Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 167297 volte)

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Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #225 il: Marzo 11, 2018, 09:33:40 am »
Calcola che a livello mediatico, e ormai da lustri, le vittorie delle donne contro altre donne, sono sinonimo di "vittoria contro gli uomini " e parimenti di "superiorità sugli uomini".
Insomma, un autentico delirio.
Basta citare il fatto che ad ogni vittoria femminile, quotidiani come la Gazzetta, Il Corriere dello Sport, la Repubblica, la Stampa, etc, se ne escono regolarmente fuori con titoli del tipo:
"L'oro è donna", "l'Olimpiade è donna", "la boxe è donna" , "il rugby è donna", "la velocità è donna" , "potere rosa", "Italia: lo sport è rosa", etc etc.

Questa mi mancava.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2018/03/07/8-marzo-sul-tgv-la-locomotiva-e-donna_211c5fc5-d3a1-4350-8675-c549a75da84e.html

Citazione
8 marzo: sul Tgv la locomotiva è donna

Roberta e Stefania, giovani campane al comando su rotta del Nord

(ANSA) - PARIGI, 07 MAR - Sono le "donne del treno" al servizio di migliaia di passeggeri tra l'Italia alla Francia. Una viene dall'esercito italiano, l'altra dal trasporto su gomma. Ma ora hanno entrambe cambiato vita accettando di trasferirsi a Milano ed assumere il posto di comando nel Treni ad Alta Velocità che ogni giorno sfrecciano tra il capoluogo lombardo e Parigi. Una rotta verso il grande Nord, con tanto di traversata delle Alpi, per queste due ragazze nate e cresciute tra il sole e il mare della Campania.
    Roberta, 27 anni, è di Somma Vesuviana. Stefania 29 anni, viene da Portici, dove nacque la prima ferrovia italiana. Il compito di entrambe è pilotare il treno fino a Modane, dall'altra parte delle Alpi, dove cedono il testimone ai colleghi francesi prima di riprendere il comando del Tgv di ritorno verso Milano: un viaggio di circa 600 chilometri con partenza alle 6 del mattino e ritorno alle 21:50.


Citazione
la locomotiva è donna

Le redazioni giornalistiche son sempre più popolate da maschietti e femminucce di merda.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #226 il: Marzo 11, 2018, 10:28:31 am »
"noi donne siamo forti, senza di noi gli uomini sarebbero persi"
Le donne si devono rendere conto che gli uomini non hanno la libertà di dire questa frase invertendo i generi.
Questo è dovuto alla differenza di reazione tra il genere maschile e femminile ad ascoltare la frase.
Un uomo che sente questa frase non ha neanche una reazione, la cataloga come classica 'puttanata' e continua a fare quello che deve fare senza metterci più pensiero sopra.
La donna che sente questa frase, se la segna sul dito, parte una mobilitazione di associazioni, stampa, media, internet etc. Un tam tam che dall'Europa va in America e continua a girare negli altri continenti fino a saturare ogni angolo possibile di apparati statali e privati, fino ad ottenere o un ripiegamento dell'uomo o delle scuse pubbliche o a seconda del lavoro che fa, un licenziamento, allontanamento, emarginazione etc.
Sinceramente parlando, è l'atteggiamento dell'uomo ad essere normale, cioè dando il valore minimo ad un espressione detta, sbagliata o no, da un singolo individuo.
Non ritengo normale che un intero mondo debba fare pressione su un espressione di una singola persona. Tutti sono bravi a fare gli spavaldi contro una sola persona.
Per mobilitare un intero mondo per simili sciocchezze, per coalizzarsi in milioni per una frase non considerata politicamente corretta, ci vuole una idiozia non indifferente.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #227 il: Marzo 11, 2018, 10:56:21 am »
doppler effect

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Sinceramente parlando, è l'atteggiamento dell'uomo ad essere normale, cioè dando il valore minimo ad un espressione detta, sbagliata o no, da un singolo individuo.

Certo, ma è e sarebbe normale in un mondo normale, per così dire.
Mentre non lo è più nel momento in cui un uomo vive in una società ginocentrica e misandrica, che lo colpevolizza per ogni minima sciocchezza.
In passato, quando ero giovane e non mi occupavo della QM (perché non ne avevo consapevolezza), neppure io davo più di tanto peso a certe vaginate femminili. *
Tutto è cambiato quando ho iniziato ad occuparmi della c.d. guerra dei sessi ed ho cominciato a percepire e vedere le donne con altri occhi (mia madre e mia sorella comprese).
Ed è quello che dovrebbero fare anche altri milioni (anzi, miliardi) di uomini.



Citazione
"noi donne siamo forti, senza di noi gli uomini sarebbero persi"

Questa frase di Arianna Fontana testimonia una volta di più sia l'idiozia femminile, mista a inconsapevolezza, sia il fatto che gli uomini "non parlano".
Perché è chiaro che se la massa maschile iniziasse ad aprire la bocca e a ricordare  alle stronze femminucce, che senza l'opera maschile l'umanità tornerebbe al neolitico (se non al mesolitico o al paleolitico), dopo un sicurissimo schok iniziale, condito da urla che si sentirebbero anche su Marte, le femminucce inizierebbero piano piano a metabolizzare il tutto e consequenzialmente a pensare, nonché a prendere atto del fatto che "forse" la realtà è molto diversa da quella che credevano fosse.
E sicuramente, negli anni, comincerebbero a rispettare molto di più coloro che oggi considerano sostanzialmente dei poveri coglioni ritardati, quotidianamente impegnati a "tramare" contro il sesso femminile e ad opprimerlo in nome di una presunta  "fratellanza maschile", che nei fatti non esiste neppure di striscio.

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* C'è un ambito dove già da ragazzino non sopportavo certe parole e certi atteggiamenti femminili: quello delle arti marziali.
Ed infatti, nelle occasioni in cui mi capitò di allenarmi con delle femmine, non mi feci mai problemi a sbatterle per terra o a sottometterle.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #228 il: Marzo 13, 2018, 17:00:39 pm »
Vorrei chiedervi: se le donne sono così brave in tutti gli sport, come mai non hanno mai inventato nessuno sport?

Non mi riferisco a sport come la corsa o il lancio del giavellotto, tutte cose inventate dagli uomini secoli fa, ma a qualcosa di più recente.
Come è possibile che, in epoche di piena emancipazione femminile, le femminucce di tutto il mondo occidentale civilizzato, non siano state in grado di inventare uno sport nuovo? Passi, quando c'era il patriarcato, ma oggi?
Se vi fate un giro in internet, troverete che nessuno degli sport nuovi e nuovissimi, dal deltaplano allo snowboarding, passando per il windsurf, e il parapendio, è stato inventato da una donna!
Aspettiamo con ansia :lol:
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #229 il: Marzo 13, 2018, 17:51:48 pm »
Credo che solo nella nascita del softball ci abbia messo le mani qualche esponente del gentil sesso. Ma non sono sicuro manco su quello.

EDIT: controllato, alcune regole del softball femminile, non l'intero sport. Il softball è un invenzione maschile, derivata dal baseball.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #230 il: Marzo 13, 2018, 19:13:09 pm »
Vorrei chiedervi: se le donne sono così brave in tutti gli sport, come mai non hanno mai inventato nessuno sport?

E' quello che dico anch'io.
Anche le arti marziali hanno solo ed esclusivamente dei Padri* e non certamente delle Madri.
Nonostante ciò, in un recente passato, mi è pure capitato di leggere alcuni commenti di omuncoli statunitensi, i quali affermavano che - ad esempio - nel judo o nel BJJ è meglio avere un maestro di sesso femminile piuttosto che di sesso maschile, perché la prima sarebbe... più brava ad insegnare le varie tecniche.  :doh:
Quando leggo o ascolto puttanate del genere, non so se ridere o incazzarmi.

@@

*
https://it.wikipedia.org/wiki/Kan%C5%8D_Jigor%C5%8D

https://it.wikipedia.org/wiki/Mitsuyo_Maeda

https://it.wikipedia.org/wiki/H%C3%A9lio_Gracie

https://it.wikipedia.org/wiki/Gichin_Funakoshi

https://it.wikipedia.org/wiki/Masutatsu_%C5%8Cyama

http://spazioinwind.libero.it/dek/Kung-fu/storia_del_kung_fu.htm
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #231 il: Marzo 13, 2018, 20:12:30 pm »
Frank, ho letto i link che hai messo: quelli sono più che atleti, sono personaggi carismatici, studiosi, filosofi.
Chi era capace di aspettare anni per essere ammesso ad un monastero dove si insegnava il Karate, doveva veramente essere motivato...
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Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #232 il: Marzo 13, 2018, 21:01:55 pm »
Frank, ho letto i link che hai messo: quelli sono più che atleti, sono personaggi carismatici, studiosi, filosofi.
Chi era capace di aspettare anni per essere ammesso ad un monastero dove si insegnava il Karate, doveva veramente essere motivato...

Sì, è proprio così.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #233 il: Marzo 13, 2018, 21:59:47 pm »
Solo fino a un secolo fa le arti marziali si insegnavano in modo molto diverso, un kata si studiava per anni per sfruttarne appieno le potenzialità. Si andava molto più in profondità di oggi e l'allenamento avveniva non solo col corpo ma con lo spirito.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #234 il: Marzo 14, 2018, 01:04:38 am »
In merito agli sport da combattimento, aggiungo che nell'antichità fu il pancrazio la disciplina più completa e più cruenta.
(Ovviamente, in quel contesto le femmine non esistevano neppure.)

https://it.wikipedia.org/wiki/Pancrazio

Citazione
Questa disciplina fu ammessa ufficialmente ai Giochi olimpici nel 648 a.C.

Il pancrazio era un agone da combattimento totale in cui tutte le tecniche erano ammesse, tranne il mordere e l'accecare: queste venivano punite severamente con frustate dall'arbitro o dall'allenatore di turno.

Pankration è l'unione di due termini greci: Pan, tutto, e Kratos, potenza. Il significato di questo legame è proprio "Onnipotenza", che annuncia già lo scopo e il fine di questa disciplina: sottomettere l'avversario ed assurgersi a diventare il più potente. Logicamente con questo asserto, le prese e i colpi di potenza e la spettacolarità nel sottomettere con forza, la facevano da padrone.

Questa disciplina era un insieme di tecniche prese dalla lotta (Pale) e dal pugilato (Pygme), e adattate ad un nuovo sistema di combattimento; inoltre erano inserite tecniche sviluppate solo per questo contesto, le Pankration techne, che davano modo di fluire durante l'azione totale e permettere l'uso di qualsiasi abilità che in uno sport totale è ed era ritenuto essenziale. Infatti la caratteristica peculiare era il poter combattere a tutti i livelli di altezza e a tutte le distanze. Fino all'arrivo contemporaneo delle nuove discipline come il vale tudo prima e le arti marziali miste poi, il pancrazio fu l'unico "sport" da combattimento totale dell'umanità.

Gli incontri di pancrazio venivano effettuati a mani nude.


Non c'erano né riprese e né limiti di tempo, si combatteva fino alla resa di uno dei due che poteva essere per cedimento, per il classico ko o dichiarata dallo stesso atleta, che onorava, quando poteva fisicamente, il vincitore mostrando la sconfitta alzando l'indice in su verso l'arbitro. Talvolta e non di rado un atleta si ritirava per timore di scontrarsi con qualche campione che vinceva senza "sporcarsi di sabbia", l'Akoniti.

Una delle storie più famose è quella di Arrachione che spezzò un dito del piede dell'avversario ma, nel farlo, morì soffocato proprio mentre quello si arrendeva; i giudici furono costretti a decretarlo vincitore da morto.[1]

Neanche il quadrato (ring) o la gabbia come li concepiamo noi erano presenti ma sia le gare, sia gli allenamenti, si svolgevano in uno spazio con sabbia predisposto nello stadio o nella palestra chiamato Skamma; questo attutiva tra l'altro le cadute e dava maggior stabilità nelle tecniche effettuate in piedi.

Una delle particolarità delle antiche Olimpiadi era l'abitudine a combattere sotto il sole cocente estivo a metà della giornata. La maggior parte delle manifestazioni avvenivano in piena estate, e competere sotto la coltre di calore con i raggi perpendicolari poteva essere un nemico in più per la ricerca dell'agognata vittoria e non di rado atleti famosissimi altrove, persero proprio per il disagio derivato da questa situazione ambientale.
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #235 il: Marzo 14, 2018, 15:32:10 pm »
Vorrei chiedervi: se le donne sono così brave in tutti gli sport, come mai non hanno mai inventato nessuno sport?
Beh, non è vero, lo sport di rompere i maroni l'hanno inventato loro... :lol:

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #236 il: Aprile 08, 2018, 12:20:16 pm »
Basta citare il fatto che ad ogni vittoria femminile, quotidiani come la Gazzetta, Il Corriere dello Sport, la Repubblica, la Stampa, etc, se ne escono regolarmente fuori con titoli del tipo:
"L'oro è donna", "l'Olimpiade è donna", "la boxe è donna" , "il rugby è donna", "la velocità è donna" , "potere rosa", "Italia: lo sport è rosa", etc etc.


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PS: sulla pista dove Sofia Coggia ha vinto la medaglia d'oro, contro i migliori atleti di sesso maschile, la suddetta avrebbe beccato come minimo 4 secondi.

https://running.gazzetta.it/news/07-04-2018/parigi-fa-42-e-si-scopre-sempre-piu-donna-42419

Citazione
Parigi fa 42 e si scopre sempre più donna
Sono 55mila gli iscritti alla maratona della capitale francese: occhio al cronometro per la competitiva
7 aprile 2018


Domenica prossima, non si correrà solo a Roma e Milano. Un’altra grande capitale europea, Parigi, chiuderà parzialmente al traffico per fare spazio alla sua annuale maratona, giunta all’edizione numero 42, come i chilometri che i 55000 iscritti percorreranno sulle strade della capitale francese. Gli organizzatori di Aso Sport per questa edizione hanno messo il focus su due punti: la partecipazione femminile, in costante aumento, e l’impatto ambientale di una corsa che a livello di numero di partecipanti è seconda solo alla regina New York (42441 finishers nel 2017, con un tasso del 3% di ritirati).
La prima novità riguarda le donne. In Francia, come in altri Paesi europei, il pubblico femminile è in costante crescita. Il sogno degli organizzatori è di arrivare, nel 2020, al 30% di partecipazione femminile. Per ora si attesta al 25%, ma da quest'anno gli organizzatori hanno deciso un'importante variante al programma. Le top runners donne partiranno infatti alle 8h09 di domenica mattina, seguiti dai top runners maschi. Il tempo fra le due partenze è costituito dalla differenza fra i due vincitori (uomo e donna) delledizione 2017: 16 minuti e 26 secondi. Ci sarà anche un premio di 5000 dollari per l'uomo o la donna che taglieranno il traguardo per primi: Non vogliamo mettere uomini contro donne, ma solo dare maggiore visibilità mediatica alle ragazze che corrono. Facendo delle partenze in decalage, gli arrivi dei migliori uomini e delle migliori donne dovrebbero essere più o meno nello stesso momento, anche se non possiamo prevedere i ritmi di gare al minuto, spiega Thomas Delpuech, direttore dell’organizzazione della Schneider Electric Paris Marathon. I premi in denaro sono già gli stessi, per gli uomini e le donne, da anni. Ma quest’anno potremo fare anche i due podi praticamente nello stesso momento, con delle belle foto, continua Delpuech che svela un’ultima novità. Per legare in un certo senso i primi arrivati agli ultimi, abbiamo deciso che l’ultima persona taglierà il simbolico nastro del traguardo tenuto dai due vincitori. E un’attenzione che dobbiamo portare a tutti i partecipanti della nostra maratona. Appuntamento dunque verso le 16h2O sul traguardo dell’Avenue Foch per immortalare questo momento di sport.
A livello ambientale gli organizzatori, di concerto con il comune di Parigi, mirano al riciclo al 100% dei rifiuti provenienti dai rifornimenti (tipicamente i bicchieri e le bottiglie di plastica) e dagli abiti indossati al mattino in attesa della partenza. Gli organizzatori sostengono anche un progetto di riforestazione in Kenia.
Dal punto di vista agonistico il favorito fra gli uomini sembra il keniano Paul Lonyangata, vincitore dell’anno scorso. Fra le donne gara apertissima vista l’assenza della defending champion Purity Rionoripo. Le etiopi Gobena, Chala, Afework, Merga e Bekele se la dovranno vedere con le keniane Chepngentich, Barsosio, Saine e Mosop.


Citazione
Facendo delle partenze in decalage, gli arrivi dei migliori uomini e delle migliori donne dovrebbero essere più o meno nello stesso momento, anche se non possiamo prevedere i ritmi di gare al minuto, spiega Thomas Delpuech, direttore dell’organizzazione della Schneider Electric Paris Marathon.

E' veramente impressionante l' "impegno" che tanti uomini (?) - francesi, italiani, spagnoli, statunitensi, etc - mettono nel leccare il culo alle donne.
Un leccaculismo che al contrario non esiste neppure di striscio.
Anzi, la controparte femminile non perde occasione per sputare veleno sugli uomini, ma nonostante ciò i nostri simili - letteralmente ossessionati dalle donne - seguitano imperterriti a fare i cavalieri.
Siamo veramente circondati da un oceano di irrecuperabili coglioni.
Altro che "soluzione della QM".
...

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Citazione
Le top runners donne partiranno infatti alle 8h09 di domenica mattina, seguiti dai top runners maschi.


"top runners donne" e "top runners maschi"
Eccezionale.

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PS: ieri, sulla Gazzetta dello sport, è stata pubblicata un' intervista alla solita Pellegrini, in cui si affermava nuovamente che "lo sport italiano e donna", ma non il nuoto, "che seguita ad essere una disciplina a trazione maschile".
Questa era (ed è) la "grande preoccupazione" dei giornalisti della Gazzetta.
Insomma, tra la Pellegrini e i giornalisti del suddetto quotidiano sportivo, facevano a gara a chi era (ed è) più stupido(a).
« Ultima modifica: Aprile 08, 2018, 12:34:54 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #237 il: Aprile 08, 2018, 18:14:56 pm »
https://running.gazzetta.it/news/07-04-2018/parigi-fa-42-e-si-scopre-sempre-piu-donna-42419


E' veramente impressionante l' "impegno" che tanti uomini (?) - francesi, italiani, spagnoli, statunitensi, etc - mettono nel leccare il culo alle donne.
Un leccaculismo che al contrario non esiste neppure di striscio.
Anzi, la controparte femminile non perde occasione per sputare veleno sugli uomini, ma nonostante ciò i nostri simili - letteralmente ossessionati dalle donne - seguitano imperterriti a fare i cavalieri.
Siamo veramente circondati da un oceano di irrecuperabili coglioni.
Altro che "soluzione della QM".
Verissimo.
ieri su Fight Network stavo guardando alcuni incontri di MMA,ovviamente c'erano infilati i soliti incontri in salsa rosa e quindi,come di consueto,mi sono alzato per prepararmi un frullato dato il mio totale disinteresse per i combattimenti femminili:dalla cucina sento il cronista leccaculo dire"ehhh devo dire che le DONNE hanno più grinta agonistica dei lottatori MASCHI,più rabbia,più determinazione"..
che misero imbecille,che viscido zerbino.
alla testa di cazzo chiedo solo una cosa:"se le donne sono grintose,tenaci e determinate gente come Chris Leben,Mauricio Rua e Takanori Gomi cosa sono?"



Vivo da solo
Mi alleno da solo
E vincero' il titolo da solo

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #238 il: Aprile 08, 2018, 20:06:54 pm »
Verissimo.
ieri su Fight Network stavo guardando alcuni incontri di MMA,ovviamente c'erano infilati i soliti incontri in salsa rosa e quindi,come di consueto,mi sono alzato per prepararmi un frullato dato il mio totale disinteresse per i combattimenti femminili:dalla cucina sento il cronista leccaculo dire"ehhh devo dire che le DONNE hanno più grinta agonistica dei lottatori MASCHI,più rabbia,più determinazione"..
che misero imbecille,che viscido zerbino.
alla testa di cazzo chiedo solo una cosa:"se le donne sono grintose,tenaci e determinate gente come Chris Leben,Mauricio Rua e Takanori Gomi cosa sono?"




Le femmine hanno solo una cosa in più rispetto ai maschi: i complessi di inferiorità.
Il problema è farlo capire a questi irrecuperabili imbecilli, che peraltro infestano un po' tutto il pianeta.

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PS: Leggi qua.
(Lo chiamano "umorismo thailandese"...)
https://www.facebook.com/SaenchaiOfficial/videos/2101180336578439/

Citazione
Dominik Grzegorczyk Your wife is going to do the same with your balls when you will get home

Citazione
Che Yeung I'll help next time with the hugs! That will save you from your wife! But someone save me from my wife..

Citazione
Michael Stiglmayr No Muay Thai can save a man when the wife gets angry

Citazione
Man Li Questo è il motivo per cui ogni uomo dovrebbe andare a imparare muay thai...
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #239 il: Aprile 08, 2018, 20:26:37 pm »
alla testa di cazzo chiedo solo una cosa:"se le donne sono grintose,tenaci e determinate gente come Chris Leben,Mauricio Rua e Takanori Gomi cosa sono?"

Non praticavano le MMA, ma lo stesso discorso potrebbe essere fatto per Andy Hug e Ramon Dekkers.
Purtroppo il maschio medio è un autentico coglione, dal quale non c'è nulla da aspettarsi, ogni volta che ci son di mezzo delle femmine.


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