Autore Topic: Cinema, uomini, solitudini, e amicizia:"Insider- Dietro la verita'"(The Insider)  (Letto 2462 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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Cinema, uomini, solitudini, e amicizia:
"Insider- Dietro la verita'"
[The Insider], Drammatico, thriller, Michael Mann, 1999, [Usa]


Attenzione: Raccontare la verità può essere pericoloso."

"Due uomini spinti a dire la verità ... a qualunque costo."

Frasi di lancio originali del film


Ridotto a una sintesi malandrina, "The Insider"(Insider- Dietro la verita) è soltanto la lunga storia di un gruppo di uomini bianchi che parlano per due ore e 37 minuti circa del come la verità viene compromessa in America. A parte le facezie, e mi dispiacerebbe, poichè il livello della narrazione e dell'impegno di questa grande opera cinematografica di Michael Mann è veramente alto, su quell'esempio della PBS(Public Broadcasting Syndication, la radio e televisione del Servizio Pubblico Americano). Una tale brillantezza non era comunque preventabile se dietro la macchina da presa non ci fosse stata la direzione di Michael Mann, un regista che potrebbe fare del cinema viscerale anche traendolo dalla posta elettronica di una suora. È vero, il grande e famoso lavoro di Mann in Tv ("Miami Vice", "Crime Story") e cinematografico ("Strade Violente"[1981], "Manhunter"[1986],"L'Ultimo dei Mohicani"[1992],"Heat- La Sfida"[1995]) di solito comporta la violenza - che si tratti di proiettili o di percosse. I personaggi versano sangue anche in"The Insider", ma soltanto di principi morali ed etici- i fastidiosi beni immateriali che il marcio aziendalismo delle multinazionali cerca sempre di annientare quando essi emergono negli individui, e ancor piu' se fra i loro dipendenti. Qualcuno crede che cio' sia un argomento noioso? Guardi cosa riesce a trarre e realizzare Mann con un soggetto simile e reso letteralmente tellurico - "The Insider" è un fim veramente capace di tenere gli spettatori schiacciati al loro posto, per le sue due ore e quaranta di durata.

Quello che abbiamo qui è una storia vera e nient'affatto volatile, con attori dai grandi nomi che impersonano personalità di alto profilo. Vi sono Al Pacino, tutto spiriitato e scattante, frenetico, che interpreta da par suo lo zelo nella professione di giornalista d'inchiesta da parte di uno come Lowell Bergman, produttore della CBS e top executive di "60 Minutes", uno dei piu' famosi e longevi programmi di giornalismo investigativo e d'inchiesta della televisione americana. Bergman, un ex radicale degli anni Sessanta, lavora prevalentemente con la stella dei giornalisti e conduttore Mike Wallace, che è interpretato dal grande Christopher Plummer, senza prezzo il vederlo in un ritratto incredibilmente compiuto, che prende atto del talento e dell'ego che hanno guidato questo giornalista veterano per la sua lunghissima carriera. (Wallace, ha protestato circa il suo trattamento nello script.)

Mann e il co-sceneggiatore Eric Roth ("Forrest Gump" ) iniziano "The Insider" con un forte pezzo d'azione, in una sequenza apparentemente irrilevante ambientata in Iran. Un Bergman bendato viene trasportato ad un incontro con uno sceicco per blandirgli un'intervista esclusiva. Wallace, che arriva dopo che i dettagli sono stati risolti, si risente quando gli uomini dello sceicco esigono che gli americani si siedano lontani dal loro leader. Wallace:-  "Non sono un assassino che è qui per attentare alla sua vita." Sussurra Bergman a Wallace ("Come cazzo ha fatto tu, ad arrivargli così vicino?") E per effetto di un compromesso; l'intervista ha inizio. La prima domanda aggressiva di Wallace: "Sapete che in America tutti pensano che lei sia un terrorista?"

Lo sceicco viene incalzato poichè in passato avrebbe fatto uccidere un giornalista. Perché no? L'intervista riesce alla grande, ed è anche grande televisione. Un'altra sequenza resta nella memoria quando Mann indirizza "The Insider" verso l'evento principale. Nel 1995, Bergman dice a Wallace e al produttore esecutivo di "60 Minutes" Don Hewitt (il grande Philip Baker Hall) di avere tra le mani una bomba. Egli pensa che Jeffrey Wigand (Russell Crowe), un ricercatore recentemente licenziato dalla Brown & Williamson - vera societa' e terza corporation americana del tabacco - è pronto a citare e muovere causa contro ii suoi ex-boss. Se Wigand mette il suo nome sulla denuncia e nell'intervista per esporre l'occultamento dei rischi per la salute della sua azienda, le ripercussioni saranno enormi. Che storia! Non importa che Wigand sarà distrutto personalmente. A testimonianza di cio' chee gli puo' accadere, egli violerebbe un accordo di riservatezza che ha firmato con l'azienda, e che lo pagava 300 mila dollari l'anno - mentre il suo nuovo lavoro come insegnante di chimica è pagato un decimo. La moglie di Wigand (Diane Venora) è furiosa, in quanto Wigand avrebbe messo il benessere finanziario dei loro due figlie a rischio.

Eppure Wigand persiste. Come mai? L'eroismo non lo spiega; Wigand rimase in silenzio per anni sulle malefatte e le menzogne del cartello societario del "Big Tobacco". Questo fino a quando il suo ex capo (Michael Gambon, in una grande interpretazione delle sue, di un A.D. dal fascino tossico e mafioso) utilizza velate minacce per spingerlo ad un patto di riservatezza ancora più difficile, il quale fara' sì che la rabbia sorta in questo reo confesso gli faccia compiere una sua personale, umana "trafila". Crowe, nato in Nuova Zelanda, era stato gia' molto incisivo l'anno prima in "L.A. Confidential" e ancora in terra d'Australia in "Romper Stomper"(Skinheads)(1994) , qui taglia letteralmente il cuore con la sua interpretazione di un uomo isolato che sembra chiudere dentro di sè le sue emozioni per paura di ciò che potrebbe accadere se dovessero mai fuoriuscire all'esterno e con i familiari. Crowe interpreta Wigand come una tempesta interiorizzata. Una prova interpretativa che agisce ad altissimo livello, e pienamente meritevole di tutti i numerosi premi e le attenzioni che ha ricevuto.

Con la tacita garanzia di Bergman a Wigand che la CBS e i suoi avvocati li guarderanno le spalle, il crociato intraprende manovre legali che accusano le aziende del tabacco di mantenere la nicotina a livelli di dipendenza e che  successivamente li costeranno ben 246 miliardi dollari per effetto delle successive sentenze a riguardo emesse a seguito delle "class act", le cause di malati di cancro e parenti per ottenere risarcimenti economici dai danni e dalle morti causate dal fumo, e dalla mancanza di avvertenze sui rischi corsi per la salute. Wigand non contava pero' sulle pressioni che potrebbero rompere il suo matrimonio e portare a campagne denigratorie e minacce di morte nei suoi confronti. Di sicuro non aveva fatto i conti col fatto che la CBS rifiuta la messa in onda della sua intervista all'interno di "60 Minutes" "per paura che la ritorsione delle consociate del "Big Tobacco" potrebbe uccidere la vendita della CBS alla Westinghouse. Un Wigand sull'orlo del suicidio fa infuriare Bergman in una straordinaria sequenza, il quale a sua volta si scontra con Wallace per convincerlo ad unirsi insieme contro l'offerta servile del leccapiedi di Hewitt, di mettere in onda una versione sterilizzata dell'intervista. Wallace in un passaggio dice: "Ho 78 anni, e non ho intenzione di passare il resto della mia carriera a vagare attraverso il deserto della National Public Radio." Touchè.

Tra altri film, in particolare "Tutti gli uomini del presidente" (All The President's Men)(1976) di Alan J. Pakula, "Quinto Potere"(Network)(1976) di Sidney Lumet e "Quiz Show"(1994)di Robert Redford, hanno esplorato la politica del compromesso. Ma Mann fa diventare da par suo una questione morale lo spunto di una suspense avvincente. "Quello che si è rotto qui non sara' mai piu' possibile aggiustarlo", dice Bergman, che chiude la sua esperienza con "60 Minutes" anche dopo che la CBS si impegna a mandare in onda l'intervista integrale a Wigand in una data successiva. Le solite accuse a Mann di eccessiva prolissita', magniloquenza, licenziosita' drammatiche; non smuovono di un millimetro che il suo film rimnga ancora e piu' che mai ne 2014, a quindici anni di distanza dalla sua uscita, una visione obbligatoria. Con le sue impersonificazioni esplosive, centinaia di colpi messi a segno con arguzia e drammatica provocazione, "The Insider" offre Mann al suo meglio - senza sangue ma sempre raffinatissimo,  e indomito.

Suicide Is Painless


"Tempest"
Scritta da Lisa Gerrard, Madjid Khaladj e Pieter Bourke
Eseguita da Lisa Gerrard e Pieter Bourke
Su Licenza di 4 AD Limited/Warner Bros. Records Inc.

"Uotaaref Men Elihabek"
Scritta da J. Baird, Frank Gari (come F. Gari)
Eseguita dalla Casbah Orchestra
Su Licenza della Legacy International
Con Arrangiamenti di Frank Garl Productions & Bully Music Associates

"Suffocate"
Scritta ed Eseguita da Curt Sobel
Su Licenza PolyGram Filmed Entertainment

"Night Stop"
Scritta ed Eseguita da Curt Sobel
Su Licenza PolyGram Filmed Entertainment

"Litany"
Scritta ed Eseguita da Arvo Part
Su Licenza ECM Records

"Smokey Mountain Waltz"
Scritta ed Eseguita da Richard Gilks
Su Licenza Associated Production Music

"Iguazu"
Scritta ed Eseguita da Gustavo Santaolalla
Su Licenza Nonesuch Records
Con Arrangiamenti Warner Special Products

Hot Shots
Scritta ed Eseguita da Curt Sobel

"Armenia"
Scritta da Blixa Bargeld (B. Bargeld) e Mark Chung (come M. Chung), Alexander Hacke (come A. Hacke)e Mark Chung (come M. Chung),
J. Caffery e Mark Chung (come M. Chung), F.M. Strauss e Mark Chung (come M. Chung),
,Andrew Chudy (come A. Chudy) e Mark Chung (come M. Chung)
Eseguita dagli Einsturzende Neubauten
Su Licenza Some Bizarre Records UK/Thirsty Ear Recordings USA

"Sacrifice"
Scritta ed Eseguita da Lisa Gerrard e Pieter Bourke
Su Licenza 4 AD Limited/Warner Bros. Records Inc.

"Two or Three Things"
Scritta da David Darling e Manfred Eicher
Eseguita da David Darling
Su Licenza ECM Records

"Rites"
Scritta ed Eseguita da Jan Garbarek
Su Licenza ECM Records

"Safe from Harm"
(Perfecto Mix)
Scritta da Bill Cobham (come Billy Cobham), Robert Del Naja(come Robert Del Naja),
Grant Marshall (come Grantley Marshall), Shara Nelson e Mushroom Vowles (come Andrew Vowles)
Eseguita dai Massive Attack
Su Licenza Circa Records, Ltd./Virgin Records America, Inc.

La versione televisiva è in realtà più lunga rispetto alla versione cinematografica ed è stata programmata per due sere. La modifica è stata supervisionata da Mann.


Academy Awards, USA 2000
Nominato
Agli Oscar    Miglior Film
Michael Mann
Pieter Jan Brugge

Miglior attore in un ruolo principale
Russel Crowe

Miglior Regista
Michael Mann

Miglior sceneggiatura basata su materiale precedentemente prodotta o pubblicata
Eric Roth
Michael Mann

Miglior Fotografia
Dante Spinotti

Miglior Montaggio
William Goldenberg
Paul Rubell
David Rosenbloom

Miglior Sonoro
Andy Nelson
Doug Hemphill
Lee Orloff

Golden Globes, USA 2000
Nominato
Golden Globe    Miglior Film - Dramma

Miglior Regista - Lungometraggio Cinematografico
Michael Mann

Miglior Interpretazione di un Attore in un Film - Drammatico
Russell Crowe

Miglior Sceneggiatura - Lungometraggio Cinematografico
Eric Roth
Michael Mann

Migliore colonna sonora originale - Lungometraggio Cinematografico
Lisa Gerrard
Pieter Bourke

BAFTA Awards 2000
Nominato
Al BAFTA Film Award    Migliore interpretazione di un Attore in un ruolo principale
Russell Crowe

Screen Actors Guild Awards 2000
Nominato
Come Attore    Miglior Interpretazione in un ruolo principale
Russell Crowe

American Cinema Editors, Stati Uniti d'America 2000
Nominato
agli Eddie    Miglior Montaggio di un Film - Drammatico
William Goldenberg
Paul Rubell
David Rosenbloom

American Society of Cinematographers, USA 2000
Nominato
ASC Award    Miglior Fotografia in un Lungometraggio Cinematografico
Dante Spinotti

Bodil Awards 2001
Nominato
al Bodil    Per il Miglior Film Americano (film bedste amerikanske)
Michael Mann (regista)

Boston Society of Film Critics Awards 1999
Ha Vinto
il BSFC Award    Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

2 ° posto
BSFC Award    Miglior Attore
Russell Crowe
Ex-aequo con Matt Damon per "Il Talento di Mr. Ripley" (1999) e Kevin Spacey per "American Beauty" (1999).

Broadcast Film Critics Association Awards 2000
Ha Vinto
il Critics Choice Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Nominato
al Critics Choice Award    Miglior Film

Chicago Film Critics Association Awards 2000
Nominato
ai ACCP Award    Miglior Film

Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

Directors Guild of America, Stati Uniti d'America 2000
Nominato
al DGA Award    Per la Migliore Direzione in un Lungometraggio
Michael Mann

Empire Awards, UK 2001
Nominato
all' Empire Award    Miglior Regista
Michael Mann

Humanitas Prize 2000
Ha Vinto
L'Humanitas Prize    Categoria Film di Finzione
Eric Roth
Michael Mann

Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici italiani 2000
Ha Vinto
Il Nastro d'Argento    Migliore Fotografia
Dante Spinotti

Las Vegas Film Critics Society Awards 2000
Nominato
ai Sierra Award    Miglior Attore
Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

Miglior Sceneggiatura, adattata
Michael Mann
Eric Roth

London Critics Circle Film Awards 2001
Ha Vinto
ALFS Award    Attore dell'Anno
Russell Crowe
Anche per "Il Gladiatore"

Los Angeles Film Critics Association Awards 1999
Ha Vinto
LAFCA Award    Miglior Film

Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

Miglior Fotografia
Dante Spinotti

2 ° posto

LAFCA Award    Miglior Regista
Michael Mann

Motion Picture sound Editors, USA 2000
Nominato
al Golden Reel Award    Miglior Montaggio del Suono - Dialogo e ADR
Gregg Baxter (supervisione suono / dialoghi / montaggio adr)
Gregory King (supervisione suono / dialoghi / montaggio adr)
Stephanie Flack (montaggio dialoghi)
Mary Ruth Smith (montaggio dialoghi)
Darren King (montaggio dialoghi)
Nicholas Vincent Korda (montaggio adr)
Linda Folk (montaggio adr)
Miglior Montaggio Musiche - Musica (Non Americano & Americano)
Curt Sobel (supervisione al montaggio montaggio musiche / colonna sonora)
Bob Badami (montaggio musiche)
Thomas Milano (montaggio musiche / colonna sonora)

National Board of Review, USA 1999
Ha Vinto
il Liberty of Expression Award a      Michael Mann

Ha Vinto
il NBR Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Migliori Dieci Film

National Society of Film Critics Awards, USA 2000
Ha Vinto
ai NSFC Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

New York Film Critics Circle Awards 1999
2 ° posto
al NYFCC Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Online Film Critics Society Awards 2000
Nominato
CFO Award    Miglior Film

Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

Miglior Sceneggiatura, adattata
Eric Roth
Michael Mann

Miglior Regista
Michael Mann

PGA Awards 2000
Nominato
ai PGA Award    Come Migliori Produttori di un Lungometraggio
Michael Mann
Pieter Jan Brugge

Political Film Society, USA 2000
Ha Vinto
il PFS Award    "Democracy"

Nominato
al PFS Award    "Exposé"

Prism Awards 2000
Ha Vinto
il Prism Award    come Lungometraggio cinematografico

Robert Festival 2001
Nominato
al Robert    Miglior film americano (film amerikanske Årets)
a Michael Mann (regista)

San Diego Film Critics Society Awards 1999
2 ° posto
SDFCS Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer

Santa Fe Film Critics Circle Awards 2000
Ha Vinto
SFFCC Award    Miglior film in lingua inglese

Miglior Attore
Russell Crowe

Miglior Regista
Michael Mann

Satellite Awards 2000
Ha Vinto
il Golden Satellite    Miglior Film, Drammatico

Miglior Regista
Michael Mann

Nominato
ai Golden Satellite    Miglior Interpretazione di un Attore in un Film, Drammatico
Russell Crowe

Miglior Interpretazione di un Attore in un Film, Drammatico
Al Pacino

Miglior attore non protagonista, Drammatico
Christopher Plummer

Miglior Montaggio
William Goldenberg
Paul Rubell

Critics Southeastern Film Association Awards 2000
3 ° posto
SEFCA Award    Miglior Attore
Russell Crowe

Writers Guild of America, Stati Uniti 2000
Ha Vinto
L'Honorary Paul Selvin Award a    Eric Roth
Michael Mann

Nominato
al WGA Award (cinema)    Miglior sceneggiatura in base a materiale gia' precedentemente prodotto o pubblicato
Eric Roth
Michael Mann


L'aula dove Jeffrey Wigand dà la sua deposizione non è un set. I realizzatori hanno utilizzato il tribunale reale nella contea di Jackson Mississippi, dove è stata data la deposizione del vero Wigand.

Michael Moore, il procuratore generale del Mississippi, impersona sè stesso per le scene che coinvolgono la causa.

Jeffrey Wigand, seguendo il soggetto contro il fumo di questo film, ha chiesto il divieto di utiizzare sigarette nella pellicola. Tuttavia, le sigarette vengono fumate nel film almeno tre volte: (1) da una donna sullo sfondo quando Wigand entra nell'aeroporto, poco prima che gli venga consegnato l'ordine restrittivo, (2) da un soldato musulmano visto brevemente durante il trasporto di Bergman al luogo d'incontro Hezbollah, e (3) da un fotografo con cui Bergman conversa brevemente di quello che potrebbe essere il corso della vicenda all'interno del tribunale.

Verso la fine del film, Mike Wallace mostra a Lowell Bergman un articolo poco lusinghiero del suo editoriale sulla CBS, nell'ultimo New York Times. L'articolo e l'editoriale sono chiaramente presi dalle diverse sezioni del giornale. Questo sembrerebbe essere un pasticcio, dal momento che i pezzi principali del Times di solito appaiono nella parte posteriore della sezione principale di notizie. I pezzi di vita reale a cui questa scena si riferisce, invece, sono stati pubblicati di Domenica (12 novembre 1995), il che significa che le notizie e gli editoriali sarebbero infatti  apparsi in sezioni separate, solo un altro esempio dell occhio di Michael Mann per i dettagli.

Il vero Jeffrey Wigand ha chiesto due concessioni da parte dei realizzatori: che cambiassero i nomi delle sue figlie, e che fosse vietato fumare in tutto il film. Entrambe le richieste sono state accolte (fatta eccezione per le tre piccole istanze citate in precedenza).

Dopo le riprese di una scena in una scuola, Russell Crowe ha spaventato dei giovani membri del cast urlando e strappando i capelli. La parrucca grigia e realistica aveva ingannato e inorridito molti, fino a quando la troupe e Crowe sono scoppiati a ridere.

Le scene del palazzo di Pascagoula, nel Golfo del Messico, sono state girate presso gli uffici del reale Richard Scruggs (l'avvocato ritratto nel film) a Pascagoula. L'uragano Katrina ha distrutto la casa nel 2005.

In una scena nell'ufficio di Bergman, Mike Wallace dice a Lowell Bergman, "Non ho intenzione di trascorrere la fine il fine dei miei giorni vagando nel deserto della National Public Radio." In realtà, Bergman ha lasciato la CBS nel 1998 (non subito dopo il pezzo su Jeffrey Wigand, come rappresentato nel film) andando a lavorare per la televisione pubblica.

Il titolo originale di questo film era stato "The Man's People". Questo era il titolo di lavorazione con il quale sono state girate le scene in Israele.

Wigand entrando dice alla classe di chimica che il loro primo esperimento sarebbe stato quello di "misurare il peso molecolare del butano." Per uno studente la comprensione di un argomento complesso come questo richiederebbe le conoscenze di base della chimica. Ma non avendo alzato la mano per indicare che avevano una tale conoscenza, gli studenti probabilmente non sarebbero stati in grado di capire questo come loro prima lezione in materia.

La sceneggiatura si baso' su un articolo di Vanity Fair.

Dopo aver letto una prima bozza di "The Good Sheperd - L'Ombra del potere" (2006), Mann si avvicinò a Eric Roth per aiutarlo a scrivere la sceneggiatura.

Val Kilmer era stato considerato da Mann per il ruolo di Jeffrey Wigand. Il produttore Pieter Jan Brugge suggerì Russell Crowe.

 Mike Wallace aveva 76 anni al momento dell'intervista a Wigand quando venne realizzata, mentre è interpretato da Christopher Plummer che ne aveva 69 al momento del film.

Uno dei premi Emmy di Lowell Bergman è visibile nella sua camera da letto mentre viene contattato per la prima volta da Wigand.

La pistola utilizzata da Jeffrey Wigand quando egli sta accertandosi di alcuni rumori esterni è un revolver Smith and Wesson 357 magnum.

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Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.