Autore Topic: La fidanzata come metro del valore di un uomo  (Letto 4961 volte)

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Offline Red-

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La fidanzata come metro del valore di un uomo
« il: Marzo 01, 2010, 23:53:43 pm »
Riflessioni.


Una delle cose che mi ha sempre colpito di più, e pure indispettito, è che in genere si attribuisce valore ad un uomo a seconda se questi abbia o no una fidanzata/partner.
Ovvero l'uomo come essere a sè stante pare che, per quasi tutti, nn esista.

L'ho verificato ancora una volta di recente, leggendo le critiche ai ns amci del movimento "uomini Beta", i quali attaccati dagli utenti di un altro forum per la gran parte venivano considerati "inferiori" da chi (uomo) si vantava di essere accoppiato e (quindi) di non avere "problemi con le donne".

Mi viene in mente che nella città di Milano ormai i singles hanno superato per numero gli accoppiati.
Ormai mi pare una realtà che non si può più far finta di non vedere.
E poi penso a tutti quelli che vivono si in coppia, ma fanno una vita di emme, e mi domando se siano poi così "migliori".
E poi penso a tutti quelli che divorzieranno, e la mia non è una gufata, perchè ormai i divorzi sono tantissimi.
E penso a chi si ritroverà senza una parte dello stipendio e farà una gran brutta vita.
Certo costoro non hanno molti motivi per insultare i singles.
Penso che meriterebbero il dileggio da parte dei singles che quella vita di emme non la fanno.

E, ripensando ai singles, medito che per ogni uomo solo di certo c'è almeno una donna sola, che sicuramente non se la passa meglio di lui. Però LE singles sembra che per l'opinione pubblica non esistano. Come la mafia qualche decennio fa, che "non esisteva".


Ma sopra ogni cosa mi domando: se il vivere insieme è un valore così sentito, se è vero come è vero che vivere insieme è sempre più difficile, perchè in così pochi cercano di capire il perchè, e cercano di trovare soluzioni plausibili (non soltanto dei palliativi) ??

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Red-

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #1 il: Marzo 02, 2010, 00:08:53 am »
Trovo pazzesco il fatto che se anche il numero di singles crescesse fino ad diventare 4 volte tanto quello degli accoppiati, nessuno si chiederebbe perchè, tuttavia tutti continuerebbero ad attribuire un valore maggiore agli accoppiati.


"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline fabriziopiludu

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #2 il: Marzo 02, 2010, 00:17:42 am »
E' vero!
Un vero TORMENTO!!!
Gianluca di Spotorno: "Ce l'hai la ragazza!?". [...] "Ecco! E io si!!!"
 
:censored: :censored: :censored:

Offline Warlordmaniac

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #3 il: Marzo 03, 2010, 10:23:12 am »
Una delle cose che mi ha sempre colpito di più, e pure indispettito, è che in genere si attribuisce valore ad un uomo a seconda se questi abbia o no una fidanzata/partner.

Red, ma questa è una diretta conseguenza del potere dei gusti femminili, che sono istintivi e quindi "accettati" da te.
Quindi "accettare" e "essere indispettiti" sono compatibili oppure speri ancora che prendendo un virus e quindi una malattia, non avvertirai nessun sintomo?

Offline Warlordmaniac

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #4 il: Marzo 03, 2010, 10:30:27 am »
E, ripensando ai singles, medito che per ogni uomo solo di certo c'è almeno una donna sola, che sicuramente non se la passa meglio di lui. Però LE singles sembra che per l'opinione pubblica non esistano.

C'è una differenza.
La single è spesso l'amante di un accoppiato, più spesso che il single uomo.
Spiego meglio per gli lurker (non a Red che è una sorta di maestro e quindi non posso certo fare lezioni a lui): gli uomini, se di successo (alpha), tendono a realizzare la poligamia; le donne, se di successo (alpha), tendono a tradire con modalità meno duratura, quindi senza creare lo status di amante. Credo che una donna amante non si consideri single.
« Ultima modifica: Marzo 03, 2010, 14:43:27 pm da Warlordmaniac »

Offline ilmarmocchio

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #5 il: Marzo 03, 2010, 10:31:58 am »
C'è una differenza.
La single è spesso l'amante di un accoppiato, più spesso del single uomo.
Spiego meglio per gli lurker (non a Red che è una sorta di maestro e quindi non posso certo fare lezioni a lui): gli uomini, se di successo (alpha), tendono a realizzare la poligamia; le donne, se di successo (alpha), tendono a tradire con modalità meno duratura, quindi senza creare lo status di amante. Credo che una donna amante non si consideri single.

Verissimo

Offline vanos

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #6 il: Marzo 06, 2010, 18:11:14 pm »
Riflessioni.


Una delle cose che mi ha sempre colpito di più, e pure indispettito, è che in genere si attribuisce valore ad un uomo a seconda se questi abbia o no una fidanzata/partner.
Ovvero l'uomo come essere a sè stante pare che, per quasi tutti, nn esista.

L'ho verificato ancora una volta di recente, leggendo le critiche ai ns amci del movimento "uomini Beta", i quali attaccati dagli utenti di un altro forum per la gran parte venivano considerati "inferiori" da chi (uomo) si vantava di essere accoppiato e (quindi) di non avere "problemi con le donne".

Mi viene in mente che nella città di Milano ormai i singles hanno superato per numero gli accoppiati.
Ormai mi pare una realtà che non si può più far finta di non vedere.
E poi penso a tutti quelli che vivono si in coppia, ma fanno una vita di emme, e mi domando se siano poi così "migliori".
E poi penso a tutti quelli che divorzieranno, e la mia non è una gufata, perchè ormai i divorzi sono tantissimi.
E penso a chi si ritroverà senza una parte dello stipendio e farà una gran brutta vita.
Certo costoro non hanno molti motivi per insultare i singles.
Penso che meriterebbero il dileggio da parte dei singles che quella vita di emme non la fanno.

E, ripensando ai singles, medito che per ogni uomo solo di certo c'è almeno una donna sola, che sicuramente non se la passa meglio di lui. Però LE singles sembra che per l'opinione pubblica non esistano. Come la mafia qualche decennio fa, che "non esisteva".


Ma sopra ogni cosa mi domando: se il vivere insieme è un valore così sentito, se è vero come è vero che vivere insieme è sempre più difficile, perchè in così pochi cercano di capire il perchè, e cercano di trovare soluzioni plausibili (non soltanto dei palliativi) ??



Concordo con te; è capitato anche a me di sentire queste frasette stupide..  :sick:
X esempio, c'è una persona che a volte mi prende in giro x le mie opinioni (che sono simili a quelle riportate in questo forum) dicendomi con un sorriso scemo che "non troverò mai la ragazza".. intanto lui si fa trattare come uno strofinaccio dalla sua ex..  :doh:
Indovinate quanto invidio quel povero sciocco..  :D :lol:
Penso che gli atteggiamenti descritti da Red traggano origine da due cose:
1: Il fatto che molti "ometti" (non meritano di essere chiamati uomini) non sanno vivere e gestirsi da soli; per cui, una volta trovata una compagna, si sentono "perfetti" e sollevati dall'esser apprezzati da qualcuna e pensano di avere un marchio di qualità (come i bollin sulle mele). Poi ci sono sempre quelle persone che non fanno altro che vantarsi..
2: La presunzione di poter controllare tutto nella vita e la convinzione che tutto vada sempre bene; peccato che non si può conoscere le persone solo guardandole, ma in base a ciò che dicono e fanno..
Inoltre non si può prevedere il futuro. Naturalmente questi personaggi perdono la loro strafottenza quando va loro tutto storto e sbattono il muso contro la realtà (accorgendosi che certe cose valgono per tutti e che loro non fanno eccezione)

Offline ilmarmocchio

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #7 il: Marzo 07, 2010, 11:23:51 am »
Vero . Molti uomini non sono in grado di gestire semplici aspetti del quotidiano, e trovano miracoloso che la donna lo faccia ( in realta' dovrebbe inchinarsi alla lavatrice, al microonde, ecc ). Molti si sposano per avere una seconda mamma, che non raramente entra in rotta di collisione con la prima. Questi sono quelli che piu' sono aggressivi e derisori quando si fa notare loro la condizione di subalternita' che spesso si instaura con le donne ,  in quelle condizioni. Sono i cagnolini, che dietro la ringhiera , abbaiano all'altro cane che passa per farsi grandi. Sono quelli che spezzerebbero le reni ad albanesi, romeni ecc, solo perche' potrebbero mettere in forse le presunte virtu' delle donne di famiglia ( la triade mamma, moglie, figlia ). le altre , ovviamente tutte troie, anche se non ne hanno mai sfiorata una. Parlare di q.m. a certi tipi, che non sono pochi, sfiora l'autolesionismo

Offline Giulia

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #8 il: Marzo 07, 2010, 14:48:43 pm »
Riflessioni.
Una delle cose che mi ha sempre colpito di più, e pure indispettito, è che in genere si attribuisce valore ad un uomo a seconda se questi abbia o no una fidanzata/partner.
Ovvero l'uomo come essere a sè stante pare che, per quasi tutti, nn esista.

sta cosa mi fu detta da due ragazzi con molta insistenza, uno di 21 anni e l'altro di 34. che il successo di un uomo dipende dal tipo di donna che ha...se hai una bella gnocca ti si apriranno tutte le porte...io mi son chiesta tra me e me..."ma quali porte?" forse si riferivano che avere una bella donna fa da cornice ad un uomo...in quel caso non deve dimostrare di essere qualcuno, ha la bella figa accanto che conferma che non è uno senza valore...però ... in effetti detto e accettato dagli stessi uomini...fa pensare...

Molti uomini non sono in grado di gestire semplici aspetti del quotidiano,

secondo me non è che non sono in grado, ma fanno altro...nessuno può davvero fare tutto...


PS: ovvio che se si vive da soli le cose da gestire sono la metà.
« Ultima modifica: Marzo 07, 2010, 14:54:15 pm da Giulia »

Offline Rita

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #9 il: Marzo 07, 2010, 15:21:53 pm »
Io invece ricordo ancora il discorso opposto che mi fece una signora (che ormai si avvia alla novantina) una decina d'anni fa, davanti a un banco al mercato, mentre eravamo in coda per essere servite: mi raccontava del marito che cominciava a non stare bene, e che qualche tempo dopo sarebbe morto... ed era preoccupata di quando sarebbe rimasta sola, perchè furono le sue testuali parole "mia madre mi diceva sempre, cosa fa una donna senza un uomo accanto,.. è persa, non è niente, tutti possono approfittarsi di lei, ".

In sè, c'era la necessità del valore del vivere insieme. La presenza di un membro della coppia dà valore all'altro.

Qualcosa mi sfugge? Cosa era diverso?

Forse le motivazioni: oggi si parla della sola presenza di una donna che dà valore  all'uomo senza che debba fare niente.

Là (un tempo insomma) la presenza di un uomo aveva un valore in quanto aveva una funzione?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Giulia

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #10 il: Marzo 07, 2010, 17:19:32 pm »
Citazione
ed era preoccupata di quando sarebbe rimasta sola, perchè furono le sue testuali parole "mia madre mi diceva sempre, cosa fa una donna senza un uomo accanto,.. è persa, non è niente, tutti possono approfittarsi di lei, ".
però questo lo capisco di più ... cioè, se a dirlo è una moglie o un marito di una certa età. io sentì un signore di 70 dire se mia moglie muore mi ammazzo,e poi cominciò a piangere. era il classico vecchio stampo romanaccio ... mi ha fatto effetto vederlo con gli occhi lucidi...
poi il discorso che tutti ci appoggiamo al partner è vero, non credo infatti che valga solo per l'uomo.

Offline Rita

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #11 il: Marzo 07, 2010, 17:28:07 pm »
però questo lo capisco di più ... cioè, se a dirlo è una moglie o un marito di una certa età. io sentì un signore di 70 dire se mia moglie muore mi ammazzo,e poi cominciò a piangere. era il classico vecchio stampo romanaccio ... mi ha fatto effetto vederlo con gli occhi lucidi...
poi il discorso che tutti ci appoggiamo al partner è vero, non credo infatti che valga solo per l'uomo.


no forse mi sono spiegata male: questo pensiero non è arrivata con l'età e con la paura di restare soli quando si è ormai anziani e deboli, lei l'aveva assimilata da giovane. Questa cosa gliel'aveva detta sua madre molti anni prima, presumo quand'era ancora da sposare.
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Offline Giulia

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #12 il: Marzo 07, 2010, 17:42:58 pm »

no forse mi sono spiegata male: questo pensiero non è arrivata con l'età e con la paura di restare soli quando si è ormai anziani e deboli, lei l'aveva assimilata da giovane. Questa cosa gliel'aveva detta sua madre molti anni prima, presumo quand'era ancora da sposare.
ah.
mah cmq  m'hanno sempre rotto er casso quando ero singola :dry:...sia coetanee e soprattutto donne più grandi. pure una bambina mi prese "in giro"  :doh:

Wyk72

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #13 il: Marzo 07, 2010, 19:53:43 pm »
Citazione
Ma sopra ogni cosa mi domando: se il vivere insieme è un valore così sentito

Non credo assolutamente che sia un vero "valore sentito".

E' solo una quantificazione del successo sessuale, a seconda di come gli altri lo percepiscono.

E'anche una valutazione solo di quanto sei "bravo" nella lotta all'accaparramento sessuale, se pigli la gnoccona sei un figo,
se pigli la ragazza normale sei normale, se pigli la bruttina sei uno che sta "all'ultima spiaggia".

Questa è la valutazione corrente, la donna ha valore praticamente solo come oggetto erotico, tanto più è attraente tanto più è ambita nella
lotta. Ti fa più "maschio" averne una: quando sei single da molto le voci sulla tua sospetta omosessualità diventano asfissianti (provato su di me).

Sospetto, ed è solo una mia teoria, che l'abbassamento dei livelli di testosterone negli uomini sia dovuto proprio al fatto che ci sono un sacco di uomini single, che non toccano donna e non fanno sesso.
Questo alla lunga diminuisce la maschilità anche a livello endocrino.


Credo che Wilde avesse ragione quando dice "Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa."
La crudeltà- ossia procurare il massimo danno/dolore all'avversario senza scrupolo alcuno - è fondamentale nella lotta senza regole della seduzione. La freddezza ed il distacco seducono.

Diverso è il discorso al femminile, lì le logiche sono abbastanza diverse e meno lineari, anche se simili.

Interessante l'osservazione che le donne "single", poi veramente single (ossia che non hanno rapporti sessuali) non lo sono praticamente mai, se escludiamo quelle di bassissimo valore erotico (ma veramente basso).
In fondo è questa la reale motivazione del loro presunto "maggior valore", per queste ultime, il "godersi la vita" (leggi:scopare) è più facile.
Siccome la vulgata corrente santifica il "godere" come valore assoluto, è chiaro che la donna ha molte più potenzialità di un uomo, di avere una poligamia praticamente a ciclo continuo, anche se poi si definisce "single" (cosa voglia dire poi stà parola, è da capire).


Io credo che stia avvenendo proprio questo.



Offline Jason

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Re: La fidanzata come metro del valore di un uomo
« Risposta #14 il: Marzo 07, 2010, 20:50:52 pm »
il fatto è che siamo anche il frutto di una cultura - in genere - definita maschilista , tipo essere veri uomini se scopi e/o hai tante donne, altrimenti sei frocio ... eppure se sei un donnaiolo - sei un bastardo sciupafemmine...che ha infatti danneggiato soprattutto l'uomo italiano,e come fa fa è bollato o su questo o su quello .

IO ragiono in base al detto "meglio pochi ma buoni" , nel senso che meglio poche relazioni ma buone e durature. Chi mi dice " meglio tante femmine che ti vengono dietro" con me non attacca.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America