Autore Topic: Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare  (Letto 43701 volte)

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Offline Vicus

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #15 il: Dicembre 08, 2015, 13:32:08 pm »
Come ho detto l'astinenza non è una bacchetta magica che sostituisce una società equa.
Pare di capire che sia vista come una norma meccanica, un non fare qualcosa. Sarebbe come dire che bastasse "chiudere bottega" per vincere una gara sportiva.
In realtà fa parte di un quadro molto più ampio di preparazione e disciplina interiore, che bisogna avere anche dopo il matrimonio.
Cerco sempre di attenermi ai fatti: decine, se non centinaia di migliaia di coppie che seguono queste regole vivono un matrimonio appagante e duraturo, nonostante il contesto sociale avverso. Non è gente in trip mistico con lo sguardo perso nel vuoto, ma persone consapevoli dell'impegno che si assumono e della preparazione che richiede.
Aggiungo inoltre che nella nostra società è pieno di donne che fanno allungare il collo ai loro fidanzati relegandoli LORO all'astinenza forzata in virtù del principio malefico "te la faccio annusare finchè voglo per vedere quanto resisti e se ci tieni veramente a me", altro che uomini che dovrebbero farsi largo fra donne che vorrebbero portarseli a letto, ma quando mai, in Italia poi non se ne parla proprio, questo è il paee più "casto" d'Europa, poche donne prendono la pillola, pochi uomini mettono il preservativo e nonostante questo abbiamo pochi aborti e poche nascite, se non è "castità" questa...
Eh, di aborti ce ne sono pochi. L'astinenza prima del matrimonio non è "farla annusare", a mo' di tortura o punizione per il "maschio libidinoso". Il favore non si fa a lei, ma soprattutto a se stessi, per la riuscita del matrimonio.

Una cosa voglio dire con chiarezza, per impopolare che sia: come sa bene ogni civiltà prospera, un matrimonio felice non è compatibile con la società permissiva, o uno stile di vita senza disciplina. Meditino quelli che credono di aver trovato il grande amore, e si rovinano con una che è stata con un intero reggimento fino al giorno prima (si dice che le donne non hanno libido, ma chissà perché quasi nessuna arriva vergine al matrimonio).
« Ultima modifica: Dicembre 08, 2015, 15:05:50 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #16 il: Dicembre 08, 2015, 14:14:41 pm »
Condivido ogni singola parola .
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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #17 il: Dicembre 08, 2015, 14:16:35 pm »
Se vuoi desertificare ulteriormente il forum, e' la mossa giusta :rolleyes:

L'astinenza prematrimoniale, in un periodo in cui ci si sposa (se ci si sposa) molto in avanti con l'eta', e' una cosa in forte contrasto con la natura maschile (e femminile). E anche se fosse la regola di condotta piu' giusta di questo mondo, e' una regola che solo pochissimi sono in grado di seguire.

Francamente, e' molto piu' ovvia e naturale l'astinenza matrimoniale, nel senso che dopo alcuni anni di matrimonio subentra o la noia o un affetto profondo (nel caso di matrimonio riuscito) che abbassa la libido e trasfigura il rapporto.



Per quanto mi riguarda, l'astinenza forzata o auto-imposta provoca disturbi mentali e devianze del desiderio sessuale come omosessualita' e pedofilia.

No, è vero invece l'esatto opposto . L'astinenza prematrimoniale non ha mai ucciso nessuno, l'astinenza matrimoniale (se non di comune accordo e solamente in periodi non troppo lunghi) invece logora il rapporto .

Non è un caso che l'inizio della distruzione della famiglia coincida con la cosiddetta liberalizzazione del sesso nel '68 . Non è un caso che le coppie si sfaldano facilmente in un periodo in cui se scegli di praticare la castità prematrimoniale vieni additato come "bigotto, sfigato, maschietto che ha paura del confronto e ha paura del giudizio femminile" . Non è un caso che le coppie che praticano l'astinenza prematrimoniale siano le coppie più robuste . Ne sono poche queste coppie ? Pazienza . Si spiega allora perchè ormai poche coppie resistono . Poi le leggi sul divorzio hanno fatto il resto .

PS un errore che vedo che si fa anche qui, è il credere che l'astinenza prematrimoniale proposta dalla chiesa significhi la demonizzazione del sesso .
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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #18 il: Dicembre 08, 2015, 14:18:58 pm »
 :drinks:
No, è vero invece l'esatto opposto . L'astinenza prematrimoniale non ha mai ucciso nessuno, l'astinenza matrimoniale (se non di comune accordo e solamente in periodi non troppo lunghi) invece logora il rapporto .

Ma in che mondo viviamo, si hanno rapporti prima del matrimonio e non dopo :lol:

Il lettore curioso troverà proficuo questo pezzo (lungo ma non noioso) che getta insospettata luce sulla società permissiva:

Volete capire quale progetto cela l’improvvisa conversione di George Soros al solidarismo? Volete vedere il modello della società che ci prospetta, quella del social capitalismo fabiano? Basta passare una settimana al Club Méditerranée. Mi è restata l’impressione che il Club Méditerranée sia l’incarnazione di un’idea, di un desiderio immemoriale, attestato nella letteratura. Il Paese dei Balocchi, per esempio. La trasformazione dell’uomo in bestia in un contesto non dissimile si ritrova in un testo assai più antico e augusto: nell’Odissea, là dove parla della reggia di Circe la maga. Essa sorge “in luogo aprico d’ogni parte”. In quel luogo così fascinoso, potremmo dire così turisticamente privilegiato, la maga attrae i compagni d’Ulisse, apparecchiando loro “le carni infinite e il dolce vino”.
Non ho dubbi che qui, con una chiaroveggenza che parrà inverosimile solo a chi misconosce le facoltà profetiche dei poeti, si alluda proprio al Club Méditerranée. Omero offre un’indicazione inequivocabile: l’abbondanza del buffet, e il vino gratis a volontà, che sono due delle più note e reclamizzate attrattive del Club. Ma entrambi i testi ne denunciano, concordi, il risultato finale della sua frequentazione: l’asinificazione, o la porcificazione umana. Esagero? No. Pur con tutta la sua dozzinalità, il Club Méditerranée è   vuol essere   l’incarnazione nella società dei consumi di un sogno antico, anzi di una visione connaturata all’uomo: il Giardino delle Delizie.
Hyeronimus Bosch ha dipinto questo giardino immaginario, il Paradisus Voluptatis, accanto al Paradiso celeste e al Paradiso terrestre, come un terzo “luogo” distinto dagli altri due: è il luogo del vizio felice, dove si trasgredisce senza portarne pena. Il Giardino di Bosch è abitato da uomini e donne nudi e ammaliati. Due amanti nudi sono racchiusi in una bolla diafana, altri si bagnano in acque perlacee, o navigano su foglie e fiori, volano sul dorso di pettirossi o aggrappati a spore trasparenti, in mezzo a una natura stregata che sembra piegarsi a mille metamorfosi solo per compiacere i sensi e i desideri.
Le regole del Paradisus Voluptatis sono state dettate una volta per tutte dagli gnostici libertini del secondo secolo, specie da Carpocrate ed Epifane, anche se Fourier le ha perfezionate a metà del ‘700. Il Giardino delle Delizie, per costoro, è la società futura: da costruire attraverso la trasgressione volontaria delle leggi umane. Sono infatti le leggi e le morali, secondo gli gnostici, ad aver introdotto artificialmente nella società l’ineguaglianza, il “mio” e il “tuo”, il duro dovere; trasgredendole, si ricostituisce la perfetta indistinzione dello stato originario. Per gli illuminati di tutti i tempi infatti “l’uomo nasce buono”   buono in tutte le sue tendenze, che non occorre temperare   “ma la società (la legge) lo corrompe”. Perciò nel Paradisus Voluptatis vige il comunismo: non corre moneta, tutto appartiene a tutti e soprattutto le donne, che sono in comune; il sesso non è limitato da alcuna norma. L’uomo, finalmente “liberato”, ritrova la sua “felicità naturale” nel seno di una natura ecologicamente pura ma complice fino alla ruffianeria: Fourier giunge a sostenere che, quando il Nuovo Mondo Amoroso sarà finalmente restaurato, le amare acque del mare si muteranno in bibita al lampone. Le leggi umane inducono, con la proprietà privata, la penuria: cancellare quelle leggi comporterà dunque, logicamente, il ritorno dell’abbondanza. Ognuno avrà “secondo i suoi bisogni”, fossero pure infiniti. Scorreranno fiumi di vino e di latte.
Se ora scendiamo di livello (bisogna scendere i ripidi gradini che separano l’utopia dalla realtà) constateremo che quel che il Club Méditerranée si sforza di offrire, dietro pagamento di cospicua tariffa settimanale, è proprio l’esperienza del paradiso gnostico.
L’ambizione del Club è quella d’essere un’utopia concreta”: così disse monsieur Gilbert Trigano, in una memorabile intervista sul mensile Successo. Gilbert Trigano: “capelli neri, occhiali spessi sul naso forte, un entusiasmo comunicativo”, ha scritto di lui Epoca: “È l’inventore, il presidente, il direttore generale della più originale fabbrica di vacanze del mondo: il Club Méditerranée. Governa cento villaggi turistici, cento “chiese” aperte ai credenti d’ogni razza: 75 mila letti vegliati da un ordinatore elettronico e profumati, ogni mattina, da due milioni di croissant. 600 mila adepti l’anno”. La descrizione può essere aggiornata aggiungendo che Trigano, oggi ritiratosi dagli affari con un capitale miliardario, si definisce un ex comunista; ma per il resto va bene. È il ritratto dell’Omino di Burro adatto al nostro tempo tecnologico e finanziario.
L’assenza di serrature nelle capanne in cui gli ospiti dormono ha una necessità ideologica profonda: è anche, e soprattutto, l’invito a “mettere in comune” i corpi. È questo principalmente ad attrarre legioni di uomini massa nei villaggi vacanza: l’incredibile facilità di rapporti sessuali “liberi e senza problemi”. Tutta quanta l’organizzazione del Club sembra fatta per condurre a quel fine: tutti in fondo sono lì per questo.
Così fin dal principio l’umanità ospite del Club diventa quel che devono essere le creature del paradiso gnostico: “veri adulti”, usciti di minorità, per cui non valgono più le costrizioni etiche che reggono la società normale; ma nello stesso tempo questi adulti, regrediti allo stadio dell’irresponsabilità infantile, pargoleggiano. Il Club dei Balocchi pullula di “divertimenti organizzati” a tutte le ore del giorno e della sera: dattilografe e ragionieri, carampane e giovanottini, vi partecipano ridendo, battendo le mani, ruzzando come bambinelli. Come dice Trigano, “Questo fa nascere il massimo senso di libertà”. Ma naturalmente questa “libertà” è tutta iscritta nella schiavitù del collettivo, delle leggi non scritte che reggono la mistica della società delle vacanze. Il divertimento, per così dire, è coatto, anche se la coazione è desiderata dagli ospiti. Quel che viene distrutto e reso impossibile è infatti qualcosa di prezioso, che però le anime volgari sfuggono e temono: la vacanza come solitudine meditativa, come agio di pensare a se stessi e alla propria vita, come pausa da riempire di introspezione.
Ha perfettamente ragione, Trigano, quando si vanta di essere riuscito “a rimanere visionario e socialista, sul piano delle idee, pur facendo il capitalista sul piano dell’impresa”. Quella che le sue parole hanno descritto è la società dei consumi quale aspira ad essere: totalitaria, sintesi suprema di capitalismo e collettivismo, una macchina sociale da cui siano stati espunti tutti quei “fattori di disturbo” che fanno degli uomini qualcosa di più e diverso da semplici consumatori. È l’utopia post capitalista, elaborata nei laboratori dove si sviluppa l’ideologia tecnocratica funzionale al grande capitale. La proprietà privata, di cui Trigano propugna l’abolizione con le sue conseguenze (l’abolizione del diritto di successione) è un ostacolo anche per i detentori del potere finanziario: perché ha valenze extra economiche (affettive, ad esempio); perché comporta il senso della continuità familiare; perché può essere lasciata “improduttiva”, ossia sottratta al giro fruttuoso della speculazione; e peggio, perché la sua formazione implica il risparmio, l’immobilizzo di capitali. I grandi capitalisti sanno che non occorre essere proprietari di un’impresa o di un patrimonio; conta averne il controllo, il più possibile anonimo. La proprietà è un “bisogno dell’anima”, ha scritto Simone Weil, perché essa “è un prolungamento della persona”. Ma qui è proprio la “persona” che va distrutta, perché l’uomo possa esser ridotto a mero consumatore.
Il Club Méditerranée è dunque in vitro il modello della società post capitalista che sogna il capitalismo più avanzato”. Una società dove nessuno dovrà più pensare a sé, perché il Collettivo (e coloro che lo controllano) penserà per lui e, nell’abbondanza del superfluo, ciascuno lavorerà nel Collettivo per avere il diritto di disporre dei beni collettivi; dove nessuno “avrà” qualcosa, mentre il Collettivo “avrà” tutti. È la società sognata da Marcuse, dove si può svolgere “un’esistenza piena di tempo libero sulla base dei bisogni vitali soddisfatti” . Nello stesso tempo è la società super capitalista che assicura l’”uso razionale delle risorse finanziarie” (escludendo la proprietà privata, residuo di un passato oscurantista) e in cui, attraverso una rivoluzione tecnologica, “allargando il regno della tecnica, saranno rimessi al loro posto come tecnici anche i problemi relativi alla finalità, considerati a torto problemi etici e a volte religiosi”.
Probabilmente per questo il Club Méditerranée ha influentissimi padrini. Nel 1957 l’impresa di Trigano rischiò il fallimento; per salvarla, si mobilitò un alto settore della finanza internazionale. Tutti nomi e sigle rappresentati nella Commissione Trilaterale, dove appunto si progettano instancabilmente ingegnerie sociali nella convinzione che gli uomini e le società stesse non siano che epifenomeni del processo economico. Questi potentati finanziari, salvando il mercante-filosofo Trigano, hanno assicurato la prosecuzione di un esperimento sociale dal loro punto di vista di grande interesse. Per ora, limitato al tempo libero. Un giorno chissà.
« Ultima modifica: Dicembre 08, 2015, 15:04:35 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #19 il: Dicembre 08, 2015, 14:35:21 pm »
Ma in che mondo viviamo, si hanno rapporti prima del matrimonio e non dopo :lol:

Viviamo in un mondo in cui regna un edonismo esasperato e puramente materiale , un mondo in cui viene disprezzata l'autorità , valori ed entità come fedeltà, lealtà , onore , morale e l'etica vengono definiti come retrogradi ed oscurantisti . Un mondo dove a causa di tutto ciò vige la cosiddetta legge della giungla , cioè del più forte nei confronti del più debole ( ma che strano, questo mi ricorda molto il femminismo  :rolleyes: ) . E questa legge della giungla viene applicata anche per quanto concerne le relazioni UU/DD . Il femminismo ha introdotto il libertinismo sessuale , portando due gravi conseguenze :

1) conseguenza uno , il disprezzo dei valori come castità , astinenza prematrimoniale , morale sessuale et similari
2) il cosiddetto "merito" , cioè solo uomini considerati meritevoli (= funzionali al piacere femminista) hanno il "diritto" di accedere. Contemporaneamente però vengono condannati e puniti gli uomini non meritevoli che cercano di aggirare questa regola del "merito" , cercando una escort . Ecco cosa si intende per legge della giungla, in questo campo . Credo ci siamo capiti .

Il libertinismo sessuale ( che in realtà dovrebbe chiamarsi libertinismo sessuale femminista) che molti in ambito QM esaltano , invece è un qualcosa da contrastare assolutamente . Fateci caso, le femministe che definiscono la prostituzione come stupro a pagamento* poi sono le stesse che esaltano fino allo stremo il libertinismo sessuale .

*fatte alcune eccezioni che i più attenti già conoscono , e intendo le persone che si, sono per il libertinismo sessuale, ma nemmeno condannano gli uomini soli che vanno con una escort. Ma sono eccezioni . Non condivido personalmente nemmeno ciò, ma va detto che questa è una posizione coerente .
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Offline Vicus

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #20 il: Dicembre 08, 2015, 14:40:02 pm »
Molto interessante: società permissiva=dittatura del capriccio femminista.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Hector Hammond

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #21 il: Dicembre 08, 2015, 15:42:33 pm »
No, è vero invece l'esatto opposto . L'astinenza prematrimoniale non ha mai ucciso nessuno, l'astinenza matrimoniale (se non di comune accordo e solamente in periodi non troppo lunghi) invece logora il rapporto .

Non è un caso che l'inizio della distruzione della famiglia coincida con la cosiddetta liberalizzazione del sesso nel '68 . Non è un caso che le coppie si sfaldano facilmente in un periodo in cui se scegli di praticare la castità prematrimoniale vieni additato come "bigotto, sfigato, maschietto che ha paura del confronto e ha paura del giudizio femminile" . Non è un caso che le coppie che praticano l'astinenza prematrimoniale siano le coppie più robuste . Ne sono poche queste coppie ? Pazienza . Si spiega allora perchè ormai poche coppie resistono . Poi le leggi sul divorzio hanno fatto il resto .

PS un errore che vedo che si fa anche qui, è il credere che l'astinenza prematrimoniale proposta dalla chiesa significhi la demonizzazione del sesso .
Quotone , il sesso a dose moderate è perfetto .

Sulla castità ho le mie perplessità , io che c'è l'ho imposta da una vita , mi ha portato parecchio all'instabilità mentale , tant'è che adesso come adesso vedere un porno mi procura un certo dolore .
Vale solo come sforzo autoimpostosi , altrimenti è una perenna tortura .

Offline Volpe argentata

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #22 il: Dicembre 08, 2015, 16:29:16 pm »
L'astinenza prima del matrimonio non è "farla annusare", a mo' di tortura o punizione per il "maschio libidinoso". Il favore non si fa a lei, ma soprattutto a se stessi, per la riuscita del matrimonio.

C'è anche una terza via, scappare da quella che la fa annusare e cercarsene un'altra che "non la fa annusare", se ci tiene a te ti sarà fedele, se non ci tiene a te non lo sarà a prescindere dai suoi trascorsi, l'astinenza pre matrimoniale ha un senso se sostenuta da un sentimento religioso che la valori, in un ambiente ateo o agnostico non è nulla, è un disvalore che marcirà con noi stessi nella cassa da morto, e nessuno ci premierà per questo visto che la vita dopo la morte non esiste, tanto meno la reincarnazione.

Le donne non arrivano vergini al metrimonio per la legge della domanda e dell'offerta, ci vuole ben altro perchè io possa definire una donna "passionale" che il non arrivare vergini al matrimonio, quella è ben poca cosa e a me non dice nulla.

Offline ilmarmocchio

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #23 il: Dicembre 08, 2015, 16:40:42 pm »
ragazzi, ma davvero pensate di proporre l' astinenza sessuale come strategia ? :w00t:

Offline freethinker

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #24 il: Dicembre 08, 2015, 18:53:16 pm »
Riguardo all'astinenza, devo riconoscere che ciò che ha scritto Corrado è di grande buonsenso.
Certo, non è un discorso popolare, non rientra nel mainstream, ma quando mai la verità ha goduto di grande popolarità? Di solito i pochi che osano dirla godono di riconoscimenti postumi.
L'astinenza prematrimoniale non è un semplice rifiuto del sesso tout-court, è una scelta, una filosofia di (parte della) vita che ha grandi implicazioni: come dice Corrado, la più importante è che in questo modo non ci si espone al sempreverde ricatto sessuale femminile, ma non solo.

Una cosa che mi ha sempre colpito delle donne, è che effettivamente riescano a farvi sentire in debito per ogni minima cosa, come se avessero una sorta di libro mastro sul quale segnare debiti e crediti e, dato che viene loro inculcato, fin dalla più tenera età, che sono creditrici per diritto di nascita nei confronti degli uomini, il resto viene da sé. Ricordo un collega di lavoro che, quando qualcuno dei colleghi raccontava episodi di vita famigliare nei quali aveva avuto la meglio (ad es. era andato a vedere la partita mentre la moglie non voleva che ci andasse), era solito dire: “Questo adesso tua moglie lo ha messo in banca e te lo farà ripagare con gli interessi”. Quanta verità in quella frase!
Togliere alla donna-quasi-fidanzata il potere derivante dal ricatto sessuale è quanto di meglio si possa fare per contrastarne le mire dittatoriali: se vi ama, non avrà alcuna difficoltà ad attendere e ad approfondire nel frattempo la reciproca conoscenza; se non vi ama, meglio perderla subito e a mente lucida.

Un ulteriore aspetto che Corrado ha segnalato e che condivido in pieno è la necessità di chiarire che esistete come persona indipendente, che tenete alla vostra sana, onesta, piena libertà che la Dichiarazione dei diritti dell'uomo vi garantisce. Quindi il fatto che possiate avere da fare per vostro conto deve essere chiarito subito; se non lo fate, vi troverete al passo successivo, in cui lei vi dirà: “devi scegliere: o ME o la pesca” (o la pallacanestro, o la caccia, o la partita con gli amici, o quello che volete). E' tipicamente femminile credere che, una volta che le ha conosciute e le frequenta, un uomo non debba più avere una vita propria, che debba esistere in funzione di esse: mentre le femministe proclamano “io sono mia”, di chi dovrebbe essere l'uomo, se non di se stesso?

Poi, una volta conosciuti reciprocamente a fondo,  si può anche arrivare al matrimonio, che è una reciproca donazione, non un'estorsione.  :(
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Volpe argentata

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #25 il: Dicembre 08, 2015, 19:16:33 pm »
Forse qualcuno non ha ancora capito che anche grazie a questo femminismo d'accatto dei giorni nostri non c'è nessun utente "celibe" di questo forum che abbia minimamente intenzione di sposarsi nè qualcuno che ho letto consigliarglielo, quindi da questo punto di vista l'argomento stesso "astinenza prematrimoniale" dovrebbe essere considerata aria fritta, al massimo ho letto di persone che convivono (io sono uno di quelli...) e fra poco ci faranno ingoiare qualche boccone amaro pure a noi, quindi di che stiamo parlando, mi meraviglio molto di quello che sto leggendo oggi, sarà l'apertura della porta santa, quando io non ero iscritto ma lurkavo il vecchio forum leggevo un ininterotto spot alla rovescia contro il matrimonio moderno, copia ed incolla di link ad articoli relativi a cause di divorzio persecutorie contro il genere maschile, figli negati, padri separati a dormire in un box auto e chi più ne ha più ne metta

...ma state scherzando, pensate davvero di poter ribaltare la frittata con una donna dal punto di vista sessuale? Pensate male, preoccupatevi piuttosto di tenere sotto controllo il vostro portafogli, quello sì va messo a dieta con l'altro sesso...

Online Frank

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #26 il: Dicembre 08, 2015, 19:19:34 pm »
Va be', ragazzi, per quanto mi riguarda concetti come la "castità" non fanno parte del mio vocabolario.
E nemmeno la propongo come soluzione, perché non lo è affatto.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #27 il: Dicembre 08, 2015, 19:29:46 pm »
C'è un modo semplice per non prendersela per un rifiuto: non dipendere dal sesso e dall'approvazione femminile. Questo non significa non desiderare una donna, ma non vivere in funzione di essa. Troppi uomini corrono dietro a donne che non meritano alcuna stima.

Vicus, perdonami, ma io non credo che tu da ragazzo accettavi con indifferenza i rifiuti.
Sicuramente li potresti e li puoi accettare tranquillamente oggi, che sei un uomo e parimenti sei arrivato ad un certo grado di consapevolezza e magari ti sei "modificato" strada facendo, ma son sicuro che un tempo non era affatto così.

@@

Ci tengo a precisare che nemmeno io mi son mai strappato i capelli per un rifiuto (anche perché da giovane avevo un discreto successo con le ragazze), ma non nascondo che ancora oggi c'è un rifiuto che mi brucia, cioè quello di una allora ventisettenne che me lo faceva venir duro al solo parlarci.
Certo, non mi son suicidato per questo, tantomeno mi suiciderò in futuro,  :D non fosse altro per il fatto che oggi ho altre rogne per la testa (economiche in primis).

«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #28 il: Dicembre 08, 2015, 19:40:29 pm »
Nel post di Corrado ci sono ottimi concetti, ma altri non comprensibili, o meglio, non consequenziali.
Il concetto di non dipendere in eccesso dal parere femminile è fondamentale : certo, come detto da Frank è più facile da applicare per chi ha buon successo con le donne rispetto chi ha più difficoltà.
Comunque giusto.
Non capisco invece in qual modo l'astensione prematrimoniale porterebbe a una maggior sicurezza della coppia.
Molte donne non diventano stronze nel matrimonio perchè hanno fatto sesso prima, ma semplicemente perchè sono stronze di loro, come carattere. Spesso sono donnette spente sessualmente, spinte solo da instabilità e voglia di comandare.
Devo dire che , con mio dispiacere, il tipo di donna che spesso è stata trattata male dagli uomini, è proprio quella che apprezzava il sesso e si concedeva.
le separazioni e i divorzi spesso non c'entrano nulla col sesso : solo questione di caratteri distorti, di rapporti di potere all'interno della coppia. Le tipe, una volta incastrato il coniuge, ripetono con il nuovo compagno le stesse paturnie del predecedente rapporto.
La donna vogliosa di caxxo che abbandona il marito per amanti più prestanti è una figura dannata ma,  a mio parere, piuttosto infrequente.
La verità è una sola : il matrimonio oggi, stanti le attuali condizioni cultural legali, è una istituzione  nociva per l' uomo.
NON dà, perchè NON può dare, nessuna garanzia.
E' un limite intrinseco, tipo un mattone che in acqua affonda : non può fare altrimenti.
Il concetto di matrimonio aveva senso nella società tradizionale : ogni donna , anche bruttina, aveva un uomo e ogni uomo anche non di primo piano, aveva una donna.
Oggi, tuti pensano di essere uguali e ovviamente di serie A, ma la realtà è diversa :
le donne ambiscono agli uomini cosidetti alfa ( o semi alfa , ecc ) , i quali però tenderanno a privilegiare le donne avvenenti.
perchè le donne hanno un grande valore sessuali, ma non tutte.
Quindi , molte donne non verranno neanche prese in considerazione, così,come molti uomini, solo che l'istinto sessuale è asimmetrico quindi ne risentiranno di più  i maschi rispetto alle femmine.
Risultato : gente malcontenta, ecc .
Prendiamo l'ancien regime : il contadino o la contadina non ci pensavano neanche per sogno a paragonarsi alla regina,. al re , alla principessa.
Oggi tutti credono ,le donne di più, di essere al top.
Meglio di essere topone ; in realtà non sono top one, ma topone , nel senso di femmine di ratto :D
Quindi eternamente scontente : magari trombassero.
Invece no, invidia e risentimento, per cui , aiutate dallo spirito del tempo, compresi i tribunali, scaricano la loro inconsistenza sul poveraccio che le ha sposate e che ha il torto di non essere anche lui un top one ( e invece è magari un topone  :D ).
Quindi, nessun antidoto alla intrinseca pericolosità del matrimonio oggi.
La società finirà ? Chissà e comunque  perchè mai il maschio dovrebbe sacrificarsi per una società che lo avversa ?

Bel post.
Concordo.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Warlordmaniac

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Re:Regole di comportamento per quando si cerca una fidanzata ed errori da evitare
« Risposta #29 il: Dicembre 08, 2015, 19:44:24 pm »
Tutti gli interventi di questo forum impegnano solo chi li scrive.
C'è un modo semplice per non prendersela per un rifiuto: non dipendere dal sesso e dall'approvazione femminile. Questo non significa non desiderare una donna, ma non vivere in funzione di essa. Troppi uomini corrono dietro a donne che non meritano alcuna stima.
Ottimo, davvero ottimo.