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VIDEO – Lotta, Europei 2017: tutti gli incontri di Frank Chamizo. Ripercorriamo la strada dell’azzurro verso l’oro europeoPubblicato il 6 maggio 2017 da Giulio Chinappi alle ore 09:43 in Combattimento, Lotta Frank Chamizo ha illuminato d’azzurro la giornata di ieri ai Campionati Europei di lotta 2017, organizzati nell’arena di Novi Sad, in Serbia. L’italo-cubano, già campione europeo e mondiale della categoria 65 kg della lotta libera, si è imposto questa volta tra i 70 kg, spodestando il polacco Magomedmurad Gadzhiev, che aveva invece trionfato lo scorso anno a Riga. Rivediamo i quattro incontri che hanno regalato la medaglia d’oro a Chamizo.
Karate, Europei 2017: Italia da sballo, arrivano sei medaglie a Kocaeli! Marino e Busà conquistano l’oro, Cardin e Bottaro d’argento. Bronzo per Crescenzo e BusatoPubblicato il 6 maggio 2017 da Mauro De Riso alle ore 18:53 in Combattimento, KarateSensazionale Italia nella prima giornata delle finali dei Campionati Europei 2017 di karate, in corso di svolgimento a Kocaeli (Turchia). Gli azzurri hanno conquistato ben sei medaglie, collezionando due ori, due argenti e due bronzi nelle prove individuali e legittimando il proprio ruolo da protagonisti sul palcoscenico continentale.Luigi Busà si è confermato infallibile nei -75 kg e ha portato a casa l’ennesimo oro della sua infinita carriera, quarta affermazione europea per il fuoriclasse azzurro, totem di una spedizione davvero da sballo. Dopo aver sconfitto nelle eliminatorie lo slovacco Matus Lieskovsky per 2-0, il tedesco Robin Winters per 4-0 e il bulgaro Stefan Petkov per 3-0, Busà è approdato in finale superando per hantei (0-0) l’ungherese Gabor Harspataki. L’ultimo atto contro l’ucraino Stanislav Horuna è iniziato nel migliore dei modi per l’azzurro, che ha rifilato tre yuko al suo avversario, subendo tuttavia un ura mawashi che ha riportato il match in parità (3-3). Il giudizio arbitrale, tuttavia, è stato favorevole a Busà, che ha prevalso per hantei salendo meritatamente sul gradino più alto del podio.La sorpresa più lieta di giornata reca invece la firma del giovane Simone Marino, autore di una prestazione superba nella categoria +84 kg. L’azzurro ha conquistato una fantastica medaglia d’oro superando 2-0 in finale il turco Enes Erkan e gestendo l’incontro con l’autorità di un veterano. Due yuko sono bastati a Marino per avere la meglio sull’idolo di casa e togliersi una clamorosa soddisfazione dopo i due bronzi ottenuti di recente in Premier League. L’atleta italiano aveva sconfitto nelle eliminatorie il portoghese Filipe Reis (3-0), il montenegrino Almir Cecunjanin (1-0), il kosovaro Herolind Nishevci (7-1) e l’azero Shahin Atamov (3-2), palesando un controllo delle emozioni non inferiore al suo straordinario talento sul tatami.Uno yuko si è rivelato invece fatale per Sara Cardin, che non è riuscita a confermare l’oro di Montpellier nei -55 kg, portando comunque a casa un prezioso argento che conferma una volta di più le sue eccellenti doti agonistiche. La turca Tuba Yakan è salita sul gradino più alto del podio, prevalendo di misura (1-0) sulla campionessa azzurra, che non è riuscita a trovare lo spiraglio per colpire contro il solido assetto da difesa dell’avversaria, abile nell’eludere i tentativi di rimonta dell’italiana.Identico risultato anche per Viviana Bottaro nel kata individuale. L’azzurra si è arresa alla spagnola Sandra Jaime Sanchez (1-4), mettendosi al collo un argento che si aggiunge al bronzo dello scorso anno negli Europei francesi e al terzo posto iridato a Linz. A fare la differenza è stata la maggiore precisione dei colpi dell’iberica, abile nel contenere i tentativi della Bottaro e nel rispondere con grande lucidità.Nel kata maschile, invece, Mattia Busato si è tolto la soddisfazione di salire sul podio infliggendo una dura lezione allo slovacco Peter Fabian nella finale per il terzo posto e ottenendo il pieno favore dei giudici (5-0), mentre Angelo Crescenzo ha ottenuto a sua volta il bronzo nei -60 kg, superando 8-5 il turco Eray Samdan al termine di un match entusiasmante e consentendo all’Italia di raggiungere quota sei medaglie in un sol giorno. Il bottino, in ogni caso, sarà rimpinguato domani dopo le finali per l’oro delle due squadre del kata, che tenteranno di rendere epica una rassegna continentale già memorabile per i colori azzurri.
Cicalone è fortissimo, fa pisciare dal ridere.
stupendo
Vicus, leggi qua.https://www.oasport.it/2017/05/karate-europei-2017-italia-da-sballo-arrivano-sei-medaglie-a-kocaeli-marino-e-busa-conquistano-loro-cardin-e-bottaro-dargento-bronzo-per-crescenzo-e-busato/https://www.oasport.it/2017/05/karate-europei-2017-chiusura-col-botto-per-litalia-ragazze-doro-nel-kata-la-squadra-maschile-conquista-largento-sfuma-il-bronzo-per-il-team-kumite/
Judo, Nicholas Mungai in ESCLUSIVA: “La vittoria agli Assoluti dedicata a mia madre. Orgoglioso di far parte della Nazionale”Pubblicato il 11 maggio 2017 da Giulio Chinappi alle ore 10:31 in Combattimento, Judo Campione italiano assoluto dei 90 kg, il ventitreenne Nicholas Mungai è stato uno dei giovani azzurri che ha partecipato ai recenti Campionati Europei di Varsavia, dove ha effettuato il proprio esordio in una grande manifestazione internazionale.Nicholas Mungai, iniziamo ripercorrendo la tua stagione. Ad Ostia hai conquistato il tuo primo titolo assoluto dopo due finali perse: raccontaci com’è andata.“Sì, finalmente questo titolo è arrivato. Sapevo di essere in forma e di aver preparato bene la gara, stavo avendo buone sensazioni fin dal training camp di Mittersill. Ho cercato quindi di restare tranquillo e di affrontare la gara incontro per incontro senza pensare al risultato finale. Gli ultimi due dei cinque incontri che ho disputato sono stati i più difficili: Carollo e Fusco sono avversari che avevo già affrontato e che rispetto per cui ho cercato di gestire i due incontri con intelligenza e, alla fine, aiutato anche dal mio tecnico Pierangelo Toniolo, sono riuscito a trovare una soluzione in entrambi i combattimenti. La cosa che mi ha emozionato di più è stata poter dedicare, assieme a mio padre e mia sorella che mi seguivano dalla tribuna, la vittoria a mia madre che è mancata circa due anni fa“.Dopo gli Assoluti, hai disputato due tornei a Roma ed in Svizzera che non sono andati benissimo. Cosa non ha funzionato?“In quel periodo eravamo molto carichi di lavoro, soprattutto nelle settimane precedenti e subito successive alla gara di Zurigo, per cui non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Mi è dispiaciuto soprattutto non aver avuto la possibilità di confrontarmi con il coreano campione del mondo in carica (Gwak Dong-han, ndr)”.A Varsavia hai disputato i tuoi primi Campionati Europei dei “grandi”. Ti aspettavi la convocazione? E cosa hai pensato quando hai saputo che saresti stato in squadra?“Sinceramente non mi aspettavo la convocazione, e nel momento in cui è arrivata mi è venuto subito da pensare a quando, da ragazzino, con gli occhi sognanti guardavo combattere i judoka che allora erano in Nazionale . Mi sono sentito orgoglioso di far parte della squadra“.In Polonia hai ottenuto una vittoria contro il rumeno Cristian Bodirlau, per poi perdere con onore contro il georgiano Beka Gviniashvili. Di cosa sei rimasto soddisfatto e cosa invece cambieresti della tua prestazione agli Europei?“Le mie sensazioni prima della gara erano buone infatti ho gestito bene il primo incontro vincendo di waza-ari al golden score senza quasi mai rischiare. Speravo di fare un po’ meglio con il georgiano: ho cercato di portare avanti il combattimento perché sapevo che arrivando all’ultimo minuto avrei avuto una possibilità di batterlo. Purtroppo non sono riuscito nel mio intento. Nonostante Matteo Marconcini sia stato veramente un degno avversario per Gviniashvili mi sarebbe piaciuto potermi prendere la rivincita il giorno successivo. Ma talvolta la gara a squadre prevede anche questo tipo di scelte tattiche“.Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e quali tornei disputerai?“La prossima competizione a cui parteciperò sarà l’European Open di Bucarest. In base a come andrà quella gara decideremo come impostare la programmazione successiva”.Qual è la tua tecnica preferita? Spiegaci come si esegue.“La mia tecnica preferita è lo Yoko Tomoe Nage. È una tecnica di sacrificio che si esegue solitamente muovendo il partner dalla parte della manica. Occorre poi andare con la schiena a terra cercando di avvicinarsi con la propria testa al piede di Uke, infine si spinge con il piede sul fianco del compagno proiettandolo lateralmente. Non nego che talvolta possa capitare di sbagliare bersaglio con il piede a discapito di Uke“.Al di là del judo, quali sono le tue passioni ed i tuoi impegni?“Attualmente sono iscritto al secondo anno del corso di laurea magistrale in scienze e tecniche avanzate dello sport. La mia passione più grande oltre al judo è la musica: suono la chitarra e adoro i grandi cantautori italiani come De André, Guccini e De Gregori. Mi piacciono molto anche artisti del panorama indie italiano come Zen Circus, Afterhours e Verdena. Vado a vedere Caparezza in concerto ogni volta che tira fuori un disco nuovo“.giulio.chinappi@oasport.it
“La mia tecnica preferita è lo Yoko Tomoe Nage.
Judo, European Cup 2017: la Russia chiude con dieci medaglie d’oro ad OrenburgPubblicato il 14 maggio 2017 da Giulio Chinappi alle ore 15:59 in Combattimento, Judo Come in occasione della prima giornata, il dominio russo sui tatami casalinghi dell’European Cup di Orenburg 2017 ha trovato conferma anche nella seconda. I judoka locali hanno infatti conquistato cinque delle sette medaglie d’oro in palio quest’oggi, raddoppiando il proprio bottino e portandosi a quota dieci ori e trentatré podi totali. Solamente il Canada, con tre titoli, ed il Kazakistan sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio tra le squadre ospiti. Ricordiamo che non erano presenti judoka italiani in questa tappa del circuito continentale. Di seguito i risultati completi di questa prima giornata.
ultimo aggiornamento: 21/05/2017Si è chiuso il Grand Slam di judo di Ekaterinburg, in Russia, con la gioia regalata al suo pubblico da Khasan Khalmurzaev. Il campione olimpico in carica non si faceva vedere sul tatami di una competizione del World Tour dai Giochi di Rio dello scorso anno, ed è tornato ora, ribadendo la sua superiorità. Iscritto nella categoria -81 kg, il 23enne judoka ha superato in semifinale il numero 1 del tabellone, l’olandese Frank de Wit. Khalmurzaev si è poi liberato dell’esperto ungherese Attila Ungvári, che ha ceduto dopo 58 secondi per un uchi-mata che è valso al padrone di casa l’ippon decisivo. “E’ il mio primo torneo dalle Olimpiadi di Rio 2016”, ha spiegato il russo. “Mi alleno da inizio anno, ma finora non mi sentivo pronto per le gare. E’ stato interessante competere qui a Ekaterinburg. Sto bene e sono davvero contento di aver vinto”.Ha colto il suo primo oro in un Grand Slam Sanne van Dijke.La 21enne proveniente dall’Olanda si è imposta nella categoria donne -70 kg, nella quale non era la grande favorita della vigilia. La campionessa europea ha eliminato prima la bosniaca Aleksandra Samardzic per ippon. Poi si è occupata in finale della russa Alena Prokopenko. Entrambe le atlete hanno messo a segno un waza-ari, ma la van Dijke ha trovato l’ippon decisivo con un osaekomi, a 9 secondi dal gong finale.Quattro ippon in altrettanti incontri hanno permesso a Mami Umeki di trionfare tra le donne -78 kg. La giapponese, oro iridato agli ultimi Mondiali, ha steso la britannica Natalie Powell, cogliendo così il secondo trionfo stagionale, dopo quello di Düsseldorf.Ha festeggiato il successo piu’ importante della sua giovane carriera Kenta Nagasawa. Il 23enne giapponese si è messo al collo la medaglia del metallo più pregiato, avendo la meglio nell’atto conclusivo con un waza-ari al golden score sul coetaneo ungherese Krisztián Tóth.L’ippon della giornata è stato firmato da Laurin Boehler, tra gli uomini -100 kg. L’austriaco, che alla fine si dovrà accontentare di un bronzo, ha messo k.o. il lettone Jevgenis Borodavko con questo spettacolare ura nageA prendersi l’oro è stato invece Miklos Cirjenics, mai sul gradino più alto del podio prima d’ora nel World Tour. Il 27enne ungherese, già finalista nel 2016 a Baku, ha avuto la meglio sul padrone di casa Niyaz Ilyasov, battuto con un juji-gatame per ippon.
Judo, European Cup Cadetti 2017: Alessandro Magnani vince a Coimbra, due i bronziSeconda giornata di combattimenti all’European Cup cadetti di Coimbra 2017, tappa portoghese del circuito continentale giovanile. L’Italia si è illustrata conquistando una medaglia d’oro e due di bronzo, terminando così quinta in un medagliere dominato dai sette ori della Russia.Tre volte sul podio nel circuito continentale, il diciassettenne Alessandro Magnani ha conquistato la sua prima medaglia d’oro, imponendosi nella finale della categoria 73 kg ai danni del padrone di casa Daniil Matveev, sconfitto con un ippon in meno di un minuto. In precedenza, l’azzurrino aveva superato, sempre per ippon, il finlandese Miska Pyykko, il portoghese Miguel Louzeiro e lo spagnolo Daniel Nieto Trinidad, mentre in semifinale ha inflitto un waza-ari all’altro azzurrino Kenny Komi Bedel. Quest’ultimo avrebbe poi conquistato il bronzo mettendo a segno ben quattro waza-ari su un altro judoka lusitano, Manuel Rodrigues.L’altra medaglia di bronzo è arrivata per mano della sedicenne Vanessa Origgi, che nella categoria +70 kg ha agguantato il podio battendo la francese Ashley Tokunboh per ippon, dopo che entrambe le judoka avevano messo a segno un waza-ari.La tappa lusitana era l’ultimo torneo prima di una serie di impegni importantissimi per la categoria cadetti. La settimana prossima, infatti, Riccione ospiterà la rassegna nazionale Under 18, prima degli Europei di Kaunas, dal 30 giugno al 2 luglio in Lituania, ai quali faranno seguito l’Eyof di Győr, dal 27 al 28 luglio in Ungheria, ed i Mondiali di Santiago, dal 9 al 13 agosto in Cile.RISULTATIMASCHILI-73 kg1. MAGNANI, Alessandro (ITA)2. MATVEEV, Daniil (RUS)3. BEDEL, Kenny Komi (ITA)3. GNAMIEN, Tizie (FRA)5. NIETO TRINIDAD, Daniel (ESP)5. RODRIGUES, Manuel (POR)7. LE MONZE, Maxime (FRA)7. MASABIROV, Asad (KGZ)-81 kg1. LORSANOV, Mansur (RUS)2. SUSLAMBEKOV, Said Ibragim (RUS)3. DEJACE, Nicolas (BEL)3. EILERTSEN, Kornelius (NOR)5. BRACELI GRANERO, Jose Javier (ESP)5. CAYTAN, Marius (FRA)7. BARCIA BOMHOF, Hugo (ESP)7. MAYI HEVILLA, Moises (ESP)-90 kg1. ENDOVITSKIY, Valeriy (RUS)2. GERKENS, Emils (LAT)3. DOS SANTOS, Eric (FRA)3. JARC, Jernej (SLO)5. DIEZ GONZALEZ, Nicolas (ESP)5. SANCHIS REIG, Adrian (ESP)7. EIZAGUIRRE ETXEA, Eneko (ESP)7. RODRIGUEZ GALLARDO, Francisco Javier (ESP)+90 kg1. MILJEVIC, Filip (CRO)2. MAKHINIA, Mikhail (RUS)3. ALOUANE, Yanis (FRA)3. GADEAU, Marvin (CIV)5. SALVADO CARRILLO, Martin (ESP)5. ZUJEV, Martin (EST)7. BARREIRA, Rafael (POR)7. CALVO GARCIA, Alejandro (ESP)FEMMINILI-57 kg1. GOSHEN, Maya (ISR)2. BARATA, Beatriz (POR)3. EZEQUIEL, Mafalda (POR)3. TURPIN, Melodie (FRA)5. LECHARLIER, Manon (BEL)5. RODRIGUEZ PENA, Helena (ESP)7. SILVA, Leonor (POR)7. VAZQUEZ FERNANDEZ, Laura (ESP)-63 kg1. SAINT ETIENNE, Perrine (FRA)2. GOKMEN, Ayse (FRA)3. CORRAO, Alessia (BEL)3. GUZUN, Tatiana (RUS)5. CRISOSTOMO, Joana (POR)5. MOSR, Anetta (LUX)7. DE BRUYN, Femke (BEL)7. GRUMIAUX, Cosima (BEL)-70 kg1. SOTILLO GOMEZ, Begona (ESP)2. PAIVA, Carolina (POR)3. DAVILA MONTOYA, Sara (ESP)3. REY CHECA, Alba (ESP)5. BRESSLER, Tchelet (ISR)5. GONZALEZ DOMINGUEZ, Yaylen (ESP)+70 kg1. NIKOLAEVA, Aleksandra (RUS)2. ARTAMONOVA, Veronika (RUS)3. FUSEAU, Laura (FRA)3. ORIGGI, Vanessa (ITA)5. PIEROT, Laurine (FRA)5. TOKUNBOH, Ashley (FRA)7. FERNANDEZ CAMPILLO, Sara (ESP)7. SUAREZ CABRERA, Dayami (ESP)