Autore Topic: Severgnini sul Corriere  (Letto 4810 volte)

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Severgnini sul Corriere
« il: Novembre 24, 2013, 12:54:43 pm »
In occasione del 25 Novembre il Corriere pubblica 4 (QUATTRO  :w00t: ) pagine di foto di zerbini con la mano destra alzata  :w00t:

Sì, non scherzo: con la mano destra alzata! Se non lo vedessi non ci crederei: apologia del fascismo in pieno stile!
Tutti, meno uno (Luca Pignatelli) alzano la mano destra nel saluto fascista!
Come per rispondere al duce: eccomi!

Ebbene, ci si consenta di dire: noi no! Noi non ci siamo.
E lo diciamo con piena coscienza, sapendo cosa rischiamo (Matteotti docet).
Noi non siamo tra coloro che alzano la mano e si infilano nel gregge che osanna a colui che grida, dal balcone: a noi!
Noi siamo e restiamo uomini liberi (ne prendano atto le signore della XXVII ora).
Anche dopo la lettura, anzi a maggior ragione dopo la lettura del manifesto dei maschietti zerbini, vergato da Beppe Severgnini a pag. 17, dal quale si deve evincere una sola rivelazione: il maschio in quanto maschio si deve sentire colpevole.
Ebbene, mi dispiace, io non mi sento affatto e per nulla colpevole di delitti che non ho commesso, non considero in nulla e per nulla alcuna donna più virtuosa o più innocente o meritevole di maggior tutela di me.
Io ritengo e sostengo e mantengo la posizione che tutti gli esseri umani (anch'io) hanno la medesima dignità e i medesimi diritti. Tra i quali anche quello di avere delle opinioni e di difenderle, sostenerle, discuterle.
Perchè neppure Severgnini, neppure Mandela, Napolitano o Obama messi insieme mi convinceranno mai che io non posso dire ad una donna che non sono d'accordo con lei. E se non sono d'accordo e lei ritiene questo disaccordo una violenza, il problema è suo, non mio.
Non c'è dubbio che qualunque conflitto comporta una certa dose di violenza, non c'è dubbio che gli esseri umani hanno sempre la tentazione di far prevalere la ragione della forza alla forza della ragione, epperò questa tentazione è una tentazione dell'essere umano in quanto essere umano e non in quanto maschio e non ritengo in alcun modo di dover fare ammenda di una tentazione che non mi compete in quanto maschio più di quanto competa a qualsiasi donna in quanto femmina!

Perciò attacco da me la mia stella gialla sulla mia giacca: IO NON CI STO!
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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #1 il: Novembre 24, 2013, 13:25:30 pm »
In occasione del 25 Novembre il Corriere pubblica 4 (QUATTRO  :w00t: ) pagine di foto di zerbini con la mano destra alzata  :w00t:

Sì, non scherzo: con la mano destra alzata! Se non lo vedessi non ci crederei: apologia del fascismo in pieno stile!
Tutti, meno uno (Luca Pignatelli) alzano la mano destra nel saluto fascista!
Come per rispondere al duce: eccomi!

Ebbene, ci si consenta di dire: noi no! Noi non ci siamo.
E lo diciamo con piena coscienza, sapendo cosa rischiamo (Matteotti docet).
Noi non siamo tra coloro che alzano la mano e si infilano nel gregge che osanna a colui che grida, dal balcone: a noi!
Noi siamo e restiamo uomini liberi (ne prendano atto le signore della XXVII ora).
Anche dopo la lettura, anzi a maggior ragione dopo la lettura del manifesto dei maschietti zerbini, vergato da Beppe Severgnini a pag. 17, dal quale si deve evincere una sola rivelazione: il maschio in quanto maschio si deve sentire colpevole.
Ebbene, mi dispiace, io non mi sento affatto e per nulla colpevole di delitti che non ho commesso, non considero in nulla e per nulla alcuna donna più virtuosa o più innocente o meritevole di maggior tutela di me.
Io ritengo e sostengo e mantengo la posizione che tutti gli esseri umani (anch'io) hanno la medesima dignità e i medesimi diritti. Tra i quali anche quello di avere delle opinioni e di difenderle, sostenerle, discuterle.
Perchè neppure Severgnini, neppure Mandela, Napolitano o Obama messi insieme mi convinceranno mai che io non posso dire ad una donna che non sono d'accordo con lei. E se non sono d'accordo e lei ritiene questo disaccordo una violenza, il problema è suo, non mio.
Non c'è dubbio che qualunque conflitto comporta una certa dose di violenza, non c'è dubbio che gli esseri umani hanno sempre la tentazione di far prevalere la ragione della forza alla forza della ragione, epperò questa tentazione è una tentazione dell'essere umano in quanto essere umano e non in quanto maschio e non ritengo in alcun modo di dover fare ammenda di una tentazione che non mi compete in quanto maschio più di quanto competa a qualsiasi donna in quanto femmina!

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Da scrivere a caratteri cubitali ad ogni angolo delle città e sulle pareti di qualunque abitazione domestica  :ok:

Offline Vicus

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #2 il: Novembre 24, 2013, 15:11:13 pm »
 :clapping: :fiocco:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto86

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #3 il: Novembre 25, 2013, 03:23:25 am »
Eh vabbè, non è che potessimo aspettarci nulla di diverso da uno zerbino iper-allineato già autore di spazzatura come questa e che sino a poco tempo fa era ospite fisso del salotto misandrico rai "Italia sul Due"!!!  :doh:  :sick: :sick:

A fine mese l'eunuco femminista, per quelle quattro minchiate modaiole che scrive, riceve lo stipendio a differenza dei tanti uomini disoccupati e di quelli che si trovano in un cassa da morto proprio perchè lo stipendio non lo ricevevano più.

Online Duca

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2014, 01:11:46 am »
Severgnini ha la faccia da imbecille, anzi non solo quella, perché secondo me non si rende conto delle minchiate che scrive, a meno che non pensi col suo servilismo di accattivarsi le simpatie femminili per trombare, il che lo renderebbe doppiamente imbecille, perché non credo proprio che alle donne possa piacere un cinedo del genere, escluse le carampane veterofemministe che fanno le intellettuali perché ormai hanno perduto tutte le battaglie...

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #5 il: Gennaio 06, 2014, 19:31:02 pm »
 Severgnini e' una vergogna del giornalismo italiano e per chiunque vi associ il non volere essere mai a leccare il culo del più forte e potente di turno, o al cercare di disturbare il "grande manovratore". Ancora più vergognosi sono i beoti che comprano i suoi libri immancabilmente "di successo" e buoni tutt'al più per fermare le porte o evitare che ballino le gambe dei tavoli. Non per nulla scrive per "Il Pompiere della Sera", da tempo in fuga dai fatti e dalle notizie vere e scomode.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Online Frank

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #6 il: Marzo 13, 2014, 00:43:12 am »
http://italians.corriere.it/2014/03/11/lomicidio-di-una-donna-e-diverso-da-quello-di-un-uomo/

L’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo?


Caro Beppe, le scrivo dopo aver seguito un notiziario in televisione. Nel servizio, parlando dell’uccisione di una donna da parte del compagno, era ricorrente il termine “femminicidio”; il delitto è anche stato definito omicidio di mano maschile. Ecco, io non capisco, forse l’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo? Se l’omicidio è di mano maschile risulta più grave? Onestamente non vedo davvero la differenza, anzi mi sembra che facendo questa distinzione si distolga l’attenzione dall’orribile delitto, focalizzandosi solo sul genere della vittima, quasi a dire: “non importa cosa fai ma contro chi lo fai”. Credo che una persona non possa commettere un atto peggiore di togliere la vita ad un’altra, e il problema è solo questo; non, chi fa cosa contro chi. Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero. Grazie, cordiali saluti.
Stefano Cherubini   


Molti uomini uccidono le donne, poche donne uccidono gli uomini. Ecco perché diventa un fenomeno (tragico) e ha bisogno di un nome. Non mi sembra un concetto difficile. Paragonare l’imparagonabile è un errore grave, Stefano.



«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline COSMOS1

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #7 il: Marzo 13, 2014, 11:00:26 am »
Severgnini è la vergogna del sistema scolastico italiano
pretende di dare lezioni di lingua e non sa il significato delle parole: paragonare l'imparagonabile? i numeri di donne che uccidono gli uomini e quello degli uomini che uccidono le donne non è imparagonabile!
è diverso, e su questa diversità si può ragionare e chiaramente significa che maschi e femmine non sono uguali (oibò) ma non imparagonabile, caro il nostro analfabeta!
caro Severgnini, ci sono a questo mondo concetti difficili ed errori gravi, ma per chi siano difficili e chi commetta gli errori più o meno gravi, non è del tutto pacifico
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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #8 il: Marzo 13, 2014, 11:04:22 am »
Scusa, Frank, ma scrivere a quel salame di Severgnini significa cercarsela, la botte dà il vino che ha (nel suo caso, un vino di merda).
L'idiozia della sua risposta non ha bisogno di commenti.
Forse Severgnini è un moderno cicisbeo, blandisce le donne perché altrimenti non batterebbe chiodo, o forse è culatello, boh... non lo conosco, so solo che oltre a scrivere cagate ha una faccia da minchione unica.


Offline Volpe argentata

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #9 il: Marzo 13, 2014, 12:59:43 pm »
http://italians.corriere.it/2014/03/11/lomicidio-di-una-donna-e-diverso-da-quello-di-un-uomo/

L’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo?


Caro Beppe, le scrivo dopo aver seguito un notiziario in televisione. Nel servizio, parlando dell’uccisione di una donna da parte del compagno, era ricorrente il termine “femminicidio”; il delitto è anche stato definito omicidio di mano maschile. Ecco, io non capisco, forse l’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo? Se l’omicidio è di mano maschile risulta più grave? Onestamente non vedo davvero la differenza, anzi mi sembra che facendo questa distinzione si distolga l’attenzione dall’orribile delitto, focalizzandosi solo sul genere della vittima, quasi a dire: “non importa cosa fai ma contro chi lo fai”. Credo che una persona non possa commettere un atto peggiore di togliere la vita ad un’altra, e il problema è solo questo; non, chi fa cosa contro chi. Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero. Grazie, cordiali saluti.
Stefano Cherubini   


Molti uomini uccidono le donne, poche donne uccidono gli uomini. Ecco perché diventa un fenomeno (tragico) e ha bisogno di un nome. Non mi sembra un concetto difficile. Paragonare l’imparagonabile è un errore grave, Stefano.


Belli capelli non ha risposto alla domanda, citare la statistica "ufficiale" sullla proporzioni di omicidi perpetrati dagli uomini ai danni delle donne e su quelli perpetrati dalle donne ai danni degli uomini non c'entra niente col concetto di gravita' del singolo delitto, Servergnini o come cavolo si scrive lo vada a raccontare alla madre, alla sorella e/o alla figlia (tanto per citare figure femminili) del malcapitato ucciso da mani femminili, dica loro che quel delitto vale poco perche' a  livello di genere succede il contrario, sai che consolazione per loro!

Offline controcorrente

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #10 il: Marzo 13, 2014, 13:30:20 pm »
http://italians.corriere.it/2014/03/11/lomicidio-di-una-donna-e-diverso-da-quello-di-un-uomo/

L’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo?


Caro Beppe, le scrivo dopo aver seguito un notiziario in televisione. Nel servizio, parlando dell’uccisione di una donna da parte del compagno, era ricorrente il termine “femminicidio”; il delitto è anche stato definito omicidio di mano maschile. Ecco, io non capisco, forse l’omicidio di una donna è diverso da quello di un uomo? Se l’omicidio è di mano maschile risulta più grave? Onestamente non vedo davvero la differenza, anzi mi sembra che facendo questa distinzione si distolga l’attenzione dall’orribile delitto, focalizzandosi solo sul genere della vittima, quasi a dire: “non importa cosa fai ma contro chi lo fai”. Credo che una persona non possa commettere un atto peggiore di togliere la vita ad un’altra, e il problema è solo questo; non, chi fa cosa contro chi. Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero. Grazie, cordiali saluti.
Stefano Cherubini   


Molti uomini uccidono le donne, poche donne uccidono gli uomini. Ecco perché diventa un fenomeno (tragico) e ha bisogno di un nome. Non mi sembra un concetto difficile. Paragonare l’imparagonabile è un errore grave, Stefano.


Che sempliciotto questo Severgnini!
Questi "uomini" non capiscono che per ogni delitto bisogna approfondire analizzando la/e causa/e, partire dal presupposto che un delitto è grave a prescindere; non ci sono morti di serie A o B in base al sesso, e se una donna uccide meno è per il semplice fatto che ha meno forza fisica e minori occasioni di trasformarsi in assassina.
Sarebbe buona cosa inoltre, tenere conto degli omicidi OCCULTATI, quelli commessi da donne ma vigliaccamente fatti passare per disgrazie o suicidi. Uno su tutti le morti per avvelenamento.

Online Duca

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #11 il: Marzo 13, 2014, 14:26:38 pm »
Che sempliciotto questo Severgnini!
Non so da te, ma a casa mia "sempliciotto" si dice "mona". :lol:

Alberto86

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #12 il: Marzo 13, 2014, 22:23:32 pm »
A mio parere vi fate solo del male quando cercate risposte razionali da questi eunuchi femministi.

O lo insultate di brutto o lo lasciate perdere. Io sarei per la prima, ma dipende quanta voglia avete di sprecare del tempo con un elemento del genere....

 

Offline Vicus

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #13 il: Marzo 13, 2014, 23:55:16 pm »
Citazione
Che sempliciotto questo Severgnini!
A me pare un gran furbone :D
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Severgnini sul Corriere
« Risposta #14 il: Marzo 14, 2014, 00:12:21 am »
Scusa, Frank, ma scrivere a quel salame di Severgnini significa cercarsela, la botte dà il vino che ha (nel suo caso, un vino di merda).
Infatti io non gli ho mai scritto: non ci penso nemmeno.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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