Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 286572 volte)

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Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #765 il: Novembre 18, 2017, 18:50:04 pm »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #766 il: Novembre 27, 2017, 22:27:17 pm »
http://www.gazzetta.it/fighting/karate/27-11-2017/karate-serie-a-busa-imperatore-giappone-oro-tappa-okinawa-230927533264.shtml

Citazione
Karate, Serie A, Busà imperatore in Giappone: oro alla tappa di Okinawa
Il capitano azzurro si impone nella categoria 75 kg: "Chi vince qui, ha una marcia in più". L'Italia conta cinque podi: all'oro di Luigi si aggiungono l'argento di Maestri e i tre bronzi di Mangiacapra, Crescenzo e Minardi
27 novembre 2017 - Milano


Quando il sogno diventa realtà porta il nome di Luigi Busà. Vincere in Giappone, nella madre patria del karate, è impresa che solo campioni consolidati come lui possono portare a termine. Il capitano azzurro vince l’ultima tappa del 2017 del circuito mondiale Serie A di Okinawa (Giap) nella categoria -75 kg, dominando tutti gli avversari che il sorteggio gli ha posto davanti. Ha superato in successione Germania, Kazakistan, Cina, Taipei e il connazionale Andrea Minardi, giunto a sorpresa in semifinale dopo aver battuto di misura il campione ucraino Horuna. “Ho preparato questa gara nei migliore dei modi-sottolinea Busà- soprattutto perché ho molto rispetto per il Giappone e per gli atleti giapponesi: la loro cultura, la loro filosofia e il loro karate mi affascina da sempre. Lo staff del Centro Sportivo dei Carabinieri e della Nazionale, mi hanno dato una grande mano, il ritiro fatto a Gotemba poi mi ha formato ancora di più nello spirito e nella mente: ho respirato vera aria marziale”.
l'oro — La finale è stata emozionante: “Ho vinto contro il campione di casa Yuta Mori – continua l’azzurro - arrivando a quota 32 punti segnati lungo tutto il percorso. Chi riesce a vincere qui in Giappone significa che ha una marcia in più e ne sono felice. Ho messo a segno molte tecniche di gambe, ci sto lavorando tanto per rendere il mio combattimento più vario e fantasioso possibile”. Il 2017 è stato un anno pieno di soddisfazioni per il 30enne avolese, cinque finali in cinque competizioni disputate (due ori e un argento nei circuiti mondiali, un titolo italiano e uno europeo, ndr.): “Credo di meritarmi un po’ di riposo, no? (Sorride, ndr.) Tornato in Italia, festeggerò con colleghi, comandanti, allenatori e amici, ma spero anche di poter tornare in Sicilia dai miei genitori per qualche giorno, anche perché poi dovrò analizzare per bene la gara con mio padre (suo primo Maestro, ndr.): ci sono ancora cose che devo migliorare per arrivare all’obiettivo che ci siamo posti insieme, le Olimpiadi!

Citazione
HO VINTO DOVE TUTTO È NATO... A casa loro, ho un grande rispetto per i japponesi, ma oggi a Okinawa brilla l azzurro dell' Italia... ringrazio la fijlkam e lo staff tutto per l esperienza che ci hanno fatto vivere, la mia famiglia acquisita il CS.CARABINIERI, per il lavoro svolto nel quotidiano, nn poteva esserci regalo migliore che entrare a far parte di voi, il mio maestro di sempre mio papà, la mia famiglia, la mia donna sempre presenti... spero e sogno di rialzare le braccia al cielo ancora qui in Giappone per qualcosa di più grande...

Finisci qui il mio 2017 con 4 ori e un argento e tanta Voglia di migliorare OSU...

Andrò ovunque purché sia AVANTI

l'argento e i bronzi — Il secondo risultato azzurro arriva da Nello Maestri, che conquista l’argento nei -84 kg, sconfitto unicamente dal Campione del Mondo in carica, il giapponese Ryutaro Araga. Mentre tre bronzi arrivano rispettivamente da Angelo Crescenzo, Alessandra Mangiacapra e Andrea Minardi. Il primo nei 60 kg viene fermato in semifinale dal brasiliano Dos Santos: “Un po’ di sfortuna non mi ha fatto arrivare alla finale, sono contento di come ho reagito per il bronzo (vinto per 8-0), per i tanti punti fatti e i pochi subiti, significa che ho lavorato bene. Ora penso già a gennaio, voglio iniziare il nuovo anno al meglio”. La 18enne campana bissa il bronzo dopo quello conquistato alla tappa di Istanbul: “Sul tatami mi sentivo molto libera e sciolta mentalmente. Sono soddisfatta di questa prestazione e spero di migliorare sempre di più per arrivare al gradino più alto del podio”. Minardi, invece, sale con sorpresa sul terzo gradino del podio, dopo aver vinto quattro turni, tra cui quello con l'ucraino Stanislav Horuna, uno dei favoriti all’oro. Il piemontese, iscritto con il club di appartenenza, si è fermato in semifinale davanti all'esperienza di Busà.
cardin — Non è stata delle migliori, invece, la prestazione di Sara Cardin. Dopo aver centrato il podio in tutte le competizioni disputate finora, la punta di diamante azzurra esce dalla competizione al primo turno, sconfitta di misura dalla brasiliana Kumizaki: “Esistono anche giornate storte, credo di essere stata poco attiva a livello mentale. Avremmo dovuto gareggiare alle 13, poi sono salita sul tatami alle 17: mi sono riscaldata più volte e ho avuto un calo di tensione. Con la brasiliana avevo tempi e distanze sbagliate e soprattutto poca fantasia, può succedere. Ho già la testa a gennaio, mi rifarò”.
 Chiara Soldi @thatsamoney_
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Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #767 il: Novembre 27, 2017, 23:51:03 pm »
Grande Busà, una prova davvero magnifica nel Paese che ha visto i natali del karate. En pasaant, in Sicilia le arti marziali sono quasi più diffuse del calcio :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #768 il: Dicembre 01, 2017, 01:29:27 am »
E' un mostro: mai visto uno come lui.

https://www.oasport.it/2017/11/judo-mondiali-open-2017-teddy-riner-da-dieci-e-lode-domina-a-marrakech-e-scrive-un-altro-capitolo-da-leggenda/

Sintesi di un articolo pubblicato su Il Corriere dello sport del 30 novembre 2017.

Citazione
Imbattibile Riner: il Bolt del tatami.

Nato in Guadalupa, cresciuto a Parigi, non viene atterrato da 10 anni.
Ha 28 anni, è alto 2,04 per 136 kg, ed è capace di sollevare 170 kg con una mano.
Nonostante la sua stazza, corre i 100 metri in 12 secondi.
In breve, è un fenomeno.


Nessuno era mai riuscito a vincere tanto nel judo, ma nessuno è mai stato come Riner. Un vincitore seriale come Federer, Schumacher, Valentino Rossi o, per restare in Francia, il re del biathlon  Martin Fourcade (11 mondiali).
Uno che non perde (quasi) mai come Edwin Moses o come Usai Bolt.
Infatti su l'Equipe il direttore del laboratorio sport dell'Insep, Gael Guilhem, lo ha paragonato alla saetta:"Dal punto di vista biomeccanico Teddy è un fenomeno. Le sue armi sono la forza e la velocità, che insieme creano la potenza.
Mi ricorda Bolt, l'unico sprinter capace di continuare ad applicare forza sul terreno  anche quando viaggia a 12 metri al secondo. Come lui, Teddy è un'eccezione alle leggi della meccanica. Sospetto che abbia un patrimonio genetico eccezionale".

In palestra è capace di appendersi alla sbarra e sollevarsi per diverse serie da 10 secondi , in un minuto salta 195 volte la corda. Le gambe sono quelle di un pilone, ma enormemente più veloci. Insomma: l'incrocio fra un All Black e un decatleta.
L'ultimo a sconfiggerlo nel 2010 è stato il giapponese Daiki Kamikawa nella categoria aperta a tutti i pesi: Teddy, che si era già preso l'oro nei + 100 kg, non gli strinse la mano perché si sentiva derubato dai giudici.
Dopo di allora, 142 vittorie filate (Moses si fermò a 122 successi sui 400 ostacoli, Nadal a 81 match sulla terra rossa).
"Ogni tanto qualcuno ha dei dubbi - ha spiegato a Marrakesh - dicono che sopra i 100 kg non ho avversari. Ho dimostrato che anche nella categoria aperta il padrone sono sempre io".
Appuntamento a Tokyo 2020 per eguagliare i tre ori olimpici di Tadahiro Nomura.
     
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Re:Arti Marziali
« Risposta #769 il: Dicembre 01, 2017, 23:59:34 pm »
Sintesi di un articolo pubblicato su Il Corriere dello sport del 30 novembre 2017.
   
che bestiaccia!
...
comunque noto sempre un pressapochismo non da poco quando un giornalista di un quotidiano sportivo tratta di un argomento differente dal calcio , specie quando parlano di arti marziali e capacità atletiche.

"In palestra è capace di appendersi alla sbarra e sollevarsi per diverse serie da 10 secondi":penso che il giornalista intendesse da 10 ripetizioni che,per quanto possa sembrare un risultato non degno di nota,bisogna tenere conto che Riner pesa quasi 140kg."

"ed è capace di sollevare 170 kg con una mano":in quale dannato esercizio?cambia il mondo se parliamo di Stacchi o di Clean and press o di altro..dato il carico ingente penso si tratti di Stacchi da terra ad una mano o un esercizio similare ma posso solo presupporre.
...
la cosa che mi fa imbestialire è che dovrebbero essere giornalisti specializzati e competenti nelle discipline che trattano(essendo del Corriere dello sport)e invece sembra un articolo scritto da chi di sport non capisce niente.
vabbe' parliamo degli stessi giornalisti che un giorno si e l'altro pure scrivono che lo sport italiano è donna  :doh:quindi...
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Re:Arti Marziali
« Risposta #770 il: Dicembre 02, 2017, 00:03:11 am »
un giorno mi piacerebbe vedere Teddy Riner competere nelle MMA.
sarebbe molto interessante.
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« Risposta #771 il: Dicembre 02, 2017, 00:10:40 am »
"In palestra è capace di appendersi alla sbarra e sollevarsi per diverse serie da 10 secondi":penso che il giornalista intendesse da 10 ripetizioni che,per quanto possa sembrare un risultato non degno di nota,bisogna tenere conto che Riner pesa quasi 140kg."

Sì, è così.


Citazione
"ed è capace di sollevare 170 kg con una mano":in quale dannato esercizio?cambia il mondo se parliamo di Stacchi o di Clean and press o di altro..dato il carico ingente penso si tratti di Stacchi da terra ad una mano o un esercizio similare ma posso solo presupporre.

Sì, si tratta di stacchi da terra.


Citazione
la cosa che mi fa imbestialire è che dovrebbero essere giornalisti specializzati e competenti nelle discipline che trattano(essendo del Corriere dello sport)e invece sembra un articolo scritto da chi di sport non capisce niente.
vabbe' parliamo degli stessi giornalisti che un giorno si e l'altro pure scrivono che lo sport italiano è donna :doh:quindi...

Appunto, ragion per cui non c'è da aspettarsi chissa cosa.  :cool:
Quelli del Corriere dello sport, poi, son pure peggio dei giornalisti della Gazzetta.
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« Risposta #772 il: Dicembre 02, 2017, 00:23:32 am »
un giorno mi piacerebbe vedere Teddy Riner competere nelle MMA.
sarebbe molto interessante.

Piacerebbe pure a me vederlo nelle MMA;* ma dubito fortemente che accadrà.
Di certo so che in passato Teddy Riner non aveva alcuna intenzione di emigrare nelle MMA.
A questo aggiungiamo che la bestia in questione parteciperà sicuramente alle Olimpiadi del 2020, che si svolgeranno a Tokyo.

@@

* Piacerebbe anche a GSP vederlo nell'UFC.
http://sport.gentside.com/georges-st-pierre/georges-st-pierre-pense-que-teddy-riner-aurait-enormement-de-succes-en-mma_art57111.html

Citazione
Georges St Pierre pense que Teddy Riner aurait "énormément de succès en MMA" !
George St Pierre et son amour pour Teddy Riner

L’immense George St Pierre imagine que Teddy Riner aurait « énormément de succès » s’il décidait de se lancer en MMA !

Auteur d’un retour tonitruant en UFC après sa victoire face à Bisping, George St Pierre s’est adressé au micro de L’Equipe et a révélé qu’il imaginait bien l’un de plus grands champions français avoir beaucoup de succès en MMA : « On vient tous d'un sport, et on en apprend plein d'autres pour combattre. Je reste un grand fan de judo, par exemple, et je suis un très très grand fan de Teddy Riner. C'est un athlète exceptionnel, un spécimen athlétique, un homme qui a une prestance incroyable. Je suis convaincu que s'il voulait un jour aller en MMA, il aurait énormément de succès. Il pourrait apprendre le pieds-poings, les techniques de frappe et de soumission très facilement. Déjà qu'il est le meilleur au monde en judo, en MMA il serait une arme redoutable ! »

Probablement séduit par les capacités physiques hors-normes de Teddy Riner, qui a remporté 9 titres de champion du Monde du haut de ses 2,04m pour 131kg, George St Pierre aura du mal à convaincre le champion français de changer de discipline, lui qui rêve de terminer sa carrière à l’occasion de JO de Paris 2024.
Publié par Valentin Boulet, le 08 novembre 2017
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #773 il: Dicembre 02, 2017, 00:35:00 am »
CLUBBER, leggi cos'era in grado di fare Alexander Karelin.

Citazione
ALEXANDER KARELIN
( 25/08/2009 )

Alexander Karelin rappresenta una vera e propria leggenda della Lotta Greco-Romana. Nato a Novosibirsk nel 1967 in una zona della Russia in cui le temperature arrivano a -50 °C , Karelin iniziò a lottare da bambino, portando a compimento una carriera senior durata quindici anni, composta da dodici titoli europei, nove mondiali, tre ori olimpici ed una medaglia d’argento.

Il segreto di questo campione russo definito da molti come il più grande “grecoromanista” di tutti i tempi si può dividere in due parti, la prima riguarda la tecnica di combattimento, molto efficace in piedi ed estremamente evoluta nelle proiezioni con stacco da terra che, al contrario di quelle effettuate dalla posizione eretta, richiedono molta forza. Durante il combattimento, gli avversari di Karelin (lottatori di oltre 130 kg) era consapevoli del fatto che potevano essere proiettati con facilità non solo nelle fasi di clinch ma anche dal suolo con una tecnica definita “reverse body lift”, vero marchio di fabbrica del russo. Il secondo aspetto riguarda il fisico ; la Lotta prevede un allenamento della forza maniacale, da un lato perché il combattimento avviene in una condizione in cui il coefficiente di attrito è molto basso (al contrario degli stili con il kimono che dispongono di molti appigli) di conseguenza per chiudere efficacemente una presa si dovranno esercitare dei valori di forza maggiori, dall’altro per le esigenze tecniche imposte dalla possibilità di proiettare anche dal suolo.

Alexander era in grado di eseguire lo stacco da terra con un bilanciere da 400 kg per tre ripetizioni e sollevare 320 kg nella panca piana, valori superiori a quelli di un famoso (ed attuale) dominatore delle competizioni “strongman” di nazionalità polacca. Nello stesso tempo il campione russo effettuava workouts che potevano comprendere oltre 15 km di corsa nella neve per incrementare la resistenza organica ; a tal proposito in molti ricordano un aneddoto in cui il lottatore riuscì a trasportare un frigorifero sulle spalle salendo otto piani di scale senza fermarsi. Questo mix di tecnica, fisicità (quasi 140 kg fuori gara) e preparazione fisica permisero a Karelin di rimanere imbattuto per oltre 13 anni di competizioni ad altissimo livello in ambiti nazionali - internazionali. Tali caratteristiche confluiscono nel detto che un vero lottatore deve essere tanto tecnico quanto forte. Il dominio assoluto del russo iniziò nel lontano 1987 con la vittoria del campionato dell’Unione Sovietica e finì alle Olimpiadi di Sydney 2000, anno in cui compì 33 anni e per la prima volta raccolse “soltanto” il secondo posto, complice un problema muscolare ed una motivazione in fase calante.

L’anno 2000 coincise con la fine della carriera agonistica del più famoso combattente di lotta greco romana al mondo. Dopo il ritiro ufficiale dalle competizioni, Alexander Karelin intraprese la strada della politica, forte di una grandissima popolarità all'interno di una grande nazione in cui la lotta è considerata sport nazionale. Questa fama gli permise di accedere alla Duma di Stato e di farne parte ancora oggi in una posizione attiva nel comitato sugli affari internazionali. Il lottatore russo è stato inserito nella Hall Of Fame della federazione internazionale FILA Wrestling.
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2017, 00:49:04 am da Frank »
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« Risposta #774 il: Dicembre 02, 2017, 01:57:03 am »
CLUBBER, leggi cos'era in grado di fare Alexander Karelin.
Karelin era veramente un cyborg.
lo conosco molto bene,possiedo anche dei suoi tutorial sulla lotta doppiati in inglese.
un mostro di genetica.
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« Risposta #775 il: Dicembre 03, 2017, 18:13:28 pm »
mi piace il Sumo,da molti erroneamente ritenuto una pagliacciata fatta da ciccioni...
be sbagliano di grosso,sono atleti esplosivi,forti,tecnici ed estremamente flessibili..
gli allenamenti sono duri ed impegnativi.
il peso è un grande aiuto perché si può vincere sia facendo cadere l'avversario a terra che spingendolo fuori dall'area di combattimento.
nonostante ciò alcuni atleti "relativamente" leggeri hanno fatto molto bene anche in divisioni importanti.
il mio preferito era Takanoyama Shuntaro(vero nome Pavel Bojar della Repubblica Ceca)

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« Risposta #776 il: Dicembre 04, 2017, 20:25:01 pm »
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« Risposta #777 il: Dicembre 04, 2017, 20:38:29 pm »
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« Risposta #778 il: Dicembre 04, 2017, 21:09:30 pm »
CLUBBER, cosa ne pensi?

che come al solito qualche gallinella vuole invadere uno spazio maschile supportata da qualche maschietto leccaculo.
il Sumo è spaccato in due mondi.
c'è quello classico,supertradizionalista(è previsto anche che i lottatori seguano un codice etico e comportamentale anche nella vita privata) , più importante e competivo privo di categorie di peso e rigorosamente vietato alle donne.
E poi c'è la federazione internazionale con classi di peso e con categorie femminili.
sono proprio due mondi completamente diversi...
intanto io curo il mio orticello e nel dojo dove,oltre che prepararmi,sono uno degli allenatori troneggia il cartello
VIETATO L'INGRESSO A
DONNE
BAMBINI
INDECISI
SOLO PER LOTTATORI
eh si il cartello è stata una mia idea.
ti posso assicurare che l'atmosfera che si respira dentro ha un sapore antico..di perduto e poi ritrovato.


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« Risposta #779 il: Dicembre 04, 2017, 21:14:06 pm »
intanto io curo il mio orticello e nel dojo dove,oltre che prepararmi,sono uno degli allenatori troneggia il cartello
VIETATO L'INGRESSO A
DONNE
BAMBINI
INDECISI
SOLO PER LOTTATORI



Bene, molto bene.  :cool:


Citazione
eh si il cartello è stata una mia idea.
ti posso assicurare che l'atmosfera che si respira dentro ha un sapore antico..di perduto e poi ritrovato.

Non ne dubito.
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