Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 286890 volte)

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Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #690 il: Settembre 05, 2017, 00:46:34 am »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-mondiali-2017-il-bilancio-delle-big-giappone-dominante-teddy-riner-stellare/

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Judo, Mondiali 2017: Il bilancio delle big. Giappone dominante, Teddy Riner stellare
Pubblicato il 4 settembre 2017 da Giulio Chinappi alle ore 11:45 in Combattimento, Judo

Terminati i Campionati Mondiali di judo 2017, con al László Papp Arena di Budapest ormai vuota, è tempo di bilanci iridati.

GIAPPONE (8 ori, 4 argenti, 1 bronzo) – Nipponici dominanti eppure… in calo! Lo straordinario dominio dei judoka del Sol Levante, soprattutto nei primi giorni di combattimenti, ha fatto sfuggire a molti un dato: ai Mondiali di Astana 2015, gli ori furono otto – come a Budapest – e le medaglie addirittura diciassette, quattro in più rispetto al bottino di quest’anno. A mancare all’appello, in effetti, sono quattro bronzi, ma questo non deve togliere nulla alla grande prestazione della squadra giapponese, che ha saputo presentare anche tanti nomi nuovi rispetto a quelli del precedente quadriennio, visto che tra i medagliati d’oro il solo Naohisa Takato (60 kg) era già stato campione del mondo in precedenza. La strada verso Tokyo 2020 è lanciata.

FRANCIA (2-0-2) – Tra Mondiali ed Olimpiadi, dal 2012 al 2017 la Francia ha sempre vinto due ori. Dato confermato, grazie alla solita costanza di Teddy Riner, stella assoluta di questi Mondiali, unico campione olimpico in grado di vincere l’oro a Budapest… e di riuscirci per la nona volta! Al di là della stella del judo internazionale, la Francia ha confermato la sua solidità nel settore femminile, dove ha piazzato un’atleta ai quarti di finale in tutte le categorie, mentre al maschile la nuova generazione delle categorie più basse deve ancora trovare la propria dimensione. Il bronzo a squadre ed il secondo posto nel medagliere confermano la qualità del movimento francese, nonostante ci si aspettasse qualche medaglia in più (nel 2015 furono sei).

BRASILE (1-2-2) – Sull’onda delle Olimpiadi casalinghe il Brasile ha dato vita ad un’ottima edizione iridata, andando meglio anche di Rio 2016, e cancellando la delusione di Astana 2015, quando arrivarono solo due bronzi. Tuttavia, le medaglie della selezione verdeoro sono arrivate da parte di judoka che erano presenti già nel precedente ciclo olimpico (anzi, in alcuni casi anche in quello di Londra 2012). I giovani per ora hanno faticato ad affermarsi nel contesto più importante. Un plauso, naturalmente, a Mayra Aguiar (78 kg), prima donna brasiliana a vincere due ori mondiali.

MONGOLIA (1-1-4) – Il judo mongolo è oramai una realtà ben consolidata, avendo vinto titoli olimpici e mondiali negli ultimi anni. Tuttavia, la nazionale asiatica ha offerto una prova di insospettabile solidità in quasi tutte le categorie, vincendo sei medaglie (meglio solo il Giappone). Sumiya Dorjsuren è stata finalmente premiata della sua costanza negli ultimi anni, che l’ha vista a lungo nella posizione di numero uno del ranking mondiale e medagliata sia ai Mondiali che alle Olimpiadi.

RUSSIA (0-1-3) – I russi tornano a casa con quattro medaglie, ma non erano venuti per questo. Nonostante i successi olimpici di Londra e Rio, l’oro mondiale manca dal 2011, e questa lacuna non piace certamente ad un Paese che ha un potenziale judoistico imponente. Due anni fa le medaglie erano state tre, ma con due argenti.

GEORGIA (0-1-2) – Altra grande assente dal gradino più alto del podio, la Georgia paga l’eliminazione della prova a squadre maschili, dove era una presenza costante del podio. I caucasici devono correre ai ripari costruendo una squadra femminile in grado di reggere quanto meno il confronto internazionale.

COREA DEL SUD (0-0-4) – La squadra coreana rappresenta una delle più grandi delusioni di questa edizione iridata. Ad Astana vinse sei medaglie e due titoli mondiali, aggiudicandosi la palma di nazionale del futuro: ma quei talenti faticano a confermarsi, e la Corea non ha piazzato nessun judoka in finale. A Rio, almeno, erano arrivati due argenti.

PAESI BASSI E UNGHERIA (0-0-0) – Nessuna medaglia ai Mondiali di casa: l’Ungheria esce con le ossa rotte, eguagliando la prestazione dell’Egitto nel 2005, ultima nazionale ospitante a chiudere la rassegna a mani vuote. E che dire degli olandesi, che hanno rischiato di demolire la propria nazionale per una scellerata politica interna, e che ora si ritrovano senza medaglie mondiali: dall’istituzione dei Mondiali unificati tra categorie maschili e femminili, non era mai successo.

giulio.chinappi@oasport.it


Citazione
GEORGIA (0-1-2) – Altra grande assente dal gradino più alto del podio, la Georgia paga l’eliminazione della prova a squadre maschili, dove era una presenza costante del podio. I caucasici devono correre ai ripari costruendo una squadra femminile in grado di reggere quanto meno il confronto internazionale.

Trattasi dell'ultima puttanata partorita dalle menti dei "grandi capi".
Ormai le femmine devono ficcarle dappertutto.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #691 il: Settembre 05, 2017, 19:45:14 pm »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-teddy-riner-pensa-gia-al-decimo-titolo-mondiale-a-novembre-per-lunica-corona-che-non-detiene/

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Judo: Teddy Riner pensa già al decimo titolo mondiale. A novembre per l’unica corona che non detiene
Pubblicato il 5 settembre 2017 da Giulio Chinappi alle ore 10:44 in Combattimento, Judo

Nove volte campione del mondo: Teddy Riner continua a collezionare titoli e a riscrivere la storia del judo. A Budapest, il colosso francese ha conquistato per l’ottava volta consecutiva l’alloro iridato della categoria +100 kg, ma ben presto potrebbe arrivare già in doppia cifra. L’11 e 12 novembre, infatti, il Marocco ospiterà i Campionati Mondiali Open, per assegnare un titolo che non veniva messo in gioco dal 2011.

In Marocco, Riner ci sarà: dopo il trionfo di Budapest, il francese si è preso una settimana di vacanza, e poi ripartirà con gli allenamenti proprio in vista di questo appuntamento, sempre tenendo conto del dolore al ginocchio che lo ha condizionato anche nella finale contro il brasiliano David Moura, ma che non gli ha impedito di vincere per ippon. Il gigante di Guadalupa ci tiene particolarmente a vincere anche questo torneo iridato, e per una serie di motivi: oltre alla storica decima medaglia d’oro mondiale, Riner vuole vincere l’unica corona planetaria che attualmente non detiene ed imporsi nel torneo che lo vide perdere per l’ultima volta.

Certo, Riner è già stato campione del mondo Open a Levallois, nel 2008, quando si impose davanti al suo pubblico contro il suo rivale russo Aleksandr Mikhailin, lo stesso della finale olimpica di Londra 2012. Ma nel 2010, a Tokyo, subì una discussa sconfitta in finale per mano del giapponese Daiki Kamikawa, in quello che ad oggi è l’ultimo incontro perso da Riner, mentre nel 2011 non ha partecipato alla competizione di Tjumen’, in Russia, vinta dall’uzbeko Abdullo Tangriev.

Dopo sei anni, l’International Judo Federation (IJF) ha deciso di rispolverare questo torneo che in realtà affonda le sue radici nella storia del judo, visto che le categorie di peso furono introdotte solamente alle Olimpiadi di Tokyo 1964, ed ancora negli anni successivi si continuò ad assegnare il titolo Open, a lungo considerato come il più prestigioso. Gli stessi giapponesi, considerano i propri campionati nazionali Open (lo Zen Nihon maschile e la Coppa dell’Imperatrice femminile) come i tornei più importanti. Ed in più, l’IJF ha saputo fare bene i calcoli, sapendo che la possibilità di un decimo titolo mondiale di Riner avrebbe sicuramente fatto salire alle stelle l’interesse per la rassegna.

Per i rivali di Riner, dunque, ci sarà da sudare ancora una volta nel tentativo di batterlo, perché il francese non ha smarrito la propria fame: arriverà sicuramente fino a Tokyo 2020, dove cercherà un terzo titolo olimpico consecutivo, ma ha già fatto sapere che, se il suo fisico reggerà, proverà ad esserci anche a Parigi 2024, quando avrà trentacinque anni.

giulio.chinappi@oasport.it
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Alberto1986

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Re:Arti Marziali
« Risposta #693 il: Settembre 06, 2017, 19:16:51 pm »
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Re:Arti Marziali
« Risposta #694 il: Settembre 06, 2017, 19:59:47 pm »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-chi-sara-il-nuovo-fenomeno-azzurro-a-tokyo-2020/

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Judo: chi sarà il nuovo fenomeno azzurro a Tokyo 2020?
Pubblicato il 6 settembre 2017 da Giulio Chinappi alle ore 12:00 in Combattimento, Judo

Nel 2013, subito dopo le Olimpiadi di Londra 2012, in pochi dei non addetti ai lavori conoscevano Fabio Basile ed Odette Giuffrida. Il primo combatteva ancora nella categoria 60 kg, vincendo il titolo italiano assoluto ma combattendo soprattutto nei tornei junior, mentre la seconda faceva i primi passi nella nazionale senior, ottenendo un promettente quinto posto europeo. I due atleti, entrambi classe 1994, sarebbero poi diventati i due medagliati olimpici del judo azzurro a Rio 2016.

Pur essendo certi che a Tokyo 2020 ci saranno ancora Basile e Giuffrida, così come molti degli altri protagonisti della nazionale italiana ai Mondiali di Budapest, a partire dal vicecampione iridato Matteo Marconcini, proviamo a lanciarci in una proiezione di quali potrebbero essere i nuovi fenomeni del judo azzurro che si trovano oggi nelle stesse condizioni di Basile e Giuffrida nel 2013, dunque i migliori azzurrini nati nel 1998.

Per fortuna dell’Italia, l’annata 1998 sembra essere stata particolarmente prolifica nell’ambito del judo azzurro, in particolare nel settore maschile. Di quest’anno è infatti Giovanni Esposito, fratello minore di Antonio, campione del mondo cadetti e bronzo europeo di categoria nel 2015, ma nel ’98 sono nati anche altri due fratelli d’arte, Manuel Lombardo, campione europeo cadetti e due volte bronzo continentale tra cadetti e junior, e Christian Parlati. Tra gli altri atleti che hanno ottenuto medaglie nei tornei dell’European Cup ricordiamo Luca Caggiano, Andrea Fusco e Marco Truffo.

Al femminile, le judoka classe 1998 più titolate sono Sofia Petitto, argento mondiale cadetti nel 2015, ed Alice Bellandi, bronzo continentale. Alessia Ritieni, Ilaria Qualizza e Martina Scisciola figurano tra le altre atlete in grado di salire sul podio nei tornei dei circuiti continentali delle categorie giovanili.

Emergeranno dunque tra questi nomi i prossimi medagliati olimpici azzurri? Impossibile dirlo, ma sicuramente c’è tanta materia prima sulla quale lavorare per riuscire a rendere l’Italia competitiva nel maggior numero possibile di categorie.

giulio.chinappi@oasport.it
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Alberto1986

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Re:Arti Marziali
« Risposta #695 il: Settembre 07, 2017, 01:51:20 am »
....
Teddy Riner è un animale.

Fredrik Smulter 407,5 kg di panca piana:


 :ohmy: :ohmy: :ohmy:  :ohmy: :ohmy: :ohmy:

Offline Sardus_Pater

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« Risposta #696 il: Settembre 07, 2017, 09:38:59 am »
...cristo...
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #697 il: Settembre 08, 2017, 00:44:29 am »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-i-ranking-mondiali-aggiornati-dopo-la-rassegna-iridata-di-budapest-2017/

Citazione
I Campionati Mondiali di judo 2017, tenutisi la scorsa settimana presso la László Papp Arena di Budapest, hanno dato uno scossone ai ranking mondiali delle quattordici categorie di peso. Andiamo a vedere come sono cambiate le classifiche, ricordandovi sempre che i campioni mondiali sono indicati in rosso, i campioni olimpici in arancione e gli italiani in azzurro.
UOMINI

60 KG

La vittoria del titolo mondiale ha permesso al giapponese Naohista Takato di riconquistare la vetta del ranking della più bassa categoria di peso maschile. Alle sue spalle troviamo l’azerbaigiano Orkhan Safarov e l’ex leader, il georgiano Amiran Papinashvili. Campione olimpico, il russo Beslan Mudranov è solo trentasettesimo, mentre l’azzurro Elios Manzi ha guadagnato diciannove posizioni, ed è ora quaratatreesimo.

1 TAKATO Naohisa JPN 4700 ▲ 1
2 SAFAROV Orkhan AZE 3464 ▲ 4
3 PAPINASHVILI Amiran GEO 3262 ▼ 2
4 GANBAT Boldbaatar MGL 2561 ▲ 7
5 TILOVOV Mukhriddin UZB 2402 ▲ 5
6 GARRIGOS Francisco ESP 2393 ▼ 3
7 TAKABATAKE Eric BRA 2190 ▼ 2
8 DASHDAVAA Amartuvshin MGL 2130 ▼ 1
9 NAGAYAMA Ryuju JPN 2090 –
10 SHISHIME Toru JPN 2050 ▼ 6
11 UROZBOEV Diyorbek UZB 1890 ▲ 13
12 MSHVIDOBADZE Robert RUS 1774 ▼ 4
13 KYRGYZBAYEV Gusman KAZ 1746 ▲ 5
14 PELIM Phelipe BRA 1610 –
15 OGUZOV Albert RUS 1556 ▼ 3
16 GERCHEV Yanislav BUL 1542 ▼ 1
17 CHKHVIMIANI Lukhumi GEO 1468 ▼ 4
18 PETRIKOV Pavel CZE 1290 ▲ 21
19 OZLU Bekir TUR 1258 ▼ 3
20 REVOL Cedric FRA 1235 ▼ 3

37 MUDRANOV Beslan RUS 711 ▼ 5

43 MANZI Elios ITA 589 ▲ 19
60 DI LORETO Carmine maria ITA 389 ▼ 4
170 LOMBARDO Daniel ITA 46 ▲ 1
193 PANTANO Angelo ITA 26 ▼ 5
217 FERRETTI Andrea ITA 16 ▼ 11
217 CARLINO Andrea ITA 16 ▼ 11
217 LANZAFAME Angelo ITA 16 ▼ 11
260 LOMBARDO Manuel ITA 6 ▼ 13

66 KG

Anche in questa categoria, il titolo iridato vinto a Budapest ha permesso al giapponese Hifumi Abe di appropriarsi del primato, scavalcando l’israeliano Tal Flicker. Al terzo posto troviamo il georgiano Vazha Margvelashvili, mentre l’azzurro campione olimpico Fabio Basile ha guadagnato quattro posizioni, ed è venticinquesimo.

1 ABE Hifumi JPN 3900 ▲ 3
2 FLICKER Tal ISR 3466 ▼ 1
3 MARGVELASHVILI Vazha GEO 2636 ▲ 8
4 AN Baul KOR 2580 ▼ 2
5 ZANTARAIA Georgii UKR 2247 ▲ 8
6 ABDULZHALILOV Abdula RUS 2201 ▼ 3
7 PULIAEV Mikhail RUS 2060 ▲ 18
8 SHMAILOV Baruch ISR 2020 ▼ 2
9 DOVDON Altansukh MGL 1896 ▼ 4
10 CHIBANA Charles BRA 1865 ▼ 1
11 SHIKHALIZADA Nijat AZE 1755 ▼ 4
12 DAVAADORJ Tumurkhuleg MGL 1736 ▼ 4
13 SHAMILOV Yakub RUS 1726 ▼ 3
14 OLEINIC Sergiu POR 1538 ▼ 2
15 MINKOU Dzmitry BLR 1520 ▲ 7
16 KATZ Nathan AUS 1362 ▲ 1
17 KIM Limhwan KOR 1289 ▲ 26
18 GIUNASHVILI Lasha GEO 1218 ▼ 4
19 MUKANOV Azamat KAZ 1200 ▼ 4
20 JEREB Andraz SLO 1161 –

25 BASILE Fabio ITA 1052 ▲ 4
91 MEDVES Matteo ITA 230 ▼ 4
92 VERDE Elio ITA 224 ▼ 13
167 LOMBARDO Manuel ITA 56 ▲ 1
192 PIRAS Matteo ITA 36 ▲ 3
215 STEFANELLI Biagio ITA 26 –
274 MICELI Mattia ITA 12 ▼ 14
274 FASCINATO Samuele ITA 12 ▼ 14

73 KG

Già in vetta prima della rassegna iridata, il giapponese Soichi Hashimoto ha ribadito il proprio primato, andando a conquistare la medaglia d’oro. Invariate anche le posizioni a ridosso della prima, occupate dall’azerbaigiano Rustam Orujov e dal sudcoreano An Chang-Rim. In pausa quest’anno, il giapponese campione olimpico Shohei Ono è quarantaduesimo, mentre gli italiani si trovano oltre la centesima piazza.

1 HASHIMOTO Soichi JPN 5250 –
2 ORUJOV Rustam AZE 3950 –
3 AN Changrim KOR 3330 –
4 GANBAATAR Odbayar MGL 2980 ▲ 2
5 HEYDAROV Hidayat AZE 2741 –
6 SHAVDATUASHVILI Lasha GEO 2532 ▲ 4
7 MACIAS Tommy SWE 2317 ▼ 3
8 BUTBUL Tohar ISR 2272 ▼ 1
9 SAIYINJIRIGALA CHN 2165 ▲ 3
10 IARTCEV Denis RUS 2140 ▲ 3
11 BOBOEV Giyosjon UZB 1972 ▼ 2
12 CONTINI Marcelo BRA 1900 ▼ 4
13 MARGELIDON Arthur CAN 1728 ▼ 2
14 MOGUSHKOV Musa RUS 1284 –
15 MOHYELDIN Mohamed EGY 1241 –
16 UNGVARI Miklos HUN 1233 ▲ 5
17 TURNER Alexander USA 1214 ▲ 6
18 VAN TICHELT Dirk BEL 1138 ▲ 11
19 SMAGULOV Zhansay KAZ 1132 ▲ 11
20 FARMONOV Mirzokhid UZB 1132 ▼ 4

42 ONO Shohei JPN 650 ▼ 25

113 PARLATI Enrico ITA 153 ▼ 3
137 ESPOSITO Antonio ITA 115 ▼ 6
143 REGIS Andrea ITA 102 ▼ 1
153 MADDALONI Marco ITA 86 ▼ 1
161 CASAGLIA Leonardo ITA 76 ▼ 1
173 MELONI Augusto ITA 64 ▲ 1
185 BRUNO Emanuele ITA 52 ▲ 1
217 TOSOLINI Ermes ITA 28 ▲ 1
275 GISMONDO Andrea ITA 18 ▼ 7
280 RIPANDELLI Davide ITA 16 ▼ 7

81 KG

Campione olimpico e bronzo mondiale, il russo Khasan Khalmurzaev si è ripreso la prima posizione del ranking mondiale, davanti all’iraniano Saeid Mollaei ed all’olandese Frank de Wit. Scivola al quarto posto l’ex leader, l’altro russo Alan Khubetsov, mentre guadagna ben 116 posizioni il nuovo campione del mondo, il tedesco Alexander Wieczerzak, ora ottavo. Ottimo recupero anche per Matteo Marconcini, che con il suo argento è quattordicesimo.

1 KHALMURZAEV Khasan RUS 2990 ▲ 5
2 MOLLAEI Saeid IRI 2912 ▲ 6
3 DE WIT Frank NED 2872 ▼ 1
4 KHUBETSOV Alan RUS 2769 ▼ 3
5 UNGVARI Attila HUN 2511 ▼ 2
6 IVANOV Ivaylo BUL 2282 ▲ 1
7 PENALBER Victor BRA 2141 ▼ 3
8 WIECZERZAK Alexander GER 2093 ▲ 116
9 LAPPINAGOV Aslan RUS 2016 ▼ 4
10 CSOKNYAI Laszlo HUN 1899 ▲ 5
11 LUCENTI Emmanuel ARG 1892 ▼ 2
12 BRIAND Etienne CAN 1830 ▼ 2
13 REKHVIASHVILI Zebeda GEO 1808 –
14 MARCONCINI Matteo ITA 1802 ▲ 47
15 OTGONBAATAR Uuganbaatar MGL 1742 ▲ 6
16 NYAMSUREN Dagvasuren MGL 1530 ▼ 5
17 ABDELAAL Mohamed EGY 1496 ▲ 1
18 SANTOS Eduardo yudi BRA 1480 ▼ 2
19 NAGASE Takanori JPN 1370 ▼ 7
20 ISMAYILOV Rufat AZE 1244 ▼ 3

81 ESPOSITO Antonio ITA 304 ▼ 4
153 CIANO Antonio ITA 105 ▼ 15
197 CAROLLO Massimiliano ITA 45 ▼ 1
207 REGIS Andrea ITA 36 ▼ 2
247 FRUSTACI Diego ITA 18 ▼ 7
264 D ARCO Salvatore ITA 12 ▼ 7

90 KG

Dominio serbo in questa categoria: il primato resta infatti nelle mani del campione europeo Aleksandar Kukolj, mentre Nemanja Majdov si è portato dalla ventitreesima alla seconda posizione dopo il suo oro mondiale. Terzo lo sloveno Mihael Žgank, venticinquesimo il campione olimpico giapponese Mashu Baker, assente dai Mondiali per infortunio. Nicholas Mungai, 96mo, è il miglior italiano.

1 KUKOLJ Aleksandar SRB 3670 –
2 MAJDOV Nemanja SRB 3074 ▲ 21
3 ZGANK Mihael SLO 2750 ▲ 11
4 CLERGET Axel FRA 2620 ▼ 2
5 KHALMURZAEV Khusen RUS 2470 ▼ 1
6 GWAK Donghan KOR 2382 ▼ 1
7 MARGIANI Ushangi GEO 2259 ▲ 12
8 USTOPIRIYON Komronshokh TJK 2126 ▼ 5
9 GANTULGA Altanbagana MGL 2092 –
10 TOTH Krisztian HUN 2030 ▲ 5
11 SHERAZADISHVILI Nikoloz ESP 1909 ▼ 5
12 MEHDIYEV Mammadali AZE 1839 ▲ 4
13 BOZBAYEV Islam KAZ 1692 ▼ 6
14 GVINIASHVILI Beka GEO 1650 ▼ 3
15 NAGASAWA Kenta JPN 1628 ▼ 7
16 SAFGULIYEV Tural AZE 1622 ▼ 3
17 MAGOMEDOV Magomed RUS 1522 ▼ 7
18 CHENG Xunzhao CHN 1470 ▼ 6
19 SNOUSSI Oussama mahmoud TUN 1405 ▲ 3
20 BROWN Colton USA 1392 ▲ 1

25 BAKER Mashu JPN 1100 ▼ 5

96 MUNGAI Nicholas ITA 184 ▼ 3
141 FACENTE Walter ITA 89 –
182 RIGANO Lorenzo ITA 36 ▼ 1
225 GALBIATI Luca ITA 16 ▼ 8
225 FUSCO Andrea ITA 16 ▼ 8
225 ROLLO Federico ITA 16 ▼ 8
239 CAROLLO Giovanni ITA 14 ▼ 7

100 KG

L’olandese Michael Korrel mantiene la prima posizione del ranking, inseguito dai due azerbaigiano Elkhan Mamamdov, campione europeo in carica, ed Elmar Gasimov, argento olimpico e bronzo mondiale. Fresco di titolo iridato, il giapponese Aaron Wolf passa dalla trentunesima alla quarta posizione, mentre il ceco Lukáš Krpálek, campione olimpico, è solo trentesimo dopo essere passato alla categoria superiore. Miglior italiano, Giuliano Loporchio è 82mo.

1 KORREL Michael NED 3348 –
2 MAMMADOV Elkhan AZE 3154 ▲ 1
3 GASIMOV Elmar AZE 2918 ▲ 2
4 WOLF Aaron JPN 2840 ▲ 27
5 DENISOV Kirill RUS 2800 ▲ 2
6 LIPARTELIANI Varlam GEO 2682 ▲ 10
7 MARET Cyrille FRA 2521 ▼ 5
8 ZANKISHIEV Kazbek RUS 2354 ▼ 2
9 CIRJENICS Miklos HUN 1979 ▼ 5
10 PALTCHIK Peter ISR 1838 ▲ 1
11 ARMENTEROS Jose CUB 1694 ▼ 3
12 PACEK Martin SWE 1685 ▲ 1
13 RAKOV Maxim KAZ 1614 ▼ 4
14 NIKIFOROV Toma BEL 1585 ▲ 3
15 BISULTANOV Adlan RUS 1499 ▼ 3
16 FLETCHER Benjamin GBR 1446 ▲ 2
17 HAGA Ryunosuke JPN 1390 ▼ 7
18 KURBONOV Soyib UZB 1354 ▼ 4
19 CORREA Luciano BRA 1314 ▼ 4
20 BOUYACOUB Lyes ALG 1300 ▲ 2

30 KRPALEK Lukas CZE 970 ▼ 7

82 LOPORCHIO Giuliano ITA 238 ▼ 7
97 D ARCO Vincenzo ITA 162 ▼ 4
99 DI GUIDA Domenico ITA 159 ▼ 13
151 ARDIZIO Luca ITA 46 ▼ 4

+100 KG

Finalista iridato a Budapest, il brasiliano David Moura conserva la prima posizione. Risale dalla quattordicesima alla seconda piazza il fuoriclasse francese Teddy Riner, vincitore in Ungheria del suo nono titolo mondiale, ed ora classificato davanti al campione europeo, il georgiano Guram Tushishvili. Nessun italiano figura tra i migliori 100.

1 MOURA David BRA 4210 –
2 RINER Teddy FRA 3150 ▲ 12
3 TUSHISHVILI Guram GEO 2780 ▼ 1
4 BOR Barna HUN 2562 ▲ 1
5 SILVA Rafael BRA 2390 ▲ 13
6 BONDARENKO Stanislav UKR 2163 –
7 OJITANI Takeshi JPN 2020 ▲ 2
8 KRPALEK Lukas CZE 2002 ▼ 5
9 ULZIIBAYAR Duurenbayar MGL 1951 ▼ 5
10 OKRUASHVILI Adam GEO 1930 ▲ 5
11 KIM Sungmin KOR 1880 –
12 GARCIA MENDOZA Alex CUB 1856 ▲ 4
13 VOLKOV Andrey RUS 1821 ▼ 6
14 NATEA Daniel ROU 1796 ▼ 6
15 HARASAWA Hisayoshi JPN 1700 ▼ 5
16 KRAKOVETSKII Iurii KGZ 1596 ▼ 3
17 MATIASHVILI Levani GEO 1446 –
18 SHICHINOHE Ryu JPN 1390 ▼ 6
19 KAGEURA Kokoro JPN 1200 –
20 JABALLAH Faicel TUN 1152 ▲ 6

114 MASCETTI Alessio ITA 60 ▼ 1
157 MORENO Andres felipe ITA 16 ▼ 2
157 PEPOLI Claudio ITA 16 ▼ 2
157 DI FEDERICO Tiziano ITA 16 ▼ 2
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #698 il: Settembre 08, 2017, 00:59:22 am »
Fredrik Smulter 407,5 kg di panca piana:


 :ohmy: :ohmy: :ohmy:  :ohmy: :ohmy: :ohmy:

Certo, lui è uno specialista, mentre Teddy Riner è un judoka.

@@

Comunque, da ragazzo, quando ero più asciutto e decisamente "più tirato" di oggi, i miei 130 kg di panca piana li sollevavo.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #699 il: Settembre 10, 2017, 16:04:27 pm »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-european-cup-2017-augusto-meloni-vince-a-bratislava-cinque-medaglie-azzurre/

Citazione
Judo, European Cup 2017: Augusto Meloni vince a Bratislava, cinque medaglie azzurre
Pubblicato il 9 settembre 2017 da Giulio Chinappi alle ore 19:27 in Combattimento, Judo

Si è aperta quest’oggi l’European Cup di Bratislava 2017, tappa slovacca del circuito continentale di judo. Presente con un nutrito gruppi di atleti, l’Italia è riuscita a conquistare cinque medaglie, salendo sul gradino più alto del podio con Augusto Meloni (73 kg), tornato alla vittoria dopo essersi già imposto a Londra nel 2012 ed a Malaga nella passata stagione.

Meloni ha subito dimostrato di essere in giornata mettendo a segno un ippon contro l’ungherese Martin Végvári, ed ha poi continuato a macinare vittorie per ippon, sconfiggendo nell’ordine il polacco Maciej Zacheja, contro il quale ha messo a segno anche un waza-ari, il lituano Deividas Tarulis, che alla fine avrebbe ottenuto il bronzo e, in semifinale, Kevin Bakker, che si era portato in vantaggio per un waza-ari prima di accumulare un terzo shido fatale. In questa categoria l’Italia ha realizzato dunque una doppietta, visto che a raggiungere la finale dall’altra parte del tabellone è stato Enrico Parlati, che ha però dovuto dichiarare forfait per l’atto conclusivo.

Doppia medaglia anche nella categoria 57 kg, dove Martina Lo Giudice ha ottenuto l’argento dopo aver perso la finale contro l’ucraina Mariia Skora per ippon, e Miriam Boi si è classificata terza estromettendo dal podio Federica Luciano (tre shido). Stefano Monticone ha disputato la finale dei 60 kg, battuto solo da un waza-ari dello sloveno David Starkel, infine Biagio Stefanelli (66 kg) e Francesca Giorda (52 kg) si sono classificati rispettivamente quinto e settima.
RISULTATI

UOMINI

-60 kg
1. STARKEL, David (SLO)
2. MONTICONE, Stefano (ITA)
3. GARBACIK, Bartlomiej (POL)
3. PONGRACZ, Bence (HUN)
5. CERNY, Michal (CZE)
5. KOFFIJBERG, Bas (NED)
7. AZINOVIC, Bernard (CRO)
7. KLEMM, Lukas (GER)

-66 kg
1. GOLUS, Lukasz (POL)
2. CIGANOVIC, Ilija (SRB)
3. ALEKSANYAN, Gourgen (BEL)
3. BRYSZ, Jacek (POL)
5. MOISEI, Oleksandr (UKR)
5. STEFANELLI, Biagio (ITA)
7. DOBRANOWSKI, Bartosz (POL)
7. MAKAREWICZ, Arkadiusz (POL)

-73 kg
1. MELONI, Augusto (ITA)
2. PARLATI, Enrico (ITA)
3. HENNEVELD, Kenneth (NED)
3. TARULIS, Deividas (LTU)
5. BAKKER, Kevin (NED)
5. WICKER, Herbert (AUT)
7. CARO LOGNOUL BRASSEUR, Denis (BEL)
7. WINKLER, Michael (AUT)

DONNE

-48 kg
1. STANGAR, Marusa (SLO)
2. STEPANOVA, Elizaveta (RUS)
3. KRAFT, Mara (AUT)
3. STANKIEWICZ, Joanna (POL)
5. STADDON, Kelly (GBR)
5. WISZNIEWSKA, Katarzyna (POL)
7. ERDELYI, Lilla (HUN)
7. KOSONEN, Marianne (FIN)

-52 kg
1. STANGAR, Anja (SLO)
2. SILVA, Tamara (SUI)
3. KNETIG, Emoke (HUN)
3. PIENKOWSKA, Karolina (POL)
5. EASTON, Tinka (AUS)
5. RUBINSTEIN, Madelene (NOR)
7. GIORDA, Francesca (ITA)
7. SUESS, Diana (GER)

-57 kg
1. SKORA, Mariia (UKR)
2. LO GIUDICE, Martina (ITA)
3. BOI, Miriam (ITA)
3. STARKE, Pauline (GER)
5. LUCIANO, Federica (ITA)
5. MAJOROSOVA, Viktoria (SVK)
7. PALAGICHEVA, Oleksandra (UKR)
7. WULFF, Pauline (GER)

-63 kg
1. VAN DEN BERG, Geke (NED)
2. IWEMA, Iris (NED)
3. BABIC, Lucija (CRO)
3. BENJAMINS, Michelle (NED)
5. HILDBRAND, Carina (SUI)
5. KLOSE, Marie Charlotte (GER)
7. KULIKOVA, Michaela (CZE)
7. SZYMANSKA, Angelika (POL)

giulio.chinappi@oasport.it
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Hector Hammond

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Re:Arti Marziali
« Risposta #700 il: Settembre 11, 2017, 00:31:59 am »
:ohmy:


Il tutto in ciabatte... :ph34r:
Teddy Riner è un animale.
Io in ciabatte al massimo sollevo il telecomando  :lol: ...

Alberto1986

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Re:Arti Marziali
« Risposta #701 il: Settembre 11, 2017, 01:59:42 am »
Certo, lui è uno specialista, mentre Teddy Riner è un judoka.
...

Si, certamente. Ma per sollevare tanto bisogna essere predisposti strutturalmente e geneticamente. Non è solo questione di allenamento (ma questo penso che lo sai bene).

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« Risposta #702 il: Settembre 11, 2017, 07:39:49 am »
Si, certamente. Ma per sollevare tanto bisogna essere predisposti strutturalmente e geneticamente. Non è solo questione di allenamento (ma questo penso che lo sai bene).

Certo, è chiaro che alla base ci deve essere una predisposizione genetica e strutturale.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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« Risposta #703 il: Settembre 16, 2017, 01:29:23 am »
https://www.oasport.it/2017/09/judo-europei-junior-2017-gabriele-sulli-conquista-largento-nella-categoria-66-kg/

Citazione
Judo, Europei Junior 2017: Gabriele Sulli conquista l’argento nella categoria 66 kg
Pubblicato il 15 settembre 2017 da Giulio Chinappi alle ore 18:58 in Combattimento, Judo

Si sono aperti quest’oggi a Maribor, in Slovenia, i Campionati Europei Junior di judo 2017. Quest’oggi sono state assegnate le medaglie delle prime otto categorie di peso individuali – quattro maschili ed altrettante femminili. Domani si proseguirà con le categorie più pesanti, mente domenica sarà la volta della gara a squadre.

Il protagonista italiano di giornata è stato il ventenne Gabriele Sulli, interprete della categoria 66 kg, capace di conquistare la medaglia d’argento. Vincitore quest’anno dell’European Cup Junior di Paks (il cui podio è quello della foto) e terzo a La Coruña, Sulli ha esordito con due waza-ari ed un ippon sul cipriota Christos Skouroumounis, superando poi per waza-ari il bulgaro Bozhidar Temelkov, l’ucraino Karo Marandian e, in semifinale, il montenegrino Jusuf Nurković. Solamente in finale l’azzurrino si è dovuto arrendere all’ippon dell’altro bulgaro Denislav Ivanov.

Podio sfiorato anche per Andrea Carlino, impossibilitato a combattere il match per il bronzo contro il rumeno Vlad Luncan, in una categoria 55 kg che ha incoronato il russo Murtaz Sheriev. Biagio D’Angelo ha invece chiuso settimo tra i 60 kg, dove la medaglia d’oro è andata all’azerbaigiano Karamat Huseynov.

Nel settore femminile, l’unica rappresentante italiana a raggiungere le fasi finali è stata Alessia Ritieni, che nella categoria 48 kg si è classificata quinta, perdendo la sfida per la medaglia di bronzo contro la forte francese Anaïs Mosdier, capace di mettere a segno ben tre waza-ari prima di chiudere la pratica per ippon. Il titolo è andato all’olandese Amber Gersjes, che, dopo aver battuto Ritieni per due waza-ari ad uno ai quarti di finale, si è aggiudicata la medaglia d’oro grazie ad un waza-ari al golden score sulla spagnola Laura Martínez Abelenda.

I Paesi Bassi hanno vinto anche un secondo titolo grazie a Larissa van Krevel (57 kg), così come due ori sono andati in Azerbaigian, visto che tra i 73 kg si è imposto quell’Hidayat Heydarov che quest’anno ha vinto anche il titolo continentale assoluto.
RISULTATI

UOMINI

-55 kg
1. SHERIEV, Murtaz (RUS)
2. BAKHISHALIYEV, Rashkhan (AZE)
3. LUNCAN, Vlad (ROU)
3. RAOUL HEBRARD, Theo (FRA)
5. CARLINO, Andrea (ITA)
5. PAPINASHVILI, Jaba (GEO)
7. MONORI, Daniel (HUN)
7. NINIASHVILI, Vano (GEO)

-60 kg
1. HUSEYNOV, Karamat (AZE)
2. VERSTRAETEN, Jorre (BEL)
3. ABDULAEV, Ramazan (RUS)
3. EZ ZERRAD, Naoufal (BEL)
5. BLIEV, Ayub (RUS)
5. MACDONALD, Neil (GBR)
7. D ANGELO, Biagio (ITA)
7. MACREZ, Thomas (FRA)

-66 kg
1. IVANOV, Denislav (BUL)
2. SULLI, Gabriele (ITA)
3. ADAM, Michel (GER)
3. OVCHARENKO, Oleh (UKR)
5. MARANDIAN, Karo (UKR)
5. NURKOVIC, Jusuf (MNE)
7. CASES ROCA, Salvador (ESP)
7. JAVADOV, Yagub (AZE)

-73 kg
1. HEYDAROV, Hidayat (AZE)
2. FATIYEV, Murad (AZE)
3. GAMOSOV, David (RUS)
3. GRIGALASHVILI, Tato (GEO)
5. GINER, Oron (ISR)
5. MATT, Naim (SUI)
7. MANUKIAN, Hievorh (UKR)
7. POWELL, Daniel (GBR)

DONNE

-44 kg
1. DELEUIL, Justine (FRA)
2. PETIT, Lois (BEL)
3. BULGAKOVA, Kristina (RUS)
3. CHISS, Mihaela (ROU)
5. AKYUZ, Cicek (TUR)
5. GILLY, Marine (FRA)
7. BERINGER, Fatime (HUN)
7. VASILCHENKO, Viktoriia (RUS)

-48 kg
1. GERSJES, Amber (NED)
2. MARTINEZ ABELENDA, Laura (ESP)
3. MAMMADALIYEVA, Gultaj (AZE)
3. MOSDIER, Anais (FRA)
5. ALIYEVA, Leyla (AZE)
5. RITIENI, Alessia (ITA)
7. DOLGIKH, Ekaterina (RUS)
7. MATIAS, Patricia (POR)

-52 kg
1. KORKMAZ, Irem (TUR)
2. TEMELKOVA, Betina (ISR)
3. AZIZOVA, Nazakat (AZE)
3. PRIMO, Gefen (ISR)
5. BLAVIER, Myriam (BEL)
5. PUREVSUREN, Buyankhishig (AZE)
7. ESTEO LINNE, Nina Estefania (ESP)
7. MARCUS TABELLION, Coraline (FRA)

-57 kg
1. VAN KREVEL, Larissa (NED)
2. TOPRAK, Acelya (GBR)
3. CYSIQUE, Sarah Leonie (FRA)
3. KOWALCZYK, Julia (POL)
5. VISSER, Jorien (NED)
5. ZEMANOVA, Vera (CZE)
7. OBERAN, Iva (CRO)
7. THEODORAKIS, Asimina (AUT)

giulio.chinappi@oasport.it
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #704 il: Settembre 18, 2017, 00:49:35 am »
Guram Tushishvili, grande judoka georgiano (22 anni, 1,93 x 115 kg), attuale campione europeo nei pesi massimi.



«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.