Autore Topic: Cinema, uomini, e rabbia: "Woyzeck"(Germania Ovest 1979) di Werner Herzog.-Dramm  (Letto 2785 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Suicide Is Painless

  • Moderatore
  • Veterano
  • *****
  • Post: 2061
  • Sesso: Maschio
  • Le donne non voglion mai passare per puttane,prima
"Woyzeck"

Drammatico, Werner Herzog, 1979, [Germania Ovest]



Marie/Eva Mattes :- "[al suo uomo durante una rissa] Preferirei avere un coltello nel mio corpo che la tua mano su di me."

Uno dei segni di un grande artista è che, anche quando non è al top della sua ispirazione, egli è comunque capace di lampi di brillantezza assoluta. Tale è il caso di Werner Herzog  e il suo "Woyzeck" (1979)da Bruckner, interpretato dal suo amico e "più caro nemico", attore più rappresentativo, Klaus Kinski, nella terza delle cinque opere realizzate dal team dei due, regista e attore.
"Woyzeck" non è uno dei film maggiori herzoghiani, ma qua e là offre grandi momenti. Parte del motivo per cui non riesce a raggiungere la vera grandezza così spesso raggiunta dal grande regista monacense è che le radici della storia e della sua discesa drammatica sono troppo evidenti, soprattutto nell'uso di Herzog di monologhi apertamente filosofici e per  l'atmosfera claustrofobica del film. ("Woyzeck" fu girato in Cecoslovacchia in soli diciotto giorni, e meno di una settimana dopo che il regista aveva terminato un capolavoro quale "Nosferatu, Il Fantasma della notte").
La storia è semplice e nota: all'inizio del 19 ° secolo il soldato tedesco Friedrich Johann Franz Woyzeck (Kinski) lentamente impazzisce e uccide la sua amante infedele Marie (Eva Mattes), forse un ex-prostituta, che sta tradendolo con un altro militare. (Molti critici hanno sempre sostenuto che la donna è la moglie di Woyzeck, ma evidentemente non conoscono neppure l'Opera famosissima di Georg Bruckner, e comunque essi vivono separati e lei non porta il suo nome, perciò già di per questo non vi dovrebbe essere alcuna prova di questa affermazione.)
La semplicità del racconto non è veramente importante, è come Herzog si avvicina alla storia che la solleva da eventuali banalità per giungere ancora una volta vicino alla grandezza. La performance attoriale di Kinski, come al solito, è avvincente - e sempre estremamente affascinante seppur non sarà proprio incommensurabile e straripante come nel suo celeberrimo primo film con Herzog, "Aguirre, furore di Dio" (1972).
La scena più commentata è quella in cui Woyzeck uccide la sua amante nei pressi di un laghetto. Essa è realizzata al rallentatore e con un bellissimo commento musicale, cogliendo il suo momento più notevole quando il personaggio di Kinski realizza brevemente di essere andato oltre i limiti. In un momento ancora più efficace, il medico di Woyzeck lancia un gatto da una finestra del secondo piano, Woyzeck lo cattura al volo, poi freme dalla rabbia e dalla frustrazione quando il gatto dalla paura gli fa dei bisogni addosso E' il genere di cosa strana che può anche accadere nella realtà ma raramente nei film - e la reazione di Kinski è altrettanto meravigliosa così come nella scena del delitto.
Ciò che distingue "Woyzeck"  ad esempio da parte delle produzioni Merchant / Ivory del tipo opulento ma stantio è che il film di Herzog dovrebbe essere un dramma in costume, ma non lo è. Naturalmente, ci sono costumi d'epoca, ma invece di affidarsi a magnifici paesaggi e meravigliosi edifici antichi, l'atmosfera del film si concentra su sporche strade, ci sono immagini riprese dalla cinepresa volutamente oscure e strette, così come per la sporcizia e il vissuto di piccoli appartamenti, mai puliti , nemmeno nei più dorati palazzi. I protagonisti del film sono  piccole persone frementi ma riprese e tratteggiate sempre a grandezza naturale, non creature semi-mitiche torreggianti su eroici avvenimenti. Herzog, come ha fatto già in "Aguirre" e in "L'enigma di Kaspar Hauser" (1974), mostra allo spettatore il mondo, come è stato, non come come dovrebbe essere.
"Woyzeck", infatti, non è un film che mai rapsodizza sulla stoffa dell'uomo. Se David Lean è infatti stato l'indiscutibile Maestro delle epopee cinematografiche ,allora Herzog è uno dei Maestri più riconoscibili del lirismo al cinema. Herzog non offre mai primi piani gratuiti, o rapidi montaggi e inquadrature durante le conversazioni, e di volti che stanno parlando. C'è una sola immagine più importante delle altre e maggiormente da un punto di vista personale, in tutto il film, ed è quando Woyzeck si imbatte in Marie che sta ballando con il suo amante. Oltre a questo, i suoi tormenti sono osservati da Herzog come un testimone con il distacco di uno scienziato nei confronti del suo topo da laboratorio, proprio come Woyzeck è visto dal suo capitano e dal medico.
Kinski, per una volta, nonostante la fine omicida del suo personaggio, non è un folle übermensch, ma una vittima di tutti gli altri nella vita e dei loro atti di bullismo. Il suo capitano dell'esercito (Wolfgang Reichmann) lo sminuisce, quale un contadino con un basso codice morale, anche quando Woyzeck brandisce a distanza ravvicinata un rasoio contro di lui. Il suo medico militare (Willy Semmelrogge) verifica con esso tutti i tipi di farmaci e teorie sociali, al punto di fargli mangiare piselli per sei mesi e provando a obbligarlo a pisciare a comando. E la sua amante lo tradisce. Anzi, viene persino  picchiato dall'amante di lei, (Josef Bierbichler).
In un certo senso, si potrebbe dire che la caratterizzazione è sopra le righe, ma il linguaggio unico del corpo, del viso di Kinski, e - soprattutto -il blu dei suoi occhi gli permette di farla franca con tutte quelle cose che ad attori minori non sarebbe potuto essere concesso. In altre parole, Kinski era e qui lo dimostra ampiamente una volta di più se ce ne fosse il bisogno, una sorta di Jack Nicholson tedesco, ma forse ancora più geniale.
Con la descrizione di cui sopra, e la castrazione della virilità e della dignità di Woyzeck, egli non può naturalmente più vedere alcuna via d'uscita dalla sua vita salvo l'omicidio. Il suo atto solitario di volontà è quello di un uomo costretto a divenire un criminale dall'esasperazione, in modo che egli non possa mai più diventare la persona che ha sempre detto avrebbe voluto essere. Egli è stato assalito nel momento di sua maggiore debolezza e vulnerabilità da una società che apparentemente premia coloro che abusano degli altri, e questo è proprio un grande esempio di messaggio politico ad intessere un film che pochi hanno mai visto come politico. (A differenza degli sterili, sgraziati messaggi che si possono trovare nelle opere politicamente corrette di oggi.)
Anche "Woyzeck" è stato naturalmente pubblicato nel 2004 nella bella collana in dvd filologicamente dedicata al cinema di Herzog, pubblicata dalla Ripley's Home Video, contenente una intervista ad Herzog realizzata da Laurens Straub, e uno speciale "Werner Herzog cineasta".

Festival di Cannes Anno 1979

Ha Vinto Miglior attrice non protagonista                                                               a Eva Mattes    

Nominato alla Palma d'Oro                                                        Werner Herzog
   
German Film Awards Anno 1979

Nominato al Gold Movie Award    per la Miglior attrice non protagonista (Beste darstellerische Leistung - Weibliche Nebenrolle) Eva Mattes

Guild of German Art House Cinemas Anno 1981

Ha Vinto il Guild Film Award - Argento    per il Cinema tedesco (Deutscher Film) Werner Herzog

Sant Jordi Awards Anno 1980

Ha Vinto il Sant Jordi    Miglior interpretazione in un film straniero (Mejor Interpretación en Película Straniera)  Klaus Kinskiper "Nosferatu- Il Fantasma della notte"

Le riprese di questo film furono terminate in soli 18 giorni.

L'intero film di 80 minuti venne girato con solo 27 tagli di montaggio.

Klaus Kinski iniziò le riprese del film dopo aver avuto solo una settimana di pausa a seguito del completamento di "Nosferatu- Il Principe della notte"  (1979), naturalmente sempre diretto da Herzog. Kinski sfruttò la stanchezza per il suo personaggio in questo film.

TorsoloMarioVanni

http://www.orizzontidigloria.com/uploads/7/8/6/3/7863172/4703884_orig.jpg

http://2.bp.blogspot.com/_TWDhkGeHs-s/TOjrxorrfRI/AAAAAAAADRw/Wbx-ELkyPt0/s1600/woyzeck%2B-%2BWerner%2BHerzog.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/5/5a/Woyzeck_dvd.jpg

http://sites.duke.edu/woyzeck/files/2009/11/Woyzeck_lrg.jpg

http://static.filmtekercs.hu/2013/10/Werner-Herzog-Woyzeck-2.jpg

http://cinematrices.files.wordpress.com/2009/03/woyzeck5.jpg

http://www.film-rezensionen.de/wp-content/uploads/2008/07/woyzeck.jpg

http://www.dvdclassik.com/upload/images/galeries/film-woyzeck-herzog6.jpeg

http://nezozug.prae.hu/prae/upload/awoy0ay4.jpg

http://cinematrices.files.wordpress.com/2009/03/woyzeck2.jpg

http://www.ffffilm.com/uploads/pueben/snapshots/2009/11/shots/758c1224447940d2e0a5dcbaf1590919e0535873-700.jpg
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.