anni.


Citazione

TommyHowlett 21:10, 17 Marzo 2019
Movimento in crescita e mentalità vincente. Il rugby femminile è ancora piuttosto indietro rispetto al maschile (solo in Inghilterra esiste il professionismo e si vede) ma intanto stiamo dimostrando a tutti cosa si può fare quando i talenti vengono cresciuti bene. Il paragone con i maschi non regge, troppa differenza come detto prima.
00

Rispondi
Becks
Becks 20:12, 17 Marzo 2019
Il solito confronto con i maschi... Chi scrive l'articolo almeno lui potrebbe sorvolare visto che senza loro non avrebbero quel poco di visibilità
02

Rispondi

Seguo lo sport da una vita, perciò posso assicurare che a situazione invertita certi confronti non esistono neppure di striscio.
Pure in questo caso paragonare il rugby femminile a quello maschile, equivale a paragonare la merda alla cioccolata.
Ma nonostante ciò i giornalisti seguitano imperterriti a leccare il culo al sesso femminile.


Citazione
Flaviuz 19:10, 17 Marzo 2019
Orgogliosi di voi! Brave! Ora serve dalla federazione un vero e serio investimento nel rugby femminile sia a 15 che a 7. Almeno qui la crescita è palese!

Come sempre ci penseranno degli uomini a portare per mano le eterne complessate e a tirar su i soldi.
In nome delle pari opportunità (dispari), ovvio.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #347 il: Marzo 18, 2019, 02:03:32 am »
https://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/Sci-Nordico/17-03-2019/sci-nordico-mondiali-quel-gap-d-oro-che-wierer-ha-colmato-gli-uomini-3202274946515.shtml

E' o non è una malattia mentale ?
Dico, questi giornalistucoli non perdono mai l'occasione per fare paragoni senza senso.

Dunque: tralasciando per un momento il fatto che in ipotetiche e improponibili competizioni miste le femmine non vincerebbero una beneamata fava, un titolo mondiale femminile colmerebbe il divario con gli uomini, che ne han vinti cinque ?  :hmm: :doh:


Capito ?
Una vittoria delle donne contro altre donne, equivarrebbe ad un "sorpasso" agli uomini.
... e niente, ormai siam circondati da analfabeti funzionali, perennemente piegati a novanta gradi.


Per dire...

https://www.thesun.co.uk/sport/8550830/transgender-atheletes-rapper-zuby-weightlifting/

Citazione
'STRUCK A NERVE' Rapper Zuby beats female weightlifting records while ‘identifying as woman’ in response to transgender athlete row
Hip-hop artist and Oxford graduate Zuby posted 'tongue-in-cheek' video as part of mission to show athletes who are genetically male should not be allowed to compete alongside women

By Gary Stonehouse
3rd March 2019, 2:08 pmUpdated: 3rd March 2019, 2:24 pm
A RAPPER has weighed in to the transgender athlete row by beating a host of female weightlifting records while “identifying as a woman”.

Hip-hop artist and Oxford graduate Zuby is on a mission to show athletes who are genetically male should not be allowed to compete alongside women.

He was filmed last week beating Britain’s women’s deadlift record while and the video has been watched over a million times since he shared it online.

Zuby, 32, also went on to smash the UK women’s bench press record and tongue-in-cheekily claimed his work was “strong, stunning and brave”.

His actions are in response to the debate surrounding participation of transgender athletes in sport.

Cyclist Rachel McKinnon received more than 100,000 hate messages on Twitter after winning the UCI Masters Track World Championship title in October.

Rival Jen Wagner-Assali, who finished third, claimed it was “unfair” and called on cycling's international governing body to change its rules.

Tennis star Martina Navratilova, a long-term LGBT rights campaigned, is among those claiming it is unfair for born males to self-identify as women to participate in female events.

She said: “It is not a transphobic thing… there needs to be a fair and level playing field.”

apologises to fans
But some have argued back claiming that point of view is prejudice and all athletes have advantages over each other such as height or hormones.

In an interview with The Times, Southampton-born Zuby has waded in to the dispute now and says his video has “struck a nerve”.

He said: “It was done in a humorous way, but it made it more real: it showed the fallacies of the arguments on the other side.

“I have seen people saying there is no inherent biological strength difference between men and women.

“I posted it being a bit tongue-in-cheek, showing what I think is the obvious absurdity of their argument.”

“I said four or five years ago that you are going to start having biological males competing against women [in sporting events]. People thought I was being alarmist.”

A fierce backlash ensued following Navratilova’s comments, but Zuby insists the reaction to his video has been “98 per cent positive”.

Zuby added: “There was a small number of people who tried to make out that I had evil intent. Among my trans followers, most agreed. Some said to me, ‘This thing is clearly silly.’”

Under guidelines introduced in 2016, the IOC allows athletes transitioning from female to male to participate without restrictions.

Male to female competitors are required to have kept their levels of testosterone - a hormone that increases muscle mass - below a certain level for at least 12 months.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #348 il: Marzo 29, 2019, 15:21:22 pm »
https://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/Sci-Nordico/17-03-2019/sci-nordico-mondiali-quel-gap-d-oro-che-wierer-ha-colmato-gli-uomini-3202274946515.shtml

E' o non è una malattia mentale ?
Dico, questi giornalistucoli non perdono mai l'occasione per fare paragoni senza senso.

Dunque: tralasciando per un momento il fatto che in ipotetiche e improponibili competizioni miste le femmine non vincerebbero una beneamata fava, un titolo mondiale femminile colmerebbe il divario con gli uomini, che ne han vinti cinque ?
  :hmm: :doh:


http://questionedistile.gazzetta.it/2019/03/26/malago-le-medaglie-rosa-e-il-professionismo-anche-in-acqua-le-donne-si-fanno-valere-di-piu/


Citazione
26 marzo 2019
Malagò, le medaglie rosa e il professionismo: anche in acqua le donne si fanno valere di più
di Stefano Arcobelli

Il governo dello sport oggi a Matera ha approvato il bilancio, e poi nella classica conferenza stampa finale Giovanni Malagò ha parlato di tanti temi, a cominciare da quello attualissimo delle donne. Il presidente del Coni ha argomentato poi ad un evento: «Ho visto la sfida tra Juventus e Fiorentina, complimenti. Il movimento femminile sta crescendo: la Federcalcio ha il diritto e il dovere di valorizzare al massimo questo prodotto che ha dimostrato di essere una disciplina leader in quasi tutte le nazioni sportivamente più evolute. È chiaro che poi tutto è sdoganato, come spesso succede, dai risultati di vertice: l’Italia si è qualificata per i Mondiali e c’è stata una crescita mediatica esponenziale. Professionismo strada giusta? Secondo me non si deve rimanere vincolati al concetto di professionismo sì o professionismo no: è chiaro che le atlete debbano essere tutelate, soprattutto quando ci sono aspetti previdenziali che riguardano maternità, infortunistica e tutta una serie di loro diritti, però non penso che chi gioca a calcio in Serie A femminile sia meno o più professionista di Dorothea Wierer o Lisa Vittozzi, di Federica Pellegrini o di Eleonora Lo Bianco. Non ci deve essere un assioma: dato che sei un atleta di calcio automaticamente sei una professionista, perché le altre si allenano ugualmente, se non spesso anche di più. Questo concetto deve essere chiarito bene». L’effetto-Fede s’è visto nel boom del nuoto azzurro-rosa. C’erano trasferte in cui la Pellegrini era l’unica a salire sul podio e le altre a fare le belle statuine, poi con Alessia Filippi non è stata più sola, e ora siamo alla generazione Panziera-Quadarella-Cusinato, mentre le millenials crescono ai Criteria. Nei giorni della Isl, dei contratti e del sindacato fondato da Katinka Hosszu, è davvero significativo come le donne si siano avvicinate agli uomini dopo tante battaglie – non dimentichiamo quando il Setterosa riceveva premi inferiore finché ci fu l’equiparazione e in vasca anche il sorpasso tecnico – e ora vincono anche di più. Perché s’allenano di più senza truccarsi di meno.

Da uno a cento quando sono idioti gli omuncoli come Malagò?
Risposta: centouno.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #349 il: Marzo 30, 2019, 07:08:02 am »
Nel nuoto la squadra italiana femminile è da anni inferiore a quella maschile.  Quello di Malagò sul nuoto è un falso storico grosso come una casa.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #350 il: Marzo 30, 2019, 09:19:16 am »
Non solo la squadra femminile è da anni inferiore a quella maschile in termini di risultati; semplicemente certi paragoni non hanno senso a prescindere, per il motivo che io evidenzio da un lustro in questo forum, ed è quello relativo alla superiorità fisica maschile.
Viceversa le gare sarebbero miste anziché divise in base al sesso.

Ad esempio: Andrea Mitchell D'Arrigo, all'età di 16 anni nuotava i 200 stile libero più velocemente di Federica Pellegrini (tempo di D'Arrigo: 1'50"23), il cui record del mondo (gommato) sulla medesima distanza è 1'52"98 (mondiali di Roma 2009).

Sui 400 stile e sempre all'età di 16 anni, D'arrigo stabilì il seguente primato italiano: 3'52"69.
Record mondiale* di Pellegrini (gommato) stabilito ai mondiali di Roma nel 2009: 3'59"15.

https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_giovanili_di_nuoto


https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_del_nuoto


Alla fine della fiera son ovvietà, solo che oggigiorno bisogna evidenziare anche l'ovvio.

@@

*Attualmente il record mondiale femminile appartiene alla statunitense Ledecky: 3'56"46.   
« Ultima modifica: Marzo 30, 2019, 09:33:27 am da Frank »
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #351 il: Aprile 14, 2019, 14:42:05 pm »
Uomini che ci han preceduti, in materia di QM, erano soliti scrivere che gli uomini sono il problema numero uno degli uomini.
Beh, qui ne abbiamo l'ennesima dimostrazione.

https://www.ilprimatonazionale.it/sport/fifa-presidente-infantino-mondo-calcio-ancora-molto-macho-112561/

Citazione
Fifa, il presidente Infantino: “Il mondo del calcio è ancora molto macho”
Di Alessandro Della Guglia -10 Aprile 2019

Roma, 10 apr – Per Gianni Infantino, presidente della Fifa, “quello del calcio è un mondo ancora molto macho”. Neppure lo sport, è ormai cosa nota, è immune dalla bacchettate politicamente corrette. Urge insomma porre rimedio e allinearlo, soprattutto il calcio fucina di appassionati colpevoli di essere uomini. Pardon, machi. Secondo Infantino molti ancora “nel vedere una donna africana e musulmana in una posizione importante nella Fifa reagiscono scuotendo la testa. Ma Fatma Samoura, il segretario generale, lavora molto bene”.

Non si capisce che tipo di statistiche abbia davanti il dirigente italo-svizzero, non ci risulta che vi siano state proteste a suon di teste scosse, riguardo al segretario generale, da parte di schiere di machi indispettiti. Intervistato a Rio de Janeiro dai network del gruppo Globo, Infantino ha poi precisato che “piano piano, come si dice in italiano, le cose stanno cambiando”. Il presidente della Fifa si è dichiarato “convinto che il Mondiale di quest’anno aiuterà molto a cambiare il modo in cui le donne sono viste nel calcio”.

Alla domanda sul perché la Fifa paghi 400 milioni di dollari in premi per i Mondiali maschili e solo 30 per quelli femminili, Infantino ha risposto che “intanto quest’ anno i premi per le donne li abbiamo raddoppiati perché finora erano di 15 milioni. Se poi contiamo anche i venti che diamo alle squadre per la preparazione, il totale arriva a 50”. Ma, a suo avviso, “è chiaro che non basta, e ci lavoreremo”. Certo, non penserete che si tratti di ascolti, presenze agli eventi, interesse generale degli spettatori. Non fate i machi.

Alessandro Della Guglia

Ce ne fosse uno, tra questi salami, che evidenzi i motivi reali per cui le donne guadagnano meno degli uomini.
E ce ne fosse uno in grado di dire che le donne, da sole, non sanno fare una beneamata fava; tantomeno crearsi dei loro campionati e magari un loro sport.
Ed infatti lor signore e signorine non creano mai nulla; semplicemente parassitano l'esistente (maschile). *
Ma nonostante ciò gli stessi omuncoli in questione seguitano a reputarle "superiori agli uomini".
Quindi anche a loro stessi, che però si guardano bene dal lasciare la propria poltrona.
Sono veramente degli schifosi, nonché il cavallo di troia delle femmine.

@@

* Lo diceva anche Ida Magli.

@@

PS: ad esempio, chi impedisce ad una "Berlusconi donna" (quindi ad una donna ricca, italiana e non) di investire nel calcio femminile ?
Ovviamente nessuno.
Perciò cosa vanno cianciando questi leccaculo ?
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #352 il: Aprile 24, 2019, 00:07:22 am »
Addirittura "si scriverà la storia"...  :doh:
Le donne sono veramente l'incurabile leiomiosarcoma dell'Occidente.

https://www.oasport.it/2019/04/calcio-domenica-si-scrivera-la-storia-in-francia-per-la-prima-volta-una-donna-arbitrera-in-ligue-1/?fbclid=IwAR2yLpS5afl1RQBbrR1pRGPCF8BcMxLvi76jKTzkkWKajVjW5QL-_wb-_qs

Citazione
Calcio, domenica si scriverà la storia in Francia: per la prima volta una donna arbitrerà in Ligue 1
23 aprile 2019  20:05   Alessandro Farina

Domenica sera si scriverà una nuova pagina di storia del calcio in Francia: la sfida tra Amiens e Strasburgo sarà infatti diretta da Stéphanie Frappart, che diventerà così la prima donna ad arbitrare una partita in Ligue 1. Non era infatti mai accaduto prima negli 87 anni dalla fondazione della massima serie francese, anche se non sarà un primato assoluto a livello europeo, visto che già nel settembre 2017 la tedesca Bibiana Steinhaus aveva diretto una gara in Bundesliga.

Si tratta comunque di un passo in avanti importante per tutto il mondo del calcio, considerando anche i recenti fatti avvenuti in Italia, con gli insulti recapitati da un telecronista ad un arbitro donna nel campionato eccellenza. Per Stéphanie Frappart, a 35 anni, si tratta invece di un grande riconoscimento della sua carriera, dopo le tante partite di livello dirette in ambito internazionale, tra cui quelle del Mondiale femminile 2015, le Olimpiadi del 2016 e l’Europeo femminile del 2017, oltre alle gare della Ligue 2. Sugli spalti dello Stade de la Licorne, ad assistere al suo debutto, ci sarà anche Clément Turpin, che ha arbitrato la sfida di Champions League tra Juventus e Ajax.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #353 il: Aprile 24, 2019, 01:47:50 am »
L'invasione degli spazi maschili non sembra arrestarsi, dal calcio ai froci in TV. Ma come disse Falcone, tutto ha una fine, anche gli arbitri donna.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #354 il: Maggio 01, 2019, 16:18:26 pm »
L'invasione degli spazi maschili non sembra arrestarsi, dal calcio ai froci in TV. Ma come disse Falcone, tutto ha una fine, anche gli arbitri donna.

Non so se fra 30-40 anni sarò ancora su questo pianeta, ma son sicuro che quel giorno sarà peggio di oggi.
Son convinto che le donne parassiteranno sempre più gli ambiti storicamente maschili, peraltro senza apportare alcuna significativa notivà, ma solo scimmiottando i suddetti.
E questo accadrà perché gli uomini odierni hanno subìto una sorta di "mutazione antropologica", per cui pur essendo biologicamente uguali agli uomini del passato, non ne possiedono il medesimo livello di coscienza - avanguardie tipo noi a parte, che però contano quanto il due di coppe, ed hanno un impatto nella società pressoché nullo (o quasi).

Per dire: gli uomini odierni sono già perdenti nel linguaggio, nei confronti delle donne, che considerano realmente "superiori" a loro.
Un disastro totale.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #355 il: Maggio 02, 2019, 00:22:27 am »
Come hanno affermato alcuni sociologi, la propaganda ha un impatto negativo sulle funzioni cognitive. :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #356 il: Giugno 02, 2019, 20:17:19 pm »
https://www.thegatewaypundit.com/2019/05/the-end-of-womens-sports-biological-male-wins-ncaa-womens-track-championship/

Citazione
The End of Women’s Sports: Biological Male Wins NCAA Women’s Track Championship — VIDEO
Cristina Laila by Cristina Laila May 28, 2019 761 Comments

Transgender competitor Cece Telfer (center); screenshot

A biological male who identifies as a woman won the NCAA women’s track championship over the weekend.

Cece Telfer. a biological male (transgender), won the women’s 400 meter hurdles on Saturday night and beat the second place competitor by over a full second.

 
The coach praised Cece Telfer for being the first student-athlete in Franklin Pierce history to collect an individual national title.

“It was tough conditions out here with the wind and the heat over the last three days but, as she has over the last six months, CeCe proved herself to be tough enough to handle it,” head coach Zach Emerson said.

“Today was a microcosm of her entire season; she was not going to let anything slow her down. I’ve never met anybody as strong as her mentally in my entire life,” Emerson said.

The NCAA boasts of its “inclusion of transgender student-athletes” because they believe in and are committed to “diversity, inclusion and gender equity among its student-athletes, coaches and administrators. We seek to establish and maintain an inclusive culture that fosters equitable participation for student-athletes and career opportunities for coaches and administrators from diverse backgrounds.”


The left is completely destroying women’s sports.

Recall, “Rachel” McKinnon is a man who won the women’s cycling world championship in October of last year — all he had to do was show up and say he was a woman named Rachel and next thing you know he’s the world champion.

Two biological males have also crushed female competitors in high school track in Connecticut, ultimately destroying scholarship opportunities for young girls.

Meanwhile the feminists are silent on this issue.




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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #358 il: Giugno 02, 2019, 22:34:13 pm »
Non ho fatto in tempo a dire che lo sport sarà affollato di transgender che è arrivata la conferma:
Citazione
A biological male who identifies as a woman won the NCAA women’s track championship over the weekend.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #359 il: Giugno 03, 2019, 00:07:55 am »
In realtà già da tempo alcuni sport sono affollati da trans; e di norma si tratta di uomini che emigrano nei settori femminili.
Il contrario è improponibile.

https://en.wikipedia.org/wiki/Fallon_Fox

Citazione
During Fox's fight against Tamikka Brents, Brents suffered a concussion, an orbital bone fracture, and seven staples to the head in the 1st round. After her loss, Brents took to social media to convey her thoughts on the experience of fighting Fox: "I've fought a lot of women and have never felt the strength that I felt in a fight as I did that night. I can't answer whether it's because she was born a man or not because I'm not a doctor. I can only say, I've never felt so overpowered ever in my life and I am an abnormally strong female in my own right," she stated. "Her grip was different, I could usually move around in the clinch against other females but couldn't move at all in Fox's clinch..."[18]



https://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9e_Richards

Citazione
Renée Richards (New York, 19 agosto 1934) è un'ex tennista statunitense. È stata la prima tennista transessuale della storia. Nata Richard Raskind, chirurgo oculista, sposato con un figlio, nel 1975, a seguito di un intervento chirurgico, divenne donna. La USTA le negò il permesso di giocare agli US Open, ma una sentenza della Corte Suprema di New York nel 1977 le accordò la partecipazione[1].
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