Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 286697 volte)

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Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #750 il: Novembre 01, 2017, 11:09:12 am »
https://www.oasport.it/2017/10/karate-mondiali-giovanili-2017-litalia-si-conferma-tra-le-migliori-del-mondo-tanti-talenti-in-rampa-di-lancio3/

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Karate, Mondiali Giovanili 2017: l’Italia si conferma tra le migliori del mondo, tanti talenti in rampa di lancio
30 ottobre 2017 17:30 Alessandro Farina

I Mondiali Cadetti, Juniores e Under 21 di Tenerife ci hanno dato un’ulteriore conferma sull’ottimo stato di salute del movimento azzurro nel karate. L’Italia si conferma infatti tra le principali potenze mondiali di questo sport e dimostra che i nostri atleti sono competitivi sia a livello giovanile che tra i senior. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio i risultati ottenuti in questa rassegna iridata.

Partiamo da un dato statistico, ovvero il numero di medaglie conquistate. Gli azzurri sono saliti sul podio per sei volte, collezionando due ori, due argenti e due bronzi. Un risultato complessivo che ci pone al sesto posto nel medagliere. Scaliamo quindi di due posizioni la classifica rispetto alla precedente edizione (Giacarta 2015), quando chiudemmo all’ottavo posto. Inoltre bisogna sottolineare come ci siamo messi alle spalle la Francia, una delle nazioni storicamente più forti in questo sport.

Andando ad analizzare nel dettaglio le medaglie, emerge un altro dato interessante: abbiamo conquistato una sola medaglia nel kata, contro le cinque del kumite. Questo sembra andare in controtendenza rispetto alle ultime competizioni, in cui l’Italia ha sempre fatto meglio nel kata. Possiamo leggere questo dato in maniera positiva, infatti vorrebbe dire che il movimento azzurro si è concentrato maggiormente sul kumite, in cui, escludendo Luigi Busà e Sara Cardin, siamo ad un livello inferiore agli altri top team. Guardando quindi a lungo termine, potremo avere molti più atleti competitivi anche nel kumite, andando a migliorare quindi i risultati complessivi.

Dopo questa macroanalisi, spostiamoci sull’ambito individuale e cerchiamo di capire meglio le possibilità future dei sei medagliati azzurri. Partiamo dai Cadetti, dove il bronzo di Carmine Luciano nei -52 kg è sostanzialmente il primo risultato di rilievo per questo ragazzo. Un punto di partenza per una carriera che sembra già indirizzata nel modo giusto. Tra gli Juniores, spicca l’oro di Matteo Landi nei -55 kg. Un risultato in parte sorprendente, visto che si trattava del suo esordio mondiale, anche se aveva già dimostrato il proprio talento in gare minori. Questo oro deve essere l’occasione per fare il salto di qualità e iniziare a gareggiare con i senior. L’argento di Rosario Ruggiero nei -68 kg e il bronzo di Carolina Amato nel kata, sono l’ennesima conferma delle qualità di questi due atleti, che hanno dimostrato di aver raggiunto la maturità e sono pronti al salto di categoria.

Infine le due medaglie degli Under 21 arrivano da due ragazzi che nonostante la giovane età, hanno già ampiamente dimostrato di poter lottare con i migliori del mondo. Partiamo dall’oro di Michele Martina, che dopo una lunga serie di piazzamenti di prestigio ha trovato finalmente il grande acuto. Questa è sicuramente la sua migliore stagione, aperta con l’argento europeo, proseguita con due top 10 nella Premier League e conclusa con questo oro. L’obiettivo per l’anno prossimo sarà quello di centrare il podio anche tra i senior. Impresa già effettuata da Simone Marino, che dopo lo straordinario oro agli Europei senior di Kocaeli, si impone anche a livello internazionale in questi Mondiali Giovanili, centrando l’argento nei +84 kg. Risultati che dimostrano senza alcun dubbio il talento di questo ragazzo, che ora dovrà continuare a migliorarsi in vista di Tokyo 2020. Proprio in prospettiva olimpica, l’Italia può quindi restare serena perché, oltre ai campioni già affermati, ci sono tanti giovani talenti pronti a fare il salto di qualità.

alessandro.farina@oasport.it
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #751 il: Novembre 01, 2017, 19:24:33 pm »
Già, l'Italia è una punta di diamante del karate mondiale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #752 il: Novembre 04, 2017, 12:32:51 pm »
https://www.oasport.it/2017/11/judo-mondiali-open-2017-chi-interrompera-il-regno-di-teddy-riner-pericolo-anche-in-casa/

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Judo, Mondiali Open 2017: chi interromperà il regno di Teddy Riner? Pericolo anche in casa
4 novembre 2017

Giulio Chinappi

Nove volte campione del mondo: Teddy Riner continua a collezionare titoli e a riscrivere la storia del judo. A Budapest, il colosso francese ha conquistato per l’ottava volta consecutiva l’alloro iridato della categoria +100 kg, ma la prossima settimana potrebbe arrivare già in doppia cifra. L’11 e 12 novembre, infatti, il Marocco ospiterà i Campionati Mondiali Open, per assegnare un titolo che non veniva messo in gioco dal 2011.

Il colosso di Guadalupa ha subito fatto sapere di voler prendere parte all’evento (e quando partecipa, Riner lo fa solo per vincere): dopo il trionfo di Budapest, il francese si è preso una settimana di vacanza, per poi con gli allenamenti proprio in vista di questo appuntamento, sempre tenendo conto del dolore al ginocchio che lo ha condizionato anche nella finale in terra magiara contro il brasiliano David Moura, ma che non gli ha impedito di vincere per ippon. Il gigante dl judo mondiale ci tiene particolarmente a vincere anche questo torneo iridato, e per una serie di motivi: oltre alla storica decima medaglia d’oro mondiale, Riner vuole vincere l’unica corona planetaria che attualmente non detiene ed imporsi nel torneo che lo vide perdere per l’ultima volta. Nel frattempo, si è anche imposto al Grand Prix di Zagabria, unica gara alla quale ha partecipato in questi due mesi.

Certo, Riner è già stato campione del mondo Open a Levallois, nel 2008, quando si impose davanti al suo pubblico contro il suo rivale russo Aleksandr Mikhailin, lo stesso della finale olimpica di Londra 2012. Ma nel 2010, a Tokyo, subì una discussa sconfitta in finale per mano del giapponese Daiki Kamikawa, in quello che ad oggi è l’ultimo incontro perso da Riner, mentre nel 2011 non ha partecipato alla competizione di Tjumen’, in Russia, vinta dall’uzbeko Abdullo Tangriev.

Dopo sei anni, l’International Judo Federation (IJF) ha deciso di rispolverare questo torneo che in realtà affonda le sue radici nella storia del judo, visto che le categorie di peso furono introdotte solamente alle Olimpiadi di Tokyo 1964, ed ancora negli anni successivi si continuò ad assegnare il titolo Open, a lungo considerato come il più prestigioso. Gli stessi giapponesi, considerano i propri campionati nazionali Open (lo Zen Nihon maschile e la Coppa dell’Imperatrice femminile) come i tornei più importanti. Ed in più, l’IJF ha saputo fare bene i calcoli, sapendo che la possibilità di un decimo titolo mondiale di Riner avrebbe sicuramente fatto salire alle stelle l’interesse per la rassegna.

Per i rivali di Riner, dunque, ci sarà da sudare ancora una volta nel tentativo di batterlo, perché il francese non ha smarrito la propria fame: arriverà sicuramente fino a Tokyo 2020, dove cercherà un terzo titolo olimpico consecutivo, ma ha già fatto sapere che, se il suo fisico reggerà, proverà ad esserci anche a Parigi 2024, quando avrà trentacinque anni. Restando ai giorni nostri, però, chi potrà batterlo?

I rivali saranno tanti come sempre, ma questa volta ci sarà anche l’inserimento da parte di atleti che vediamo generalmente in altre categorie. Sicuramente, negli ultimi tempi, l’avversario più difficile è stato il georgiano Guram Tushishvili, che nella semifinale mondiale ha sfiorato l’impresa; tuttavia, Riner dovrà vedersela anche con il connazionale Cyrille Maret, bronzo olimpico dei 100 kg, che ad Abu Dhabi ha subito vinto nella massima categoria. Quest’ultimo, tra l’altro, ha già messo in difficoltà il due volte campione olimpico nel 2014, in occasione della finale dei Campionati Francesi. Dalle categorie inferiori, poi, arriveranno anche il georgiano Varlam Liparteliani ed il greco Ilias Iliadis: proprio da questi atleti, abituati ad un judo più dinamico, potrebbero arrivare inattese insidie per Riner.

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #753 il: Novembre 04, 2017, 14:56:20 pm »
http://it.euronews.com/2017/09/02/mondiali-di-judo-riner-nella-leggenda-nono-oro-iridato

Citazione
Mondiali di judo: Riner nella leggenda, nono oro iridato
da Euronews
ultimo aggiornamento: 02/09/2017


Nel mondo dello sport sono poche le leggende che entrano nei libri di storia, grazie alle loro imprese, alle vittorie, all’incapacità di perdere. Nel judo, il re è uno solo. Paragonabile a Michael Jordan, Usain Bolt, Roger Federer, Lionel Messi: si chiama Teddy Riner, è francese e in bacheca ha due ori olimpici e da oggi, nove campionati del mondo consecutivi nella categoria regina del judo, l’over 100 chili. Roba da marziani.


Riner, che era assente dal tatami dagli ultimi Giochi di Rio a causa di parecchi guai fisici, si è sbarazzato in semifinale del georgiano Guram Tushishvili, da tutti accreditato quale suo possibile erede. Il passato contro il futuro, il maestro contro l’allievo. A prevalere, ancora una volta, è stato Riner, che ha vinto al golden score, qualificandosi per la finale contro il numero 1 del ranking mondiale, il brasiliano David Moura. Anche il sudamericano si è dovuto inchinare a sua maestà Riner, che ha vinto per ippon al golden score, nonostante un piccolo dolore accusato al ginocchio, portando a 134 incontri consecutivi la sua imbattibilità. La sua ultima sconfitta? Il 13 settembre 2010, ovvero 7 anni fa. Se non è leggenda questa…

“Mi sono divertito molto. Sono arrivato preparato a questi Mondiali, anche se ho dovuto fare i conti con parecchi problemi fisici. Quello che mi spinge è la voglia di divertirmi e vincere. E’ stata una giornata dura, sono esausto e totalmente svuotato di energia. Ma sul tatami mi sembra di rinscere. Ho incontrati i soliti avversari, davvero tutti molto validi. Per questo la mia vittoria vale ancora di piu’, sono davvero molto felice”.


La finale dei 100 kg ha visto di fronte un campione affermato e una sorpresa, Varlam Lipartelliani contro Aaron Wolf, ovvero l’organizzazione di un paese come la Georgia, da sempre con grande tradizione nel judo, contro la potenza dello squadrone giapponese. Lipartelliani, argento ai Giochi di Rio, partiva favorito sulla carta contro il nipponico di origine statunitense, numero 31 del ranking. Ma Wolf ha sorpreso tutti, risolvendo la pratica con un attacco al golden score, che gli ha permesso di marcare un waza-ari. Per il Giappone, settimo oro a questi Mondiali di Budapest…

Il Vip corner di oggi è dedicato a Lord Sebastian Coe, due volte campione olimpico nei 1500 metri e attuale presidente della IAAF, la Federazione mondiale di atletica. Ecco la sua opinione su Teddy Riner. “La personalità è quello che conta e Teddy ne ha da vendere. Puo’ riempirci una stanza, anzi uno stadio. Questo è quello che la gente vuole. E’ un atleta fantastico! Il judo è uno sport favoloso in termini di valori espressi e di disciplina, da utilizzare come esempio per i giovani. Tutti dovrebbero provare il judo, non solo per diventare un campione, ma anche solo per seguire le sue regole, che restano impresse nel tempo”.

Protagonista del moment of the day, il georgiano Guram Tushishvili, capace di andare a segno con un ippon contro Álex García Mendoza dopo appena 5 secondi: un fulmine a Budapest!
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« Risposta #754 il: Novembre 04, 2017, 15:09:49 pm »
https://www.oasport.it/2017/10/judo-ilias-iliadis-torna-in-gara-per-i-mondiali-open-2017/

Citazione
Judo: Ilias Iliadis torna in gara per i Mondiali Open 2017 
22 ottobre 2017 06:19 Giulio Chinappi

Ritiratosi dalle competizioni dopo i Giochi Olimpici di Rio 2016, il greco Ilias Iliadis ha deciso di tornare sul tatami per i Campionati Mondiali Open 2017, che si terranno a Marrakech l’11 e 12 novembre. Campione olimpico ad Atene 2004 e tre volte campione mondiale, Iliadis è uno dei judoka più amati e conosciuti degli anni 2000, probabilmente il più noto al grande pubblico internazionale dopo Teddy Riner. Proprio il francese potrebbe essere uno dei suoi avversari nella rassegna iridata, anche se non è chiaro quali siano le reali intenzioni di Iliadis: puntare al podio o semplicemente dare l’addio al judo agonistico in occasione dei suoi trentuno anni (che compirà il 10 novembre)? Sarà comunque interessante vedere un campione che ha disputato tutta la sua carriera nelle categorie 81 kg e 90 kg confrontarsi con i pesi massimi.

giulio.chinappi@oasport.it


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Re:Arti Marziali
« Risposta #755 il: Novembre 04, 2017, 15:20:17 pm »
L'uomo che molto probabilmente sarà l'erede di Teddy Riner, ovvero il 22enne georgiano Guram Tushishvili, 193 x 115 kg, attuale campione europeo nei pesi massimi.


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« Risposta #756 il: Novembre 06, 2017, 01:38:03 am »
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Offline CLUBBER

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Re:Arti Marziali
« Risposta #757 il: Novembre 06, 2017, 20:35:01 pm »
CLUBBER, cosa ne pensi ?

Capitano a fagiolo per ribadire il discorso che abbiamo intrapreso qualche giorno fa in questo topic:l'arroganza di alcuni atleti americani.
Bisping è un ottimo esempio di atleta arrogante e borioso,anche Saint Pierre in passato ha spesso fatto il buffone(ma mai al livello di Bisping).
Detto questo sono due atleti ottimi e tecnicamente completi.
G.S.P. in special modo è molto completo in tutti i settori:striking,lotta in piedi,lotta a terra,ground and pound...l'unico neo tende molto spesso a fare incontri noiosi controllando l'avversario a terra senza cercare KO o sottomissioni.
G.S.P. fa incontri interessanti quando è costretto dall'avversario a cercare una soluzione prima del limite di tempo come in quest'incontro.
Magnifico come sempre il wrestling di G.S.P. e veramente ottimo il lavoro di Bisping per ritornare in piedi.
Scambi di colpi con una partenza un po' prudente da entrambe le parti che però sul finale si è infiammato.
per quanto mi stiano sulle palle dal punto di vista umano devo ammettere che è stato veramente un bell'incontro tra due atleti molto forti.
George Saint Pierre è rientrato dopo il ritiro in maniera esplosiva con una vittoria che apre un bel po' di possibili scenari futuri estremamente interessanti.
Vivo da solo
Mi alleno da solo
E vincero' il titolo da solo

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #758 il: Novembre 06, 2017, 21:23:26 pm »
CLUBBER
Citazione
Bisping è un ottimo esempio di atleta arrogante e borioso,anche Saint Pierre in passato ha spesso fatto il buffone(ma mai al livello di Bisping).

Infatti Bisping lo trovo a dir poco insopportabile.
E' di una arroganza impressionante.

Citazione
per quanto mi stiano sulle palle dal punto di vista umano devo ammettere che è stato veramente un bell'incontro tra due atleti molto forti.

Concordo.
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Re:Arti Marziali
« Risposta #759 il: Novembre 10, 2017, 20:24:37 pm »
https://www.oasport.it/2017/11/judo-mondiali-open-2017-teddy-riner-luomo-piu-atteso-litalia-punta-tutto-su-assunta-galeone/

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Judo, Mondiali Open 2017: Teddy Riner l’uomo più atteso, l’Italia punta tutto su Assunta Galeone
10 novembre 2017 09:00 Giulio Chinappi

Lasciati in cantina per sei anni, i Campionati Mondiali Open di judo torneranno questo fine settimana sui tatami marocchini di Marrakesh.

Sabato il programma vedrà all’opera gli uomini, con il francese Teddy Riner super favorito ed altri trentanove contendenti pronti a dargli battaglia. Il due volte campione olimpico andrà alla ricerca del suo decimo titolo mondiale, un traguardo che lo proietterebbe ulteriormente nell’olimpo dello sport in generale, ma dovrà fare attenzione ai numerosi avversari intenzionati ad interrompere il suo regno. Imbattuto da più di sette anni, il colosso di Guadalupa è stato messo in seria difficoltà dal georgiano Guram Tushishvili agli ultimi Mondiali di Budapest, e proprio il campione europeo in carica è considerato da molti come il suo rivale più pericoloso.

Considerando che ai Mondiali Open non sono previste le teste di serie, tuttavia, le combinazioni possibili sono davvero molteplici, e potremmo assistere a grandi sfide sin dal primo turno. In gara troveremo quasi i migliori pesi massimi del globo (il giapponese Takeshi Ojitani ed il suo connazionale Kokoro Kageura, l’ungherese Barna Bor, gli altri georgiani Levani Matiashvili ed Adam Okruashvili, il veterano russo Alexander Mikhaylin, l’israeliano Or Sasson e l’emergente austriaco Stephan Hegyi), con l’esclusione di alcuni nipponici (per ragioni di quota) e dei brasiliani David Moura e Rafael Silva, ma anche alcuni nomi di grande prestigio provenienti dalle categorie inferiori (il francese Cyrille Maret, il georgiano Varlam Liparteliani, l’olandese Henk Grol ed il rientrante greco Ilias Iliadis).

Tra le sedici partecipanti della gara femminile di domenica, invece, ci sarà anche l’azzurra Assunta Galeone, unica rappresentante italiana a combattere in questa rassegna iridata “A prescindere dal risultato, sarà una bella esperienza che affronto con la spensieratezza maturata“, ha dichiarato l’atleta napoletana attraverso il sito federale. “Forse voglio solo una sfida, ma fine a se stessa. Una sfida dalla quale non cerco altro che adrenalina… una scarica di adrenalina che, per adesso, solo una competizione come questa mi può dare”. Le favorite della prova femminile saranno la cubana Idalys Ortiz e la giapponese Sarah Asahina, con la bosniaca Larisa Cerić a fare da terza incomoda.

Infine, da sottolineare il ricco montepremi in palio sui tatami marocchini: i futuri campioni del mondo si porteranno a casa 100.000 €, 50.000 € andranno ai medagliati d’argento e 25.000 € agli atleti che saliranno sul gradino più basso del podio. Premi di consolazione anche per chi si avvicinerà alla zona medaglie: 10.000 € ai quinti classificati, 5.000 € ai settimi.

giulio.chinappi@oasport.it
« Ultima modifica: Novembre 10, 2017, 20:35:40 pm da Frank »
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Re:Arti Marziali
« Risposta #760 il: Novembre 11, 2017, 13:11:32 pm »
https://www.oasport.it/2017/11/judo-il-regolamento-cambia-di-nuovo-scopriamo-le-novita-per-il-2018-2/

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Judo: il regolamento cambia di nuovo. Scopriamo le novità per il 2018
6 novembre 2017 09:10 Giulio Chinappi

Come promesso ad inizio anno, l’IJF (International Judo Federation) ha analizzato questi primi mesi di combattimenti con il nuovo regolamento, ed ha deciso di apportare delle modifiche. Queste entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, e con ogni probabilità non ci saranno ulteriori nuove regole prima della fine del ciclo olimpico. Il regolamento del prossimo anno, dunque, dovrebbe essere la versione definitiva che vedremo all’opera a Tokyo 2020. Analizziamone le principali novità.

    Waza-ari, awasete ippon! – Come accaduto fino al 2016, due waza-ari torneranno ad essere convertiti in ippon. Tuttavia, bisogna ricordare che l’attuale waza-ari include le tecniche che in precedenza assegnavano uno yuko, e dunque basterà realizzare due “vecchi” yuko per vincere un incontro. Ad ogni modo, non vedremo più incontri terminati per quattro o cinque waza-ari a zero come quest’anno.

    Waza-ari se… – Il waza-ari potrà essere assegnato se Uke cade con entrambe le braccia o entrambi i gomiti a terra, o ancora se la schiena tocca il tatami subito dopo un impatto con il gomito, con il fondoschiena o con il ginocchio.

    Difesa con la testa – Come in passato, l’atterrare “a ponte” (con piedi e testa che toccano il tatami) sarà considerato ippon. Tuttavia, anche una qualsiasi difesa con la testa per evitare il completamento della proiezione produrrà un ippon per hansoku-make (squalifica). In caso di difesa involontaria su alcune tecniche (seoi-otoshi, sode-tsurikomi-goshi, koshi-guruma) non vi sarà alcuna penalità.

    Golden score – Il golden score non potrà più essere deciso dalle singole penalità (shido). Un combattimento terminerà dunque con un punteggio positivo (waza-ari o ippon) o per hansoku-make (diretto o al terzo shido), ma il numero di “gialli” sarà ininfluente per determinare il vincitore.

    Shido per presa alle gambe – Dal 2018, ogni presa al di sotto della cintura varrà uno shido, mentre per quest’anno era previsto l’hansoku-make alla seconda infrazione di questo tipo. Alcune tecniche, illustrate nella guida IJF sotto riportata, non porteranno più a penalizzazione in caso di contatto al di sotto della cintura.

    Ne-waza – L’estensione della gamba dell’avversario non potrà più essere utilizzata per portare uno strangolamento (shime-waza). In questo caso, l’arbitro chiamerà il matte, ma non è prevista alcuna penalizzazione.

    Doppio hansoku-make – In caso di attitudine negativa/passiva da parte di entrambi i judoka, si potrà arrivare ad un doppio hansoku-make. Ciò potrà accadere sia al terzo shido (ad esempio se entrambi accumulano tre passività) sia per hansoku-make diretto. In caso di gravi comportamenti antisportivi, i judoka potranno essere esclusi per tutta la competizione.

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #761 il: Novembre 11, 2017, 20:54:01 pm »
E' un mostro: mai visto uno come lui.

https://www.oasport.it/2017/11/judo-mondiali-open-2017-teddy-riner-da-dieci-e-lode-domina-a-marrakech-e-scrive-un-altro-capitolo-da-leggenda/

Citazione
Judo, Mondiali Open 2017: Teddy Riner da dieci e lode! Domina a Marrakech e scrive un altro capitolo da leggenda
11 novembre 2017 19:20 Giulio Chinappi


Dopo sei anni di assenza, sono tornati in calendario i Campionati Mondiali Open di judo, che si svolgono questo fine settimana nella città marocchina di Marrakech. La giornata odierna ha visto all’opera gli uomini, in una competizione alla quale hanno preso parte quaranta atleti, ed il cui favorito d’obbligo era il francese Teddy Riner, già nove volte campione del mondo e due volte medagliato d’oro alle Olimpiadi.

Il gigante di Guadalupa ha iniziato la propria giornata contro il kirghiso Iurii Krakovetskii, in un primo turno che ha avuto le sembianze di un riscaldamento: dopo quattro minuti di attesa, Riner ha prodotto l’attacco decisivo nei primi secondi del golden score, mettendo a segno un waza-ari. Il tabellone ci ha riservato una possibile finale anticipata in occasione del secondo turno, visto che Riner ha affrontato il georgiano Guram Tushishvili, campione europeo in carica, considerato da molti come l’avversario più pericoloso per il francese. Questa volta, il colosso di  Pointe-à-Pitre ha domato il caucasico con meno difficoltà rispetto alla semifinale di Budapest, realizzando due waza-ari. Giunto ai quarti di finale, Riner ha battuto per ippon il mongolo Temuulen Battulga, mentre in semifinale ha dovuto attendere il golden score per avere la meglio per waza-ari sul cubano Andy Granda, proveniente dalle categorie inferiori e grande sorpresa di giornata dopo il suo ippon ai quarti sul giapponese Takeshi Ojitani.

Dall’altra parte del tabellone, invece, a farsi strada è stato contro ogni pronostico il belga Toma Nikiforov, altro atleta che abitualmente vediamo all’opera tra i -100 kg, dove è stato già medagliato mondiale e due volte medagliato europeo. Il ventiquattrenne ha infatti sconfitto per ippon il padrone di casa marocchino Adil Hajji, poi ha realizzato un waza-ari ed un ippon sul georgiano Levani Matiashvili, ed ha sconfitto ancora per ippon il russo Alexander Mikhaylin, trentottenne già campione mondiale Open nel 2001, ed il giapponese Kokoro Kageura, tutti atleti molto più pesanti di lui. Contro Riner, però, le prime prese hanno subito mostrato una superiorità del francese, che si è immediatamente portato in vantaggio per waza-ari su sumi-gaeshi. Alla fine, il campionissimo ha centrato il suo decimo titolo mondiale per due waza-ari a zero, scrivendo ancora una volta una pagina di storia del judo e dello sport.

Curiosamente, le due finali per il bronzo hanno visto due sfide tra connazionali. Il primo match è stato tutto all’insegna del Sol Levante, con Takeshi Ojitani che ha avuto la meglio su Kokoro Kageura, costringendolo ad accumulare un terzo shido al golden score. Dopo la brutta figura di Budapest, il venticinquenne di Osaka conquista dunque la sua prima medaglia mondiale, dopo aver vinto tre delle ultime quattro edizioni dello Zen Nihon, il Campionato Giapponese Open. L’altra medaglia di bronzo è invece stata assegnata al termine della sfida tutta cubana tra Andy Granda ed Álex García Mendoza, che, a dispetto del fatto di essere connazionali, non si erano mai affrontati in tornei ufficiali: quinto alle Olimpiadi di Rio 2016 tra i pesi massimi, il ventiquattrenne García Mendoza ha fatto valere la sua potenza fisica per imporsi con due waza-ari, e conquistare la sua prima medaglia mondiale dopo aver vinto il titolo continentale panamericano della categoria regina.

Una parola infine, per il greco Ilias Iliadis: tornato alle competizioni dopo oltre un anno di stop, l’ellenico di origine georgiana è stato subito eliminato per waza-ari dall’olandese Roy Meyer.

Open
1. RINER, Teddy (FRA)
2. NIKIFOROV, Toma (BEL)
3. GARCIA MENDOZA, Alex (CUB)
3. OJITANI, Takeshi (JPN)
5. GRANDA, Andy (CUB)
5. KAGEURA, Kokoro (JPN)
7. BATTULGA, Temuulen (MGL)
7. MIKHAYLIN, Alexander (RUS)

giulio.chinappi@oasport.it
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #762 il: Novembre 12, 2017, 11:08:06 am »
http://it.euronews.com/2017/11/12/judo-mondiali-open-riner-non-si-batte-decimo-titolo-iridato-per-il-francese

Citazione
Judo, Mondiali Open: Riner non si batte, decimo titolo iridato per il francese
da Euronews
ultimo aggiornamento: 12/11/2017
I Mondiali Open di Judo si sono aperti con il protagonista più atteso.

I Mondiali Open di Judo si sono aperti con il protagonista più atteso. A Marrakesh Teddy Riner ha conquistato il decimo titolo iridato di una carriera difficilmente ripetibile. Erano quaranta i judoka iscritti al tabellone maschile, senza limiti di peso come prevede la formula Open.

Dopo avere battuto il kirghiso Iurii Krakovetskii nel primo combattimento della giornata, Riner si è trovato di fronte nel secondo turno Guram Tushishvili, da molti considerato il rivale più pericoloso del gigante francese. L’incontro, una sorta di finale anticipata, è stato però meno equilibrato del previsto, con Riner che ha domato il georgiano, campione europeo in carica, mettendo a segno due waza ari.

Una volta eliminato Tushishvili, Riner ha avuto la strada spianata verso la finale. Nel terzo turno il francese ha ottenuto un facile ippon contro il tunisino Facial Jaballah. Riner ha chiuso con un ippon anche il combattimento successivo contro il mongolo Temuulen Battulga, battuto con un uchimata.

Meno agevole la semifinale contro il cubano Andy Granda, rivelazione di giornata. Riner ha dovuto attendere il golden score per mettere a segno il waza ari decisivo. In finale il francese si è trovato di fronte il belga Toma Nikiforov.

Il combattimento ha fatto pensare subito ad una sfida tra Davide e Golia, vista l’evidente differenza di peso tra i due judoka sul tatami. Nikiforov infatti di solito combatte nella categoria sotto i 100 chilogrammi, mentre Riner è un gigante di oltre 130 chili.

Il belga ha potuto fare poco per contrastare la superiore potenza dell’avversario. Riner ha subito messo a segno un waza ari e ne ha poi ottenuto un secondo più avanti nell’incontro. Nikiforov è riuscito almeno ad impedire al francese di chiudere il combattimento con un ippon. Le due medaglie di bronzo sono andate al giapponese Ojitani e al cubano Garcia Mendoza.

“E’ stato un torneo differente dal solito – ha detto Riner dopo la premiazione -, ho affrontato avversari di categorie di peso differenti. Sono contento, molto contento, perché mai nella mia vita avrei pensato di vincere dieci titoli mondiali. Quando ho cominciato non credevo neanche che ne avrei mai vinto uno. Quello di oggi è un titolo presitigioso e sono contento di averlo vinto”.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #763 il: Novembre 13, 2017, 02:11:43 am »
https://www.oasport.it/2017/11/video-judo-mondiali-open-2017-rivediamo-tutti-gli-incontri-di-teddy-riner-per-la-conquista-del-decimo-titolo-mondiale/

Citazione
VIDEO – Judo, Mondiali Open 2017: rivediamo tutti gli incontri di Teddy Riner per la conquista del decimo titolo mondiale
12 novembre 2017 02:26 Giulio Chinappi

Teddy Riner ha scritto un altro capitolo della propria leggenda nella giornata di sabato, conquistando a Marrakech il titolo mondiale della categoria Open, e laureandosi così campione del mondo per la decima volta in carriera. Rivediamo di seguito tutti gli incontri del gigante francese, che ha sconfitto sei atleti, fino alla finale con il belga Toma Nikiforov,  passando per il difficile secondo turno contro il georgiano Guram Tushishvili, per confermare la propria supremazia sul judo planetario.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #764 il: Novembre 15, 2017, 19:51:50 pm »
https://www.oasport.it/2017/11/judo-il-calendario-della-stagione-2018-rivoluzione-giapponese-sparisce-il-grand-slam-di-tokyo/

Citazione
Judo: il calendario della stagione 2018. Rivoluzione giapponese, sparisce il Grand Slam di Tokyo
14 novembre 2017 04:18 Giulio Chinappi

Mentre la stagione in corso ha ancora molto da dire, l’International Judo Federation (IJF) ha diffuso la versione quasi definitiva del calendario 2018. Come da tradizione negli ultimi anni, si inizierà in Tunisia (19-21 gennaio), con il torneo che da African Open è stato promosso a Grand Prix di Tunisi, dove vedremo per la prima volta applicate le nuove modifiche al regolamento.

Il primo grande appuntamento sarà il Grand Slam di Parigi (10-11 febbraio), una settimana prima dell’European Open di Roma (17-18 febbraio), l’appuntamento internazionale più importante ad avere luogo sul suolo italiano. A marzo avrà luogo il Grand Slam di Ekaterinburg, in Russia (17-18 marzo), mentre aprile sarà come al solito il mese delle rassegne continentali, con i Campionati Europei previsti dal 26 al 29 in quel di Tel Aviv (Israele).

La stagione proseguirà con il Grand Slam di Baku (11-13 maggio), mentre da giugno avrà inizio il periodo di qualificazione olimpica per Tokyo 2020. La stessa capitale dell’Azerbaigian sarà poi la sede dell’appuntamento più importante dell’anno, i Campionati Mondiali, spostati nel mese di settembre (dal 20 al 27). Confermato il Grand Slam di Abu Dhabi (26-28 ottobre), mentre al grande novità riguarda la scomparsa di Tokyo dal calendario del World Tour: la tappa giapponese del circuito mondiale sarà infatti il Grand Slam di Osaka (23-25 novembre).

La stagione, come già quest’anno, si concluderà in stile tennistico con il World Masters di San Pietroburgo (16-18 dicembre), riservato ai migliori sedici judoka di ogni categoria.

PRINCIPALI APPUNTAMENTI 2018

19-21 GENNAIO – GRAND PRIX TUNISI (TUN)
26-28 GENNAIO – GRAND PRIX MARRAKECH (MAR)
10-11 FEBBRAIO – GRAND SLAM PARIGI (FRA)
17-18 FEBBRAIO – EUROPEAN OPEN ROMA (ITA)
23-25 FEBBRAIO – GRAND PRIX DUESSELDORF (GER)
17-18 MARZO – GRAND SLAM EKATERINBURG (RUS)
30 MARZO – 1 APRILE – GRAND PRIX TBILISI (GEO)
6-8 APRILE – GRAND PRIX ANTALYA (TUR)
26-29 APRILE – CAMPIONATI EUROPEI TEL AVIV (ISR)
11-13 MAGGIO – GRAND SLAM BAKU (AZE)
25-27 MAGGIO – GRAND PRIX HOHHOT (CHN)
15-17 GIUGNO – GRAND PRIX CANCUN (MEX)
28 GIUGNO – 1 LUGLIO – EUROPEI CADETTI SARAJEVO (BIH)
27-29 LUGLIO – GRAND PRIX ZAGABRIA (CRO)
4-5 AGOSTO – GRAND PRIX BUDAPEST (HUN)
6-9 SETTEMBRE – EUROPEI JUNIOR SOFIA (BUL)
20-27 SETTEMBRE – CAMPIONATI MONDIALI BAKU (AZE)
7-10 OTTOBRE – OLIMPIADI GIOVANILI BUENOS AIRES (ARG)
12-14 OTTOBRE – GRAND PRIX TASHKENT (UZB)
26-28 OTTOBRE – GRAND SLAM ABU DHABI (UAE)
9-11 NOVEMBRE – EUROPEI UNDER 23 BUDAPEST (HUN)
16-18 NOVEMBRE – GRAND PRIX L’AIA (NED)
23-25 NOVEMBRE – GRAND SLAM OSAKA (JPN)
15-16 DICEMBRE – WORLD MASTERS SAN PIETROBURGO (RUS)

giulio.chinappi@oasport.it
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