Autore Topic: Cristianesimo, paganesimo e femminismo  (Letto 18937 volte)

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Offline TheDarkSider

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #15 il: Settembre 09, 2015, 19:00:02 pm »
Non si può in nessun modo e per  nessun modo dire :
Maria madre di Dio e poi non pensare a una deriva femminista nel pensiero ecclesiastico
marmocchio, da profano e per nulla esperto di questioni teologiche, trovo i tuoi interventi molto equilibrati
in effetti la questione e' delicata e di difficile esplicazione per i non esperti

pero' c'e' un pero': il dogma di Maria madre di Dio e' stato proclamato in epoca paleocristiana, cioe' nel Concilio di Efeso del 431

questo mero fatto ci dice che questo dogma non puo' essere in alcun mondo tacciato di "aver causato il femminismo": le date non coincidono ed e' ridicolo solo pensare una cosa del genere !!!
Vicus ha ragione da vendere quando dice che il primo cristianesimo si e' imposto tra le classi dirigenti perche' riportava l'ordine in un epoca di disordine ginocratico

E' andata proprio cosi', basta leggere i libri di storia.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline ilmarmocchio

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #16 il: Settembre 09, 2015, 19:04:10 pm »
marmocchio, da profano e per nulla esperto di questioni teologiche, trovo i tuoi interventi molto equilibrati
in effetti la questione e' delicata e di difficile esplicazione per i non esperti

pero' c'e' un pero': il dogma di Maria madre di Dio e' stato proclamato in epoca paleocristiana, cioe' nel Concilio di Efeso del 431

questo mero fatto ci dice che questo dogma non puo' essere in alcun mondo tacciato di "aver causato il femminismo": le date non coincidono ed e' ridicolo solo pensare una cosa del genere !!!
Vicus ha ragione da vendere quando dice che il primo cristianesimo si e' imposto tra le classi dirigenti perche' riportava l'ordine in un epoca di disordine ginocratico


Causato il femminismo, no , anche perchè per secoli di femminismo non se ne è visto.
Però, la preminenza della madonna non è cosa antichissima , si è affermata dopo e nelle scritture non c'è.
Preminenza intendo come diffusione e importanza tra la gente comune

E' andata proprio cosi', basta leggere i libri di storia.

Offline ilmarmocchio

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #17 il: Settembre 09, 2015, 19:57:51 pm »
e.c.

Causato il femminismo, no , anche perchè per secoli di femminismo non se ne è visto.
Però, la preminenza della madonna non è cosa antichissima , si è affermata dopo e nelle scritture non c'è.
Preminenza intendo come diffusione e importanza tra la gente comune

Offline ilmarmocchio

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #18 il: Settembre 09, 2015, 21:12:30 pm »
Ho trovato questo articolo che mi pare degno di essere letto :

http://eresiechiesacattolica.blogspot.it/2013/04/l-origine-del-culto-mariano-spiegato-da.html#.VfCCFWztmko





L' ORIGINE DEL CULTO MARIANO SPIEGATO DA UN EX-PRETE IN UNA PREDICA di Gregor Daillard


Un prete cattolico, leggendo la Bibbia, scopre le discrepanze e le contraddizioni fra l'insegnamento di Gesù e le dottrine del Vaticano. Questo libro racconta la sua storia e come egli ha deciso di seguire la Parola di Dio, pagando per questo un caro prezzo.
Quel lunedì 15 agosto 1988 stava per dare origine a molti grattacapi, ma dava altresì un avvio decisivo alla mia conversione. Il 15 agosto è il giorno che la Chiesa Romana consacra all’assunzione di Maria al cielo ove, incoronata regina, condivide col Figlio il governo dell’universo.


Quel giorno dovevo tenere la mia predica mariana. La Scrittura ci lascia intravedere la lotta che Maria ha dovuto sostenere fra la sua appartenenza alla sinagoga giudaica da una parte e la sua presa di posizione per Gesù dall’altra.

È proprio questo suo conflitto e la sua decisione per Gesù, che ha reso per me esemplare la figura di Maria.

Come avrei potuto mostrare ai fedeli, che sarebbero venuti alla messa quel giorno, in che modo Maria era divenuta per noi un esempio da imitare? E come avrei potuto chiarire che il culto, reso a Maria dalla Chiesa Cattolica, è in realtà l’abominevole adorazione resa fin dall’antichità alla babilonese dea Semiramide e a suo figlio?

Alcuni giorni prima la mia segretaria mi aveva mostrato degli opuscoli, intitolati ‘Perché piange Maria?’

Alcuni sconosciuti li avevano distribuiti nel villaggio. Il loro contenuto aveva fatto sorgere delle domande, ed alcuni avevano telefonato per sapere cosa ne pensassi. Io ne avevo esaminato il testo ed avevo notato delle basi storiche.

Prendendo da esso lo spunto, e sulla base di alcuni testi biblici, preparai la mia omelia mariana. Oltre ai servizi religiosi nella mia chiesa parrocchiale, quel giorno dovevo celebrare due matrimoni con relative messe nella vicina frazione di S.Nicola.

Pregai allora la mia segretaria di registrare su cassetta il sermone che avrei tenuto alle 17,30. Mi sembrava opportuno avere un documento sonoro per un soggetto così delicato. Si trattava infatti di un tema che suscita sempre polemiche fra i cattolici e i credenti delle altre comunità cristiane.

Ecco dunque il testo della predica:

“Cari fratelli e sorelle,
Recentemente qui nel Vallese molti hanno ricevuto un opuscolo recante l’immagine della Madonna di La Salette che piange, e intitolato ‘PERCHE' PIANGE MARIA?’

Ho ricevuto telefonate da parte di persone, che mi hanno domandato se è vero ciò che vi è scritto, ed altri per strada mi hanno chiesto che conto ne dovessero fare.

Io ho letto il libretto e, basandomi anche su altri elementi, esporrò in primo luogo il contenuto e poi l’origine delle differenze che ci sono fra Maria, la madre di Gesù, e la famosa madre di Dio, poiché ci troviamo di fronte a due figure totalmente diverse.

C’è infatti una differenza fra il modo in cui Dio ci presenta Maria nella Sacra Scrittura, fra il modo in cui ce la descrivono i testimoni suoi contemporanei, che l’hanno conosciuta, e quelli che 1800 anni più tardi pretendono di conoscerla.

Penso che sia chiaro per tutti noi che coloro, i quali vivono con una persona, la conoscano molto meglio di quelli che 300 anni più tardi ne vorranno parlare. Io credo che sia decisivo ciò che i discepoli, gli apostoli di Gesù, ci dicono di Maria, e non quello che ne hanno detto gli altri più tardi.

Maria, la madre di Gesù, è stata una donna degnissima di rispetto.

Nell’opuscolo ci viene mostrato, su basi storiche, come la Madonna, che molti venerano senza rendersene conto, in realtà non ha nulla a che fare con Maria.

Viene storicamente dimostrato, ed è proprio così, come nei tempi antichi, a Babilonia, una satanica donna di nome Semiramide si sia impadronita del potere assoggettando a sé altre tribù.

Questa Semiramide era una donna bellissima ed energica, ambiziosa e animata da spirito di avventura, piena di vizi e di malvagità; crudele al punto da trovare piacere nel torturare a morte le persone. Gli uomini la temevano poiché si trattava di una donna diabolica, ed essi credevano che in lei agisse la potenza di Dio. Perciò la chiamavano madre di Dio, madre del cielo, regina, onnipotente cui tutto è sottoposto.

Semiramide era sposata a Nimrod, che era nello stesso tempo suo marito e suo figlio. Nimrod morì prematuramente, e Semiramide pretese onori divini per lui. Così egli divenne oggetto di adorazione, ed alla madre fu attribuito il titolo di madre di Dio. Inoltre, Semiramide fece fare e diffondere statuette, che la raffiguravano col suo figlio bambino sulle braccia.

Quando ella morì, tutta Babilonia, l’odierna Arabia, era a lei sottomessa, e gli abitanti di quei territori ne erano così impauriti da venerarla dappertutto con un senso di timore.

Il culto di questa madre di Dio si diffuse allora ben presto in tutto il mondo. I Germani, ad esempio, adoravano divinità somiglianti a Semiramide, e così altri popoli. In molti paesi la dea-madre era la divinità più importante, perché è quella che genera, e pertanto essa era oggetto di un culto speciale.

Ricordiamo brevemente un episodio, che si svolse allorché l’apostolo Paolo si recò per la prima volta ad Efeso – una città dell’odierna Turchia – ove era un santuario di Artemide, divinità corrispondente a Semiramide.

Da tutte le regioni circostanti vi accorrevano i pellegrini portando doni, nella speranza di guadagnarsi i favori e la protezione della dea. Paolo entrò in quella città e denunciò l’errore che si commetteva adorando una figura satanica, mentre Cristo era venuto per liberare gli uomini di tutto il mondo dalle false divinità.

Nel capitolo 19 degli Atti degli Apostoli leggiamo ciò che avvenne ad Efeso, ed è interessante notare a che punto gli uomini erano legati alle potenze diaboliche in quella città.

È scritto: ‘Paolo parlò regolarmente nella sinagoga per tre mesi’. Egli era ebreo e voleva portare gli ebrei alla fede in Gesù. Ma alcuni di essi si chiusero al suo messaggio e finirono per farsi beffe di lui davanti a tutti. Paolo allora si separò dalla sinagoga e prese a parlare ogni giorno nella sala di un greco di nome Tiranno. Per lo spazio di due anni egli insegnò, e così gli abitanti di quella provincia, giudei e greci, poterono ascoltare il suo messaggio accompagnato da grandi opere da parte di Dio…

Fu a questo punto che ad Efeso si produssero dei disordini a causa della nuova dottrina. V’era un orefice, di nome Demetrio, che produceva e vendeva riproduzioni in argento del tempio della dea Artemide; ciò procurava a lui, e a tutti gli altri coinvolti in quel commercio, un cospicuo guadagno.

Demetrio convocò tutti quelli che esercitavano lo stesso mestiere, e disse loro: ‘Uomini, voi sapete che da questo lavoro proviene la nostra prosperità; e voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato molta gente dicendo che quelli costruiti con le mani non sono dei. Pertanto sussiste il pericolo che non solo il nostro commercio ne venga danneggiato ma che anche il tempio della grande dea Artemide perda significato! Pensate un po’che succederebbe se la nostra dea, venerata in tutta l’Asia e nel mondo intero, dovesse un giorno cadere in dimenticanza!’ Essi, udito questo discorso, divennero furiosi nei confronti di Paolo e si misero a gridare: ‘Grande è la (madre di Dio) Artemide di Efeso!’

Il tumulto si propagò in tutta la città. Gaio ed Aristarco, che avevano seguito Paolo dalla Macedonia, vennero afferrati e trascinati nel teatro. Paolo avrebbe voluto seguirli, ma i fratelli ed anche alcuni magistrati, suoi amici, gli consigliarono di non farsi vedere. Tra quelli che s’erano radunati regnava una grande confusione e i più non sapevano perché fossero lì. Dalla folla fecero venir fuori Alessandro che, fatto cenno con la mano, voleva tenere un discorso di difesa. Ma quando si accorsero che era ebreo, tutti, per quasi due ore, non fecero che gridare in coro: ‘Grande è l’Artemide di Efeso!’

Il racconto prosegue. Paolo capì che quella gente era schiava di quella donna potente. Non potevano essere liberati. Dovendo partire per la Macedonia, l’apostolo lasciò ad Efeso Timoteo, perché curasse la piccola comunità che seguiva Gesù. Ma l’opposizione contro Paolo, contro il cristianesimo, era molto forte.

Ed ora un fatto interessante, che è storicamente documentato. Ad Efeso, dopo questi fatti, convissero, anche se nettamente separati, cristianesimo e paganesimo, finché l’imperatore romano Teodosio I – e questo per noi cattolici è molto importante – non dichiarò nel 391 il Cristianesimo religione di Stato, proibendo nello stesso tempo tutti i culti pagani.

Fino agli inizi del secolo IV gli imperatori avevano perseguitato crudelmente i cristiani, come noi tutti ben sappiamo. Ma poiché cresceva sempre più nell’impero il numero dei cristiani, nonostante le persecuzioni, il trono imperiale cominciava a vacillare, e Teodosio cercò la soluzione più opportuna, quantunque lui non si sia mai fatto battezzare.

Per quegli Efesini, che fino a quel momento erano rimasti fedeli alle loro tradizioni pagane ed alla fede nella dea Artemide, si presentavano ora dei momenti difficili. Essi si dovevano sottomettere ad un Dio-Padre, sebbene nel loro cuore restassero fedeli ad una dea-madre – la cosiddetta Semiramide o Artemide. Ma appena 40 anni più tardi, nel 431, il Concilio di Efeso portò ad una svolta decisiva.

È vero che la venerazione di Artemide non fu più autorizzata, ma la Chiesa cristiana diede a Maria il titolo di Madre di Dio (mentre fino a quel momento era stata designata semplicemente come la madre di Gesù) e si cominciò a venerarla come tale.

In tal modo ella veniva disonorata e ridotta al rango di una dea, cosa che ella non era e non avrebbe mai voluto essere. Ora gli Efesini avevano di nuovo la loro dea, un surrogato di Artemide.

In quel periodo un gran numero di pagani era entrato a far parte delle comunità cristiane portandovi nel segreto del loro cuore le credenze nelle divinità pagane.

Maria ora diveniva madre di Dio e regina del cielo, come lo era in precedenza Artemide, Semiramide. La proclamazione del dogma della divina maternità di Maria fu accolta ad Efeso con grandi esplosioni di giubilo popolare, ed il vecchio culto pagano, divenuto cattolico, si è protratto fino ai nostri giorni.

Cari fratelli e sorelle, tutto questo può sembrarvi strano – ed io potrei citarvi ancora altri esempi – ed alcuni potrebbero pensare: ‘Il parroco sta dicendo queste cose perché è contro Maria.’ Ma io devo ancora una volta dire che c’è differenza fra l’essere contro Maria o l’essere contro la madre di Dio.

Nella fede cristiana non esiste una madre di Dio. C’è solo una madre di Gesù, colei che lo ha generato. Tutto il resto non è cristiano. Lo possiamo leggere negli scritti che ci hanno lasciati i discepoli del Signore.

Paolo ha scritto in seguito due lettere a Timoteo, che si trovava ad Efeso, ed in esse lo esorta a rimanere fedele; ciò che hanno fatto i cristiani che al tempo di Teodosio si opposero a quel dogma, dicendo che era una cosa abominevole, che avrebbe ostacolato le conversioni.

Gli uomini non avrebbero trovato la salvezza, poiché si sarebbero trovati asserviti all’antica dea madre. Paolo dunque aveva scritto a Timoteo: ‘Non c’è intermediario o avvocato fra Dio e gli uomini al di fuori di Gesù Cristo’, (1Timoteo 2:5).

Ed in un’altra lettera Paolo afferma: ‘Se qualcuno sa di altri mediatori fra Dio e gli uomini, al di fuori di Gesù Cristo, e dà un significato diverso alle parole, ed insegna diversamente da quello che è l’insegnamento di Dio, sia egli maledetto!’ (Galati 1).

Anche gli apostoli Pietro e Giovanni sono concordi nel dire che non c’è mediatore al di fuori di Gesù Cristo. In Lui solo gli uomini trovano la vera salvezza e la benedizione per la loro vita (Atti degli Apostoli 4:12).

Ed ora qualcosa di interessante, che chi ha cura d’anime può constatare. Quelli che non onorano Maria, la madre del Signore, ma sono invece devoti di una qualche speciale Madonna, la qual cosa equivale ad adorare la dea pagana, regina del cielo, vanno soggetti ad uno stesso male: spesso non trovano pace nella loro vita spirituale.

Si tratta sovente di persone molto religiose, che però sono legate a qualche comportamento immorale, segno della loro dipendenza da quella donna potente.

Altre volte ci troviamo di fronte a persone dedite all’alcool oppure inclini alla depressione. Ciò nondimeno non significa che tutti quelli che sono depressi facciano parte della medesima categoria.

Questi devoti della Madonna spesso si mettono contro il Vangelo, contro la Sacra Scrittura. Persone che, malgrado le molte preghiere, non trovano la pace e non riescono a riconciliarsi. Si potrebbero elencare ancora altri sintomi, constatati nel corso del tempo.

Pertanto vorrei invitare voi tutti a fare un esame di coscienza: Ringrazio Dio per Maria, la madre del Signore? Adoro solamente Dio, ringraziandolo per l’esempio di Maria? È per me Maria un esempio di fede, oppure rivolgo a lei le mie preghiere considerandola la regina del cielo? È qui che avviene la distinzione fra i cristiani e coloro che hanno un’altra fede!

Vorrei dirvi, cari fratelli e sorelle, che quanto vi sto dicendo non viene da me. Talvolta penso che come prete ho una grande responsabilità e che un giorno, forse anche presto, dovrò comparire davanti al tribunale di Dio.

Ma io non vorrei essere fra coloro che si limitano a trasmettere una vecchia tradizione, avendo paura di fare diversamente. Non dobbiamo avere paura di nessuno, ma onorare solamente Iddio!

Quante persone oggigiorno si regolano così? Anche i preti sanno bene che quando essi parlano della regina del cielo, in fondo non fanno altro che trasmettere lo spirito dell’antica Semiramide; ed essi sanno anche che i devoti della Madonna non hanno la pace nel cuore, ma non hanno il coraggio di mettere Maria in contrasto con la regina del cielo.

Voglio dirvi che come prete si ha il dovere e la responsabilità d’insegnare ciò che Dio ha insegnato. Perciò vorrei pregarvi di non prendervela a male.

Io ripeto ciò che dice la Bibbia, e la Bibbia è la Parola di Dio.

Immaginatevi che io v’insegnassi qualcosa di diverso da ciò che dice la Bibbia; quali sarebbero le conseguenze? Le anime rimarrebbero prigioniere del loro peccato e della loro vecchia vita, senza salvezza.

Perciò voglio invitarvi ad esaminare la vostra fede, e se qualcuno vuole arrabbiarsi, lo faccia direttamente con Dio, perché è Lui il Signore!”

Offline maveryx

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #19 il: Settembre 09, 2015, 22:04:53 pm »
Io credo che i danni psicologici della dottrina della chiesa sono immensi, e in tutta onestà non posso dire la stessa cosa degli insegnamenti biblici in particolare quelli dell'antico testamento, un dio decisamente maschio e patriarcale che infatti pone dei limiti all'uomo, i comandamenti da rispettare, e quindi lascia libero l'uomo anzi lo rende ancora più libero in virtù proprio di quei limiti che gli impone, a completa differenza degli insegnamenti del nuovo testamento dove un dio all'apparenza più dolce e femminile ti chiede “soltanto di amare il prossimo” legandoti una palla al piede pesantissima  ed imponendoti delle catene oppressive oltre ogni dire se ben ci riflettete, tanto che l'unica soluzione che rimane è di diventare degli ipocriti.
La madonna non rappresenta la donna ma la madre significando che quello è il ruolo principale della donna nel mondo, ma se io costringo la donna in quel ruolo non costringo anche l'uomo nel l'eterno ruolo di figlio quindi inevitabilmente di un povero cristo proprio perchè non liberatosi dall'amore materno tanto necessario al bambino quanto nocivo per l'uomo adulto.
Eraclito, saggio come tanti filosofi greci che si occupavano della realtà, loro si veramente umili perchè consapevoli di poter conoscere solo la realtà e non la divinità come fecero in seguito i presuntuosi padri della chiesa, Eraclito diceva che polemos, la guerra, è il padre di ogni cosa, riconoscendo che la vita ed il mondo sono una continua lotta tra opposti (in primis perciò maschio e femmina) e l'equilibrio e l'armonia  nascono dal risultato di questa lotta che tutti gli esseri viventi affrontano senza sosta, e non che il bene nasca dalla comprensione reciproca e dall'amore di un dio buono bravo e bello (inesistente peraltro nella bibbia) e che non ha senso alcuno e serve solo al potere per colpevolizzare gli uomini e renderli docili e sottomessi.
E' divertente osservare quanto si disprezzano tra ebrei cristiani e musulmani tutti convinti di detenere la sola ed unica verità. Gli ebrei credono a javhè, i cristiani al figlio di javhè ed i musulmani seguono il corano dettato a maometto dall'arcangelo michele su direttiva chiaramente di javhè, e sono tutti pieni di veleno sempre mirabilmente camuffato, e fatevela una domanda no!
Se le donne si comportano come si comportano con gli uomini oggi è perchè credono di poterselo permettere visto che per natura agiscono di rimessa e mai in modo diretto, ma valutando quanto possono guadagnare dalle persone e le situazioni, evidentemente han capito di aver a che fare con uomini deboli e con una cultura che le favorisce, forse qualche colpa la nostra cultura profondamente cristiana li ha, che dite.
La teologia secondo me è stata inventata per proteggere gli ecclesiastici, visto che diffondono la peste devono essere protetti dalla peste che diffondono e non capire che si tratta di peste ma credere che sia alta filosofia.
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Offline Vicus

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #20 il: Settembre 09, 2015, 23:55:35 pm »
Si dice tutto e il contrario di tutto, ora salta fuori anche lo spretato con la teoria del culto di Semiramide.
Molto spesso un prete viene sospeso perché ha sbagliato Chiesa e dovrebbe andare a predicare altrove. È un trucco vecchio quanto il mondo accusare gli altri dei propri errori: il cristianesimo, ripeto, ha riportato l'ordine in un mondo di culti degenerati in cui la famiglia era distrutta e le donne spadroneggiavano proprio come oggi - essendo Maria l'esatto contrario della Furia e della baccante che ben si attaglia alle femministe di oggi, cosa che i propugnatori di un improbabile neopaganesimo tendono a dimenticare.
In particolare il culto della Madonna col suo porre l'accento sull'ubbidienza e la modestia, ha posto un freno ai vari culti neoplatonici e orientali che affollavano all'epoca l'Europa, e che erano il supporto religioso per l'anarchia femminile e sociale dell'epoca (vedi ancora Giovenale, che di sicuro non venerava la Vergine Maria).
Ricordo anche che in epoca cristiana gli uomini erano l'esatto contrario degli zerbini, vedi il caso di Santa Rita, e quest'inversione radicale di tendenza non può che spiegarsi con una rottura altrettanto radicale rispetto al passato.
« Ultima modifica: Settembre 10, 2015, 00:05:44 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #21 il: Settembre 09, 2015, 23:59:42 pm »
Io credo che i danni psicologici della dottrina della chiesa sono immensi ...
Puo' darsi, ma affermare che la dottrina cattolica ha generato il femminismo resta un'affermazione assurda e antistorica.

Il cristianesimo si e' a suo tempo affermato perche' i cristiani avevano una vita piu' ordinata e morigerata dei pagani ormai in balia dei capricci femminili, e il femminismo, d'altro canto, si e' affermato quando ormai la societa' si era completamente secolarizzata.


Se le donne si comportano come si comportano con gli uomini oggi è perchè credono di poterselo permettere visto che per natura agiscono di rimessa e mai in modo diretto, ma valutando quanto possono guadagnare dalle persone e le situazioni, evidentemente han capito di aver a che fare con uomini deboli e con una cultura che le favorisce, forse qualche colpa la nostra cultura profondamente cristiana li ha, che dite.
Una cultura profondamente cristiana e' una cultura che censura il libertinaggio femminile, tutto il contrario quindi del femminismo.


Davvero, le vostre tesi non reggono il confronto con i fatti.
Sono affascinanti, ben ideate e ancor meglio esposte, ma hanno il piccolo difetto di essere completamente errate.
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Offline Vicus

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #22 il: Settembre 10, 2015, 00:07:15 am »
La svirilizzazione in atto oggi nella società, che si vorrebbe semplicisticamente ricondurre a "Maria", è condotta con mezzi ben altrimenti sofisticati da centri di potere anonimi che sarebbe arduo definire cristiani o qualsiasi altra cosa. Distruzione del senso della modestia e della famiglia nella donna, messa in ridicolo di tutto ciò che esprime valori virili, dissacrazione del panorama simbolico-metafisico delle culture sviluppate per promuovere un'anomia informe: né la Chiesa, né Maria hanno lontanamente a che vedere con tutto questo, anzi per secoli ne sono stati l'argine ed ora che l'Europa è scristianizzata dobbiamo sorbirci il femminismo, con in più la beffa di sentirne accusare i cristiani, che in Occidente sono ormai minoranza senza alcuna voce in capitolo.

@TheDarkSider: oltretutto gli argomenti di questo improbabile neopaganesimo sono difettosi, perché del cristianesimo prendono quel che gli pare per farne un collage del tutto arbitrario che si adatti alle loro teorie.
« Ultima modifica: Settembre 10, 2015, 01:16:32 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #23 il: Settembre 10, 2015, 00:15:39 am »
La svirilizzazione in atto oggi nella società, che si vorrebbe semplicisticamente ricondurre a "Maria", è condotta con mezzi ben altrimenti sofisticati da centri di potere anonimi che sarebbe arduo definire cristiani o qualsiasi altra cosa. Distruzione del senso della modestia e della famiglia nella donna, messa in ridicolo di tutto ciò che esprime valori virili, dissacrazione del panorama simbolico-metafisico delle culture sviluppate per promuovere un'anomia informe: né la Chiesa, né Maria hanno lontanamente a che vedere con tutto questo, anzi per secoli ne sono stati l'argine ed ora che l'Europa è scristianizzata dobbiamo sorbirci il femminismo con in più la beffa di sentirne accusare i cristiani che in Occidente sono ormai minoranza senza alcuna voce in capitolo.

Ma infatti quelle teorie fanno sorridere pure un ateo come me...
E' un po' come la storiella relativa alla "mercificazione del corpo femminile", che secondo le femministe ed i loro zerbini al guinzaglio, sarebbe un prodotto della società "patriarcale-maschilista"... ?!?

http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/mercificazione_corpo_donne.html

Citazione
Che cos'è, dunque, questa "mercificazione del corpo femminile" di cui tanto parlano le femministarde ?

Prima di tutto, dobbiamo dimostrare che se anche esistesse una cosa simile, la colpa non sarebbe degli uomini, e tanto meno del mitologico "patriarcato". Dimostrare questo è molto semplice, basta vedere cosa succede nei paesi dove la struttura patriarcale della società è ancora molto forte, cioè nei paesi dove l'autorità paterna all'interno della famiglia non è ancora stata sradicata e rimossa (oggi nelle società occidentali il padre è buono solo come bancomat umano o per sketch comici alla Homer Simpson).

L'esempio che più salta all'occhio è quello dei paesi a maggioranza islamica: in quei paesi, denunciati dalle femministe come "inferni maschilisti", non esiste alcuna presenza di donne mezze nude nei canali televisivi, le donne non vengono presentate in bikini per vendere un dentifricio, e le strategie di marketing utilizzate non contemplano lo sfoggio di tette e culi per vendere un prodotto. Nell'occidente pre-femminista le cose non erano molto diverse. Negli Stati Uniti, che fino alla Seconda Guerra Mondiale erano ancora un paese fortemente patriarcale, nelle spiagge giravano poliziotti che misuravano la lunghezza dei costumi da bagno delle donne:

foto_usa_washington_1922

La foto risale al 1922 e venne scattata a Washington Beach. Tutti i piagnistei femministi sul "patriarcato" che "mercifica il corpo delle donne" come si può ben vedere non hanno alcun senso, perchè proprio nelle società patriarcali, come facilmente dimostrabile, le femmine vengono incoraggiate (e talvolta anche "costrette" tramite l'imposizione per legge di codici d'abbigliamento) a coprirsi, e non invece ad andare in giro seminude come avviene nelle società femministe occidentali. Parlare di "patriarcato" che "obbliga" le donne a spogliarsi è un controsenso, dato che le società patriarcali da sempre hanno fatto l'esatto opposto.

Ma per le femministe, nella loro profonda malafede, tutto ciò ha poca importanza. Perchè farsi limitare da cose come la logica e il buon senso quando strillando istericamente la parolina magica e maledetta, "patriarcato", si possono riversare su di essa tutti i mali dell'universo ?

Dunque, cosa si vuole dimostrare con tutto questo discorso ? Che l'accusa delle femministarde che strillano contro la "mercificazione del corpo delle donne" non può essere rivolta né agli uomini e tantomeno al "patriarcato", dato che quest'ultimo in occidente non esiste più (esiste solo, sotto forma di fantasma, nelle teste bacate delle femministe). Quindi se proprio si volesse parlare di "colpevoli", il principale imputato sarebbe proprio il femminismo e la conseguente "rivoluzione sessuale".
« Ultima modifica: Settembre 10, 2015, 01:15:43 am da Vicus »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline maveryx

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #24 il: Settembre 10, 2015, 00:37:01 am »
La colpa immensa del cattolicesimo  è di aver idealizzato la figura della madre, attraverso la figura della madonna, madre di dio ed autogenerante, rendendola potentissima e nascondendo il fatto che l'amore materno non è tutto questo effluvio altruistico che ci piace immaginare ma semmai è molto mater-iale e finalizzato anche al controllo-sottomissione dei figli e principale nemico dell'individualizzazione, amore-potere contro cui inevitabilmente si andrà a scontrare il figlio maschio che si sente colpevole nei suoi tentativi di realizzare il suo legittimo desiderio di affermazione ed individualizzazione.
Il femminismo nasce senz'altro dalla debolezza degli uomini, bisogna capire cosa ha causato questa debolezza, le donne al solito si adeguano e basta.
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Offline Vicus

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #25 il: Settembre 10, 2015, 00:48:28 am »
Ma quale culto della madre, il femminismo ha distrutto nelle donne perfino l'istinto materno (come vediamo anche da recenti interventi qui), peggio le ha rese inadatte ad essere mogli, madri e perfino amanti - come leggiamo dalle cronache le donne non si possono neppure più frequentare socialmente, visto come sono intrattabili se non addirittura mettono gli uomini nei guai. E questo verrebbe dalle Ave Maria (che neanche saprebbero dire) ? Ma per favore... :doh:
« Ultima modifica: Settembre 15, 2015, 05:21:12 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #26 il: Settembre 10, 2015, 03:00:44 am »
Ma infatti quelle teorie fanno sorridere pure un ateo come me...
E' un po' come la storiella relativa alla "mercificazione del corpo femminile", che secondo le femministe ed i loro zerbini al guinzaglio, sarebbe un prodotto della società "patriarcale-maschilista"... ?!?

http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/mercificazione_corpo_donne.html
Appunto, del resto è tipico del sistema accusare i governati di quel che fa, dal maschilismo al patriarcato alla mala gestione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Animus

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Re:Maschicidi
« Risposta #27 il: Settembre 10, 2015, 08:57:03 am »
il semplice fatto che il vostro simbolo è il cristo in croce e non il cristo risorto dimostra la falsità ed il fine oppressivo, e non liberatorio come millantate, di tutto quello che predicate.

Concordo, punto notevole, degno del grande psicologo.

Così, come la madonna, se invece di ridere, piange, è perchè,
"caro Vincenzo, la colpa è nostra, si vede che non gli diamo troppi motivi per ridere"

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #28 il: Settembre 10, 2015, 09:14:21 am »
Così, come la madonna, se invece di ridere, piange, è perchè,
"caro Vincenzo, la colpa è nostra, si vede che non gli diamo troppi motivi per ridere"



NON E' VERO: un motivo grande per ridere glielo abbiamo dato: l'abbiamo proclamata (in Occidente) MADRE DI DIO.
Non è questo un buon motivo per ridere (di noi), caro Animus?

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Re:Cristianesimo, paganesimo e femminismo
« Risposta #29 il: Settembre 10, 2015, 09:24:23 am »
E qui bene vengono le obiezioni di Maveryx e Massimo : nei testi sacri la madonna è una figura secondaria , nel cattolicesimo è diventata la divinità primaria, addirittura la madre di Dio.
Ciò ha favorito l'affermazione del femminismo ?
e perchè dopo 2000 anni ?
Per il semplice motivo, caro Marmocchio, che le strutture politiche, socilali ed economiche NON PERMETTEVANO agli uomini
(e alle donne) di trarre da questo dogma le naturali conclusioni che sarebbero state tratte dopo 2000 anni quando il contesto
sarebbe stato a ciò favorevole, anche perchè, salvo una ristrettissima classe di privilegiati, l'umanità aveva altro a cui pensare
che trarre conclusioni morali e psicologiche da questa credenza: doveva pensare a sopravvivere. Oggi tale dogma può fare
(impunemente) tutti i suoi consequenziali ed inevitabili danno etici, giuridici, politici e sociali. Grazie a Santa Romana Chiesa.