Autore Topic: Atei, secondo voi qual è il senso della vita?  (Letto 11672 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #15 il: Gennaio 22, 2014, 11:32:56 am »
Ah una sola precisazione, sarà anche stata soltanto in parte solo"l'imboccatura di un percorso" però non lo so, se non passava di lì unica anima viva alle 23:30 di una gelida sera di gennaio, un militare che è riuscito a vedere tutto -cavolo c'è sempre qualcuno che vede, lo dico con una punta di stoica ironia-, e a sentirsi di sfidare l'acqua veramente a 0°, immergendosi +volte per 10' a cercare....Eh, non lo so mica tanto sai se ero qui a raccontare/rvi) queste (im)pavide avventure.  :hmm: :ohmy:
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Dottor Zero

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #16 il: Gennaio 22, 2014, 11:46:15 am »
Però cerca di non farlo più!  ;)
Hai degli amici qua. E poi ricordati che c'è un soccorritore. Quando sei giù e hai pensieri di quel genere, parlagli come se stessi parlando a un padre. Vedrai che ti aiuterà.
Ti cito le bellissime parole di Gesù:

“Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” (Luca 11:13)

Offline Dottor Zero

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #17 il: Gennaio 22, 2014, 21:59:41 pm »
Mi perdonino gli atei del forum, ma mi commuovono sempre le parole pronunciate da quest'uomo meraviglioso.
 :wub:

Alberto86

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #18 il: Gennaio 22, 2014, 23:27:25 pm »
Vasco Rossi diceva in una sua canzone che di senso non ne ha. Siete della stessa opinione?
Secondo voi, tutto si racchiude nel nascere, soffrire, invecchiare e morire?


Personalmente preferisco classificarmi un "non religioso" più che un ateo, dato che l'ateismo oramai è una religione a tutti gli effetti, il cui principale scopo è la demonizzazione delle altre religione (in primis del cristianesimo).
Per quanto riguarda la domanda che hai posto, ritengo che il "senso delle vita" sia un interrogativo facente parte del naturale limite umano.
Non credo esista, in realtà, un senso della vita. Siamo semplici forme di vita facenti parte di qualcosa di spaventosamente ed incomprensibilmente grande, un universo sperduto ed ignoto regolato da leggi della natura incredibili che, forse, non potremmo mai realmente capire.
Diciamo che se sei uno a cui affascina l'astronomia (come nel mio caso), riesci più facilmente a comprendere cosa realmente intendo dire.   ;)

Offline Dottor Zero

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #19 il: Gennaio 23, 2014, 07:56:37 am »
Non credo esista, in realtà, un senso della vita.

Attenzione caro Alberto!  ;)
Questa tua affermazione non è né razionale né logica.
Rifletti. Può esistere qualcosa senza avere un senso, una ragione, uno scopo?
Cioè, può qualcosa venire all'esistenza così, tanto per... ?

Alberto86

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #20 il: Gennaio 23, 2014, 09:33:26 am »
Attenzione caro Alberto!  ;)
Questa tua affermazione non è né razionale né logica.
Rifletti. Può esistere qualcosa senza avere un senso, una ragione, uno scopo?
Cioè, può qualcosa venire all'esistenza così, tanto per... ?


Credo di aver riflettuto abbastanza in questi 28 anni.  :D
Comunque tranquillo, sono uno che ha massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me e di certo non ho la presunzione di aver a portata di mano, la spiegazione per ogni mistero di questo mondo.
Credo semplicemente che il "senso della vita" come lo intendiamo noi, sia ragionevolmente circoscritto ai nostri limiti umani nonché alle nostre limitate conoscenze.
Quello di cui possiamo esser certi, è che sia la vita stessa ad essere qualcosa di straordinario e prezioso, senza che debba, necessariamente, esserci un obiettivo prefissato da raggiungere, come lo immaginiamo noi.
Alla domanda se ci può essere qualcosa che esiste tanto per, ti posso rispondere che secondo la meccanica quantistica è possibile (ma qui andiamo a finire in un campo in cui, per ovvie ragioni di sapere, non voglio minimamente entrarci).
Quello che al momento sappiamo per certo è che la vita, in ogni sua forma, è la conseguenza temporale diretta e casuale della formazione improvvisa di energia, materia, spazio e tempo (il big bang).
Se poi tu credi che ci sia stato un qualche Dio, inteso come qualcosa di riconducibile ad un essere vivente, che si sia messo in un dato momento a creare lo spazio, il tempo, la materia, l'energia, la vita e le leggi fisiche che regolano l'intero universo, sei liberissimo di crederlo.  :)   
Io non sono di questa idea.  :)

Penso che le religioni, come quella cristiana, siano cosa molto positiva nel limite in cui siano portatrici di azioni, valori, insegnamenti e condotte positive in chi le professa (quindi mettiamo da parte la Chiesa come istituzione terrena).
Se credo, poi, possa essere esistito un Cristo sceso in terra? Non lo escludo assolutamente, ma anche in questo caso la questione potrebbe essere diversa da come è stata tramandata ed immaginata dalle antiche scritture che sono arrivate a giorni nostri.


Mi rendo conto che posso apparire criptico, contraddittorio e/o con qualche rotella fuori posto ( :D), ma le argomentazioni che dovrebbero essere stese sarebbero difficoltose da fare su un forum.
« Ultima modifica: Gennaio 23, 2014, 10:29:32 am da Alberto86 »

Offline Rita

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #21 il: Gennaio 23, 2014, 10:59:59 am »

Credo di aver riflettuto abbastanza in questi 28 anni.  :D
Comunque tranquillo, sono uno che ha massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me e di certo non ho la presunzione di aver a portata di mano, la spiegazione per ogni mistero di questo mondo.
Credo semplicemente che il "senso della vita" come lo intendiamo noi, sia ragionevolmente circoscritto ai nostri limiti umani nonché alle nostre limitate conoscenze.
Quello di cui possiamo esser certi, è che sia la vita stessa ad essere qualcosa di straordinario e prezioso, senza che debba, necessariamente, esserci un obiettivo prefissato da raggiungere, come lo immaginiamo noi.
Alla domanda se ci può essere qualcosa che esiste tanto per, ti posso rispondere che secondo la meccanica quantistica è possibile (ma qui andiamo a finire in un campo in cui, per ovvie ragioni di sapere, non voglio minimamente entrarci).
Quello che al momento sappiamo per certo è che la vita, in ogni sua forma, è la conseguenza temporale diretta e casuale della formazione improvvisa di energia, materia, spazio e tempo (il big bang).
Se poi tu credi che ci sia stato un qualche Dio, inteso come qualcosa di riconducibile ad un essere vivente, che si sia messo in un dato momento a creare lo spazio, il tempo, la materia, l'energia, la vita e le leggi fisiche che regolano l'intero universo, sei liberissimo di crederlo.  :)   
Io non sono di questa idea.  :)

Penso che le religioni, come quella cristiana, siano cosa molto positiva nel limite in cui siano portatrici di azioni, valori, insegnamenti e condotte positive in chi le professa (quindi mettiamo da parte la Chiesa come istituzione terrena).
Se credo, poi, possa essere esistito un Cristo sceso in terra? Non lo escludo assolutamente, ma anche in questo caso la questione potrebbe essere diversa da come è stata tramandata ed immaginata dalle antiche scritture che sono arrivate a giorni nostri.


Mi rendo conto che posso apparire criptico, contraddittorio e/o con qualche rotella fuori posto ( :D), ma le argomentazioni che dovrebbero essere stese sarebbero difficoltose da fare su un forum.

credo che tu sia stato chiarissimo, più o meno è anche il mio pensiero, andando più nello specifico, un concetto simile era quello elaborato da Teilhard de Chardin, http://it.wikipedia.org/wiki/Pierre_Teilhard_de_Chardin,  gesuita, teologo e antropologo considerato eretico per il suo tentativo di conciliare evoluzione e fede.

Peraltro riprende concetti molto antichi (riconducibili anche alla saggezza ebraica o babilonese), dell'Uno e del Molteplice.

Concetti antichi che (con termini moderni) vengono anche riscoperti oggi dalla fisica.

Teilhard de Chardin immaginava quello che tutte le religioni chiamano "Dio" come una volontà che si è scissa in tante piccole parti (e in questo senso, ognuno di noi, ma anche ogni essere o cosa dell'Universo) conterrebbe una scintilla di divino (cambia solo la quantità). L'evoluzione non sarebbe altro che la corsa continua e il tentativo di unificare queste scintille che si ricompongono nell'Uno, (ndr la teoria del Big Bang ricorda qualcosa?  :rolleyes: tutto riunito in un punto e poi l'esplosione di energia con le particelle che si spandono e si espandono, e qui la fisica si ferma ma una delle teorie ipotizza anche il Big Crunch finale -)

Certo.. alle volte, questa volontà sembra un po' schizofrenica  :unsure: (e qui il discorso sarebbe lungo, ma attiene al non risolto quesito sul perché Dio permetta il male)
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #22 il: Gennaio 23, 2014, 11:12:10 am »
p.s. curiosità off topic: fu proprio Teilhard de Chardin a coniare il termine "noosfera"*

Teilhard de Chardin (1881-1955) scienziato, filosofo e teologo francese, specialista in paleontologia, è famoso per una originale reinterpretazione della teoria evoluzionista, estesa all’attività spirituale come traguardo del processo evoluzionistico stesso, dalla pre-vita (mondo inorganico) alla vita (biosfera) al mondo dell’uomo (noosfera), al Cristo cosmico, punto di aggregazione di tutta l’umanità (cristosfera).

In questa lettura egli nota che i primi evoluzionisti sembrano non aver considerato il fatto che l’evoluzione non ha coinvolto solo l’oggetto, ma anche il soggetto, non solo il nostro corpo, ma anche quell’intelligenza capace di comprendere il processo evolutivo stesso. Ciò comporta una cosmogenesi che deve comprendere in sé anche la noogenesi. L’evoluzione diventa un cammino verso il pensiero, cioè verso la consapevolezza di sé, verso l’autocoscienza.


[


*inteso come sistema di valori, coscienza umana e conoscenza (che sarebbe in continua evoluzione così come è in evoluzione la biosfera).


L’evoluzione diventa un cammino verso il pensiero, cioè verso la consapevolezza di sé, verso l’autocoscienza.

E cos'è quello che tutte le religioni identificano con Dio se non l'essere più perfettamente cosciente e autocosciente, consapevole dell'interezza?
Nell'accostamento tra le scoperte scientifiche e le antiche tradizioni religiose, l'uomo è l'essere più vicino a Dio, in quanto quello dotato di maggiore autocoscienza e consapevolezza




Chi ha letto il libro di Rino Barnart dovrebbe ricordarlo, perché Barnart parte proprio da quel concetto per scinderlo in noosfera e etosfera



 
« Ultima modifica: Gennaio 23, 2014, 11:22:29 am da Rita »
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Offline controcorrente

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #23 il: Gennaio 23, 2014, 13:35:40 pm »
Certo.. alle volte, questa volontà sembra un po' schizofrenica  :unsure: (e qui il discorso sarebbe lungo, ma attiene al non risolto quesito sul perché Dio permetta il male)

Io non sono Ratzinger nè ho studiato teologia. Vorrei esprimere dei semplici concetti senza presunzione di verità o aprire discussioni e polemiche infinite.
Dio dà delle regole, però lascia liberi ognuno di noi. Talmente liberi da rinnegarlo anche all'ultimo istante della nostra vita su questa terra. A noi scegliere se compiere il bene oppure il male. Se Dio non permettesse il male, saremmo dei robot, o burattini legati con i fili, ma soprattutto NON SAREMMO LIBERI.
Se non fosse cosi' e tutto fosse perfetto, la vita su questo mondo non avrebbe significato. Ecco perchè il credente, IL VERO CREDENTE, ritiene, O DOVREBBE RITENERE, la vita terrena un passaggio, una prova in previsione di quella ultraterrena.
Per quelli che non credono il discorso cambia radicalmente.

Offline Rita

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #24 il: Gennaio 23, 2014, 13:51:16 pm »
Io non sono Ratzinger nè ho studiato teologia. Vorrei esprimere dei semplici concetti senza presunzione di verità o aprire discussioni e polemiche infinite.
Dio dà delle regole, però lascia liberi ognuno di noi. Talmente liberi da rinnegarlo anche all'ultimo istante della nostra vita su questa terra. A noi scegliere se compiere il bene oppure il male. Se Dio non permettesse il male, saremmo dei robot, o burattini legati con i fili, ma soprattutto NON SAREMMO LIBERI.
Se non fosse cosi' e tutto fosse perfetto, la vita su questo mondo non avrebbe significato. Ecco perchè il credente, IL VERO CREDENTE, ritiene, O DOVREBBE RITENERE, la vita terrena un passaggio, una prova in previsione di quella ultraterrena.
Per quelli che non credono il discorso cambia radicalmente.

noi "siamo" un pezzetto di questa volontà universale che chiamiamo Dio.
Questa cosa la si ritrova anche in certe frasi usate in ambito cattolico. Io ricordo perfettamente le suore della mia infanzia che mi dicevano che ogni essere ha la scintilla divina.
Quindi, il problema si ripropone.
Uscendo dall'interpretazione letterale delle Scritture (e secondo Teilhard de Chardin, riabilitato dalla Chiesa dopo 60 anni), il Punto Omega (che corrisponde al Paradiso, alla vita ultraterrena, al giorno del giudizio) corrisponde alla riunificazione in Dio di tutto l'universo. Tutto.
Io poi non ho letto tutta l'opera di Chardin ma solo un libretto (molti, molti anni fa), sicuramente avrà affrontato anche il tema del male e del peccato, anche perché, in prima battuta fu considerato eretico, proprio perché il peccato e Cristo entrano necessariamente nell’evoluzione naturale del fenomeno umano, perché un mondo senza "male" sarebbe già un mondo perfetto, (il Paradiso) contro la Scrittura che presenta il peccato come un’anomalia che non avrebbe dovuto esserci e la venuta di Cristo redentore come un dono gratuito dell’iniziativa divina.
Poi chiaro, per chi crede è diverso, io mi ricollegavo al discorso di Alberto, e non credo in un Dio che abbia deciso di creare un mondo concedendo il libero arbitrio di fare il male, quando aveva la possibilità di creare già il mondo perfetto.
Io poi leggiucchio qua e là e discuto qua e là e quindi mi faccio un'idea e un'opinione, ma questi concetti sono discussi anche dalla Chiesa, anche dai credenti (a meno di non ipotizzare che tutta la teologia, e i teologi siano solo studiosi ma in realtà non siano credenti)
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Offline Cassiodoro

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #25 il: Gennaio 23, 2014, 14:22:18 pm »
"il Punto Omega (che corrisponde al Paradiso, alla vita ultraterrena, al giorno del giudizio) corrisponde alla riunificazione in Dio di tutto l'universo. Tutto. "

"Dio non esiste, esiste solo Dio"... questa è una frase che non mi ricordo più dove l'ho letta o chi l'ha detta....

"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Rita

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #26 il: Gennaio 23, 2014, 14:33:46 pm »
"Dio non esiste, esiste solo Dio"... questa è una frase che non mi ricordo più dove l'ho letta o chi l'ha detta....
panteismo  :P

eh... comunque sì. Può sintetizzare bene il pensiero dell'Uno

http://it.wikipedia.org/wiki/Panteismo
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Offline Cassiodoro

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #27 il: Gennaio 23, 2014, 18:20:51 pm »
panteismo  :P

eh... comunque sì. Può sintetizzare bene il pensiero dell'Uno

http://it.wikipedia.org/wiki/Panteismo
Miiii Rita, sei un pozzo di conoscenza!!!!
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Offline Rita

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #28 il: Gennaio 23, 2014, 20:19:40 pm »
Miiii Rita, sei un pozzo di conoscenza!!!!

Tutt'apparenza e casualità.
Ovvio che se t'interessa un argomento un po' lo approfondisci.
Teilhard de Chardin era nella biblioteca delle suore peraltro  :lol:
e mi affascinò questa sua teoria, perchè pensai .. che bello! saprai tutto di tutti il giorno della riunificazione. Tutte le vite vissute nei milioni di anni, tutti i pensieri, tutte le sensazioni, saprai perfino come ci si sente ad essere stati Hitler, una mosca, un elefante o una stella alpina. Così come un po' mi sono sempre interessata alla questione Dio: Zagaro in un altro 3D ha fatto un parallelo molto bello: il cattolicesimo è un alfabeto con cui si conosce Dio. Ecco credo che la definizione sia azzeccata perchè credo di essermi sempre chiesta fin dalle elementari come mai, anche le religioni nel mondo erano diverse e come facevo ad essere certa che il "mio" Dio fosse quello giusto e quello degli altri sbagliato.
Poi, pensa il caso, un giorno m'attacca la zecca della QM, trovata per caso su Internet, cercando "donne militari" dopo una discussione con una carabiniera sposata ad un carabiniere che sosteneva di essere più brava di lui  :lol: , compro "Questa metà della terra" e pure lì ci trovo un riferimento al vecchio Teilhard, il povero vecchio gesuita disprezzato dalla Chiesa perchè troppo evoluzionista  :cool:
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Offline Vicus

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Re:Atei, secondo voi qual è il senso della vita?
« Risposta #29 il: Gennaio 23, 2014, 20:42:02 pm »
Citazione
Quello che al momento sappiamo per certo è che la vita, in ogni sua forma, è la conseguenza temporale diretta e casuale della formazione improvvisa di energia, materia, spazio e tempo (il big bang).
La formazione della vita dal caos è considerata impossibile da molti, per via del suo elevato livello di complessità e organizzazione. Oggi si parla da parte di vari scienziati, anche atei, di intelligent design: se sia dovuto a Dio, a Krishna o agli alieni la scienza non risponde :lol:

Teilhard de Chardin non è stato riabilitato, il suo pensiero è incompatibile col cristianesimo (non solo cattolico). Ancora una volta la sua non è scienza, al più un'ipotesi tutta da dimostrare, ma una dottrina religiosa di impronta panteista in forma di teoria scientifica.

Se parlo di de Chardin qui non è per la sua mancanza di 'ortodossia', ma perché attribuire una specie d'intelligenza storica alla materia, che si sviluppa secondo proprie leggi nel tempo, significa svalutare l'intelligenza umana, ridotta a puro meccanismo biologico, e di conseguenza il valore dell'essere umano tout court e delle comunità che compone; visti come una mera tappa senza valore verso un lontano 'punto Omega' (parole sue).
Questa concezione, come il femminismo se vogliamo, è contraria alla natura umana, in quanto l'uomo -da sempre e in tutte le civiltà- trae la sua energia e creatività nel considerarsi un essere compiuto, facente parte di una cultura con una certa continuità.
Ritenere l'uomo attuale e le civiltà che ha prodotto come qualcosa di puramente biologico e temporaneo, legittima la cancellazione di culture secolari e del tessuto sociale da queste creato nel tempo nel nome di un evoluzionismo tecnicizzante, che esula dal campo della scienza per assurgere -con De Chardin- a vera e propria teologia.
De Chardin affermava che la 'biosfera' era stata superata dalla 'tecnosfera', svalutando l'essere umano in nome della tecnologia. Ricordo una mostra d'arte contemporanea, con filmati creati al computer, che mostravano città tecnologiche stile Matrix, caratterizzate dall'inquietante assenza di esseri umani, divenuti superflui. Considerare la tecnica come un superamento dell'organismo umano e non come qualcosa al suo servizio è un tipico esempio di sonnambulismo tecnologico.
« Ultima modifica: Gennaio 23, 2014, 21:09:03 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.