Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 286554 volte)

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Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #840 il: Gennaio 20, 2018, 19:11:03 pm »
entrambi hanno il tritolo nelle mani.
il mio quarto di dollaro lo punto su Miocic.

Fra poche ore avremo il responso.  :cool:
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #841 il: Gennaio 23, 2018, 00:10:11 am »
https://www.oasport.it/2018/01/judo-grand-prix-tunisi-2018-il-kazakistan-si-aggiudica-il-primo-medagliere-del-nuovo-anno/

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Judo, Grand Prix Tunisi 2018: il Kazakistan si aggiudica il primo medagliere del nuovo anno
22 gennaio 2018 01:57 Giulio Chinappi

Il nuovo anno del judo internazionale si è aperto in questo fine settimana con il Grand Prix di Tunisi 2018, primo Grand Prix della storia a svolgersi nel continente africano, ma anche primo torneo che prevedeva l’applicazione della nuova versione del regolamento. Il torneo non ha visto la partecipazione di atleti italiani.

A primeggiare nel medagliere del torneo tunisino è stato il Kazakistan, che ha chiuso con un bilancio di due medaglie d’oro e tre di bronzo, portando sul gradino più alto del podio Zhansay Smagulov (73 kg) ed Islam Bozbayev (90 kg). Due titoli sono andati anche all’Ucraina, con la giovanissima campionessa europea Daria Bilodid (48 kg) ed il peso massimo Oleksandr Gordiienko (+100 kg) alla sua prima vittoria in un torneo del World Tour.

Nonostante ciò, anche in questo caso il Paese più medagliato è stato il Giappone, con un totale di nove podi. I nipponici hanno schierato quella che possiamo chiamare senza remore una “squadra C”, la cui stella più brillante è stata Mao Izumi, vincitrice nella categoria 78 kg. Ottima la prova del Kosovo, che ha schierato solo tre atleti, piazzandoli tutti in finale, e terminando con una medaglia d’oro, firmata da Nora Gjakova (57 kg), e due argenti.

Tra gli altri successi, la campionessa olimpica Tina Trstenjak (63 kg) ha subito inaugurato la nuova stagione con una medaglia d’oro, mentre l’ex britannico Benjamin Fletcher (100 kg) a regalato la prima medaglia d’oro di sempre in un torneo del World Tour all’Irlanda, della quale ha acquisito la nazionalità sportiva qualche mese fa. Campionessa europea delle +78 kg, la bielorussa Maryna Slutskaya è tornata in gara dopo un grave infortunio che l’ha privata dei Mondiali, salendo subito sul gradino più alto del podio. Ritrovato anche il francese Walide Khyar (60 kg), campione continentale nel 2016, che sembra aver abbandonato l’idea di passare alla 66 kg dopo un 2017 sotto le aspettative.
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Re:Arti Marziali
« Risposta #842 il: Gennaio 28, 2018, 15:09:29 pm »
https://www.oasport.it/2018/01/judo-campionati-italiani-assoluti-2018-assegnati-i-titoli-maschili-conferme-per-nicholas-mungai-e-giuliano-loporchio/

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Judo, Campionati Italiani Assoluti 2018: assegnati i titoli maschili, conferme per Nicholas Mungai e Giuliano Loporchio
28 gennaio 2018 01:58 Giulio Chinappi

Il programma delle sette categorie maschili ha aperto ad Ostia i Campionati Italiani Assoluti di judo 2018. Alla rassegna hanno preso parte i migliori interpreti nazionali, fatta eccezione per il campione olimpico Fabio Basile, che ritroveremo – ancora tra i 73 kg – al Grand Slam di Parigi, e per il vicecampione mondiale degli 81 kg Matteo Marconcini, ancora in fase di recupero dopo l’incidente stradale del quale è stato vittima sul finire del 2017, oltre che per Elios Manzi (60 kg).

Dei sette campioni dello scorso anno, solamente due sono riusciti a confermarsi. Alla quarta finale consecutiva tra i 90 kg, Nicholas Mungai si è regalato un secondo titolo superando un atleta della qualità di Domenico Di Guida, mentre Giuliano Loporchio ha fatto centro per la terza volta di fila tra i 100 g, imponendosi ai danni di Luca Ardizio. In effetti, il rivale di Loporchio nella passata edizione, Vincenzo D’Arco, ha confermato la sua intenzione di passare ai pesi massimi, andando ad imporsi sul campione uscente Nicola Becchetti per la sua seconda vittoria tra i +100 kg dopo quella del 2016.

Dopo successo per una delle famiglie più note del judo italiano, con Enrico Parlati che è tornato ad imporsi nei 73 kg dopo il successo del 2015, mentre il fratello minore Christian Parlati ha conquistato il suo primo titolo assoluto tra gli 81 kg dopo il terzo posto dello scorso anno. Nelle categorie di peso più basse, invece, Matteo Piras è tornato a vincere tra i 66 kg come a Parma due anni fa, mentre il diciannovenne Diego Rea ha rappresentato la grande sorpresa del torneo, andando a conquistare la vittoria nei 60 kg.

RISULTATI

60: 1) Diego Rea (New Body Center Napoli); 2) Patrick Cala Lesina (Airon Judo 90); 3) Andrea Ferretti (Akiyama Settimo) e Andrea Carlino (Akiyama Settimo);

66: 1) Matteo Piras (Carabinieri); Edoardo Mella (Akiyama Settimo); 3) Manuel Lombardo (Esercito) e Luigi Brudetti (Star Judo Club Napoli);

73: 1) Enrico Parlati (Fiamme Oro); 2) Augusto Meloni (Fiamme Oro); 3) Andrea Spicuglia (Accademia Torino) e Emanuele Bruno (Fiamme Gialle);

81: 1) Christian Parlati (Fiamme Oro); 2) Ermes Tosolini (Akiyama Settimo); 3) Luca Guarino (Monterotondo) e Salvatore D’Arco (Nippon Napoli);

90: 1) Nicholas Mungai (Esercito); 2) Domenico Di Guida (Fiamme Azzurre); 3) Lorenzo Rigano (Airon Judo 90) e Federico Rollo Banzai Cortina Roma);

100: Giuliano Loporchio (Fiamme Gialle); 2) Luca Ardizio (Carabinieri); 3) Federico Cavanna (Pol. Genovese Shodokan) e Davide Pozzi (Akiyama Settimo Torinese);

+100: Vincenzo D’Arco (Fiamme Gialle); 2) Nicola Becchetti (Kodokan Fratta); 3) Tiziano Di Federico (Tor Lupara) e Valerio Menale (Fitness Club Nuova Florida);

Società: 1) Akiyama Settimo Torinese; 2) Fiamme Gialle; 3) Fiamme Oro.

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #843 il: Febbraio 02, 2018, 19:18:30 pm »
https://www.oasport.it/2018/01/judo-elio-verde-annuncia-il-ritiro-dalle-competizioni/

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Judo: Elio Verde annuncia il ritiro dalle competizioni
29 gennaio 2018 02:10 Giulio Chinappi
     
In occasione dei Campionati Italiani Assoluti di judo 2018, tenutisi nel fine settimana ad Ostia, il trentenne campano Elio Verde ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni.

Nel corso della sua carriera, il judoka campano ha costruito gran parte dei suoi successi nella categoria 60 kg. In particolare, nel 2009 ottenne il bronzo mondiale, mentre nel 2010 e nel 2011 fu terzo agli Europei, risultati che resteranno a lungo le ultime medaglie azzurre in queste competizioni, fino alle ultime due stagioni, quando l’Italia ha rinnovato la propria presenza sui podi internazionali. Di lui si ricorda anche la medaglia olimpica sfiorata nel 2012 a Londra, dove fu quinto, mentre sul circuito mondiale vanta quattro vittorie e podi prestigiosi come i due argenti del Grand Slam di Rio de Janiero (2010 e 2011) ed il bronzo del Grand Slam di Mosca (2010). Passato alla categoria 66 kg dopo le Olimpiadi londinesi, il quattro volte campione italiano assoluto ha inizialmente faticato a ritrovarsi, ma ha poi raggiungo il settimo posto ai Mondiali 2015 ed il terzo al Grand Prix de L’Avana 2016, per quella che resterà la sua ultima medaglia internazionale. Tuttavia, la contemporanea esplosione di Fabio Basile non gli ha permesso di partecipare ai Giochi di Rio de Janeiro.

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #844 il: Febbraio 07, 2018, 19:54:48 pm »
https://www.oasport.it/2018/02/judo-fabio-basile-pronto-per-tornare-in-gara-il-campione-olimpico-al-grand-slam-di-parigi-nella-nuova-categoria/

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Judo, Fabio Basile pronto per tornare in gara: il Campione Olimpico al Grand Slam di Parigi nella nuova categoria
7 febbraio 2018 12:54 Stefano Villa

Fabio Basile è pronto per incominciare la sua stagione agonistica: il Campione Olimpico ricomincerà con il botto scendendo sul tatami al Grand Slam di Parigi, la gara più partecipata al mondo e con un parterre stellare, uno dei tornei più prestigiosi e ricchi al mondo. Nella capitale transalpina, il piemontese ripartirà con ancora più convinzione dopo un 2017 dedicato quasi interamente allo spettacolo proprio per sfruttare la popolarità arrivata grazie al trionfo di Rio 2016. Il 23enne è indubbiamente la stella più luminosa del nostro judo e in Francia si metterà alla prova nella 73kg, la nuova categoria di peso in cui vuole essere assoluto protagonista fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020: si tratterà della sua seconda gara internazionale dopo l’esordio ad Abu Dhabi lo scorso ottobre.

A breve verrà comunicato anche il tabellone e conosceremo così quali saranno gli avversari con cui Fabio Basile dovrà cimentarsi. L’obiettivo è quello fare un punto della situazione sul suo stato di forma e lanciarsi con maggiore convinzione verso il futuro.
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Re:Arti Marziali
« Risposta #845 il: Febbraio 13, 2018, 00:08:49 am »
https://www.oasport.it/2018/02/judo-grand-slam-parigi-2018-giappone-al-top-su-corea-del-sud-e-francia-fabio-basile-non-ancora-al-top-nei-73-kg/

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Judo, Grand Slam Parigi 2018: Giappone primo su Corea del Sud e Francia, Fabio Basile non ancora al top nei 73 kg

12 febbraio 2018 10:00 Giulio Chinappi

Dopo il Grand Prix di Tunisi, che ha dato ufficialmente il via al World Tour 2018, il primo grande appuntamento annuale del judo internazionale in calendario è stato come al solito il Grand Slam di Parigi 2018, tenutosi nel fine settimana appena conclusosi presso la Accorhotels Arena, struttura futura sede delle Olimpiadi del 2024. Il torneo più frequentato del mondo ha visto la partecipazione di buona parte dei migliori atleti del mondo, provenienti da tutti i continenti: in particolare, erano iscritti 429 atleti in rappresentanza di 73 Paesi.

La prima posizione del medagliere, come oramai siamo abituati a ripetere in quasi tutti i tornei di primo piano, è andata al Giappone, che ha conquistato cinque medaglie d’oro, quattro d’argento e tre di bronzo, oltre a cinque piazzamenti ai piedi del podio: un bottino impressionante, tenendo conto che la delegazione nipponica era composta solamente da ventuno atleti. Per la nazionale del Sol Levante sono arrivate conferme importanti con le vittorie di Toru Shishime (60 kg), Kokoro Kageura (+100 kg), nuovo elemento sul quale puntare tra i pesi massimi, e la giovane sorella d’arte Uta Abe (52 kg), ma anche novità interessanti da parte di Sotaro Fujiwara (81 kg) e Shoichiro Mukai (90 kg), due atleti che in precedenza non avevano mai vinto tornei di questa portata. Non vanno nascoste anche alcune piccole delusioni, soprattutto da parte della campionessa mondiale Chizuru Arai, battuta in finale delle 70 kg dalla britannica Sally Conway, ma a bruciare ancora di più è la sconfitta di Tsukasa Yoshida nella finale delle 57 kg: l’argento mondiale in carica ha infatti ceduto contro Christa Deguchi, atleta messa ai margini della nazionale nipponica, che oramai rappresenta per la seconda stagione il Canada.

Buon bottino anche per la Corea del Sud, che ha conquistato otto medaglie di cui due d’oro, firmate da An Ba-Ul, vicecampione olimpico dei 66 kg nonché campione iridato nel 2015, e Kim Min-Jeong, che conferma il suo status di numero uno del ranking mondiale nella massima categoria femminile, la +78 kg. Soddisfazioni anche per la nazionale di casa, la Francia, che conquista nove medaglie: nelle due giornate di gara, è arrivata la quarta vittoria parigina sia per la campionessa europea Audrey Tcheuméo (78 kg) che per la campionessa mondiale Clarisse Agbegnenou (63 kg). Al di là delle conferme di queste due grandi atlete, la squadra francese può essere soddisfatta soprattutto per i risultati delle “seconde linee”, e delle tre medaglie vinte da una squadra maschile che negli ultimi mesi aveva destato qualche preoccupazione.

Unico italiano presente nella capitale transalpina, Fabio Basile affrontava il suo secondo torneo internazionale nella categoria 73 kg, dopo aver sorprendentemente sfiorato il podio ad Abu Dhabi lo scorso anno. L’azzurro, campione olimpico della categoria inferiore proprio contro il già citato sudcoreano An, ha ceduto al primo turno contro il mongolo Tsogtbaatar Tsend-Ochir, atleta di tutto rispetto, come dimostra la medaglia di bronzo poi conquistata dall’asiatico. L’azzurro ha compiuto un nuovo passo nella fase di apprendistato di questa nuova divisione di peso, cedendo solamente al golden score, anche se il risultato finale non può essere di certo soddisfacente: per Fabio ci sono ancora diversi mesi davanti prima di decidere quale strada percorrere verso Tokyo 2020. Nel frattempo lo rivedremo sicuramente in altri tornei, dove avrà modo di rifarsi della sconfitta di Parigi.
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« Risposta #846 il: Febbraio 18, 2018, 16:22:13 pm »
https://www.oasport.it/2018/02/judo-european-open-2018-medaglia-di-bronzo-per-domenico-di-guida-in-austria/

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Judo, European Open 2018: medaglia di bronzo per Domenico Di Guida in Austria
18 febbraio 2018 16:13 Giulio Chinappi

Mentre le donne erano impegnate in quel di Ostia, la località austriaca di Oberwart ha ospitato in questo stesso fine settimana l’omologo European Open 2018 dedicato alle categorie maschili.

Se nella prima giornata di combattimenti l’Italia aveva conquistato tre medaglie di bronzo con Manuel Lombardo, Giovanni Esposito ed Augusto Meloni, quest’oggi è stato Domenico Di Guida a salire sul terzo gradino del podio nella categoria 90 kg. Il venticinquenne campano, che ha deciso lo scorso anno di passare alla divisione di peso inferiore, ha iniziato il proprio percorso con un waza-ari al golden score sull’ungherese Gábor Vér, imponendosi poi per ippon sul tedesco Dario Kurbjeweit Garcia. Ai quarti di finale, Di Guida ha subito un ippon per mano del giapponese Kosuke Mashiyama, ma ha poi saputo reagire con un ippon al golden score sul russo Said Emi Zhambekov ed un waza-ari sul georgiano Giorgi Papunashvili, vittoria che gli ha permesso di conquistare la sua prima medaglia di questo livello nella categoria 90 kg. Mashiyama ha invece raggiunto la finale, imponendosi sul rappresentante degli Emirati Arabi Uniti, Mihail Marchitan. Da segnalare che Andrea Fusco e Lorenzo Rigano hanno chiuso rispettivamente quinto e settimo.

Non sono arrivate invece medaglie dalle altre categorie, nonostante i due settimi posti di Luca Ardizio (100 kg) e Vincenzo D’Arco (+100 kg). Le restanti medaglie d’oro sono andate al belga Sami Chouchi (81 kg), al georgiano Onise Saneblidze (100 kg) ed al suo connazionale Onise Bughadze (+100 kg).

Con quattro medaglie di bronzo all’attivo, l’Italia termina dunque al decimo posto nel medagliere del torneo, che ha visto l’Azerbaigian primeggiare davanti a Georgia e Giappone.
RISULTATI


-81 kg
1. CHOUCHI, Sami (BEL)
2. CHILARD, Nicolas (FRA)
3. GOMES TAVARES, Dimitri (FRA)
3. RESSEL, Dominic (GER)
5. GIGAURI, Giga (GEO)
5. TOTH, Benedek (HUN)
7. CONRAD, Hannes (GER)
7. SZABO, Frigyes (HUN)

-90 kg
1. MASHIYAMA, Kosuke (JPN)
2. MARCHITAN, Mihail (UAE)
3. DADASHOV, Firudin (AZE)
3. DI GUIDA, Domenico (ITA)
5. FUSCO, Andrea (ITA)
5. PAPUNASHVILI, Giorgi (GEO)
7. RIGANO, Lorenzo (ITA)
7. ZHAMBEKOV, Said Emi (RUS)

-100 kg
1. SANEBLIDZE, Onise (GEO)
2. HERBST, Daniel (GER)
3. ANSAH, Ferdinand (NED)
3. OZBETELASHVILI, David (GEO)
5. KOBENA, Koffi Kreme (CIV)
5. KOZYBAYEV, Adilkhan (KAZ)
7. ARDIZIO, Luca (ITA)
7. KUNSZABO, Luca (ROU)

+100 kg
1. BUGHADZE, Onise (GEO)
2. KAVTARADZE, Giorgi (GEO)
3. HEINLE, Sven (GER)
3. KAGAWA, Daigo (JPN)
5. BOBIKOV, Roman (RUS)
5. SADIKOVIC, Harun (BIH)
7. D ARCO, Vincenzo (ITA)
7. GAHRAMANOV, Shahin (AZE)
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« Risposta #847 il: Febbraio 24, 2018, 17:20:35 pm »
CLUBBER, prepariamoci alla nuova carriera di Ronda Rousey e al mare di articoli spazzatura che ne seguiranno.
Per non parlare dei commenti di una caterva di maschietti arrapati alla vista della statunitense.

https://www.foxsports.it/2018/01/30/wwe-ufficiale-ronda-rousey-firmato-contratto-full-time/

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WWE, ora è ufficiale: Ronda Rousey ha firmato un contratto full-time
L'ex campionessa UFC è apparsa alla Royal Rumble: sarà una lottatrice a tempo pieno e per lei è in programma un match di cartello a Wrestlemania.

Le indiscrezioni circolavano ormai da molto tempo, ma nella notte fra domenica e lunedì è arrivata la conferma: Ronda Rousey ha ufficialmente firmato con la WWE e si appresta ad iniziare una nuova avventura nel mondo del wrestling.

I rumors delle ultime settimane facevano pensare che l'ex campionessa dei pesi gallo in UFC potesse essere una delle partecipanti alla prima storica edizione della Royal Rumble femminile, in programma all'omonimo pay per view.

Ma "Rowdy" non è salita sul ring per entrare nella rissa reale, bensì è apparsa semplicemente al termine dell'incontro sulle note di "Bad Reputation" di Joan Jett, musica che ha spesso risuonato nelle arene prima dei suoi incontri nell'ottagono. E per lei sembra che la WWE abbia già dei piani importantissimi.
WWE, ufficiale l'arrivo di Ronda Rousey

Dopo la sua entrata, accompagnata dal boato del pubblico presente al Wells Fargo Center di Philadelphia, Rousey è salita sul ring per confrontarsi con le due campionesse femminili della compagnia, Charlotte Flair e Alexa Bliss, e con Asuka, la vincitrice della Royal Rumble. Subito dopo, l'ormai ex lottatrice UFC ha indicato il simbolo di Wrestlemania e questo non ha fatto altro che confermare le voci sul suo conto: la WWE punta forte su di lei e vorrà darle un ruolo centrale nei prossimi mesi.

Rousey ha infatti confermato ai microfoni di Sport Center di aver firmato un contratto full-time con la federazione di Stamford e che non è arrivata nel mondo del wrestling per fare soltanto delle apparizioni sporadiche.
Citazione
    Questa è la mia vita adesso, non è una mossa pubblicitaria: starò qui per i prossimi anni.

Come prevedibile, data la notorietà della californiana, del suo approdo in WWE si è parlato su tutte le testate giornalistiche (sportive e non) del mondo e di sicuro la federazione vorrà sfruttare questo clamore. Secondo Dave Meltzer del Wrestling Observer, Ronda Rousey sarà sicuramente presente a Wrestlemania 34, dove dovrebbe essere impegnata in un incontro di coppia insieme a The Rock contro Triple H e sua moglie Stephanie McMahon, riprendendo un confronto avuto dai 4 a Wrestlemania 31.

Pur non entrando subito nel giro titolato, l'ex campionessa UFC sarebbe comunque in un match di cartello e che porterebbe grandissima attenzione verso l'evento più importante dell'anno in WWE. Che sa benissimo di essersi aggiudicata una delle lottatrici più influenti di sempre e non esiterà a renderla in breve tempo uno dei cardini della divisione femminile.[/size][/color]
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Offline Sardus_Pater

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Re:Arti Marziali
« Risposta #848 il: Febbraio 24, 2018, 17:37:56 pm »
E' patetica in modo patologico.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline CLUBBER

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« Risposta #849 il: Febbraio 24, 2018, 21:48:31 pm »
CLUBBER, prepariamoci alla nuova carriera di Ronda Rousey e al mare di articoli spazzatura che ne seguiranno.
Per non parlare dei commenti di una caterva di maschietti arrapati alla vista della statunitense.

https://www.foxsports.it/2018/01/30/wwe-ufficiale-ronda-rousey-firmato-contratto-full-time/

Come prevedibile, data la notorietà della californiana, del suo approdo in WWE si è parlato su tutte le testate giornalistiche (sportive e non) del mondo e di sicuro la federazione vorrà sfruttare questo clamore. Secondo Dave Meltzer del Wrestling Observer, Ronda Rousey sarà sicuramente presente a Wrestlemania 34, dove dovrebbe essere impegnata in un incontro di coppia insieme a The Rock contro Triple H e sua moglie Stephanie McMahon, riprendendo un confronto avuto dai 4 a Wrestlemania 31.

Pur non entrando subito nel giro titolato, l'ex campionessa UFC sarebbe comunque in un match di cartello e che porterebbe grandissima attenzione verso l'evento più importante dell'anno in WWE. Che sa benissimo di essersi aggiudicata una delle lottatrici più influenti di sempre e non esiterà a renderla in breve tempo uno dei cardini della divisione femminile.[/size][/color]
:sick: :sick: :sick:
Vivo da solo
Mi alleno da solo
E vincero' il titolo da solo

Online Frank

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« Risposta #850 il: Marzo 10, 2018, 13:20:14 pm »
https://www.oasport.it/2018/03/judo-european-open-2018-augusto-meloni-conquista-praga-bronzo-per-emanuele-bruno-naohisa-takato-vince-tra-i-66-kg/

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Judo, European Open 2018: Augusto Meloni conquista Praga, bronzo per Emanuele Bruno. Naohisa Takato vince tra i 66 kg

    4 marzo 2018 02:25 Giulio Chinappi

Prima giornata di combattimenti per l’European Open di Praga 2018, torneo che quest’anno vede impegnate le sette categorie di peso maschili.

Ad innalzare il tricolore italiano sul gradino più alto del podio è stato il ventiseienne Augusto Meloni (73 kg), già terzo nel mese di febbraio nel torneo austriaco di Oberwart, che ha così conquistato il successo più importante della sua carriera. Meloni ha subito dimostrato il suo ottimo stato di forma battendo in meno di un minuto il rumeno Florian Robert Papp, e poi continuando ad ingranare ippon contro il kazako Adilet Seilkhanov e l’ungherese Márton Takács. Ai quarti di finale, l’azzurro ha realizzato un waza-ari ai danni del montenegrino Nikola Gardašević, costretto poi ad accumulare un terzo shido, mentre in semifinale è stato il francese Guillaume Chaine a subire l’ippon di Meloni. In finale, è invece bastato un waza-ari per sconfiggere l’ucraino Artem Khomula.

La categoria 73 kg ha regalato all’Italia anche una medaglia di bronzo, visto che Emanuele Bruno ha a sua volta battuto il francese Chaine nel match per il terzo posto, realizzando un waza-ari al golden score. Bronzo anche per il bielorusso Vadim Shoka, colui che aveva sconfitto lo stesso Bruno ai quarti di finale.

Per quanto riguarda la categoria 60 kg, Angelo Pantano si è fermato ai piedi del podio, battuto per ippon dal belga Joris Schildermans, dopo che l’azzurro aveva messo a segno un waza-ari. Il padrone di casa Pavel Petřikov ha ottenuto l’altro bronzo, dopo aver eliminato nelle prime fasi Andrea Carlino. L’oro è andato al francese Vincent Limare, che ha messo a segno un secondo waza-ari al golden score, dopo aver terminato in parità i quattro minuti regolamentari contro il kazako Zhaksybek Zhenisbek.

Infine, la categoria 66 kg ha dispensato grande curiosità per la presenza di Naohisa Takato, due volte campione mondiale e bronzo olimpico nella divisione di peso inferiore. In attesa di capire se questo cambiamento sarà definitivo o meno, il ventiquattrenne nipponico ha sbaragliato la concorrenza, faticando solamente in finale contro il georgiano Tornike Nagliashvili, battuto comunque con un waza-ari al golden score. Medaglie di bronzo per il kazako Kairat Agibayev e per il bielorusso Dzmitry Minkou.
RISULTATI

-60 kg
1. LIMARE, Vincent (FRA)
2. ZHENISBEK, Zhaksybek (KAZ)
3. PETRIKOV, Pavel (CZE)
3. SCHILDERMANS, Joran (BEL)
5. PANTANO, Angelo (ITA)
5. SZABO, Csaba (HUN)
7. KOFFIJBERG, Roy (NED)
7. RUZIEV, Doston (UZB)


-66 kg
1. TAKATO, Naohisa (JPN)
2. NAGLIASHVILI, Tornike (GEO)
3. AGIBAYEV, Kairat (KAZ)
3. MINKOU, Dzmitry (BLR)
5. AZEMA, Kevin (FRA)
5. KHACHATRIAN, Gevorg (UKR)
7. SHERSHAN, Dzmitry (BLR)
7. WYNS, Senne (BEL)


-73 kg
1. MELONI, Augusto (ITA)
2. KHOMULA, Artem (UKR)
3. BRUNO, Emanuele (ITA)
3. SHOKA, Vadzim (BLR)
5. BARTUSIK, Michal (POL)
5. CHAINE, Guillaume (FRA)
7. BORCHASHVILLI, Adam (AUT)
7. GARDASEVIC, Nikola (MNE)

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Re:Arti Marziali
« Risposta #851 il: Aprile 14, 2018, 14:29:34 pm »
https://www.oasport.it/2018/04/judo-i-criteri-di-qualificazione-alle.olimpiadi-di-tokyo-2020-si-assegnano-medaglie-in-15-eventi-ce-anche-la-prova-mista/

Citazione
Judo, i criteri di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Si assegnano medaglie in 15 eventi, c’è anche la prova mista

13 aprile 2018 14:37 Mauro De Riso

Il CIO ha ufficializzato i criteri di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020 in relazione al judo. Saranno 15 gli eventi che assegneranno le medaglie olimpiche, suddivisi tra 7 categorie di peso maschili (-60 kg, -66 kg, -73 kg, -81 kg, -90 kg, -100 kg, +100 kg), 7 categorie di peso femminili (-48 kg, -52 kg, -57 kg, -63 kg, -70 kg, -78 kg , +78 kg), e un evento misto che includerà tre categorie maschili (-73 kg, -90 kg, +90 kg) e tre categorie femminili (-57 kg, -70 kg, +70 kg).
QUANTI ATLETI PARTECIPANO ALLE OLIMPIADI

Saranno 386 in totale gli atleti che prenderanno parte ai Giochi, tra cui 183 uomini, 183 donne e 20 scelti per invito da una commissione. Il Giappone, in qualità di Paese ospitante, avrà 14 atleti, suddivisi in 7 uomini e 7 donne, uno per ogni categoria di peso, mentre ogni Nazione potrà qualificare al massimo un atleta per ogni categoria, per un totale di 14 partecipanti per ciascun Paese.
CRITERI DI QUALIFICAZIONE (386 posti a disposizione)

Sarà determinante il ranking IJF per stabilire chi potrà partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. In particolare, la dead line sarà il 25 maggio 2020, data finale per la definizione del ranking mondiale per ogni singola categoria di peso, da cui attingere per stabilire chi parteciperà ai Giochi. Ad accedere direttamente a Tokyo 2020 saranno i primi 18 atleti del ranking di ogni singola categoria olimpica, con l’unica accortezza di considerare un solo partecipante per ogni Nazione nelle varie categorie di peso. Il Giappone avrà a disposizione una carta olimpica in ogni categoria in qualità di Paese ospitante. Un primo gruppo di 126 uomini e 126 donne, per un totale di 252 pass olimpici, sarà dunque proveniente dal ranking olimpico.

Un’ulteriore rappresentanza di 100 atleti sarà determinata ancora dall’IJF Ranking, ma su base continentale, indicando un solo atleta per Nazionale in ogni singola categoria o genere, secondo il seguente schema:

Africa: 12 uomini e 12 donne
Europa: 13 uomini e 12 donne
Asia: 10 uomini e 10 donne
Oceania: 5 uomini e 5 donne
America: 10 uomini e 11 donne

Se un continente non completa l’intera rappresentanza per Tokyo, le quote rimanenti saranno distribuite in base all’IJF Ranking del 25 maggio 2020 assegnando la carta olimpica all’atleta meglio posizionato non ancora qualificato, non rispettando più la distribuzione continentale ma tenendo presente esclusivamente il criterio dell’unico rappresentante nazionale per ogni categoria e genere.

Gli ultimi 20 atleti qualificati per le Olimpiadi saranno stabiliti da una commissione tripartita, che si occuperà di assegnare i posti ad invito. Tra il 14 ottobre 2019 e il 15 gennaio 2020 il CIO inviterà tutte le Federazioni a sottoporre le loro richieste alla commissione, che assegnerà gli inviti al termine dell’intera fase di qualificazione ai Giochi.

mauro.deriso@oasport.it
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« Risposta #852 il: Aprile 23, 2018, 19:24:16 pm »
CLUBBER, cosa ne pensi di Kevin Lee ?  :cool:

«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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« Risposta #853 il: Aprile 23, 2018, 21:31:46 pm »
CLUBBER, cosa ne pensi di Kevin Lee ?  :cool:

Ottimo wrestling e in più,a differenza di molti lottatori passati alle MMA, cerca volentieri la sottomissione(con grossa preferenza per gli strangolamenti) e la conclusione prima del limite.
Dopo la sua ultima vittoria ha sfidato l'attuale campione dei pesi leggeri Khabib Nurmagomedov(che mi piace veramente molto).
spero che la UFC autorizzi l'incontro,nel caso però il mio penny lo punto su Khabib.
Vivo da solo
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« Risposta #854 il: Aprile 23, 2018, 23:41:23 pm »
CLUBBER

Citazione
Dopo la sua ultima vittoria ha sfidato l'attuale campione dei pesi leggeri Khabib Nurmagomedov(che mi piace veramente molto).
spero che la UFC autorizzi l'incontro,nel caso però il mio penny lo punto su Khabib.

Pure io.
E lo punterei su Khabib Nurmagomedov anche se costui dovesse combattere contro quell' idiota di Conor McGregor.

@@

CLUBBER, toglimi una curiosità: le tue tecncihe di sottomissione preferite quali sono ?
Quelle alle gambe, forse ?
Te lo chiedo perché una volta scrivesti che la gran parte delle tue tecniche di sottomissione derivano dal sambo, e in particolar modo quelle alle gambe.
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